Il titolo del post è una mia libera imitazione del titolo di una raccolta di poesie del cardinale portoghese José Tolentino de Mendonça, A Noite abre os meus Olhos. Poesia reunida, Porto 2006. Di questa raccolta è ora tradotta in italiano una parte intitolata Il papavero e il monaco, Qiqajon 2022
https://youtu.be/SFijAMjyY3w
https://youtu.be/G09J2cy8VSY
La ferita mortale di questa civiltà
Caro Luigi, dato che hai gli occhi di gatto, spalancali sulla notte della chiesa, e approfittane per leggere queste parole sul caso Rupnik. Non provengono da un blogaccio antibergogliano qualsiasi, ma dal Sismografo, che non si può certo accusare di preconcetta ostilità verso papa Francesco:
«Non va mai dimenticato una cosa centrale e rilevante: la vicenda di Rupnik non sarebbe mai venuta fuori e le vittime sarebbero state ignorate e ancora screditate, se non fosse per le rivelazioni del blog “Silere non possum”, in possesso d’informazioni altamente credibili, che pubblicò per primo il racconto di questa vicenda insopportabile per il popolo di Dio. E ora la questione è ancora più insopportabile per tutti se si continua, anche nel documento di oggi, a non dare risposta alla domanda di fondo: come mai, perché e in quale momento qualcuno ha deciso di rimuovere a Rupnik la scomunica?
E’ chiaro che la decisione è stata presa da Papa Francesco. Nessun altro la poteva prendere. Basterebbe coraggio e parresia per chiarire questa questione che non è irrilevante o privata. La Chiesa non ha padroni o proprietari. E’ la Chiesa di Cristo.
Tutta questa storia, dal punto di vista delle denunce e delle inchieste, si svolse e si svolge tuttora fra la Curia dei gesuiti a Borgo Pio (a ridosso di Piazza San Pietro), il Dicastero per la Dottrina della Fede in Vaticano (a 150 metri di Santa Marta) e Casa Santa Marta stessa poiché riguarda un gesuita molto amico del Pontefice, anzi consulente papale in diverse materie. Tacere questa realtà e fare finta che non interessa, con il solito aiutino della stampa “Bergoglio friendly”, è un colpo devastante per la credibilità della Chiesa nel caso della lotta contro gli abusi sessuali».
Che ne dici?
Selon le média italien, le cardinal Luis Ladaria aurait même exigé, après l’enquête du DDF, que Marko Rupnik soit renvoyé à l’état laïc. « C’est le pape François qui a supprimé cette sanction extrême (l’excommunication, ndlr) pour l’un des crimes les plus graves. Comme on le sait, le pape est la seule autorité légitime pour décider en la matière », affirme Il Sismografo. Ce qui n’est pas strictement exact, puisque le DDF aussi peut lever une excommunication en cas de repentir. Sur le sujet, le doute est donc permis.
https://www.lavie.fr/christianisme/eglise/comprendre-laffaire-rupnik-en-six-grandes-questions-85968.php?utm_medium=Social&utm_source=Twitter#Echobox=1676644956-1
Esiste tutta la questione del foro interno ed esterno che il Sismografo ed altri non tengono in conto
cristina vicquery
Custos, quid de nocte?” Sentinella, a che punto è la notte? La frase, tratta dal libro del profeta Isaia, appare oggi attuale per descrivere un’attesa che viene vissuta quotidianamente dai fedeli in Cristo. Ormai certo che la modernità stia per dissolversi, come appunto la notte poco prima del mattino, il popolo di Dio, decimato e stanco, sembra ormai in una condizione di attesa. Quando finirà questa lunga notte dello Spirito?
” Perché aspettare ancora, Catilina, se l’oscurità della notte non nasconde i nefasti assembramenti, né le pareti di una casa privata contengono le grida della congiura? Se tutto è noto; se tutto è pubblicato? Cambia le tue intenzioni
, credimi, non pensare a
morti e incendi. Osservati come sei da tutte le parti, i tuoi disegni ci sono chiari come la luce del giorno.”
Dalle Catilinarie