“Venerdì scorso abbiamo chiuso la scuola alle 12 mentre infuriavano gli attacchi aerei e il fuoco incrociato fra talebani e forze governative. Eravamo molto preoccupate per la sicurezza dei nostri 150 bambini che piangevano. Li abbiamo nutriti con pane e marmellata e una tazza di tè”: così suor Costantine della Congregazione del Carmelo Apostolico scrive all’Osservatore Romano da Lahore (Pakistan). Lo riporto per dire come è fatto il nuovo OR e per fornire un esempio di quei “cuori” che si pongono “al servizio dei piccoli e dei poveri” e nei quali Dio “dimora”, secondo quanto ha detto domenica papa Benedetto (vedi post del 17 dicembre). In quella stessa corrispondenza quell’impagabile sorella scrive: “Ora dobbiamo aspettare per vedere cosa ci riserverà il futuro. È tutto nelle mani di Dio. Attendiamo che ci dica qualcosa”. E noi attendiamo che suor Costantine ce lo comunichi, via Osservatore.
La merenda dei bimbi sotto il fuoco dei talebani
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Questo ci è già stato fatto sapere.
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini (e le donne ) che egli ama». (Luca 2:14 )
Per lo specifico suor Costantine è sul posto.
Buon Natale