“La luna del Bengala non è uguale alla luna dello Yemen” sentenziò Borges e ora gli dà ragione una ragazza dell’alta Val Trebbia che è tornata ai campi, Silvia Lupi, che così argomenta a sua difesa: “Vuoi mettere la luna vista da qui?”. Nei commenti gli opportuni ragguagli su Jorge Luis e su Silvia.
La luna del Bengala e quella della Val Trebbia
15 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Silvia. “Lavoro dalla mattina alla sera, ma sono felice. Se mi chiede quanto guadagno non lo so: con la terra e la montagna non ci sono certezze. Vorrei mettere qualche punto fermo per il futuro dell’Appennino. In questi posti ci si sente come dei sopravvissuti. La domenica mattina a messa ci si conta: sempre meno. Ma poi vado a casa e dico: abbiamo un paradiso, non si può mollare. Vuoi mettere la luna vista da qui?”. Sul “Corriere della Sera” del 17 agosto a pagina 24. C’è anche una foto di Silvia che ride dal trattore.
http://www.pressreader.com/italy/corriere-della-sera/20160817/281513635556724
Jorge Luis. “La meraviglia è incomunicabile: la luna del Bengala non è uguale alla luna dello Yemen”: Jorge Luis Borges (1899-1986), nel racconto “La ricerca di Averroè” che è nella raccolta “L’aleph” (1949, 1974).
Rubo la frase di Silvia:
” Ma poi vado a casa e dico: abbiamo un paradiso, non si può mollare.”
Idem con patate: la ripeto , più o meno uguale, anch’io.
Vuoi mettere la luna vista da qui? Proprio vero.
Un abbraccio a chi magari non andrà mai in Bengala o in Yemen, e pure l’alta Val Trebbia è una meta un poco ardita…ma vuoi mettere la luna vista da loro?!
Il cielo stellato in città non si vede per niente e anche nelle nostre campagne rischia di essere comunque pallido e poco affascinante, ma in montagna è uno spettacolo straordinario. Vivere in posti come la Val Trebbia non è facile, ma sicuramente ne vale la pena: basta dare il giusto valore alle cose.
Anche Giovannino Guareschi scriveva di queste cose: vediamo se riesco a trovare una bella citazione…
A nessuno interessa il Congresso Eucaristico?
http://www.tv2000.it/blog/2016/09/15/xxvi-congresso-eucaristico-nazionale-card-bagnascoaffidarci-al-sacramento-ci-fa-creature-nuove-video/
Evidentemente caro Federico il Congresso Eucaristico non interessa neppure a papa Francesco visto che non ci va.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/13/cei-francesco-da-buca-a-bagnasco-per-la-prima-volta-in-20-anni-papa-non-andra-al-congresso-eucaristico-nazionale/2461834/
Quanto poi all’Eucarestia ai divorziati risposati la questione è ormai netta : in una lettera ( privata) ai vescovi argentini papa Francesco ribadisce l'”unica interpretazione possibile” della nota a piè pagina del cap. VIII dell’AL.
http://sinodo2015.lanuovabq.it/il-papa-e-lunica-interpretazione-possibile-di-al/
Per un ottimo commento al riguardo leggi padre Cavalcoli:
isoladipatmos.com/circa-la-infelice-lettera-del-santo-padre-ai-vescovi-argentini-una-nota-sulla-questione-della-comunione-ai-divorziati-risposati/
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-amoris-laetitiail-dibattito-non-e-finito-17388.htm
Il povero Roberto Cascioli come i 45 teologici che hanno scritto la lettera la papa si devono rassegnare:
Roma locuta causa soluta.
e questa volta il papa è stato chiaro, chiarissimo. la comunione ai divorziati risposti che vivono more uxorio una seconda unione deve essere data, in determinati casi, col discernimento dei singoli parroci e della coscienza dei singoli . tutto è demandato alla coscienza dei singoli.
Credo però che il Congresso Eucaristico dovrebbe interessare tutti coloro che sono cattolici, dal papa al peccatore che siede all’ultimo banco.
Non spendere neanche una parola mi sembra quasi un peccato d’omissione…
Cara Maria Cristina, sono lieto che padre Cavalcoli , il povero Roberto Cascioli e i 45 teologi che hanno scritto la lettera al papa abbiano maturato dei loro personalissimi convincimenti. Come si vede hanno gagliardi mezzi virtuali per renderne edotta la cattolicità intera e instancabili uomini/donne sandwich che battono il web facendosi propalatori di tanto personalissimo cruccio.
Dopodiché, valgono come il parere di mia zia Marietta.
🙂
Ovviamente il Congresso Eucaristico interessa tutti noi.
Si seguirà con attenzione su TV2000.
Fabri ha ragione.
C’è una buona copertura da TV 2000 e da RaiUno.
Questi i canali social dedicati:
http://www.facebook.com/CENGenova2016/
https://twitter.com/Genova_2016
https://www.youtube.com/channel/UCBfRZy5P9yfUhLo2XF8yv1Q
https://www.instagram.com/cengenova2016/
Ad ogni modo, Il Congresso Eucaristico è uno di quegli eventi cui si partecipa, più che parlarne.
Eviterei con cura di farne un ennesimo caso di contrapposizione e polemica, cosa che qui sopra è stata immediatamente quanto sventatamente fatto, nel commento delle 13.13.
E terrei a mente che il Congresso è focalizzato sulla missionarietà, non su questa o quella bega da cortile che anima i barricaderi perenni.
I quali barricaderi, potrebbero iniziare dal meditarsi la bella omelia di Bagnasco alla Messa inaugurale,invece che tirare petardi dalle miccette umide e sfrigolanti….
🙂
http://www.diocesi.torino.it/diocesitorino/allegati/63888/Bagnasco_Omelia_aperturaCEN-Genova_15-09-16.pdf
Scusate, intervengo solo per dire che è morto Padre Gabriele Amorth.
Una prece.
http://www.corriere.it/cronache/16_settembre_16/morto-padre-amorth-l-esorcista-antonomasia-c98fbf40-7c42-11e6-a2aa-53284309e943.shtml
Ciao, padre Amorth!
Lorenzo, Fabrizio,
che discorsi fate? Cosa c’entra la copertura mediatica? Quante volte abbiamo discusso in questo blog di argomenti “copertissimi” dai media, ma rilevanti e interessanti per noi. Per un gruppo di cattolici (come noi?) è assurdo ignorare un momento fondamentale come il Congresso Eucaristico. Abbiamo affrontato tanti argomenti e proprio questo no? Che peccato!
Dispiace anche a me per la scomparsa di Padre Amorth, che, con uno spirito eternamente giovane e spesso addirittura con simpatia, riusciva ad affrontare argomenti spaventosi e a spiegare cosa è il male e come agisce il maligno. Spero che la sua scomparsa non significhi silenzio e indifferenza di fronte alle insidie del demonio.