Alle 20.00 di giovedì 28 cesserà il Pontificato del Papa tedesco, che sarà già da un paio d’ore nella Villa pontificia di Castel Gandolfo e a quell’ora gli Svizzeri che montano la guardia al portone – quand’è presente il Papa – lasceranno il servizio, perchè il Papa non ci sarà più. Cessato il Pontificato il Papa rinunciatario continuerà a chiamarsi “Sua Santità Benedetto XVI, papa emerito, o romano pontefice emerito”. Vestirà in talare bianca semplice, manterrà cioè la veste attuale ma senza la mantellina. Non avrà più le scarpe rosse, ne avrà di marrone. Forse la prima Congregazione generale in Sede vacante si terrà lunedì 4 marzo. Così ha parlato ora ora il padre Lombardi nella Sala stampa vaticana.
Aggiornamento al 27 febbraio. Quando Celestino V il 13 dicembre 1294 abdicò davanti ai cardinali, depose la veste papale e riprese il grigio abito da eremita e il nome Pietro da Morrone. Quando fu Gregorio XII ad abdicare, riprese l’abito e il titolo di cardinale. Benedetto invece continuerà a vestire di bianco e sarà chiamato “Santità” e sarà detto “Papa emerito”. Il perchè di queste novità è da cercare nella straordinaria importanza – simbolica e pratica – che ha oggi la figura del Papa, maggiore di quanta non ne avesse nel Medioevo. Ne ragiono in questo articolo pubblicato oggi dal Corriere della Sera: “Papa emerito” una parola nuova per un nuovo fatto.
Provo una gran simpatia per padre Lombardi, chiamato spesso a porre rimedio alle stupidaggini dette o fatte da cardinali e monsignori di Curia. Essendo lui un gesuita posso intuire quanto potrà ritenere in cuor suo vuote e risibili tutte queste discussioni da sartoria ecclesiastica.
…e quando la finiranno/finiremo con tutti quei dettagli di mantelline, scarpine, ciabattine, cappelline, che continuano a far sembrare il Vaticano come una corte del rinascimento?
Qualche volta ho pensato che persino il Santo Padre si sentisse a disagio in mezzo a tante trine, pizzi e peli… sobrio com’è e scevro d’ogni esteriorità.
Chissà che il Successore abbia la forza per un bel repulisti anche in questo senso… talora ho la penosa sensazione che gli “apparati”, loro malgrado, ci espongano a una ridicola figura. Con tutto il rispetto per la figura e la cara persona del Papa, chiunque egli sia.
Proponete la stessa abolizione ai Carabinieri o alla Marina Militare…
Padre Lombardi è stato costretto a rispondere alle domande dei giornalisti, i quali, in attesa del Conclave, devono pur accontentare la curiosità dei lettori.
Non è frivola la Curia, siamo frivoli noi.
E’ proprio qui l’equivoco… la chiesa NON è i carabinieri o la marina… è un’altra realtà, ineffabile!
OT
Luigi, bella la nuova foto, intensa!
Roma senza il papa è surreale. Una sensazione mai provata, uno strano vuoto che non è assenza ma generatore di una forza che sembra arrestare il tempo. Un silenzio inquietante, una “oscura energia” avvolgeva la piazza stamattina mentre zigzagando tra la foresta di colonne osservavo gli sguardi della gente puntati su quella finestra vuota. Un senso di mestizia, di pianto interiore sommesso, inspiegabile, di malinconica misteriosa atavica tristezza come quando si torna alla casa paterna e la si trova priva del più caro affetto: il padre. Roma senza il Papa è…inconcepibile.
Mamma Luigi come sei bello in questa nuova foto! Ha ragione nico…intenso, fantastico…
Tutto merito del fotografo.
La classe non è acqua…