Joseph Benedetto ti voglio bene

Dopo dieci giorni vissuti con l’anima arruffata per la decisione del papa credo di aver capito questo: che Benedetto l’abbia presa non solo per dare pace a se stesso ma soprattutto per dare una scossa ai cristiani. Non solo ai cattolici ma ai cristiani. Joseph Benedetto ti voglio bene.

51 Comments

  1. discepolo

    “Qunado ebbero mangiato Gesù disse a Simon Pietro: Simone figlio di Giovanni, mi ami più di costoro? gli rispose “certo , Signore, tu lo sai che
    ti voglio bene. Gli disse: pasci i miei agnelli.
    Gli disse di nuovo , per la seconda volta “Simone , figlio di Giovanni, mi ami?
    Gli rispose “certo Signore tu sai che ti voglio beme” Gli disse “pasci le mie pecore”. Gli disse per la terza volta “Simone figlio di Giovanni mi vuoi bene?”
    Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?” e gli disse “Signore tu conosci tutto, tu sai che ti voglio bene. Gli rispose Gesù “Pasci le mie pecore. In verità, in verità ti dico : quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; Ma quando sarai VECCHIO tenderai le tue mani e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi.”

    Vangelo secondo Giovanni 21,15

    21 Febbraio, 2013 - 19:59
  2. Dialogo appena pubblicato da un mio contatto FB:

    ?’ mamma,ma perché un Papa si dimette ,non può !,e’ come se si dimettesse una mamma!’
    @@ -muble,muble….
    ‘ no mamma lascia perdere non vorrei ti venissero strane idee..’
    @@ dico solo una cosa io joseph ..lo capisco!
    ‘ lo SAPEVO !! Con te della Chiesa non si può parlare!

    21 Febbraio, 2013 - 22:33
  3. PS: mi associo al “ti voglio bene”

    21 Febbraio, 2013 - 22:33
  4. Stephanus

    Mi permetto un OT (forse): ho in parrocchia un giovanotto seminarista di V superiore, scanzonato quanto basta… tuttavia proprio da lui mi è pervenuto, l’11 febbraio sera, il commento più sintetico e folgorante: “i miei genitori non si dimettono”… nella sua semplicità ha espresso il sentire della fede semplice, del popolo di Dio, “senza li ma, senza li come, senza li perchè”…
    Con questo non intendo mancare di rispetto o di affetto all’amatissimo Benedetto. Però mi ha colpito… da dove meno te l’aspetti…

    21 Febbraio, 2013 - 22:50
  5. Sara1

    Ma pure mia mamma lunedì scorso dopo avermi chiamato 4 volte durante la giornata alla sera mi ha detto: chi è padre è padre per sempre.

    21 Febbraio, 2013 - 23:00
  6. fiorenza

    Eh, certamente! E’ anche per questo che tutti noi, non solo Luigi, abbiamo vissuto questi giorni “con l’anima arruffata”…

    21 Febbraio, 2013 - 23:33
  7. FABRICIANUS

    Io mi fido di papa Ratzinger, prossimo vescovo emerito di Roma: io mi fido della sua preghiera e della sua riflessione prima di prendere tale gravis decisione.

    Domenica, tutti insieme, ognuno nelle proprie Chiese parrocchiali e non (Santuari/Conventi/Monasteri) pregheremo cosi’: credo nello Spirito Santo che e’ Signore e da la vita.

    Senza superbia, ma io, non sono preoccupato o spaventato dalla rinuncia del papa.

    Ciao a tutti!

    21 Febbraio, 2013 - 23:57
  8. Luciano Menia

    Sono d’accordo con te Fabricianus, “credo nello Spirito Santo, che da la vita” io dico ancora, conduce per mano la Sua Chiesa, che mai le porte degli inferi prevvarranno contro di essa.(queste ultime parole sono di Gesù)
    Gesù nell’orto degli ulivi, sudava sangue, a Lui, niente era nascosto, ne la Sua morte, orrenda, ne il futuro, vedeva e sapeva anche il tempo nostro e quello che verrà, fino alla fine dei tempi, soffriva anche per noi.

    22 Febbraio, 2013 - 0:19
  9. Nei tempi che furono parecchi “padri” emigrarono in America.
    E tanti di loro hanno continuato a fare i padri a “distanza” (i mezzi di trasporto all’epoca erano quello che erano…) senza fare mancare ciò che abbisognava alla famiglia (i mezzi di sussistenza materiali…).
    Benedetto XVI anche a distanza non farà mancare il necessario per la “famiglia” (la preghiera)…
    Il dolore e lo stupore è per me stato forte, ma è durato non più di un giorno; l’affetto e stima che nutro per lui e la sintonia di pensiero mi ha fatto “capire”…

    22 Febbraio, 2013 - 0:22
  10. gino gandolfo

    Caro Luigi ho letto i tuoi articoli che hai scritto in questi giorni, condivido il tuo stato d’animo e ti dico con tutto il cuore “Ti voglio Bene”. Gino

    22 Febbraio, 2013 - 0:34
  11. lycopodium

    Anch’io voglio bene a papa Benedetto e prego perché alla Chiesa sia dato un nuovo papa all’altezza di Benedetto e all’altezza di Cristo.

    22 Febbraio, 2013 - 7:26
  12. luca73

    Anch’io, come tutti gli amici del pianerottolo, voglio tanto bene a Papa Benedetto.
    E penso che la coscienza delle persone sia il posto sacro di ogni uomo e che le decisioni che si prendono nel profondo della coscienza – guidati dallo Spirito Santo – vadano sempre rispettate.

    P.S.:vorrei anche aggiungere che è bene non correre dietro a tutte le illazioni, fantasie e opinioni che vengono espresse dalla stampa sulla relazione preparata dalla commissione cardinalizia su “vatileaks”.
    Sicuramente meglio pregare per la Chiesa.

    P.P.S.: Il 22 febbraio per il calendario della Chiesa cattolica rappresenta il giorno della festa della Cattedra di San Pietro. Si tratta della ricorrenza in cui viene messa in modo particolare al centro la memoria la peculiare missione affidata da Gesù a Pietro.
    Preghiamo ancora di più per la Chiesa e per il successore di Pietro.

    22 Febbraio, 2013 - 8:19
  13. fabi

    E’ vero che un padre o una madre non si dimettono, ma possono cambiare il loro modo di essere padri e madri.
    MIa madre è mia madre, ma ora è su una carrozzina a rotelle, fino a 2 mesi fa camminava: è sempre mia madre, ma di certo non riesce più a svolgere alcune cose che faceva, il suo essere non è intaccato.
    Con il dovuto rispetto per il paragone, sofferto tra l’altro, credo che Joseph resti padre, comunque, in un altro modo.
    E mi fido di lui e …
    di nostro Signore con cui si è consultato a lungo! 🙂

    22 Febbraio, 2013 - 8:22
  14. Sara1

    Si Fabi è vero, ma c’è un certo sentire per cui un Papa è Papa anche se fisicamente debilitato, in un certo senso con maggiore collegialità e minor accentramento molte cose si potrebbero delegare preservando l’aspetto più “spirituale” del Papa.
    A vederla da questo punto di vista.
    Poi ovvio che se uno crede nello spirito santo è giusto così e basta.
    Noi possiamo solo pregare per Benedetto e per il conclave.

    22 Febbraio, 2013 - 8:42
  15. fiorenza

    Quanto precisa, quanto pertinente, è l’espressione “con l’anima arruffata”!
    Con le piume arruffate, come un uccello.
    Anche gli antichi Egiziani lo sapevano che l’anima -o un parte dell’anima, o una delle nostre molte anime- è un uccello.

    22 Febbraio, 2013 - 10:37
  16. fiorenza

    E tutti i poeti lo sanno.
    “Se un’anima è nata con le ali,
    cos’è per lei il palazzo e cos’è la capanna!”
    (Marina Cvetaeva)

    22 Febbraio, 2013 - 10:40
  17. fiorenza

    “Due uccelli: appena alzate -cantiamo,
    due pellegrine: il mondo ci nutre”:
    così scriveva Marina nei “Versi per la figlia”.

    22 Febbraio, 2013 - 10:42
  18. Luigi Accattoli

    Sulla scossa ai cristiani, che il papa ha voluto dare con la rinuncia, la penso come La Civiltà Cattolica:

    Sarebbe errato leggere il gesto del Papa come un gesto di semplice rinuncia a causa della debolezza fisica dovuta all’età, alla stanchezza o a motivi simili. La sua decisione è legata non a se stesso e alle proprie condizioni psico-fisiche, ma alla missione della Chiesa (…). Il Papa rinuncia al ministero petrino non perché si sente debole, ma perché avverte che ci sono in gioco sfide cruciali che richiedono energie fresche. Il Papa quindi, anche con questo suo gesto, intende spronare la Chiesa.

    Leggi UNA DECISIONE DI GRANDE IMPORTANZA PER LA VITA DELLA CHIESA.

    22 Febbraio, 2013 - 10:44
  19. fiorenza

    Amici, avere l’anima arruffata non significa stare in una sofferenza a cui contrapporre, come alternativa, la fiduciosa preghiera allo Spirito Santo. Questi due atteggiamenti, che mi pare qualcuno abbia interpretato come diversi, in realtà sono esattamente la stessa cosa! Ma non lo sapete che gli uccelli arruffano le piume, quando fa tanto freddo, non come segno di disagio ma proprio per trattenere il calore? E’ il loro modo, saggio, per non congelarsi.

    22 Febbraio, 2013 - 10:56
  20. fiorenza

    Ed è solo così , trattenendo in sé il calore della Fede, che si può leggere il gesto del Papa non “come un gesto di semplice rinuncia”…

    22 Febbraio, 2013 - 10:59
  21. fiorenza

    Spero mi venga perdonato questo accostare cose così “piccole” (un pettirosso su un ramo) a temi così grandi…

    22 Febbraio, 2013 - 11:23
  22. giorgio

    In questo momento mi sento umilmente di chiedere ai frequentatori del blog, ma a tutti i fedeli di iniziare un periodo di intensa preghiera “pro eligendo pontefice”.
    La preghiera ovviamente va indirizzata a Cristo, affinchè le porte dell’inferno non prevalgano in questo momento in cui tutti i media massoni ed anticlericali si stanno scatenando spargendo un veleno terribile sulla Chiesa e le sue istituzioni – che non dimentichiamo sono sempre riformabili nella fedeltà al messaggio cristiano – ma anche alla Vergine Maria che non mancherà di consolare sia Benedetto XVI ed assistere il suo successore.
    Gesù vieni ad aiutare la tua Chiesa !
    Grazie dello spazio che gentilmente Lei sig. Accattoli ci mette a disposizione.

    22 Febbraio, 2013 - 12:06
  23. lorenzo

    Gia’.Tutti a parlar del Papa, ma queste dimissioni non riguardano affatto solo Benedetto.Inchiodano ciascuno di noi alle nostre precise responsabilità di gente che vuole essere di Cisto.
    Vogliamo piantarcelo in testa che non siamo qua a scaldare il banco delle chiese, a pensare ai fatti nostri piu’ o meno spirituali,a starcene in platea dando voti a destra, a manca, agli altri, ai preti,al papa, alla Chiesa, a Dio? Non abbiamo ancora capito che la destra, la manca,gli altri, i preti, la Chiesa, il papa, e in fin dei conti anche Dio, che ha voluto che fosse così, sono nelle nostre mani? Davvero possiamo credere che il Dio cretaore ci abbia messo gli occhi addosso e ci abbia scelto ( perché questo ha fatto con ciascuno di noi)perché noi possiamo continuare a fare una vita pochetta sicuretta e perfavore Dio levami i problemi che ne ho già fin troppi?
    Perfavore, non sprechiamo anche questa opportunità di sveglia.Adesso non mettiamoci a giocare alle pecorelle abbandonate e smarrite senza pastore… che il Pastore è sempre con noi,che aspetta solamente che ci diamo una mossa e un andi e ci decidiamo una buona volta a prenderlo sul serio!

    22 Febbraio, 2013 - 15:57
  24. giosal

    Fiorenza, quel pettirosso è un piccolo tassello del profondo mistero della vita. Sicuramente, San Francesco si sarebbe fermato con stupore…
    Lorenzo (15,57), condivido pienamente.

    22 Febbraio, 2013 - 16:04
  25. Luigi Franti

    Però il papa è “solo” il vicario di Cristo. Il suo vice. Il che è moltissimo: “dolce Cristo in terra”, come lo chiamava santa Caterina (che ci credeva sul serio), e chi non guarda al papa così non è cattolico. Ma questo vuol dire anche che il papa è solo il numero due. Se rinuncia se ne fa un altro e non è la fine del mondo.
    Piuttosto, passati un po’ di giorni credo che abbiamo tutti chiaro che Benedetto XVI se ne va non solo (e forse non tanto) perché è vecchio e stanco, dato che il papa, finché è “compos sui”, può esercitare degnamente il suo ministero riducendo tante attività non indispensabili. Il motivo è che ritiene di non avere “il vigore del corpo e dell’animo” necessario per combattere con i nemici di Cristo annidati sin nel cuore della chiesa (anche se lui neppure sotto tortura si esprimerebbe così). Fin dal primo giorno aveva chiesto di pregare perché non fuggisse davanti ai lupi. Forse non lo abbiamo fatto abbastanza.
    Per questo, come dicevo mezzo per scherzo qualche giorno fa, ora ci vorrebbe uno santo e cattivo.

    22 Febbraio, 2013 - 16:23
  26. Luigi Franti

    Chuck Norris, forse?

    (Ho visto che su Spinoza.it l’hanno proposto)

    22 Febbraio, 2013 - 16:25
  27. lorenzo

    Ma , per restare al mezzo scherzo, anche ne arrivasse uno santo e cattivo, se noi restiamo tiepidi e parolai come siamo, servirebbe a un tubo. A furia di delegare la nostra “cristianità” al prete, al vescovo, al papa, alla Chiesa( che dovremmo essere noi), a chiunque, chiunque insomma, basta che non sia affar nostro, io credo che i veri ” nemici di Cristo” annidati fin dentro il cuore della Chiesa, oggi rischiamo di essere noi, cristiani brontoloni, assuefatti e disinnescati.

    22 Febbraio, 2013 - 16:48
  28. Sara1

    Lorenzo su non è che noi si delega , il vangelo lo si vive anche cercando di non lanciare la suocera dalla finestra su..
    E’ che il Papa è il Papa e basta, l’impegno quotidiano non implica non sentirsi un po’ orfani quando si perdono le figure di riferimento, fosse anche solo il più umile dei sacerdoti o il proprio catechista.
    Sono momenti di passaggio che devono anche essere ben accompagnati.

    22 Febbraio, 2013 - 16:51
  29. lorenzo

    Cara Sara, non farei di Benedetto un pacioso curato di campagna, con tutta la simpatia per il genere.Con la lucidità e il rigore di ragionamento suoi soliti e la consueta verità e limpidezza di linguaggio, Benedetto si è metaforicamente sgolato per tutti questi anni nel richiamarci, noi cristiani laici tutti, a un impegno prioritario e radicale nelle nostre situazioni ( le suocere per esempio) e nelle nostre realtà concrete. Ancora negli ultimi messaggi, negli ultimi interventi. Sentirsi un po’ orfani va bene ed è naturale, basta che si senta anche il preciso impegno e la passione di diventare noi “padri e madri” per gli altri.Altrimenti si resta bamboccioni della fede a vita, trapassando da un lutto per un distacco a un altro…Fare i pulcini intorno alla chioccia è molto bello, così le pecore intorno ad un pastore. Ma poi ogni pecora del gregge è chiamata e spedita agli altri, a mettere insieme altre pecore e formare altre greggi. Noi non siamo stati chiamati e stop. Noi tutti, siamo chiamati e mandati. Va benissimo pregare per il papa: questo, e quello che verrà. Ancora meglio se, pregando, ci ricordassimo delle sue parole- che a differenza sua, non si dimettono e restano- e le prendessimo sul serio.

    22 Febbraio, 2013 - 17:07
  30. Sara1

    Ok Lorenzo ma Benedetto stesso si è occupato di chi si sente orfano, pensi ai fedeli del rito antico.
    Gesù stesso le pecorelle le andava a cercare non è che le lanciava e basta.

    22 Febbraio, 2013 - 17:29
  31. Stephanus

    Mi permetto una precisazione circa il termine “Vicario di Cristo”: la prima traccia si ritrova nella Lettera ai Magnesii di S. Ignazio d’Antiochia, scritta tra l’88 e il 107: afferma che la Chiesa locale è costituita: «Con la guida del vescovo al posto di Dio»: non usa esplicitamente il termine in questione, ma ne esplicita l’idea. Il Catechismo della Chiesa cattolica, in base al Concilio Vaticano II, insegna che tutti i vescovi sono vicari di Cristo: “I vescovi reggono le Chiese particolari, come vicari e delegati di Cristo, col consiglio, la persuasione, l’esempio, ma anche con l’autorità e la sacra potestà”, [Lumen gentium, 25] esercitata allo scopo di edificare, nello spirito di servizio proprio del loro Maestro”.CCC 894/895

    22 Febbraio, 2013 - 18:24
  32. Alexandros

    Mentre Pietro stava per entrare, Cornelio andandogli incontro si gettò ai suoi piedi per adorarlo. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: “Alzati: anch’io sono un uomo!”.
    Atti 10, 25-26
    Credo che Vicario di Cristo è un epiteto che Pietro non si sarebbe mai attribuito.

    22 Febbraio, 2013 - 19:03
  33. Sin dal primo momento,
    sono stato felice del gesto di Benedetto XVI.

    Ha avuto la capacità di stupirmi e non me l’aspettavo da lui,

    Ha voluto ricordarmi con il suo gesto,
    che l’unico Capo e guida della Chiesa tutta è Gesù Xr.

    Mi ha voluto ricordare che
    i “vicari di Pietro” passano,

    Solo Gesù rimane l’essenziale pietra angolare.

    Grazie papa Benedetto
    ti auguro tutta la serenità del “Nunc Dimittis”

    22 Febbraio, 2013 - 19:13
  34. Ha dimostrato
    di essere salito sul trono di Pietro
    non per vanità ma per responsabilità.

    Lo ha accettato per responsabilità e

    lo ha lasciato per responsabilità.

    (Georg Ratzinger) Corsera 21 feb 2013

    22 Febbraio, 2013 - 19:30
  35. lycopodium

    Ancora una volta e per lo stesso motivo, vorrei essere Umberto Eco, per scrivere l’Elogio di (Luigi) Franti.

    22 Febbraio, 2013 - 19:40
  36. Spero che questa “scossa” serva e che tu traggano i più grandi frutti da questa ultima lezione di Sua Santità Benedetto XVI (così lo chiameremo anche dopo, pare).
    “Dominus conservet eum
    et vivificet eum
    et beatum faciat eum in terra
    e non tradat eum
    in animam inimicorum eius”.
    Qualche volta il latino ci vuole proprio …

    22 Febbraio, 2013 - 20:13
  37. lycopodium

    “Benedetto stesso si è occupato di chi si sente orfano”…
    Grazie Sara1!

    22 Febbraio, 2013 - 21:43
  38. lycopodium

    La “scossa” forse è stata l’unica forma oggi possibile dell’ “et non tradat eum in animam inimicorum eius”…

    22 Febbraio, 2013 - 21:46
  39. Mi svago anch’io.
    Matteo cita il papa come “vicario di Pietro”. L’accezione è corretta.
    Magari il senso che vuole darne Matteo no…
    leggasi questi due post:
    http://incompiutezza.wordpress.com/tag/vicario-di-pietro/

    P.S. Matteo non ti arrabbiare, anche tu tempo fa hai fatto l’esegesi delle mie parole dedicandomi anche un post. Solo che tu probabilmente supponevi che…
    mentre qui sui tuoi post si legge, non si suppone…

    22 Febbraio, 2013 - 21:59
  40. In questo momento Crozza-Ratzinger è mitico !!!!!!!!!!!

    22 Febbraio, 2013 - 22:07
  41. Ubi,
    vai tranquillo mi sto divertendo un mondo,

    prima Grillo
    ora
    Crozza

    22 Febbraio, 2013 - 22:08
  42. lycopodium

    Ubi,
    mi sono dimesso da quel blog, dove i non allineati subiscono la sorte di Laocoonte.
    Lo osservo, però, con interesse.
    Perché vi è all’opera il nuovo potere ecclesiastico che avanza, che piace molto alle jene ridens, quelle che ovunque ridono dall’ 11.02.13.
    [Anche la nostra cara Sara si è resa conto trattarsi di una tri-murti o di una penta-murti. Io mi limiterei a chiamarli LEGIONE].

    22 Febbraio, 2013 - 22:16
  43. daiii Lyco,
    coraggio !!!!!

    22 Febbraio, 2013 - 22:21
  44. Era una battuta più che un invito.
    E visto che ci troviamo, ti dico che non sono proprio pessimista: “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”.
    Sono un tipo speranzoso, anche nelle peggiori situazioni…

    22 Febbraio, 2013 - 22:31
  45. E poi mi viene in mente il canto XXVI dell’Inferno di Dante, nell’ottava bolgia dell’ottavo cerchio, dove sono puniti i consiglieri di frode:

    “Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto,
    ché de la nova terra un turbo nacque,
    e percosse del legno il primo canto.
    Tre volte il fé girar con tutte l’acque;
    a la quarta levar la poppa in suso
    e la prora ire in giù, com’altrui piacque,
    infin che ‘l mar fu sovra noi richiuso”

    22 Febbraio, 2013 - 22:42
  46. Mabuhay

    Grazie Fiorenza della tua dolcissima ermeneutica sul simbolismo del cuore arruffato! Grande.

    Anche io condivido lo stesso arruffamento che Luigi segnala…non si questiona qui l’affetto al Papa…e con una certa trepidazione si guarda a cio’ che verra’…-si spera- con lo stesso coraggio…

    Penso anche al cuore arruffato del Papa…che sara’ pure tedesco, che non lo dara’ molto a vedere, che sara’ umile e tutto quel che volete…ma che un po’ di tormento dentro lo deve aver sentito (e sentire) anche lui. D’altra parte per uno che prega cosi’:
    “Signore Gesù Cristo, ti sei fatto inchiodare sulla croce, accettando la terribile crudeltà di questo dolore, la distruzione del tuo corpo e della tua dignità. Ti sei fatto inchiodare, hai sofferto senza fughe e senza compromessi. Aiutaci a non fuggire di fronte a ciò che siamo chiamati ad adempiere. Aiutaci a farci legare strettamente a te. Aiutaci a smascherare quella falsa libertà che ci vuole allontanare da te. Aiutaci ad accettare la tua libertà “legata” e a trovare nello stretto legame con te la vera libertà.”

    O cosi’:
    “ …. Fa’ che nell’ora dell’oscurità riconosciamo che tu comunque sei lì. Non lasciarci da soli quando tendiamo a perderci d’animo. Aiutaci a non lasciarti da solo. Donaci una fedeltà che resista nello smarrimento e un amore che ti accolga nel momento più estremo del tuo bisogno, come la Madre tua, che ti avvolse di nuovo nel suo grembo. Aiutaci, aiuta i poveri e i ricchi, i semplici e i dotti, a vedere attraverso le loro paure e i loro pregiudizi, e a offrirti la nostra capacità, il nostro cuore, il nostro tempo, preparando così il giardino nel quale può avvenire la risurrezione.”
    …beh, qualche “goccia di sangue” deve averla sudata pure lui…

    P.S. Votate bene…porca miseria! (Io ho gia’ votato – bene 😉 – settimana scorsa). Buona domencia a tutti.

    23 Febbraio, 2013 - 7:19
  47. lycopodium

    Senza il Liberatore non è libertà.

    23 Febbraio, 2013 - 10:09
  48. fiorenza

    All’ Angelus di oggi ( la commozione, immensa: “ti voglio bene”, Papa Benedetto) ha cominciato così: “Cari fratelli e sorelle, grazie per il vostro affetto”. E, salutando i pellegrini di lingua italiana, ha concluso così: “Vi ringrazio per l’affetto e la condivisione… Grazie. In preghiera siamo sempre vicini”.

    24 Febbraio, 2013 - 12:59

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