Jacopo Fo ieri a Milano, in piazza Duomo, ha salutato il padre dicendosi sicuro che ora i genitori Dario e Franca “sono insieme”, perché “non è possibile morire veramente” e perché loro due, svolgendo la loro impresa d’artisti, “hanno visto qualcuno che c’era veramente”. Nel primo commento le parole di Jacopo, che ho ricostruito dalle cronache del “Corsera” e di “Repubblica”.
Jacopo Fo: “Non è possibile morire veramente”
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Un po’ animisti. “Noi siamo comunisti e atei però mio padre non ha mai smesso di parlare con mia madre e chiederle consiglio. Siamo anche un po’ animisti, perché non è possibile morire veramente, dai! Sono sicuro che adesso sono insieme e si fanno delle gran risate. La gente amava Dario e Franca per questo, non perché erano bravi attori, ma perché hanno visto qualcuno che c’era veramente. Mio padre e mia madre hanno fatto una vita straordinaria. In scena c’era la loro vita, non era la semplice capacità istrionica”.
Le parole di Jacopo sono simili a quelle che il padre Dario aveva detto in un’intervista per i novant’anni: “Qualcosa di altamente spirituale l’abbiamo sicuramente. Incontro persone che sono state salvate, che hanno ripreso a vivere, che credono non solo a Dio, ma che ci sia un insegnamento da parte di Dio su come vivere”.
http://ilsismografo.blogspot.it/2016/10/italia-addio-dario-fo-premio-nobel-per.html
“Dario e Dio”. Dario Fo ultimamente, il marzo scorso, compiuti i 90, aveva pubblicato un libro da Guanda con Giuseppina Manin intitolato “Dario e Dio”. Non l’ho letto e neanche sfogliato, ma ho letto una recensione di Paolo Foschini sul Corsera dalla quale riporto alcuni brani – in questo e nei prossimi commenti – che mi aiutano a pensare a Dario ora che si è assentato. «Se Dio non c’è chi è questo essere così geniale che in ogni momento ti lascia a bocca aperta?». Un’invenzione? Può darsi: anzi «la più grande invenzione della storia, come diceva Voltaire». Ma «uno così, beh, o ci fai uno sghignazzo» o alla fine «ti siedi davanti a Lui (maiuscolo nel testo, ndr) e gli dici: adesso parliamone».
Gesù e la bellezza: «Un dono divino che Gesù era il primo ad apprezzare. Credo che lui stesso fosse bello. Uno sguardo che non ti mollava. Sapeva creare l’ascolto»: il più straordinario dei poteri, dice il giullare. E ancora, Gesù che svuota l’Inferno: «Il che non vuol dire che il Male la fa franca. Chi fa il male vive male, la sua pena la sconta già qui». E la morte, naturalmente. «Non la corteggio, faccia con comodo. Ma non la temo». Detto questo «l’idea di una fine eterna, sparire per sempre, è insostenibile per la mente umana. Sappiamo che sarà così. Siamo polvere, mi dice la ragione. Ma poi… la fantasia, l’estro, la follia mi danno altre visioni. Che dire? Spero di venir sorpreso». Pregare no? Lui all’inizio minimizza: «Da bambino lo facevo. Da ateo non mi parrebbe corretto». Ma poi tira fuori una definizione che è pari pari quella di Sant’Ignazio: «La preghiera è dialogo». E di questa cosa, dice, l’uomo ha bisogno fin dall’inizio dei tempi. «Io — confida, ed è uno dei due squarci più belli del libro — parlo con mia madre. Che faceva lo stesso con la sua». E racconta di quella volta in cui l’ateissima Pina, quando l’altro suo figlio Fulvio era caduto in un pozzo sperduto ed era praticamente morto, prese a «invocare disperatamente proprio mia nonna, a sua volta morta da tempo: “Salvamelo! Salvamelo!”. E dalla notte spuntò una moto. Il medico. Mai saputo come mai passava di lì. Ma Fulvio fu salvo».
Franca aiutami. Infine lo squarcio più alto. Che in realtà attraversa il libro intero del vecchio Dario e ne è forse la ragione più profonda. E ha il nome di sua moglie Franca Rame. Polvere, va bene. «Ma quando mi ritrovo ingarbugliato e non so come cavarmela mi viene istintivo sussurrare: Franca aiutami». Il nulla, d’accordo. «Però l’idea di ritrovarmi con Franca in un giardino, lei e io mutati in due begli alberi, il suo magari con le foglie dorate come erano i suoi capelli… sarebbe bellissimo. Se un qualcosa dovesse esserci vorrei che fosse così».
Non c’ero, purtroppo, ed ho solo seguito la cerimonia funebre dai teleschermi di RaiNews: persino la pioggia mi sembrava bella, e non solo la Piazza del Duomo, la tanta, tantissima gente che la riempiva, le note di “Bella ciao”, ed il saluto finale (“Grazie compagni, grazie !”) del figlio Jacopo; l’addio a Dario Fo è stato come lo avrebbe voluto lui, irriverente, appassionato e struggente.
Buon lunedì a tutti.
Roberto Caligaris
A me sembrano parole deliranti che offendono il luogo in cui vengono pronunciate.
La Curia di Milano non era d’accordo su questo uso improprio del sagrato del Duomo, ma l’ennesimo atto di arroganza della politica (in questo caso il Pd e il sindaco Sala) ha consentito uno spettacolo scandaloso perché irrispettoso del luogo e del momento (il Duomo e la porta santa aperta per il Giubileo straordinario). Ormai è andata, ma da cattolici, evitiamo entusiasmi ingiustificati e impariamo a chiedere rispetto per la nostra fede e i nostri luoghi di culto.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/chiesa-non-voleva-funerali-atei-sala-fa-occupare-sagrato-1319640.html
L’unica cosa che io trovo delirante è che la piazza di una città si definita spazio religioso il cui utilizzo sia da concordare con la Curia.
E poi i maxi schermi per le partite di cacio si, i funerali laici a ricordo di un concittadino no? Ma mi faccia il piacere direbbe Totò.
Cristina vicquery
Anche io penso che nessuno muore veramente e che Dario Fo e Franca Rame siano insieme. Sarei meno sicura che neluogo dove sono o nella condizione in cui le loro anime si trovano si stiano facendo “delle gran risate“ come sostiene il figlio. Se dobbiamo credere a Dante ,che pur non avendo preso il premio Nobe,era un poeta assai piu‘grande di Dario Fo, non e‘che nell‘Aldila‘ ci si faccia delle “gran risate“, se mai si purgano piangendo i propri peccati (in Purgaorio) o si levano grida di disperazione (all‘Inferno) In Paradiso poi.i Santi che godono della visione beatifica di Dio non si abbandonano a risate sguaiate ma lodano e pregano a cantano dolci armonie Per cui sulla faccenda che Fo e la Rame stiano facendosi delle gran risate,non ci giurerei. Purtoppo per loro la morte come dicea Toto e‘una livella,e i premi Nobel sono nella morte uguali a tutti gli altri poveri mortali.
picchio,
evidentemente non hai visto i tanti servizi TV su quei funerali “laici” e “animisti” (! se non è delirio questo!) “celebrati” sui gradini del Duomo. Non nel mezzo della piazza, ma proprio il sagrato e i gradini della Cattedrale cattolica di Milano.
Vaimo a rivedere le immagini.
I concerti e i maxi schermi per le partite di calcio, normalmente, non sono mai sui gradini del Duomo, ma in altri spazi della grande piazza del Duomo.
Qui il catafalco e il gazebo (dovrei dire: il palco o la tribuna) erano proprio davanti alle porte della chiesa, prima dei gradini, quello che i cattolici chiamano “sagrato” e che costituisce uno spazio religioso da sempre.
Parlare a sproposito…
Per Cristina Viquery. Il Sagrato del Duomo di Milano non e‘uno spazio che si puo‘definire piazza. Lo spazio che comprende la scalinata e lo spazio davanti alle portedella Cattedrale fa parte della cattedrale stessa. E questo non solo per Milano ma per ogni Chiesa. Tu puoi fare quello che vuoi ,anche spettacoli di musica rock o comizi politici nella piazza del Duomo,ma per fare un evento sul Sagrato del Duomo cioe‘sopra la scalinata che porta al Duomo devi chiedere il petmesso all‘Opera del Duomo. I maxischermi con le partite di calcio non sono messi sulla facciata del Duomo. Invece i funerali laici di Fo non sono stati fatto nella piazza ma proprio sul Sagrato pet questo credo hanno dovuto chiedere il permesso alla Cattedrale. Npn ci trovo nulla di delirante:delirante semmai e‘la moda moderna di proiettare film sulle facciate delle Chiese o usarle per spettacoli indecenti. Ma un po‘di rispetto per il Sacro no?
Hanno aggiunto Dante come quinto evangelista, e la Commedia come libro della Scrittura?
No.
Dunque, con tutta la stima, l’ipotesi ” se dobbiamo credere a Dante “, non esiste.
Maria Cristina ha una visione privata quotidiana che le permetta di dire cosa fanno , non fanno, cantano e pregano i Santi?
Escluderei, ma se sì, ce lo faccia prontamente sapere.
🙂
Non è che la Chiesa di Milano sia sprovveduta, acefala e anarchica.
Tutto, ma proprio tutt’altro.
E non è nemmeno okkupata- come direbbe garbatamente Maria Cristina Ventura – da un vescovo dell’estrema sinistra.
Federico, se credi, prendi carta e penna, o video e tastiera, e chiedine ragione all’arcivescovo Scola.
Maria Cristina , che è della diocesi di Milano, segua la stessa trafila e si rivola all’Arcivescovo preposto.
Vuole forse dire che l’arcivescovo Scola non possiede il senso del sacro?
Del Romano Pontefice lo dice un giorno sì e l’altro pure, anzi è già tra le cose piu’ carine che sappia dirgli.
Pensa lo stesso anche di chi regge la sua Chiesa locale?
pardon, non avevo letto con attenzione e quindi non avevo colto che il feretro era sul sagrato. Però in questo caso più che una mancanza di rispetto la vedo come un abbraccio del sacro che si estende ad accogliere il laico.
cristina vicquery
@ picchio,
certo, si può anche intendere come dici tu, ma allora anche il “laico” avrebbe potuto usare termini più rispettosi del luogo sacro che ospitava la cerimonia funebre, no?
In ogni caso a me sembra un uso improprio del sagrato e mi pare che anche le autorità religiose lo abbiano rilevato.
@Lorenzo,
lasciamo correre, per carità e per misericordia, ma non abbiamo l’anello al naso e facciamo caso a quello che è successo. C’è stato un uso improprio e forse anche una strumentalizzazione: non facciamo finta di niente e chiediamo che non ricapiti più. Quanto a “scrivere in Curia”, non dubito che ci sarà chi, nell’Arcidiocesi di Milano, avrà già preso questa iniziativa.
Dall’articolo de Il Giornale, comunque, risulta che la Curia sia stata vittima di un’ incomprensione (eufemismo) o di un abuso da parte dell’Amministrazione comunale (cioè Sala e il Pd). Bisognerebbe quindi scrivere a loro e sarebbe opportuno che lo facessero gli elettori cattolici (?) del PD.
Sempre che ce ne siano…
I tempi sono cambiati. Una volta il sagrato dei Duomi, delle cattedrali, delle Basiliche, era considerato luogo sacro perché realmente consacrato, infatti è un prolungamento della Chiesa stessa. Ma oggi è terra di nessuno…Si è persa coscienza del carattere liturgico del Sagrato, semplicemente perché la fede non incide più, non è più sorretta dal senso del sacro. Quando si smarrisce il senso del sacro si smarrisce anche la percezione coodificata del mondo increato ,l’interfaccia tra il mondo visibile e quello invisibile. Il sagrato, oggi, è un luogo da invadere e sfuttare come meglio si crede, con buona pace dei Parroci e Ministri del culto disposti sempre, beatamente, al compromesso…
caro Lorenzo io non so ( e non lo sai neppure tu, lo sa solo IDDIO ) se un defunto è all’Inferno , o in Purgatorio o in Paradiso.
ma sicuramente Dario Fo , come tutti i defunti, è in uno di questi tre posti o situazioni o esperienze dell’anima.
In qualunque di questi tre posti o situazioni o esperienze dell’anima sia ( io non lo so, non lo sai neppure tu, lo sa solo IDDIO) non credo che l’espressione
” si stia facendo grandi risate” sia adeguata. Se è in Paradiso ( glielo auguro) le risate sguaiate sono fuori luogo. se è al Purgatorio non ha di che ridere.
se è all’Inferno poi….
caro Lorenzo, chiedo a te che ne sai di più di me, ma il Paradiso , il Purgatorio e l’Inferno sono stati ABOLITI dalla NeoChiesa modernista? Sono stati declassati a “miti” ? cioè in parole povere non ci si deve più credere?
Non esistono?
Così tanto per saperlo…io, povera bigotta, ero rimasta al Catechismo della Chiesa cattolica.
Se il Paradiso il Purgatorio e l’Inferno non esistono più , cioè non sono mai esistiti e sono solo superstizione com’è caro Lorenzo che Gesù Cristo stesso nei Vangeli parla del luogo dove è “pianto e stridore di denti”?
com’è che nei Vangeli è citata tantissime volte la GEENNA?
forse Gesù Cristo si è sbagliato, vero Lorenzo? Forse anche Gesù Cristo era un fondamentalista?
forse la “GEENNA ” di cui minaccia i castighi a molti nei Vangeli è solo un modo di dire? forse il Gesù Cristo di cui ci parlano i Vangeli dovrebbe prendere esempio dalla misericordia nella NEOCHIESA bergogliana?
perchè a volte, se uno legge i Vangeli sembra che Gesù Cristo sia , come dire ?
un po’ giudicante….
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2013/06/il-significato-della-geenna/
Il significato della “geenna”
ma forse , caro Lorenzo cuffini, molti sedicenti cattolci oggi alla “geenna ” non credono più.
non si crede al castigo etrno. e non credendoci, tutto vine banalizzato. ù
qualsiasi cosa si faccia in questa vita, si dice che COMUNQUE , saremo salvi.
e allora , tutto è banale, credere o non credere, fare il proprio piacere o no, essere atei o no, seguire i comandamenti o no , tutto è uguale o banale, se non esiste la geenna.
C’è almeno un peccato che il “misericordioso” Gesù ha detto ( secondo quanto riportano i Van geli) CHE non sarà PERDONATO:
“chiunque parlerà contro il Figlio dell’Uomo sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato”
LUCA 12,10
Cioè, chiunque parlerà contro Gesù magari gli sarà perdonato, come è stato perdonato a quelli che lo hanno crocifisso, ma quelli che NON saranno perdonati sono quelli che BESTEMMIANO contro lo Spirito Santo.
Cosa vuol dire bestemmiare contro lo Spirito Santo?
secondo me vuol dire: dire che il male è bene e che il bene è male.
il peccato che non può essere perdonato è la perfidia di Satana. dire che è bene ciò che è male.
E chi ha mai detto,Maria Cristina, che non ci siano Paradiso, purgatorio e inferno? Ti converrebbe leggere quello che ti si scrive, prima di replicare.
Chi ha mai detto, al contrario, che in Paradiso non ci si possano fare delle gran risate? Si capisce che se tu aggiungi, sa IDDIO perché, “sguaiate”, la cos sprende un altro significato.
Il fatto è che è una tua aggiunta posticcia. Da cassare.
Poi, ti segnaloaltre due fole grandi come una casa, dopo quella dell’abolizione di Par, Pur,Inf. La prima è che io “sappia” qualunque cosa in termini di fede: so solo quello che dice la Chiesa. La seconda:che esista una chiesa modernista.
Esiste una sola Chiesa cattolica ed è questa.
Tu ci ci chiami fuori, e mi dispiace per te. Forse è per questo che hai poco di cui ridere.
🙂
Il resto delle domande decade, visto che viene meno il presupposto.
la fede non incide più, non è più sorretta dal senso del sacro.
Semmai è la fede a sorreggere il “senso del sacro” ( fatte salve tutte le sdrucciolature che l’uso smodato e soggettivo di questo termine comporta ).
Ad ogni modo, puo’ darsi che la fede non incida più, in chi fa questa affermazione.
Certamente non in generale.Direi anzi il contrario
Per chi avesse dei dubbi, basta kleggere la rubrico ” fatti di Vangelo” qui sopra….
🙂
Veramente è’ il sacro che afferma e consolida l’identità collettiva radicata nella fede, non il contrario!
La Liturgia cristiana cattolica attraverso i suoi riti Sacri -in modo unico ed insostituibile- vive ed esprimere la fede. Nulla è riproducibile, né si attiva fuori della celebrazione, fuori del sacro, fuori della ritualità. E’ la sacralità dei luoghi e dei riti a “significare” e legittimare la fede la quale a sua volta si esprime attraverso la preghiera – (lex orandi) – che è espressione della fede -(lex credendi)- e si traduce nella vita -( lex vivendi)- questa è la processione, questo il dinamismo, non ve ne sono altri!
Il senso del sacro, che prende “corpo” e si esprime attraverso il rito “sacramentale” appunto” ,introduce”, in senso figurato, al mistero e permette all’uomo di percepire l’esperienza di Dio fino a toccare la soglia dell’incontro con il Risorto, attraverso lo Spirito Santo. Negare questa verità di fede è negare la presenza stessa di Cristo, che agisce in essi e in essi comunica la Grazia, a prescindere dalla santità personale del ministro…
Chi è chiuso al”sacro”, è chiuso alla dimensione della trascendenza, e perciò non ha neppure la percezione della fede.
Sacro-“sacer”, in latino- “separato” , ovvero: ciò che non appartiene al mondo materiale, alla dimensione terrena, ma a quella spirituale, divina, ultraterrena, soprannaturale.Capisco quanto sia arduo, in prospettiva laicista, considerare la sacralità di certi luoghi. Dovremmo essere noi a far si che vengano protetti e rispettati…
A me di Dario Fo piaceva il grammelot; lo faceva talmente bene da farmi scoppiare dalle risate.
Per il resto non capisco cosa di così grave si sia consumato sul sagrato del Duomo di Milano; di così osceno da essere considerato un affronto al sacro.
E’ morto un essere umano; un uomo che si professava ateo ma che poi, come succede a tanti quando si avvicina l’ora, nutriva la speranza di non ridursi anima e corpo a un mucchietto di cenere.
Sono dell’idea che se c’è un inferno, ci andranno gli ipocriti e lui non mi pareva che lo fosse.
Comunque, che in Paradiso si beva vino, l’ha affermato uno che ne sapeva parecchio (Mt 26, 26-29). Quindi penso che si rida anche. E parecchio. Ma proprio tanto!
Silvio Lepora
🙂 🙂 🙂
Luigi Mortari metti un link a un brano grammelotico di Dario Fo, quello che apprezzi di più.
Beh, c’è su youtube questa playlist che ne raccoglie parecchi:
https://www.youtube.com/watch?v=8A4n9Ez9O8g&list=PLJeanOu9jG9P2QnmLh__6K_HjimfC-7_u
Quello più visto, con più di 132.000 visualizzazioni e che mi pace molto è questo
https://www.youtube.com/watch?v=8A4n9Ez9O8g&index=1&list=PLJeanOu9jG9P2QnmLh__6K_HjimfC-7_u
titolato “L’uomo e la tecnologia”.
Buon divertimento a chi ama la risata senza pregiudizi ideologici!
Anche a me faceva ridere… Mi fanno ridere un po’ tutti questi geniacci cabarettisti milanesi, penso, oltre a Dario Fo, a Gaber, Jannacci, Cocki e Renato…
No, ma il fatto di per sé non è rilevante in quanto , nella circostanza, si onorava comunque un trapassato giunto al cospetto di Dio al quale va la mia preghiera, sicuramente. Invece è l’uso improprio, meramente profano che si fa del sagrato, e ha preso piede. Parlo di teatrini, scenette, balletti, concerti, bancarelle, tricche e ballacche, eccessi disturbanti specie quando c’è gente in preghiera all’interno del Luogo sacro il tutto con l’aprovazione di parroci e prelati . Ecco è questo abuso che disturba, questa mancanza di rispetto, a me personalmente, non piace, anzi, la deploro totalemte…
Bravo LuigiMortari Fides, bellissimi pezzi!
🙂
Concordo con Clodine.
Il punto è proprio quello che ha messo a fuoco lei.
Quanto al resto, pazienza, ormai è andata così.
Se va bene al Card Scola e ai fedeli di rito ambrosiano…
Stupisce però che, anche qui e tra cattolici, emerga questa indifferenza rispetto ad un abuso tanto evidente.
Clodine,
ecco un pezzo divertente con Fo, Gaber e Iannacci insieme a cantare: ho visto un re!
https://www.youtube.com/watch?v=jUUhWf9flyc
Luigi Mortari grazie della gran magnada e della tecnologia… e anche del trio scatenato… ci voleva un po’ di buon umore a ricordo di chi tanto ne ha distribuito…
E’ stato già ricordato in questo blog, ma l’ho trovato anche sul Resto del Carlino. Lo propongo ora come spunto di riflessione. Non è detto che perché una persona (ci) è simpatica, automaticamente si debbano dimenticare ombre e malefatte.
http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/commento/dario-fo-1.2605097
Perdona, Federico.
Perché mai si dovrebbe noi riflettere sul fatto che una persona che fu comunista convinto? A quali constatazioni dovrebbe portare tale riflessione?
Semplicemente, Luigi M., non diamo per scontato che stia sghignazzando in Paradiso. Tutto qui.
Oh Fides, grazie del video…non lo avevo visto…ecco lo vedo ora!…Ne avevo proprio bisogno che stamane non sto granché…
Troppo, troppo forti, irriverenti geniacci…
Un caro saluto, a te e a Federico..
Sempre Dario Fo in “le malefatte di Bonifacio VIII”
https://youtu.be/ckvKmLhMsUw
Clodine,
Se vuoi sbeffeggiare un Papa devi chiedere il permesso a Lorenzo Cuffini!
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHHH….che ridere. ..
Un caro saluto Fides.
Ben detto, LuigiMortariFides!!! Il quale naturalmente lo negherà.
🙂
La differenza tra Fo e Madame la Theologie sta nel fatto che Fo non mi risulta abbia mai affermato che ogni sua parola portasse” il sigillo dell’imprimatur”….
🙂
Questo è una sua personale interpretazione, come sempre del resto. Non citai questa “denominazione” in relazione a me stessa- ma ai testi che consulto prima di postare un qualunque argomento di una certa importanza,in vista del fatto che mi accusava con veemenza di essere una mistificatrice e quanto scrivevo era frutto di chissa quale delirio… . Siccome lei, capisce sempre fischi per fiaschi, così, per provocare, ciurlare nel manico ecc mi domando se IO avessi un “imprimatur ” che mi autorizzava a dire quanto affermavo (almeno questo capii) ed io, per soddisfare la sua richiesta le dissi che in un certo senso , si, ricevetti il “mandato missionario” da Sua Eminenza Camillo Ruini, nel 1998.
Ma questo servì solo a farla scatenare sicché mi ha schernita, mi ha dato dell’imbrogliona, si è sbrodolato in dileggio sprezzanti minacciandomi di tornare all’attacco il giorno dopo.Tutto qui. bianco su nero..
Guardi Cuffini, io provo una sincera pena , per lei, così come ho profonfa pene per tutti i maligni che ahimé ho avuto la sfortuna, ma anche la fortuna, di incontrare sul cammino perché, ciò che definiamo “maligno” è semplicemente ignoranza che batte la testa nelle tenebre.
Continui , continui il suo bullismo, continui a schernire, sfottere, dileggiare, sbertucciare me la Cristina Venturi e chiunque non condivide le sue “smandrappate” idee sulla Chiesa il Papa perché è ridicolo…ma veramente ridicolo!. Il guaio, il grossissimo guaio, è che lei, Cuffini, ignora perfino la sua stessa ignoranza, e questo è grave…Poi, se chi reagisce le fa male, perché ci si dovrò difendere alla fine dai bulli, non crede!? Ebbene, non s’avventi come un cane rabbioso contro il nemico immaginario, si lecchi le ferire e lasci in pace il prossimo, che a lei, proprio, non la fila…ok!
chiedo venia per gli errori di digitazione…
“Colui che parla chiaro
ha chiaro l’animo suo”
Bernardino da Siena 1427
E’ una storia vecchia ormai, Clodine.
Ma il nostro amico Lorenzo non lo ferma neanche un Freccia Rossa in corsa.
Se mai poi replichi vedi che si innesca un tiki-taka infinito.
Il mio consiglio è di non offenderti e lasciar perdere; ho già avuto modo di dire che una persona si auto-giudica da quello che dice e da come scrive.
Un caro saluto nella nebbia padana.
Eh, Luigi, hai ragione, ma è pesante assai eh…molto pesante …!
Seguirò sicuramente il tuo consiglio..non vale la pena replicare.
Un caro saluto da una Urbe fresca e piovosa, un po’ sofferente, ma sempre bella, la mia città, io la amo..!
Ti abbraccio
Clodine
piccolo omaggio musicale!…·
https://youtu.be/XYLOAay_2MQ
ho sbagliato link ih ih ih ih ih…Fides…volevo inviarti questa…
https://youtu.be/3l4nVByCL44
Vedi, Fides, c’è sempre un modo per vedere il bicchiere mezzo pieno.
Per te e per me.
Per te, è sempre meglio che io inneschi un tiki-taka che un… tuca-tuca infinito
( essendo quanto di più lontano si possa immaginare dalla Raffa nazionale).
Per me, sono passato nel volger di qualche giornata da stalker! a bullo!
Ehhhhhh, so’ soddisfazioni.
🙂 🙂
Viva il nero su bianco, Floris Leo.
Per lei “minacciandomi di ritornare all’attacco ” sarebbe : “dorma bene, domani mi ritrova” ?
Pensi un po’ che io ho a che fare con una che mi minaccia di querela, pensi un po’ che dovrei dire.