– Italia è bella perché si può fare quello che vuoi. Anche rubare.
– Da voi non si può? Di dove sei?
– Vengo dal Bangladesh. Rubiamo anche ma devi fare attento. Quando votate qui?
– Si vota a fine mese ma non a Roma.
– Bisogna votare chi è bravo.
– In Italia se uno è bravo non lo vogliamo.
– Anche in Bangladesh così.
Dialogo ascoltato nella Metro B tra Piramide e Cavour, ore 11 di mattina.
Dialogo interessante, che fa riflettere.
A quel che vedo, Luigi, ti è già passata.
Ecco uno che veramente se ne intendeva dell’Italia:
http://www.antoniosocci.com/il-vero-dante-che-non-sentite-da-benigni/
Ultimamente in Italia si vota sempre più malvolentieri e molti preferiscono non votare. Renzi è un’eccezione perché nonostante tutto è riuscito a imporsi come l’unico che combina qualcosa (a prescindere dai contenuti).
Io vorrei votare qualcuno bravo, ma bravo sul serio.
AAA cercasi.
Quello che dice il simpatico immigrato dal Bangladesh, sull’Italia come paese dove si può fare quello che si vuole, corrisponde perfettamente al sentire comune di quasi tutti gli immigrati. Hanno ragione, e non per colpa loro, ma della vigliaccheria e dell’infingardaggine dell’Italia (vorrei dire degli italiani, ma qui è in causa in primo luogo la responsabilità di chi detiene, a tutti i livelli, il potere pubblico).
Gli immigrati avrebbero invece diritto, anche per rispetto nei loro confronti, ad essere trattati con la stessa durezza con cui sono abituati ad essere trattati dallo stato nei loro paesi d’origine. Invece godono di franchigie inimmaginabili per gli italiani di origine italiana, e questo fa male a loro e a noi.
Il buonismo è la foglia di fico ideologica con cui si copre la vergogna di questo otto settembre permanente dello stato italiano.
Antonella !!!!!!aaaaa!!!
ma l’hai fatto apposta ?????
🙂
Vuoi far soffrire il nostro Luigi ?????
Povera Italia!
L’identità della nostra amata nazione diluita nel crogiuolo europeista per fonderla nell’identità mondialista, che è “non identità” chè è insieme il sogno e l’avvento dell’Anticristo.
Uomini ridotti a “informi”, uomini senza patria e senza identità.
La globalizzazione è “la bestia”, il mondialismo il suo “marchio”.
“Gli immigrati avrebbero invece diritto, anche per rispetto nei loro confronti, ad essere trattati con la stessa durezza con cui sono abituati ad essere trattati dallo stato nei loro paesi d’origine.”
Sicuramente quando tornerà un altro Mussolini sarà così. Perciò stia tranquillo.
Dopo il precedente offerto da Matteo Renzi, tutti i prossimi premier saranno degli aspiranti “duci”.
Spero solo che a qualcuno di loro interessi il bene degli Italiani, perché l’attuale Governo è troppo narcisista ed è troppo distratto da mille altre questioni per ricordarsene.