“A partire dal rastrellamento del ghetto di Roma del 16 ottobre del 1943 e nei giorni successivi, monasteri e orfanotrofi, tenuti da ordini religiosi, hanno aperto le porte agli ebrei e abbiamo motivo di pensare che ciò avvenisse sotto la supervisione dei più alti vertici del Vaticano, che erano quindi informati di questi gesti. Sarebbe pertanto un errore dichiarare che la Chiesa cattolica, il Vaticano o il Papa stesso si opponessero alle azioni volte a salvare gli ebrei. È vero piuttosto il contrario: hanno prestato aiuto ogni qualvolta hanno potuto“: così ha parlato ieri l’ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede consegnando la medaglia di “giusto fra le Nazioni” alla memoria di don Gaetano Piccinini, prete romano. Nei primi commenti il resto del discorso e la mia esultanza.
Israele: Pio XII aiutò gli ebrei ogniqualvolta potè
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[Segue dal post] Ecco il resto del discorso dell’ambasciatore Mordechay Lewy di cui nel post: “Il fatto che il Vaticano non abbia potuto evitare la partenza del treno che portò al campo di sterminio, durante i tre giorni trascorsi dal rastrellamento del 16 ottobre fino al 18 (ottobre), può solo aver aumentato la volontà, da parte vaticana, di offrire i propri locali come rifugio per gli ebrei. Gli ebrei romani ebbero una reazione traumatica. Essi vedevano nella persona del Papa una sorta di protettore e si aspettavano che li salvasse ed evitasse il peggio. Bene, sappiamo tutti cosa è successo, ma dobbiamo anche riconoscere che quello partito il 18 ottobre 1943 fu l’unico convoglio che i nazisti riuscirono a organizzare da Roma verso Auschwitz“.
[Segue dal primo commento] Esulto per le parole dell’ambasciatore. Più volte nel blog le avevo presentite. Per esempio con il post del 20 gennaio 2010 intitolato PAPA E RABBINO VERSO UN COMPROMESSO SU PIO XII e con quelli del 1° novembre 2010 e del 10 ottobre 2008 intitolati DIAMO TEMPO AGLI EBREI DI CAPIRE PIO XII.
E’ un fatto che la Chiesa senta il bisogno di chiarire i dubbi, che evidentemente ci sono, sul suo atteggiamento nei confronti della Shoah. Io resto del parere che il Papa avrebbe dovuto far sentire la sua voce in modo chiaro, ma non esprimo giudizi morali sul suo silenzio e cerco di immaginare le ragioni che lo hanno guidato. E siccome il blog è frequentato anche dal buon Gioab, ricordo che gli assassini uccisero ebrei e, se pure in minor numero, zingari, omosessuali e anche testimoni di Geova: questi ultimi a causa del loro rifiuto di andare a combattere.
“DIAMO TEMPO AGLI EBREI DI CAPIRE PIO XII.”
Non c’è molto da capire, la questione è semplice: Il Vaticano ha favorito l’ascesa del Nazismo in funzione di cane da guardia del Comunismo. Praticamente ha allevato in seno il mostro mediante Von Papen ed era felice di esporre le bandire naziste nelle chiese con rintocchi di campane FESTOSE per l’alleato.
Quando il mostro gli è sfuggito di mano e non potè più controllarlo, senza dire niente a nessuno, e tramando nell’ombra, ( come d’abitudine) senza smascherare o condannare la sua odiosa creatura, ha iniziato a contrastarla, ma non troppo e con prudenza, salvando alcun ebrei, ma allo stesso modo anche i nazisti quando questi furono in difficoltà, giocando su due tavoli sia che avesse vinto l’uno o l’altro essi sarebbe stati dalla parte giusta.
Evidentemente lo stato di Israele oggi ha la necessità di un appoggio morale, di rifarsi una verginità, dopo il mare di porcherie fatte con i palestinesi in vista di un accordo di pace, e si va costruendo una reputazione nuova con l’avallo (loro pensano) della più alta autorità morale, che poco può avallare dato che di autorità morale non gliene n’è rimasta manco per sé, figurarsi per gli altri.
E’ la solita storia dell’ipocrisia ipocrita che usa spregiudicatemente ciò che gli serve al momento opportuno, ( e in questo momento fa comodo ad entrambi) mostrando solo la sua parte migliore, facendo vedere che la sua parte è sempre la meglio, la più bella la più pura, la più desiderabile. Solo uno spot per illuminare ciò che si vuole si veda mantenendo il resto fuori dal cono di luce. Nell’ombra. Infatti le porcherie si fanno sempre sempre all’ombra e non si devono illuminare mai. E se per caso affiorano occorre farle subito dimenticare ammantandosi di candore e parlando d’altro, mostrando gli accreditamenti, i più truffaldini. ABBIAMO CAPITO E’ il solito canto delle sirene per marinai inesperti.
p.s. Un compromesso non è una cosa nobile ! E’ un modo per mettersi d’accordo, è il risultato di concessioni che conviene ad entrambi ma non è la Verità.
Ci sono anche, per la nostra “esultanza”, i tre giovani preti martiri del nazismo che oggi saranno beatificati a Lubecca, nella chiesa del Sacro Cuore. L’articolo di Martin Tommes che ne parla su “L’Osservatore Romano” è di grande forza. Ricorda, di tutti e tre e del pastore luterano che fu loro amico e condivise con loro prigionia e morte – e che verrà anche lui commemorato oggi- “l’impressionante testimonianza di preghiera e di sofferenza”. La condanna a morte “per decapitazione” fu eseguita il 10 novembre 1948, dopo che né minacce né tortura li avevano potuti convincere a rinunciare al loro cosiddetto “disfattismo”. “I quattro percorsero insieme l’ultimo tratto di strada, lungo il corridoio del carcere. Pregando in manette. E salutando con affetto, con lo spirito pastorale che avevano mantenuto in prigione, tutti gli altri detenuti. Poi la ghigliottina scese quattro volte, ogni tre minuti:”
Radio Vaticana riportava, ieri, la testimonianza del compagno di cella di uno di loro: “Non dimenticherò mai i suoi occhi dolci”,
Parto. Buon fine settimana a tutti.
@ Leopoldo
Ringrazio Leopoldo per aver ricordato che molti furono assassinati, non solo ebrei, ma anche altri chiamati “triangolo viola” detti anche I BIBELFORSCHER- http://www.triangoloviola.it/
@ fiorenza (buone vacanze)
Il suo post mi offre cmq l’opportunità per fare un piccolo ragionamento collegandomi alle parole riportate nell’articolo a firma “Martin Thoemmes” su l’Osservatore Romano – “Johannes Prassek, Hermann Lange, Eduard Muller ”
“Saranno beati”
Scrive l’Ossservatore :“Dopo le messe domenicali, in molti lo mettevano in guardia: era noto che la Gestapo si interessava alle sue omelie. «Ma bisogna dire la verità!» era la sua risposta.” “
Dovrebbe essere una posizione valida sempre e in ogni circostanza, strano che quando si tratta di dogmi, lenzuoli e fantasie non se lo ricordano.
Scrive anche la Stampa : “Il loro modello era il vescovo Clemens August von Galen (1878-1946), il «leone di Munster», che nei suoi sermoni aveva proclamato il diritto alla vita, all’inviolabilità e alla liberta dei fedeli e condannato con forza l’uccisione di vite ritenute «improduttive».”
Noto che ci sono almeno 2 errori in questa descrizione, perché il modello doveva essere Gesù, non il vescovo e che così facendo sono andati a sfidare l’autorità costituita da Dio, trasgredendo la direttiva evangelica : “ Ogni anima sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c’è autorità se non da Dio; le autorità esistenti sono poste nelle loro rispettive posizioni da Dio. Perciò chi si oppone all’autorità si mette contro la disposizione di Dio; quelli che si mettono contro di essa ne riceveranno giudizio. Poiché quelli che governano sono oggetto di timore, non per l’opera buona, ma per la cattiva. Non vuoi dunque aver timore dell’autorità? Continua a fare il bene, e ne avrai lode; poiché essa è ministro di Dio per te per il bene. Ma se fai il male, abbi timore: poiché non senza scopo essa porta la spada; poiché è ministro di Dio, vendicatrice per esprimere ira su chi pratica il male.” ( Romani 13.1-4)
Non era necessario che andassero a fare gli eroi a cercar grane. Non si può pretendere di provocare il cane arrabbiato e sperare che non ti morda. Scrive la Stampa : “quei sacerdoti coraggiosi che criticavano il regime”. Questo è esattamente l’opposto di ciò che Gesù aveva raccomandato : “Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra;” ( Matteo 10.23) – Non dice mica andate a criticarli a provocarli.
Che strano, predicano il Vangelo ma se lo dimenticano sempre e cadono in errore anche quando voglio fare gli eroi.
L’Ambasciatore israeliano presso la Santa Sede che aveva provocato la mia esultanza – di cui nel post – ieri ha fatto questa precisazione, che riprendo dal sito Vatican Insider de La Stampa.it: “L’elogio delle buone azioni di don Piccinini era inserito in un contesto storico più ampio. Dato che questo contesto è ancora oggetto di ricerche in corso e future, esprimere il mio personale giudizio storico era prematuro”.
Credo di poterne dedurre che da Gerusalemme gli abbiano chiesto ragione di quello che aveva affermato e gli abbiano suggerito di dire che era “prematuro”. Ma ciò che è prematuro aiuta la maturazione altrui: questo avviene sia nei pomari, sia nelle teste.
Non hanno ricevuto ciò che si aspettavano e hanno tirato i remi in barca.
E’ chiaro che il fondamento soprannaturale su cui poggia la Chiesa porrà questa sempre “oltre” qualsiasi affermazione o qualsiasi giudizio di poteri altrimenti fondati. La porrà, anche, sempre, in una situazione di inconciliabilità con questi poteri e la esporrà, sempre, al martirio. Sempre “altra”, sempre incompresa, sempre una straniera: la Straniera.
“Il Corifeo: ‘Silenzio! tenetevi a rispettosa distanza.
Perché vedo la Rocca avvicinarsi. Forse
darà risposta a tutti i nostri dubbi.
La Rocca. Colei che veglia. La Straniera.’
La Rocca: ‘Voi siete gli uomini che in questi tempi deridono
tutto ciò che è stato fatto di buono…
Fate che io vi mostri l’opera degli umili. Ascoltate’.”
(T.S. Eliot, I Coro de “La Rocca”)
“Vero elogio della fierezza dell’essere cristiani” è stata l’omelia tenuta dal cardinale Kasper alla Messa di Beatificazione dei tre sacerdoti tedeschi martiri del nazismo. “Anche oggi, egli ha detto, abbiamo bisogno di uomini e donne di questo calibro perché i Cristiani sono oggi il gruppo più perseguitato in tutto il mondo”: anche in Occidente dove “la persecuzione consiste al massimo nel fatto che si faccia dell’ironia o del sarcasmo sui Cristiani e sulla Chiesa”.
http://orientecristiano.com/notizie/notizie-generali/omelia-lubecca-kasper.html
Il nostro ecumenismo è ecumenismo del martirio. Tre preti e un pastore protestante, insieme. Ecco qui, sul blog di Fr. Z, i loro volti:
D:\Documenti\The Martyrs of Lübeck 3 priests beatified and a Lutheran minister honored Fr_ Z’s Blog – What Does The Prayer Really Say.mht
Riprovo:
http://wdtprs.com/blog/2011/06/the-martyrs-of-lubeck-3-priests-beatified-and-a-lutheran-minister-honored/