Santo Padre, mi chiamo Qaiser Felix. In Pakistan sono stato un giornalista per molti anni. Appartengo alla minoranza cattolica e la mia fede è stata al centro del mio lavoro. Volevo dare voce alle sofferenze della minoranza cristiana perseguitata. Ed è per questo che sono dovuto espatriare: è l’attacco di una delle storie di vita presentate al Papa giovedì nella veglia “Per asciugare le lacrine”. Nei commenti la storia da me abbreviata.
Io Qaiser Felix cattolico pakistano costretto a fuggire
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Orgoglioso d’essere cattolico. Santo Padre, mi sono sentito così orgoglioso quando nel 2007 ho ricevuto un premio internazionale dall’Associazione dei giornalisti cattolici. Ma i miei articoli hanno attirato su di me l’attenzione di gruppi terroristici che consideravano le mie parole un aperto attacco al Paese e all’islam. Le minacce a mia moglie e ai miei bambini mi hanno spinto a chiedere aiuto al direttore dell’agenzia e a diverse organizzazioni. Da tutti ho ricevuto la stessa risposta: “Fuggi il più in fretta possibile”. In Italia all’inizio è stata dura, poi nel 2011 sono riuscito ad ottenere il ricongiungimento con mia moglie e i due bambini.
Per i fratelli perseguitati. Oggi io e mia moglie lavoriamo in uno studentato universitario a Venezia. Conoscere la persecuzione e la paura di morire è un’esperienza terribile, soprattutto pensando ai figli. La fede nei momenti bui è stata la mia ancora di salvezza. In questo momento così importante, permettetemi di ricordare chi è rimasto nel mio Paese: i tanti fratelli cristiani perseguitati. Non lasciamoli soli, hanno bisogno delle nostre preghiere e del nostro aiuto. Anche per loro oggi sono qui, a testimoniare la vita e la grandezza di Dio misericordioso. Grazie Santo Padre!
Finalmente questa voce è giunta a Roma.
Il giornalista pakistano cattolico e‘ diventato un profugo .
L‘avvocato pakistano musulmano e‘diventato sindaco di Londra.
Questi sono i “segni dei tempi“ terribili segni ,banalizzati pero‘dai giornali in semplici notizie.
Al di la‘dei superficiali slogan. di destra e di sinistra,speculari nella loro insulsaggine, mancano purtroppo menti profonde e profetiche che sappiano interpretare il SENSO di tali notizie.
Mancando di vere guide ,politiche e spirituali,uomo moderno occidentale vive alla giornata e le notizie gli rimabazano addosso senza intaccare la profonda indifferenza della mente e dell‘anima. La cecita‘ spirituale e morale e‘ la morte dell‘anima. Le anime morte intitolo Gogol,genio cristiano,il suo romanzo.
Come creature di Gogol noi oggi viviamo senza capire senza prevedere senza interpretare.
Hai ragione, Maria Cristina. In più il sindaco Kahn ha dato inizio al suo mandato in una chiesa cristiana. Che ne pensi?
Mi sembra d’aver letto recentemente, amica Antonella, che sono le più recenti statistiche stilate dalle organizzazioni internazionali ad aver certificato come la religione cristiana sia oggi la più perseguitata al mondo: l’attacco alla libertà religiosa di cui sono vittime, segnatamente in Africa ed in Asia, molti nostri “fratelli in Cristo” è intollerabile ed i governanti della nostra Europa – ma anche troppa parte della sua opinione pubblica – non fanno sentire forte la loro voce.
Buona domenica a tutti !
Roberto Caligaris