“Alessia Favilla io farò come Florentino Ariza” (nome del protagonista de L’amore ai tempi del colera di Gabriel Garcia Marquez, dove la protagonista femminile si chiama Fermina Daza): letto sul muro dell’istituto tecnico Galileo Galilei in via Conte Verde (zona di piazza Vittorio) a Roma. Può valere come promessa di amore eterno, o potrebbe voler dire che Alessia al momento ha un fidanzato e che lo scrivente attenderà anche tutta la vita, come appunto capita a Florentino Ariza. Nel favoloso racconto di Garcia Marquez, Florentino ama Fermina che a 18 anni lo pianta “dopo alcuni amori lunghi e sofferti” e va sposa a un altro. Passati “cinquantun anni, nove mesi e quattro giorni”, salutati i partecipanti al funerale del marito, Fermina si trova davanti Florentino che le parla così: “Ho atteso questa occasione per più di mezzo secolo, per ripeterti ancora una volta il giuramento della mia fedeltà eterna e il mio amore per sempre”. – La scritta mi è stata segnalata dalla quarta dei miei figli, Matilde (vedi post del 31 luglio).
Io farò come Florentino Ariza
65 Comments
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… non so se hai visto che sul muro della scuola Di Donato, più avanti su Via Conte Verde, è stata recentemente aggiornata anche la dichiarazione d’amore a ‘sta Alessia Favilla… che se esiste, deve essere bellissima oltre che “splendente”…
Luigi, ricordi quella scritta cui accennai nel post del 31 Luglio, ma si..quella che mi si parò innanzi una mattina nell’aprire la finestra ? Diceva in gergo romanesco (coatto) ” te amo..piccole'”..ecco..a quel “te amo piccole” si è aggiunto un “…6 tutto pe’ me!!”…sicché suona :”te amo piccole’ 6 tutto pe’ me”. Il mistero s’infittisce, anche perchè continuo a sbirciare tra le imposte ma..niente, e non ho la più pallida idea di chi possa essere questo misterioso personaggio…che a dire il vero, mi fa un po’ sorridere!
Invece, a parte gli scherzi, credo nell’amore eterno. Ci sono amori che maturano negli anni, a volte sono controversi e resi impossibili dalle circostanze, proprio per questo assumono quella connotazione di drammaticità. La storia ne è piena di esempi. Per non parlare dell’amore come messaggio sublimato, i cosiddetti “fedeli d’amore”, come i mistici musulmani ad esempio i S?f?, in Persia, avevano scritto una quantità enorme di poesie nelle quali la mistica Sapienza che conduce a Dio -o Dio stesso- erano rappresentati e cantati simultamente sotto la figura della donna amata, tratteggiandone la bocca, i capelli, il sorriso,soprattutto il neo della donna
Per non parlare dell ’amore del dolce stil novo dove : amore, madonna, morte, vita, donne, follia, freddo, gaiezza, gravezza, noia, natura, pianto, pietra, rosa, fiore, fonte, saluto, vergogna e altre di uso meno frequente alludevano in realtà ad una sola donna: umano-divina, come se l’amore conducesse alla Sapienza santa: l’ amore [nel senso umano] rende saggi mentre chi non lo prova, resta privo di un “ verace intendimento”. In questo sono d’accordo. Credo che non ci si innamori più di due volte al massimo nella vita. O forse una, come l’unica donna cantata nella primitiva poesia italiana, la Beatrice della Vita Nuova di Dante, Giovanna per Guido Cavalcanti, Lagia per Lapo Gianni, Selvaggia per Cino, Laura per Petrarca e via di seguito
Come Se vedi Amore, assai ti priego, Dante,
in parte là ‘ve Lapo sia presente,
che non ti gravi di por sì la mente
che mi riscrivi s’e’ lo chiama amante,
e se la donna li sembla avenante
che sì le mostr’avvinto fortemente;
ché molte fiate così fatta gente
suol per gravezza d’amor far sembiante.
Ho detto bene Sump? se sbaglio correggimi
Moralista non ho visto, aggiornami sull’aggiornamento!
Matilde, che bel nome! Una mia zia aveva questo nome: le ero molto legata… la chiamavo semplicemente Tilde. Era la sorella più giovane di mia madre,e la più presente in famiglia, contribuì moltissimo alla crescita di noi, 5 sorelle… questo nome mi è arrivato come un pugno e un fiore allo stesso tempo!
Buongiorno di nuovo! ( ho gia’ salutato nel post precedente dove continua la conversazione)
Stamattina si parla d’amore!, a quanto vedo. Anche se, in un modo o nell’altro, si parla sempre d’amore, qualunque sia l’argomento che trattiamo e le modalita’ con cui lo facciamo.
Il commento di CLO mi ha riportato alla mente un libro di poesie turche e persiane che amo moltissimo e nel quale l’amore per Dio e per l’amata si mescolano in continuazione confermando cio’ che Clodine spiegava.
Solo qualche verso del maestro mistico GIAMI:
Raggio irradiante d’idolo d’amore
e’ bellezza di cuore.
Ama bellezza sol chi e’ bello in cuore,
ama il simile suo chi sa d’amore.
E ancora:
Sublime cosa essere in due ad amarsi
a dispetto di tutti amarsi, amarsi,
con impercettibili segni narrare la fiaba d’amore,
con impercettibili cenni cercare ed offrire
il pretesto d’amore.
Vi abbraccio tutti e vi confermo che IKE si sta dirigendo verso il Texas con una forza 5 incredibile. Noi continuiamo a pregare tra il vento e la pioggia deboli delle bande esterne. Grazie dell’affetto di tutti
Continuo a leggervi
Se proprio si deve parlare d’amore …
la mia preferenza va alla fulminea levità di Sandro Penna:
«Amore, amore,
lieto disonore».
Geniale!! Geniale come sempre Leonard.
“in amore bisogna essere senza scrupoli, non rispettare nessuno, e all’occorrenza…essere capaci di andare a letto con la propria moglie”
(Ennio Flaiano)
Avete cominciato con Penna?
“Se la vita sapesse il mio amore!
me ne andrei questa sera lontano.
Me ne andrei dove il vento mi baci
dove il fiume mi parli sommesso. ”
Ma ho l’impressione che manchi qualcosa, ma forse lo sapete meglio di me.
L’amore è, quando è Amore.
L’amore è dire sì alla scelta dell’Amore e continuare a dire di sì anche quando non si capisce.
L’amore è condividere l’Amore e mettersi in ginocchio di fronte all’Amore.
L’amore è crescere nell’Amore
e soffrire e patire l’Amore.
L’amore è intuire l’Amore,
attendere e generare l’Amore.
L’amore è gioire d’Amore e confedersi nell’Amore.
(Anonimo)
Già…stupendo l’amore…ma a volte fonte di sofferenza, di incomprensioni, di dubbi e anche di lacrime.
Aiutami, o Signore, fonte dell’Amore, a crescere nell’amore.
Un caro saluto a tutti. Ciao Luigi! Ciao Clodine! Ciao principessa! Ciao moralista!
F.
Caro, dolcissimo Fabricianus
un saluto carissimo a te e alla tenerezza che sai sempre esprimere in ogni tuo intervento. E’ vero, a volte, sa ferire l’Amore, e in maniera cruenta che ti segna per sempre, pero’ meglio aver amato e sofferto che restare a chiedersi come sarebbe potuto essere. In ogni sfera della nostra vita. Tutto quello che sperimentiamo, bello o brutto, ci fa crescere e capirci di piu’. L’Amore, soprattutto.
Un abbraccio affettuoso
Grazie di cuore, principessa, per ciò che hai scritto nel post delle 21.18.
Un abbraccio,
F.
Non potho riposare amore ‘e coro,
pensende a tie so d’onzi momentu.
No istes in tristura prenda ‘e oro,
ne in dispiaghere o pensamentu.
T’assicuro che a tie solu bramo,
ca t’amo forte t’amo, t’amo e t’amo.
Si m’esser possibile d’anghelu
s’ispiritu invisibile piccabo.
T’assicuro che a tie solu bramo,
ca t’amo forte t’amo, t’amo e t’amo.
Sas formas
e furabo dae chelu su sole e sos isteddos
e formabo unu mundu bellissimu pro tene,
pro poder dispensare cada bene.
Unu mundu bellissimu pro tene,
pro poder dispensare cada bene.
Non potho reposare amore ‘e coro,
pensende a tie so d’onzi momentu.
T’assicuro che a tie solu bramo,
ca t’amo forte t’amo, t’amo e t’amo.
T’assicuro che a tie solu bramo,
ca t’amo forte t’amo, t’amo e t’amo
Basta un accenno all’amore e …….voliamo tutti altissimi!!
Luigi!!! grande volpone!!(con tutto l’affetto, naturalmente)
Non sia mai ch’io metta impedimenti al matrimonio
di due anime fedeli; amore non è amore
se muta quando nell’altro scorge mutamenti,
o se tende a recedere quando l’altro si allontana.
Oh, no! Esso è termine fisso
che domina le tempeste e non vacilla mai;
esso è la stella di ogni sperduta barca,
il cui potere è ignoto, pur se ne misuriamo l’elevatezza.
Amore non soggiace al Tempo, anche se labbra
e rosee guance cadranno sotto la sua arcuata falce.
Amore non muta in brevi ore e settimane,
ma impavido resiste sino al giorno del Giudizio.
Se questo è errore, e sarà contro me provato,
allora io non ho mai scritto, e mai nessuno amato.
W. Shakespeare, Sonetto 116
Che meraviglia! Sentire gli uomini parlare d’amore mi commuove…grazie Fabricianus, grazie Damiano, siete stupendi! Sono d’accordo con principessa: è vero, l’amore può fare tanto male, ma qualcuno ha detto che “chi non ha mai amato, non ha mai vissuto”! Come direbbe Hermann Hesse
“L’amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo. L’amore deve avere la forza di attingere la certezza in se stesso. Allora non sarà trascinato, ma trascinerà”
Grazie maioba, bellissimo il famoso sonetto di Shakespeare … eh…che bello!
Carissima Clodine, grazie a te…di tutto….
Un forte abbraccio affettuoso,
F.
Amor?
che sarà del mio desiderio all’alba del diman?
L’orma trovero’ del tuo corpo, el tuo animo sussulterà nelle mie profondità?
Attenderò.
Che le tue membra riposino in quell’orma al mio fianco,
a dissetare ancora la mia gola riarsa.
Matteo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bello ciò che scrivi, caro Matteo….L’amore è anche attesa…in alcune situazioni…
“Un giorno d’estate,
il sole ci illumina di una strana luce
dolce e vibrante…
eri tu, Amore.
E, da allora, insieme cominciammo a camminare”
IL sonetto scrittovi nel mio precedente post, l’ho ricavato dal biglietto d’invito alle nozze di un mio caro amico di nome Matteo.
Auguri ad Erika e Matteo. Dio benedica il loro Matrimonio.
Fabricianus… ma sei vero?
Scusami, principessa, in che senso mi chiedi se sono vero? Perdonami, non ho capito…
“omnia munda mundis”
Fabricianus caro,
Sei troppo bello per essere una persona vera. Delicato, profondo, tenero e dolcissimo. Mai una sbavatura, sempre rispettoso e con un animo gentile. Ma sei sicuro che vivi in questo mondo qui? E’ una gioia rendersi conto che esistono anche persone come te… forse, abbiamo ancora qualche speranza se e’ cosi!
(scusa il ritardo della risposta ma sono uscita per le medicine da ritirare in farmacia)
un abbraccio sincero e forte
“Ah, l’amore, l’amore: quante cose fa fare l’amore ! Ah, l’amore, l’amore: quante cose fa dire l’amore”.
Ha ragione, comunque, Principessa (a proposito, Princess: “latest news” ?) che “in un modo o nell’altro, si parla sempre d’amore”, ed ha ancor più ragione Principessa, caro Luigi, quando t’ha dato (con tutto l’affetto suo, a cui mi unisco) del “volpone” ! E’ evidente, infatti, che con questo “post” hai voluto “colpire” i tuoi inquilini nel più splendido sentimento donatoci dal Signore, e ci sei riuscito in pieno: complimenti !
Alle tante vostre citazioni, cari amici, tutte belle, alcune magnifiche, altre a dir poco commoventi (non voglio far torto a nessuno ma il mio personale, modestissimo “premio” va alla poesia di Fabricianus che m’ha proprio “toccato”), vorrei aggiungerne una – e mi perdonerete – un pò “diversa”, che spero non urti alcuna sensibilità, tratta dal romanzo “Un amore”, scritto nel 1962 da Dino Buzzati.
“D’improvviso si rese conto di quello che forse sapeva già ma finora non aveva mai voluto crederci: come di chi, da tempo, avverte i sintomi inconfondibili di un male orrendo ma, ostinatamente, riesce ad interpretarli in modo da continuare la vita come prima finchè viene il momento in cui, per la violenza del dolore, egli si arrende e la verità gli appare dinanzi limpida ed atroce ed allora tutto della vita, repentinamente, cambia senso e le cose più care si allontanano diventando straniere, vacue e repulsive …………………….., e l’uomo è completamente disarmato e solo e nulla esiste oltre la malattia che lo divora.
Dall’istante della rivelazione, egli si sente trascinato giù verso un buio mai immaginato ………. e d’ora in ora va precipitando.
Ora si accorge che, per quanto egli cerchi di ribellarsi, il pensiero di lei lo perseguita in ogni istante millimetrico della giornata, ogni cosa, persona, situazione, lettura, ricordo, lo riconduce fulmineamente a lei attraverso tortuosi e maligni riferimenti; una specie di arsura interna in corrispondenza della bocca dello stomaco: …………………….l’inquietudine, la sete, la paura, lo sbigottimento, la gelosia, l’impazienza, la disperazione.
L’amore !
Prigioniero di un amore falso e sbagliato, il cervello non più suo: ……… in ogni più recondito meandro del cervello, in ogni riposta tana e sotterraneo ove tentava di nascondersi per avere un momento di respiro, là, in fondo, trova sempre lei”.
Non è amore eterno, non è amore casto, non è amore puro e, da peccatore, non oso neppure giudicare se sia amore cristiano: ma penso che anche questo sentimento, descritto con tanto struggente “dolore” in quest’opera di Buzzati, sia amore, e sia anch’esso, nonostante tutto, un dono di Nostro Signore.
Buona notte a tutti !
Roberto 55
P.S.: oggi è mancato il sociologo Achille Ardigò; pensi, Luigi, di ricordarlo sul “Corriere della Sera” o su questo “blog” ?
http://www.goes.noaa.gov/GIFS/GULFIR.JPG
per Roberto55 e per chi e’ interessato.
Nella foto, in alto a sinistra c’e’ il Texas verso il quale IKE si sta muovendo. Ma come puoi vedere, nel suo lento cammino sta investendo tutto il golfo e le bande esterne portano pioggia e vento a tutta la Florida . Io vivo a circa 20 km all’interno – verso est – di St Petersburg ( la baia che si vede a meta’ della Florida).
Un saluto affettuoso
A mia moglie
cui devo la gioia palpitante
che tiene desti i miei sensi, da sveglio,
e il ritmo che governa il riposo, nel sonno,
il respiro comune
di due che si amano, e i corpi
profumano l’uno dell’altro,
che pensano uguali pensieri
e non hanno bisogno di parole,
e si sussurrano uguali parole
che non hanno bisogno di significato.
L’irritabile vento dell’inverno
no, non potrà mai gelare
né il rude sole dei tropici seccare
le rose del giardino
che è nostro, e nostro soltanto;
ma questa dedica è scritta
perché altri la leggano:
parole private
che a te dedico in pubblico.
(Thomas Stearns Eliot)
Laudati si’, mi Signore,
anche per sorella donna,
madre e nostra amante;
ella ci guarda col tuo cielo,
sorride a noi il tuo amore.
(Anonimo)
Ciao a tutti.
X principessa: Grazie, grazie veramente tanto per le parole di stima e di affetto che mi hai scritto nel post delle 0.55. Ciò che hai scritto mi commuove…
E’ una stima e un affetto che ricambio
Si’, sono di questo mondo..e ti assicuro che ho anche io i miei difetti.
Un abbraccio forte, carissima principessa….E un ricordo speciale x il Paese in cui tu vivi..che oggi rende memoria alle vittime dell’attentato alle Torri.
Un caro saluto a tutti!!
Buona giornata
Grazie a tutti per questa pioggia di versi.
Sump, hai il testo originale della poesia di Eliot?
Ho provato con google ma non ci ho cavato niente.
Ciao Fabrizio!
“A Dedication to My Wife”, scritta per Valerie Fletcher, che il poeta sposò a 59 anni. La traduzione è di Roberto Sanesi, ma un po’ rielaborata dal punto di vista ritmico.
To whom I owe the leaping delight
That quickens my senses in our wakingtime
And the rhythm that governs the repose of our sleepingtime,
the breathing in unison.
Of lovers whose bodies smell of each other
Who think the same thoughts without need of speech,
And babble the same speech without need of meaning…
No peevish winter wind shall chill
No sullen tropic sun shall wither
The roses in the rose-garden which is ours and ours only
But this dedication is for others to read:
These are private words addressed to you in public.
Grazie, ne farò buon uso.
A Damiano e a tutti:
http://it.youtube.com/watch?v=ciKuuilHr98&feature=related
Grazie per il bellissimo omaggio e per aver ricordato il grande Andrea Parodi.
Sì, ma qui in tutto questo inneggiare all’Amore,i ci vuole almeno una dissonanza, una qualche sgradevolezza per non affogare nel miele.
Proviamo con Céline: «l’amore è l’infinito messo alla portata dei cani».
Dio è amore.
(1Gv 4,8)
Stamani ho pregato in maniera speciale per ricordare le vittime delle Torri,e le loro famiglie che cercano ancora di ricominciare, ma ancor piu’ ho pregato per Bin Laden e per quelli come lui, perche’ il Signore illumini e faccia breccia in cuori e cervelli ottenebrati dal buio del maligno.
Vi chiedo , per favore, durante la vostra giornata – e in questo clima dolcissimo d’amore – un piccolo ricordo e una preghiera per quelle quasi 4000 persone che andarono al lavoro, una mattina……….
Bentornato Lazzaro! e un abbraccio a tutti……
Smack! per Clo…
Caspiterina Leonardo, ci vai giù pesante!
Propongo, come corretta mediazione, qualche voce dal “Dizionario” di Ambrose Bierce:
– “Amore”: Temporanea insania mentale curabile col matrimonio.
– “Amor proprio”: Valutazione erronea.
– “Curiosità”: Discutibile qualità dell’animo femminile. Il desiderio di sapere se una donna è vittima o meno della maledizione della curiosità è una delle più attive e insaziabili passioni dell’animo maschile.
– “Matrimonio”: Stato o condizione di una piccola comunità consistente di un padrone, una padrona e due schiavi. La somma di tutti dà sempre due.
– “Poligamia”: Casa di pentimento, o cappella espiatoria, in cui sono sistemate diverse sedie di pentimento, al contrario della monogamia che ne ha una sola.
– “Urì”: Splendida creatura femminile che vive nel paradiso islamico allo scopo di rendere le cose più facili al buon musulmano, la cui fede in lei indica un nobile scontento per la sua sposa terrena”.
Perche’, Leonardo, che cos’hai contro il miele e la dolcezza e l’amore? Essere sempre bastian contrario fa di te un candidato eccellente alle cose d’amore… prima o poi Amore ti insegnera’ la dolcezza e quel miele che deplori oggi nei tuoi interventi.
E quando accadra’, non importa che lo sappiano gli altri, sara’ sufficiente che lo riconosca tu…………..
(Io sono sempre del parere che e’ tutta facciata e che, in fondo in fondo, tu sei piu’ dolce e tenero di tanti altri che lo manifestano apertamente. Ma ti sei scelto una maschera che, secondo te, ti aiuta ad affronatre meglio il mondo.)
Che tra le loro mani il fiume si meravigli
Che tra le loro labbra i respiri siano stellati
E prodiga la brezza al loro accordo
Che parlino lo stesso linguaggio
Che partano e poi che veglino
Che soprattutto veglino
Le trappole son tese
Fin dentro al loro cuore
Andree’ Chedid
Amor,
che arde nel desiderio
percorrerendo il tuo corpo
e doma con forti redini le pulsioni del mio fuoco
tra soavi istanti di potenza,
mentre il bimbo in me attende,
abbandonarsi
trai seni dell’eterna madre.
Guradando Amore e Psiche al Louvre?
forse? 🙂
Matteo!!!! capisco il perchè di questa poesia, non potrebbe essere altrimenti dopo aver visto Amore e Psiche eh…
Bella quella che segnalata da Sump. Ma ce n’è una di Montale che mi fa quasi piangere, è intitolata “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perchè con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perchè sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
Un abbraccio a principessa….un bacio a mamma tua da parte mia, e anche a te!
Ohhh..Priì…ti sto aspettando per andare sul terrazzo da Luigi!
Un luogo virtuale in cui si recitano poesie d’amore, e si canta e si scherza in spirito di amicizia: questo è oggi il pianerottolo di Luigi Accattoli. Permettetemi di portare in dono, stasera, un velo di malinconia.
Da qualche mese il Signore ha voluto mettere alla prova la serenità della mia famiglia e l’itinerario di fede che sto percorrendo: mia moglie sta male, e abbiamo trascorso un’estate di angoscia cercando di capire come intervenire per aiutarla. Ora abbiamo capito, ma l’intervento chirurgico che si sta preparando per fine mese appare delicato: avremo bisogno delle preghiere di voi tutti affinché Dio (ma sia fatta sempre la sua volontà) voglia donarci un momento di conforto.
A partire dai prossimi giorni ci attendono comunque alcune settimane difficili: se mi vedrete sparire dalle discussioni, capirete che non ce l’ho con voi, né con gli argomenti che ogni volta arricchiscono la sensibilità e la conoscenza di tutti quelli che passano di qui (e che mi hanno aiutato ad affrontare un’estate un po’ spinosa).
Volevo aspettare domenica a dirvelo, ma l’occasione giusta è questa, in un momento in cui il nostro tema è l’amore: quello dovuto al nostro Creatore e Redentore e quello che mi fa palpitare accanto alla donna della mia vita.
Un saluto a tutti.
Sump, sei nel mio cuore insieme a tua moglie e nella mia preghiera.
Ti abbraccio
Mi unisco al Signore della vita, anche per colleghi virtuali che non riesco a capire:
Lui va oltre le umane discetterie, e in Lui si somma tutta la vita che ciascuno desidera per se in afflato con la propria amata.
Questi sono i momenti in cui mi piacerebbe essere ricchissima per poter saltare su un aereo , raggiungere l’Amico in difficolta’ per offrire quella presenza che, a volte, da sola sa raccontare l’affetto che proviamo. Sono con te virtualmente, SUMP, con le preghiere che ti assicuro fin d’ora e con la comprensione di chi ha attraversato “quel” ponte ed e’ qui a parlare con te.
Un bacio fraterno e una mano sempre in attesa
Caro Sump, amico mio, è vero che il pianerottolo di Luigi Accatoli è un luogo virtuale, ma non lo sono i nostri cuori, le nostre sensibilità,la nostra amicizia, non lo siamo tutti noi che ci incontriamo per condividere dubbi e pensieri nonché la nostra fede. Ma soprattutto non lo è la forza della nostra preghiera. Quella, ti assicuro, è autentica e potente! Sai che, su questo spazio parliamo di tutto, e forse è proprio in virtù di questa “invisibilità” fisica che emergono con più chiarezza quelle che sono le nostre più intime perplessità e fragilità nonchè gli eventi belli e brutti cui la vita ci ha sottoposti. Io mi trovai a parlare, come mai ebbei modo in passato, di quella tragedia che colpi e segnò per sempre la mia famiglia, trovando nelle parole di tutti tantissima consolazione! Ecco, Sump, io credo che…che il Signore non ci pone mai di fronte alla prova senza la forza necessaria a sopportarne il peso…credo che in questo caso la cosa più saggia sia abbandonarsi totalmente alla fede in Lui che tutto può. La preghiera, se è fatta con fede arriva dritta al cuore di Dio perchè “qualunque cosa chiederete, la otterrete …se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa.. Io sono in mezzo a loro”. …ora qui caro Sump siamo molti più di due o tre, siamo tanti! E ti siamo vicinissimi, uniti in Cristo e in preghiera, con tutto il cuore e vedrai….vinceremo il male!
Con grandissimo affetto ti abbraccio e ti dico :forza! Coraggio Sump…coraggio,non ti abbattere, coraggio!
Caro Sump, momenti difficili come il tuo e di tua moglie (anche se non so esattamente di cosa si tratti) li ho passati anch’io con mia moglie più di 15 anni fa.
Allora non credevo, ma azzardai lo stesso una preghiera, pur riconoscendo che, proprio perché non credente, non potevo chiedere nulla a nessuno, e comunque nulla mi era dovuto. Non so come fu o cosa fu, ma mia moglie è ancora con me e sta bene (non desidero entrare nei particolari di quanto successo).
Credimi vicino a te e tua moglie con la preghiera.
Un abbraccio.
Caro Sump, e cari amici tutti del “pianerottolo”,
credo che mai come stasera (almeno per me, che frequento questo “luogo virtuale” da qualche mese) Sump abbia dimostrato tutta la forza della sua fede e tutta l’umana dolcezza del suo spirito d’amicizia verso tutti noi, volendoci partecipare (con un coraggio che, ad esempio, io non so se riuscirei mai a mostrare) della situazione che lo ha colpito.
Permettimi solo un commento, Sump: io penso che, certo, il Signore grande e buono, nel momento in cui ti ha chiamato a tanta prova, ha riservato per te e per la donna della tua vita un disegno che non ti mancheranno le capacità, di qui alle prossime settimane, per approfondire e per poter, così, capire nella Sua volontà.
Io, noi, gli amici del “pianerottolo”, ti accompagneremo in questo percorso con tutte le nostre preghiere: le mie sono, e saranno, preghiere di peccatore che, però, ha imparato dalla vita ad avere sufficiente fede per sapere che Nostro Signore Misericordioso sa ascoltare chiunque, fosse anche l’ultimo dei Suoi servi.
Non credo di riuscire a scrivere altro, stasera.
Ti abbraccio, caro amico Sump.
Roberto 55
Le nostre preghiere sono assicurate!
A questo proposito voglio far leggere al nostro Sump, una testimonianza di don Marcello Melis, viceparroco della Basilica di Sant’Elena, Quartu Sant’Elena (la mia città), Cagliari.
Sono felice di vivere con voi
– anche se non fisicamente
presente – questo momento
di attesa perché il Papa viene a
trovarci. Da quattro anni sono un
sacerdote della diocesi di Cagliari.
Sono stato salesiano: ho studiato
dai salesiani e ho ricevuto una bellissima
formazione teologica.
Ora il Signore mi ha messo ad un
bivio attraverso questa esperienza
della malattia: una malattia inattesa
che non avrei mai pensato di
provare e sperimentare. Mi ha fatto
una proposta dura, ma che sono
chiamato a prendere in considerazione.
Posso scegliere due strade: dire di
no e abbandonarmi alla solitudine,
o dire sì e capire che anche nella
scelta di seguire il Signore nella
malattia c’è la possibilità di realizzare
la propria vita, anche quella
sacerdotale. Mi sto convincendo
che se non prendo questa strada
seriamente, non imparerò ad
amare Gesù e la mia vita sarà una
non-conoscenza, una non-vicinanza
di Lui. Questa sarebbe la cosa
più triste per me, perché ho scelto
di essere prete, di essere sacerdote
per essere con Gesù.
Non so cosa mi aspetta per il futuro,
ma so che questa sarà una
bella strada, se saprò farla seriamente,
con profondità, perché troverò
la felicità che il Signore può
dare, l’unica felicità che il Signore
può dare. Io ci provo, cerco di farlo
e sono certo che il Signore non
mi abbandonerà, sarà lui la mia
forza e il mio sostegno.
E a voi che dire? Come Pietro anche
noi siamo chiamati a rispondere
ad una proposta di Gesù:
“Vieni”. Dove? “Dove ti porto, fidati
di me”. A tutti noi un giorno
Gesù farà questa proposta.
E allora coraggio, come disse un
giorno Giovanni Paolo II: “Non abbiate
paura, aprite le porte, anzi
spalancate le porte a Cristo” e permettete
a Cristo di guidare la vostra
vita, anche quando si presenta
difficile come nella malattia, che
non ti aspetti, ma che è una strada
che il Signore ti invita a percorrere.
Vi ringrazio e vi saluto tutti, nel
cuore, e vi dò la mia benedizione.
testo del videomessaggio
Veglia dei giovani, Fiera di Cagliari – 6 settembre
Anch’io, abbracciandovi, prego per voi, Sum!
Che il Signore vi protegga e ridoni piena salute a tua moglie.
Sump, un abbraccio. Sarete anche nelle mie preghiere.
Grazie a voi tutti, a coloro che si aggiungeranno, e anche ai tanti che non scriveranno nulla ma – leggendo – chiederanno per un attimo a Dio di darmi forza.
Ieri sera (ora del blog 22:07) Maioba ci suggeriva, sul post precedente, il video-messaggio di don Marcello, e contemporaneamente Damiano ce ne proponeva in questo post la trascrizione. Sono in grado di riconoscere un segno, quando mi viene incontro: le parole di don Marcello mi faranno da guida, in cambio io cercherò di pregare per lui e per voi tutti. Grazie ancora.
Un abbraccio e una preghiera, Sump.
Ci sono anch’io. Un abbraccio a te e alla donna della tua vita.
Nel Signore di tutti e di tutto
Adriano
Carissimo Sump,
un grazie,
un abbraccio,
e una preghiera,
anche da parte mia
Sump ti voglio bene. Te lo dico da Parigi dove sono appena arrivato con il papa.
caro Sum.
Ho letto solo ora.
Mi unisco di corsa alla preghiera che ci unisce davanti al Signore che ci ascolta.
Sono certo che Luigi, tra poco a Lourdes, ti ricorderà davanti al segno della presenza vera di Maria, quella grotta oscura che tutto accoglie e tutto trasforma in luce.
Sono devoto della madonna di Lourdes ma quest’anno non potrò partecipare al grande pellegrinaggio ambrosiano (oltre 4000…) che l’Oftal organizza in settembre.
Luigi, il nostro amministratore, porterà anche il contradditorio ignigo ai piedi dell’Immacolata, la tutta bella che parlava a Bernadette in dialetto.
Caro Sum, non ho dubbi che tu conosca la struggente melodia gregoriana: la canto con te:
Sub tuum praesidium confugimus,
Sancta Dei Genetrix.
Nostras deprecationes ne despicias
in necessitatibus,
sed a periculis cunctis
libera nos semper,
Virgo gloriosa et benedicta.
Carissimo Sump,
perdonami, ma solo ora ho letto il tuo post…Sono rimasto molto colpito…
Ti assicuro le mie Preghiere. Anzi, domattina stesso mi recherò presso il Santuario di Caravaggio(Bg) per ricordare te e la tua cara moglie davanti a Maria.
Ti dedico questo scritto di Bonhoffer:
Gesù ci ama.
Anche se ci mette alla prova
non ci abbandona.
Egli fa della nostra vita
un banco di prova continuo:
speranze perse, difficoltà da superare,
dolori da accettare.
Ma più la nostra disperazione è forte
e più lui ci ama.
Basta che noi gli diciamo “sì”,
anche nei momenti più neri,
nei momenti in cui, umanamente parlando,
ci sembra impossibile
che esistano speranze.
Non so, forse sarà dura caro Prof. Sump, ma Dio ti accompagni e ti prenda per mano.
Un caro saluto,
F.
Ignigo ci sarai. Le tue parole su Lourdes mi aiutano ad arrivarci preparato.
Luigi, porta tutti noi ai piedi dell’Immacolata, te ne prego!
Clodine
..ma in modo speciale…sai a chi mi riferisco…Sei tutti noi!