Visitatori belli, preparo un’intervista al padre Arturo Sosa, il nuovo generale della Compagnia di Gesù: suggerite le domande da fargli. Per un’idea della mia accoglienza della sua elezione, vai ai post del 14, del 19 e del 20 ottobre.
Intervisto il generale dei Gesuiti: suggerite le domande
17 Comments
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Cosa si sentirebbe di dire a quelli che pensano ( e spesso urlano) che i gesuiti invece che alle cose spirituali, si interessano SOLO di politica, schierati apertamente per le posizioni di sinistra?
Al di là del tono inutilmente polemico (e forse ironico), condivido nella sostanza la domanda di Lorenzo Cuffini.
Chiaramente immagino la risposta ma vorrei che nella domanda si esprimesse la problematicità che per una parte del mondo cattolico assumono certe prese di posizione (politico-elettorali, ma anche in temi morali e sul futuro della Chiesa).
Né polemico, né ironico.
Sinceramente stupefatto.
Ciao Luigi.
Grazie per la possibilità che ci offri.
Le mia domande sarebbero queste: possono la spiritualità ignaziana e per essa gli Esercizi di Sant’Ignazio essere di sostegno in questi tempi di grossa crisi sociale ed economica?
In secondo luogo: non ritiene che gli Esercizi siano oggi eccessivamente introspettivi?
Riformulo meglio:
1. Non sente la responsabilità di sostenere posizioni (in campo politico e relativamente a questioni etiche) che costituiscono uno scandalo per una parte del mondo cattolico?
2. Quale visione ha per la Chiesa Cattolica di domani e dei prossimi anni?
3. Non crede che aver sostenuto posizioni così marcatamente “progressiste” (absit iniuria verbis) abbia prodotto o possa produrre delle lacerazioni tra i cattolici?
Piu’ che una riformulazione, un comizio.
No, Lorenzo, sono domande vere alle quali vorrei (davvero!) che fosse data una risposta chiara.
Spiace questa tua seconda, reiterata e veramente inutile polemica.
Sopporta, Federico.
( sempre comizio resta)
La mia domanda:come mai i gesuiti non si sono attenuti alla regola di Sant’Ignazio che proibiva ai gesuiti stessi di accettare cariche ecclesiatiche come l’episcopato,il cardinalato e a maggior ragione il papato?Non credono piu’,i gesuiti,che il santo loro fondatore Sant’Ignazio aveva le sue buone ragioni di proibire ai membri della Compagnia di Gesu’l’esercizio del potere ecclesistico?
Seconda domanda(polemica): i gesuiti possono ancora definirsi Compagnia di Gesu” o ormai Gesu’,il Gesu’storico, e’ opzionale e magari anche superato?
Buona sera, Luigi, a te e a tutti.
Leggendo dell’intervista che farai al nuovo generale dei Gesuiti, padre Arturo Sosa, mi è venuto in mente un altro gesuita, il famoso Matteo Ricci. E sai perché? Perché la famiglia Ricci di Macerata, da cui proveniva il detto Matteo, è stata feudataria del mio paese fino al 1806. E di Matteo Ricci mi è venuto in mente quello che era il suo motto: “Farsi cinese con i cinesi”. E questo perché ho letto un articolo nell’inserto “La Lettura” del Corriere della Sera del 13 c.m., nel quale Enrico Moretti sostiene che, secondo uno studio pubblicato dal Journal of Economic Perspectives, nei prossimi 35 anni l’Africa raggiungerà un miliardo e 300 milioni di abitanti, e questo principalmente in conseguenza di un boom demografico, che è e sarà la causa principale dell’emigrazione. Di conseguenza i migranti verso l’Europa, e quindi in particolare verso l’Italia, triplicheranno. Ma anche i paesi mediorientali sono in pieno boom demografico, e quindi ci sarà un ulteriore aumento di migranti. A questo punto, lasciando da parte i Cinesi, che comunque ci sono e ci saranno anche loro, la domanda che propongo è questa: “I gesuiti, e noi, dovremo farci Afro-Mediorientali tra gli Afro-Mediorientali? O, se no, come fare perché loro si facciano Europei tra gli Europei? E sarà mai possibile questo, considerata la decrescente demografia europea? E la cristianità che dovrà fare?”
Scusa per la prolissità, ma non è detto che dovrai porre questa domanda… 🙂
maria cristina
alla questione del voto ti posso rispondere anche io. Oltre al voto di non accettare cariche ecclesiastiche i gesuiti professi fanno anche un voto di obbedienza al papa. il famoso quarto voto che si aggiunge ai tre ordinari. Gli altri ordini non ce l’hanno. Chiaramente i due voti possono entrare in collisione quando il papa chiede ad un gesuita di diventare vescovo. In questi casi è prassi che il gesuita dica no, se il papa insiste il gesuita è tenuto per il voto di obbedienza ad accettare, dopo aver chiesto il permesso al generale dell’ordine. E questo sin dai tempi di San Ignazio. Solitamente i papi cercano di rispettare il più possibile i carismi dei vari ordini per cui chiedono ai religiosi di fare i vescovi solo quando il clero diocesano è poco come nelle missioni. Giovanni Paolo II, forse per il fatto che in Polonia non erano ammessi i religiosi, si curava invece molto poco di queste cose e ordinò vescovi vari gesuiti in città occidentali molto grandi con abbondanza di clero secolare :oltre a Bergoglio ricordiamo Martini a Milano o il vescovo di Ottawa.
Cristina vicquery
Poi secondo il canone 705 il religioso elevato all’episcopato da quel momento non è più vincolato agli obblighi (voti) incompatibili con la propria condizione ed è soggetto per obbedienza solo al sommo pontefice. Quindi se per esempio il gesuita vescovo viene creato cardinale non deve più chiedere nessun permesso al generale del suo ordine non essendo più vincolato al voto di non accettare cariche ecclesiastiche e dovendo obbedienza solo al papa.
Cristina vicquery
Cosa chiede Dio ai Gesuiti in questo particolare momento storico di grandi trasformazioni e cosa chiedono i Gesuiti a Dio (in risposta al “chiedete e vi sarà dato”)?
Grazie, innanzitutto, al nostro “padrone di casa” per la ghiotta opportunità fornitaci.
La mia domanda, o, meglio, le mie domande sarebbero queste:
1) quale potrà essere, sotto la guida di Padre Arturo Sosa, lo specifico terreno di confronto, e, perché no ?, anche di incontro tra l’attività pastorale della Compagnia di Gesù ed i movimenti ecclesiali (e non) oggi impegnati, ad esempio – ma non solo – in America Latina, nella lotta per la promozione del valore della persona umana e per la liberazione dei popoli dal giogo dello sfruttamento ?
2) quali concrete iniziative medita Padre Sosa di assumere a sostegno dell’azione di radicale rinnovamento della Chiesa intrapresa in questi anni da Papa Francesco ?
Buon sabato, amici, dal freddo e dalla pioggia delle campagne venete !
Roberto Caligaris
Roberto io sono rientrato ieri da una puntata nelle campagne venete: sono stato a Monselice da turista e a Este per questo incontro con i Lions Club della zona:
ESTE – PADOVA
Papa Bergoglio: l’uomo e il programma
Serata conviviale Lions Clubs Este
Giovedì 17 novembre 2016 – ore 20.00
Solo ieri mattina ho trovato una leggera pioggia e leggerissima nebbia uscendo d’albergo ma per il resto delle ore passate lassù ho avuto sole e tempo mite. Nella luce anche l’Emilia, la Toscana e il Lazio. I Laions non finivano di fare domande, tutte appropriate.
Io, invece, quando ieri sera sono tornato da Milano al paese ho trovato ad accogliermi, dapprima, una pioggerellina gelida, trasformatasi, poi, in tarda ora, in pioggia sempre più battente (con qualche principio di allagamento nelle parti più “basse” – e più vicine a rii e canali – delle mie campagne).
Sono, comunque, contento, Luigi, del buon esito di questa tua nuova “puntata” nel Veneto: sono certo che ti sia piaciuta la graziosissima Este ed anche la rocca di Monselice.
Un caro saluto.
Roberto Caligaris