Indirizzare e consolare chiunque

Manzoni 11. “È una delle facoltà singolari e incomunicabili della religione cristiana, il poter indirizzare e consolare chiunque, in qualsivoglia congiuntura, a qualsivoglia termine, ricorra ad essa”: è l’avvio della pagina dei “Promessi Sposi” – capo 10, storia di Gertrude – che più risuona nelle mie giornate. Nei primi commenti altre poche righe dell’utile pagina.

76 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Lume e vigore. “Se al passato c’è rimedio, essa [la religione cristiana] lo prescrive, lo somministra, dà lume e vigore per metterlo in opera, a qualunque costo; se non c’è, essa dà il modo di far realmente e in effetto, ciò che si dice in proverbio, di necessita virtù”.

    4 Agosto, 2014 - 8:20
  2. Luigi Accattoli

    Piega l’animo. “Insegna a continuare con sapienza ciò ch’è stato intrapreso per leggerezza; piega l’animo ad abbracciar con propensione ciò che è stato imposto dalla prepotenza, e dà a una scelta che fu temeraria, ma che è irrevocabile, tutta la santità, tutta la saviezza, diciamolo pur francamente, tutte le gioie della vocazione”.

    4 Agosto, 2014 - 8:21
  3. Luigi Accattoli

    Da qualunque laberinto. “È una strada così fatta che, da qualunque laberinto, da qualunque precipizio, l’uomo capiti ad essa, e vi faccia un passo, può d’allora in poi camminare con sicurezza e di buona voglia, e arrivar lietamente a un lieto fine”.

    4 Agosto, 2014 - 8:21
  4. Luigi Accattoli

    L’infelice si dibatteva. “Con questo mezzo, Gertrude avrebbe potuto essere una monaca santa e contenta, comunque lo fosse divenuta. Ma l’infelice si dibatteva in vece sotto il giogo, e così ne sentiva più forte il peso e le scosse”.

    4 Agosto, 2014 - 8:21
  5. Luigi Accattoli

    Da qualunque precipizio. Se muore un figlio, se resto incinta, se perdo il lavoro, se mi viene un cancro, se lei mi lascia, se resto solo con quattro figli, se m’arrestano, se mi accoltellano di notte. Visitatori belli, andate avanti da soli.

    4 Agosto, 2014 - 8:36
  6. Marilisa

    Come dire che la religione cristiana è un toccasana, “da qualunque precipizio l’uomo capiti ad essa.”
    Non sono d’accordo.
    Perché sia così come dice il Manzoni, bisogna avere una fede saldissima che riesca a porre in secondo piano le vicende drammatiche in cui ci si può trovare quasi prigionieri e che sconvolgono l’esistenza. L’autore in questo passaggio parla dalla cattedra e fa una lezione tutta teorica. Sembra non considerare che ogni persona è un mondo a sé stante, con caratteri peculiari diversi per ognuno. E in base ai quali le reazioni possono essere legittimamente diverse. Dire che la religione cristiana può far mettere l’anima in pace è quantomeno azzardato se non addirittura un errore e, nel caso in questione come in tanti altri, significa guardare con qualche indifferenza l’operato di chi commette gravi ingiustizie a danno di altri. Nel caso di fatti o malattie di cui non si intraveda una causa precisa, affidarsi totalmente alla volontà di Dio può portare una acquiescenza interiore che suona piuttosto come rassegnazione. Ma non è detto che faccia “camminare con sicurezza e di buona voglia” chiunque; anzi in taluni casi può far sviluppare una depressione che tutto è tranne che rassegnazione.
    Il Manzoni scrisse il Romanzo con l’intento di esaltare la religione cristiana ritrovata dopo un lungo periodo di allontanamento. Si può giustificare così la sua visione di universale redenzione di accadimenti tristi e infelici alla luce della religione e della misteriosa Provvidenza divina sempre presente nella storia dell’uomo.

    4 Agosto, 2014 - 14:36
  7. discepolo

    Non credo che il Manzoni volesse dire che la religione cristiana è un “toccasana”. quello è stato Marx per cui la religione è l’oppio dei popoli” .
    io la vedo piuttosto da un ottica mistica : il “precipizio” in cui uno cade , che sia una malattia mortale, un lutto, una perdita, o il labirinto in cui uno si smarrisce , sia la selva oscura di Dante che i labirinti mentali nevrotici della monaca di Monza obbligata a farsi monaca, queste situazioni “negative” non sono che la PORTA STRETTA al dila’ della quale c’è l montagna incantata, c’è la vera felicità se uno è capace di imboccarla.. Come diceva San Giovanni della Croce per salire al MOnte Carmelo devi essere in una co dizioni di puro NUlla, spogliato di tutto.
    La disgrazia, la sofferenza e persino le ingiustizie che uno deve subire, in quanto spogliano il proprio EGO delle sue certezze mondane possono spalancare le porte dell’sperienza religiosa. Così la Monaca di Monza avrebbe potuto dall’angoscia e dalla tremenda sofferenza di essere stata ingiustamente e di forza costretta a farsi monca, sviluppare una vera vocazione e magari vivere felice nella fede in Dio.
    Questa concezione del Manzoni non mi sembra che sia quella della “religione toccasana” e neppure di “universale redenzione”. non dimentichiamo ch il Manzoni aveva una venatura giansenista : era per la PORTA STRETTA !

    4 Agosto, 2014 - 15:24
  8. Nino

    Caro Luigi, perdona l’OT
    ma questa per me è una grande e ottima notizia:

    Stasera festeggio brindando alla salute di Papa Francesco e di Padre Miguel
    http://www.repubblica.it/esteri/2014/08/04/news/il_papa_revoca_sospensione_a_divinis_di_prete_sandinista-93094906/?ref=HREC1-14
    Il Papa revoca sospensione a divinis di un prete sandinista
    Padre Miguel D’Escoto Brockman, che oggi ha 81 anni, partecipò al governo di Daniel Ortega. Il suo impegno politico fu condannato dal Vaticano. Erano gli anni dello scontro di Giovanni Paolo II con la teologia della Liberazione

    ////////////////

    Ora , con l’aiuto della preghiera aspetto di fare festa e brindare per la liberazione del Padre Paolo dall’Olio.

    4 Agosto, 2014 - 18:52
  9. Hagakure

    Rassegnazione è una parola che non piace a nessuno.
    Ma una persona realmente rassegnata non è una persona sconfitta: è qualcuno il cui spirito si sta preparando a vivere un cambiamento profondo.

    5 Agosto, 2014 - 1:41
  10. Clodine

    Neppure la parola “accettazione”, assieme a l’altra: “rassegnazione” può piacere. Il dolore in qualunque momento esso arrivi, in qualsiasi modo ci sorprenda, investe la nostra esistenza ed è sempre percepito come una calamità, un mistero del quale non riusciamo a rintracciarne il senso perché :”C’è un vuoto nel dolore, che non si può ricordare quando iniziò, se giorno ne fu mai libero..” Il dolore, quando arriva, conduce all’’alienazione, che è la nostra condizione di peccatori. Mi piace, a proposito, ricordare Santa Teresa d’Avila che nel “Castello interiore” ci rammenta come ciascuno sia dislocato da se stesso, dagli altri, da tutto, come le risorse interiori restino occultate quando non si procede, non si intraprende quel cammino interiore, spirituale, che fa risalire dall’abisso.

    Credo che ” una delle facoltà singolari e incomunicabili della religione cristiana” che rende capaci “di poter indirizzare e consolare chiunque, in qualsivoglia congiuntura, a qualsivoglia termine, ricorra ad essa” sia la speranza. Che grande dono trascendente, divino è la speranza!!
    Unico insostituibile spiraglio in grado di illuminare la Vita e il cammino verticalmente , perché “alla base del faro non c’é mai luce”…e allora la speranza ci rende capaci di “buttare luce”, proprio come un faro nel buio di una notte senza luna, e riempire di senso ad ogni momento dell’esistenza.

    5 Agosto, 2014 - 8:13
  11. Luigi Accattoli

    Ringrazio Marilisa, Discepolo, Hagakure, Clodine che hanno commentato il brano del Manzoni. Le parole di Discepolo e di Hagakure sono quelle che mi suonano più amiche. C’è un capitolo della pagina “Cerco fatti di Vangelo” [elencata sotto la mia foto, ad apertura del blog] intitolato Il santo è colui che acconsente alla morte nel quale si posso leggere una decina di storie di cristiani dei nostri giorni che attestano – come suona il titolo della più recente tra esse – che si può anche percorrere una via di accettazione senza rassegnazione.

    5 Agosto, 2014 - 8:59
  12. Luigi Accattoli

    Invito altri visitatori a reagire alle parole del Manzoni. Invito anche chi mai commenta a iscriversi per intervenire su questo argomento.

    5 Agosto, 2014 - 9:10
  13. Sara1

    Condivido le parole di Manzoni ma in senso diverso dall’interpretazione di Discepolo.

    5 Agosto, 2014 - 9:25
  14. Sara1

    Quando ero ragazza e studiavo filosofia al liceo ricordo che l’uscita dal mondo cristiano con la fine del ‘700 mi parve in trauma e una perdita.
    Manca senza il cristianesimo questa capacità di indirizzare e consolare cui fa riferimento il Manzoni.
    È lunga da spiegare ma è più o meno così.

    5 Agosto, 2014 - 9:27
  15. Federico

    Spero che nel suo entusiasmo Nino non creda sul serio che l’atto di clemenza del Papa sia una sorta di giustificazione, legittimazione o addirittura approvazione per le scelte politiche di padre D’Escoto.
    Quanto avvenuto non modifica e non annulla il senso dell’intervento di San Giovanni Paolo II, che non può essere minimizzato (e relativizzato) come una sorta di “antipatia” nei confronti della TDL o dei comunisti.
    Un atto di clemenza nei confronti di un ultraottuagenario che ha abbandonato l’impegno politico e ha chiesto espressamente la revisione della pena canonica a lui inflitta, affidandosi alla misericordia del Papa.
    Una riconciliazione che non mette in discussione la gravità delle scelte compiute e le relative, prevedibili e doverose, conseguenze.

    5 Agosto, 2014 - 10:29
  16. Sara1

    Più che altro immagino avrà gioito uguale quando è stato riammesso Baget Bozzo!!

    🙂 🙂 🙂

    5 Agosto, 2014 - 10:41
  17. Federico

    Sara,
    si tratta di situazioni piuttosto diverse, come dimostra anche la diversa durata della pena canonica. Non mi stupisce che Nino gioisca, ma mi spiacerebbe che si fraintendesse la clemenza con la giustificazione o addirittura l’approvazione non tanto di un generico impegno politico (paragonabile mutatis mutandis a quello di don Baget Bozzo e di diversi altri sacerdoti), ma proprio all’adesione ad ideologie (e a visioni della Chiesa) chiaramente incompatibili con il cattolicesimo.

    Basta rileggere le parole di San Giovanni Paolo II:
    Tutti i figli della Chiesa si adoperino dunque, in questo momento storico per il Nicaragua e per la Chiesa in questo Paese, a contribuire a mantenere solida la comunione intorno ai suoi Pastori, evitando qualsiasi germe di frattura o divisione.
    Questo richiamo giunga soprattutto alla coscienza dei presbiteri, siano essi nativi del paese, missionari che da molti anni consacrano la loro vita al ministero pastorale in questa nazione o volontari desiderosi di dare il loro contributo ai fratelli nicaraguesi, in un momento di somma importanza. Sappiano che se desiderano veramente servire il popolo come sacerdoti, questo popolo affamato e assetato di Dio e pieno di amore per la Chiesa, spera da loro l’annuncio del Vangelo, la proclamazione della paternità di Dio, l’amministrazione dei misteri sacramentali della salvezza. Non è in un ruolo politico, ma nel ministero sacerdotale che il popolo desidera averli vicini.

    http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/letters/1982/documents/hf_jp-ii_let_19820629_episcopato-nicaragua_it.html

    5 Agosto, 2014 - 11:40
  18. Marilisa

    Riprendo il discorso per farmi capire meglio e senza alcuna pretesa che altri condividano il mio pensiero.
    Devo dire che trovo interessante e per certi versi condivisibile il breve commento di Hagakure, il quale dice che nella persona rassegnata “lo spirito si sta preparando a vivere un cambiamento profondo”. Può essere. Tuttavia, se realisticamente si prende atto che “ogni persona è un mondo a sé stante, con caratteri peculiari diversi per ognuno. E in base ai quali le reazioni possono essere legittimamente diverse”, come ho scritto nel post precedente, si deve anche prendere atto che non sempre e non per tutti si può parlare di cambiamento in senso positivo. Anzi, io credo che per molti non sia così, tanto è vero che di fronte a certe situazioni senza via di sbocco si sceglie come unica soluzione il suicidio. Per non allontanarci dal Romanzo si provi a pensare, per esempio, al dramma dell’Innominato prima della conversione. Egli nel momento della crisi profonda fu a un passo dal suicidio per disperazione. La sua “fortuna” fu l’incontro col cardinale Federigo. Se avesse incontrato un don Abbondio, le cose sarebbero andate in modo ben diverso.
    Se si vuol partire ad ogni costo dal punto di vista religioso, come fa il Manzoni(convertito) e come si vede in altri commenti nel blog, è chiaro che può tornare abbastanza facile vedere nella religione cattolica una soluzione anche sofferta nel rifugio in essa. Ma, guardando bene in faccia la realtà, tutti–credo– siamo a conoscenza di casi di religiosi (maschi e femmine) entrati in convento in seguito a qualche crisi, e non risulta la buona riuscita per tutti, anzi… E del resto, nelle pagine stesse dei capitoli che riguardano la monaca di Monza lo scrittore ci mostra qualche suora che, al pari di Gertrude, non è per nulla appagata dalla religione. Voglio semplicemente dire che guardare alle situazioni quando ci si trova nel punto di arrivo, porta facilmente a indicare delle soluzioni come fossero a portata di mano, mentre così non è.
    Parlare poi, come fa discepolo, di “PORTA STRETTA al dila’ della quale c’è l montagna incantata, c’è la vera felicità se uno è capace di imboccarla..” , mi porta a confermarmi nell’idea che taluni sono convinti che la fede vera sia a disposizione di tutti, mentre è assodato che la fede è UN DONO che non a tutti è concesso né con la porta stretta né con la porta larga. Beati quelli– e non sono pochi–la cui accettazione della morte non è rassegnazione. Santi davvero.
    Ma non per tutti è così.

    5 Agosto, 2014 - 11:56
  19. Federico

    Sì, cari fratelli centroamericani e nicaraguensi: quando il cristiano, qualunque sia la sua condizione, preferisce qualsiasi altra dottrina o ideologia all’insegnamento degli Apostoli e della Chiesa, quando si fa di codeste dottrine il criterio della nostra vocazione, quando si prova a reinterpretare secondo le loro categorie la catechesi, l’insegnamento religioso, la predicazione, quando si instaurano “magisteri paralleli” come dissi nella mia allocuzione inaugurale della Conferenza di Puebla, allora si debilita l’unità della Chiesa, si rende più difficile l’esercizio della sua missione di essere “sacramento di unità” per tutti gli uomini.

    L’unità della Chiesa significa ed esige da noi il superamento radicale di tutte queste tendenze alla dissociazione; significa ed esige la revisione della nostra scala di valori; significa ed esige la sottomissione delle nostre concezioni dottrinali e dei nostri progetti pastorali al Magistero della Chiesa, rappresentato dal Papa e dai Vescovi. Questo si applica anche al campo dell’insegnamento sociale della Chiesa elaborato dai miei predecessori e da me stesso.

    http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/homilies/1983/documents/hf_jp-ii_hom_19830304_managua_it.html

    5 Agosto, 2014 - 11:58
  20. Sara1

    Federico prendo da wikI:

    La cessazione a divinis: “Inoltre è applicata ai sacerdoti che accedono a cariche politiche (pur essendo loro vietato): alla cessazione dalla carica la sospensione viene, di norma, revocata.”

    http://it.wikipedia.org/wiki/Sospensione_a_divinis

    5 Agosto, 2014 - 12:46
  21. Federico

    Sara,
    appunto: la regola è valsa per don Baget Bozzo, la cui sospensione a divinis è stata revoca alla scadenza del mandato parlamentare, non per padre D’Escoto per il quale la Santa Sede ha atteso quasi altri venticinque anni…
    C’è una differenza ed è dovuta non solo alla militanza politica, ma anche al merito delle scelte compiute e al contributo dato a quella “frattura” della comunità cattolica in Nicaragua che preoccupava il Papa nel 1982/83.
    San Giovanni Paolo II non sarebbe intervenuto tanto duramente se non ci fosse stato anche un problema di “sostanza”. I documenti che ho linkato esprimono bene la situazione di quegli anni e le ragioni per cui padre D’Escoto ha avuto un trattamento differente rispetto ad altri sacerdoti ai quali, alla cessazione della carica politica, è stata puntualmente revocata la sospensione a divinis.

    5 Agosto, 2014 - 13:14
  22. Sara1

    Federico radio vaticana parla di qualche anno non 25 poi lascio volentieri il campo alle partigianerie.

    Sono contenta che il sacerdote possa tornare a dire messa, mi spiace se ne possa fare come il solito motivo di scontro.

    5 Agosto, 2014 - 13:23
  23. FABRICIANUS

    A Federì , bentornato.

    5 Agosto, 2014 - 14:03
  24. Federico

    @Sara,
    espedienti della diplomazia vaticana…
    Basta fare due conti.
    Non facciamo di questa vicenda un’occasione di scontro, ma diciamo la verità.

    @Fabry,
    non ti preoccupare, mi sono affacciato solo un attimo, come il sole tra le nuvole di questi ultimi due mesi…
    Riprendete pure la solita atmosfera da Casa del Popolo (o da Circolo Endas), cercherò di non disturbare…

    5 Agosto, 2014 - 14:22
  25. picchio

    GPII aveva una storia personale che gli ha impedito di capire il centroamerica.
    Sono negli USA e domani volo in Nicaragua. , poi andrò in El Salvador. Saluto tutti

    5 Agosto, 2014 - 15:22
  26. Federico

    Come volevasi dimostrare.
    La colpa è dell’anticomunismo del Papa, non di chi ha alimentato le divisioni e le contrapposizioni con le gerarchie, non di chi ha anteposto le ragioni dell’ideologia a quelle della fede.
    Siamo alle solite. Avanti popolo…

    E’ assurdo che ogni atto di misericordia nei confronti di un peccatore diventi apologia del peccato, esortazione all’impenitenza e umiliazione dell’autorità e del magistero della Chiesa.

    5 Agosto, 2014 - 15:34
  27. Sara1

    Ma da quello che ho capito non c’entra la fede politica (mica si viene sospesi a divinis per le proprie simpatie politiche del tutto legittime) ma il fatto di aver accettato incarichi politici.
    Se Domani Renzi nominasse ministro Galantino e lui accettasse il Papa dovrebbe sospenderlo a divinis uguale, detto in parole povere.

    5 Agosto, 2014 - 15:46
  28. Federico

    Sara,
    siamo d’accordo, ma, anche nel caso di Mons. Galatino, la sospensione terminerebbe con la fine del mandato politico o elettorale.
    In questo caso sono passati molti anni e non è certo frutto di una dimenticanza.
    Non si può fare sempre di tutta l’erba un fascio e relativizzare sempre tutto.
    Come paragonare Romolo Murri a Don Sturzo!
    A prescindere dalle preferenze politiche e ideologiche, ci sono prese di posizione e comportamenti che spiegano le diverse reazioni della Santa Sede.

    Ho l’impressione che si voglia strumentalizzare un atto di clemenza per riabilitare il marxismo (in questo caso la versione sandinista) e promuovere la TDL, anche a costo di infangare la memoria del Santo Giovanni Paolo II (vero, picchio?) e di alimentare ulteriormente il relativismo.
    Cui prodest?

    5 Agosto, 2014 - 16:44
  29. Sara1

    Federico da quanto dice Wiki (ricorro solo a questo perchè non oggi non mi va di cercare in lungo e in largo)

    “Il 4 giugno 2008 d’Escoto fu eletto Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la sua 63ª sessione annuale[1]. Invocò una mobilitazione della società internazionale contro la politica israeliana verso i palestinesi.”

    Che volendo sempre carica politica è.

    E anche dalle sue ultime considerazioni non mi pare abbia cambiato simpatie politiche. 🙂 (nemmeno Bozzo del resto dopo la revoca smise di occuparsi di politica)

    Dato che non sono complottista penso che la revoca sia legata alla fine del suo ruolo “pubblico” in politica secondo quanto stabilito dal diritto canonico stesso.

    in ogni caso un bel finale.

    5 Agosto, 2014 - 16:59
  30. Sara1

    Dichiarazioni non considerazioni.

    5 Agosto, 2014 - 17:00
  31. Luigi Accattoli

    E’ istruttivo il percorso borderline di Baget Bozzo tra sacerdozio e politica, perchè lo percorse su ambedue i versanti dello schieramento, scavalcando più volte l’equatore: è stato nel Cln genovese venendo dalle file monarchiche, poi dossettiano e subito dopo tambroniano, uomo di Siri e suo grande critico, socialista craxiano e collaboratore di “Repubblica”, quasi leghista e infine berlusconiano osservante. L’ho conosciuto e frequentato, lo presentai io a Scalfari che non lo conosceva. Ho studiato per decenni – quasi al microscopio – quella sua vocazione a contraddirsi, ne ho parlato tante volte con lui.

    http://www.ilregno.it/it/archivio_articolo.php?CODICE=49816

    5 Agosto, 2014 - 17:43
  32. Federico

    Sara,
    come avrai notato anche il Corriere sottolinea che l’ultimo incarico politico in Nicaragua risale al 1990 (cioè 24 anni fa). Non so se la presidenza dell’Assemblea Generale dell’Onu possa essere considerata una carica politica, in ogni caso si è trattato di una sola sessione prima della quale e dopo la quale non mi sembra che figuri incarichi politici significativi. Il punto evidentemente non è quello.
    Per tornare al mio precedente commento, guardiamo ai precedenti di Murri e don Sturzo.
    Don Sturzo ha fatto politica per tutta la vita, è stato segretario di partito e ha ricoperto diversi incarichi politici in senso stretto, ma non è mai stato sospeso a divinis: significativamente prima di accettare la carica di senatore a vita chiese (e ottenne) una dispensa. Non significa che non ci siano state incomprensioni o conflitti, ma il suo sacerdozio non è mai stato messo in discussione.
    Viceversa Romolo Murri venne sospeso a divinis e poi scomunicato. La revoca della scomunica avvenne solo in prossimità della morte, per intercessione di molti “mediatori” e per la volontà di Pio XII di giungere quanto prima a una riconciliazione.
    Mutatis mutandis, la vicenda di cui stiamo discutendo ricorda più questo caso che non quello di don Gianni Baget Bozzo, sospeso a divinis solo negli anni in cui era europarlamentare, e quello di diversi altri sacerdoti, la cui sospensione a divinis è coincisa esclusivamente con il mandato elettorale.

    5 Agosto, 2014 - 17:44
  33. Sara1

    Sinceramente mi pare relativismo anche voler far passare una questione disciplinare (no incarichi pubblici) con una dottrinale (condanna del marxismo).
    A me pare simile alla vicenda Bozzo sinceramente.

    5 Agosto, 2014 - 17:52
  34. Federico

    @Sara
    Sinceramente sarebbe “simile” se nel 1991 D’Escoto avesse avuto la revoca della sospensione, ma non è stato così.
    Non mi interessa nessuna condanna al marxismo, ma mi sembra del tutto evidente che l’atteggiamento della Santa Sede in questo caso specifico è stato differente rispetto ad altri casi più o meno analoghi di sacerdoti cattolici che hanno ricoperto incarichi politici: non per il pregiudizio anticomunista di San Giovanni Paolo II, ma le scelte specifiche di D’Escoto e per la “frattura” interna alla comunità cattolica nicaraguense.
    E’ chiaro poi che oggi si vogliano minimizzare i dissensi ed evitare chiacchiere e scandali ormai veramente inutili. La riconciliazione, oltre che un dovere morale e un atto di carità cristiana, conviene a tutti.
    Sono intervenuto solo perché avevo l’impressione che qui si volesse strumentalizzare un atto di clemenza per legittimare posizioni evidentemente inconciliabili con il cattolicesimo.

    5 Agosto, 2014 - 18:31
  35. Sara1

    Federico provo l’ultima e poi abbandono: il fatto che Brunetta non sia più ministro significa che non ha più ruoli politici?
    Da quello che leggo e’ stato ministro fino al ’90 dopo di che sarà rimasto in politica per lo meno fino all’elezione alle Nazioni Unite.
    Capisco il relativismo ma se il Vaticano dice che la carriera politica e’ stata lasciata solo di recente perché non crederci?

    5 Agosto, 2014 - 18:43
  36. Federico

    @Luigi
    Don Gianni Baget Bozzo non è stato l’unico italiano che negli anni sessanta era elettore della Dc, negli anni ’80 simpatizzante del PSI craxiano e negli anni ’90 sostenitore di Lega e Forza Italia.
    C’è una coerenza in questo percorso condiviso direi da moltissimi italiani che non si rassegnavano alle progressive aperture della DC ai comunisti.
    Suo è il merito di aver apportato una riflessione politica approfondita a quello che molti italiani vivevano in modo viscerale ed emotivo. Non posso dire di essere mai stato un suo ammiratore (anzi!), ma ho apprezzato il suo impegno culturale e la sua volontà di proporre una “lettura” della politica diversa e alternativa a quella del pensiero dominante.
    Al dibattito politico di oggi (?) mancano proprio riflessione e approfondimento, perché mancano figure solide e autorevoli. Probabilmente anche perché mancano i cattolici e quei pochi che ci sono (e che hanno successo) sono “non identitari e quasi inapparenti”.

    5 Agosto, 2014 - 18:47
  37. Federico

    Sara,
    don Andrea Gallo (come tanti altri preti arcobaleno in giro per il mondo) ha fatto politica per tutta la vita in modo rumoroso (per taluni scandaloso) sotto gli occhi di tutti, eppure non è stato sospeso a divinis.
    Le sospensioni a divinis coincidono solo con i mandati elettorali e di governo, terminati i quali le sospensioni normalmente vengono revocate, anche se i sacerdoti continuano (come Baget Bozzo, ma anche don Sturzo e altri) a fare politica, ad avere tessere di partito, partecipare ai comizi e via dicendo.
    Può essere anche che D’Escoto abbia ricoperto incarichi poco rilevanti fino all’altro ieri, ma resto convinto che se dal 1990 a oggi la Santa Sede non ha ritenuto di revocare la sospensione a divinis non è solo per motivi formali (il mandato elettorale) dettati dal diritto canonico, ma piuttosto per motivi di “sostanza”.

    5 Agosto, 2014 - 18:58
  38. discepolo

    Ma la “mondanita‘“ tanto deprecata nei preti che cosa e‘alla fin fine? Non e‘forse il peccato di anteporre gli intetessi mondani. e politici a quelli di Dio? Dunque. i preti che antepo.gono la politica,anche di sinistra,alla religione sono mondani. Mi pare che Bergoglio abbia condannato recisamente la mondanita‘dei preti. Di tutti i preti si presume:anche dei preti operai,dei preti da talk show,dei preti che fanno propaganda per certi partiti,dei preti che si ptesentano nelle liste di certi pattiti,dei preti amiconi di certi politici,dei preti intrallazzoni coi palazzi del potere,dei preti che nelle omelie invwce che parlare di Dio ti suggeriscono per chi votare ecc. ec.
    Insomma cosa e‘la mondanita‘dei preti? Io per esempio trovo insopportabilmente “mondani“i preti mediatici,Don Mazzi,Don Ciotti,Don Pincopallo. Quando li sento pontificate in televisione mi dico:quanto farebbero meglio a stare in Chiesa,pregare,confessare,dare l‘estrema unzione.. Ma certo queste sono attovita‘che non danno la NOTORIETA‘.

    5 Agosto, 2014 - 20:48
  39. Marilisa

    Discepolo, non si è accorta che oggi la comunicazione avviene anche attraverso i nuovi mezzi tecnologici? Questi sono utili anche per gli ecclesiastici. Non si è ancora resa conto che la Chiesa se ne serve con buone ragioni? I vescovi hanno la loro TV, e il web è strapieno di siti religiosi. I preti che lei ha citato vengono invitati nei più svariati programmi, e loro ci vanno non certo per avere notorietà. E sicuramente compiono i loro doveri religiosi.
    Perché lei si ostina a restare così arretrata su tutto? Neanche i centenari sono a un tale livello di arretratezza. C’ è da restare sconcertati da questo atteggiamento retrò.

    5 Agosto, 2014 - 21:21
  40. discepolo

    Pero‘cara Marilisa la mondanita‘e‘una tentazione per tutti o no?O tu pensi che i preti mediatici non abbiano la tentazione della mondanita‘e della pubblicita‘e della notorieta‘? E ‘vero che il fine giustifica i mezzi,il fine puo‘essere buono anche se i mezzi non lo sono .
    Non mi dispiace essere antiquata o arretrata come dici tu:la cosidetta modernita‘o moda e‘solo un inganno per le anime semplici. Non mi dispiace non sottostare a tale moda. Magari ci fossero ancora tanti sacerdoti che antepongono Dio alle mode. Che bellezza se ci fossero tanti sacerdoti cattolici non mondani e non mediatici e non famosi ma ricchi di fede speranza e carita‘. Lontano dai riflettori. Perche‘ostentare la carita‘sotto i riflettori come fanno tanti preti moderni non e‘certo cristiano.

    5 Agosto, 2014 - 23:55
  41. Marilisa

    Ma queste sono solo idee tue, discepolo. E hanno dell’incredibile. Perché devi pensare che questi preti cui fai riferimento, vogliano mettersi in vista? Non è così. Sono servitori della Chiesa che fanno il loro mestiere benissimo, mettendosi anche al servizio della carità pratica. Aiutano ragazzi disadattati o drogati, aiutano prostitute sfruttate da padroni infami che campano a spese loro, e hanno il sano ardire di combattere le organizzazioni criminali. Per questo vengono intervistati spesso, non per altro motivo. Sono benemeriti e rischiano la vita come già è stato per altri fra di loro. Qualcuno è stato perfino beatificato, e giustamente.
    Come puoi non notare questo aspetto del loro servizio? Come puoi sottovalutarlo? Vengono anche definiti “preti di strada” proprio perché non se ne stanno rintanati in chiesa a fare dei predicozzi più o meno utili ( o inutili). Proprio perché sono ricchi di fede,speranza e carità combattono in prima persona delle battaglie sacrosante contro il male che dilaga nel mondo. Altro che anteporre il mondo a Dio! Sono esattamente sulla via della sequela (concretamente) del Signore. Sono da ammirare e meritano tutto il nostro rispetto. Ma tu l’hai mai letto il Vangelo?

    6 Agosto, 2014 - 0:31
  42. Sara1

    Marilisa proprio non riesce a capire che Discepolo (e i tradi in generale) non sono vecchietti attardati (al massimo i vecchietti sono quelli che hanno vissuti i favolosi anni ’60) è solo che le piace essere contro, il mondo va in una certa direzione? (cioè il 99% dei cattolici sono felicemente conciliari?) e a lei piace essere contro, una controcontrocultura modernista. (modernista perchè in realtà usano benissimo le conquiste della modernità da internet alla libertà di espressione cui si appellano di continuo).

    Alla fine fa chic anche quello..

    (se si comprende il loro stile controculturale si può archiviare tutta la manfrina sul fatto che sono arretrati al massimo sono retrò, cioè usano convintamente uno stile finto arretrato che è diverso).

    Discepolo poi ha venature esistenzialistiche che avrebbero probabilmente inorridito un medievale…

    6 Agosto, 2014 - 9:32
  43. Sara1

    In un certo senso sono più medievale io in effetti.

    6 Agosto, 2014 - 9:35
  44. Marilisa

    Marilisa capisce di certo una cosa di importanza fondamentale. Capisce che molti–più di quanti si possa pensare– non hanno capito un tubo del cristianesimo. La loro religione è teoria, ed è inutile parlare con chi coltiva una religiosità di questo genere. Forse non hanno neppure letto il Vangelo, dato che in esso si vede con chiarezza che Gesù Cristo è andato contro chi conosceva riti e legge (i farisei) ma trascurava la sostanza, il cuore,della relazione con Dio, che passa attraverso la relazione con il prossimo. Sono convinte, queste persone, che basti dire “Signore, Signore” e obbedire ai dettami della Chiesa magisteriale, per essere gradite a Dio. E invece la religione cristiana è tutta incentrata sul cuore, che è l’elemento basilare per creare la relazione e l’armonia. Per questo io dico spesso che bisognerebbe ricatechizzare tanti cristiani.

    6 Agosto, 2014 - 11:17
  45. Sara1

    In cosa obbedirebbe ai dettami della Chiesa Discepolo che ogni santo giorno ce l’ha con il Papa con i vescovi con i preti e con i fedeli???

    Capisco che uno si affezioni ai propri schemi ma ce ne vuole per pensare che Discepolo sia obbediente..

    p.s. guardi che anche Papa Francesco è magistero e anche il Vaticano II.

    6 Agosto, 2014 - 11:22
  46. Federico

    Tutta cuore?
    Va’ dove ti porta il cuore… Il “cuore” porta al soggettivismo non a Dio.

    6 Agosto, 2014 - 12:00
  47. Marilisa

    No, caro Federico, il cuore è amore, e amore non di se stessi (narcisismo) ma dei fratelli. Quindi tutto tranne che “soggettivismo”. Si possono avere convinzioni e fede, ma se osservi i comandamenti come si osservano le leggi di un qualsiasi codice di legge, senza neanche una parvenza di bontà disinteressata, sei del tutto fuori strada.
    Anche tu devi imparare molto del cristianesimo.

    6 Agosto, 2014 - 13:56
  48. Federico

    E adesso chi è che dà patenti di cristianesimo?

    6 Agosto, 2014 - 14:00
  49. Sara1

    Tutto cuore come i pentecostali più accaniti, dopo si lamenta che la Chiesa non usa discernimento nell’accoglierli.

    E in ogni caso ecco l’ammmore:

    http://www.corriere.it/salute/14_agosto_06/eterologa-linea-ministro-non-si-sceglie-colore-pelle-22ef547c-1d33-11e4-863e-cfd50bac8a56.shtml

    Alle giuste osservazioni del ministro che i figli non si scelgono sul catalogo in base al colore della pelle, coro di buuu e oscurantismo.

    Vuoi mettere sceglierti il bambino bianco e con gli occhi azzurri invece che brutto e nero?? (perchè se il sentimento dice che il nero non mi piace non mi piace).

    6 Agosto, 2014 - 14:11
  50. Consolare
    è un’azione che avviene nella relazione,
    non da teorie e norme che formano la religione.

    Alessandro Manzoni è figlio del suo tempo,
    in cui non essere abitualmente cattolico era uno scandalo,
    eri condannato socialmente,
    amenocchè,
    non fossi ricco,
    nobile,
    intellettuale di rilievo,
    perchè a questi
    erano concessi “follie”.

    Per il popolo povero e superstizioso,
    la religione
    era un abito da trasmettersi
    ad ogni nuova nascita,
    un abito che non si poteva in alcun modo cambiare,
    nè nella foggia,
    nè nel colore.

    Tanto valeva,
    mutatis mutandis,
    nei paesi nordici,
    se vigeva
    il luteranesimo,
    il calvinismo,
    l’anglicanesimo.

    Se la religione
    il Manzoni
    la riteneva “consolazione”

    per altri era condanna,

    i cattolici in inghilterra fino alla prima metà del secolo scorso,
    e in tutto il Commonwealth inglese
    (centinaia di milioni di persone)
    erano ritenuti cittadini di serie B.

    Lo stesso valeva in Italia e Spagna
    per i cittadini di religione non-cattolica,
    ma anche per i cittadini che non volevano seguire norme cattolico-vaticane.

    La Chiesa di tradizione cattolica
    è quella che ha trasmesso a me i Vangeli,
    e sarò grato fino alla fine dei miei giorni.

    6 Agosto, 2014 - 16:29
  51. Federico

    Proprio tu parli di intolleranza religiosa?
    Tu che offendi con offese volgari e pesanti chiunque non la pensi come te?
    Accusi i tuoi “nemici” di odiare i diversi, ma tu fai altrettanto: odi e perseguiti verbalmente coloro che con disprezzo consideri tuoi nemici.
    Rileggi quello che hai scritto e prova a considerare questi nemici/troll come il prossimo che il Signore ti ha fatto incontrare.
    Testimonia la tolleranza prima di accusare altri di intolleranza.

    6 Agosto, 2014 - 17:07
  52. ?

    6 Agosto, 2014 - 17:48
  53. Federico

    Sì, sì, proprio tu.
    Rileggi un po’ quello che scrivi di tradizionalisti e integralisti (che poi al di là di quello che pensi tu, almeno su questo blog sono solo persone che si sforzano di essere buoni cattolici e di fare la volontà di Dio) e vergognati.
    Vergognati per l’odio e la violenza che trasmettono le tue parole.
    Pensa a quale grave omissione e occasione persa di testimoniare l’amore di Cristo.

    Avendo trovato anche il mio nome (e più di una volta) tra i tuoi penosi scritti, sono anch’io una delle tante innocenti vittime delle tue odiose offese: capirai bene che faccio fatica a chiudere un occhio su q

    6 Agosto, 2014 - 18:26
  54. Federico

    su queste cose.

    6 Agosto, 2014 - 18:26
  55. ??

    6 Agosto, 2014 - 19:25
  56. Marilisa

    “Tutto cuore come i pentecostali più accaniti, dopo si lamenta che la Chiesa non usa discernimento nell’accoglierli.”

    A chi ti riferisci? Chi è che si lamenta? Se per caso ce l’hai con me, hai preso lucciole per lanterne. Non sarebbe la prima volta.

    7 Agosto, 2014 - 0:05
  57. Federico

    Matteo,
    perché continui ad offendere? Che bisogno c’era di rimarcare la dose?
    E’ un modo per intimidire e azzittire senza argomenti chi non la pensa come te?

    Quanta ipocrisia, quanto odio!
    Riconosci di aver sbagliato, chiedi scusa ai diretti interessati e cancella dal tuo blog riferimenti personali ingiuriosi e volgari.
    Poi, solo dopo queste cose, potrai parlare senza ipocrisia di tolleranza e di rispetto per tutti, di amore per il prossimo e di misericordia.
    Altrimenti sei come chi denuncia pubblicamente il femminicidio e poi picchia di nascosto la moglie: sei molto peggio dei trolls con cui accanisci il tuo livore e la tua scurrilità.
    Sei ossessionato da una crociata contro presunti integralistiche sono solo tuoi fratelli in Gesù Cristo e che sei chiamato a guardare con un occhio più caritatevole.
    Per evitare ulteriori conflitti io la chiudo qua.
    Vedi di fare altrettanto e di provare a rimediare al male che comunque hai fatto fino ad ora.
    Il Signore ci aiuti ad essere veramente fratelli secondo la Sua volontà.

    7 Agosto, 2014 - 9:11
  58. Sara1

    Provoco ergo sum.

    Un po’ infantile no?

    7 Agosto, 2014 - 10:11
  59. Federico

    Quando capiterà a te di essere messa alla berlina e definita con epiteti irripetibili, potrai darci lezioni di come si reagisce in modo maturo.
    Quelle che chiami provocazioni sono solo la sublimazione di una gran voglia di rispondere per le rime…

    7 Agosto, 2014 - 10:14
  60. Sara1

    Riguardo alla capacità del cristianesimo di indirizzare e consolare in rapporto anche al pensiero non cristiano, prendo ad esempio un libretto che mi è capitato in questi giorni:

    http://www.ibs.it/code/9788806166274/martini-carlo-m-/domanda-giustizia.html

    Pur condividendo la considerazioni di Z. devo dire che si vede la differenza di “pienezza” nell’intervento di Martini.

    Perchè c’è nel cristianesimo un di più, di giustizia, di senso, di amore, di perdono, e nello stesso tempo capacità di riflessione, di comprensione della legge.

    Cuore e testa insieme, perchè il pensiero biblico riesce ad armonizzarli al meglio.

    7 Agosto, 2014 - 10:17
  61. Sara1

    Federico calma, era un commento ironico per Matteo. (non capisco perchè debba ritagliarsi questa parte quando potrebbe fare ben di meglio)

    E in ogni caso ha beccato anche me nel suo blog.

    7 Agosto, 2014 - 10:19
  62. Federico

    Sara, capiscimi, sono piuttosto esacerbato.
    Chiedo un po’ di comprensione a tutti per lo sfogo.

    7 Agosto, 2014 - 10:46
  63. Sara1

    L’avevo già scritto che non mi pareva aver cambiato idee. (anche dalle parole riportate da Luigi).

    Infatti la revoca mi pareva legata alla fine dell’attività politica attiva più che a cambiamenti di pensiero o altro.

    8 Agosto, 2014 - 14:06
  64. Federico

    Il punto è che si tratta di un atto di clemenza e non un atto dovuto a fine carriera, prassi consolidata di normale amministrazione.
    Del resto, bastava il brindisi di Nino per capire che non si trattava di un atto atteso e scontato paragonabile ai precedenti di cui abbiamo discusso.

    8 Agosto, 2014 - 14:14
  65. Sara1

    Che alcuni ci vadano a nozze è vero, però evidentemente i motivi non erano dovuti alle idee dato che non sono cambiate di un millimetro.
    Se fosse questione di idee soltanto perchè Don Gallo e altri simili non sono mai stati sospesi a divinis? (che tra l’altro non vuol dire scomunicato)

    Così mi pare, poi nemmeno condivido queste prese di posizione.

    8 Agosto, 2014 - 14:27
  66. Marilisa

    “Quando mi comunicarono la notizia, piansi. Ma non per me, ma per quanto piccola si mostrava la chiesa che amo tanto e cui avevo dedicato tutta la vita”.

    Si può dedicare tutta la vita alla Chiesa, avendo idee in parte diverse dalla Chiesa gerarchica. Dedicarsi alla vita della Chiesa significa anche aiutare i popoli sfruttati da altri popoli, mettersi dalla loro parte non solo a parole ma attivamente. La politica, per chi ci crede, deve essere intesa a creare le condizioni del bene e della giustizia sociale per tutti. Queste sono idee che dovrebbero permeare la mente e la condotta di chi, nella Chiesa, vuole servire Dio e il prossimo. Se un papa non riesce a capirlo, la verità non sta dalla sua parte. Ad ogni modo quelle idee giuste permarranno sempre in chi è stato allontanato dalla Chiesa ingiustamente. Per cui le parole di padre Descoto nei confronti di papa G.P.II non mi meravigliano per niente. Dalla sua ha la buona coscienza.

    8 Agosto, 2014 - 14:33
  67. Sara1

    Giusto Marilisa, oibò da domani preti e suore a fare ministri e presidenti del consiglio, anche Kasper perbacco vuoi mettere quanto sarebbe meglio della Merkel??
    Lanciamo una petizione online.

    Troppo avanti lei…

    8 Agosto, 2014 - 14:46
  68. Marilisa

    Troppo indietro tu…nel comprendonio.
    Tre volte brava!! Continua così, prego.

    8 Agosto, 2014 - 16:03
  69. Federico

    Il Signore ci scampi da coloro che dicono di amare la Chiesa e poi fanno il contrario di quello che la Chiesa insegna.

    9 Agosto, 2014 - 16:51

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