Ero per caso al Colosseo oggi al tramonto, quando passava la manifestazione Dalla parte dei palestinesi. Vedendo dalla posizione del sole che era l’ora della preghiera, i manifestanti musulmani si sono fermati, hanno steso a terra le bandiere e si sono inginocchiati su di esse per la prostrazione del vespro. Solo gli uomini. Le donne velate li guardavano dai marciapiedi. La cosa era organizzata ma anche spontanea: chi arrivava – e vedeva gli altri inginocchiati – correva a stendere la bandiera per non perdere l’appuntamento. Poi di nuovo tutti in piedi e in marcia, come più animosi. Io non sono “dalla parte dei palestinesi” perchè mi studio di passare in mezzo, tra loro e gli israeliani. Ma per quei due minuti ero con loro. Ho poi recitato il Salmo 122 per stare altri due minuti con i fratelli ebrei: Sia pace all’interno delle tue mura Gerusalemme.
In ginocchio sulle bandiere palestinesi
108 Comments
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Se davvero le bandiere -tutte le bandiere- potessero diventare -per tutti- soltanto un tappeto per le differenti preghiere dei popoli!…
Ecco, Luigi … ecco quello che cercavo: qualcuno che preghi con loro, per loro.
Cercavo un modo di pregare comune per la stessa intenzione.
Grazie … tu ci sei riuscito anche fisicamente.
E, Fiorenza, complimenti bella immagine davvero!
“Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore».
E ora i nostri piedi si fermano
alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita
come città salda e compatta.
Là salgono insieme le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge di Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i seggi del giudizio,
i seggi della casa di Davide.
Domandate pace per Gerusalemme:
sia pace a coloro che ti amano,
sia pace sulle tue mura,
sicurezza nei tuoi baluardi.
Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene”.
Grazie, Luigi, per il richiamo del Salmo 122.
E complimenti anche da parte mia a Fiorenza per l’immagine.
Il governo israeliano ha, nel frattempo, disposto, in via unilaterale, la tregua delle proprie operazioni militari, ed a partire dalle ore 2 di stanotte: spero che il silenzio della notte di Gaza sia rotto solo dalle preghiere, siano esse al nostro Signore, o ad Allah, oppure al Dio d’Israele, ma purchè tacciano finalmente i rumori delle armi.
Ancora buona domenica a tutti !
Roberto 55
Noi spareremo al Signore le nosre preghire per la pace di Gerusalemme, sarebbe bene che anche i palestinesi tutti cominciassero a sparare preghiere, per la conversione di tutti i cuori. Darei tutte le piazze di Italia per queste preghiere, basta che non si strumentalizzino ideologicamente.
Non basta l’esempio della cristianissima europa culla di guerre e di massacri?
Oggi qualche cosa abbiamo imparato, anche se dobbiamo essere vigili.
Aiutiamo i Palestinesi ad uscire dalle loro prigioni mentali ed Israele ad aprire e far respirare il proprio cuore. Anche con la preghiera.
27 giornata della memoria.
Le ferite del bimbo in un adulto, rimangono per tutta la vita anche se si rielaborano. Vale anche per il popolo EBRAICO. riflettiamo…
Caro Luigi, capisco lo spirito della tua affermazione, ma io invece di dire che non sono dalla parte degli uni o degli altri, preferisco dire che sono dalla parte di entrambi. È possibile? Secondo me sì, e non è retorica né neutralismo.
Io sto dalla parte di tutte le iniziative che avvicinano la prospettiva di una convivenza pacifica tra i due popoli e le loro tre religioni, e mi oppongo con tutta la voce che ho a quanto allontana tale prospettiva.
Certo, non è facile capire cosa avvicini realmente la pace in una situazione contingente così complicata. Ma secondo me non ci possono essere dubbi sul fatto che l’occupazione militare, l’espropriazione della terra e la negazione della libertà ai palestinesi allontani la pace. Così come la allontanano il fanatismo religioso e la retorica della jihad che tanto spaventa gli israeliani.
Sono convinto che questo intervento militare a Gaza, qualunque fosse l’obiettivo, sia stato un madornale errore che allontana la prospettiva di riconciliazione. Credo che far capire a Israele che sta sbagliando strategia sia un modo per affermare il proprio affetto per quel popolo. Peccato che ci sia chi volendo criticare Israele effettivamente travalica nell’antisemitismo… e anche chi respinge ogni critica politica tacciandola di antisemitismo.
C’è chi ha parlato di equidistanza e chi di equivicinanza. Io opto per il “passare in mezzo” che è praticato dal cardinale Martini: inter-cedere, secondo il significato latino dell’espressione. Che ha la doppia faccia dell’interposizione e della preghiera.
Per la Pace:
“Sorgi dall’alto, o Signore, sorgi
ogni giorno come sole luminoso
a dissipare le tenebre
che sempre più fitte si addensano intorno a noi.
Prendici tu per mano
e guidaci sui tuoi sentieri.
Tu che sei divenuto per noi
alleanza d’amore con Dio,
e sicura via di pace. Amen”
La Preghiera del mio precedente post è di Madre Anna Maria Cànopi. (Benedettina, Monastero Isola San Giulio).
Ciao a tutti!
Per la Pace (Giovanni Paolo II):
Dio dei nostri Padri,
grande e misericordioso,
Signore della pace e della vita,
Padre di tutti.
Tu hai progetti di pace e non di afflizione,
condanni le guerre
e abbatti l’ orgoglio dei violenti.
Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù
ad annunziare la pace ai vicini e ai lontani,
a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni stirpe
in una sola famiglia.
Ascolta il grido unanime dei tuoi figli,
supplica accorata di tutta l’umanità:
mai più la guerra, spirale di lutti e di violenza;
minaccia per le tue creature
in cielo, in terra e in mare.
In comunione con Maria, la Madre di Gesù,
ancora ti supplichiamo:
parla ai cuori dei responsabili delle sorti dei popoli,
ferma la logica della ritorsione e della vendetta,
suggerisci con il tuo Spirito soluzioni nuove,
gesti generosi ed onorevoli,
spazi di dialogo e di paziente attesa
più fecondi delle affrettate scadenze della guerra.
Concedi al nostro tempo giorni di pace.
Mai più la guerra.
E per i Capi di Stato o coloro che “possono”, per tutti i cristiani, per tutta l’umanita … Insomma per tutti, proprio tutti … quest’altra:
Preghiera bahaista per la pace
Sii generoso nella prosperità e grato nelle avversità.
Sii giusto nei giudizi e cauto nei discorsi.
Sii un faro per coloro che camminano
nelle tenebre e un asilo per lo straniero.
Sii gli occhi per il cieco, e una guida
per i passi di chi devia dalla retta via.
Sii l’alito della vita per il corpo dell’umanítà,
e rugiada per il terreno del cuore umano
e un frutto sull’albero dell’umiltà
Ciao ciao … ma che bello non è pregare sul “pianerottolo” ?!?!
Se mi posso permettere un’opinione ,direi che tutta la questione va riportata solamente alla presenza o meno di buona volonta’. Nel momento in cui ciascuno dei contendenti sara’ animato dalla “buona volonta’” – nell’accezione piu’ profonda delle parole – qualunque dissidio potra’ essere sormontato.
E le mie preghiere solitarie chiedono semplicemnte questo: che la buona volonta’ sia ridata a tutti noi. Perche’ siamo parte di ogni piccolo o grande cuore che cessa di battere sotto la violenza, ma siamo anche parte di quel cuore che preme il grilletto.Parte del cuore di chi decide e parte del cuore di chi esegue.
Non abbiamo potere di cambiare le cose, ma abbiamo il potere di pregare perche’ esse cambino…
Un buongiorno e un abbraccio
… e possiamo cambiare noi stessi per primi … questo sì che possiamo farlo!
Grazie Principessa!
Io credo, Principessa, che noi abbiamo anche il potere di cambiare le cose: penso, in particolare, alla forza che tra la fine degli anni ’60 ed i primi anni ’70 seppe sprigionare l’opinione pubblica negli Stati Uniti (e non solo: anche nella nostra Europa, in paesi come la Francia, la Germania, e, pure qui in Italia) affinchè cessasse la guerra nel Vietnam; tanta, in quegli anni, fu la pressione di quell’opinione pubblica (partiti, sindacati, associazioni cattoliche e pacifiste, giornali, intellettuali, ma non solo: anche tanta gente comune, reduci di quella guerra assurda, “veterani”, famigliari di soldati caduti o scomparsi, etc.), ubicata da una parte e dall’altra dell’Oceano Atlantico, da “costringere”, alla fine, il Presidente degli U.S.A. Richard “Dirty Dick” Nixon a porre fine a quella sciagurata avventura militare.
Perciò, non sottovalutiamoci: come cantava Patti Smith, “People have the power” !
Non vorrei, poi, ripetere ancora, MassimoD., termini e contenuti del dibattito sulla questione medio-orientale di alcunigiorni or sono: lasciami, però, dirti che, prima dell’intervento militare israeliano a Gaza, è stato ed è un errore madornale e criminale il proposito di Hamas di annientare Israele; il popolo palestinese ha diritto a fondare e riconoscersi in un proprio Stato esattamente come il popolo israeliano ha diritto di esistere e di vivere entro confini sicuri ed accettati (quelli del 1967, tanto per esser chiari) e, perciò stesso, anche di difendersi dal terrore di chi lo vuol distruggere.
Possiamo, poi, discutere sulla misura, certamente sproporzionata, dell’intervento militare israeliano a Gaza e sull’inefficacia della “soluzione militare” del problema palestinese (che pure, in passato, alcuni governi israeliano hanno perseguito), ma non per questo (spero che qui tu concordi con me) la stella di David merita d’essere affiancata – com’è capitato nel corteo di ieri a Roma – alla croce uncinata: questo non è un errore, è un orrore !
Dimenticavo: grazie a Marta09 ed a Fabricianus per i testi delle preghiere.
Buona serata a tutti !
Roberto 55
Roberto carissimo, concordo in linea generale con te.
Cio’ su cui esprimo qualche perplessita’ ( e di qui il mio commento amaro e pessimista) e’ il fatto che la societa’ odierna abbia “forza” necessaria per chiedere ed ottenere cambiamenti come quelli che tu hai ricordato degli anni’70.
Si’, lo so, ogni generazione e’ diversa e ognuna sa esprimere in maniere differenti il fermento e il coraggio. Ma tu vedi quacosa? A parte qualche corteo e qualche bandiera e qualche sporadica manifestazione, vedi anche solo un barlume di quanto accadde in quegli anni?
E’ vero! we have the power… ma abbiamo anche la voglia e il desiderio di esercitarlo perche’ altri esseri umani – bianchi, rossi, musulmani,verdi a pallini blu, asiatici o africani – smettano di soffrire e odiare e imparino a dialogare? tanto per rendersi conto che solo qui possiamo vivere e che mentre si odiano a morte generazioni di bambini hanno il futuro precluso?
Non so se sia l’eta’ o le esperienze trascorse finora, ma comincio a vedere le cose – tutte le cose e le persone – senza piu’ veli di ottimismo e con tanto dispiacere perche’ non ci rendiamo conto che la vita e’ quella cosa che trascorre mentre noi ci chiediamo come fare per viverla.
E, perdonami, fin quando la cultura dell’apparenza avra’ il sopravvento su quella dell’essere, il prendere varra’ piu’ del dare, il fregare (chiedo scusa) sara’ meglio del condividere, l’odio fara’ piu’ rumore dell’amore…..vedo poche opportunita’ di esercitare quel potere di cui cantava Patti Smith e che ha saputo cambiare il mondo.
Percio’ prego per la buona volonta’….perche’ lo ricordo cosa accadde
Un abbraccio sincero
Cara Principessa,
non ci deve essere ottimismo, ma realismo. Quello che noi vediamo o accusiamo è solo quello che ci viene messo sotto gli occhi, non quello che esiste veramente; è solo una parzialità e non l’intero.
Se dovessimo fermarci a quello che viviamo, man mano che passano gli anni ci nasconderemmo tutti nel “nostalgico”, nella certezza di aver perso qualcosa di importante o – se preferisci – Qualcuno di importante.
Il “morso” del potere che tutto sradica agisce in ogni ambito, il veleno del “adeguiamoci” è mischiato all’aria che ogni giorno respiriamo.
Ma, ogni volta che entriamo in una chiesa, abbiamo sempre sotto gli occhi un Crocifisso; l’immagine del “tutto è perduto” … immagine, ma non la “realtà che si stava compiendo”.
Mi è successo domenica scorsa in chiesa di vedere un’immagine reale di pace: un bambino di 5 anni che ha attraversato “al galoppo” (liberandosi della mani prudenti della mamma) tutto il “corridoio” centrale della chiesa per andare tra le prime file a dare “la manina della pace” ad un’amica della mamma. Gesto fatto con un sonoro “ciao, pace” e due occhi azzurri che parlavano di sincerità. Ho visto sorrisi di tenerezza affiorare su tutte le labbra, comprese quelle del celebrante e tutti siamo usciti dalla chiesa con ben in testa cosa voleva dire “dare la pace”.
Principessa, come bambini dobbiamo essere, che si scordano dopo 5 minuti del motivo per cui hanno pianto tanto, ma ricordano per sempre un volto amico ed una carezza.
Credo, che la pace ci sarà, quando avremo il coraggio di fare gesti simili alla faccia dei benpensati, dei fregoni, di quelli che appaiono senza essere
Ciao e … sorridi, il mondo ha bisogno di tutti i nostri sorrisi … la pace ne ha bisogno. Mai visto una pace con la faccia triste, o delusa, o arrabbiata!!! Madre Teresa di Calcutta insegna.
Roberto55, non penso nemmeno io che sia utile riprendere la discussione di giorni or sono. Del resto, non credo che tra noi ci sia un vero disaccordo. Ti invito solo a considerare (come già ho fatto) che questa continua enfasi sullo statuto di Hamas, quest’idea che la presenza di Hamas sia in sé una minaccia, finisce per essere un ostacolo alla ripresa del dialogo, fa il gioco della posizione di chi sostiene che Israele non ha alcuna controparte con cui discutere. Oltretutto (tanto per trovare il pelo nell’uovo) fortunatamente non credo che né Hamas né alcun altro palestinese abbia mai dichiarato di voler distruggere il popolo israeliano, come scrivi.
Spero poi che tu non abbia dubbi su come la penso sull’accostamento tra la svastica e la stella di David! Mi pare veramente un’immagine di cattivo gusto, che è lontanissima dalla mia sensibilità.
Infine, a Luigi dico che pur riconoscendomi più immediatamente nell’idea di equivicinanza, mi piace molto l’immagine dell’inter-cedere, e non mi sorprende che provenga da quel grande uomo che è il card. Martini.
Segnalo un’interessante articolo di Romano Prodi sul Messaggero di ieri.
http://www.romanoprodi.it/
Le divisioni del mondo arabo non aiutano la pace ma possono provocare un conflitto inarrestabile.
Intervento su Il Messaggero del 17 gennaio 2009 di Romano Prodi SI PARLA di una imminente tregua a Gaza. Se ne parla con ottimismo e speranza ma la si invoca anche per necessità. L’Egitto, grande e infaticabile mediatore, si trova infatti in una posizione sempre più scomoda e difficile. Da un lato, soprattutto negli ultimi tempi, non nasconde […]
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Non so se sia l’eta’ o le esperienze trascorse finora, ma comincio a vedere le cose – tutte le cose e le persone – senza piu’ veli di ottimismo ………
E, perdonami, fin quando la cultura dell’apparenza avra’ il sopravvento su quella dell’essere, il prendere varra’ piu’ del dare, il fregare (chiedo scusa) sara’ meglio del condividere, l’odio fara’ piu’ rumore dell’amore…..vedo poche opportunita’ di esercitare quel potere di cui cantava Patti Smith e che ha saputo cambiare il mondo. Percio’ prego per la buona volonta’….perche’ lo ricordo cosa accadde
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Concordo con quanto sostiene Principessa.
Aggiungo solo, che è bene ricordare che nel mondo attuale ormai completamente interconnesso chi detiene l’INFORMAZIONE ha il POTERE, quello VERO. Determina orientamenti, indirizza e influenza le scelte economiche, politiche e sociali. Anche le guerre, basta semplicemente guardare al caso più recente delle menzogne sull’atomica irachena.
Mia cara Marta, e non si chiama forse buona volonta” ?
Concordiamo tutti, davvero … ma se ci lasciamo spezzare le gambe della speranza “ad oltranza” e del “credere” cocciuto, che facciamo?
Se non ci crediamo noi che “nulla è impossibile a Dio”, chi ci può credere? E, soprattutto, chi potrà credere a noi che – per dirla alla San Paolo – dovremmo “dare ragione della speranza che è in noi”?
Ciao ciao
Grazie, Nino, per la citazione di Romano Prodi (sempre sia lodato).
Tranquillo, MassimoD.: neppure io intendo ritornare sull’argomento del conflitto israelo-palestinese, già tra noi ampiamente dibattuto, e, oltretutto, concordo con te sulla sostanziale vicinanza delle nostre posizioni; preciso solo, questo sì, che, nell’intervento precedente m’ero espresso male imputando ad Hamas di voler annientare “il popolo israeliano” – ciò che, per fortuna, non è (ancora ?) vero – invece di “Israele”.
Circa, poi, la questione del “potere della gente”, io, forse, sono un pò più fiducioso di Nino e di Principessa, o,forse, è – avrebbe detto Antonio Gramsci – “l’ottimismo della volontà”: non che non veda, intendiamoci !, i rischi concreti (e gravi) insiti nella possibilità di manipolazione dell’opinione pubblica da parte dei detentori del potere d’informazione (Nino citava giustamente il caso della guerra iraqena, “giustificata” da prove falsamente costruite) ma, come prima ricordavo la forza (ed il successo) della protesta internazionale alla guerra del Vietnam, mi piace anche proporvi l’esempio, più recente e “nazionale”, dell’opposizione popolare organizzata dalla CGIL, nel 2002, contro la ventilata abrogazione dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori; pareva una battaglia persa, contro un governo dotato di ampia maggioranza parlamentare, sostenuto da “lor signori” di Confindustria, e nell'”astensione” di CISL ed UIL, ma, alla fine, dopo cortei, scioperi, manifestazioni (tra tutte, quella – grandissima – del Circo Massimo, del 23 marzo 2002), iniziative varie, etc., quella proposta scomparve e la CGIL, almeno per una volta, la spuntò.
Non rassegniamoci, perciò: anzi, e come direbbe Barack Obama, “yes, we can”.
Buona notte e buon inizio di settimana a tutti gli amici del “pianerottolo” !
Roberto 55
Appunto!!
Nulla e’ impossibile a Dio. Percio’ Lo preghiamo…
Per quanto riguarda la speranza, l’ottimismo, il realismo, o quanti altri nome vogliamo darvi, se non ne avessi avuto non potrei alzarmi la mattina (si fa per dire perche’ durante la notte mi alzo molte volte per la mamma anziana) e ricominciare il calvario che mi e’ stato assegnato.
Cio’ non toglie pero’ che, nonostante i sorrisi – la speranza e la buona volonta’ – che riesco a mettere nella mia esistenza, io non sappia guardarmi intorno e capire che c’e’ bisogno urgente di una “sterzata” dalla brutta direzione che tutta l’Umanita’ ha intrapreso.
Io comincio con la speranza e la buona volonta’ ” a oltranza” ma, come dice un vecchio detto napoletano, una sola noce nel sacco non fa rumore!
Ripeto, continuo a pregare per la buona volonta’ di tutti, perche’ solo con essa si sa rinunciare agli egoismi e si sa vedere oltre domani e dopodomani.
Solo la buona volonta’ degli uomini d’oggi potra’ assicurare un futuro ai bambini del mondo…
All’inizio della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani la Chiesa celebra da anni la giornata del dialogo con l’ebraismo (quest’anno purtroppo senza l’adesione dei rabbini italiani). Ho trovato molto bello questo articolo di Enzo Bianchi, pubblicato su “La stampa”: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=5483&ID_sezione=&sezione=
Molto interessante quello che ha scritto E Bianchi. Grazie, raffaele savigni! E grazie a principessa per la riflessione delle 17.19. saluti a tutti
Beh! … allora Principessa abbiamo la stessa visione della vita al di là di quale termini si usi.
Al di là di tutto c’è e rimane la “buona volontà”!
Ma … una noce sola nel sacco è vero che non fa rumore ma – prima di tutto -c’è (ed è già tanto) e poi, se il sacco picchia contro qualche cosa di “duro” (tipo certi cuori umani) di rumore ne fa eccome, e quel rumore potrebbe essere un “richiamo” per altre noci che “credono” di essere sole.
Grazie Raffaele per l’articolo di Enzo Bianchi, che, come al solito riesce con una bella linearità di pensiero a vedere tutti i pregi ed i difetti da tutte le parti.
Già l’unità dei cristiani … bella settimana di preghiera …
Buona notte a tutti!
il signor Enzo Bianchi dovrebbe sapere che in latino “perfidis judaeis” significa “increduli giudei”, increduli in quanto non-credenti in Gesù Cristo, il che è la pura verità e la verità non è mai offensiva.
Giovanni, per te non sarà offensiva, come non lo è per me, ma per loro forse lo è: cosa ne sappiamo noi!
Non è difficile usare termini neutri, ma è facile frainterli.
Ad esempio: il fatto che tu scrivi “il signor Enzo Bianchi” anzichè solo “Enzo Bianchi” evidenzia una posizione di polemica … e la polemica non ha mai portato da nessuna parte.
E stavamo parlando di pace!
Anche la tua chiusura del post precedente a Matteo, non è stato molto “pacifico”.
Discutiamo sull’idea, e mai sulla persona che porta questa idea …
Buona notte di nuovo
Dedico questa pagina , presa dal libro “Le parole e i giorni” di Monsignor Gianfranco Ravasi, a tutti coloro che pur avendo ricevuto il grande dono dell’intelligenza ne fanno pochissimo uso… su questo blog, nella vita e nel mondo intero.
Un rospo che vive in fondo a un pozzo giudica la vastita’ del cielo sulla base del bordo del pozzo.
Pare che sia un proverbo mongolo, legato quindi a una cultura remota rispetto alla nostra, eppure testimone di una verita’ che tutti ci accomuna. Quel rospo che e’ laggiu’ nel fondo melmoso di un pozzo immagina il cielo solo coi contorni del bordo che da quel punto di vista riesce a intuire. E’ una lezione costante: per molte persone il proprio angolo di visuale e’ l’unica possibilita’ di intepretare tutta la realta’. Nasce cosi’, una particolare ostinazione che si trasforma in supponenza: si diventa convinti che solo quella e’ la verita’, opponendosi a ogni altra prospettiva.
E’ per questo che la grettezza e la chiusura mentale diventano pericolose. Forse affermano un aspetto genuino della realta’ ma ignorano che esso e’ parziale e che deve confrontarsi con altri punti di vista. Ma chi e’ cosi’ isolato nella propria autosufficienza non vuole uscire dal suo guscio,anzi, teme l’ampiezza degli orizzonti, come e’ attestato da coloro che ai nostri giorni hanno paura di tutto cio’ che e’ diverso sia a livello etnico o sociale sia a livello religioso o culturale. Essi sono incapaci di dialogare con l’altro perche’ sospettano di perdere la loro fragile identita’ fatta di quel piccolo e quieto orizzonte, e non solo perche’ rigettano sempre e comunque chi e’ differente da loro. Ecco, allora, la necessita’ di non relegarsi in un pozzo e di non ridurre il cielo della verita’ a quel modesto cerchio che sta sopra la nostra testa. L’anima umana e’ come il vento che passa sopra le frontiere e vola verso i cieli, nella rincorsa dell’infinito.
Perfidi giudei è senz’altro nato indubbiamente come significato di increduli, tuttavia dobbiamo ammettere che attualmente se io dico a qualcuno che è perfido è facile dare a questa parola un significato leggermente diverso, che si avvicina più a maligno, cattivo che a incredulo. Anche la parola “cattivo” è nato come significato di prigioniero (captivus), ma sfido chiunque oggi a dare a questo termine un’accezione in tal senso.
Detto questo, per replicare a marta, non credo che la polemica sia sempre inutile e senza senso… a volte è un’arte retorica che serve ed è utile ad andare più a fondo nelle cose. Se Enzo Bianchi avesse specificato la genesi della parola perfidi, cos’ come precisa mandis forse avrebbe dato una maggiore completezza al suo editoriale che trovo comunque molto interessante…
E’ interessante come di gira e gioca con le parole.
OGGI
perfidi,
ha significato di malvagi, maligni.
E’ questo che si sta dicendo oggi agli Ebrei.
Sarebbe ora di uscire fuori da giochi lighuistici di ipocrisia.
Quando ero ragazzo, dire rabbino, era un dispregiativo per chiunque a Roma e nessuno voleva sentirselo dire.
La liturgia è celebrata nell’OGGI, non nell’Ieri della storia.
Ci si può attaccare al latino…., vaglielo a spiegare se dai dell’ignorante ad una persona che significa semplicemente che ignora… prima di averci preso un cazzotto (non linguistico !!!!)
Insomma Bianchi non doveva spiegare nessuna genesi a nessuno. E’ tutto lapalissiano.
Perfidi, oggi, significa perfidi.
Male ha fatto chi ha lasciato questa accezione, dimenticandosi dell’antigiudaismo di ieri, dimenticandosi dello strisciante antisemitismo di oggi.
Troppo oblio, da parte di una istituzione così intgelligente !!!
per non farlo appositamente.
Non mi sogno di difendere l’indifendibile.
A chi governa, le proprie responsabilità storiche, di ieri e di oggi.
E’ giusto che se ne paghino le conseguenze.
Vedo che certi puri della religione, sicuri della propria personale verità continuano a credere che in nome di questa si possa impunemente offendere.
Quando si ha bisogno di nemici a tutti i costi!!!
Vuol dire che non sono ancora stati toccati dalla “croce”,
guarderebbero il mondo sotto un’altra prospettiva,
Quando ci si sta sopra, innnalzati, con gli arti appese a chiodi,
si è presi dalla paura di aver sbagliato tutto, di essere abbandonati da Dio, crollano le certezze, e da li sopra vedi gli altri uomini per quelli che sono, tutti bisognosi di misericordia.
La croce non dà certezze….. ma abbandono….. sì deliri di abbandono…
Chi ricorda la preghiera a Cristo crocifisso e abbandonato di Chiara Lubich?
Mi ha accompagnato nei momenti più bui.
OGGI, come ieri, come domani, “perfidis” significa “increduli” e solo con questo significato la ha sempre inteso la Chiesa universale.
Pio XII “docet”.
E “perfidis”, continuerà a rimanere sinonimo di antigiudaismo o antiebraesimo, alla faccia degli ebrei come Giuseppe, Maria, Gesù, Pietro e tre quarti della Chiesa delle origini.
Quando i principi e le parole sono più importanti delle persone!!!
Alla facciaccia del bicarbonato di sodio!!!!
Ignoravo che esistesse un magistero ecclesiale anche riguardo alla corretta interpretazione della lingua latina.
La traduzione “perfidus” ha una doppia etimologia e un doppio significato nel latino classico, che a giudizio dei latinisti non ha mai perso nemmeno successivamente: accanto a “chi non rispetta il patto”, o più riduttivamente “chi non crede”, “per”+”foedus” sta per molto malvagio.
A me questo gioco di difendersi con l’etimologia sembra quello di quando, da ragazzini, si dava dell’imbecille al compagno e poi quando quello reagiva gli si spiegava che imbecille significa letteralmente appoggiato al bastone.
Mi sembra anche che questa disputa linguistica dimostri solo, se mai ce ne fosse bisogno, quanto sia stato saggio il passaggio alla lingua volgare nella liturgia, e quanto sia fonte di ambiguità e di equivoco il ritorno al latino.
Dimenticavo…
Pio XII, aveva dato inizio alla riforma liturgica…. negli ultimi tempi…. chissà se quella parole le avesse cambiate lui, il “docet” si riferirebbe ai papi precedenti…..
Quanta santa ignoranza (ovviamente nel senso di ignorare….)
Mi raccomando,
le donne il velo in testa, e le gonne….che coprano il ginocchio…. 🙂
Qualche ragione, stavolta, ce l’ha anche Giovanni Mandis: che nel linguaggio patristico-medievale “perfidi” significasse “increduli” lo dice anche De Lubac in “Exégèse médiévale”. Comunque è vero che il significato delle parole si modifica e che è importante, anzi indispensabile, evitare l’uso di termini che il nostro interlocutore sente come offensivi.
il significato si modifica nelle lingue volgari… ma NON nel latino che è l’unica lingua della Chiesa universale quando si tratta di definire ed esprimere la dottrina di fede e di morale. ed è per quello che è un tesoro da non disperdere.
matteo rileggi e medita seriamente la Mediator Dei prima di far fare ginnastica ai polpastrelli…
Ma come si può pensare che esista una lingua in cui i significati non evolvono e non si modificano? Ogni parola è calata in una realtà sociale, storica, economica, culturale; cambia il nostro orizzonte di riferimenti, cambia la realtà, e quindi cambia il significato che una parola assume. La parola “padre” non ha nella società di oggi lo stesso significato che aveva in una società patriarcale o nel contesto biblico. Il significato si dà sempre un rapporto vivo tra chi ha scritto e chi legge/ascolta. Anche per questo non c’è niente di fisso e dato una volta per tutte, nemmeno nell’interpretazione biblica.
Su questo so che ci sarà disaccordo anche tra i frequentatori del pianerottolo, ma per quanto mi riguarda è un’acquisizione imprescindibile, ed è anche ciò che contribuisce a rendere “vivo” il messaggio evangelico.
Il latino lungi dal togliere ambiguità, ha lo svantaggio di essere una lingua che si allontana sempre di più dal vissuto del popolo di Dio, che suona estranea. E come abbiamo visto è fonte di malintesi e incomprensioni.
è L’IGNORANZA (nel caso del latino, del vero significato delle parole, della traduzione corretta) la causa dei malintesi e incomprensioni.
Chiedo scusa a Mandis e ai compagni per essermi fatto prendere dalla passione.
Mandis, afferma per certezze,
io ho imparato a “quaerere semper” (cercare sempre), nella Chiesa Cattolica in cui vivo e vivrò fino alla morte.
Ovvio che partiamo da approcci estremamente diversi.
E’ stupido da parte mia lasciarmi prendere dalle espressioni di Mandis, è il suo percorso di vita personale. Spero di essere più attento le prossime volte, non entrando in sterili discussioni con lui, che non ci aiutano nella carità.
A Mandis chiedo il suo sostegno per la sola carità, non volendo entrare nel merito dei nostri percorsi o delle mie o sue riflessioni.
Chiedo scusa ai compagni e ringrazio quanti non saranno prevenuti nei miei confronti.
Quando possiamo, aiutiamoci o aiutatemi a non entrare in questi incartamenti.
un saluto
marta, quanti anni hai?
io 34.
Allora perchè bisogna mantenere il crocifisso, specialemente nelle aule giudiziarie e nelle scuole e non i simboli del paganesimo romano ?
Perchè le nostre civiltà, le società politiche dei nostri stati e nazioni si basano sulla legge ebraica confermata da Cristo in ogni suo jota !
Le società giuriche si basano sulla legge naturale che fu confermata dalla legge rivelata sul Sinai ai giudei -. In ogni moschea europea ,in ogni sinagoga bisogna mettere un croscifisso, simbolo della civiltà europea altrimenti bisogna chiuderle immediatamente !
“Il significato si dà sempre un rapporto vivo tra chi ha scritto e chi legge/ascolta. Anche per questo non c’è niente di fisso e dato una volta per tutte, nemmeno nell’interpretazione biblica”.
Sostanzialmente d’accordo, nel senso che, come diceva Gregorio Magno (richiamato da padre Calati), “la Scrittura cresce con chi legge”, ed è una fonte inesauribile che offre sempre qualcosa di nuovo. Per evitare equivoci, preciserei però che si tratta di un arricchimento continuo, non di rimettere in discussione principi già acquisiti (le definizioni conciliari e papali, il consenso dei Padri sono fonti della Tradizione autorevole, e non possono quindi essere negati, ma solo reinterpretati in modo più ricco).
“Le società giuriche si basano sulla legge naturale che fu confermata dalla legge rivelata sul Sinai ai giudei -. In ogni moschea europea ,in ogni sinagoga bisogna mettere un croscifisso, simbolo della civiltà europea”.
Non vedo un passaggio logico in questa serie di affermazioni: la legge naturale in quanto tale (vedi Romani 2) è accessibile (almeno in teoria) ad ogni coscienza retta che usa la ragione, e non presuppone quindi la fede in Cristo.Il Crocifisso è segno della fede cristiana, e come tale non può essere imposto a musulmani ed ebrei; in quanto simbolo della tradizione culturale europea può essere collocato nelle aule dei tribunali e negli ospedali, senza per questo offendere i non cristiani, ma non può certo essere messo nei luoghi di culto non cristiani!
Affus, col tuo integralismo rischi di scatenare reazioni come quella di don Farinella (autore di un libro contro l’uso pubblico del Crocefisso)!. Sia chiaro che io non condivido né la posizione di Affus né quella di don Farinella.
Ignigo74 .. ma perchè me lo chiedi? Che c’entrano gli anni con quanto si sta scrivendo?
Dipende poi a quale età ti riferisci: se quella biologica o quella cerebrale!
Bella idea, affus, mi chiedo come mai non ci si abbia pensato prima.
Caro Raffaele Savigni, intendi forse dire che il crocefisso va posto nei luoghi della vita civile in quanto è IL simbolo della tradizione culturale europea? Non è piuttosto uno dei simboli? L’ebraismo non ha a tuo avviso gli stessi titoli? E se parliamo di influenza, non pensi che qualche titolo ce l’abbia persino la mezzaluna? O i simboli della rivoluzione francese e del pensiero e laico e persino quello laicista? L’Europa come è oggi è nata anche dal conflitto, dalle guerre di religione, dalla lunga lotta e la ricerca di un compromesso tra civiltà cristiana e mondo laico. Ho l’impressione che l’unico senso in cui il crocefisso possa essere inteso come simbolo peculiare dell’Europa, accettato anche da una parte (una certa parte) del mondo laico, è in termini di opposizione e di baluardo nei confronti di altre civiltà, in primo luogo dell’Islam. Una visione che personalmente trovo difficile da accettare.
Insomma, arrivo a capire che possa disturbare l’atto di togliere un crocefisso da dove c’è sempre stato, perché questo suona ostile verso la religione. Ma, mi chiedo, se non ci fosse vorremmo appenderlo? Vorremmo metterlo dove non c’è (es. nelle università non c’è)? Io lascerei perdere le teorizzazioni sul fatto che debba starci o no in astratto. Diciamo che può starci, e lasciamolo dov’è semplicemente perché c’è.
Il simbolo del crocifisso ha da sempre contraddistinto la civilità europea e cristiana e questa civiltà va intesa in contrapposizione alle altre civiltà ; a qualla della falce e martello , a quella delle svastiche , a quella della mezza luna , a quella dei budda ……. proprio perchè il crocifisso conferma la ragione naturale , che appartiene a tutti ! (katà toutos=di tutti,da cui cattolico )
Proprio il crocifisso ci ha salvato dalla piu pericolosa ( non militarmente ) e tenace di tutte : l’islam, ( ma anche lebraismo !) . E’ l’anora di salvezza della nostra civiltà !
la fede non va imposta a nessuno in privato ,ma la legge naturale va imposta a tutti con le buone o con le cattive . Anche con la bomba atomica se necessario . Infatti il poliziotto deve arrestare il ladro , sia che lui voglia e sia che non voglia . Infatti il crocifisso cresce con noi , come un pianoforte che se lo sai suonare , puoi ricavare le piu armoniose melodie , dipende da quel che ahi dento,cosi è il crocifisso.
La maggioranza dei rospi preferisce rimanere nella melma in fondo al pozzo di cui al post delle 5.33 del 19 Gennaio.
Almeno, questa e’ la mia impressione……..
@ marta09
cara amica, Ignigo e’ una delle menti piu’ fertili e preparate che frequentano questo blog. A volte manca di qualche piccola delicatezza (come non chiedere l’eta’ a una signora) ma posso assicurarti che e’ un compagno di conversazioni profondo e intelligentissimo. Sorvola sulla piccola mancanza e continua ad interloquire con lui, sono certa che , data la vostra preparazione, ne sarete entrambi molto soddisfatti. Un abbraccio a tutti e due…
allora perchè negli esorcismi il diavolo scappa quando vede il crocifisso ,anzi quando vedeva Cristo nella vita pubblica ? Spero che in mezzo a voi ci sia rimasto almeno qualcuno che ci creda al maligno,comunque egli è il nemico mortale di tutto ciò che non appartiene a Dio . E’ la salvezza del creato ,anche di quello anora irredento.
Qualcuno puo’ essere cosi’ gentile da spiegare ad affus che se scoppia una bomba atomica, dopo ci sara’ ben poco – neppure la polvere forse – a cui ” imporre” alcunche’…?
Cari compagni del Blog di Luigi, del pianerottolo, del condominio, quanto è difficile questa scuola all’accoglienza della libertà dell’altro!!!
Leggo di argomenti, che come si dice “fanno prudere le mani”…
Certo, mi chiedo come si fa a dialogare con chi pensa di essere al centro della esclusiva verità e possedendola tutta intera.
Se Cristo è la verità tutta intera, chi lo possiede nella sua interezza?
Eppure, alcuni credono di “possedere” il Cristo!!!!
Io semplicemente percepisco la Sua presenza, per strada, nel Santissimo, tra gli amici, in famiglia, nella Chiesa, ma continuo a cercarlo, a cercarlo, a cercarlo.
Spero di non essere l’unico imbecille!!!
Da sperarepertutti-blog ho trovato questa espressione del Patriarca Atenagora:
“La Chiesa agisce ispirando, non imponendo”
Mi emoziona profondamente.
Un saluto ad ogni compagno con l’augurio che il Signore illumini i nostri cuori, ne hanno sempre bisogno.
Giusto per dare una sterzata ai commenti … una specie di “time out” …
Ma no Principessa, non me la prendo per la domanda sugli anni, ci ho scherzato anch’io, ma non capisco la pertinenza di questa domanda all’interno della discussione.
Dato, poi, che mi sono ben accorta, della preparazione ecc. di Ignigo74 (straordinario davvero per soli 34 anni), mi stavo chiedendo dove voleva arrivare o cosa voleva comunicare.
Probabilmente ho dato un’immagine di ingenuità (beh! sì e nonostante tutto) o di stupidità … non lo so. Ma rimane la curiosità di sapere il perchè di questa domanda per quanto percepito di Ignigo74 (tutto al positivo).
Ciao
No, Matteo, non sei l’unico imbecille, ci sono anch’io …
E mi sto chiedendo come è possibile la Pace nel mondo con interessi enormi da difendere, quando non siamo capaci di “fare ed essere Pace” tra amici.
Non siamo capaci di ascoltare, attacchiamo la persona e la rinchiudiamo in angusti giudizi.
Se è così difficile la Pace nel piccolo, qualcuno mi dice come sarà possibile nel grande?
Ma la Pace non si fa, LO SI E’ … SEMPLICEMENTE LO SI E’ … Ovviamente, fermo restando la giustizia (per quanto ci è dato di conoscere) senza la quale ogni PACE sarebbe fasulla se non – addirittura – falsa e paurosa.
Ciao a tutti
M’inserisco brevemente, e “fuori orario”.
Io di questo signor Affus, i cui interventi funzionano da “sottofondo musicale” dei nostri dialoghi (un pò come la tv all’ora di cena), capisco, per ora, una sola cosa: deve aver tanto tempo libero (beato lui !).
Marta09, anch’io di Ignigo74 non posso dire che tutto il bene possibile; permettimi, però, soltanto un consiglio: non parlargli di oroscopi.
Ciao a tutti !
Roberto 55
Gaza.
Qui a Roma, in piazzale degli Eroi, continuano a susseguirsi manifesti di destra e di sinistra a senso unico, pro-palestinesi.
Nel dolore di due popoli, continuano a fomentare l’odio,
come se l’artefice del dualismo politico fosse un solo burrattinaio.
Io immaginerei un manifesto
con la vista della Moschea di El-Aqsa e del Muro del Tempio,
e in grande la sola frase del post di Luigi:
“Sia pace all’interno delle tue mura Gerusalemme”.
Anche questo ci farebbe essere operatori di pace.
Oroscopi? Quali oroscopi? Personalmente li detesto.
Vabbè!
ciao ciao
Marta,
di Ignigo ho apprezzato, molto le tante sue riflessioni,
ma non capirò mai perchè una volta che è capitata una persona che non ha risposto al suo gradimento, lo ha attaccato e lo ha messo in fuga.
Non l’ho capito e non lo capirò mai per questo atto.
Per il resto, è una persona che ho imparato a stimare.
Ma quella macchia mi resta…. anche se devo accettare la sua libertà anche di attaccare chi crede. Ma non era da lui !!!!!
Paradossalmente, è proprio all’interno delle mura della città vecchia che non c’è mai stato alcun attentato. Troppo ammassati l’uno sull’altro per farsi male? C’è da riflettere.
Bella l’immagine della moschea e del muro del tempio insieme, e sullo sfondo ad Est il monte degli ulivi. Purtroppo mi richiama un’immagine meno bella che nel mio ultimo giretto laggiù mi ha un po’ impressionato: nei negozietti del quartiere ebraico appena fuori dal muro del pianto, nei quadri ad olio (bruttini) in vendita per i turisti, la spianata delle moschee è stata… spianata. L’artista ha cioè immaginato Gerusalemme vecchia senza i luoghi santi dell’Islam.
Ignigo e’ un trentaquattrenne colto, intelligente e preparatissimo. Sfiora quasi il genio, e come i geni ha il suo carattere particolare. Personalmente penso che sia una di quelle persone che attacca per difendersi e non certamente per fare del male. Serio nella sua ricerca quotidiana tanto quanto lo e’ nello studio e nell’approfondimento di qualunque cosa lo interessi.
Forse, Matteo, e’ la persona che e’ stata messa in fuga che avrebbe dovuto rimanere e accettare lo scambio e anche lo scontro, se necessario. Perche’ quando questo accade, (esperienza personale), poi scopri un amico sincero e in gamba.
E poi !, ognuno di noi ha i suoi momenti!! c’e’ chi se ne sta in silenzio……e chi morde!!
Niente che un po’ di apertura mentale e sana, buona tolleranza non possa aggiustare…
Dimmi, MassimoD, pensi che sia perche’ – nonostante tutto l’odio presente – ancora resiste una parvenza di rispetto per il luogo?
Desideravo mettere in evidenza, che qui a Roma, le formazioni politiche non fanno che lanciare messaggi che fomentano l’odio e lo vogliono introiettare anche in noi che leggiamo nel dualismo Palestinesi-Israele.
In questo, le formazioni laicali cattoliche, (non parlo dell’istituzione Chiesa), o non trovano il modo di farsi sentire, o non si esprimono.
Siamo lontani anni luce, da quando la parola di un presidente di Azione Cattolica creava spunti di approfondimento. Gli altri movimenti ecclesiali? silenzio!! E’ uno spettacolo che non può non lasciare perplessi.
Cosa fanno le aggregazioni cattoliche?
Hanno delegato al governo centrale? (Vaticano?)
Calma piatta?
Tanto c’è il Papa che ci pensa con i suoi appelli dalla finestra?
Ci pensa il Monsignore-Osservatore-ONU?
I monsignori diplomatici più forti del mondo?
I laici cattolici stanno delegando o al Vaticano o alle formazioni politiche attendiste (aspettiamo che Israele sistemi tutto…)?
In questo momento sui due lati del crocifisso ci sono i due volti israeliano e palestinese di Cristo.
Non fa molta differenza quale volto sia più insanguinato…..
La proposta di Affus non può passare sotto silenzio! Perché mai la ignorate tutti? Come non averci pensato prima? Come non condividere affermazioni così illuminate ed equilibrate?
Principessa mi chiede perché Gerusalemme vecchia resta -nonostante tutto- un luogo sicuro. Confesso di non avere una risposta.
Forse la consapevolezza che il livello di promiscuità e il carico simbolico del luogo è tale che un’esplosione di violenza sarebbe intollerabile? Il fatto è che il patto tacito sembra reggere anche nei momenti peggiori.
Ma forse c’è un altro aspetto: le volte che ho potuto parlare personalmente con palestinesi e israeliani non ho mai avuto la sensazione di un odio verso le persone. E neanche di un odio religioso. È come se sapessero bene che il problema non sono i singoli e nemmeno la fede diversa. Dopotutto, se c’è un posto dove le religioni hanno convissuto con reciproca tolleranza per millenni è proprio quello.
Si tratta invece, se così possiamo dire, di un odio politico generato da un problema politico. Questo è un dato che mi fa essere ottimista, perché in quanto politico è un problema superabile.
Guerra di pochi che coinvolgono tanti?
(D’altra parte è sempre stato così, o baglio?)
Credo sia proprio così, la gente, il “popolino” riesce ad andare oltre, molto oltre.
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Massimo D
È come se sapessero bene che il problema non sono i singoli e nemmeno la fede diversa. Dopotutto, se c’è un posto dove le religioni hanno convissuto con reciproca tolleranza per millenni è proprio quello.
Si tratta invece, se così possiamo dire, di un odio politico generato da un problema politico.
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Forse sarò TROPPO ottimista, ma sono convinta che già la Pace esista ed è bella forte e resistente … solo che vivere nella Pace significa rinunciare a qualcosa di proprio, e questo è intollerabile per quei “pochi e grandi” … e allora si scatena la guerra.
Ora mi sento un po’ bilico tra rabbia e impotenza …
Altro non vi so dire, ora.
Matteo, ma chi è che è scappato?
Davvero non ricordo: baruffe tante e spesso gustose ma poi è sempre tornato il sereno… perfino con Mandis!!!!
Per me è importante l’età, infatti mi firmo con il 1974.
L’ho chiesto per potermi fare un’idea di Marta.
Per ora non ho un’idea, ma un pregiudizio.
Ciao a tutti.
Stavo giusto per risponderti Ignigo74 … mi hai anticipato di qualche secondo.
Di anni ne ho 57 … quindi dai pure fiato a tutti i tuoi pregiudizi.
Non sarà certo peggiore di quanto ho già passato.
Io sono qui … ma mi pare sempre più strano come il sapere l’età di una persona possa, in qualche modo, modificare o motivare un parere sulla stessa.
Veramente non ci dovrebbe essere neppure un parere su una persona, visto che nessuno di noi conosce la vita dell’altro, cosa ha sofferto e cosa ha patito, qual è la sua storia ecc.
Io, almeno, non l’ho mai fatto perchè lo considero una delle più grandi violenze umane.
Sarò stupida, scusa, ma non lo capisco proprio!
Ciao … e sono in attesa dei “colpi” perchè se parli di “pregiudizi” cose carine non sono.
Mattlar, che bello ritrovarti!!!
Ieri sera ho visto uno speciale sull’Iran. Si’ avete capito bene, uno speciale sull’Iran, qui alla televisione pubblica statunitense!!
L’aspetto piu’bello venuto fuori dalle interviste per strada ( programma girato con l’autorizzazione del governo persiano) e’ stato l’amore incondizionato della gente iraniana per gli americani, con quegli ammiccamenti che sanno dire di imposizioni a cui bisogna sottostare per sopravvivere ma che il cuore e la mente la pensano in maniera diversa.
Ritrovo nelle parole di MassimoD e di Marta09 le stesse sensazioni. E mi ritrovo a pensare che , se lasciate alle persone semplici , tutte le questioni sarebbero risolvibili……….
Ho nostalgia di Gerusalemme, di Israele e di Palestina, prima che Ariel Sharon il 28 settembre del 2000, facesse la sua “tranquilla” passeggiata sulla spianata delle moschee, e iniziasse la seconda intifada.
Le città palestinesi erano in un fervore di ricostruzioni. Ma in quei giorni in cui ero lì, vidi con i miei occhi quello strano fondamentalismo, ero a Nazareth, gli islamici dissero che avevano trovato la tomba di un loro “santo” al fianco della Basilica mariana. Presidiavano il luogo a lato della Basilica, perchè volevano costruirci una moschea. L’ennesima al fianco della Basilica. Gli altri stranieri erano impauriti. Io e i miei amici andammo a curiosare con sana incoscienza e con animo tranquillo.
Islamici del luogo ci dicevano che erano arrivati correligionari da fuori della palestina a fomentare, mentre i musulmani locali erano impauriti, per le perdite economiche da turismo cristiano.
Fu il momento di un fanatismo contro i luoghi santi cristiani, e i santuari cristiani, chiusero per protesta, con numerosi problemi per i pellegrini che dovettero cambiare programmi.
Alla luce di quella esperienza, è legittimo domandarmi chi sta giocando veramente con le vite di Gaza. Inutile carne sullaltare del fondamentalismo.
Marta, io credo che la tua età percepibile è di 34, veramente.
Un animo vivace e un cuore gioviale, sono da giovani.
Se i nuovi giovani sono vecchi….. non c’è futuro….
Ehi, Matteo, mi stai dando della vecchia “carampana”?
Guarda che da sempre ci sono giovani incartapecoriti e “vecchi” audaci …
E di futuro ce n’è tanto, perchè è facile credere al futuro da giovani, un po’ meno, tanto meno, da “vecchi”.
… Ma non ho ancora imparato a portarli questi miei anni e sono rimasta la sovversiva dei miei 19 anni … almeno così mi sento dire spesso e … soprattutto da preti … ma una sovversiva stile Vangelo, non stile Rambo!!!
“Io lascerei perdere le teorizzazioni sul fatto che debba starci o no in astratto. Diciamo che può starci, e lasciamolo dov’è semplicemente perché c’è”.
Caro neppure io farei battaglie campali per introdurre il Crocefisso dove non c’è. Ma mi dà molto fastidio che qualcuno voglia toglierlo doce c’è, perché ciò significa una precisa volontà di rimuovere le radici della nostra cultura europea (certo, non le uniche: ci sono anche l’ebraismo, l’illuminismo, in qualche modo anche l’Islam, l’ho detto di persona a Roberto De Mattei). Musulmani saggi come Fuad Allam hanno detto espressamente che a loro non dà fastidio.
E non credo assolutamente (anche se qualche leghista vuol farlo credere) che in quanto simbolo della cultura europea il Crocefisso sia necessariamente in contrapposizione alle altre culture. Dire la mia identità non significa contrappormi agli altri, ma porre le premesse per un dialogo sincero tra diversi.
Volevo dire: “Caro MassimoD”. E nella parte finale prendo chiaramente le distanze da Affus.
Matteo, comunque grazie di cuore! Non per i 34 anni, ma perchè hai percepito quella strampalata cosa che mi è successa: da cattolica, ad atea staccateste e “lotta continua” direttamente con la Trinità (Uno solo era troppo facile) a … banalmente, scioccamente “figlia”.
Per questo dico spesso che sono un’apprendista cristiana.
Ma, purtroppo, le unghie le ho ancora e spesso saltano fuori prima che me ne accorga.
Quindi grazie a te, ma soprattutto a Dio che su di me ha usato il Suo tremendo:
“ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore”.
Ma uè! Siamo in confessionale?
ciao ciao 🙁
Quanti fili che si intrecciano in questi commenti.
A Raffaele Savigni dico che sono contento che sul crocefisso la pensiamo più o meno allo stesso modo. Avevo avuto la sensazione che il suo intervento fosse più sbilanciato dalla parte di chi il crocifisso lo… brandisce.
Sull’età: dico la verità, anche per me è un elemento importante per collocare gli interventi dei partecipanti a questo blog. Le stesse cose hanno senso diverso se dette a 25 o a 60 anni. Poi a me un’età più avanzata mette soggezione, perché significa normalmente più esperienza e saggezza.
Principessa ha nominato l’Iran. Così tocca un altro tasto per me sensibilissimo. Ho avuto la fortuna di andarci qualche anno fa per lavoro (non pensate che passi il tempo a viaggiare, Palestina e Iran sono i soli posti che ho conosciuto di quell’area) e ne sono rimasto letteralmente conquistato. Un paese con una ricchezza e una cultura incredibili. Ci sarebbe da aprire un discorso infinito sull’Iran, per cominciare a sfatare la tonnellata di luoghi comuni e di pregiudizi dovuti alla nostra ignoranza. Era il periodo di Khatami, prima che i conservatori riprendessero il sopravvento. Ho visto una società civile così effervescente che non ci immaginiamo, e anche tanta partecipazione, anche delle donne. Mi ha spiazzato.
Sul filo-americanismo degli iraniani: ricordo un editoriale di qualche anno fa sul NYTimes in cui N. Kristof commentava “finalmente un paese del medio oriente che non è antiamericano”. Il sogno dei giovani iraniani è andare negli States. È un paese che ha un solo grosso problema: liberarsi della cricca di religiosi che ha preso il potere. Anche in quel caso la politica estera americana dimostra i propri limiti: c’è un’unica cosa che può far stringere gli iraniani attorno ad un governo che per altri versi disprezzano, ed è il richiamo nazionalista in risposta ad una minaccia esterna.
Cara Marta, 57… ora mi sei molto più simpatica di prima.
Un abbraccio.
Ma và?!?
Quindi prima ti stavo antipatica!
A me no, a me sei stato simpatico da subito!
Per tutti:
se per caso qualche volta sentite aria da “bacchettona”, “grillo parlante” e compagnia … non credeteci troppo … è passione!
Una robina questa “passione” con cui mi ha travoltol’ ” 1x1x1″ (la Trinità spiegata in matematica … ma non è mia la genialata) quando si sono rotti di sopportare una come me.
Portate pazienza … e continuo a pulire le scale … ma non spingete è!
Ciao
Massimo D, è vero si intrecciano sempre 3 o 4 argomenti, potrebbe essere un ricamo (ma non è tra i miei skill), ma preferisco pensare a tante note che si collocano spontaneamente sul pentagramma (compito di Luigi che “gli tocca”) e poi iniziano a dare il loro suono seguendo un Maestro d’eccezione. Quello che né viene fuori è un’armonia (non sempre … ma il Maestro “bacchetta” e perdona) e in questa armonia (bella è, proprio bella) tutte le note sono importanti e quasi indispensabili. Potrebbe essere un’ immagine alternativa di Chiesa, non vi pare?
Per l’età: vacci piano con la saggezza perchè non è così, non lo è davvero. E’ un luogo comune pensare che le persone avanti con l’età siano sagge, potranno aver fatto più esperienza (non sempre anche questo), ma sulla saggezza non ci metto la mano sul fuoco. Fidati di più e affidati a coloro che hanno sofferto l’inferno in terra, ma non si sono mai adeguati a diventare demoni di rabbia e rancore. Di questi fidati, ma non averne mai soggezione perchè le loro orecchie hanno sentito – magari – cose così terribili che neppure ci possiamo immaginare e hanno perso da un pezzo la voglia di giudicare.
Per l’Iran non posso dire nulla, non sono una viaggiatrice per lavoro e sono inchiodata ad una scrivania … ma per effetto della globalizzazione quasi quotidianamente parlo con inglesi/indiani/malesiani/cinesi/italiani /eh eh) … insomma “il mondo sulla scrivania e dentro mail o telefono”. Beh! da non credere: SONO UOMINI E DONNE COME NOI (sai che scoperta!)
C’è a livello di persone davvero questo abbattere ogni lontanza possibile e immaginabile di cui quella geografica è la più banale!
Ci si incontra, straordinariamente ci si incontra … e a volte mi ritrovo a “sfogarmi” con colleghi /e loro con me) che sono in Belgio (help desk) e magari di nazionalità “sconosciuta”.
Per lavoro viaggio nel “virtuale” e “telefonico” e posso garantire a tutti che c’è un desiderio di comunicare impressionante al di là dell’età, della posizione, della nazionalità, della religione o di qualsiasi altra diversità ci possiamo immaginare.
E adesso … la finisco davvero con quest’onda di nonsoché altrimenti mi buttate giù davvero dalle scale.
Ciao … e qui ricomincia a nevicare.
Posso confessarti, Marta, che – senza voler esser frainteso – anch’io ti pensavo più giovane ? Allora, complimenti per la passione e l’energia da “trentenne” che trasmetti con le tue parole !
Matteo, scusami, ma neppure io ricordo che il buon Ignigo74 abbia mai fatto scappare qualcuno (e neanche me lo vedo) ? Mi sono perso qualcosa ?
Ieri ho citato, a riprova della forza che la passione popolare riesce, in certi casi, a trasmettere fino ad ottenere il cambiamento delle cose (“People have the power”, come cantava Patti Smith: ricordate ?), le proteste internazionali contro la guerra nel Vietnam di 40 anni or sono e, venendo a “casa nostra”, la mobilitazione popolare organizzata, nel 2002, dalla CGIL contro la proposta d’abrogazione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori: ma – uomo di poca fede ! – avrei potuto benissimo trarre spunto (riparo adesso: meglio tardi che mai) dal bellissimo racconto del Vangelo di Giovanni che ieri abbiamo ascoltato nelle nostre Chiese (a parte Ignigo74 che, credo, abbia sentito la lettura delle Nozze di Cana: giusto ?) quando Paolo ed Andrea seguono, tra i primi, Gesù (“Dove abiti ?”, e Lui: “Venite e vedrete”) e certo nessuno avrebbe potuto immaginare che tra quei quattro “straccioni” stava nascendo il più lungo e straordinario movimento religioso/cultural/filosofico di massa della storia dell’umanità, al punto che duemila anni dopo siamo ancor qui a parlarne.
Ah, dimenticavo: bentornato a Mattlar !
Sump, Clodine e Maioba: mancate solo voi !
Buona notte a tutti !
Roberto 55
E dai! Non lasciatemi sola … chi è che si offre a dire la propria età?
E …. eh eh … avere 57 anni e dimostrarne 30 potrebbe essere grave … insomma potrebbe scattare “Ma cresci!” (… ahimé anche a livello fisico non è che sia nell’età anagrafica) … Insomma, sono indietro in tutto … o ringiovanita!
Boh!
Dai, però, vediamo chi ce la fa a dire la propria età: potrebbe essere divertente no?
ciao
Nessuna difficoltà per quanto mi riguarda, ne ho 42. Di cui 15 circa (quelli cruciali per la formazione) trascorsi nella diocesi ambrosiana, vescovo il card. Martini. Poi sono emigrato più a sud.
Nel mio caso è semplicissimo: sono nato nel 1955 (come s’intuisce dal “soprannome”) e, dunque, ho 53 anni.
Avanti gli altri (e non “le altre”: alle donne – come ricordava Principessa – non si chiede l’età) !
Ancora buona notte !
Roberto 55
principessa ne ha 49 e non ha alcun problema a dirlo……
Io non ho bisogno di dirvi l’età,
basta aver seguito i miei deliri…… e ricordi che affondano nel buio….. del tempo….
Cara Marta,
quante cose in comune…..
cito solo te, perchè hai cominciato il gioco, anche se siamo nel virtuale…
Nella vita ho incontrato 80-70enni con cuore di giovani
e giovani completamente sclerotizzati nella mente e nel cuore.
Per tutti, il più famoso, i cui occhi trasparenti mi hanno lasciato il segno profondo dentro, fr. Roger, le sue parole lente e leggere, che hanno conquistato tanti cuori a Cristo ridando giovinezza, e…. ancora tanti altri….
Che bella la giovinezza del cuore !
E’ un dono da chiedere sempre.
Lo auguro soprattutto ai giovani che in questo blog non mancano,
e prego per coloro che questo cuore stanno invecchiando!
Un saluto ad ognuno delle compagne/i.
Ma che bello! Lasciatevelo dire … è troppo bello vedere una simile trasparenza.
Principessa, avremmo in comune anche fr. Roger … anche se all’epoca mi ci hanno letteralmente trascinato a Taizé. A me tutte quelle robe lì non andavano a genio per nulla.
Stanca come un asino dopo un campo per responsabili scout (ASCI) quella fulminata di mia sorella mi ha letteralmente “scippata” e portata a Taizé.
Ho iniziato a contestare e a pontificare sulla stupidità di tali ritrovi o quello che erano, appena messo piede in macchina … ho finito quando ho visto gli occhi di fr. Roger e ho sentito le sue parole … per poi riprendere più feroce di prima nel vedere la “fauna” che c’era tra le tende!!!
Insomma, tutto ed il contrario di tutto. Bene, in quel luogo assurdo ho visto per la prima volta l’ecumenismo, l’universalità della Chiesa che non gliene frega un beato niente di chi sono i suoi figli e cosa fanno o perchè sono lì. Accoglie e basta. Stessa cosa per Lourdes … con la solita feroce contestazione.
Poi fr. Roger ha raggiunto il top della mia stima quando ha fatto quella atroce confessione al mondo. Sì, l’ha fatta al mondo e non bello nascosto dentro un confessionale. Scusate, ma ad un uomo così, cosa caspita si può dire se non “grazie per la tua trasparenza”.
Che strano topic: iniziato con preghiere, proseguito con ideologie, condito con ricordi di delusione e – sul finire – con simil confessioni e rivelazioni di se stessi agli altri!
Ed ora mi becco dalla grafomane da Leonardo, ridivento antipatica ad Ignigo, Affus mi stamperà negli occhi un bel “donnetta” e poi a seguire …
Uffa! Becchiamoci pure questo!
‘notte a tutti
ops! fr. Roger ce l’ho in comune con Matteo!!!!
Pricipessa con te ho in comune qualcosa di più credo: la sofferenza dei propri genitori.
ciao
Fabricianus, di anni ne ha 30.
Un caro saluto a tutti voi, amici e amiche del pianerottolo!
F.
roberto 55 scrive,
19 Gennaio 2009 @ 22:34
Sump, Clodine e Maioba: mancate solo voi!!!
—————————————————————
Settimanda di preghiera per l’unità dei cristiani.
Quindi, riprendo la “chiamata” di Roberto 55:
Sump, Clodine e Maioba dove siete?
Vi aspettiamo … anche solo per un saluto.
🙂 🙂 🙂 (un sorriso per ognuno)
Mi associo anch’io all’invito fatto a Sump, Clodine e maioba affinchè tornino con noi sul pianerottolo…
Ciao!
Se interessa a qualcuno, io sono (ancora per poco) nell’età cristica.
E sì, anche a me farebbe un gran piacere rileggere Sump, Clodine e Maioba.
Maioba lo si può sempre incontrare, leggerlo, si tenga conto che ha anche i suoi non pochi impegni di pastore e lui ci crede sul serio. Sono sempre particolari le sue riflessioni, si sente che partono da un cuore sincero, trasparente, incredibilmente giovane (come è), non lascia indifferenti. Ha un bel dono.
Invece il Moralista, con tutti i suoi impegni, bambini, famiglia, lavoro, (altro cuore giovane), ogni tanto appare con leggerezza, spero che il suo blog regali altre perle, così come su motividifamiglia in collaborazione con suoi amici che merita di svilupparsi per la condivisione che fornisce. Anche se la realtà è molto più pregnante. Da scoprire anche il blog della moglie, il lato femminile della famiglia. Bello!
La ricchezza del pianerottolo di Luigi è che ti mete in contatto con umanità molto belle, che si ricercano anche, ma che nel virtuale spazia da Roma a Milano, a Parma a mille altri luoghi. Poi all’improvviso, capita persino l’occasione di uscire dal virtuale per entrare nel reale. E’ un dono ancora più grande.
@ Principessa e Marta grazie per quel frammento di esperienza…. io ci penso spesso, come per prevenire, arriverà il giorno che toccherà anche a me farmene carico e penso sempre che vorrei essere preparato….. per esperienza so che le generazioni avi di mia mamma (ramo femminile), hanno cominciato il crollo verso i 90 anni. Vorrei solo essere preparato e dare il meglio, forse ho ancora un pò di tempo avanti.
A Principessa un pensiero speciale.
Una persona nel blog si sta sbizzarrendo con espressioni inquietanti. Mi sono detto che non è il caso di fargli da megafono (!!!) Alla scuola della Libertà come mi direbbe Luigi, mediterò nel mio cuore.
@ Marta
nonostante tanto impegno nella mia Chiesa, trascinato a Taizè, mi si svelò e compresi l’universalità della Chiesa di Cristo.
Esemplari i Frère, che alla fine della settimana di condivisione, invitano a rientrare nel quotidiano e a mettersi a disposizione della propria Chiesa locale.
non ho seguito questo dibattito in particolare, ma è da ieri che come forse Luca e Fabricianus, sento dispiacere per l’assenza di alcune voci con cui ci siamo spesso confrontati qui… non farò un peana perchè è pur sempre un blog e non è la fine del mondo… ma sono dispiaciuto.
Dispiaciuto che qualcuno non si senta di poter “dialogare” liberamente anche su argomenti che toccano le viscere (almeno nel mio caso) come Cristo e la sua Chiesa; dispiaciuto di alcuni toni che abbiamo raggiunto nelle ultime settimane, che mediazione della scrittura e foga a parte, forse hanno travalicato le linee; dispiaciuto di non sentire voci ragionevoli che mi pongono di fronte (con rispetto e ascolto reciproco) un modo differente di leggere fatti e idee.
Ovviamente, non è colpa di Luigi. Il cui stile è sempre quello, pre e post pensione. 🙂
p.s. oddio, mi è venuta una “cattiveria” finale sulla punta della lingua… Evagrio salvami tu, dammi un versetto… niente, non resisto… ma non è che qualcuno ha mollato perchè questo non è più il blog di un vaticanista in carriera?
per matteo, il “blog della moglie” cui alludi credo sia quello della moglie di Alessandro Iapino, amico e co-autore di http://motividifamiglia.blogspot.com, e non della mia… per la precisione 😉
e comunque grazie dell’affettuosa citazione!
grazie princeps e rob55 per il vostro affettuoso saluto,
matteo ’72
Il 24 gennaio compio 64 anni. Sono il più vecchio?
Ciao a tutti.
Ciao Moralista,
scusami ma ero convinto che era tua moglie.
Per sump, clodine e maioba, credo che non c’entri nulla il fatto di un vaticanista in competizione.
C’è stato un momento in cui le espressioni sono diventati così forti, che ci siamo fermati per non farci del male.
Io stesso mi ritrovo spesso a cancellare quello che ho scritto prima di mandare l’invio, o altre volte di pentirmi di aver scritto, non perchè non convinto, ma perchè in certi frangenti non è il caso.
Sono ricaduto nel difetto di confrontarmi con Mandis, mentre è chiaro che posso mettermi in solo ascolto a senso unico.
Mi rendo conto che la mia comprensione di Chiesa, nell’oggi (quello che comprendevo…ieri era molto diverso e dogmatico nero/bianco) sicuramente urta qualche compagno o compagna.
Come cristiano limitato, non professo una religione, ma desidero e cerco l’incontro con Cristo che mi è accanto, nella tradizione Cattolica in cui sono nato e vivo
Mattlar, vedo che i “trentenni” sono molto rappresentati in questo blog. Una fascia generazionale importante.
Spero che si affaccino anche “ventenni” curiosi, sperando che non li facciamo scappare!!!!
Abbiamo bisogno anche di loro e sentire le prossime generazioni di cristiani.
Daii, Lazzaro, non sei solo.
Comunque 30-40-50-60….
ci siamo.
Ora confesso anch’io la mia età: sono nato nel 1953, quindi sto per compiere (ahimé) 56 anni.
ma che “ahimé” … e comunque fin dall’inizio ho avuto l’impressione foste tutti nel range dei trentenni/ventenni …
Che strana cosa!!!!
i favolosi anni 50 devono ancora dare molto e ancora per molto……
Coraggio !!!!
L’età non conta, conta SOLO andare in Paradiso.
Mandis, ma tu , ogni tanto, sorridi? scherzi? pensi a qualcosa di “leggero”?
Sostanziale incomprensione del camerata Fiore al problema palestinese .
Per prima cosa non bisogna mai legare un movimento politico ad idee di carattere razziale ( antisionismo) nè tanto meno a idee religiose apocalittiche ecclesiali sui popli eletti .La politica si occupa d’ altro . Questi sono stati i limiti del nazismo e poi , nel finale, del fascismo . Se i battezzati fossero il nuovo popolo eletto,e potrebbe anche essere , allora sono popolo eletto anche gli americani e sopratutto i cattolici italiani , mentre noi sappiamo che al mondo non ci sono stirpi piu peccatori di questi due popoli mettici . Chi sono i veri eletti lasciamolo stabilire a Nostro Signore ! La politica sociale non si occupa di guerre tra popoli eletti ma di ben altro ,nè tanto meno di questioni democratiche …….
Il sincretismo religioso e democratico che propone Fiore , poi , se fosse attuato in italia ci porterebbe a un disatro epocale , in quanto dovremmo riconoscere sia i diritti degli islamici e sia i diritti degli ebrei ad avere moschee e sinagoghe ,mentre noi siamo contrari sia alle une uno che alle altre .
Le guerre tra circoncisi a noi non interessano , però siamo molto favorevoli a delle limitazione dei popoli semitici nel nostro paese che minacciano le nostre tradizioni e istituzioni e pare che israele costituisca in questo momento un
elemento di controllo proprio sull’islam che in oriente domina incontrastato .
Dovremme temere piuttosto le allenze di quste due religioni contro di noi .
Dall’altra parte però non possiamo non detestare l’alleanza di questo stato (israele) con le lobby economiche nordamericane che vanno a braccetto con gli sceicchi arabi minacciando i popoli europei anche nei loro interessi economici . Arabi ed ebrei fino a ieri erano alleati contro i popoli cristiani dell’europa e hanno permesso l’avanzata turca nei balcani .. Ecco perchè siamo per una essenziale equidistanza che ci porta a non intrometterci nei loro affari e a non fare la conta dei loro morti , sia pure con donne e bambini .
IL Presidente di VDR
principessa, mi hai fatto sorridere 🙂 e stamattina non era facile!
Per me non è importante il Paradiso e, per riuscire ad amare Dio e lasciarmi amare da Lui, andrei anche all’inferno.
pensa lazzaro che Dio “é” il Paradiso…
per carità liberissimo di andare all’Inferno, ma lì Dio non c’è.
princess, molto più di quanto tu pensi, Don Bosco insegna ad essere allegri e gioiosi, ma senza che questo allontani dall’unica cosa davvero importante: la salvezza dell’anima.
Giovanni, rifletti bene sul significato della frase.
il fatto e’ che Don Bosco l’aveva capito e lo metteva in pratica…
Tu forse hai bisogno ancora di qualche tempo e di qualche studio per comprendere che la natura umana e’ fatta anche ( e forse soprattutto) di sbagli, di leggerezze, di mancanze,di sorrisi e di gioco , si’ proprio di gioco, attraverso il quale riusciamo ad essere innocenti come i bambini e a risultare graditi al Padre.
Un abbraccio sempre
no, Mandis, lascia perdere don Bosco… che ti questi tempi mi sento particolarmente ispirato e competente a parla in sua vece… San Giovanni Bosco, perdona la superbia!
preferisco chi prega a chi imbraccia un fucile o tira pietre o si fa esplodere.
noto, però, che quando in un conflitto già territoriale si aggiunge una componente religiosa le cose si complicano.
e questa è una responsabilità che le religioni organizzate dovrebbero discutere al proprio interno.