“Noi vogliamo restare, siamo qui da secoli e il Signore ci ha fatto nascere in questo Paese per un motivo. Ma io non posso obbligare la gente a non andarsene, perché per farlo dovrei garantire loro il lavoro, la vita e la pace. Ci vuole una fede eroica per scegliere di non partire (…). Noi chiediamo la pace, la sicurezza, la protezione dei nostri diritti e l’uguaglianza (…). Domenica scorsa le chiese sono rimaste aperte e la gente è venuta in chiesa per pregare da ogni parte della città (…). Il coraggio ci viene dalla fede, dalla tenacia, dalla nostra resistenza di cristiani e dalla vita fedele a Cristo e alla Chiesa“: sono parole di un’intervista al vescovo ausiliare del Patriarca caldeo di Babilonia, Shlemon Warduni pubblicata oggi da Il Sussidiario. Qui puoi leggerla intera. Conosco Warduni e gli mando un abbraccio anche a nome dei visitatori.
Il vescovo Warduni: “Noi vogliamo restare in Iraq”
43 Comments
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http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/hrubrica.asp?ID_blog=242
Buonanotte a tutti.
Penso veramente che in questa vicenda si debba guardare la realtà delle cose in tutta la loro verità e drammaticità. Molto spesso si fanno disquisizioni e diatribe inutili a proposito della fede. Si disquisisce su temi marginali come il sacerdozio delle donne o l’uso del latino. Qui siamo di fronte a persone che non possono vivere nella pace e nella sicurezza, che mettono a repentaglio la loro vita. Devono restare per essere uccisi? Devono andarsene per vivere una vita da profughi? Devono essere rinchiusi in una zona protetta? Bando alle chiacchiere, si faccia sentire intanto una protesta adeguata. E soprattutto si preghi per loro, a voce alta, in tutte le chiese.
http://www.youtube.com/watch?v=AKIZzXXkX5M
buona notte, Syriacus.
maria cristina
[Grazie, MariaCristina. Mi ha commosso quell’Intermezzo -composto in tarda età- , suonato dalla bella Hélène..
(Ho un amore un pò complicato per Brahms. Amo le sue Sinfonie, e non solo.)
A suo tempo ebbi la fortuna di cantare i Liebeslieder di Brahms, che musicano delle modeste poesie d’amore, ma, alla luce di qualche post fa su rami e uccelli e cristiani… ecco il tredicesimo -su diciotto- Canto d’amore :
“L’uccellino vola nell’aria, cercando un ramo; e il mio cuore anela ad un cuore, un cuore su cui riposare in pace.”
Gute Nacht noch. ]
Se oggi, in un tempo in cui tutti si scandalizzano di tutto quello che succede, si reagisce così alle persecuzioni contro i cristiani … non so che pensare.
come può un cristiano che vive in Italia, immaginare o immedesimarsi nella vita di un cristiano che vive in Iraq..quasi impossibile!! noi andiamo alla messa la domenica con un senso più o meno di noia e di senso del dovere e della tradizione ..poi passiamo dalla pasticceria a comprare le paste..
se ci dicessero se vai a messa oggi rischi di morire..ci andremmo?
se ci dicessero buttano le bombe sulla Chiesa ci andremmo?
se ci dicessero ti sparano sicuramente un colpo in testa se sei cristiano , saremmo tuttavia cristiani?
io mi permetto di dubitarne!!! se posti di fronte alla morte, come minimo
saremmo accomodanti .. come disse un Vescovofrancese sotto la minaccia della decapitazione ” Credete in Dio? ” ” molto poco…..”
Syriacus
Aimez-vous Brahms?
come non pensare al meraviglioso tema in do minore del terzo movimento , poco allegretto , della Sinfonia n. 3, ?
do-re-mi sol-fa- re?
forse il più romantico tema che sia mai stato scritto!
mc
Mettiamola anche così: stiamo parlando di cittadini iraqeni cui è negato il fondamentale diritto (uno dei più importanti di ogni persona) di libertà religiosa.
Ora, e con l’eccezione, se non erro (Luigi e gli amici, se del caso, mi correggeranno), dell’Amministrazione statunitense di Barack Obama non mi risulta che altri governi, nè, in particolare, che alcun governo europeo abbia alzato la voce per raccogliere l’appello del nostro Papa e protestare (per quel che può valere la protesta, d’accordo: ma, a volte, vale, vale …….) contro queste intollerabili violenze alla libertà personale di nostri fratelli: “passi” per il governo italiano, ormai più morto che vivo, ma gli altri ?
Buona notte a tutti !
Roberto 55
«Credete in Dio?» «Molto poco»
Non conoscevo questo aneddoto e lo trovo bellissimo.
Preghiamo di avere, al momento, abbastanza fede per dare una risposta così vera …
L’amministrazione Obama si è data da fare? Secondo qualcuno non molto.
http://www.antoniosocci.com/2010/11/salviamo-asia-bibi-vedi-appello-di-tv2000-in-fondo/
Il ministro Frattini, invece, a quel pare si sta dando da fare per Asia Bibi, e stasera ci sarà una trasmissione su RAI2. Ma una volta c’erano pure le fiaccolate, i ritratti sulle mura del colosseo, lo sdegno universale … E pensare che per la maglietta del ministro Calderoli sono successe tragedie …
“come può un cristiano che vive in Italia, immaginare o immedesimarsi nella vita di un cristiano che vive in Iraq..quasi impossibile!! ”
—-
In un bellissimo libro scritto nel 2005 Paolo Rumiz : Gerusalemme perduta – Frassinelli ed. 32 euro, racconta un itinerario da Bose a Gerusalemme descrivendo luoghi e situazioni di cui alcune comunità di fede cattoliche, ortodosse e musulmane incontrate lungo questo percorso si trovano a vivere nella quasi totale clandestinità. Leggendolo ci si può benissimo immedesimare.rimanendone sorpresi e colpiti da quanto pur vivendo nella società dell’informazione, si possano ignorare certi fatti e storie di che manifesta una fede.
di che manifesta una fede.
Da Discepolo apprendo l’aneddoto: «come disse un Vescovo francese sotto la minaccia della decapitazione ” Credete in Dio? ” ” molto poco…..”»; la situazione è peggiorata, lo si dice anche senza minaccia di patibolo:
http://www.riposte-catholique.fr/breves/resurrection-du-christ-mgr-noyer-parle-maintenant-dune-rumeur
Invece, i piccoli chicchi di grano (Gv 12, 24) citati da Nino, danno speranza.
Sempre sull’onda del “e noi cristiani italiani che faremmo?” azzardo l’ipotesi che anche per lasciare il proprio Paese ci vuole coraggio, tanto e che – purtroppo – non viene preso come in considerazione.
E’ l’eroismo di tenere in vita l’importante, perdendo l’altrettanto importante “casa” che è lo Stato in cui ogni uomo è nato.
Mai parlato con equadoregni, filippini e tutto quel popolo che ormai fanno parte delle nostre comunità cittadine e anche parrocchiali?
Ecco, se parlassimo con loro avvertiremmo un dolore profondo, un senso di sradicamento, una nostalgia da abbandonato o esiliato …
E loro si sono spostati per lavoro e quindi con tutta la comprensione umana, ma quelli che espatriano per salvare la religione come li prenderemmo?
Anche questo è eroismo che è povertà di chi rinuncia a tutto per salvare l’importante?
… e tutta la Bibbia dall’AT all’Apocalisse riporta casi di persone che ha lasciato il proprio Paese per Dio.
sul mio blog pubblico la lettera di un sacerdote iracheno su ciò che è accaduto dieci giorni fa in una chiesa di Baghdad…
I cristiani sono vittime innocenti, insieme a tanti altri. In questo momento credo che siano la parte assolutamente più debole della popolazione.
Non c’è pace senza giustizia.
http://maioba.blogspot.com/2010/11/liraq-non-ha-pace.html
Principessa, ovviamente ricambio molto volentieri i saluti a Matteo Larincelli di origine abruzzese. Ogni tanto durante la giornata quando ci penso mi viene da sorridere. Tu comunque sei la donna degli incontri incredibili da caffé, da un continente all’altro: dal famoso caffé con sfondo di Luigi a Roma fino a Mattlar (non the original), capitano tutte a te!!!
Nella liturgia delle ore di oggi leggo queste parole di Pio XI:
“La Chiesa di Dio, per ammirabile provvidenza, fu costituita in modo da riuscire nella pienezza dei tempi come un’immensa famiglia. Essa è destinata ad abbracciare l’universalità del genere umano e perciò, come sappiamo, fu resa divinamente manifesta per mezzo dell’unità ecumenica che è una delle sue note caratteristiche”.
Come dire, che la chiesa dell’Iraq è strettamente legata a noi. Leggo su “Avvenire” di oggi che domenica prossima in tutte le chiese si pregherà per l’Iraq. E’ un segno. Ma lasciatemi dire, cari amici, senza offendervi, che molti post in questo blog sono distratti, fiacchi e deludenti. Ieri sera vi davate la buonanotte l’un altro, stamattina vi fate convenevoli; non sarebbe bene darsi una mossa?
Domenica preghiera per i cristiani iracheni (a Roma):
http://www.vicariatusurbis.org/cmdroma/attivita/Iraq.htm
L’eco alla domanda di Antonella forse è riposto in questo versi di Eliot:
“Ricordate la fede che trasse gli uomini dai loro focolari
Al richiamo di un predicatore errante.
La nostra età è un’età di virtú moderata
E di vizio moderato
In cui gli uomini non deporranno la Croce
Perché mai l’assumeranno.
Eppure nulla è impossibile, nulla,
Agli uomini di fede e convinzione.
Rendiamo quindi perfetta la nostra volontà.
O DIO, aiutaci”.
“Ieri sera vi davate la buonanotte l’un altro, stamattina vi fate convenevoli; non sarebbe bene darsi una mossa?”
Buonasera.
ohhh …. buonasera a tutti anch’io e a tutti … con gentilezza e cordialità … più mossa … (di cuore) di così!!!
😀
Caro Syriacus, non ho potuto trattenere una risata di fronte al suo “buonasera”. Ma, da vecchia professoressa, mi chiedo se il suo atteggiamento sia una sorta di ironia arioresteca, o un pilatesco laversene le mani, o una specie di scetticismo cosmico. Non ricorda Terenzio “Nihil humani a me alienum puto”? Mi sembra che il fatto che ci sia gente che muore per la propria fede sia un caso umano. Anche il fatto che di una donna condannata a morte per blasfemia perché proclamava che Gesù è morto per i nostri peccati mi sembra che sia un caso umano. Mi sembra invece assurdo il fatto che per salvarla se ne parli come della “seconda Sakineh”.
Se è per quello, una volta uno ha parlato della Quaresima come di una specie di Ramadan…
N.B.
Per tutte le anime belle: la donna pakistana NON era complice in uxoricidio.
Non ricorda Terenzio “Nihil humani a me alienum puto”?
Eccome!
Homo sum… Lo inserii in un tema a quattordici anni (ma prima passando dalla cattedra della prof di lettere a chiedere conferma dell’esistenza di tale detto che mi girava per la testa, per scriverlo corretto… ; d’altronde era prima scientifico allora).
Sarò anche un pò uno scettico cosmico (anche se gli scettici filosofici sono dei gran rompiscatole) , comunque nel mio piccolo talvolta mi inca**o davvero.
Segno dei tempi:
Ieri sera mentre scendevo le scale ho visto su un contatore della luce vicino al portone, che usiamo per ora per esporre la posta che nessuno ha preso dalla buca comune a quattro interni, un avviso di giacenza delle Poste, solo soletto, relativo ad uno dei pakistani che mi hanno lasciato da poco come unici compagni (è il caso di dirlo fuor di metafora) di pianerottolo. Il nome del destinatario è “ISLAM” .
Niente di ché, conosco frotte di islamici, almeno rispetto a un italiano medio, e non ho problemi con loro (conosco certe loro idee..) però… dopo tutte le discussioni qui, vedere per la prima volta in casa propria una lettera per il Signor Islam, mi ha fatto un certo effetto. Ma questione di un secondo, poi tutto è rientrato.
Comunque, nel kebab in cui avevo già notato sulla porta di vetro la Theotokos e Sant’Antonio da Padova, ho notato pure San Sebastiano e Santa Caterina da Genova (santa rinascimentale genovese, quella del Trattato sul Purgatorio) .
Buona serata di nuovo.
Sì, anche io ho svolto molti temi che cominciavano: “Homo sum: nihil humani a me alienum puto”. Anche quello del concorso a cattedra l’ho cominciato così. La seconda frase diceva: questo non ha nulla a che fare con “illud plautinum”: “Homo homini lupus”.
WOW
“Il ministro delle minoranze, il cattolico Bhatti, dicono fonti della Farnesina, durante l’incontro con l’esponente italiano ha dichiarato che aprirà un’indagine sul processo di primo grado subito dalla donna prima che passi alla suprema corte per l’ultima istanza. Corte che, sostiene Bhatti, in Pakistan non ha mai confermato una condanna a morte per blasfemia. Nei colloqui bilaterali con il collega degli Esteri Mahmoud Kureshi, il responsabile della Farnesina ha dichiarato che «pur non conoscendo i dettagli della vicenda, l’Italia è in ogni caso contraria alla pena di morte ed è ugualmente contraria alla discriminazione delle minoranze religiose. Si parla di emendare la legge antiblasfemia – ha aggiunto Frattini – e noi chiediamo che vengano rispettati i cristiani. L’Italia crede profondamente nell’interculturalità, nel valore del pluralismo e nella salvaguardia della libertà religiosa. La presenza del primo cattolico della storia nel governo pachistano è già un passo avanti, ma ci vorrebbero quote per minoranze in ogni assemblea elettiva». Frattini ha poi incontrato le minoranze religiose che gli hanno chiesto un intervento per sollecitare garanzie.”
(Da Avvenire di oggi)
Bene Syriacus. Frattini mi fa sentire contenta di essere italiana (e poi è pure un uomo molto piacente).
Ho visto al TG le immagini dei feriti di Bagdad portati a Roma per essere curati. C’era in oro e negli occhi dei parenti tanta dignità e muto dolore.
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/hrubrica.asp?ID_blog=196
Non ci sono solo i cristiani di Bagdad, non dimentichiamoci del Pakistan!!!.
buongiorno e buonpomeriggio.
e solo per syriacus…(non posso trattenermi)
http://www.youtube.com/watch?v=1trE3ms3AGo
Mc
http://www.avvenire.it/Chiesa/asia+bibi_201011121149460570000.htm
[NOOO Discepolo, abbiamo postato lo stesso video in maniera indipendente!!
(Un pò come le scoparta del cacolo differenziale di Newton Leibniz…)
Ora rimedio subito con una versione che ho scopErto del medesimo brano (ultra-romantica-decadente-mittel-ost-europea , per accordeon e orcherstra) :
http://www.youtube.com/watch?v=DlbD3Drz7Tk ]
Non me ne voglia Antonella. [..Domani se sto meglio ho deciso che andrò alla Divina Liturgia cattolico-bizantina degli ucraini. Così sarò (un poco) più vicino alle chiese d’Oriente..]
Dove sono queste liturgie ucraine? Io ho solo la Messa tridentina dalle suore.
Cara Antonella, sono appena stato ad un Vespro ortodosso in una chiesa genovese, seguito da un concerto corale in una artistica sala congresso gestita dalla curia. Domani conto di assistere alla Divina Liturgia non più ucraino-bizantina, ma russo-ortodossa. Cambio improvviso di programma: oggi pomeriggio mi giunge la mail di un amico esperto di cristianesimo bizantino, e mi invita a tali eventi religiosi. Al vespro erano presenti anche vescovi e arcivescovi. Ma qual’era l’occasione? Bene: la Chiesa Cattolica in Genova, maternamente e giustamente ha pensato di accogliere a braccia aperte per più giorni la non scarna delegazione russo-ortodossa per un preciso motivo: i dieci anni d’esistenza della Parrocchia della Trasfigurazione a Genova, della medesima confessione. Il concerto è stato invece eseguito dal Coro della Parrocchia russo-ortodossa di Roma, quella di Santa Caterina d’Alessandria. Il medesimo coro, di otto elementi, ha partecipato ai Vespri, meravigliosi come prevedibile. Ero uno dei pochi non russi/ortodossi presenti, oggi pomeriggio (se si escludono anche i sacerdoti ortodossi italiani, compreso il parroco della Trasfigurazione -che fra l’altro è collega alla lontana..)
Mi aspetto grandi cose dalla Divina Liturgia di domani mattina, sempre a Santa Marta. Per gli Ucraini, che celebrano ogni domenica a Santo Stefano alle 12:30, sarà un’altra volta. (Lì per lì mi pareva di ‘tradirli’ per Mosca: poi però quel mio amico mi ha detto che ad un incontro-conferenza stamattina, era presente, oltre al pro-vicario generale, anche il parroco della comunità ucraino-cattolica ; nota che a casa loro non se la stanno passando meglio di prima, dopo l’elezione del filo-russo Ianukovich a presidente d’Ucraina..)
Note di colore: bello il velo variopintissimo di una giovane fedele ortodossa (tinte dal rosa pallido al viola scuro, passando per il fuxia), il diacono dalla fiera aria putiniana ammantato d’oro bizantino davanti ad un altar maggiore grondante ori latinio, le volte di Santa Marta chiaramente restaurate perchè a suo tempo cedute sotto i bombardamenti anglo-americani, sotto cui finimmo perché sotto una tirannide, un pò come gli iracheni..
Saluti dall’ “Isola delle chiatte Luciano Berio” (donata al Porto Antico dai Rimorchiatori Riuniti nel 2001 : tali vecchie chiatte, sormontate da pedane con panchine, si muovono in continuazione, specie se il mare non è calmissimo, o se c’è vento: con l’ effetto di suoni apparentemente sinistri, che però in realtà son come musica, un cigolio incessante e in continua evoluzione, con un suo perché, un pò come certa musica ‘colta’ del secondo Novecento..:)
Che bella l’offerta di wireless a docici euro l’anno solo per questa zona di Genova, poter salutare un blog, seduto imbaccuccato su delle chiatte cigolanti sul mare, vista Lanterna.. (A volte -a volte- Genova è proprio bella…)
Ma ora torno a casa: ho bollito il sedano-rapa, quello che piace ai russi (vedi che combinazione!) : mi sa che lo mangerò con maionese e uova di quaglia sode (più patate e cipolle lesse).
(Wow – Appena prima di cliccare ‘invio’, un’onda ‘anomala’ da qualche nave uscente o entrante, ha provocato uno sconquasso delle chiatte, simile a quello dei treni sugli scambi in stazione, quando sei in piedi e stai per scendere, e quasi cadi addosso al vicino…; ma l’effetto ‘musicale’ è stato incredibile..)
[Antonella, per avere un assaggio di quanto gustato oggi e spero gusterò domani (e mi piace partecipare seguendo i testi se possibile, facendomi i segni di croce ‘all’incontrario’ e con le dita che si toccano, e relativo inchino, assieme agli altri) :
http://www.youtube.com/watch?v=C12QU36jg4E
Certo, un contesto un pò diverso, con dimensioni un pò maggiori… (a Mosca, quando c’era il compianto Alessio.) Gli Ucraini non cattolici poi, sono lo stesso, quelli cattolico-bizantini più o meno lo stesso.. ]
Caro Syriacus, chi sa come è il rito caldeo a Bagdad? In quanto a me, stamattina, festa del nostro patrono (un vescovo del VI secolo), ero l’unica fedele presente alla messa in rito tridentino cantata in gregoriano dalle suore di clausura, che a questo fine hanno fatto ricerche d’archivio, ritrovato testi ormai dimenticati, supplito con la loro perizia alla perdita degli spartiti originali. Sì, anche a casa nostra si può fare dell’archeologia.
Cara Antonella, anche se eri l’unica fedele ti devi rallegrare!
Un solo cuore vale come tanti cuori.
un solo cuore ha in se’ l’infinito. la folla non aggiunge nulla in più.
MC
http://www.youtube.com/watch?v=5JwKDzPlYQs&feature=related
ancora un Brahms che adoro.per Syriacus e per tutti.
perchè la musica e la bellezza portano a Dio.
MC
(Detto fra noi, Antonella, sinché non cambio residenza, quel vescovo del VI secolo sarebbe ancora “il mio patrono”…;)
(Detto fra noi, Maria Cristina, Brahms per pianoforte, eseguito da Gould è forse un pò meno Brahms e pò più Gould : ma per me Gould è un pò come la frittura: ogni cosa fritta esce dall’olio trasfigurata.. ; fai conto che settimane fa ho sentito Wagner eseguito da lui al piano, sulla Filodiffusione… Incredibile: lo amo; e poi, l’hai mai sentito eseguire Byrd sul piano?!)
(Un commento al video che ho letto solo dopo aver postato quanto sopra:
“The piece, many years ago, that made me fall in love with Brahms, with? Gould, with classical music.” 🙂
(Domani, al Carlo Felice di Genova, la super-russa Lilya Zilberstein, esegue Chopin, Skrjabin, Rachmaninov. Mi sa che ci sarò:)
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM
Dómine Jesu Christe, Rex glóriæ, líbera ánimas ómnium fidélium defunctórum de poenis inférni et de profúndo lacu: líbera eas de ore leónis, ne absórbeat eas tártarus, ne cadant in obscúrum: sed sígnifer sanctus Míchaël repræséntet eas in lucem sanctam: * Quam olim Abrahæ promisísti, et sémini ejus. V. Hóstias et preces tibi, Dómine, laudis offérimus: tu súscipe pro animábus illis, quarum hódie memóriam fácimus: fac eas, Dómine, de morte transíre ad vitam. Quam olim Abrahæ promisísti, et sémini ejus.
Signore Gesù Cristo, Re glorioso, libera le anime di tutti i fedeli defunti dalle pene dell’ inferno e dal profondo baratro ; liberale dalle fauci del leone affinché non siano sprofondate nell’abisso e non precipitino nelle tenebre; ma il santo alfiere Michele le porti nella luce santa:* che un tempo hai promesso ad Abramo e alla sua discendenza. V Ti offriamo, o Signore, vittime e preghiere di lode : accoglile per le anime che oggi ricordiamo.
Fa’, o Signore, che passino dalla morte alla vita. * Che un tempo hai promesso ad Abramo e alla sua discendenza.
[Amen.]