Il Vaticano avrà un padiglione alla Biennale di Venezia

Sabato il papa ha parlato agli artisti nella Cappella Sistina e non ha cercato i “suoi” ma si è rivolto a tutti: l’ascoltavano anche cristiani non cattolici, ebrei, musulmani e atei. Con la stessa larga veduta l’arcivescovo Ravasi ha annunciato che il Vaticano sarà presente nel 2011 alla Biennale di Venezia con un proprio padiglione: «Vorrei rivolgermi a sette-otto artisti di tutto il mondo, a cominciare dall’Africa e dare loro come spunto i primi undici capitoli della Genesi dove si trovano già tutti i temi fondamentali: la creazione, il male, la coppia, la violenza familiare e sociale, l’ecologia e il diluvio, l’imperialismo di Babele». Ne tratto in un articolo pubblicato oggi da LIBERAL con il titolo LA STRATEGIA DELLA BELLEZZA. RATZINGER RINNOVA L’INCONTRO TRA LA CHIESA E L’ARTE NEL SEGNO DEL RISPETTO RECIPROCO.

9 Comments

  1. Solo un dubbio, Luigi. Mi risulta che all’incontro con gli artisti non siano stati invitati proprio i componenti – da poco nominati – dell’Accademia Pontificia delle Belle Arti e delle Lettere. Non capisco….

    24 Novembre, 2009 - 17:23
  2. Luigi Accattoli

    Non so di questo sgarro… Ho letto qua e là polemiche piccole e grandi sulle presenze nella Sistina, ma credo non valga mettersi per questo sentiero. E’ ovvio che se il Papa parla agli “artisti” di tutte le “arti” di tutto il mondo, le presenze non potranno che essere simboliche: e dunque quel pittore, quel cantante, quell’attore, quello scultore, quel poeta rappresenteranno tutti gli altri – e se c’è un musulmano quello rappresenta tutti i musulmani…

    24 Novembre, 2009 - 19:57
  3. tonizzo

    Bella mossa, quella del padiglione. La trovo geniale.

    24 Novembre, 2009 - 22:10
  4. Per carità, nessuno sgarro. E’ solo che non si capisce la logica. Io, per quello che vale, apprezzo moltissimo Ravasi e sono contento per questa iniziativa. Anche se l’evento, per come è stato costruito e rappresentato, è apparso un po’ troppo mondano per i miei gusti. Mancano i componenti dell’Accademia, però ci sono i Pooh… Invitati a parte, credo che il tema del rapporto con l’arte e la cultura sia determinante, ma ancora ampiamente irrisolto. Così come, del resto, il rapporto con la modernità. Mi sembra manchi ancora, nella nostra amata Chiesa, pur con tutti i pesi e contrappesi che siamo bravissimi a considerare, quella sana passione per la libertà, che certo comprende anche la possibilità di sbagliare, ma che è inseparabile dalla passione per la vita.

    Un caro saluto

    24 Novembre, 2009 - 22:21
  5. Grazie lyco, l’ho letto con piacere e condivido molto. Anche se non tutto. Mi pare infatti che manchi, accanto alla critica nei confronti dell’arte contemporanea, una comprensione di quest’arte che non sia solo “negativa”, e un’interrogazione – questa sì critica – del perchè vi sia stata e via sia ancora questa frattura tra arte e fede. Perchè la fede degli ultimi decenni (secoli) non è riuscita a provocare una produzione artistica (salvo eccezioni) che sappia offrire agli uomini di oggi una visione della Bellezza in cui si possano riconoscere? L’incontro fecondo tra arte e fede ha bisogno di avvenire su nuovi Territori, che non possono certo essere quelli del passato (come qualcuno vorrebbe). Il nulla dell’arte contemporanea, il suo aprire squarci (Fontana) per sondare nuovi territori, può essere considerato in questo senso un nulla “provvidenziale”. (San Giovanni delle Croce: nada, nada, nada)

    25 Novembre, 2009 - 9:54
  6. roberto 55

    Bene: così, nel 2011, avrò un buon motivo per tornare a visitare la Biennale di Venezia (nonostante mi disti poco più di 20 chilometri sono anni ed anni che non ci vado).

    Buona notte a tutti !

    Roberto 55

    25 Novembre, 2009 - 23:51
  7. http://armellin.blogspot.com
    sono l’autore-artista de IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993-2010 che ha superato i 1600 pezzi ed è la ricerca più avanzata dell’arte sacra contemporanea nel Mondo.
    Ravasi mi scrisse a fine 2009 con tanti auguri per l’iniziativa ma che per il 2010 non poteva passare in studio a Pompei perchè già impegnato dal 1 gennaio al 31 dicembre 2010.

    Ho chiesto di mandare un suo delegato ma non ho ricevuto risposta. Siccome siamo a luglio 2010 e IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993-2010 è virtualmente candidata alla partecipazione della prima edizione Vaticana alla Biennale, non vorrei come autore-artista rimanere escluso per logiche lontane e incomprensibili al mio fare arte con la forza della Fede.

    Secondo Lei ci sono altri luoghi oltre la Biennale per esporre un Capolavoro dell’arte sacra contemporanea. Luoghi che possano avere la stessa risonanza.E in che modo rendere concreta un’esposizione ad esempio a Roma ?

    Grazie.
    Armellin

    18 Luglio, 2010 - 19:02
  8. Luigi Accattoli

    La ringrazio delle informazioni che mi dà e le auguro il meglio, ma non saprei in che cosa esserle utile. Non ho alcuna competenza in materia di arte e mostre e simili.

    18 Luglio, 2010 - 21:08

Lascia un commento