Dopo il Rosario il ministro Salvini ha esibito il segno del Tau: foto del 16 agosto lo mostrano con il petto nudo su cui spicca la piccola croce a forma di T, che è simbolo biblico e francescano. “Si porta il Tau se si crocifigge la carne e i suoi peccati” aveva affermato Papa Innocenzo III l’11 novembre del 1215, chiamando a penitenza in vista del Giudizio. Il Tau infatti è un segno apocalittico: annuncia la fine.
Il Tau di Salvini e dell’Apocalisse
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E’ il mio “spillo” di questa settimana, pubblicato a pagina 51 della “Lettura”, il supplemento culturale del Corsera, che sarà in edicola fino a sabato.
Per sapere che siano gli spilli, vedi il post del 9 luglio 2017:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/accusa-er-papa-a-santuffizio/
Nei commenti che seguono, qualche ragguaglio sui Tau del profeta Ezechiele e dell’Apocalisse, di Innocenzo III, di Francesco d’Assisi.
Ezechiele 9,4: «Va’ attraverso la città, va’ attraverso Gerusalemme e traccia il segno del Tau sulla fronte di quegli uomini che sospirano e gemono a causa delle abominazioni che ivi si commettono».
Apocalisse 7,2 e 14, 1-7: “E vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente […]. Ecco l’Agnello in piedi sul monte Sion, e insieme a lui centoquarantaquattromila persone, che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo. 2 E udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di cetra che si accompagnano nel canto con le loro cetre. 3 Essi cantano come un canto nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e agli anziani. E nessuno poteva comprendere quel canto se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra. 4 Sono coloro che non si sono contaminati con donne; sono vergini, infatti, e seguono l’Agnello dovunque vada. Questi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l’Agnello. 5 Non fu trovata menzogna sulla loro bocca: sono senza macchia. 6 E vidi un altro angelo che, volando nell’alto del cielo, recava un vangelo eterno da annunciare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, tribù, lingua e popolo. 7 Egli diceva a gran voce: ‘Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l’ora del suo giudizio. Adorate colui che ha fatto il cielo e la terra, il mare e le sorgenti delle acque'”.
Papa Innocenzo III l’11 novembre del 1215, aprendo il IV Concilio Lateranense, così parlava del Tau con riferimento al profeta Ezechiele e all’Apocalisse: : “Segnate con il Tau la fronte degli uomini, segnateli con la forma della Croce prima che fosse posto il cartello di Pilato. Uno porta sulla fronte il segno del Tau se manifesta in tutta la sua condotta lo splendore della Croce; si porta il Tau se si crocifigge la carne con i vizi ed i peccati, si porta il Tau se si afferma: di nessun altro mi voglio gloriare se non della Croce di Nostro Signore Gesù Cristo. Siate dunque campioni del Tau e della Croce”.
Il Tau di Francesco. Le Fonti Francescane ci informano che Francesco fu presente a quel Concilio e riferiscono dell’uso frequente ch’egli faceva del Tau. “Egli ebbe dal cielo la missione di chiamare gli uomini a piangere, a lamentarsi… e di imprimere il Tau sulla fronte di coloro che gemono e piangono”: così San Bonaventura nella Legenda maior, 2 (FF, 1022).