Ragazzi e ragazze uscenti dalla metro al Colosseo e subito zittiti dall’abbaglio della luce e della pietra. Il sole va ai belli.
Il sole va ai belli
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Ragazzi e ragazze uscenti dalla metro al Colosseo e subito zittiti dall’abbaglio della luce e della pietra. Il sole va ai belli.
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Questo tema è come un soffio d’aria fresca, mi piace. Quando abbiamo festeggiato il primo compleanno del mio bis-nipotino ci trovavamo in un giardino fiorito pieno di sole, e il bimbino mangiava pollo e patate fritte con le manine, tutto contento. Anche allora il sole andava ai belli.
Caro Luigi, spero di non suscitare ironia se dico che la vera bellezza è quella di dentro, e come la vedi ? Non è visibile all’occhio umano, ” Io, Geova, scruto il cuore, esamino i reni, sì, per dare a ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni. “ ( Geremia 17.10)
Stando così le cose, posso starci anch’io al sole ? senza abbronzante o ci vorrà la crema? Sai, di questi tempi il sole può far male….ci sono ache i melanomi meglio essere prudenti.
Nessuno può dubitare che il mio bis-nipotino Cesare sia bello dentro e fuori.
Posso dire anzi che lui è il sole della casa.
Antonella lignani dice : “Nessuno può dubitare che il mio bis-nipotino Cesare sia bello dentro e fuori.” – Lo ha sezionato ?
“Posso dire anzi che lui è il sole della casa.” – Così non ha bisogno dell’asciugatrice anche nei giorni di pioggia.
Antonella.lignani… BIS NIPOTINO… significa che sei BIS NONNA?!?!?!?
No, sono soltanto una prozia. Quando è nato, ho organizzato per il 6 gennaio una festa delle prozie. Gioab, non le permetto di usare questi toni sarcastici su Cesare! Lei non ha un nipotino o bis-nipotino?
allora è un pronipote!!!
E’ proprio vero che il passare dell’età fa passare anche la memoria!
“Il sole va ai belli.” Da sempre.
Il Card. Tettamanzi si congeda così:
Tettamanzi: “L’immoralità è dilagante Tangentopoli non ha insegnato nulla”
L’intervista dell’arcivescovo di Milano a ‘Famiglia cristiana’ alla vigilia del passaggio.
di consegne al cardinale Scola. E a proposito della moschea: “E’ una opportunità”.
Ecco, quest’ultimo post di Luigi credo sia la risposta sul perchè ci si zittisce davanti a persone come Giulia.
La luce abbaglia e zittisce, anche perchè colpisce particolarmente se i nostri occhi si sono abituati all’oscurità e nell’oscurità per “trovarsi” si urla.
confermo. Sono molto abbronzato.
da noi si dice: “Il sole bacia i belli” 🙂
@Gioab
Antonella lignani dice : “Nessuno può dubitare che il mio bis-nipotino Cesare sia bello dentro e fuori.” – Lo ha sezionato ?
“Posso dire anzi che lui è il sole della casa.” – Così non ha bisogno dell’asciugatrice anche nei giorni di pioggia
Vede che ogni volta che apre bocca lo utilizza per fare insulti gratuiti agli altri? Non mi pare che questo le dia credito…
Come mi piacerebbe mettere nel pianerottolo una foto di Cesare baciato dal sole! Ma non so come si fa.
@Maioba, eh eh eh … da noi c’è la versione riveduta e corretta del detto che hai citato che suona così:
“il sole bacia i brutti, perchè i belli li bacian tutti” 😀 😀
Caro spuntocattolico, secondo me Gioab voleva essere spiritoso. A suo modo.
…e lecca il culo ai somarelli.
@Marilisa
Certo che allora non ha proprio il dono della simpatia…
Ciao a tutti, scrivo qui,
perché mi sembra lo spazio più ‘bello’ 🙂
Domani vado a Senigallia al Congresso Eucaristico,
per la premiazione del Concorso Nazionale scolastico.
Abbiamo vinto il primo premio per la nostra categoria.:-)
Così ci ricordate tutti o quelli che vogliono.
E’ un momento di festa.
Spiega meglio, fabi.
1) Quanti anni hai?
2) Da dove vieni?
3) Per cosa vi premiano gli uomini in gonnella?
4) In che contesto nasce e come si sviluppa il Concorso Nazionale Scolastico?
5) Cosa avete realizzato per meritarvi il primo premio e come?
6) Qual è la vostra categoria?
7) Quante e quali categorie sono presenti?
Auguri a te e ai tuoi compagni e alle tue compagne.
Attendo ancora, attendo sempre
ma fino ad un certo punto, poi…
Tuo.
Beato te, fabi. Devi essere molto giovane, mi ricordo quei concorsi e premi.
Ciao Marco, fine dell’attesa…
sono un’insegnante!
E i miei compagni sono 2 colleghi, maschio e femmina,
e i miei bambini.
La mia categoria è la scuola Primaria, ho scelto il tema della tradizione e abbiamo vinto l’area quella letteraria!
Le aree erano 3 e le scuole di ogni ordine e grado.
Il Concorso indetto dal Congresso e patrocinato dal MIUR.
Abbiamo presentato un dvd che tratta della vita di un piccolo
Servo di Dio, ucciso a 14 anni.
Anche lui era in gonnella:
era un seminarista, giovanissimo. Si usava così.
Nel dvd c’è un po’ di tutto: disegni, lettere a lui, riflessioni stupende,
calligrammi dolcissimi, rime, una splendida poesia, davvero molto bella! …
presentati con musiche un po’ nostre ( diocesi) o di altri …
Non so se è abbastanza per la tua conoscenza.
Per noi è una festa!
I bambini presenti sono elettrizzati.
Vincere un concorso nazionale …
Tutti commossi, pure.
Ci danno una LIM per la scuola. 🙂
Sufficit? 🙂
Antonella, sono una donna.
E insegno, puoi leggere sopra.
Grazie 1000!
Sufficit,
ma non del tutto.
Mancano due cose…
1) Il DVD poi lo pubblicherete?
1.a) Se si, quando e dove?
2) Come si chiama il giovane martire?
2.a) Da dove viene? Chi l’ha ucciso?
Complimenti davvero!!!
Bravissimi!!!
Mancherebbe una terza cosa, a dir la verità…
@ spuntocattolico
Caro spunto, da come scrive e da quello che scrive è chiaro che la sua giovinezza è la sua migliore caratteristica, vedrà che col tempo imparerà, bisogna sapersi adattare all’interlocutore – lo dice la Bibbia: “Non rispondere a nessuno stupido secondo la sua stoltezza, perché anche tu non divenga uguale a lui.” ( Proverbi 26.4)
“Con qualcuno leale agirai con lealtà; Con l’uomo robusto senza difetto ti comporterai senza difetto; Con chi si mantiene puro ti mostrerai puro; E con chi è perverso ti mostrerai tortuoso;” ( Salmi 18.25-27)
Forse se studiasse la Bibbia un po’ di più se ne renderebbe conto.
Stia bene.
@Gioab
“Non rispondere a nessuno stupido secondo la sua stoltezza, perché anche tu non divenga uguale a lui” quindi.. spero che non sia diventato troppo stolto nel rispondermi..
Il problema è che la Bibbia non si studia ma la si vive… questa è la differenza sostanziale.. mentre lei rimane uno che spulcia la bibbia ma rimane fermo, io quanto meno nel mio piccolo cerco umilmente di viverla…
Marco,
il dvd è già disponibile,
l’abbiamo già diffuso. GRATIS! E solo gratis!
Ma non è qui il posto per mettere il mio indirizzo o il tuo,
ma ne possiamo parlare.
Il piccolo Servo di Dio, avevo omesso di proposito il nome perché …
lo sappiamo Luigi e io, ( ma niente di personale solo si stava pensando se aggiungerlo ai Fatti e di Vangelo e se sì, come), si chiama Rolando Rivi.
Ucciso a pochi gg dalla fine della seconda guerra mondiale …
perché seminarista.
I bambini sono stati splendidi!
Titolo del dvd, inizia con le parole di Rolando stesso.
Io sono di Gesù.
Rolando Rivi
Memoria di un’appartenenza.
Ci siamo meritati la vittoria,
ma il Servo di Dio è lui.
Lui è morto per il suo essere di Gesù.
Ora aspettiamo tutti la sua beatificazione.
Per la terza cosa ci devo pensare, tuttavia se fosse un segno di congratulazioni … 🙂
Tu mandamelo…
sarò io a decidere dove lasciare che si posi.
Io ad illudermi, dandogli un motivo…
O nemmeno l’illusione, l’immaginazione
mi sono concesse per consolazione?
…Intanto ho trovato qualcosa di te e del DVD:
“L’idea di partecipare al Concorso con le nostre classi, mie e della mia collega ****, è venuta spontanea.
Stavamo affrontando nelle ore di religione figure di testimoni e quando ho letto sul Bando che se ne poteva presentare uno al Concorso, ho pensato subito al giovanissimo Servo di Dio: Rolando Rivi, nato a Reggio, a San Valentino, più precisamente, e lì sepolto, nella sua chiesa parrocchiale che lo aveva accolto come figlio di Dio col battesimo, l’8 gennaio 1931, il giorno dopo la sua nascita e che lo aveva visto piccolissimo chierichetto all’altare anche se ‘non arrivava nemmeno a mettervi sopra il messale‘ e tante volte pregare, ‘fermo come una statua‘, cantare, suonare e aiutare i bambini più piccoli di lui ad instaurare un rapporto personale con il suo amico Gesù, il più intimo, lo chiamava lui stesso.
Rolando sta per essere dichiarato beato, la sua causa di beatificazione procede a Roma, perché la fase diocesana è terminata. Si attende la dichiarazione di martirio, e di conseguenza il suo essere venerato come Beato, nella Chiesa Cattolica.
Spiegare ai bambini la sua vita, la storia, i fatti per quanto terribili, il suo messaggio, lasciare a loro le domande, la ricerca di risposte, l’espressione libera dei loro sentimenti, delle loro soluzioni o considerazioni, era compito nostro.
Compito arduo trattandosi di un ragazzino, seminarista da 3 anni a Marola, ucciso a soli 14 anni, (praticamente loro coetaneo) alla fine della seconda guerra mondiale, periodo da loro poco conosciuto, e non sfociare mai nel suscitare desiderio di inutili rivalse o vendette, pur condannando ciò che era avvenuto.
Devo dire che è andata molto bene.
I nostri bambini, come i nostri ragazzi, hanno più bisogno di questo che di altro. I testimoni, ci sono per essere guardati, interrogati ed imitati nella loro originalità, nel loro rapporto col Signore Gesù, questo serve ai nostri ragazzini proprio per farsi una loro personalità più armonica, completa, unica. La dimensione dello spirito è da curare molto di più. Io non esiterei a togliere altro per questo, come educatori e formatori. E’ una mia riflessione personale, ma di una che in mezzo ai bambini e ai ragazzini ci sta da una vita.
Mentre scrivo rivedo le faccine dei miei bambini che ascoltano l’inizio della spiegazione del Concorso e l’argomento scelto, poi la lettura della biografia di Rolando, le prime reazioni, siamo passati dal silenzio raccolto e denso,alla sorpresa, alla paura, all’indignazione più profonda fino allo sfociare nella fatidica domanda: perché? Perché, l’hanno chiesto fino allo sfinimento.
I dialoghi sono stati profondi, intensi, riportati quasi per intero sul dvd che abbiamo realizzato da inviare al Concorso, ma già in possesso di ogni famiglia degli alunni e di qualche amico che ha partecipato a questo lavoro donando tempo ed energie per il montaggio tecnico, perché si è prestato ad un’intervista, ( sempre riportata sul dvd) come lo scrittore Emilio Bonicelli, autore di 2 libri su Rolando, di un sacerdote, di chi ci ha prestato alcuni brani musicali, qui in diocesi, per fare da sottofondo alle immagini e ai testi… e altri continuano a chiederlo… per quanto non sia nato con questo scopo diffusivo, è piaciuto a chiunque l’abbia visto al di là delle nostre aspettative.
Nella seconda fase, ci siamo divisi i compiti: e ogni classe ha avuto un aspetto di Rolando da trattare.
La vita, le tradizioni di allora, la sua casa, il suo paese, la famiglia, dalla data di nascita (7 gennaio) una classe ha ricavato una poesia stupenda facendo riferimento al tricolore, poi i suoi rapporti, con il Signore, i suoi amici, gli insegnanti, il suo parroco, la sua scelta di diventare sacerdote e missionario, l’ingresso in seminario, il suo abito talare: ‘è il segno che io sono di Gesù’, ripeteva a tutti, la sua vita spirituale, la passione per il suo ‘amico più intimo’… la cattura, la morte, il Paradiso , l’incontro con Gesù, il suo essere missionario anche ora, così… tappe della vita di Rolando tutte disegnate con intuizioni geniali… calligrammi dolcissimi e acrostici, rime… e ciascuno liberamente ha dovuto, (non avrebbero resistito, scoppiavano tutti dalla voglia di esprimersi ) scrivere o una lettera o dei pensieri, rivolgendosi a lui come ad un amico.
Il perché indignato dell’inizio si è disteso quando qualcuno di loro ha detto: ‘E come se avessero voluto uccidere Dio, ma Dio mica si uccide, così!?’ E un altro sottovoce:- No, ma così hanno ucciso un pezzettino di Dio…’
Il richiamo è stato molto forte e tenero, ma ha dato inizio ad una fase positiva di desiderio di costruzione, di cercare il modo di far ‘star vivo Rolando’ in mezzo a noi, come Gesù ha detto una bimba, e a me vien da dire, sorridendo: Rolando ci è riuscito perfettamente.
La partecipazione emotiva è stata altissima, la rabbia si è contenuta con la possibilità di ‘dire la loro’, di fare paragoni, ad esempio tra la piccola Yara e Rolando, o di potere intervenire quasi a sanare una ferita incurabile, come in una sfida. Commozione vivissima e tangibile, ci siamo dovuti fermare 2 o 3 volte, per il martirio, accettazione della storia, da parte dei bambini, seppur a malincuore e con rimostranze molto accese, ma vivo desiderio di non vedere succedere mai più cose del genere.
Piccoli abbastanza per non averne viste tante come noi, ma grandi abbastanza per riflettere sul come e che cosa fare nel loro mondo ancor ristretto, perché non accadano più cose del genere.
La violenza è dentro di noi, ha detto una bimba, e lo vediamo bene, ma si potrà ragionare, no? E un altro: Le persone si rispettano, perché devi uccidere uno se porta un abito talare e se vuole fare il prete? Ma lui aveva diritto alla vita: è il primo diritto!!!
La stima per questo ragazzino morto in modo così terribile è, a dir poco, commovente.
Rolando sapeva a chi apparteneva: Io sono di Gesù, era la sua frase, ora incisa sulla targhetta sulla sua piccola cassa di legno, con i suoi poveri resti.
Appartenere a qualcuno dà la sicurezza di sapere chi sei. Di questo hanno bisogno i nostri,a volte solo spaventati, ragazzi e giovani. Ecco perché un bambino di 14 anni si è abbandonato alla morte, comprendendo bene che non aveva più scampo, pregando sulla fossa già scavata per lui, per i suoi genitori, sapeva di chi era, a chi si era donato.
Lo sapeva davvero, non a parole. Fino all’ultimo ha sperato in un atto di pietà che non c’è stato, poi ha pensato non a sé, ma ai suoi e si è affidato al suo Amico.
Ha scritto un bambino, in uno dei tanti testi: “Grazie, Rolando, di essere morto senza combattere, ma pregando”.
Alla fine, nella presentazione del lavoro svolto, ci sono le fonti. Spicca, da sola, la prima: Vangelo. E il Vangelo dice che… se il chicco muore, porta molto frutto.
Ringrazio di cuore i bambini e le loro famiglie, i colleghi, in particolare ringrazio Paolo, chi ci ha permesso l’utilizzo di foto, immagini, musiche e documenti come l’editto di apertura del processo di beatificazione, e il testamento del papà di Rolando, e… vediamo come va a finire, per ora il dvd va a Roma!
Ma Rolando non si ferma, da bravo… Servo di Dio!
Fabi ***********”
Ehi, Marco!
Sei stato proprio svelto!
Se cerchi
ancora ci sono anche i complimenti vivissimi della diocesi!
Quello è l’articolo che ho scritto quando siamo andati in finale, … infatti vedi che non si è fermato?
Ma ce ne sono altri 2 …
fuochino!
Poi ce ne sono altri di miei di articoli in giro su altro e altro:
a me piace scirvere. E mi piace dialogare:
gli altri sono sempre una ricchezza messa a disposizione,
gratuitamente.
Non so dove mandartelo il dvd …
Se vuoi contattare Luigi,
poi lui mi dice.
Bravo! Davvero per la perspicacia
Non c’è nessuna illusione,
ma qui ci capiamo solo tu e io:
è tutto vero! 🙂
“Il problema è che la Bibbia non si studia ma la si vive… questa è la differenza sostanziale.”
Caro spunto, non puoi vivere ciò che non conosci, se non lo conosci prima non lo puoi vivere. Vai a sbattere.
Perché mai ti fanno studiare anche come si guida la macchina, ma che ce vò, basta sedersi e via però poi se non sai a chi dare la precedenza….
“lei rimane uno che spulcia la bibbia ma rimane fermo,”
“Poiché allora alzerai la tua faccia senza difetto E certamente diverrai stabile, e non temerai. ( Giobbe 11.15-16)
Saluti
Siamo giusto usciti dal paradigma pseudoteologico del “dolore sempre colpevole”, per precipitare in quello altrettanto pseudo del “piacere sempre innocente”…
@Gioab
mi sorprendo che uno studioso come lei non abbia compreso il mio pensiero…
La Bibbia non è un libro di storia che riguarda cose passate.. morte e sepolte.. è un libro che parla a me e a te per l’oggi.. quindi più che studiare che “Asael si mise a inseguire Abner”, preferisco farmi giudare dal Signore (attraverso la Bibbia), comprendere così ciò che il Signore vuole per me e seguirlo..
Altrimenti perchè Gesù disse: “I pubblicani e le prostitute vi precederanno nel Regno dei cieli” se essi non “studiavano” la Bibbia??
@ spunto cattolico
Complimenti, mi congratulo per l’audacia e per l’onore che mi fa. “ La Bibbia non è un libro di storia che riguarda cose passate.. morte e sepolte..” Non condivido, anche se è vera la sua affermazione, perché la bibbia è ANCHE un libro di storia che parla a noi oggi.
Certamente potrebbe non interessare se “Asael si mise ad inseguire Abner” ma poiché il Dio lo ha fatto scrivere per rispetto a Lui potremmo chiederci perché. Forse esaminare quella storia antica, passata, avrà un insegnamento morale oltre che storico e magari profetico, avrà qualcosa da insegnarci.
Asael, uno dei 30 principali guerrieri di Davide, era noto particolarmente per la sua agilità, “come una delle gazzelle che sono nella campagna”. (2Sa 2:18; 23:24) Ciò gli fu fatale. Dopo la prova di forza presso la piscina di Gabaon e la successiva disfatta delle forze israelite al comando di Abner, Asael si mise caparbiamente all’inseguimento dello stesso Abner in fuga. Dopo aver scongiurato due volte Asael di desistere, Abner conficcò con forza l’impugnatura della lancia nell’addome di Asael che morì all’istante.-
Magari può insegnarci che essere caparbiamente determinati può essere pericoloso, che le risposte del nemico possono essere quelle che arrivano nel modo inaspettato e improvviso, che essere veloci non sempre è prudenziale ma andare più lentamente può aiutare a riflettere con maggior attenzione… ecc.
Gioab era fratello di Asael, ma fece ritirare le forze di Giuda senza dimostrare l’insistenza di Asael , fu più prudente nelle valutazioni sulla battaglia,e più compassionevole verso gli israeliti ormai sconfitti, ma Gioab riuscì ugualmente a vendicare la morte del fratello uccidendo Abner e vendicando il fratello sapendo aspettare il momento giusto, non facendosi prendere dall’ira o dall’emozione ecc.
C’è molto da imparare in quell’episodio e se il Dio ci ha fatto sapere che “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnare, per riprendere, per correggere, per disciplinare nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia pienamente competente, del tutto preparato per ogni opera buona” ( 2 Timoteo 3.16-17) forse varrebbe la pena tenere il consiglio in considerazione.
Comunque le decisioni finali poi sono sempre le sue.
Saluti
p.s. “Che ne pensate? Un uomo aveva due figli. Avvicinatosi al primo, disse: ‘Figlio, va a lavorare oggi nella vigna’. Rispondendo, questi disse: ‘Vado, signore’, ma non vi andò. Accostatosi al secondo, disse la stessa cosa. Rispondendo, questi disse: ‘Non voglio’. Poi si rammaricò e vi andò. Quale dei due fece la volontà del padre?” Essi dissero: “Il secondo”. Gesù disse loro Veramente vi dico che gli esattori di tasse e le meretrici vanno davanti a voi nel regno di Dio. Poiché Giovanni è venuto a voi nella via della giustizia, ma non gli avete creduto. Comunque, gli esattori di tasse e le meretrici gli hanno creduto, e voi, benché abbiate visto [questo], non vi siete poi rammaricati in modo da credergli.” ( Mt. 21.31-32)
Gesù stesso indica l’applicazione dell’illustrazione. Spiega che i capi sacerdoti e gli influenti anziani a cui parlava erano paragonabili al primo figlio, perché professavano di servire Dio ma in realtà non lo facevano. Viceversa gli esattori di tasse e le meretrici che avevano creduto a Giovanni il Battezzatore erano simili al secondo figlio: dapprima si erano rifiutati recisamente di servire Dio ma poi si erano pentiti e avevano cambiato condotta.
Va letto il contesto e l’applicazione è già scritta, ma estrapolare dal contesto per dare una propria interpretazione non è molto corretto.Essi non avevano altri libri e la Bibbia la studiavano e la imparavano anche a memoria. E c’è ancora molto altro da dire ma mi fermo qui.
Saluti
a me le discussioni ( anzi dovrei dire i due monologhi paralleli) tra Gioab e Spuntocattolico a colpi di citazione della Bibbia e a colpi di “..ma mi faccia il piacere,lei della Bibbia non ne capisce niente!
mi fanno venire in mente una bellissima frase di Ennio Flaiano:
“Una volta credevo che il contrario della verità fosse l’errore e il contrario dell’errore fosse la verità. Oggi una verità può avere per contrario un’ altra verità altrettando valida e l’errore un altro errore”
E anche questa , sempre di Flaiano:
“si battono per l’Idea, non avendone”
Gioab, lei fa proprio ciò che attribuisce a spuntocattolico. Estrapola dal contesto per dare una propria interpretazione. Ha proprio ragione: non è corretto. Lei si contraddice però.
Penso che spuntocattolico stia solo esercitando un po’ di carita’ cristiana…magari ha pure qualche speranza circa l’esistenza di un possibile intelletto nell’ectoplasma…speranza contro TUTTE le evidenze!
O forse e’ la penitenza che si e’ scelto per espiare i suoi peccati…
@ MArilisa
“Gioab, lei fa proprio ciò che attribuisce a spuntocattolico. Estrapola dal contesto per dare una propria interpretazione. Ha proprio ragione: non è corretto. Lei si contraddice però.”
“Allora aprì pienamente la loro mente perché afferrassero il significato delle Scritture,… Ed ecco, manderò su di voi ciò che è stato promesso dal Padre mio. Voi, però, dimorate nella città finché non siate rivestiti di potenza dall’alto”. ( Luca 24.45)
come si può afferrare il significato delle scritture ? se non si è rivestiti di potenza dall’alto ? Non si interpreta – perchè non si è capaci, e ci si affida ad altri – ma neanche si afferra perchè afferrare è diverso da interpretare.
Lei non afferra, trascrive e basta secondo la sua interpretazione.
@ Marilisa
infatti interpreto ciò che afferro è la mia comprensione. Mi spiace se lei ne ha una diversa, ma lo scritto è scritto. Basta leggerlo.
Però se la mente non è aperta non si capisce bene vale anche per me, ma lei deve dimostrare che il mio è errato e che il suo è giusto.
Non credo che le sarà possibile.
Potrei farlo ma non voglio perché con lei sarebbe inutile.