All’udienza di ieri Francesco ha appoggiato la campagna per la nuova legge migratoria italiana “Ero straniero – L’umanità che fa bene”. Nei commenti le parole del Papa e una rapida informazione su quella legge d’iniziativa popolare che anch’io sostengo con il mio impegno parrocchiale per i rifugiati.
Il Papa sostiene “Ero straniero – L’umanità che fa bene”
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Mio apprezzamento. Francesco ieri: In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, che la comunità internazionale ha celebrato ieri martedì, lunedì ho voluto incontrare una rappresentanza di rifugiati che sono ospitati dalle parrocchie e dagli istituti religiosi romani. Vorrei cogliere questa occasione della Giornata di ieri per esprimere il mio sincero apprezzamento per la campagna per la nuova legge migratoria: “Ero straniero – L’umanità che fa bene”, la quale gode del sostegno ufficiale di Caritas italiana, Fondazione Migrantes ed altre organizzazioni cattoliche.
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2017/06/21/0433/00965.html
Titolo della legge: “Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari”. Si tratta di una legge di iniziativa popolare, promossa tra gli altri da Caritas, Migrantes, centro Astalli, fondazione Casa della carità Angelo Abriani, Acli, Radicali italiani, Arci, Asgi, Cnca, e una rete di oltre 120 sindaci. Intende cambiare le politiche sull’immigrazione e superare la vigente legge Bossi-Fini. Perché arrivi al Parlamento deve raggiungere 50mila firma in sei mesi. Il progetto prevede l’introduzione di canali diversificati di ingresso per lavoro, forme di regolarizzazione su base individuale degli stranieri già radicati nel territorio, misure per l’inclusione sociale e lavorativa di richiedenti asilo e rifugiati, l’effettiva partecipazione alla vita democratica col voto amministrativo e l’abolizione del reato di clandestinità.
Ecco due link per conoscere il progetto di legge:
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/parte-la-campagna-ero-straniero-l-umanita-che-fa-bene
http://www.varesenews.it/2017/06/nella-giornata-del-rifugiato-una-firma-per-la-legge-sui-diritti-degli-immgrati/631324/
Pare anche a me sia una buona iniziativa e nel mio minimo la sostengo anch’io.
Il che ha una importanza del tutto personale.
D’altro canto, ecco , quello che ha detto il nostro Arcivescovo l’altra sera:
“Niente e nessuno deve impedirci dunque di svolgere un dovere che attiene alla nostra fede in Cristo e ne testimonia la fattibilità concreta nel mondo di oggi. L’accoglienza dei poveri, e in questo caso dei rifugiati e immigrati, è l’investimento più prezioso che possiamo fare per noi stessi e per le nostre comunità.”
http://www.diocesi.torino.it/diocesitorino/allegati/68911/Omelia_Veglia_preghiera_SantEgidio19-06-17.pdf
Ne approfitterei anche per fare i migliori auguri al nuovo direttore della Fondazione Migrantes, don Giovanni de Robertis, le cui prime parole sono state le seguenti:
“Ringrazio i Vescovi italiani e in particolare Mons. Gian Carlo Perego che mi ha preceduto in questo servizio, per la fiducia accordatami. Vivo questa chiamata come il rinnovarsi di quella domanda di Cristo che è risuonata nel Vangelo della mia ordinazione: ‘Mi ami tu più di costoro?’, e del comando conseguente: ‘Pasci le mie pecorelle’.
L’affidamento di una porzione del Suo gregge, questa volta fatto da migranti ….. La Fondazione Migrantes è sempre stata l’espressione di questo amore di Cristo e dei Vescovi italiani verso questa porzione del gregge spesso afflitta da tanti pericoli, come pecore senza pastore”.
http://www.migrantesonline.it/siti_migrantes/migrantes_online/00019363_Migrantes__don_Giovanni_De_Robertis_nuovo_Direttore_generale.html
a questo link:
https://www.facebook.com/lumanitachefabene/
che è la pagina FB di “Ero Straniero”, si puo’ essere informati quotidianamente sulle varie iniziative nelle varie città e sulla dislocazione dei tavoli per la raccolta firme.
Iniziative come queste, al di là delle intenzioni, spingono la gente esasperata verso posizioni sempre meno favorevoli all’immigrazione.
Anche la Chiesa, da quando offre un’immagine “monotematica” di protettrice dei migranti, è vista sempre più con diffidenza.
Inutile dare la colpa a chi “strumentalizza” le paure, il punto è che si va verso una guerra tra poveri e le istituzioni, compresa la chiesa italiana, sembrano essersi schierate contro i poveri italiani.
Boh: se io credo che la Chiesa sia una specie di ClubTutelaDeiMieiInteressi, è inevitabile che diventi diffidente.
Meglio svegliarsi bruscamente che non svegliarsi mai.
Il problema NON è della Chiesa ,ma mio: mi son fatto un film in testa che non è scritto da nessuna parte.
I problemi ci sono, ci saranno, saranno ” i problemi” prossimi futuri.
Bisogna guardarli in faccia e cercare di metterci mano.
Non cercare di tenerli fuori dalla porta: cosa che non sarebbe possibile manco volendolo fare.
Intervista al Presidente della Caritas, cardinale Montenegro:
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/ius-soli-migranti-parla-cardinale-montenegro-caritas
Presentato ieri il rapporto Caritas/Migrantes:
http://it.radiovaticana.va/news/2017/06/21/papa,s%C3%AC_a_campagna_legge_migrantirapporto_caritas-migrantes/1320479
Cosa deve accadere perché vi rendiate conto che tutto questo impegno sta alimentando sempre più un atteggiamento ostile verso gli immigrati?
Forse che quelli che si sentono ostili si lascino convertire da un frisinin di Vangelo?
Sarebbe come dire che l’attenzione verso la sofferenza alimenta l’ostilità verso gli ammalati…..dobbiamo abolire i cappellani ospedalieri e la pastorale della salute x ” rispetto” ai diritti delle persone sane?
Le stesse obiezioni ” di buon” senso le muovevano qui a Torino a metà 800 quando don Bosco accoglieva e tirava su dal niente strutture su strutture per i migranti della prima Rivoluzione industriale ( prodromi).
Tanto per dire…..
Non è così, ma non insisto
Federico Benedetti provo a dire con un dato di esperienza. Nella mia parrocchia romana dove svolgo il ruolo di portavoce del gruppo “Ospitare i Rifugiati”, appena avviata la nostra attività – fino a oggi abbiamo ospitato tre donne – si sono fatte avanti delle persone a dire “aiutiamo gli stranieri e non aiutiamo gli italiani poveri”. Queste persone neanche sapevano che da anni la parrocchia – in coordinamento con le altre della Prefettura Esquilino – gestisce un Emporio che distribuisce viveri ai poveri, raccoglie e offre capi di vestiario, aiuta a pagare bollette e affitti a chi non arriva alla fine del mese e svolge altre attività di soccorso ai bisognosi di casa nostra che ora non sto a elencare. Le abbiamo coinvolte, queste persone. I bisognosi sono rapidamente aumentati e ora il gruppo nato per i Rifugiati si fa carico anche del finanziamento dell’Emporio che da solo non riusciva a rifornire gli scaffali. C’è gloria per tutti. Perché leggere un’iniziativa di soccorso come limitante altre? O in alternativa alle altre? Non è più giusto adoperarsi perché l’una contagi l’altra e l’una si apra all’altra? La carità non è invidiosa, o competitiva, o esclusivista, ma diffusiva di sé.
Sulla stessa lunghezza d’onda della esperienza di Luigi, riporto la mia , a livello diocesano locale.
Il fatto che si sia indicato da parte dell’Arcivescovo come compito irrinunciabile per ogni cristiano cattolico l’accoglienza dei migranti non ha escluso nessuna delle altre iniziative già in essere e programmate, specialmente quelle nel campo della lotta alla miseria e all’abbandono delle ” fasce deboli e debolissime” della popolazione.
Proprio in questi stessi giorni è stato inaugurato il “balsamo di Filomena” che è un Centro diurno di sollievo per senza fissa dimora ammalati.
http://www.diocesi.torino.it/diocesi_di_torino/curia/00068540_Il_balsamo_di_Filomena.html
Non ne dubito, ma l’impressione diffusa è quella che ho riportato. L’insistenza con cui il Papa e diversi esponenti della CEI parlano dei migranti è irritante più che convincente.
Non voglio polemizzare con l’iniziativa, in sé lodevole, ma sottolineare che la Chiesa italiana sembra occuparsi solo di questo per compiacere il Papa.
Sicuramente ne riparleremo, perché le conseguenze non tarderanno.
Caro Luigi Accattoli, la carità, come la misericordia,non è invidosa o competitiva o esclusivista, è vero. La Carità è la vita di ogni cristiano in Cristo. La Carità si mostra, si dona, si regala .
Ma se prendiamo ad esempio cosa accade già qui, nel piccolo,tra quattro gatti, in questo spazio virtuale dove io stessa posso essere tranquillamente definita: “lurida” , “indegna”, “cloaca” “letamaio vomitevole” “somara” “stronza” e anche di peggio (tanto da dover ricorre alla censura) non tanto , e non solo, perché in contesto mi concedo di tratteggiare aspetti di un personaggio reso pubblico confortata dal diritto di espressione e di critica che la stessa costituzione mi consente.
Ma perché a monte evidentemente, c’è , ci deve per forza essere, una tale carica d’odio che solo il demonio può contenere! Di cristiano in costoro, francamente, non vedo niente.Perciò, voglio dire, di che stiamo parlando Luigi.
Caritatevoli, misericordiosi, si deve essere nell’anima oltre che nello spirito e nel corpo.
Gesù non spiega alla madre che sta portando il figlio alla sepoltura cos’è la carità, la misericordia. Si accosta alla bara, tocca il bambino, lo resuscita e glielo da. Quella madre allora e solo allora sa, che quella è misericordia, è carità.
Così come lui agiva ci chiede di agire, in tutti i casi in cui il Signore ci indica dov’è la sofferenza, la malattia, il dolore, le angosce, le solitudini, i turbamenti partendo dal mio vicino più prossimo -penso all”anziano, al bambino spesso solo perché i genitori lavorano, al ragazzo disadattato che ha difficoltà di apprendimento, alla parrocchia che con il servizio Caritas aiuta gli affamati e gli ignudi forestieri, tutti, senza distinzione di razza o di credo.
Allora,voglio dire, la carità, come insegna Gesù, è cosa di Dio, difficile da spiegare, parlarne è cosa santa,mostrarla è la via giusta. Dopo di che a fronte di tanta, grave, gravissima situazione è dovere della politica risolvere l’emergenza, e deve farlo presto, prima che la situazione scivoli verso il piano inclinato e prima del precipizio.
L’essenziale è che non se ne dubiti.
Poi, lo sappiamo: è’ vera sia l’impressione che tu riporti, sia l’irritazione di alcuni.
E lì è campo tuo, campo mio, campo di Luigi, campo di Maria Cristina.
Ci siamo apposta noi, qui, intendo noi laici comunissimi e povirazzi che non siamo CEI, non siamo preti e non siamo papa, e siamo società nella società, a far capire e a spiegare che non è così, e come effettivamente stanno le cose.
Penso che il tipo di esperienza parrocchiale di Luigi Accattoli non possa essere presa a paradigma.Un conto e’l’assistenza e la carita’dei singoli o della Chiesa un conto sono le leggi di uno Stato che regolano l’entrara e l.uscita dai confini nazionali.Im tutto il mondo gli Stati hanno dei confini, anche lo Stato del Vaticano ce li ha e non ha lo ius soli.
Che la Cei e i vescovi entrino “pesantamrnte”a dichiarare che una legge (quella dello ius soli)DEVEessere approvata dallo Stato Italiano e’una ingerenza pazzesca che nessuno.pe ro ha denunciato.Una volta o Radicali gridavano sempre all.’ingerenza dei preti,perche’invece sulle leggi sugli immigrati non lo fanno?Semplice da spiegare:perche’in questo caso.la CEi e’perfettamente in linea con la linea dei Radicali!I quali a loro volta sono i primi beneficiari in Italia dei finanziamenti del filantropo Soros.
Ela Bonino,premiiata dalla stesso SOROS-ha detto che l'”identita nazionale”DEVEessere cambiata.
Ora ciascuno vede che c’e’ differenza fra ‘esperienza parrocchiale di Accattoli,e un piano di geopolitica internazionale che si propone la sostituzione demografica,lo sgretolamento delle identita’nazionali,la societa aperta o fluida,e in ultma analisi la fine delle nazioni come oggi le conosciamo.Questo e’quello che si propone LA BONINOpremuata da Soros.
Certo alcuni uominiinidi Chiesa e alcuni cattolici sono d’accordo con questo piano e lo appoggiano.
MA. questa e’Politica non carita’.
Proporsi di cambiare in. un modo o nell’altro leggi che regolano in qualche modo i confini di uno Stato,che regolano ilmodo incui uno straniero puo’entrare in uno stato,non e’un opera di carita,ma una precisa tesi POLITICAche nasce da una precisa ideologia.
E’datempo che l’agenda politica del Vaticano sembra coincidere con questa ideologia polica.
Non prendeteci in giro parlandpci di carita cristiana!,Abolire la legge BOSSI FINI,introdurre lp usi soli e’ politica e non semplice umanitarismo.E gli italiani si stanno accorgendo dell’inganno fatto a loro danno e senza chiedere il loro parere ma imponendo loro la sostituzione etnica.
Lorenzo ma cos’è il “balsamo” di Filomena? E’ ancora buono se lo portiamo a Roma con una borsa termica?
http://www.radicali.it/campagne/immigrazione/
http://www.lavocedinewyork.com/onu/2015/10/27/emma-bonino-premiata-a-new-york-lidentita-nazionale-deve-evolvere/
Sbarchi dei “migranti” in Italia
2012 13.267
2013 42.925
2014 170mila
2015 153.842
2016 181.405
Secondo i dati Unhcr, tra il 1 gennaio e il 31 maggio 2017 sono sbarcate in Italia 60.309 persone. Un dato significativamente superiore a quello dello stesso periodo del 2016, quando arrivarono 47.858 persone (+26%). A maggio 2017 sono arrivati via mare in Italia 23 mila migranti, il 15,5% in più dello scorso anno.
***
I paesi di provenienza più rappresentati nel 2017 (dati aggiornati al 30 aprile) sono: Nigeria (14,1% degli arrivi, circa cinquemila persone) Bangladesh (12,5%, 4.600 persone), Guinea (11,2%, quattromila persone) e Costa d’Avorio (10,5%, 3.900 persone). Seguono Gambia, Senegal e Marocco, da cui sono arrivate nel 2017 tra le due e le tremila persona.
(dati presi da http://www.maurizioblondet.it/i-poveri-migranti/)
A questo ritmo e promuovendo dall’altra parte come fanno i Radicali , la cultura dell’aborto, della contraccezione, dei matrimoni fra persone dello stesso sesso, la crisi demografica degli italiani è destinata ad aumentare sempre di più , ed è ovvio per chiunque che con un simile andazzo nel giro di un centinaio d’anni , la popolazione italiana sarà SOSTITUITA da una popolazione proveniete daaltre parti del mondo.
A quel punto i pochi italiani rimasti, quelli che non saranno a loro volta emigrati da un altra parte del globo terrestre potranno dire:
ERo straniero…nella mia patria. Come possono dire ora molti poveri italiani , molti anziani italiani spaesati e vessati, che vivono in quartieri di Milano dove il 90% dei residenti è africano o cinese o arabo.
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2017/06/bergoglio-ancora-una-volta-con-emma-bonino/
Ma perché qui qualcuno vuol sempre far degenerare ogni discussione in rissa, facendosi passare per vittima laddove anche lui è carnefice? E distribuendo patenti di cristianita’ o togliendole? Io non ci sto.
Andrea,
perchè tutta questa fatica ad accettare che esistono posizioni diverse dalla tua?
Il post di Luigi propone un argomento, un tema, sul quale esistono posizioni diverse. Se si riesce a confrontarsi senza litigare tanto di guadagnato, ma se si usano espressioni come “degenerare”, “farsi passare per vittima laddove anche lui è carnefice”, “patenti di crisianità” … come si fa a non arrivare alla rissa?
Il fatto che la maggioranza dei commenti si riconoscano nel pensiero dominante non significa che abbiano ragione. La verità non si stabilisce a maggioranza.
Tollera i commenti di chi non la pensa come te.
Quale rissa Andrea salvi? Io non non vedo alcuna rissa.
stiamo parlando dell’iniziativa Ero straniero, promosso insieme da caritas e associazioni cattoliche e Partito radicale Italiano, secondo Luigi Accattoli positiva, secondo federico benedetti, Clodine e la sottoscritta , non del tutto positiva.
Ho portato delle riflessioni sul ruolo di una ideologia geopolitica che sta a monte di queste iniziative e ho detto che per me c’è differenza fra carità e politica . Che cambiare le leggi di uno Stato , come la bossi-fini, è fare politica. Non sei d’accordo? argomenta!
Non mi risullta che Cristo e primi apostoli si proponessero di cambiare le LEGGI dello stato in cui vivevano, semmai si adoperarono per cambiare i CUORI. la differenza fra ideologia politica e carità cristiana dovrebbe essere chiara a tutti, e trovo ingannevole far passare l’una per l’altra.
Quanto ai dati riportati da maria cristina, faccio notare che tutto sommato sono poca cosa per chi vive in grandi città metropolitane (specialmente poi nei quartieri borghesi e negli stabili di lusso, con portineria e telecamere), ma diventano insostenibili per chi vive in piccole comunità di provincia.
Gli arrivi nel 2016 sono equivalenti a quasi due terzi degli abitanti della mia provincia, il doppio degli abitanti del capoluogo. E sommando gli arrivi precedenti e quelli di quest’anno…
Non può essere che ci si illuda che questi arrivi non producano reazioni: senza risposte AI PROBLEMI delle persone comuni, gli italiani che non vivono nel lusso, le reazioni saranno sempre più esasperate ed arrabbiate. la Chiesa si dovrebbe occupare anche di questo.
Mi riferivo a un solo intervento ben preciso che chiunque credo può identificare. E che c’entra poco con l’ argomento in questione.
Domanda giusta, Luigi.
🙂
“Il «Balsamo di Filomena»: questo il nome che ricorda Filomena Solimena, per anni presidente dei commercianti di via Paolo Sacchi a Torino che aveva in animo di realizzare una azione a favore delle persone senza dimora ma o che a causa della scomparsa prematura non ha potuto mettere in atto, ed è ospitato in un ambiente di proprietà del Seminario Metropolitano.”
http://www.lavocedeltempo.it/Chiesa/Diocesi/Il-Balsamo-di-Filomena-carezza-per-chi-vive-per-strada
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/rapporto-caritas-migrantes
Questi sono i dati aggiornati sui migranti nel nostro paese secondo il Rapporto Caritas Migrantes reso noto l’altro ieri.
La Chiesa si occupa di tutto, Fede.
🙂
Fossi te, indicherei in questo tuo atteggiamento un esempio di “benaltrismo.”
Non lo faccio perché in questo atteggiamento uno ci inciampa continuamente nel Vangelo.
nel link postato da MCV oggi alle 9:05 quei simpaticoni di ‘libertà e persona’ criticano la campagna per la legge di iniziativa popolare che Luigi apprezza.
Motivo? La sostengono anche i radicali.
Esaltare la presenza dei radicali serve loro per denigrare il Papa (che provocatoriamente chiamano sempre ‘Bergoglio’).
Mi sono accorto che quest’associazione una decina di anni fa aveva pubblicato un articolo di Giuliano Guzzo in cui si sottraeva don Milani al tentativo dei comunisti di accaparrarselo. Quindi non erano così contrari ai suoi insegnamenti. Perché ora invece cercano di annoverarlo tra i pedofili o per lo meno tra gli omosessuali? Perché papa Francesco lo stima. Che tristezza.
Tutti e tre gli argomenti postati, carissimo Salvi, hanno ben centrato il segno, e da più punti di vista: politico, teologico, umano. Vorresti, anzi , potresti confutare il contrario? Non lo credo. Se l’aggettivo “vittima” è riferito a me, sappi che non mi sento tale, se così fosse stato, oggi, non sarei qui, perché ci vuole forza per sopportare quella mole di roba . In quanto a “carnefice”, se quelle parole -che non sono uscite dalla mia bocca- fossero state rivolte a te, o a tua sorella, o a tua madre ? Io non ho reagito restituendo al mittente, perciò non mi ritengo neppure carnefice.
Nulla, potrebbe giusticare tanto accanimento, neppure il più esacerbato dibattito perché sono parole che vanno “oltre” . Ora, che tu le difenda e le convida diventa addirittura intollerabile, specie se si pensa che a riceverle è una nonna che condivide con quelle stesse persone la medesima patria, il medesimo credo.
Allora quanto maggiormente triste, e fa pensare, lo spirito, e il criterio con il quale si va parlando di accoglienza allo straniero, di cui ignoriamo la lingua, la cultura, la religione se si odia lo stesso italiano come te..
. Trovo sia il trionfo dell’assurdo, il massimo grado di incoerenza che mostra la doppiezza, l’inconsistenza di ciò che siamo: un popolo sul quale le altre nazioni possono giocare facile, la nazione aperta ad ogni rappresaglia, senza midolla, dove la politica, corrotta, si gingilla senza senza procedere, apatica, muta..
Gli Italiani sono caratterizzati da forte immaginazione, non da profondità di pensiero*; l’Italia “non è neppure una nazione, nè una patria”* gl’italiani non hanno costumi: essi hanno delle usanze, e dunque non esiste un “tuono di società” italiano
Giacomo Leopardi
Zibaldone* [176-7, 351] *2694-700] [2923, 3546]
La raccolta firme per la legge di cui nel post ha bisogno di un nuovo slancio. Invito a firmare…
http://ilsismografo.blogspot.it/2017/06/italia-migranti-campagna-ero-straniero.html
“Gli arrivi nel 2016 sono equivalenti a quasi due terzi degli abitanti della mia provincia, il doppio degli abitanti del capoluogo. E sommando gli arrivi precedenti e quelli di quest’anno…”
Bè. Il numero assoluto degli arrivi puo’ impresionare moltissimo, detto in questo modo.Se io sono un abitante di Moncenisio ( comune con 35 abitanti, ammesso esista ancora) potrei dire che il numero degli arrivi del 2016 è uguale a oltre cinquemila volte gli abitanti del mio comune…..
In realtà, con tutta una serie di problemi di strutture e di collocamento che nesuno sottovaluta, non mi sembra che in provincia di Ferrara si sia tanto lontani dal tetto del 3 per mille.
Almeno così racconta Teleestense.
http://www.telestense.it/emergenza-immigrazione-a-ferrara-numeri-e-possibili-soluzioni-20170605.html
Si…..il primo step sarebbe 25.000 per giugno, e si è sui 13.000.
Meglio procedere con un po’ di sostegno sistematico e diffuso.
Per chi crede di poterlo e doverlo fare, naturalmente.
🙂
Grazie per la comprensione, ma non lo farò
quelli che sostengono “ero straniero” si chiedono mai quali disagi , quali sofferenze, quali esistenze rovinate nella REALTA’ possono venire agli italiani , soprattutto quelli delle fasce più basse, dal massivo arrivo di migranti? Oppure fanno i misericordiosi col cu…o degli altri?
ERO ITALIANO e quindi..non mi è stato dato l’appartamento delle case popolari perchè sono riservati agli stranieri.
ERO ITALIANO e quindi mio figlio non ha il posto all’Asilo Nido perchè i posti sono riservati agli stranieri
ERO ITALIANo e quindi dovevo pagare il 50% di tasse per un WELFARE di cui i maggiori benificiari sono gli stranieri che non pagano alcuna tassa..
ERO ITALIANo e quindi sono dovuto emigrare a Londra per lavorare perchè
avendo venticinque anni nessuno mi da’ lavoro in italia e non posso vivere di carità come gli stranieri…
Ero ITALIANo e quindi nessuno chiede il mio parere se sono d’accordo o no con la politica di immigrazione del mio paese..
Ero ITALIANo e quindi faccio parte di una “plebe che voce non ha”
ERO ITALIANo e quindi quando ho cercato di dire qualcosa mi è stato dato del razzista xenofobo leghista…e così sono stato zittito.
ERO ITALIANo e quindi chiunque poteva farmi fesso, e dunque tutti persino il papa e la Chiesa cattolica se ne fregavano di me…
SE ERO STRANIERO ERA MEGLIO.
risposta dei misericordiosi. ma la carità cristiana impone di accogliere lo straniero.
DOMANDA . la carità cristiana è obbligatoria?
perchè se è obbligatoria, cioè se uno DEVE essere caritatevole che lo voglia o no,
se per LEGGE STATALE si è obbligati ad essere caritatevoli dove finisce la libertà individuale?
qui stiamo parlando di legg dello STATO non di attività parrocchiali : per legge all’italiano deve venir imposto di accogliere lo straniero, qualunque straniero, chiunque voglia venire a stabilirsi in Italia per i più svariati motivi DEVE essere accolto, spesato, foraggiato protetto e privilegiato, a spese ovviamente del popolo italiano.
Al popolo italiano viene IMPOSTA per legge la carità verso lo straniero.
nessuna libertà di scelta. a questo punto mi chiedo che carità e’?
tutto ciò che è imposto si riduce a una sola parola: CONFORMISMO.
Dunque, prova a fare cambio, Maria Cristina.
Baratta saltto e scrivania con un bel posto su un barcone per un tour crociera.
Vuoi?
🙂
Chiedo a te, perché a me non verrebbe mai nemmeno in mente.
Che ci piaccia frignarci addosso o meno , siamo parte di una straprivilegiatissima e ipergarantita minoranzissima di mondo , tu, io e tutti singolarmente presi.
Ogni paragone è destituito di fondamento concreto.
Com’è che non c’è una corsa all’incontrario?
Fatti straniera e migrante in quelle condizioni lì, e poi vedi che goduria.
Io, almeno, la penso così.
scusa lorenzo cuffini ma perchè dovrei barattare il mio posto con quello di uno di un barcone?
scusami se te lo dico ma la tua ideologia si chiama : Marxismo che tu ne sia consapevole oppure no.
quando ci fu la Rivoluzione Russa si misero i medici oculisti a fare gli operai ( leggi Dottor Zivago di Pasternak) per nessun motivo logico se non per quello della “rabbia sociale”: sei un medico? vai a fare l’operaio!
sei un medico oculista come il dottor Zivago che ha studiato dieci anni per avere le competenze che ti permettono di fare il tuo lavoro e quindi anche di guadagnare bene? NOI TI ODIAMO PER QUELLO CHE SEI, e dunque d’ora in poi andrai a fare l’operaio e guadagnerai come gli operai. Ben ti sta!
questo odio sociale, questo voler pareggiare tutto al ribasso, questo voler trasformare gli italiani che hanno onestamente studiato e lavorato e pagato le tasse al livello dei migranti dei barconi è marxismo puro.. e’ lotta di classe, è invidia sociale, è odio verso tutto quello che non è al più basso livello…
Caro Lorenzo Cuffini almeno renditi conto che questo non è quello che ci chiede CRISTO!
Cristo non chiede un umanità indifferenziata di poveracci e di miserabili,non chiede la “comunalska” degli appartamenti, non chiede che un oculista faccia l’operaio, ma chiede che ognuno nel proprio ambito viva secondo le leggi di DIo. Il messaggio di Cristo è esattamente il contario di quello marxista.
Lo so che ai tuoi occhi io sarei più amabile se fossi una africana su un barcone, invece siccome sono un italiana professionista a Milano, mi detesti e mi odi.
ma renditi conto che questo non è il messaggio di Cristo. e’ marxismo allo stato puro.E’ odio allo stato puro.
mcv
gli stranieri non pagano alcuna tassa? FALSO…
e pure il resto…..
le case popolari da noi vanno a italiani o stranieri che abbiano determinati requisiti.
Gli stranieri sono i maggiori beneficiari del welfare??ti sei dimenticata che il nostro sistema pensionistico è tracollato per privilegi concessi decenni fa ad italiani, non a stranieri…le baby pensioni create dal Governo Rumor..gente che è andata in pensione a 35 anni, …l’aver creato le pensioni retributive cioè slegate dai contributi versati…
e lascio perdere il resto
cristina vicquery
Segnalo al sig. Cuffini, lettore di Telestense, che il Comune di Ferrara ha deciso l’acquisto di 400 biciclette da mettere a disposizione dei migranti ospitati in città…
Devo specificare con quali soldi saranno acquistate? interessa a qualcuno chi è il fornitore che sarà pagato? A cosa servono le biciclette: esiste un diritto primario a passeggiare in bici (ammesso che ci sappiano andare e sempre che non organizzino un corso, pagato con i soldi delle nostre tasse, per insegnare agli africani come andare in bicicletta)?
Ma va là!
Bene, questa è una altra notizia, Federico.
Relativamente alla tua provincia, di cui hai parlato prima, i dati riportati da Teleestense sono falsati?
Sulla questione delle 400 biciclette, che mi interesserebbe particolarmente, non sono riuscito a trovare nessun riferimento in internet.
Hai voglia di darmi un link al provvedimento, Fede? Grazie.
Lorenzo,
non interessa a nessuno cosa succede nella mia provincia. Non è questo il punto. Ho fatto un esempio solo per esprimere come, al di fuori delle grandi città, i “numeri” dell’immigrazione incontrollata di massa possano spaventare chi vive in piccoli paesi o in piccole province, magari già segnate da situazioni di disoccupazione e di economie fragili. Se non lo capisci…
Lo capisco benissimo.
Capisco anche come i numeri possano essere usati apposta per gridare un po’ più forte al lupo al lupo!!!
Perchè non l’ho saputo da internet…
Ma, ripeto, sono solo esempio, chissà quanti ce ne sono in ogni città!
Ma che marxismo e odio allo stato puro d’Egitto, Maria Cristina.
Hai finito il tuo commento scrivendo a chiare lettere:
SE ERO STRANIERO ERA MEGLIO.
E allora, dico io, provaci.
Poi mi vieni a raccontare dove starebbe tutto sto “meglio”.
🙂
“quelli che sostengono “ero straniero” si chiedono mai quali disagi , quali sofferenze, quali esistenze rovinate nella REALTA’ possono venire agli italiani , soprattutto quelli delle fasce più basse, dal massivo arrivo di migranti? Oppure fanno i misericordiosi col cu…o degli altri?”
“Ero straniero” fa parte del linguaggio di Gesù, signora cara.
Se lei lo respinge, sono affari tutti suoi, ma almeno non vada a presentarsi, come invece pretende di fare continuamente, come una cristiana a tutti gli effetti, smentendo clamorosamente e in vari modi la religione a cui dice di appartenere.
In ogni caso, si tratta di capire innanzi tutto che i migranti non vengono qui da noi per turismo. Non vanno in giro per il mondo ridendo e cantando. Non lasciano i loro paesi per volontà barbarica di invadere le terre di altri. E soprattutto va detto che sperano di poter tornare un giorno nelle loro case.
Oltre a ciò, è bene che si conosca una volta per tutte, un dettaglio di grande rilievo che moltissimi ancora ignorano: la nostra Costituzione parla di “dovere” di accogliere in Italia lo straniero quando nel proprio paese gli “viene impedito l’effettivo esercizio delle libertà democratiche”( art. 10). Si vuole capirlo oppure no?
Noi tutti sappiamo, o dovremmo sapere, che in molti di quei paesi c’è fame, ci sono guerre civili, ci sono infami dittature, non c’è democrazia. Per cui lo Stato DEVE accogliere, anche come un principio costituzionale, i migranti che arrivano da noi; e deve alleviare le loro condizioni di precarietà.
So bene che la parola “democrazia” fa venire l’orticaria alla signora Venturi e a tutti quelli che confondono ignorantemente, molto ignorantemente, il termine “democrazia” con quello di “marxismo”, ma se si continua ad andare dietro a questa enorme panzana, è consigliabile che si facciano spiegare la siderale differenza che esiste fra le due cose.
Quanto alla gigantesca bufala secondo cui i nostri concittadini poveri verrebbero danneggiati dalla presenza massiccia degli immigrati, si sappia che farla girare ad uso e consumo di quelli che non sopportano quelle persone anche per motivi puramente razzistici ( e ce ne sono tantissimi ), non fa altro che accrescere una guerra fra poveri che produce danni enormi sotto diversi profili.
Alimentare le guerre e le divisioni, piccole o grandi, è peccato grave. Lo tengano presente i cattolici doc.
“A cosa servono le biciclette: esiste un diritto primario a passeggiare in bici (ammesso che ci sappiano andare e sempre che non organizzino un corso, pagato con i soldi delle nostre tasse, per insegnare agli africani come andare in bicicletta)?”
Devo dire che questa mi piace assai. Vedi tu dove può andare a parare il razzismo strisciante!
È risaputo che chi ha pelle nera non sa andare in bicicletta. Glielo impedisce il colore della pelle. E poi andare in bicicletta è, come tutti sanno, molto difficile. Bisogna organizzare un corso di bicicletta per quei tontoloni di neri. E le nostre tasse sprecate in quel modo!
Ma è una barzelletta, questa, o no? Non ho capito.
No, cara Victoria, non hai capito.
Non era razzismo, era la sottolineatura che c’è in Italia chi specula anche sui corsi per insegnare agli adulti ad andare in bici. Era ironia, ma non l’hai capita per il solito motivo che non ci arrivi.
Però ad attaccare il sottoscritto con l’offesa di razzismo ci arrivi subito, vero?
Era ironia? Ironia da cappero, però.
Mi sono fatta un sacco di risate. Proprio tante.
E a quei corsi per andare in bicicletta quali altri adulti tontoloni ci andrebbero oltre ai neri così incapaci?
C’è davvero nella tua città un tasso così alto di ignoranza da andare a certi corsi che non servono a niente? C’è un tale livello di speculazione, come tu vuoi far credere?
Tu non sei razzista, Federico, sei uno che ha l’odore del razzismo e del salvinismo. E si è sentito da subito quell’odore.
Ecco un esempio lampante di “umanità che fa bene”.
Da un amico di Verona che non nomino ricevo un messaggio che si addice a questo post:
Caro Luigi, un saluto da Verona. Qui tutto bene, anche perché in famiglia è arrivata una gradita presenza: un ragazzo diciottenne del Ghana che vive da un mese con noi. Studia da muratore e vorremmo (cercheremo di) accompagnarlo fino ad un contratto di lavoro che poi gli consentirebbe di restare in Italia. Sono stati i nostri figli a insistere per quest’accoglienza – un vero dono – che ci è stato proposto dalla figlia più grande, impegnata per lavoro come educatrice fra i richiedenti asilo.
Sono felice di questa ragazza che fa qualcosa di simile a quello che cerco di fare io con i richiedenti asilo in Roma.
Aiutare il prossimo in difficoltà – è tra i “fondamentali” del cristiano – anche se spesso disatteso . Ogni cristiano è chiamato a farlo, senza ombra di dubbio.
Che lo Stato DEBBA “accogliere” i migranti è invece opinabile. E’ soprattutto opinabile la misura e il modo con il quale questo debba essere fatto.
Certo un cristiano PUO’ spingere perché certe leggi vengano adottate, cercando anche alleanze con forze che sono mosse da motivazioni diverse dall’amore di Dio e dal desiderio di manifestare la misericordia di Dio per tutti gli esseri umani di qualunque nazione o religione; può, non DEVE!
Ed è assolutamente legittimo che qualcun altro cristiano pensi ( e operi) diversamente mettendo maggiormente in risalto le esigenze dei propri concittadini. Da qualche parte sta scritto nella Bibbia che non “si devono trascurare quelli della propria casa”
In una “democrazia” compiuta ( per certi versi quindi non la nostra) sarà il parere dei più a determinare le regole ufficiali.
Un conto è la “carità”, un conto è la “legge dello Stato”
Caro Beppe Zezza, è opinabile anche quel che lei pensa e dice.
Dico sinceramente che discorsi come il suo, anche per quel che riguardava l’aborto, mi risutano abbastanza fastidiosi.
C’è un cristianesimo che, al di là degli assunti religiosi, va tradotto e considerato nello Sato in cui viene professato.
Qualcuno–non ricordo chi– ha detto “date a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio”.
Se non si opera su questa strada, si finisce per configurare uno Stato Teocratico, quale è quello di certi paesi arabi arretrati e quello che i fondamentalisti islamici vorrebbero.
Grazie a Dio qua in Occidente le cose stanno diversamente, altrimenti noi saremmo allo stesso livello di quelli.
Mi fa specie inoltre che le “regole” cristiane vengano strattonate come si vuole, a volte portandole dalla parte delle ragioni statali, a volte mettendole in contrapposizione, come se nulla fosse, e cercando appigli incredibili per dimostrare la propria verità.
Detto questo, faccio notare che:
1) nel Vangelo non si parla di scelte nel momento in cui si parla di “straniero” da accogliere. Non si parla né di misure né di modi.
Qualunque straniero va accolto. E non parlo di “prossimo”, dunque non fuorviamo il discorso.
2) C’è un preciso articolo costituzionale che parla chiaro e non è opinabile. La nostra Costituzione non è stata fatta andando contro l’amor di Dio. Chiaro? Ha seguito invece proprio quell’amor di Dio che deve indurre ad accogliere chi legittimamente va via dai propri paesi in cui è impossibile vivere.
Se si riuscisse a mettersi almeno un po’ nei panni di chi sta male, forse si riuscirebbe a capire le ragioni di chi sta peggio di tanti altri.
E non si ricorrerebbe a tanti cavilli fragilissimi.
Nel nostro tempo c’è un’emergenza di forti migrazioni che va affrontata, pur con i numerosi problemi che comporta e che irritano molte persone.
Lo Stato sta cercando di affrontarlo e non sta eludendo, a me non risulta, le esigenze dei nostri concittadini.
Chi lo dice è un irresponsabile che, confidando nell’appoggio elettorale dei poveretti che credono alle bufale e in quello dei ricchi gaudenti che non vogliono rogne in casa, fa danni a non finire con la propagazione di falsità.
Quando poi leggo che “Da qualche parte sta scritto nella Bibbia che non “si devono trascurare quelli della propria casa”, allora io replico che è fin troppo facile estrapolare dalla Bibbia qualche frase qua e là per avallare il proprio pensiero.
Io mi attengo al Vangelo, dove vedo scritto che Gesù a chi lo sollecitava ad andare dalla madre e dai fratelli che lo aspettavano, disse indicando la gente che stava di fronte a Lui, che quella gente ( sconosciuta!) erano sua madre e i suoi fratelli.
I migranti, caro Beppe, sono i nostri fratelli, e tanto basta.
Parlando di “prossimo”, non c’è, non DEVE esserci, distinzione fra “prossimo” vicino o “della propria casa” e “prossimo” lontano che vive in case( paesi) distanti.
Tutto il mondo è la casa di tutti, come ha detto o fatto intendere il Papa. Vogliamo capirlo o no?
Se si fanno dei distinguo, si comincia a seminare zizzania.
In linea di principio, il ragionamento non fa una piega.
Mi domando però : potrebbe venire espresso ed accettato , con la stessa chiarezza, nelle altre occasioni che coinvolgono LA VITA di una persona?
Perché di questo, qui, stiamo parlando.
VITA DI PERSONE.
Io non credo che ci sentiremmo di affermare , con la stessa sicurezza:
Che lo stato ” debba” accogliere gli ammalati cronici, è opinabile.
Che lo stato debba ” accogliere ” i gandi anziani non autosufficienti è opinabile.
Ce lo stato debba ” accogliere” coloro che sono colpiti da una catastrofe naturale , è opinabile.
Io credo che non non riusciremmo manco a dirlo.
O no?
E dunque, perché, in questo specifico caso, diventa prevalente, degnissimo di attenzione, persino nobile e irrinunciabile, l’accento alle “mie” esigenze, sacrosante per carità, rispetto alle vite?
Io resto dell’idea che l’attenzione alla vita, o si ha a 360, o non è attenzione alla vita, ma attenzione , graduata, variabile, compatibile, alle MIE legittime priorità.
In altre parole, firmare per Charlie qualche giorno fa e firmare oggi per “ero straniero”, personalmente li trovo concatenati e derivanti da una stessa radice.
Non è così, questa è una proposta politica sulla quale possiamo avere posizioni diverse. Altro sarebbero i valori non negoziabili, a cominciare dal diritto alla vita ( a cominciare da quella di Charlie) , ma sembra che questo pontificato abbia relativizzato tutto, quindi: anarchia dottrinale che genera divisioni.
m.ncregister.com/blog/edward-pentin/monsignor-bux-we-are-in-a-full-crisis-of-faith#.WU1zjcupXqB
🙂
Interessante modo di impostare una intervista.
Bux viene intervistato sulla ” anarchia dottrinale”. .. e risponde molto pensosamente.
Se io venissi intervistato sui marziani con le antennine che fanno uiiiiiiii in testa, potrei rispondere molto, molto, molto pensosamente….ma ciò non toglie che imarziani con le antennine non ci sono.
Stessa storia con la ” anarchia dottrinale”.
Dice a un certo punto monsignor Bux: il papa dovrebbe procedere a una professione o una dichiarazione di fede.
Toh, guarda.
Bux è per una revisione del Credo Cattolico?
Non lo sapevo.
TUTTO QUELLO CHE UN CATTOLICO CREDE SECONDO DOTTRINA; TRADIZIONE E MAGISTERO è professato nel Credo. Papa Bergoglio lo proclama ad ogni Messa, come tutti. Bux è al corrente che lo proclami alterandone i versetti?!
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
Comunque, pur nella inconsistenza della premessa che sfarina tutto il suo ragionamento, se non altro Bux è Bux.
Ma Federico Benedetti, che come Lorenzo Cuffini è un due di briscola assoluto della fede, con quale caspita di veste e di autorità si arroga il diritto di fare la seguente sparatina: SEMBRA CHE QUESTO PAPATO ABBIA RELATIVIZZATO TUTTO? Ma vediamo di non far ridere tutti i polli della provincia di Ferrara e del concentrico, compresi quelli che razzolano tra le biciclette.
Quanto alla frase ” altro sarebbero i valori non negoziabili”, vedo che gli anni passano invano e Benedetto è transitato inutilmente.
Peccato.
In verità non capisco bene la osservazione di Victoria sullo stato Teocratico. A me pare che si sia orientati a uno Stato Teocratico quando si fondano le leggi civili sul Vangelo.
( A proposito di citazioni è necessario farle complete: quando Gesu davanti alla madre indica le persone che ha davanti dice: mia madre e i miei fratelli sono quelli che ascoltano la mia parola e la mettono in pratica. NON tutti dunque! – in realtà la citazione è a sproposito. Non c’entra nulla con la questione della quale parliamo.
A proposito invece del grado di estensione del welfare ( anziani , colpiti da catastrofi , cronici ) che lo Stato DEVE assicurare, ebbene anche questo è “opinabile”!
COme la “torta” delle disponibilità economiche pubbliche vada distribuita è materia “opinabile”. È “politica”
Non è opinabile che un cristiano, animato dallo spirito di Cristo, volti la faccia dall’altra parte rispetto a una persona che ha bisogno. E anche che si organizzi per farlo nel modo migliore possibile. Opinabile invece è che “obblighi” tutti a seguire i suoi criteri.
Benedetto xvi distingueva le cose “non negoziabili”, cioè gli “assoluti” dalle cose “opinabili” cioè “politiche”. Questa distinzione sembra caduta – o piuttosto si potrebbe dire che è la accoglienza dei migranti che è, per qualcuno, il “valore non negoziabile” per eccellenza.
” ma sembra che questo pontificato abbia relativizzato tutto, quindi: anarchia dottrinale che genera divisioni.”
Ma che c’entra “questo pontificato”? Ho capito: c’entra come i cavoli a merenda.
Da dove avrà copiato questa frase così ridicola il pio Federico Benedetti? Da quale sito antibergogliano?
Questa fa il paio con quella delle biciclette e dei corsi per i neri tontoloni pagati per di più con le nostre tasse. Sto ancora ridendo.
Gentile Beppe, potrei scrivere a lungo, ma siccome non ho tempo, mi limito ad una domanda: si è reso conto del ginepraio in cui lei si è cacciato? A me pare che lei giochi a non voler capire.
Se rileggesse con attenzione i miei commenti, forse capirebbe.
È un papa evangelico che chiede a tutti noi e quindi alla Chiesa tutta un cambio di passo…uscire da una situazione durata troppo a lungo di un cattolicesimo di formuletta e concetti imparati a memoria , anche se non c’è più il catechismo di pio X l’approccio alla fede è rimasto quello rigido, mentre il Vangelo è tutt’altra cosa. Il cambio richiede sofferenza soprattutto per chi era abituato a vedere tutto in maniera duale , bianco o nero…e queste persone ora soffrono e lamentano l’anarchia dottrinale, che in realtà non è anarchia è solo comprendere che la legge è stata fatta per l’uomo è non l’uomo per la legge.
Prendiamo il famigerato capitolo di AL. Anarchia dottrinale? Ma dove? In realtà ha solo ricordato che per compiere un peccato mortale e non essere in stato di grazia occorre la materia grave, la piena coscienza e il deliberato consenso e questo in molti casi può non esserci e non sto parlando solo di divorziati risposati. Quindi bisogna vedere caso per caso con il confessore. Molto più semplice il trincerarsi invece dietro il bianco o nero dei cardinali dei dubia…se sei un risposato divorziato e non vivi come fratello e sorella sei sempre in peccato mortale. Peccato che questo valga solo per il sesto comandamento, dove si è deciso che la materia è sempre grave. Mentre altri peccati non ci scuotono pur altrettanto gravi…per esempio non pagare la giusta mercede all’operaio è uno dei peccati che grida vendetta al cospetto di Dio. Questo turba qualcuno di noi o i cardinali dei dubia? Sappiamo a quanto ammontano gli stipendi e i salari in Italia… secondo la visione di quelli che ora parlano di anarchia dottrinale anche chi paga questi salari da fame vive in modo continuativo e pubblico in peccato mortale. Qualcuno de quattro cardinali ha mai scritto libri, dato interviste, ECC ECC su questo , ma per carità….è una situazione del tutto normalissima….
Meno male che c’è questa anarchia dottrinale! Rendiamo grazie a Dio di questa opportunità di crescere nella fede piantandola di vedere la vita solo dall’ombelico in giù.
Cristina vicquery
– o piuttosto si potrebbe dire che è la accoglienza dei migranti che è, per qualcuno, il “valore non negoziabile” per eccellenza.
Sì, è “un valore non negoziabile” in quanto si tratta di accogliere lo straniero. Gesù, se non sbaglio, ha detto: chi accoglie il forestiero accoglie me. Dunque è proprio un valore non negoziabile l’accoglienza dello straniero o forestiero che dir si voglia.
O sono “valori non negoziabili” solo quelli che piacciono a lei, a voi ?
“È un papa evangelico che chiede a tutti noi e quindi alla Chiesa tutta un cambio di passo…uscire da una situazione durata troppo a lungo di un cattolicesimo di formuletta e concetti imparati a memoria , anche se non c’è più il catechismo di pio X l’approccio alla fede è rimasto quello rigido, mentre il Vangelo è tutt’altra cosa.”
Condivido parola per parola, picchio-Cristina vicquery
Magari quei concetti basilari del cristianesimo si fossero impressi nella mente in modo indelebile, magari si fossero cristallizzati dentro le coscienze. Forse oggi non ci trovemmo a dover ascoltare parole vuote, prive di senso intrise di quello spirito di pelagianesimo che va tanto di moda e che fa credito al nulla. Un pensiero che la storia ha bocciato, dimostrando ampiamente il suo fallimento. Qui non si parla di quinto sesto ottavo comandamento non esiste una “gerarchia” in tal senso: la trasgressione di uno solo dei comandamenti implica la trasgressione degli altri.
Purtroppo, quando si rompono gli argini e le acque esondano tutto il preesistente viene travolto e sommerso dai detriti, stesso destino per la Parola di Dio, la radicalità del Vangelo e perfino del Denzinger -pioniere della teologia dogmatica con il suo Enchiridion Symbolorum che compendia in modo adamantino i principali testi del magistero, della Tradizione . Continuamente aggiornato considerato da sempre uno dei riferimenti più sicuri per chiunque volesse approcciare il perenne pensiero della Chiesa oggi irrita, corrompe, da fastidio perché? Perché provoca, sollecita il pensiero dominante che non ci sta ad essere compresso nelle strettoie, non ha pienamente compreso che la sopravvivenza fisica, umana, oltre che animica dipende solo e soltanto dalla radicale trasformazione del cuore umano..
Si parla di Vangelo, di conoscenza del Vangelo, ma dove sta?
Per quel che si vede in questo piccolo spazio virtuale, si contano sulla dita di una mano quelli che dimostrano di averne conoscenza e la conoscenza non è un’approssimazione, un vago “sentito dire”.
l’incontro con il Vangelo non è semplice, non lo è MAI, e non è neppure personale (quello semmai è il modus dei protestanti, non dei cattolicici) perché postula un andirivieni che parte dalla Scrittura per confrontarsi con le formule dei Concili e del Catechismo e viceversa, dall’Antico e dal Nuovo Testamento si torna alle definizioni conciliari o pontificie per meglio coglierne il contenuto esatto, il vero significato del testo sacro per poi tornare dai Concili e dal Catechismo di nuovo al testo. E’ questo il dinamismo dove mai si perde di vista il dato vivo, concreto, soprannaturale, inesauribile, del quale le formulazioni del magistero ecclesiastico esprimono, con tutta la precisione necessaria, la profondità e il mistero. Questo è il Vangelo proposto dalla Chiesa Cattolica per l’edificazione, linfa per la fede, che non è affatto rigido ma, come il sangue dentro le vene: tutto irrora, a tutto da vita alla politica, alla giustizia sociale, tutto tocca e tutto sana.
Il singolo, la società, la Chiesa, le nazioni, i governi, tutti dovremmo domandarci, onestamente, perché l’umanità fallisce continuamente, perché tutto alla fine degenera -emenacipazione sessuale in pornografia, emigrazione in sopraffazione coatta e spietata di interi popoli sugli altri che ne subiscono il peso, ricerca di libertà in schiavitù peggiore della morte, esperimenti di vita in vere mostruosità. San Paolo vincosò la realizzazione di ogni progetto umano all’ancoraggio del suo fondamento: Gesù Cristo testimoniato per intero, fino al martiro, in lui non sitono sfumature: luce o tenebre, tertium non datur.
Concordo assolutamente sul fatto che l’azione del Papa attuale voglia mettere in crisi un certo “cristianesimo della legge” fatto da regole e regolette da osservare. Questo per andare verso un “cristianesimo dello Spirito” animato dallo SpiritoSanto, che e’ “Amore”.
A me pare tuttavia che quello che alcuni o molti suoi “fan” non lo abbiano ben compreso e stiano solamente sostituendo una “legge” a loro piu congeniale alla “legge precedente” – in altri termini stiano proponendo un “cristianesimo ideologico” che poco ha a che vedere con un “cristianesimo dello Spirito”. Con una “ideologia progressista” che sostituisca una “ideologia conservatrice”
A scorrere questo blog si resta esterrefatti al numero di pietre che volano, quando la prima caratteristica che identifichi un “cristianesimo dello Spirito” è il rispettare la parola di Gesu : chi è senza peccato scagli la prima pietra!
Ribadisco che mentre a livello di comportamento personale e anche organizzato l’attitudine di un cristiano verso i bisognosi è indiscutibile, a livello di “azione politica” ossia di pressione perché lo Stato adotti certe leggi invece di altre la attitudine è opinabile e chiunque dica il contrario, sia in un senso che nell’altro, pretendendo di essere il vero interprete del messaggio di Cristo commetta un abuso.
Beppe Zezza sono d’accordo con te.
Sull’azione del Papa.
Sulla sua molteplice incomprensione.
Sulle pietre volanti.
Sull’opinabile d’ogni politica.
Buona giornata.
Intervengo brevissimamente per proporre un concetto che ho letto qualche giorno fa, del quale però non ricordo esattamente le parole. Ma il senso è questo: Dio si è rivelato lasciando però un po’ di penombra per rispettare la libertà dell’uomo e per riservarsi il diritto di perdonare.
A me piace moltissimo.
Buona giornata a tutti.
Bella, grazie Giuseppe, credo che le cose vadano proprio così….
…la vera scelta non è con chi, ma senza chi
“… a livello di “azione politica” ossia di pressione perché lo Stato adotti certe leggi invece di altre la attitudine è opinabile e chiunque dica il contrario, sia in un senso che nell’altro, pretendendo di essere il vero interprete del messaggio di Cristo commetta un abuso.”
Io credo che nessuno pretenda di essere il vero interprete del messaggio di Cristo quando si intraprende una azione politica.
Nessuno vuol mettersi al posto di Cristo, ci mancherebbe altro.
Credo invece che nell’azione politica ci sia una mediazione fra i diversi partiti per trovare la soluzione migliore per risolvere i problemi della società. Così dovrebbe essere.
Se poi qualcuno, personalmente, ritiene che la soluzione trovata non sia la migliore, è libero di dirlo ed è altrettanto libero di non seguirla, e magari di attenersi a quel che la buona coscienza gli suggerisce.
In fin dei conti, la libertà è il dono più prezioso che l’essere umano abbia ricevuto. Si tratta di volgerla al bene e non al male.
Proprio per questo sbaglia, a mio parere, chiunque voglia NON riconoscerla e pretenda di “colpevolizzare” chi tale libertà usa mettendogli davanti regole e regolette che rimandano al credo religioso, spesso, peraltro, male-malissimo interpretato.
Tuttavia, c’è una Coscienza che richiama a dei doveri che hanno l’imprinting di una carità di valore universale dove è presente l’azione dello Spirito.
E, a parer mio, non va messa a tacere.
L’accoglienza indiscriminata può sembrare carità verso gli stranieri, ma scarica sui nostri figli il fardello pesantissimo della sua insostenibilità economica e sociale. Con che coraggio anziani e adulti senza figli si permettono di decidere per le generazioni future sapendo i costi umani, sociali ed economici che LORO dovranno affrontare?
L’accoglienza indiscriminata è imposta dalla situazione di emergenza del nostro tempo.
Si tenga presente che i migranti vedono nel nostro paese il primo necessario approdo, essendo l’Italia il paese più vicino, geograficamente parlando.
Molti di loro non intendono restare in Italia e vogliono andare altrove.
È necessario che anche gli altri paesi europei facciano la loro parte.
Invece, anche ieri c’è stato un mezzo fallimento nell’incontro fra i ministri europei.
Non prendiamocela SEMPRE col nostro Governo, dunque.
Il nostro governo ha la colpa di avere spalancato le porte, di incoraggiare gli scafisti, di presentare una legge che estende la cittadinanza quando dovrebbe controllare i flussi, accelerare le procedure di identificazione, espellere e rimpatriare chi non ha diritto di rimanere, non far sbarcare le navi delle ong che non accettano controlli delle forze dell’ordine a bordo, chiedere che le navi che soccorrono i naufraghi( eufemismo che nasconde un servizio taxi direttamente dalle spiagge libiche) vadano in altri paesi… Basterebbe guardare come si muovono gli altri governi europei, di destra e di sinistra. Il nostro governo e la maggioranza che lo sostiene hanno molte responsabilità e spero che il voto di domani indichi chiaramente che gli italiani sono stanchi e che il vento è cambiato
Speriamo Federico, speriamo!
“Con che coraggio anziani e adulti senza figli si permettono di decidere per le generazioni future ….”
Spero ti si scappata la mano sulla tastiera, Federico.
Allora anziani e adulti senza figli li privi del diritto di voto?
E qualifica anziani, per cortesia: quando secondo te si deve perdere l diritto di partecipare alla vita politica attiva? Sentiamo, sentiamo, sentiamo…
e ” adulti senza figli” : quindi: intanto preti, suore & C, facciano il favore di meteri nella cocuzza che non possono mettere becco. E poi tutti gli altri.
Sì, spero ti sia scappata la mano sulla tastiera.
🙂 🙂 🙂
Comunque, campa sereno.
I tuoi figli, manco se li chiudi in una torre d’avorio con cinquanta fossati d’intorno potranno vivere nel mondo piccolo di Guareschi, come sogneresti tu.Per quale motivo poi, il mondo piccolo di Guareschi dovrebbe essere preferibile a una società in cui lo Smilzo , il Brusco il Filotti sono di colore e vengono da chissà che posti, me lo devi sempre spiegare….
🙂 🙂 🙂
Non banalizzazione le mie parole.
Tutti tengano ben stretto e abbiamo a cuore il diritto di voto, ma rendiamoci conto che la conseguenza di scelte discutibili come lo ius soli e la politica delle porte aperte a tutti sarà tutta sulle spalle dei bambini di oggi. Gli anziani SENTANO il peso che stanno affidando ad altri.
Io lo sento.
Pure io.
E allora?
Ho fatto una affermazione di carattere generale. Ma andando dal generale al particolare ritengo che dire che un cristiano DEBBA essere favorevole alla legge dello jus soli così come proposta o alla legge di iniziativa popolare appoggiata da Accattoli a favore dei migranti o alla abolizione della Bossi-Fini è scorretto. Un cristiano PUÒ essere favorevole a tutto questo ma PUÒ altrettanto lecitamente essere contrario e pensarla diversamente. Quello che un cristiano non PUÒ ( o meglio non POTREBBE ) fare è voltarsi dall’altra parte di fronte a una persona in necessità che si trovi davanti. E di “persone in necessità” ce ne troviamo davanti tutti i giorni, anche se non possono essere ricondotte a “categorie” ben precise.
“Il nostro governo ha la colpa di avere spalancato le porte, di incoraggiare gli scafisti, di presentare una legge che estende la cittadinanza quando dovrebbe controllare i flussi, ….”
Questi sono gli slogans salviniani e io li rigetto in blocco.
Il nostro Governo sta facendo tutto il possibile per NON girare la faccia dall’altra parte di fronte a degli esseri umani che vengono qui perché, lasciando i loro paesi, devono necessariamente mettere i primi passi nel paese più vicino al loro.
Tra l’altro, molti di loro ci lasciano la pelle nelle acque del nostro mare.
Gli immigrati di ritorno, cioè quelli che, appena le condizioni lo consentono, se ne tornano da dove erano venuti, ci sono sempre stati e ancora oggi ci sono.
Chi dice “il nostro governo ha la colpa…” e via blaterando, lo dice per una precisa ideologia politica.
Questo modo di vedere le cose a me non piace, anzi proprio mi RIPUGNA.
Se fossi molto cattiva, mi augurerei di vedere loro al posto di quei migranti. Per assaggiare la loro disperazione.
Solo chi tocca con mano può capire.
Nessuno che neanche provi a mettersi nei panni di chi sta veramente male. L’indifferenza è il male peggiore del nostro tempo. E a me l’indifferenza fa semplicemente SCHIFO.
Aggiungo: è più che giusto che chi è nato nel nostro Paese, abbia la cittadinanza italiana.
Chi si oppone alla legge sullo “ius soli”, che non prevede la cittadinanza automatica ma si determina sulla base di alcuni criteri, lo voglia negare o no, entra di diritto nella categoria del razzismo strisciante.
Non è un’offesa; è una constatazione di fatto.
” Un cristiano PUÒ essere favorevole a tutto questo ma PUÒ altrettanto lecitamente essere contrario e pensarla diversamente.”
Certamente. Ognuno, cristiano o no, può essere favorevole a questo e può essere contrario a quello. Rientra nelle “possibilità” di chi è libero sotto ogni punto di vista. Perché no? Ma questa è la scoperta dell’acqua calda, direi.
In realtà, la personalità di un individuo si palesa da subito facendo questa o quella scelta, facendo questa o quella affermazione.
In altri termini, l’individuo stesso si sceglie la cornice più appropriata, che diventa una specie di gabbia.
Il mio consiglio invece è che si cerchi il criterio della obiettività di fronte ai casi della vita. Criterio buono e giusto, che però diventa assai malleabile a seconda degli individui che si fanno condizionare da molti lacci e lacciuoli di vario genere. E quindi non sono liberi.
A me ripugna rispondere a certe cretinate.
Vorrei che rispondeste: chi pagherà il conto?
m.ilgiornale.it/news/2017/06/24/chi-paga-il-conto-stellare-dei-nuovi-italiani/1411820/#/ballottaggi/real-time/1
m.ilgiornale.it/news/2017/06/24/chi-paga-il-conto-stellare-dei-nuovi-italiani/1411820/#/ballottaggi/real-time/1
Tu, Federico Benedetti, io e tutti.
Con un po’ delle tue tasse.
Chi mai dovrebbe pagare?
Questo dovrebbe essere di scandalo?
Così ti permette anche di lamentarti un po’ , e rigorosamente di gamba sana.
Vogliamo inventare l’obiezione di coscienza , una firma sul mod Unico con cui dissociarsi e non pagare per i migranti?
Benissimo.
Poi, di seguito, inventiamola anche per i disabili, gli anziani non autosufficienti, i disoccupati, gli inoccupati….e via!
Lo spirito di Gorino ( ” A ME NON ME NE FREGA UN CASSO ) soffia gagliardo anche senza che ci si metta a aizzarlo e a seminare paure, diffidenze, rancori.
Ma poi neppure si apre il link postato due volte dal pio Federico Benedetti.
Ho capito: ci vuole un corso per fargli postare bene i link.
E poi chi lo paga questo corso?
Perché devi sempre ridicolizzare chi non la pensa come te?
La domanda che attende la vostra risposta è: è sostenibile questa folle accoglienza che state propagandando irresponsabilmente?
No, non lo è.
Chi pagherà? Noi omonima parte e il resto, con gli interessi i nostri figli, bambini ai quali mancheranno il lavoro, l’assistenza sanitaria, un minimo di stato sociale, pensioni dignitose in un’età ragionevole…
E noi, invece di aiutare questi nostri figli, li carichiamo dell’ onere, gravoso, di accogliere e mantenere mezzo continente africano! Follie!
m.ilgiornale.it/news/2017/06/24/chi-paga-il-conto-stellare-dei-nuovi-italiani/1411820/
Victoria
m.ilgiornale.it/news/2017/06/24/chi-paga-il-conto-stellare-dei-nuovi-italiani
No, non si apre il link, mi dispiace.
Ma piantala, per cortesia, Federico.
Stai facendo una scelta politica, di campo e di principio.
Legittimissima , per carità.
Pure lo spirito di Goro, è legittimo.
Ma piantala con l storia strappalacrime del futuro dei figli, che non sta letteralmente in piedi.
D’ che non credi sia giusto utilizzare risorse per non italiani.
Punto.
Lorenzo, si apre il link sul tuo dispositivo?
Sta in piedi molto più dell’accoglienza indiscriminata a tutta l’Africa a spese nostre. E non intendo solo i costi economici, di cui parla l’articolo (costi stellari, esorbitanti) ma anche umani e sociali. Siete voi i folli.
Victoria, con il cellulare più di così non riesco. L’articolo è leggibile sul sito de Il Giornale con il titolo “Chi paga il conto stellare dei nuovi italiani”.
Prima di prendere certe decisioni sull’onda dell’emotività, valutiamo bene i costi.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/chi-paga-conto-stellare-dei-nuovi-italiani-1411820.html#/ballottaggi/real-time/1
questo è il link giusto Victoria
Bene, grazie
Ma quale onda emotiva?
Ma siamo dei bamboccioni con la segatura al posto del cervello?
Siamo ben in grado di CAPIRE il significato delle vite umane, o no?
Su Charlie, pochi giorni fa, ci è venuto in mente di ragionare dicendo “occhio a non lasciarmi travolgere dal lato emotivo?”
Spero bene di no.
E che caspita, ma che caspita davvero di differenza fa?
Perché tutti sti distinguo, si umhhhhhh, sti poveri figli del futuro, sti si puo’ ma non si deve, davanti agli africani & C che ci arrivano a casa?
Verita’ nuda e cruda: essere pro life quando la life è inizio e fine NON CI COSTA UNA FAVA E CI FA SENTIRE A POSTO CON LA COSCIENZA: CHE BELLO ESSERE CATTOLICI.
Trovarsi il migrante nel quartiere, ehhhhhhh, signora mia, quanti problemi…
Meglio Salvini e Borghezio, a sto punto: che non si contorcono come anguille in cattolicismi fuori misura.
Anzi, meglio Gorino: NON ME NE FREGA UN CASSO, e via.
🙂
Grazie tante, Lorenzo.
Chiamiamola qui, tanto, Lorenzo, o ti si dà ragione o nona finisci più.
La sintesi è: dobbiamo pensare solo all’emergenza di questa mattina o intraprendere una riflessione seria sul futuro di questo paese? L’iniziativa del post è chiaramente politica, direi addirittura ideologica, non si pone problemi rilevanti come la sostenibilità economica e sociale di porte aperte a migliaia di migranti ogni giorno. Posizione lecita ma discutibile.
Da non confondere con altre questioni e da non ridicolizzare come fa qualcuno. Piuttosto apriamo un dibattito serio, i partiti facciano una campagna elettorale sullo usi soli e rimandino la legge a dopo le elezioni politiche.
Non me ne frega assolutamente nulla che tu mi dia ragione:mai pensato che potesse accadere.
Ho solo dato un’occhiata all’articolo.
L’ufficio passaporti avrà più lavoro. Perché? Avranno più lavoro i Comuni che rilasciano le carte di identità, ma i passaporti cosa c’entrano?
Gli uffici elettorali avranno maggiori costi. Allora è un bene che non si facciano più figli, così gli uffici elettorali risparmiano?
Il diritto di cittadinanza non è una verità di fede per cui uno la può pensare come vuole, ma quest’articolo è fazioso.
Enrico,
Ammesso pure che sia fazioso o impreciso su un singolo punto, resta il fatto che pone un problema fondamentale: quello dei costi e della sostenibilità.
Al contrario, questo aspetto non è nemmeno preso in considerazione dall’iniziativa della Caritas, che mi sembra seguire l’onda dell’emotività o della piaggeria nei confronti del Papa. Eppure è un aspetto rilevante. Da Approfondire.
La Caritas avrebbe agito per piaggeria nei confronti del Papa….
Ma la vogliamo piantare una buona volta con ste stupidaggini, santa pace?!
Quei quattro gatti di bambaluchi antibergogliani hanno ormai fatto passare nel loro dicorso il concetto che “il papa” sia , invece che GUIDA DELLA CHIESA CHE SE LO E’ LIBERAMENTE DATO, una specie di corpo estraneo, una specie di dittatorello piovuto dagli inferi e tecnicamente messo lì dai poteri forti manco fossimo ai tempi dell’imperatore e del papato …..
Ora, si capisce: loro stanno ormai lì per quello.
L’antibergoglianesimo perdente è la loro unica ragione di vita, dunque sono coerenti con il loro delirio ossessionato.
Ma i citrulli che si abbeverano alla malafede vistosa ( NON E’ un insulto: è constatazione oggettiva) di costoro, ci vanno dietro e ripetono sta scemata come fosse un perla di saggezza….
E’ SOLO NATURALE; SANO; FISIOLOGICO E PROVVIDENZIALE CHE LA CHIESA E LE SUE ISTITUZIONI SEGUANO LA GUIDA DEL PAPA.
Quale rincitrullaggine di “piaggeria”?
E quale onda di emotività?
Questo lo chiedo a Federico personalmente, se mai decidesse di rispondere, per una volta. Se a me dicono che sono contro all’aborto perché mi inteneriscono i bebé e i pagliaccetti, li spernacchio e li mando a stendere.
Così spernacchio e mando a stendere chi mi dice che sui migranti decido in base all’emotività.
STESSO IDENTICO DISCORSO.
Ti garantisco che, in mezzo ai non credenti tra cui vivo con piacere, ragionamenti di buon senso come il tuo, ma sull’aborto, sono all’ordine del giorno, anzi la norma.Anche in Cina, per dire, la campagna di ferrea regolamentazione della natalità con gli orrori che ne sono derivarti era basata sul problema fondamentale ” dei costi e della sostenibilità”.
Uguale, uguale, uguale.
Non possiamo cavarcela, dando una scrollata di spalle, dicendo, ” non è così, ma non ho voglia di parlarne” e tirando innanz.
Piaggeria: parola forte, ma forte è l’invasione di campo nella sfera politica.
L’iniziativa è squisitamente politica, come testimonia la presenza tutta politica dei radicali. La Caritas sposa un’iniziativa politica ( e come si è visto discutibile e divisiva) perché certa della benedizione del Papa. In questo senso ho usato il termine Piaggeria.
Ogni altra illazione o interpretazione di Cuffini è frutto della sua fantasia e della passione (diciamolo: partigiana e anche piuttosto fanatica) con cui ha sposato questa battaglia.
Penso di aver risposto. E credo sia opportuno chiudere qui il discorso.
Emotività? Direi di sì. Basta leggere certi commenti.
E basta pensare che l’immagine dei bambini stranieri che vanno alle elementari insieme ai nostri figli (evocati continuamente da tutti, da Mattarella all’assessore più infelice del comune di toitelintalpost), senza altre considerazioni, senza una riflessione razionale, due conti, una valutazione sociale , un approfondimento della parola integrazione ( che nemmeno in Francia , in Belgio o in Inghilterra coincide con la cittadinanza )… Emotività e buonismo. E tanta poesia.
🙂
Punto primo: certo che per te è opportuno chiudere qui il discorso.
Non lo hai mai aperto.
Punto secondo: “l’immagine dei bambini stranieri che vanno alle elementari insieme ai nostri figli ” è evocata continuamente perchè E’ LA REALTA’.
Altro che poesia.
Cosa vuoi proporre: scuole separate? Apertheid? Guarda che lo hanno già fatto, e hanno pure fallito, nella fretta.
Robe da chiodi.
E ridaje con sta storia del divisivo.
Uno passa la giornata a rovesciare taniche di benzina sul fuoco dell’intolleranza, che è il massimo dell’atteggiamento unitivo, come ognun sa, poi viene qui , si appiccic le ali da colomba e pretende pure di essere creduto?
A Federì, lascia parlare Salvini, che almeno va per le trippe al sodo.
🙂
Federico,
hai ragione sul fatto che costi e problemi sarebbero da approfondire. Però ci sarebbero altri costi da approfondire. Il coltan, quello che è dentro cellulari e apparecchiature elettroniche, lo paghiamo il giusto a chi lo estrae o meriterebbe un po’ di soldi e sicurezza in più? L’oro. Io credevo venisse tutto da miniere controllate e invece non è così. Chissà da dove viene quello delle fedi mie e di mia moglie.
Con questo non voglio dire che vengono in qua i minatori, no. E’ più facile che vengano in qua quelli che hanno un minimo di istruzione e si rendono conto che le cose lì non cambieranno perché ci sono anche forze esterne molto forti interessate a non farle cambiare. Come diceva mi pare mons.Biguzzi, vescovo per anni in Sierra Leone, o uno degli altri relatori di un convegno che si è tenuto pochi giorni fa dalle mie parti, i nostri abusi (non era questa la parola ma ora non mi viene in mente) stanno bussando alla nostra porta.
Comunque immagino tu sappia che quando arrivavano pochi barconi dal mare dall’Est arrivavano a migliaia le non in regola con i documenti. Mi risulta che ci fossero regolari servizi di autobus che praticamente portavano solo cosiddette ‘clandestine’. Ma quelle facevano comodo, dove trovavi in Italia una donna che per quei soldi abbandonasse la sua famiglia per badare tua mamma notte e giorno?
Parole molto chiare anche da Bassetti:
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