Il Papa l’indulgenza Fisichella e i lefebvriani

“La vicinanza del Giubileo Straordinario della Misericordia mi permette di focalizzare alcuni punti sui quali ritengo importante intervenire per consentire che la celebrazione dell’Anno Santo sia per tutti i credenti un vero momento di incontro con la misericordia di Dio”: è il promettente avvio di una LETTERA DEL SANTO PADRE FRANCESCO CON LA QUALE SI CONCEDE L’INDULGENZA IN OCCASIONE DEL GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA. E’ piena di novità piccole e grandi. Nuovi anche il metodo e il linguaggio, che Francesco rifà in libertà, nel segno di una misericordia per tutti. Nei commenti i passaggi che ho colto e una mia prima impressione.

132 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Ognuno e tutti. Desidero che l’indulgenza giubilare giunga per ognuno come genuina esperienza della misericordia di Dio, la quale a tutti va incontro con il volto del Padre che accoglie e perdona, dimenticando completamente il peccato commesso.

    1 Settembre, 2015 - 13:46
  2. Luigi Accattoli

    Malati e anziani. Vivere con fede e gioiosa speranza questo momento di prova, ricevendo la comunione o partecipando alla santa Messa e alla preghiera comunitaria, anche attraverso i vari mezzi di comunicazione, sarà per loro il modo di ottenere l’indulgenza giubilare.

    1 Settembre, 2015 - 13:46
  3. Luigi Accattoli

    Porta della cella come Porta Santa. I carcerati nelle cappelle delle carceri potranno ottenere l’indulgenza, e ogni volta che passeranno per la porta della loro cella, rivolgendo il pensiero e la preghiera al Padre, possa questo gesto significare per loro il passaggio della Porta Santa, perché la misericordia di Dio, capace di trasformare i cuori, è anche in grado di trasformare le sbarre in esperienza di libertà.

    1 Settembre, 2015 - 13:47
  4. Luigi Accattoli

    Opere di misericordia. Ho chiesto che la Chiesa riscopra in questo tempo giubilare la ricchezza contenuta nelle opere di misericordia corporale e spirituale […]. Ogni volta che un fedele vivrà una o più di queste opere in prima persona otterrà certamente l’indulgenza giubilare.

    1 Settembre, 2015 - 13:47
  5. Luigi Accattoli

    Peccato di aborto. Ho deciso di concedere a tutti i sacerdoti per l’Anno Giubilare la facoltà di assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato e pentiti di cuore ne chiedono il perdono.

    1 Settembre, 2015 - 13:47
  6. Luigi Accattoli

    Lefebvriani. Per mia propria disposizione stabilisco che quanti durante l’Anno Santo della Misericordia si accosteranno per celebrare il Sacramento della Riconciliazione presso i sacerdoti della Fraternità San Pio X, riceveranno validamente e lecitamente l’assoluzione dei loro peccati.

    1 Settembre, 2015 - 13:48
  7. Luigi Accattoli

    Fisichella. Si tratta di una lettera indirizzata all’arcivescovo Fisichella, che è il responsabile dell’organizzazione del Giubileo: non è un motu proprio, non è un decreto, non è una disposizione ai vescovi, non è in latino. Ha la data del 1° settembre ed oggi è pubblicata. E’ firmata Francesco.

    1 Settembre, 2015 - 13:48
  8. Luigi Accattoli

    Meno forma e più sostanza. Canonisti e latinisti terranno per un anno la lingua sulle ferite. La lettera è tutta nel segno di un ampliamento delle facoltà e di una semplificazione delle norme. Dal punto di vista canonico è il provvedimento con meno forma e più sostanza preso fino a oggi da Francesco.

    1 Settembre, 2015 - 13:49
  9. Spero che la misericordia dimostrata verso i lefebvriani si traduca in una ripresa dei Francescani dell’Immacolata.

    1 Settembre, 2015 - 13:57
  10. picchio

    Succede frequentemente, nella mia diocesi è in diocesi vicine che ho frequentato, che il vescovo in occasione di pellegrinaggi, feste religiose , o ricorrenze particolari autorizzi tutti i preti ad assolvere il peccato di aborto.Mi sembra bello, in questo giubileo della Misericordia, che anche il papa abbia fatto lo stesso. Molte donne ignorano di essere state scomunicate, è difficile accostarsi al Sacramento e l’iter del peccato riservato aggiungerebbe un peso ulteriore sulle spalle di chi cerca il perdono è la pace.

    1 Settembre, 2015 - 14:09
  11. Spiletti

    Come “segno della misericordia per tutti” questa lettera è molto significativa.
    Sembra voler proprio facilitare in tutti i modi l’incontro dei peccatori con la misericordia del Signore.
    Non bisogna però dimenticare l’essenziale: la consapevolezza di aver peccato, il pentimento dei propri peccati, la riconciliazione attraverso il sacramento della confessione.
    Prima di tutto c’è la confessione, altrimenti non c’è incontro con la misericordia di Dio, poi certo la comunione, la preghiera per il papa e le opere di misericordia.

    1 Settembre, 2015 - 14:53
  12. Rosa

    Trovo molto commovente il paragrafo dedicato ai carcerati.

    1 Settembre, 2015 - 14:55
  13. Spiletti

    E’ molto significativo il passo relativo ai lefebvriani.
    I vescovi e i sacerdoti della Fraternità San Pio V che si confesseranno saranno perdonati a tutti gli effetti e potranno ricevere essi stessi l’indulgenza plenaria. Cosa mancherà allora alla completa riconciliazione e alla piena comunione con Roma?

    1 Settembre, 2015 - 14:58
  14. Bello questo chinarsi del Papa sulle sofferenze dei suo popolo. Sto consultando adesso i documenti della Santa Sede durante la Grande Guerra e rimango colpita dalle invocazioni di Benedetto Xv per la pace. Perché non lo fanno Santo?

    1 Settembre, 2015 - 15:19
  15. Fides

    Spiletti scrive, 1 settembre 2015 @ 14:53
    Prima di tutto c’è la confessione, altrimenti non c’è incontro con la misericordia di Dio,

    Spiletti, non ritieni un po’ forte questa affermazione?
    Vogliamo lasciare al Padre misericordioso la possibilità di perdonare chi chiede sinceramente perdono delle proprie colpe, anche al di fuori del Sacramento?. Lasciare cioè l’azione a colui che “mentre ancora eravamo peccatori, morì per gli empi?

    1 Settembre, 2015 - 16:56
  16. Marilisa

    Spiletti ci ricorda le condizioni essenziali per usufruire dei benefici spirituali del Giubileo.Sembra essere molto informato, e parla della “Fraternità di s. Pio V” anziché di san Pio X.
    Mi colpisce sta cosa perché tempo fa lo stesso errore lo fece Socci in una mail( velenosa) indirizzata a me.
    Allora, è un errore o cos’ altro?

    1 Settembre, 2015 - 17:02
  17. picchio

    Molto vero fides. Ricordiamo che il Signore è colui ” che non spezzerà una canna rotta dal vento, non spegnerà una fiamma smorta”. Queste parole mi hanno sempre allargato il cuore alla speranza.

    1 Settembre, 2015 - 17:36
  18. picchio

    Vero rosa, molto bello

    1 Settembre, 2015 - 17:38
  19. Spiletti

    Fides,
    può darsi che sia un’espressione “forte”, ma stiamo parlando di indulgenza plenaria e dell’incontro con la misericordia del Signore legata al Giubileo straordinario e alle condizioni dell’indulgenza.
    Condizioni necessarie, altrimenti, come sostengono i protestanti e gli anticlericali, l’indulgenza equivarrebbe a superstizione o, addirittura peggio, alla compravendita dell’assoluzione dei peccati.
    Lasciamo che Dio incontri e perdoni chi vuole, anche fuori dal sacramento, ma rispettiamo anche la sua volontà circa quanto, legato in terra, sarà legato anche in cielo.

    “In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo”. Mt 18,18

    1 Settembre, 2015 - 18:16
  20. fr.Raffaele

    Durante il Concilio i Padri affrontarono i temi della riforma liturgica indicando un tracciato in perfetta continuità con la tradizione.
    Solo in seguito, e nel giro di pochi anni, i nuovi libri liturgici “toccarono” quasi tutta la vita sacramentale “sostituendo” ciò che la Chiesa aveva concepito e generato “in uterus”. Qualcosa non funzionò né poteva funzionare se si è fatto un lavoro del genere in pochi anni. Il Pontefice è devoto ai due cardini della Chiesa: la Madonna, e San Giuseppe Patrono della Chiesa. Al di la delle critiche che possono levarsi da più parti -gesti, di questo pontificato incomprensibili- umiltà, Grazia, aiuto dall’Alto, ci aiuteranno ad afferrarne il senso. Riannodare i nodi è un chiaro indizio che lo Spirito Santo è all’opera e ispira anche questo Pontefice.

    …..

    1 Settembre, 2015 - 18:18
  21. Marilisa

    Oh Signore, cosa mi tocca di sentire!
    Gesti incomprensibili quelli del Papa?
    A me e a tantissimi altri sembrano comprensibilissimi.
    Di più:ci sembrano evangelici. Ovvero, ci sembrano segnati dalla mano e dalla parola del Cristo stesso.
    Di più: ci immergono nella sostanza del Verbo. A tal punto che ci fanno comprendere in pienezza quale sia l’ Amore di Dio.
    Altro che gesti incomprensibili!
    Incomprensibili per chi ha dura cervice e pretese intellettualoidi .

    1 Settembre, 2015 - 19:18
  22. Marilisa

    Una nota a margine:
    la sigla finale dei post di fr. Raffaele ( 5 puntini) mi diverte parecchio.
    Continui così, padre, e non mi consideri irriverente, la prego.

    1 Settembre, 2015 - 19:24
  23. Nino

    Luigi Accattoli scrive,
    1 settembre 2015 @ 13:49

    Concordo del tutto sulla tua chiusa a cui aggiungerei :
    ..E la più evangelica dal punto di vista spirituale.

    1 Settembre, 2015 - 20:20
  24. fr.Raffaele

    Seneca, Dovere della solidarietà – (Epistole a Lucilio, 95)
    ….
    “Senza dubbio è un grande merito se l’uomo è moderato verso l’altro uomo. Consigliamo di porre la mano al naufrago, di indicare la via a colui che si è smarrito, di dividere il proprio pane con colui che ha fame. Perché dico tutte le cose che bisogna fare ed evitare!? Quando posso tramandare a quello brevemente questa regola del dovere umano: tutto ciò che vedi, da cui sono racchiuse le cose divine ed umane, è uno solo; siamo parti di un grande corpo”

    1 Settembre, 2015 - 20:27
  25. petrus

    Misericordia? Questa sconosciuta.

    1 Settembre, 2015 - 21:11
  26. E quindi?
    E quindi come 15 anni fa i preti potranno assolvere le donne che hanno abortito.
    E quindi?
    E quindi adesso vi potrete confessare dai lefebvriani.
    Curioso: possono confessare? Allora la scomunica e lo scisma sono composti? E se no, come la mettiamo?
    Ma soprattutto: con tutti i problemi che ci sono sul tavolo, proprio dei lefebvriani dovevamo occuparci?
    Secondo me questo Papato è a corto di idee. Comincio a sospettarlo.

    1 Settembre, 2015 - 21:58
  27. picchio

    Bello quel pensiero di Seneca, Raf, che anticipa S.Paolo

    1 Settembre, 2015 - 22:28
  28. picchio

    Se di misericordia si parla perché aumentare la sua portata è essere “a corto di idee” ? E te lo dice una, che tutto è tranne che lefebvriana.

    1 Settembre, 2015 - 22:32
  29. picchio

    E poi non è che si è occupato dei lefebvriani . Per un certo periodo di tempo ha dato liceità alle loro confessioni. Come pontefice ha il diritto e il potere di farlo, ma tutti i problemi con i lefebvriani restano.

    1 Settembre, 2015 - 22:43
  30. Marilisa

    Il pensiero di Seneca che anticipa san Paolo.
    Dobbiamo dedurne che anche certi pagani erano sotto l’ influsso di Dio anche se al di fuori del cristianesimo?
    Dobbiamo dedurne che anche oggi tanti sapienti non cristiani raggiungono vette di pensiero alto che può essere accostato a quello del Cristo?
    Io direi di sì. Ma sono certa che tanti cristiani veraci non la pensano come me.

    1 Settembre, 2015 - 23:08
  31. manuel76

    Quando il Papa è stato eletto ha detto chiaramente che avrà a disposizione 5 o 6 anni per fare qualcosa.
    E’ evidente che si sta concentrando sui poveri, i popoli lontani alle periferie del mondo, ma anche coloro che si sentono impoveriti dentro o stanno alla periferia della chiesa.
    Non penso che gli interessi particolarmente la questione della tradizione della liturgia persa nel concilio, quanto di comunicare che la misericordia raggiunge ogni uomo. L’indulgenza è un segno in fondo.
    Nell’ultimo paragrafo, se notate, non sta rivolgendo attenzione ai preti o ai vescovi scismatici, ma si sta volgendo lo sguardo al Popolo di Dio che segue una situazione pastorale difficile.
    Confidando in una soluzione fraterna, si occupa però intanto del bene del popolo di Dio, il bene dei “piccoli”. Anche loro si trovano in periferia, è giusto che ricevano il perdono nella propria Chiesa.

    1 Settembre, 2015 - 23:17
  32. Sara1

    “Io direi di sì. Ma sono certa che tanti cristiani veraci non la pensano come me.”

    Veramente Socrate come anticipatore di Cristo è un classico dei padri della Chiesa e anche del medioevo (prenda la figura di Virgilio in Dante).

    Caso mai è il protestantesimo moderno a rigettare il pensiero classico (per Lutero Aristotele era un caprone puzzolente).

    http://archiviostorico.corriere.it/2012/febbraio/26/fede_incontro_filosofia_co_9_120226099.shtml

    1 Settembre, 2015 - 23:26
  33. Questa Lettera del è un capolavoro sotto tutti i punti di vista.
    Per la semplicità con cui è scritta.
    Per il fatto che, pur nella sua estrema semplicità lessicale, è incontrovertibile e non può dar atto a dubbi e interpretazioni.
    Per il fatto che l’obiettivo principale è la salute delle anime.

    Ultimo, ma non per importanza, fatto o non notato o sottovalutato (mi auguro non volutamente “taciuto”) nella lettura di molti, è il fatto che riafferma il Primato Petrino, il potere di “legare e di sciogliere”, e quindi la “potestà ordinaria suprema, piena, immediata e universale sulla Chiesa, potestà che può sempre esercitare liberamente” che ha il Papa in quanto “Il Vescovo della Chiesa di Roma, in cui permane l’ufficio concesso dal Signore singolarmente a Pietro, primo degli Apostoli, e che deve essere trasmesso ai suoi successori, è capo del Collegio dei Vescovi, Vicario di Cristo e Pastore qui in terra della Chiesa universale; egli perciò, in forza del suo ufficio, ha potestà ordinaria suprema, piena, immediata e universale sulla Chiesa, potestà che può sempre esercitare liberamente”.
    Infatti, scrive il papa “ho deciso, nonostante qualsiasi cosa in contrario”. Supera il “Diritto Canonico” in merito alle norme sulla giurisdizione per la validità delle assoluzioni amministrate dai sacerdoti lefebvriani; supera il “Diritto Canonico” in merito alla facoltà di assolvere dal peccato di aborto, riservato ai Vescovi o un penitenziere maggiore o a sacerdoti ai quali il vescovo del luogo ha dato questa facoltà.
    E supera il Diritto Canonico stesso in virtù di una norma del Diritto Canonico stesso, quella dei Canoni 331 e 333, che sono l’affermazione del Primato di Pietro e del potere che ha, per mandato Divino.

    Caro Accattoli, i canonisti non hanno ferite da leccarsi, stia tranquillo.
    Hanno solo da bearsi i fedeli di tanta grazia!

    1 Settembre, 2015 - 23:32
  34. “L’aborto è la questione che ha definito più di tutte le altre
    la percezione della chiesa cattolica nello spazio pubblico,
    contribuendo a plasmare l’immagine (incompleta fino ad essere falsa)
    di un’istituzione religiosa inconsapevole dei dilemmi morali della vita dei cristiani comuni.

    Il fatto che tutti i preti e vescovi siano maschi
    ovviamente
    non aiuta la chiesa a farsi ascoltare sull’aborto,
    e papa Francesco più di altri è consapevole del problema per la chiesa di farsi ascoltare.

    È parte della sua esperienza pastorale,
    che rispetto ai suoi predecessori
    lo ha portato molto più a contatto con quegli strati poveri della popolazione
    per i quali una gravidanza inattesa può avere conseguenze economiche e sociali
    che sono sconosciute ai cattolici benestanti:
    “Penso, in modo particolare,
    a tutte le donne che hanno fatto ricorso all’aborto.
    Conosco bene i condizionamenti che le hanno portate a questa decisione.
    So che è un dramma esistenziale e morale.
    Ho incontrato tante donne che portavano nel loro cuore la cicatrice per questa scelta sofferta e dolorosa”.

    L’insegnamento morale della chiesa sull’aborto non cambia,
    ma
    la postura di coloro che insegnano
    – quella può e deve cambiare.

    Papa Francesco ha più volte, fin dalla sua elezione,
    scoraggiato i pastori dal fare della chiesa una lobby concentrata solo sulle questioni della sessualità. ”

    (Massimo Faggioli)

    2 Settembre, 2015 - 0:34
  35. “È presto
    per sapere come finirà il Sinodo,
    che ha avviato in tutta la chiesa un dibattito
    su matrimonio e divorzio,
    omosessualità,
    ruolo della donna nella chiesa.

    Ma tutti i vescovi che voteranno al Sinodo
    sanno già
    che la visione di chiesa di Francesco
    non esclude nessuno,
    neanche coloro che vedono in papa Bergoglio un pericoloso innovatore.”

    (Massimo Faggioli)

    2 Settembre, 2015 - 0:37
  36. “Francesco
    ha riportato nella chiesa un’atmosfera di evangelica normalità:
    una chiesa
    in cui cattolicità significa
    che posizioni diverse possono e devono parlarsi
    in vista di un discernimento comune,
    in cui il papato
    interpreta senza dominare a priori il discernimento.

    Il tatticismo ecclesiale
    è uno di quei mali da cui la chiesa spera di guarire (almeno in parte) col Giubileo..”

    (Massimo Faggioli)

    2 Settembre, 2015 - 0:39
  37. OT

    Mgr Jacques Gaillot le 1er septembre à Rome par le pape François

    …rencontre personnelle entre deux hommes,
    proches par leur sensibilité et leur engagement au service des pauvres

    Mgr Gaillot,
    qui aura 80 ans le 11 septembre,
    avait adressé une « lettre de soutien »
    au pape François en novembre 2014.
    Il lui disait sa « reconnaissance
    pour tous les efforts que vous faites afin que l’Église catholique rencontre son temps, (…)
    pour ouvrir des portes aux familles de nos sociétés modernes?:
    familles divorcées,
    sans enfants,
    monoparentales,
    recomposées,
    de même sexe… »

    Mgr Gaillot « l’évêque des pauvres »,
    logé dans un squat puis chez les spiritains dans le 5e arrondissement de Paris,
    dont il partage la vie communautaire et de prière,
    il continue à œuvrer auprès des sans-papiers et des mal-logés.

    (La Croix)

    2 Settembre, 2015 - 0:52
  38. fr.Raffaele

    Chi le da la certezza che “tanti cristiani veraci” non abbiano comprensione della saggezza filosofica Greca, Latina [Marco Aurelio], Orientale; che ignorino l’aspetto visionario delle Sibille o dei Profeti. Che non sappiano nulla della sapienza dei Magi che vennero da Oriente a Gerusalemme e domandavano “Dov’è il re dei giudei che è nato?” . Nessuno di costoro, per motivi cronologici è cristiano. O delle molte “anime” che nel mondo sono chiamate da Dio ad un particolare ministero: annunciare al Popolo la Sua Parola?
    Certezza [una tra le troppe] che le viene, per sua s/ventura, dall’avvertire se stessa e i suoi “convincimenti” al di sopra del resto d’Israele.

    2 Settembre, 2015 - 3:42
  39. petrus

    È più facile che Seneca attingesse alle dottrine stoiche da cui il cristianesimo ha attinto parecchio.

    2 Settembre, 2015 - 7:03
  40. petrus

    Che poi i lefebvriani non siano un problema è piuttosto ottimista come valutazione. Sono in realtà un bel problema forse non in Europa ma in sud America hanno successo come le sette evangeliche. Il club dei duri e puri non molla e bisogna farci i conti.

    2 Settembre, 2015 - 7:06
  41. giorgio

    Nelle cappelle delle carceri potranno ottenere l’indulgenza, e ogni volta che
    passeranno per la porta della loro cella, rivolgendo il pensiero e la preghiera al Padre, possa questo gesto significare per loro il passaggio della Porta Santa, perché la misericordia di Dio,capace di trasformare i cuori, è anche in grado di trasformare le sbarre in esperienza di libertà.

    La porta di una cella come la Porta Santa !
    Una grande intuizione del Papa, per rendere concreto il messaggio della Misericordia di questo Giubileo.

    2 Settembre, 2015 - 10:05
  42. Spiletti

    Oltre alla moltiplicazione delle “porte sante”, spero ci sia una moltiplicazione dei confessionali e l’invito ai sacerdoti di rendersi disponibili molto più di adesso per accogliere le confessioni dei fedeli.
    Facilitare la possibilità di acquistare l’indulgenza plenaria è un’iniziativa bellissima, ma se poi non si trovano i confessori…

    2 Settembre, 2015 - 10:41
  43. Marilisa

    Impagabile fr. Raffaele, è più che evidente che lei vuol polemizzare con me. Il che è un problema tutto suo che non mi riguarda granché.
    Potrei non replicare ma lo faccio, invece, per precisare che quando io ho delle certezze, queste mi vengono dall’ avere esperienza, io, di certi paradigmi di vita pratica, e non per sentito dire. In questo caso particolare ho conoscenza “certa” di una buona dose di mentalità bigotta che anima molti cristiani ” veraci”, per i quali niente è da considerarsi anteriore e superiore al cristianesimo inteso non come filosofia ma come religione ” superiore”, da cui tutta la verità ha avuto l’ unica, imprescindibile, origine e in cui tutto avrà compimento. Si tratta di ignoranza, a mio avviso, ed è anche in qualche misura scusabile se il bigottismo è consequenziale ad una mancanza di cultura o a un indottrinamento recepito a scatola chiusa dai più semplici o sempliciotti che sono convinti che l’ umiltà esiga di non ragionare su quel che si apprende dagli altri, e soprattutto dalla Chiesa.
    Non è scusabile per niente però quando si mette a dormire l’ intelligenza di cui il buon Dio ha dotato gli esseri umani. Mi piace mettere in evidenza, tuttavia, che esistono molte persone di scarsa cultura e di grande intelligenza, che non rinunciano ad usare il grande dono ricevuto da Dio e a mettere in discussione ogni cosa, per approdare attraverso molte ricerche sincere ad una verità che sia la più vicina a quella che
    Indica la direzione verso il Dio Altro da noi. Che Gesù Cristo ci ha mostrato nella sua identità di AMORE.

    2 Settembre, 2015 - 10:58
  44. Vedo che nel blog si stanno concretizzando tanti ottimi commenti. Merito del bastone (Luigi Accattoli) o della carota (papa Francesco)?

    2 Settembre, 2015 - 11:01
  45. “Con questa disposizione
    non tocca la dottrina sulla gravità del «peccato d’aborto»,
    che
    qualifica come un atto «profondamente ingiusto»,
    ma vuole che nei mesi del Giubileo
    si dia un segno più ampio di comprensione per chi ne sia pentito.”

    (L.Accattoli)

    2 Settembre, 2015 - 11:47
  46. “non è una bolla,
    non è un motu proprio,
    non è una «lettera apostolica»,
    esce da tutte le forme della tradizionale decretazione pontificia”
    […]

    (L.Accattoli)

    2 Settembre, 2015 - 11:49
  47. “Non dice «lucrare»
    o
    «acquistare l’indulgenza»,
    come voleva il linguaggio tradizionale,
    non distingue tra indulgenza parziale o «plenaria»,
    usa la parola indulgenza come sinonimo di «grazia del Giubileo».
    Insomma
    riduce ancora,
    più di quanto non avessero fatto gli ultimi Papi,
    gli elementi rituali e normativi
    di questo aspetto della prassi penitenziale cattolica
    che arriva con il secondo millennio della storia cristiana
    e
    che risulta ostica ai cristiani
    che non appartengono alla Comunione cattolica.”

    (L.Accattoli)

    2 Settembre, 2015 - 11:53
  48. Luigi Accattoli

    I lefebvriani ringraziano Francesco. “La Fraternità San Pio X esprime la sua riconoscenza al Sommo Pontefice per questo gesto paterno […]. In occasione di questo Anno santo il Papa vuole che tutti i fedeli che desiderano confessarsi ai sacerdoti della Fraternità San Pio X possano farlo senza essere che nessuno possa porre la minima obiezione”.

    Vedi qui il testo completo del comunicato della Fraternità:
    http://www.dici.org/en/documents/comunicato-della-casa-generalizia-della-fraternita-san-pio-x-sulla-lettera-di-papa-francesco-nella-prossimita-dellaanno-santo-1-settembre-2015/

    2 Settembre, 2015 - 13:14
  49. A proposito dei lefebvriani, trovo sulla Nazione di oggi che essi non hanno dato risposta alle disposizioni di Papa Francesco. In realtà essi hanno risposto sia nel sito ufficiale, La porte latine, sia in quello italiano ed hanno ringraziato assicurando di voler seguire il curato d’Ars nella dedizione al confessionalle. Va tenuto conto del fatto che sono venuti a conoscenza della decisione del Papa, che definiscono Motu proprio, dalla stampa e non direttamente.

    2 Settembre, 2015 - 13:15
  50. petrus

    “Vedo che nel blog si stanno concretizzando tanti ottimi commenti. Merito del bastone (Luigi Accattoli) o della carota (papa Francesco)?”

    Non credo… semplicemente non si parla di sesso.

    La vera cartina di tornasole sarà il prossimo post sulle veglie! :)))))

    2 Settembre, 2015 - 13:59
  51. picchio

    Un amico prete confessore da più di 25 in un grande santuario mariano a Torino mi diceva tempo fa che la quasi totalità dei penitenti che confessano di aver abortito sono donne. Rarissimi i mariti che confessano di aver spinto o deciso insieme alla moglie di abortire. Dai racconti delle donne, mi raccontava, si capiva come mariti, compagni e padri avessero spesso “spinto” per l’aborto, poi a portarne il peso però le donne sono restate da sole. Gli uomini sembrano non aver percezione del peccato commesso.

    2 Settembre, 2015 - 14:11
  52. Accattoli vobíscum.
    Et cum spíritu Matthaeum
    Inítium sancti dicta secúndum Accattoli
    Per Accattoli dicta deleántur nostra delícta
    Amen!

    2 Settembre, 2015 - 15:30
  53. OT
    Le pape François à Mgr Gaillot : “Nous sommes frères”

    Trois quarts d’heure en tête à tête avec le pape François, à la résidence Sainte-Marthe…

    « Le pape a cherché du regard autour de lui un siège pour s’asseoir,
    poursuit Daniel Duigou.
    Puis il s’est adressé à Jacques et lui a dit : Nous sommes frères. »

    Un signe miséricordieux que le bientôt octogénaire Mgr Gaillot …,
    attendait de « son » Église depuis vingt ans.

    « Je lui ai dit, raconte l’évêque
    qu’il m’arrivait de bénir des couples divorcés-remariés
    et même des couples homosexuels.
    J’ai ajouté :
    On bénit bien des maisons, on peut donc bénir des personnes.
    Cette phrase a fait sourire le pape.
    Il a abondé dans mon sens et il a dit : La bénédiction de Dieu est pour tout le monde. »

    « Le pape nous a répété ce qu’il avait dit aux cardinaux, rapporte l’évêque,
    à savoir que le Christ frappe à la porte, de l’intérieur, pour qu’on ouvre l’Église.
    Il ne faut pas enfermer celui qui nous a libérés. »

    (Le Point)
    http://www.lepoint.fr/societe/le-pape-francois-a-mgr-gaillot-nous-sommes-freres-01-09-2015-1961114_23.php#xtor=CS2-239

    2 Settembre, 2015 - 15:41
  54. Per Ubi:
    Et cum spiritu Matthei.
    Initium sanctorum dictorum …
    Latino sgrammaticato come quello di Brian di Nazareth. Ma è l’anno della misericordia e quindi la esonero dal riscrivere le frasi 100 volte.
    Naturalmente sto scherzando, perché il buon andamento del blog mi rende euforica.

    2 Settembre, 2015 - 16:15
  55. picchio

    Ho letto Matteo, molto interessante. Grazie

    2 Settembre, 2015 - 17:19
  56. Dominae Lignani, Ubi fecit studiorum tecnicorum, non studuit latinorum.
    Result est ignorantiam, latinorum maccheronibus et ad capocchiam.
    Doctissimi latinorum est Ubi mater qui est magister litterarum, et meno malum non legit filius asinum scribit …

    2 Settembre, 2015 - 18:27
  57. Come latino siamo.ai livelli di Brian di Nazareth, però è divertente.

    2 Settembre, 2015 - 19:09
  58. Marilisa

    Brancaleone alle crociate era meglio.

    2 Settembre, 2015 - 19:11
  59. Alexandros

    “On bénit bien des maisons, on peut donc bénir des personnes.”
    Sorridendo si possono dire anche le cose più scomode. Quanto acume in queste poche parole.
    Spiace che la lettera del Papa sia stata, come spesso accade, usata dai media per strumentalizzazioni anche politiche. Io non vi ho letto alcuna richiesta diretta agli Stati di atti d’indulto e d’amnistia. Anzi il passaggio sui carcerati mi è parso più indirizzato a favorire il recupero in loro di una spiritualità al di là della cessazione o meno della pena di giustizia.
    Quanto all’aborto non ho mai compreso per quale ragione esso sia un peccato per il quale l’assoluzione è riservata ai vescovi, mentre l’omicidio non lo è.

    2 Settembre, 2015 - 19:42
  60. petrus

    Nemmeno io conosco l’origine di questa particolarr attenzione al peccato di aborto. Pare che far fuori un cristiano fatto e compiuto sia meno grave di elimare chi è in formazione.

    Sarebbe poi interessante capire quanti cattolici sarebbero davvero d’accordo a togliere la legge sull’aborto…

    2 Settembre, 2015 - 22:17
  61. Sara1

    Forse perché colpisce la vita più innocente di tutti, forse perché la società a differenza di tutti gli altri omicidi lo considera un segno di progresso…

    2 Settembre, 2015 - 22:53
  62. Picchio, come saprai i lefebvriani non sono in comunione con la Chiesa cattolica. Almeno, così mi risulta ancora adesso alle 22.52 di oggi 2 settembre 2015.

    Però il Papa prende e dice: ma sì, confessatevi pure dai lefebvriani, che la confessione è valida.

    Quindi: sono di nuovo in comunione o no?

    Tu dici: “E poi non è che si è occupato dei lefebvriani . Per un certo periodo di tempo ha dato liceità alle loro confessioni. Come pontefice ha il diritto e il potere di farlo, ma tutti i problemi con i lefebvriani restano”.

    Appunto per questo me lo chiedo.

    Scusate, ma non è un controsenso che il Papa che ha canonizzato Giovanni XXIII e proclamato Beato Paolo VI, tacciato di modernismo e ignorato da Fellay e soci sin dall’elezione, ora prende e permetta ai lefebvriani, una minoranza che francamente non capisco quale apporto possa dare alla Chiesa cattolica che viaggia verso il 2020 (specie dopo il Summorum Pontificum, quella sì – lo ammetto – scelta ponderata di Benedetto XVI), la facoltà di confessare e assolvere i cattolici.

    E perché non di dire Messa solo col rituale di San Pio V, rifiutare la dottrina del Concilio, tacciarci di modernismo etc. etc., per non parlare dei funerali a Priebke e altre storie?

    Non lo so, non capisco la creatività e l’apertura del gesto. Magari la prossima volta o in una prossima vita. Ma non credo fosse una necessità impellente nella vita della Chiesa. Poi mi sbaglierò, eh?

    2 Settembre, 2015 - 22:58
  63. Luigi Accattoli

    Ad Alexandros e a Petrus. La Chiesa ritiene che l’aborto meriti una sanzione aggiuntiva, rispetto all’omicidio di un innocente al quale nei suoi pronunciamenti l’equipara, per aiutare coloro che l’hanno procurato a farsi consapevoli della gravità dell’atto, che può sfuggire alla percezione immediata del cristiano comune. In altre parole: l’uccisione di un innocente appare immediatamente e a tutti come una mostruosità, l’uccisione di un feto no. Donde la necessità medicinale di una più forte sanzione che aiuti i responsabili del “procurato aborto” ad acquisire quella consapevolezza. E’ punito di più non perché sia più grave, ma perché è meno considerato.

    2 Settembre, 2015 - 22:58
  64. Luigi Accattoli

    Sara scrivevo in contemporanea a te e in felice concordanza, mi pare.

    2 Settembre, 2015 - 23:07
  65. Sara1

    Io mi sono espressa peggio.
    🙂

    2 Settembre, 2015 - 23:13
  66. Penso che abbiano ragione coloro che sottolineano il fatto che il papa, dando il pieno potere di confessare ai lefebvriani, non ha pensato a loro ma al bene dei loro fedeli, che magari non sono in grado di discernere la gravità dello scisma, ma comunque hanno diritto di essere perdonati e lucrare il Giubileo.

    2 Settembre, 2015 - 23:16
  67. E poi bisogna ricordare la parabola narrata in Matteo 20, 1 – 16, quando il padrone della vigna rimprovera il vignaiolo della prima ora: “Forse sei invidioso perché io sono buono?”
    Il Papa non ci toglie niente dando la misericordia ai lefebvriani; lasciamo dunque che essa raggiunga anche loro.

    3 Settembre, 2015 - 0:12
  68. fr.Raffaele

    Gli eretici non si sottomettono all’autorità. I santi si. Gli uni e gli altri entrano in conflitto con la Chiesa. Sia i primi che i secondi son sottoposti alla stessa umiliazione e pazienza. I primi insorgono, ritenendo di dover tenere ferma la convinzione cui sono animati. Con Agostino ci si può intendere quando sostiene che gli eretici sottraggono alla Chiesa, “semper reformanda” delle verità che le appartengono. In questo contesto, nella sua accezione positiva, l’eresia può esercitare una funzione di avvertimento, un richiamo all’autocritica, all’umiltà, alla revisione perché la Chiesa riconosca umilmente che potrebbe: in sé stessa con “eresie crittogame”, nella nuova teologia, e in ogni cristiano, nascondersi un hereticus in potentia.

    3 Settembre, 2015 - 9:19
  69. petrus

    Grazie per la speigazione Luigi. Molto interessante.

    3 Settembre, 2015 - 9:36
  70. Fides

    “Come noi li rimettiamo ai nostri debitori”.
    Nel Padre nostro, fra lodi e invocazioni, c’è questa unica azione di cui i protagonisti siamo noi. La chiave della misericordia è tutta lì, in quel COME.

    3 Settembre, 2015 - 13:55
  71. fr.Raffaele

    S’impone una doverosa rettifica.
    La” fraternitas sacerdotalis Sancti Pii X, (FSSPX) è una società di vita apostolica tradizionalista cattolica, non “eretica” [haeresis est diversa sequientium secta] ma scismatica [scisma vero eadem sequentium separatio]. Predisposizione spirituale ,caratteriale, di potere politico, economico, sociale, questioni dottrinali e pratiche possono rappresentare eventuali cause perché ci si separi dal vincolo comunitario.
    Tuttavia accade, ed è accaduto, che la Chiesa stessa decida di recidere i rami. La storia recente dei vari Istituti dell’Ecclesia Dei (Francescani dellìImmacolata;Istituto di Cristo Re e Sommo Sacerdote; Istituto del Buon Pastore; Fraternità San Pietro) lo attesta.

    3 Settembre, 2015 - 16:52
  72. Caro fr. Raffaele, desidererei sapere qualcosa di più sui Francescani dell’ Immacolata. E dunque anche la Fraternità San Pietro è sotto attacco?

    3 Settembre, 2015 - 17:41
  73. Cara Antonella,
    non è difficile trovare informazioni attraverso i Motori di Ricerca del Web,
    e
    sonol certo che con il buon senso che ti contraddistingue
    riesci a trovare una moltitudine di notizie che non sono bufale o contraffatte.

    Basta digitare su Google “Francescani dell’Immacolata”
    e devi soltanto aprire i link che Google ti da
    e con il tuo fiuto scoprire dove sta la verità, “probabile”.

    Sono certo che sei bravissima a farlo.

    E puoi passarci tutto il tempo che credi a vagliare le informazioni.

    3 Settembre, 2015 - 20:36
  74. E’ tanto che lo faccio, caro Matteo, e sui Francescani dell’Immacolata mi sono fatta una certa idea, anche se confusa, ma non trovo niente sulla Fraternità San Pietro.

    3 Settembre, 2015 - 21:53
  75. fr.Raffaele

    Cara Sig.ra Lignani, come avrà intuito, l’attuale pontificato non sembra disposto alla salvaguardia della Tradizione né alcun tipo di sperimentazione al riguardo [Messa romana di Tradizione apostolica, resa obbligatoria nella Chiesa universale da S. Pio V]. Dalla poca indulgenza si passò alla tolleranza, da qui alla persecuzione il passo fu breve. Per quel che posso dirle sui Frati Francescani dell’Immacolata è stato, di fatto, messo in atto il commisariamento, bloccato l’uso del rito tridentino nello svolgimento della Santa Messa. A nulla servì la solidarietà e l’invio di duemila lettere a sostegno dei Frati.. Stesso dicasi per gli altri Istituti i quali sembrerebbero già avviati allo stesso destino.

    3 Settembre, 2015 - 22:22
  76. manuel76

    Mi fa sempre un po’ impressione quando le famiglie di francescani litigano tra di loro o quando si viene a sapere di lotte interne non meglio precisate.
    Immagino che nella povertà di Francesco ci sia stato più l’aiuto al fratello che la preoccupazione per la rubrica della messa. Forse sono solo mie fantasie infantili, ma i luoghi francescani sono luoghi essenziali. Assisi, la porziuncola, la Verna.
    Francesco dà un esempio di riforma e di sostegno alla Chiesa, sotto gli occhi ricchi di un vescovo principe che non può che riconoscere l’essenziale.
    Nel film di Zefirelli la prima crisi d’ansia di Francesco è mentre assiste alla messa in cui dominano ricchezza, paludamenti, sfarzo.

    Mi è venuto in mente che quando ero bambino veniva a trovare una zia anziana di mia nonna un certo fra’ Raffaele. Era un cappuccino della mia città. Calvo, aveva una barba lunga che arrivava all’ombelico. Il sorriso sdentato era sereno, i piedi nei sandali, sempre nudi.
    Girava la città ogni giorno, per fare la questua.
    Gli ultimi anni con il bastone.
    Per strada salutava volentieri, specialmente noi bambini. Una di quelle figure care che quando incontri, anche se ti salutano soltanto, ti invitano a un sorriso e ti regalano uno sguardo caro.

    Auguro a frate Raffaele del blog la stessa serenità che coglievo sul suo viso.

    3 Settembre, 2015 - 23:14
  77. Sara1

    http://www.fssp.org/it/

    Questo è il sito ufficiale Antonella, da quello che ho letto in giro non mi pare ci siano particolari problemi per la San Pietro.

    3 Settembre, 2015 - 23:16
  78. Grazie dell’informazione, Clodine

    3 Settembre, 2015 - 23:41
  79. Quello che più mi ha turbato della vicenda dei Francescani dell’Immacolata è che si sono scatenati sul web odio, irrisione e volgarità.

    4 Settembre, 2015 - 0:53
  80. “un vaticanista del “Corriere” ieri
    ha elogiato la lettera di Bergoglio
    proprio per il suo “effetto liberante rispetto allo spinoso tema delle indulgenze che sono state all’origine della ‘protesta’ di Lutero”.
    Perché “Francesco usa la parola indulgenza come sinonimo di ‘grazia del Giubileo’ ”

    Ma che sarebbe questa grazia del Giubileo?
    Nella bolla bergogliana il concetto di “indulgenza” si confonde con quello di perdono sacramentale dei peccati (la confessione).
    Mentre invece è un’altra cosa, molto diversa.

    In pratica non viene mai espressa con chiarezza la dottrina dell’indulgenza, né si danno le tassative indicazioni per ottenerla

    Perciò questo Anno Santo sembra più che altro una grande, ma confusa e improvvisata, liturgia penitenziale.”

    (Antonio Socci)

    4 Settembre, 2015 - 3:28
  81. fr.Raffaele

    “Per evangelica dicta, deleantur nostra delicta”.
    “Per le parole del Vangelo possano i nostri peccati essere cancellati”.
    Predicando il Vangelo la Chiesa annuncia la Grazia di Dio per i peccatori. L’alternativa tra fede e incredulità, opzione per Dio o ripiegamento sul peccato spetta all’uomo. Il jubileaeum misericordiae sarà “strumento di speciali Grazie”, un dono e un aiuto. Resta l’esigenza che ogni cristiano cominci da se stesso a compiere la métanoia con un rinnovamento della mentalità. Il buon orientamento, la buona intenzione del cuore, non sono sufficienti a modificare la realtà.

    4 Settembre, 2015 - 7:56
  82. Non vedo da quali azioni andrebbe presupposta un’attitudine di questo pontificato a ostacolare i beneficiari del Summorum pontificum. I Francescani dell’Immacolata sembrano avere seri problemi interni – al pari di altre congregazioni di varie tendenze liturgiche e spirituali – che speriamo possano essere avviati a soluzione dai provvedimenti presi.

    Mi pare evidente che il gesto benevolo di Francesco verso i lefebvriani sia anzitutto un atto di misericordia verso i fedeli che frequentano le liturgie di quella fraternità. (Nota: naturalmente la validità dei sacramenti amministrati, sia pur illecitamente, dai lefebvriani non è in questione, dal momento che possiedono la successione apostolica, come gli ortodossi o i veterocattolici; vero è che per la confessione comunemente si argomenta che in mancanza di valida “missio canonica” anche la validità sia messa in discussione [argomentazione che personalmente considero molto dubbia]; il papa non entra nel merito, semplicemente assicura che nell’anno giubilare la confessione presso i sacerdoti della fraternità sarà valida E lecita.)
    L’atto di misericordia è del tutto unilaterale, non si attende contraccambi ma chiaramente è anche una mano tesa che i lefebvriani potranno permettersi di afferrare, o di non afferrare, in ogni caso senza detrimento della Sede apostolica. Va detto che il comunicato della fraternità appare per toni e contenuto un’inusuale carezza.

    4 Settembre, 2015 - 8:41
  83. picchio

    infatti mi sembra matteo che più che le indulgenze a francesco importi il ritorno alla Chiesa e a una vita di grazia, con buona pace di Socci.

    4 Settembre, 2015 - 9:13
  84. Sara1

    Riguardo alle indulgenze ricordo di aver letto sulla dogmatica cattolica di Muller che Lutero attaccandole attaccava anche la convinzione che la salvezza fosse comunitaria (come detto da Benedetto nella spe salvi) in pratica la Chiesa cattolica riconosce che ci sia come un monte di grazia che la comunità dei fedeli mette a disposizione di tutti per Lutero invece no; le opere personali non servono, quelle collettive non ne parliamo, se ti salvi ti salvi per pura volontà divina.

    E’ meglio o peggio?

    L’idea del giubileo in fondo è molto più consolante…

    4 Settembre, 2015 - 10:54
  85. Nino

    matteo scrive,

    2 settembre 2015 @ 0:52

    OT

    Mgr Jacques Gaillot le 1er septembre à Rome par le pape François
    ———————-
    Grazie Matt per questo OT la cui notizia mi era sfuggita.

    4 Settembre, 2015 - 13:03
  86. manuel76

    Sara, però ai tempi però la brutta abitudine era di vendere le indulgenze.
    Ancora oggi per il perdono d’Assisi si parla di “acquisto” dell’indulgenza applicabile anche ai defunti.
    Se Lutero arriva in anticipo di qualche secolo, concediamogli qualche errore! 😉

    4 Settembre, 2015 - 13:55
  87. San Francesco ha sempre voluto che l ‘indulgenza della Porziuncola non comportasse spese obbligatorie per i fedeli.
    In quanto ai problemi degli ordini religiosi pare che alla base ci siano sempre scontri interni.

    4 Settembre, 2015 - 14:21
  88. picchio

    sara
    “in pratica la Chiesa cattolica riconosce che ci sia come un monte di grazia che la comunità dei fedeli mette a disposizione di tutti ”
    questa è una cosa che ho sempre creduto ed apprezzato della chiesa cattolica, ma il discorso delle indulgenze l’ho sempre trovato ostico a livello personale tanto è vero che non ho mai in tutta la mia vita acquistato o lucrato che dir si voglia un’indulgenza.

    4 Settembre, 2015 - 15:42
  89. picchio

    sara
    noi cattolici siamo gente che sa vivere bene.
    mi ricordo di aver letto una volta un articolo che diceva come in zone naturali e agricole simili se non uguali la cucina dei cattolici era più elaborata e buona di quella protestante. 🙂 🙂

    4 Settembre, 2015 - 16:38
  90. manuel76

    Certo Antonella!
    Siccome l’ho sentito annunciare in chiesa all’inizio di agosto come acquisto, mi è venuto da ridere!
    A me sinceramente dà molto di più la confessione che l’indulgenza.
    Questioni psicologiche.

    Effettivamente sfido a spiegare a un catecumeno adulto la questione della colpa e della pena, Picchio!
    Sono concetti che sono difficili da digerire razionalmente.

    Su Raffaello niente da dire…però il mercato non è mai bello!

    4 Settembre, 2015 - 16:48
  91. picchio

    A me sinceramente dà molto di più la confessione che l’indulgenza.
    esattamente Manuel, è quello che capita anche a me

    4 Settembre, 2015 - 17:06
  92. Luigi Accattoli

    Manuel 76 la distinzione tra il sacramento della Penitenza e la pratica delle Indulgenze non è psicologica ma di sostanza. Nella prospettiva cattolica il sacramento è necessario, l’indulgenza è una possibilità. Qui – nella considerazione di tale possibilità – interviene l’elemento psicologico: è una proposta della pedagogia penitenziale della Chiesa, uno vi si può ritrovare e un altro no.

    4 Settembre, 2015 - 17:22
  93. Marilisa

    Sinceramente, da adulta, le indulgenze non sono state la mia passione.
    Da piccola, invece, il primo giubileo a cui ebbi modo di partecipare, incontrò un grande entusiasmo da parte mia, perché le catechiste avevano detto a noi bambini che se fossimo morti subito dopo, in virtù delle indulgenze saremmo andati dritti dritti in Paradiso. Che bello!!
    Ricordo che andai tutta contenta da mia madre e le dissi, convintissima, che desideravo morire per andare con certezza in Paradiso.
    Mia madre fece gli scongiuri, ovviamente.
    Dopo qualche giorno mi ammalai gravemente e poiché non guarivo, mamma una mattina se ne andò a piangere tutte le sue lacrime da una vicina con cui aveva confidenza.
    Aveva una paura tremenda che il Signore avesse preso in seria considerazione il mio folle desiderio di morire. Ad una bambina innocente Dio non può non dare ascolto.
    Magari per qualcuno sarei stata perfino una santarella baciata dal Signore.
    Invece no. Dio ascoltò la mia mamma ( lei sì una santa) e il suo dolore,

    4 Settembre, 2015 - 19:37
  94. Marilisa

    e lasciò perdere il mio grande desiderio del Paradiso.
    Questo per dire quale può essere l’ effetto di certi insegnamenti religiosi.
    Oggi è tutta un’ altra musica. E francamente mi auguro di andare in Paradiso il più tardi possibile.

    4 Settembre, 2015 - 19:39
  95. picchio

    Leggevo in queste ore vari siti di conservatori superlegalisti che si palleggiano l’un l’altro la notizia che la lettera papale così come si esprime riguardo l’aborto è troppo vaga e fa sorgere il dubbio che il papa conceda ai preti di assolvere dal peccato di aborto ,ma non di togliere la scomunica.
    A parte che mi sembra di riricordare che anche nel caso del giubileo del 2000 fu la penitenziaria apostolica a dettare le regole e non il papa, è evidente che assolvere dal peccato già implichi il togliere la scomunica, in quanto non avrebbe senso altrimenti il conferimento di un sacramento con relativa assoluzione ad uno scomunicato.
    Cioè i sacerdoti faranno le due cose insieme.
    Già ora comunque nei casi in cui la donna non sapeva della scomunica legata all’aborto, che credo riguardi la maggior parte dei casi, la scomunica non è automatica, come non lo è per i minorenni.

    4 Settembre, 2015 - 22:47
  96. picchio

    ho letto il tuo articolo su micro mega luigi. bell’articolo come sempre. Sul Sinodo spero tu sia un buon profeta 🙂 🙂 🙂

    4 Settembre, 2015 - 23:32
  97. manuel76

    Grazie Marilisa di esserci! Mi è venuto troppo da ridere leggendoti!
    Luigi, grazie della spiegazione.
    Il senso di puificazione della confessione è insostituibile.
    Da ragazzino vi accedevo più frequentemente. Al momento con minore frequenza, ma forse con maggiore intensità, anche con la ricerca di confessori con i quali si riesca a scambiare due parole e a superare i 3 minuti di confessione.

    Dell’indulgenza appunto mi ha sempre colpito l’utilizzo dei verbi acquistare, lucrare…qualche prete più blandamente diceva guadagnare, il lavoro per guadagnarla sarebbe stato la professione di fede e le preghiere previste.
    Ma in fondo era ed è una grazia, gratuita, virtù semmai di meriti di altri, non certo delle mie tre preghiere, necessarie si, ma non sufficienti.

    Nei libricini di preghiere della suddetta zia di mia nonna, erano riportate tra le pagine le indulgenze “parziali” misurate in giorni. Con la recita della tal preghiera e la visita in chiesa si acquistano 50 giorni di indulgenza, con la tal altra 100.

    4 Settembre, 2015 - 23:36
  98. Sara1

    Dal Covolo con Barbero e Farinella si saranno sbagliati.

    5 Settembre, 2015 - 9:49
  99. Luigi Accattoli

    Picchio non è un articolo ma la risposta a otto domande che sono state poste a me e a una quantità d’altre persone, così elencate nella presentazione della rivista:

    Suore, parroci, teologi, vescovi, giornalisti, semplici fedeli – che hanno risposto alle domande di MicroMega: Luigi Accattoli, don Vinicio Albanesi, don Aldo Antonelli, suor Stefania Baldini, suor Antonietta Potente, don Alessandro Santoro, don Franco Barbero, Vittorio Bellavite, Gian Carlo Caselli, mons. Enrico dal Covolo, Adriana Destro, Mauro Pesce, don Pierluigi Di Piazza, don Paolo Farinella, dom Giovanni Franzoni, suor Jeannine Gramick S.L., Martha Heizer, Raniero La Valle, mons. Domenico Mogavero, don Carlo Molari, Enrico Peyretti, Giannino Piana, Brunetto Salvarani, padre Felice Scalia S.I., don Cosimo Scordato, padre Bartolomeo Sorge S.I., don Francesco Michele Stabile, don Ferdinando Sudati, Marco Travaglio, Aldo Maria Valli, Marcello Vigli, don Giuliano Zattarin.

    5 Settembre, 2015 - 10:31
  100. Insomma bisogna comprare Micromega
    per avere la visione d’insieme
    delle interviste,

    non basta andare a leggerne qualcuna su
    “finesettimana.org” (nostra grande fonte d’informazione, insieme a Moked)

    🙂 🙂 🙂 🙂

    5 Settembre, 2015 - 11:52
  101. Marilisa

    Andrò in fretta a leggere. Non vedo l’ ora.

    5 Settembre, 2015 - 12:07
  102. picchio

    Luigi lo so ho comprato la rivista in formato e book :-), ma visto che qui “parlo” con te e non che so.., con Giovanni Franzoni per esempio, mi sono rivolta a te 🙂

    5 Settembre, 2015 - 13:14
  103. insomma
    dovrò comprarmi un Ipad
    e cominciare ad acquistarmi le riviste on-line !

    E quando sono sulla metro a leggere può captitare che si scarica la batteria ?

    E’ il motivo per cui non mi entusiasma l’ipad,

    Sulla metro vedo sempre più persone che leggono riviste e libri sull’ipad,
    e
    quest’anno
    la rivista Il Regno mi ha messo in crisi
    avendo messo Il Regno-Documenti (diventato settimanale) soltanto on-line per gli abbonati.

    Io che sono abituato ad andare in giro con le riviste in zaino o sottobraccio,
    non ho mai scaricato Il Regno-documenti
    (stampare il cartaceo non è il caso, è diventato antieconomico).

    Intanto
    ho trascorso quasi tutto l’anno a fare decine e decine di reclami alle Poste
    perchè le riviste arrivano con mesi di ritardo,
    e le Poste rispondono beotamente con lettere di cortesia pre-stampate….

    Mentre ero in Val d’Aosta, un’operatrice mi ha detto che gli abbonamenti stanno crollando, perchè le poste non assumono più, non c’è personale suffriciente e quindi non riescono più a coprire in tempi certi il recapito della stampa-abbonamenti.

    Devo per forza comprare l’Ipad alla fine
    e scaricare on-line ?

    5 Settembre, 2015 - 17:02
  104. grazie Sara

    5 Settembre, 2015 - 19:27
  105. picchio

    Io ho un Kindle . Lo uso solo in viaggio o per Acquistare, come in questo caso, riviste che posso cominciare a leggere subito. La batteria dura veramente tantissimo e non affatica gli occhi quanto farebbe un iPad .

    5 Settembre, 2015 - 20:29
  106. fr.Raffaele

    “L’indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati., già rimessi quanto alla colpa, remissione che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa e applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi” (CCC, 1471)

    INDULGENTIARUM DOCTRINA

    http://w2.vatican.va/content/paul-vi/it/apost_constitutions/documents/hf_p-vi_apc_01011967_indulgentiarum-doctrina.html

    5 Settembre, 2015 - 21:21
  107. Anche io ho un kindle, ma mi sembra proprio che la carica duri poco.

    5 Settembre, 2015 - 23:44
  108. picchio

    Davvero Antonella ? A me dura vari giorni, l’ho tenuto acceso durante un volo aereo di una decina di ore, poi prima di dormire leggevo sempre un po’ e l’ho dovuto ricaricaricare solo due volte in venti giorni.
    Devi ricordare di spegnere il w/f perché consuma anche se non lo usi..

    6 Settembre, 2015 - 9:47
  109. Grazie picchio del consiglio,

    sto litigando con Poste da più di un anno,
    il loro nuovo corso ha peggiorato gravemente
    i tempi di recapito della posta ordinaria e della stampa-abbonamenti.
    Danno la precedenza solo ai recuperi crediti (equitalia etc…) e raccomandate…

    Quasi ogni settimana presento un reclamo
    per i ritardati recapiti di Poste Roma-Esquilino

    … e sono stufo…

    è una guerra che mi pare persa….

    Poste è interessata ormai a soltanto fare Banca !

    Quindi sono costretto a trovare un alternativa
    per i miei abbonamenti..

    6 Settembre, 2015 - 13:05
  110. picchio

    E tu sei di Roma Matteo, pensa come ero messa io qui hai confini dell’impero! Per questo ho ripiegato sugli e reader per quanto riguarda le riviste. Certo non è la stessa cosa, ma posso leggere subito.

    6 Settembre, 2015 - 15:24
  111. Stamattina
    ascoltavo la “rassegna stampa vaticana”
    (così chiamano la rassegna stampa su tematica “chiesa”)
    su radio Radicale.

    Veniva letto l’articolo di Luigi del 2 settembre/corsera,
    qualificando l’autore: “offre una chiave di lettura molto approfondita”.

    Quando il sangue non è acqua !

    6 Settembre, 2015 - 15:24
  112. Fides

    Ciao a tutti.
    Qualche esperto mi sa indicare le basi bibliche della “Indulgenza”?

    6 Settembre, 2015 - 21:01
  113. Luigi Accattoli

    Fides basi esplicite e dirette non ve ne sono. Il “Catechismo della Chiesa Cattolica” nel capitoletto “Le indulgenze”, che comprende i paragrafi 1471-1479, non fornisce rimandi biblici. Si tratta di un elemento della pedagogia penitenziale della Chiesa che si è sviluppato a partire dal XII secolo e che ha subito grandi mutamenti nei secoli.

    6 Settembre, 2015 - 21:52
  114. Luigi Accattoli

    Il cardinale Luciani – futuro Papa Giovanni Paolo I – presentando ai cattolici veneziani il Giubileo del 1975 disse che l’indulgenza “non e’ necessaria a nessuno, ma puo’ essere utile a molti”. Riassumeva così, efficacemente, la differenza che nella dottrina cattolica passa tra la confessione e l’ indulgenza: la confessione e’ infatti necessaria per la “remissione” (cioe’ il perdono) della colpa (cioe’ dei peccati), l’indulgenza invece rimette la pena (da scontare in vita con la penitenza o dopo la morte, in Purgatorio) che resta dopo la remissione della colpa. La confessione e’ necessaria per la salvezza, l’indulgenza e’ invece solo utile per ridurre la pena da scontare nella vita futura. Nel Medioevo, quando inizio’ la pratica delle Indulgenze, c’erano le “penitenze tariffarie”, cioe’ misurate in periodi di digiuni o altro sacrificio (per esempio l’astinenza dalla carne). Analogamente le indulgenze erano misurate in giorni, mesi e anni equivalenti a quelli della penitenza (a esempio, con un pellegrinaggio si “acquistava” un’indulgenza di un anno, equivalente a un anno di penitenza). Oggi queste distinzioni sono abbandonate. Resta solo la differenza tra indulgenza plenaria e parziale. Ovvero: è restata fino a ieri. Vedremo se Papa Francesco la richiamerà in eventuali nuove istruzioni per il prossimo Giubileo. Nella lettera all’arcivescovo Fisichella non era richiamata.

    6 Settembre, 2015 - 21:53
  115. sauris

    Un saluto dalla fine del mondo!
    La cosa più interessante, secondo me, delle indulgenze, è che possono essere applicate ai defunti.

    7 Settembre, 2015 - 3:22
  116. Fides

    Grazie, Luigi!

    7 Settembre, 2015 - 7:01
  117. fr.Raffaele

    Ed è in virtù della Tradizione “attiva” se noi, oggi, in questo “Anno del Signore” possiamo “lucrare” attingendo dal “Deposito” trasmesso e perpetuato attraverso i secoli dal Magistero della Chiesa.
    Il contenuto del “Deposito” trasmesso fin dalle origini dall’Autore [soggetto della Tradizione ATTIVA in questo caso l’Apostolo Luca] e giunto a noi testimoni del nostro tempo è detto “Passivo”, o “Tradizione passiva”.
    Le tradizioni si distinguono in :divina, apostolica,ecclesiastica.

    All’interno del “Contenitore” [Deposito] della tradizione passiva si distingue ciò che concerne la Fede e quel che regola il “comportamento” onde sono inclusi i riti,le regole pratiche o disciplinari.

    Dal punto di vista della durata delle tradizioni, queste possono essere temporanee, caduche,transienti, vuoto simulacro, se non incarnano il vissuto dell’uomo dentro la sua storia. MA- La TRADIZIONE, nel senso più elevato del termine, non può, né potrebbe di sua natura subire né declino né svalutazione.

    7 Settembre, 2015 - 9:07
  118. fr.Raffaele

    Talvolta, si tende a sottovalutare o tacciare di “tradizione transiente” realtà di origine apostolica, divina come l’istituzione del Papato [Pastore supremo, capo del collegio apostolico che ha sede in Roma] o l’obbligo di fare la Comunione una tantum a Pasqua, ad esempio.

    Esiste un desiderio di “cancellazione per difetto” la dove non si riesce a districare quel che è ecclesiastico da quel che è divino/continuazione storica di quanto iniziato dagli Apostoli specialmente sui riti sacramentali.
    La prudenza della Chiesa consiste, quando la distinzione non è chiara, in un atteggiamento, o esigenza, di rispetto globale.

    7 Settembre, 2015 - 9:30
  119. manuel76

    Dall’ultimo intervento, reverendo frate Raffaele, ho capito proprio poco.
    Mi permetto di sottolineare che:
    – riguardo alle indulgenze si una un linguaggio che necessita ogni volte di traduzione: lucrare, acquistare, applicare…
    – l’estensione in giorni, anni etc della pena è un concetto molto umano. Cos’è il tempo, come sia esteso, come lo si possa misurare nell’aldilà non è dato di saperlo. (è pur vero che senza categorie “umane” non si può parlare…però non si parla mai di analogia con realtà umane, ma di reale oggettiva durata della pena) Forse conviene stare sul vago e sul generale, più si forniscono dettagli e più si rende fragile la cosa, oppure appoggiarsi ad altri modi di descrivere gli stessi concetti.
    – la “tradizione nel senso più elevato” diventa una sorta di astrazione: è quasi l’atto stesso del tramandare. Per amore di questa è doveroso rivedere, sfrondare, contestualizzare tutte le aggiunte che vengono fatte. Una revisione critica non è una svalutazione, ma anzi un recupero di significato.

    7 Settembre, 2015 - 11:35
  120. Sara1

    Fides Paolo Vi parlando delle indulgenze cita alcuni passi paolini:

    “”Tutti quelli, infatti, che sono di Cristo, vivificati dal suo Spirito, convengono in una sola chiesa e vicendevolmente ricevono compattezza in lui (cf. Ef 4,16). L’unità dunque di coloro che ancora sono peregrinanti sulla terra con i fratelli che dormono nella pace di Cristo, non viene assolutamente interrotta, anzi secondo la dottrina perenne della chiesa, viene rafforzata attraverso la comunione dei beni spirituali. Per il fatto che i beati sono uniti più profondamente a Cristo, rendono la chiesa più santa e contribuiscono al suo accrescimento ed alla sua edificazione (cf.1Cor 12,12-27). Raggiunta la patria e alla presenza del Signore (cf. 2Cor 5,8), essi per mezzo di lui, con lui ed in lui non cessano di intercedere per noi presso il Padre, offrendo i meriti che per mezzo dell’unico mediatore tra Dio e gli uomini, Cristo Gesù (cf. 1Tm 2,5), hanno conseguito sulla terra, servendo in tutto al Signore e completando nella loro carne ciò che manca alle tribolazioni di Cristo in vantaggio del corpo di lui, che è la chiesa (cf. Col 1,24). La nostra debolezza, allora, riceve non poco aiuto dalla loro fraterna sollecitudine”. Per questo motivo tra i fedeli, che già hanno raggiunto la patria celeste o che stanno espiando le loro colpe nel purgatorio, o che ancora sono pellegrini sulla terra, esiste certamente un vincolo perenne di carità ed un abbondante scambio di tutti i beni, per mezzo dei quali, con la espiazione di tutti i peccati dell’intero corpo mistico, viene placata la giustizia; la misericordia di Dio viene così indotta al perdono, affinché al più presto i peccatori, sinceramente pentiti, possano essere introdotti a pieno godimento dei beni della famiglia di Dio.

    http://w2.vatican.va/content/paul-vi/it/apost_constitutions/documents/hf_p-vi_apc_01011967_indulgentiarum-doctrina.html

    Come posso ricontrollo sul libro di Muller.

    7 Settembre, 2015 - 15:43
  121. Sara1

    Al di là della questione economica Muller diceva che la critica di Lutero è molto più radicale se le opere non servono alla salvezza non esiste questo tesoro che la Chiesa può ammaestrare, la salvezza è solo individuale non comunitaria e viene solo da Dio.

    http://www.caffeeuropa.it/libri/31libri-lutero.html

    “L’equivoco maggiore è credere e far credere che sia davvero possibile il perdono di peccati commessi in passato da persone diverse da quelle che oggi lo chiedono a persone che, di quei peccati, non sono state le vittime”.

    Questo punto è ritorno in questi giorni sulla richiesta di perdono ai Valdesi, che inizialmente hanno appunto risposto che solo chi ha subito può perdonare, nessuno può farlo per procura.

    7 Settembre, 2015 - 15:51
  122. fr.Raffaele

    Vorrei rassicurare il signor Manuel nel dirle che comprendo il disagio di chi non ha la percezione precisa di cosa significhino per la vita della Chiesa i “Monumenti della Tradizione” .
    Qtanto da lei adombrato, circa possibili “astrazioni”, queste, de facto non potrebbero esistere all’interno del corpus rivoli inquinati e inquinanti in quanto Essa stessa -La Tradizione- non è da considerare come una seconda fonte, originale e autonoma rispetto al suo contenuto di Verità posta accanto alla Scrittur, ma è semplicemente un approccio diverso all’unica Verità..
    I Protestanti hanno abbandonato da tempo l’approccio polemico che non permise, nel sec XVI, di cogliere veramente la quaestio de “LA Tradizione” .Si arrivò a convergenza non già facendo concessioni ma approfondendo, da parte di costoro,la lettura dei Padri, uno studio vivo, ampio sull teologia dello Spirito Santo i Suoi rapporti con il verbo, comparando testi coevi etc..-. La permanenza di un possbile contenzioso tra i protestanti e i cattolici riguarda, semmai, la natura, lo statuto e il ruolo del “Magistero”, ma questa è un’altra storia.

    Fr. Raffaele

    7 Settembre, 2015 - 17:02
  123. manuel76

    Ringrazio Fratello Raffaele per l’elevata risposta.
    L’intervento mio era volto ad approfondire e faccio ammenda della mia impreparazione.
    Tuttavia mi permettevo di pensare se oltre allo studio comune approfondito che ogni volta giustifichi le parole che si usano, cosa ammirevole, ma che ogni volta appesantisce ogni enunciato con un apparato critico, se, dicevo, non si potesse approfondire traducendo in lingua corrente l’approccio ad esempio della “durata della pena” e relativa indulgenza che sconta.

    Sara, è bellissimo quel passo di Paolo VI, grazie!

    Mettersi a rappresentare l’aldilà come aldiqua è quasi imporre un nostro desiderio che le cose siano là come sono qua.
    E’ forse l’atto di fede più grande affidarsi a Dio nel momento della morte. Forse è l’unico atto veramente di fede. Finchè abbiamo tempo le cose sono in qualche modo rimediabili, quando il tempo non c’è più resta la fiducia.
    Siamo nel momento in cui l’uomo ha la percezione di sè, di come nasce una vita, di come la vita muore, di quali sono i processi fisici e chimici che stanno alla base di noi.
    E’ uno sforzo enorme, forse non può essere capito da tutti, quindi è anche giusto che si pensi in termini di giorni e di pena, perchè è utile ad avere una visione e una misura delle cose.

    7 Settembre, 2015 - 22:48

Lascia un commento