L’homo sapiens invita il papa per fare figura.
I sapientini gridano per fare la controfigura.
Il papa non va per non fare brutta figura.
“Che figura” dice l’homo sapiens.
“Che figurini” gridano i sapientini.
L’homo sapiens invita il papa per fare figura.
I sapientini gridano per fare la controfigura.
Il papa non va per non fare brutta figura.
“Che figura” dice l’homo sapiens.
“Che figurini” gridano i sapientini.
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Finalmente un messaggio giocoso. Proseguo giocosamente con un divertente monologo del comico Franco Barbero (che dedico in particolare a Matteo: penso che sia un suo estimatore). Dice costui:
«Mi sembra che sia stato estremamente ambiguo l’invito del papa alla Sapienza.
Ma sarebbe poco intelligente e assai inopportuno impedirgli di parlare.
Chi è laico non ha paura del confronto. Del resto questo papa quanto più parla tanto più si dimostra inconsistente.
Ogni volta che apre la bocca rende ridicolo il cosiddetto magistero pontificale.
Trovo, invece, ragionevole e rispetto chi voglia starsene a casa per dimostrare il proprio dissenso da un invito che non ha alcuna ragion d’essere.
Non avrei mai creduto, fino a pochi anni fa, che la chiesa cattolica ufficiale potesse essere un giorno “governata” da pastori che la screditassero fino a questo punto.
E’ sotto gli occhi di tutti».
Molto umoristica anche la performance odierna di un vecchio caratterista della commedia all’italiana, Eugenio Scalfari, visibile sul sito di Repubblica.
Infine, per chi ha più gusto per il pecoreccio, la coppia Di Pietro-Pannella, vista ieri sera in televisione, era fenomenale. Il momento in cui Pannella si è messo a leggere “i dati” della copertura mediatica del papa arriva quasi al livello della dettatura della lettera in “Totò, Peppino e la malafemmina”.
(Ridiamo: tanto, come paese probabilmente siamo già morti).
Leonardo, sublime mons. Fisichella quando, parlando della Chiesa e alludendo a Pannella ha detto: “Si interessano di noi, non c’è niente da fare. Andiamo su tutti i media senza bisogno di fare digiuni” 😀 😀 😀
Nel vecchio rito “tridentino”, nel corso della novena di Natale, si cantavano, una al giorno, le cosiddette antifone maggiori. Questo era il testo di quella del 17 dicembre:
O Sapientia,
quae ex ore Altissimi prodisti,
attingens a fine usque ad finem,
fortiter suaviter disponensque omnia:
veni addocendum nos
viam prudentiae.
E poi c’è chi parla male del vecchio rito! Qui era chiaro già tanti secoli fa quello che sarebbe successo il 17 scorso! Anche a chi non conosca il latino dovrebbe essere chiaro il richiamo al nome della nobilissima Università degli Studi romana, l’ovvio riferimento (“Altissimi”) ai 67 illuminati cini(ci) bernardini nonché al cognome del coraggiosissimo presidente del consiglio, la constatazione della pessima fine che stiamo facendo; l’ossimoro “fortiter suaviter” non può non richiamare lo stile del buon Veltroni, intento a disporre magistralmente ogni cosa; e quanto mai illuminante è l’invocazione finale all’unico che sembra averci capito qualcosa: vieni a insegnarci la via della prudenza!
Sumpontcura, splendido riferimento, ma se non sbaglio il nuovo rito non ha modificato la novena di Natale. Le antifone “O” sono sempre quelle.
A Fabrizio:
ops, ma davvero? E le cantano in latino e in gregoriano?
Devo essermi perso qualcosa, in questi ultimi 39 anni…
d’accordo con tutti voi, ma quando Fisichella e Buttiglione (perché sempre loro da Vespa?) facevano i martiri – “a noi cattolici ci impedite di parlare!” – facevano ridere anche loro, lo specchio rovesciato di Pannella piagnone.
A Sumpontcura: Nelle parrocchie che frequento si. Altrove non so. Ciao.
Ad Alessandro Iapino:
non hai tutti i torti. Solo che Pannella da ormai diversi decenni “chiagne e fotte”. Buttiglione (vedi l’episodio della Commissione Europea), magari qualche volta chiagne, ma del verbo fottere è costretto a coniugare solo la forma passiva.
Scopro caro Luigi, durante l’approfondimento del Master a cui partecipo che siamo già da un po’ all’homo economicus dedico quindi a tutti gli attori più o meno palesi dell’ultimo teatrino della politica romana di quae di là dal fiume.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l`esterno del bicchiere e del piatto mentre all`interno sono pieni di rapina e d`intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l`interno del bicchiere, perché anche l`esterno diventi netto! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all`esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti all`esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d`ipocrisia e d`iniquità
Trascrivo un paio di strofe di una “Passione” popolare abruzzese; mi viene, in questi giorni, da canticchiarla ogni volta che penso a certe persone, a certe facce:
E la Madonna si missò in cammine,
‘ncontrò nu mastro chi chiodi facé.
“Dio vi benedice l’arta vostre:
pe chi li fate quesse sante chiode?”.
“Noi li farem pe uno che si chiama Die,
lu figlie di la Vergine Marie”.
“E ni facite grosse e ni penciose,
ch’ha da passà li carne preziose”.
“A noi, Marie, ci ha state recumannati,
più grosse e più pinciose li fareme,
che più dinare noi guadagnereme”.
E la Madonna gli alzò nu dite:
“Nghe ssi dinare nen ve ci arricchirete”.
Confermo ciò che dice Fabrizio (semmai ce ne fosse bisogno 🙂 )…anche nella nostra comunità, il Parroco presiede sia la Novena in italiano che quella in latino…che è stupenda e di un fascino perpetuo…
Bella la poesia in dialetto Sumpcontura l’ho tradotta molto bene (io che sono negata per le lingue)difficile, eppure..l’ho capita: bella!
Alessandro: anch’io ho travato straordinario Fisichella, con poche parole azzeccate ha messo tutti KO. Strepitosa la battuta a Pannella, forte..
Leonardo: sono felice di vederti sul blog. Guarda, non ci crederai ma..sono rientrata anche per te! Quando ho letto le tue performance canore all’uscita dal blog sia di Luisa che mia…ho riso di cuore per almeno una mezzora.
Con Luisa ho chiarito, e vorrei dirle:
“torna. sta’ casa aspietta a te,
torna, che smania de’ vede’
torna torna tornaaaaa..
ca’ si nun tuorne tu… la la la..lala..”
Devi continuare tu Leonardo, la mia memoria canora non è forte come la tua..
ciao !
Una delle 2 migliori interlocutrici di questo blog è di nuovo fra noi… 😀
Luisa, torna presto anche tu! 🙂
Luigi, come può, uno come Scalfari (che credevo intelligente, anche se non condividevo il suo laicismo) aver detto una siocchezza del genere? Ma da un po’ di tempo sembra che dare addosso alla Chiesa e ai suoi “soldi”, al suo presunto “potere”, sia diventato il suo sport preferito. L’articolo di oggi di Ezio Mauro era invece pregevole (a parte i prevedibili distinguo). Capisco che qualcuno possa accusare il papa di conservatorismo teologico e che possa non condividere la sua idea di laicità, ma dire “questo papa quanto più parla tanto più si dimostra inconsistente.
Ogni volta che apre la bocca rende ridicolo il cosiddetto magistero pontificale” mi sembra francamente una grave caduta di stile. Per me chi si è reso ridicolo è Scalfari. E se un tempo compravo spesso “La Repubblica”, da qualche mese evito di farlo e preferisco “Il Corriere” (qui almeno c’è più pluralismo).
Leonardo scrive, – 17 Gennaio 2008 @ 16:07
Proseguo giocosamente con un divertente monologo del comico Franco Barbero (che dedico in particolare a Matteo: penso che sia un suo estimatore).
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Io ho rispetto per il mio prossimo,
a prescindere che lo si stimi o meno,
rispetto, che a taluni riesce difficilissimo avere,
perchè non sono capaci di essere uomini liberi,
non sono più capaci di aprire le porte del proprio cuore a Cristo.
Sumpontcura la sua lettura dell’antifona maggiore come fosse una quartina di Nostradamus è vera arte divinatoria!
Raffaele Savigni avendo io avuto Scalfari come direttore sono dispensato dal deporre, come si fa per i parenti in tribunale, non è vero?
In Gran Bretagna intanto il King’s College di Londra e l’università di Newcastle hanno ricevuto il via libera definitivo dell’Autorità britannica per l’embriologia e la fecondazione. Potranno realizzare embrioni ibridi con ovuli di animale e nuclei umani. Lo scopo: evitare di utilizzare ovuli di donna. (da la Repubblica di oggi).
Scusate se cambio discorso ma forse la notizia è più legata all’argomento di quanto non sembri.
Che succede ora?
Sono commosso: Matteo, nel breve messaggio in cui (tanto per avere rispetto) mi proclama dannato, è riuscito a comporre cinque righe senza errori ortografici e con la sintassi in regola. A parte una virgola nella terza riga direi che è perfetto. Vorrei dirgli: «Bravo, vedi che se ti applichi ci riesci?»
A me fino ad oggi King’s College ricordava questo
http://www.youtube.com/watch?v=plNCeQJmswE
e mille altre cose, come questa
http://www.youtube.com/watch?v=VWMmolrId_4
e perchè non questa
http://www.youtube.com/watch?v=jZL3POaATn8
(l’immortale Miserere di Allegri)
Dopo la notizia data sopra sono più inquieto: non tutti i King’ College sono uguali.
Grazie leonardo, ma non mi importa un fico secco della tua ortografia e della mia, fattene una ragione, perchè sarà sempre così.
Comunque continuo a vedere che il rispetto per il prossimo =0
Grazie, Leonardo.