Sono uno dei 260 giornalisti e tecnici appostati a Bressanone per spiare le vacanze del papa: ne vale la pena? Forse no: sappiamo che avremo poco da raccontare e ci è chiaro quanto sia fuori luogo interrogarlo – se uno di questi giorni gli arriveremo a tiro – sulle donne vescovo o sulle Olimpiadi di Pechino. Perché allora siamo qui? La risposta a questa domanda parla del rilevo della figura papale oggi nel mondo: come si fa a non essere presenti ovunque egli si trovi? Se gli succede qualcosa, o se compie un atto imprevisto? La presenza dei giornalisti in queste due settimane nella tranquilla Bressanone è una riprova dell’attesa per ciò che il papa dice o fa. Un’attesa che non cessa neanche quando la situazione la scoraggia. C’è poco da spiare oltre la barriera dei teli neri che sono stati alzati per proteggere le passeggiate benedettine nel giardino del seminario, ma noi siamo qui attrezzati alla bisogna.
Il papa è in vacanza: colleghi, lasciamolo in pace!
186 Comments
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Aspettando Godot
Mi viene da ricordare
i sotterfugi di Papa Woitila,
quando voleva vivere la propria privacy,
in completo anonimato sfuggiva a tutti e si andava a fare le sue belle sciate o passeggiate, in barba a tutti,
finchè ha potuto.
Finchè ha potuto, ha cercato di non farsi ingabbiare.
Quando si è fatto ingabbiare, è stata una sua scelta,
finchè le forze gli hanno permesso una certqa libertà.
Ogni papa vive come vuole la propria figura.
Ogni papa è libero di farsi imprigionare dalla propria icona….
Personalmente,
260 giornalisti che stanno a fare i voyer sulle vacanze del papa……..
con tutto il rispetto……….
(mi censuro! ….. e’ meglio !!!!!!!!!!)
Sante vacanze al Santo padre!
Ricordo quando da piccolo incontrai a tu per tu Giovanni Paololo II lungo un sentierino di montagna in Val d’Ayas… fu una grande emozione… allora non c’erano giornalisti appostati a ritrarre quei momenti… sono rimasti impressi solo nella mente di un piccolo bambino di 7 anni e della sua mamma in lacrime…
Andrea
io la penso così.
Ai giornali fa comodo un Papa da sparare nell’universo mediatico come “personaggio” (così con questi allocchi di cattolici vendiamo un po’ di copie in più…) del quale analizzare morbosamente ogni dettaglio o quasi di vita comune, salvo metterlo a pagina 15, 16, 20, 25 (se non addirittura in un trafiletto) quando dice le cose come stanno (cioè ribadisce la dottrina cattolica, censura aborto, divorzio, preservativi, pianificazione delle nascite, pornografia… etc etc etc).
cavolo poi quando censura i preti pedofili (che ovviamente sarebbe meglio non ci fossero), zac, come per magia arieccolo in prima pagina…
Se e’ una risposta che stai cercando, Luigi, te la sei gia’ data nelle righe del tuo post: alla faccia di tutto quello che accade nel mondo e a dispetto di quanti vorrebbero relegare il Papa e il Vaticano in un angolo, la presenza di tanti reporters la dice lunga sull’importanza che il Santo Padre riveste nella vita del pianeta.
Non vi vedo come “spioni” sulla vita privata del Pontefice,ma come attenti osservatori di avvenimenti a sorpresa o dichiarazioni inaspettate che forse, proprio per il loro carattere di spontaneita’, diventano poi momenti importanti da ricordare.
Comunque,sono certa che Sua Santita’ desidera molto riposo dopo il grande lavoro svolto ultimamente e sono altrettanto certa che ne assicurera’ un po’ anche a voi …prendetela come un piccolo regalo dal Papa: godetevi le montagne,l’aria sopraffina,la cucina gustosissima!! mentre attendete – se mai accadesse – di riportarci quanto il Papa ha detto o fatto.
So che vi piacerebbe essere a casa vostra con le vostre famiglie a trascorrere le vacanze, ed e’ questo un altro motivo per cui vi ringrazio tutti ancora una volta della dedizione al vostro mestiere.
Un abbraccio carissimo
Credo che Principessa abbia centrato la questione, eppure c’è un retrogusto amaro nelle parole di Accattoli, quei teli neri che proteggono le passeggiate di Benedetto quasi fosse un recluso… Spero solo che si possa riposare, suonare il piano, e magari (lo dico egoisticamente) regalarci qualche perla, si aspetta la seconda parte del libro su Gesù, la nuova enciclica.
Di Matteo non capisco: “Ogni papa vive come vuole la propria figura.
Ogni papa è libero di farsi imprigionare dalla propria icona”.
Vi saluto tutti, superstiti del pianerottolo. E ancora buon lavoro al padrone di casa.
Gonzalo scrive,29 Luglio 2008 @ 16:49
Di Matteo non capisco: …….
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peccato,
fuori dal contesto in cui è stato scritto, l’estrapolazione non ha alcuna comprensione.
[quei teli neri che proteggono le passeggiate di Benedetto quasi fosse un recluso… ] ????????
Eppure anche tu dici la stessa cosa….
ciao
Caro Sum,
ti ringrazio di cuore per il tuo ultimo intervento e in particolare per: “A volte, caro Luigi, uno esagera nei toni perché sa bene che in realtà è contro se stesso che sta usando la frusta”. E’ vero, verissimo nel mio caso.
Allora ti ringrazio con una formidabile segnalazione dono preziosissimo e aperto a tutti:
Antonio Spadaro, “Abitare nella possibilità:l’esperienza della letteratura”, Jaca Book.
Dirti che Spadaro raggiunga qui il vertice supremo della sua intelligenza e del suo acume è poco: è un libro cosmo, c’è dentro tutto e narrato in modo chiarissimo con vero amore per il lettore.
Un caro saluto a Sum e a tutti i pianerotolanti.
Sul tema delle vacanze papali e i teli neri in seminario.
Adriana Zarri nel suo ultimo libro – Vita e morte senza miracoli di Celestino VI, Diabasis – immagina che il successore di Benedetto XVI sia un presbitero di campagna, scelto dai cardinali dopo una potente soffiata di Santo Spirito.
E’ un libro così così ma si legge volentieri e come tutte le incursioni alla Zarri riesce a fare pensare al significato profondo del dirsi cristiani, del mostrarsi cristiani.
C’è, subito all’inizio, una frasetta: “l’idolatria tutta cattolica per il papa” idolatria delle folle, mal sopportata da tutti i papi, subita con evidente fastidio da alcuni, vissuta con frettolosità da altri…C’è qualcosa di vero.
Così possiamo infastidirci radicalmente dalle foto dell’agonia di Pio XII fino ai teli neri del seminario di Bressanone.
Più papisti del papa: purtroppo è una razza in crescita. Razza in crescita, sulla quale la carta stampata tout court continua a riempire di nulla miliardi di paginate al piombo che davvero non valgono il sacrificio delle piante che producono la carta e del pianeta che deve sopportare l’impatto pesante di tanti quotidiani di nulla infarciti.
W ALBERTO MELLONI!
Abbiamo avuto una conferenza stampa del vescovo di Bolzano-Bressanone Wilhelm Egger, che ospita il papa nel seminario diocesano. Non ci ha raccontato nulla della giornata di Benedetto e delle possibili uscite dal seminario. Ma ci ha narrato di aver parlato al papa – durante l’ora passata con lui in automobile, ieri in mattinata, durante il trasferimento dall’aeroporto di Bolzano a Bressanone – delle luci e delle ombre della sua diocesi. Richiesto da noi di indicare le ombre, ne ha citate tre: il caso di un prete accusato di pedofilia da una donna, assolto in primo grado e condannato in appello; la “rana crocifissa” esposta al Museo di arte moderna di Bolzano (scultura di Martin Kippenberger), “che qui ha provocato una mezza rivoluzione”; la crisi delle vocazioni. Dunque un vescovo che non nasconde i fatti e approfitta della vicinanza del papa per parlargli dei problemi, non per abbellire il panorama. Schietto anche nella risposta a una domanda che gli ho fatto io a riguardo della sua nomina a segretario speciale del Sinodo del prossimo ottobre sulla “Parola di Dio”: ha detto che in visita ad limina si sentì chiedere dal papa, che lo conosce per i precedenti soggiorni a Bressanone, se avrebbe partecipato – egli che è un biblista – al Sinodo e che rispose facendogli oservare che sarebbe dipeso dal voto dell’assemblea della Cei. Ma in assemblea Egger non fu eletto ed ecco che il papa l’ha recuperato – aggiungo io – nominandolo a quell’incarico. Viene da chiedersi con quale mai criterio i nostri vescovi eleggano i delegati ai Sinodi: mi faccio da sempre questa domanda e non trovo il bandolo. Per la prossima assemblea gli eletti sono, in ordine di voti ottenuti: cardinale Bagnasco, cardinale Sepe, vescovo Monari, cardinale Scola. A parte Monari che è un biblista, gli altri credo siano stati votati perchè sono importanti, non perchè competenti. Non è un bel modo di procedere. Forse il criterio di autorità poteva valere per il presidente della Cei, ma anche questo si potrebbe discutere, perchè al fine di una presenza in rappresentanza della Conferenza avrebbero potuto votare il segretario Betori che è biblista. Non dico di più.
competenza e professionalità….
aaah! (sospiro)… magari fossero questi i criteri….
Caro Ignigo,
grazie per la segnalazione: corro.
PS – Adriana Zarri: “idolatria”?! Bum! (Detto in tutta ingenuità: l’affetto tangibile per il papa non è poi un cattivo segno).
PS 2 – Perché l’acclamazione a Melloni?
Io..sinceramente..resto sempre un tantino sconcertata per questa segretezza, questa aurea di mistero che cironda la figura del papa. Forse perché non sono mai stata malata di “papolatria”! Ritengo sarebbe splendido se un papa si facesse “uomo tra gli uomini”, sarebbe bello vederlo attorno ad un tavolo, sotto un albero a conversare con i giornalisti amichevolmente senza veli, senza transenne, o paramenti neri a proteggerne la privacy quasi fosse un vip. Grazie Wilhelm Egger è stata sollevata qualche ombra altrimenti sarebbe stato tutto un top-secret . Se i giornalisti come il dott Luigi, seguono le trasferte del pontefice hanno il dovere di informare e il diritto a rivecere informazioni, non sono i Tom Ponzi della situazione.
Qualcuno ha parlato di Adriana Zarri…ebbene, dentro di me si nasconde una piccola zarrina pronta ad uscire quando si toccano certi argomenti
No, io sono distante dalla visione che fa del papa un personaggio mitico. Ovvero, è mitico nella sua grandezza di primate, di traghettatore del popolo di Dio, in quel contesto lo è, ma all’interno di una ben più ampia visione che tutto contempla tranne una dorazione acritica. E non è il caso dei vaticanisti!
scusate i refusi “adorazione acritica”…molti venerano il papa quasi fosse un totem. Bisogna adorare Cristo, ragazzi, solo Gesù Cristo.
“Zarrina” ?
Solo a condizione che venga pronunciato alla romana: tu per noi sei come ‘na zarina, Clodine! (Ma mi raccomando: zarina, co’ ‘na “ere” sola!).
Anche questa logica di potere che sottende al sinodo, tra i vescovi conservatori e aperturisti…tutti questi colori -qualcuno ha detto simili ad un arcobaleno- questi principi, alcuni dei quali pronti a barattare Cristo per uno scanno un tantino più in alto, certa lobbistica per ottenere privilegi e finanziamenti. Ma permettete che dica una cosa: questa pure è sporcizia nella chiesa, non dimentichiamolo. Ci soffermiamo su notizie scandalistiche di grande risalto, ma ci sono storture sottobanco, meno eclatanti ma non meno pericolose!.
Sump…zarina..ah ah ah..ahhah …zarina…ahahahahhhh
Ma perché mai un sinodo dei vescovi sulla parola di Dio dovrebbe essere appaltato ai biblisti? Non è mica un convegno di studi.
I biblisti sono dei tecnici, come i medici, gli architetti o gli elettricisti. Se volessimo capire il senso cristiano della salute, sarebbe un congresso di soli medici a dircelo? E da un congresso sul senso dell’abitare formato solo da architetti che cosa mai potrebbe venire?
(Questo, naturalmente, presupponendo che tutti i vescovi conoscano la parola di Dio)
Sul caso del sacerdote di Bolzano condannato in appello per abusi sessuali, mi piacerebbe sapere in che senso il vescovo Egger dice che è un’ombra della sua diocesi. Tempo fa mi è capitato di vedere una trasmissione televisiva che ricostruiva il caso: il semplice resoconto dei fatti è allucinante, perché quel poveretto è stato condannato solo ed esclusivamente sulla base dell’interpretazione di una certa sintomatologia della presunta vittima degli abusi fatta da una psicoterapeuta, in assenza di qualunque riscontro oggettivo. Una cosa che grida vendetta al cospetto di Dio: altro che caccia alle streghe!
(Tra parentesi in tutta questa storia della pedofilia dei preti, ci si dovrebbe ricordare, qualche volta, anche dei tanti sacerdoti vittime di calunnie e false accuse, la cui vita è stata distrutta non meno atrocemente di quella delle vere vittime di abusi. Per quelli chi chiede perdono?)
Certo Leonardo, come il caso di don P.Gelmini. Non ho creduto neppure per un’istante a quella storia, che puzza di vendetta e complotto lontano un miglio.
Applauso cordiale a Leonardo!
Mi sarebbe difficile immaginare qualcosa di peggio che una riforma della scuola affidata agli insegnanti (ma non c’è pericolo); o una riforma della giustizia affidata ai magistrati (e qui il pericolo c’è e come).
Un sinodo sulla Bibbia riservato ai biblisti… o per carità! (Ma non ne risulterebbero troppi danni: non riuscirebbero a mettersi d’accordo nemmeno sul canone).
oddio, i criteri di competenza e professionalità per le scelte ecclesiali, episcopali e sinodali mi paiono un pò fuori tara
un sinodo non è un seminiario di studi, almeno spero, tantomeno una riunione di manager
non so bene quali siano i criteri che ispirano le elezioni, ma spero che corrispondano a direttrici di equilibrio, rappresentatività, attitudine di sintesi, amore di chiarezza e nel contempo di unità
quanto alla figura papale, e all’interesse che suscita
concordo sulla moratoria a un certo voyeurismo di stampa e di popolo, ma il Papa è anche una persona con la sua umanità, coi suoi tratti tipici, una figura che inevitabilmente provoca curiosità a prescindere dalla fede
i credenti, poi, sono naturalmente attratti dall’uomo che riveste la carica, e non si tratta solo di papolatria
il cristianesimo è la religione degli incontri, l’incrocio di vicende personali concrete non è mai un accidente
una certa diminuzione dell’esposizione papale mi pare opportuna, la sua rarefazione intellettualistica no
Leonardo, Sump e Francesco73: non si tratterebbe di affidare il Sinodo sulla Bibbia ai biblisti, ma di scegliere tra i vescovi quelli che meglio conoscono la materia. Non lo immagino come un criterio esclusivo, ma il primo tra i criteri. Diciamo: tra gli equilibrati, capaci di sintesi, rapprsentativi e così via, dare la preferenza a quelli che meglio conoscono quella faccia della vita della Chiesa. Altrimenti, secondo voi, che senso avrebbe avuto la domanda del papa al vescovo Egger: “Lei sarà al Sinodo sulla Parola di Dio?” Essendo i vescovi italiani 260, la domanda era appropriata solo immaginando una opzione preferenziale per i vescovi competenti in materia. Se no dovremmo supporre che il papa quell’interrogazione la rivolgesse a tutti… E in aggiunta: come mai il papa avrebbe nominato proprio Egger segretario speciale, con tanti più illustri e più attivi, tra i vescovi di tutto il mondo, se non specificamente per la sua preparazione? Egli oggi pomeriggio ha detto che era felice di quella nomina per la convinzione di poter dare “un qualche contributo” essendosi occupato per tutta la vita della “La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa” che è il tema del Sinodo.
Francamente, davvero, se la rana crocifissa è un problema io mi metto le mani nei capelli e mi dispero.
Ma stiamo scherzando? La rana crocifissa – un pupazzo grasso, con la bocca larga quindi sempre aperta al consumo continuo e il boccale di birra in mano – voleva proprio ironizzare (Giovenale… ridendo castigat mores…) e provocare in modo forte ma puntuale su quella porzione di società che si dice tanto cattolica e legata ai grandi crocefissi che (scusate) infestano ogni angolo di montagna e poi – la stessa società, così devota – non si differenzia molto nello stile di vita dal crasso opulento e disperato occidente che almeno non la mena con la storia delle presunte radici cristiane.
Se la rana crocifissa crea “una mezza rivoluzione” siamo veramente messi male. Facile stigmatizzare – senza pensare – una “rana crocefissa”… più difficile è denunciare comportamenti radicalmente distanti dalla fede evangelica, comportamenti spesso attuati e despressi dai benpensanti che si scandalizzano e si stracciano le vesti davanti ad una rana stupidaggine che vuole essere una provocazione. Che tristezza avere fatto perdere del tempo al Santo Padre parlandogli di quella ranocchia… un vescovo di quelli al passo coi tempi avrebbe dovuto dire “sa santità qua una parte politica molto precisa ha montato ad arte il caso di un artistucolo che ha voluto far pensare la nostra società dalla bocca larga – la rana – sul tema del consumismo sfrenato… ma santità quel manufatto per quanto riprovevole non voleva insultare il Cristo anzi…”.
Usare il pupazzo di una rana crocefissa è paradossalmente esprimere radici culturali o quanto meno iconiche cristiane, più o meno consapevoli…
MA DOVE SONO I VESCOVI PROFETI?
Riprendendo il concetto di Luigi Accattoli sul rilievo della figura del Papa che richiama tantissimi giornalisti là dove egli si venga a trovare, in vacanza o per “lavoro”,penso che tutta questa evidenza abbia più che altro le sue origini nel papato di Giovanni Paolo II,pontefice che,carismatico com’era,richiamava attorno a sé-sempre- folle considerevoli in attesa di una sua parola o di un suo sorriso o magari di una sua battuta.Oggi,forse anche per abitudine, la tradizione continua, e succede lo stesso con l’attuale Papa aspettato al varco,a Bressanone, da tanti giornalisti pronti a riferire sulle sue parole,sui suoi gesti, sulle sue passeggiate,qualora se ne presenti l’occasione.Se ci si mette dalla parte del papa(e io ritengo che lo si debba fare), non deve essere troppo piacevole trascorrere le vacanze sapendo che moltissime persone “spiano” con impazienza, nell’attesa della sua comparsa, per sottoporlo ad un fuoco di fila di domande sui temi più scottanti di attualità(un accenno già lo si riscontra nelle domande dei giornalisti al vescovo Egger,come pure nella risposta del vescovo stesso) .Fra l’altro papa Ratzinger mi dà l’impressione di una persona,al contrario del suo predecessore, un po’ introversa e,nonostante tutto, timida e quindi meno incline,di suo, ad incontri con moltitudini di persone.Ma forse è solo un’impressione, e comunque mi pare che ormai si sia adattato al ruolo di protagonista al centro dell’attenzione del mondo.Le sue parole-lo sappiamo tutti- hanno sempre notevole peso e sono portatrici di grande responsabilità;vengono, appunto, soppesate nel dettaglio( a volte fraintese), per cui si può ben comprendere la sua prudenza nell’esporsi alla curiosità (perché il più delle volte di pura curiosità si tratta), al giudizio della gente e al vaglio dei giornalisti.Che almeno questo periodo di vacanze possa trascorrerlo all’insegna del salutare riposo e della serenità.Lo auguro di cuore a lui come del resto a qualsiasi “comune mortale”che già si trovi in vacanza o che si accinga ad andarci.
Da Massimo Pasquo ricevo questo messaggio:
La risposta è tardiva ma solo oggi sono incappato nel breve articolo del 15 febbraio 2008 “Che potrebbero fare i diaconi a Roma”. Sono Massimo, diacono della diocesi di Roma da 2 anni; ho 40 anni e lavoro in Caritas da 10 anni. Ho vissuto la chiamata al diaconato, oltre che in comunione con mia moglie ed il sacramento che ci unisce per sempre, come una particolare vocazione ad unire in maniera indissolubile fede e vita. La lettura di Atti 6 è il faro da cui non mi distacco. Spesso i diaconi hanno paura di essere relegati, emarginati, marginalizzati ministerialmente nello scantinato caritas: la debolezza del ministero diaconale a volte fa paura. I diaconi possono fare tanto…Evangelizzare oggi può voler dire molto di più di quello che sappiamo. La via della carità è qualcosa di cui credo noi non conosciamo ancora tutte le prospettive e le potenzialità. Io oggi sono l’unico diacono presentato e ordinato su presentazione caritas: sono il primo e unico diacono che viene fuori dall’esperienza diretta di lavoro in Caritas, almeno a Roma. Quello che lei auspicava è già successo: ma il problema non è tanto questo. Il problema è valorizzare questa esperienza nella sua specificità e farla diventare risorsa, perla, novità. Per questo credo ci vorrà del tempo: non c’è ancora consapevolezza nè tra i diaconi, nè nel mondo ecclesiale in genere delle potenzialità del diacono. La strada è lunga e passa atraverso credo la porta stretta. Un saluto, Massimo
Luigi, è evidente che è appropriato che un biblista sia al Sinodo sulla Parola.
Da qui, ritengo, la domanda del Papa a Egger, al netto della cortesia.
E da qui anche – penso – il suo recupero come segretario speciale (al netto della delicatezza che, oltrechè della specifica e indubbia competenza del vescovo alto-atesino, avrà magari tenuto conto anche della sua gentile ospitalità per questo periodo, con tutti gli sforzi organizzativi che comporta).
Trovo naturale valorizzare le specializzazioni di preti e vescovi.
Ma non come criterio prevalente, se non per appositi uffici di apparato e curiali.
Dopodichè, buon lavoro a Mons. Egger!
Concoprdo con le osservazioni di Luigi. Mi sembra opportuno scegliere, per un sinodo, persone che sappiano coniugare pastoralità e competenza specifica sul tema.
O.T. Principessa, come va? Ho sentito parlare di terremoti. Va tutto bene?
Clodine,
tu si che riesci a farmi saltare dalla sedia quanto meno me lo aspetto,
quando ti sto dando per scontata…… 🙂
Comunque io ringrazio Luigi Accattoli per la parresìa autentica del “non dico di più” circa le qualità di questo o quel vescovo eletto in CEI a questo o quell’incarico. Chi ha orecchie per capire, capirà.
E’ salutare e necessario che qualcuno di provata e autentica fede alzi la mano e dica scusate forse si potrebbe fare in un altro modo, scusate forse invece che votare il più potente sarebbe meglio votare il più adatto…
Inoltre in queste votazioni non centra ufficialmente lo Spirito Santo quindi emergono dei voti che probabilmente sono delle captatio o dei voti in un vuoto di autentiche personalità. Mi chiedo: ma Ravasi? Mi chiedo, ma Brambilla?
Ha ragione il cardinale Martini: “una volta volevo cambiare la Chiesa. Ora prego per la Chiesa”.
Oremus.
Principessa presente e in buona salute!!, caro Sump. Il terremoto c’e’ stato in California ed anche abbastanza forte, e anche se da quelle parti ci hanno ormai fatto l’abitudine, e’ sempre sconvolgente come esperienza. Io vivo in Florida, mio caro amico, dove ci preoccupiamo di uragani,squali e coccodrilli!! come vedi a ognuno le sue difficolta’…
Un grazie di cuore per la tua premura e un abbraccio a te e Clodine e a tutti i frequentatori del pianerottolo che ospita sempre conversazioni molto interessanti e per nulla annoianti (come mi e’ capitato di leggere altrove)…
Continuo a seguirvi
Sump, che cos’e’ quel tuo O.T. nel tuo post delle 22:08 ?
Credo, Principessa, significhi “Off Topic”: giusto, Sump ?
Eccomi qua !
Le considerazioni di Luigi sui 260 (!) reporters inviati a Bressanone al seguito delle vacanze del nostro Papa mi suggeriscono un pensiero un pò diverso, e, se volete, pure un pò “naif”: immagino, infatti, lo sconvolgimento arrecato alla dolcissima quotidianità di questa coccola ed incantata cittadina e, in particolare, al suo centro storico (dove vileggia il Pontefice: il Seminario Vescovile s’affaccia sulla centralissima Piazza del Duomo, “cuore” di Bressanone), minuscolo, contraddistinto da vicoli stretti, portici, angoli medievalidi, dalla presenza di queste centinaia di giornalisti, troupes radio-televisive, e non solo (pensiamo agli addetti ai servizi logistici, alla “security”, etc.) e non posso non escludere – seppur l’Alto Adige sia terra abitata da popolazione di antica devozione e fede – che tutto questo “casino” (per parlare come s’usa nelle mie campagne) non provochi anche qualche malumore (che, inevitabilmente, si rifletterebbe anche sul Santo Padre: speriamo di no, ovvio, ma occorre dirsele le cose, non trovate ?).
Va bè: forse, Luigi, che in questi giorni avrà certamente modo di immergersi nella vita di Bressanone e nel contatto con la sua gente, ce lo potrà confermare (o meno).
Per quel che vale, io ho sentito parlare molto bene di Monsignor Egger.
Anch’io mi associo alla domanda per Ignigo74: perchè “W ALBERTO MELLONI” ? Mica che sono contrario, ma qual’è lo spunto ? Per caso, la Mostra sul Concilio Vaticano II° che si stra tenendo a Roma ?
In Florida, Principessa, mi risulta che avevate un altro serio problema: il fratello di George W. Bush !
E con questa battuta (che mi sono permesso di “sparare” perchè è passata la mezzanotte e , tanto, so già che Principessa mi perdonerà), auguro a tutto il pianerottolo la buona notte !
Roberto 55
P.S.: sono molto ammirato dalla determinazione, oltre che dalla preparazione, con cui Victoria si è presto inserita nel dibattito.
Eh, caro Luigi! Ho sempre pensato che i giornalisti fossero in qualche modo degli spiriti liberi, per lo meno sempre liberi di raccontare quello che volevano. Invece poi ti ritrovi un direttore o chi per lui, che ti manda a fare qualcosa che tu, come ci hai detto, non avresti scelto di fare.
E’ vero, giri il mondo e vai dappertutto, ma stavolta non ti invidio proprio!
Inoltre dev’essere di una noia mortale stare lì, nell’attesa, o sbaglio? Magari programmi una passeggiata in centro e ti tocca stare sul chi vive perché hanno avvistato il Papa qui o là…!
Tutto torna, cara Principessa: nomina sunt omina, e tu non potevi che vivere in Florida, lo stato che ha preso il nome dalla pascua florìda (la pasqua dei fiori, il nome che – nella tradizione popolare spagnola ma anche italiana – era attribuito alla domenica delle palme).
Ai tuoi gatti un saluto particolare da una certa Milly, da Bressanone.
[…] “Il bello di un blog tematico è non essere un diario troppo personale, che sotto sotto interessa solo ai tuoi amici intimi – e ai tuoi nemici giurati che non vedono l’ora di inzuppare il pane nei fatti tuoi. Eppure qualche volta verrebbe voglia di sfuggire al rigore (autoimposto) e fare uno strappo alla regola”. Così scriveva giorni fa la mia amica Sandra Biondo nel suo blog. E siccome neppure questo è un blog personale e però anche il sottoscritto ha voglia di fare un’eccezione, allora facciamola. Anche perché poi, in fin dei conti, è un’eccezione solo a metà. Il Papa è in vacanza a Bressanone e questo si sa, anche perché ci hanno fatto una testa così e se si gugola un po’ si ottengono quasi 1000 pagine di nulla. Quello che non si conosceva era il numero di giornalisti e tecnici al suo seguito. Ora, da Luigi Accattoli (che è uno di loro) si apprende che sono ben 260. Duecentosessanta. Ma 260 è una cifra enorme. Esagerata. Spropositata. Una cifra che da scandalo nel senso più pieno ed evangelico del termine. Personalmente, essendo un po’ del mestiere, pensavo fossero in tanti, ma non “così” tanti. 260 persone che per ben due settimane avranno il compito a tempo pieno di seguirne una la cui attività principale (e questa non è una critica, sia chiaro) è quella di andarsene a spasso. Ma perché non vanno ad occuparsi di questioni più importanti? Come dar torto, quindi, ad un commentatore dello stesso Accattoli che così scrive: “Più papisti del papa: purtroppo è una razza in crescita. Razza in crescita, sulla quale la carta stampata tout court continua a riempire di nulla miliardi di paginate al piombo che davvero non valgono il sacrificio delle piante che producono la carta e del pianeta che deve sopportare l’impatto pesante di tanti quotidiani di nulla infarciti”. E quindi ci vorrebbe che davvero il Papa facesse un’uscita a sorpresa, magari domenica prossima all’Angelus. Che si affacciasse alla finestra e dicesse più o meno così: “Cvari frateli e sorele giornalisti, fi rincrazio per essere così numerosi a seguire le facanze del Papa. Però forse siete un po’ troppi. Fi prego, andate ad ocuparvi di questioni più importanti e lasciatemi in pace. E ora fi do la mia benedizione”. […]
“Dobbiamo imparare di nuovo
che sapere opporsi alle proprie voglie è qualcosa di più gioioso delle concessioni continue che appaiono desiderabili
ma che finiscono per generare noia e sazietà. ”
Chissà chi lo ha scritto?
Tante sono le cose che ci dividono, caro Matteo; ma una volta che ne trovo una che, invece, ci unisce, mi sembra giusto dirlo a te e agli amici del pianerottolo.
Il testo che hai citato, e che mi è molto caro, continua così:
“Dobbiamo allontanarci dalla insana schiavitù del rumore e delle chiacchiere senza fine, e trovare ogni giorno almeno mezz’ora di silenzio e mezza giornata ogni settimana per pensare a noi stessi, per riflettere e pregare”. E più oltre:
“Non credere che spetti a noi risolvere i grandi problemi dei nostri tempi. Lascia spazio allo Spirito Santo che lavora meglio di noi e più profondamente”.
Grande!
Luigi,
mi domando circa Bagnasco primo degli eletti: sai quali erano le modalità di votazione? tipo due preferenze e la prima già stampata con il nome del presidente CEI? Perchè mi domando, come mai l’allora vescovo Bagnasco ai tempi di quella famosa consultazione “sottobanco” dei vescovi per eleggere il presidente era (forse?) in fondo.. se pure c’era… e ora è votatissimo? Credo sia verosimile che i vescovi l’abbiano votato solo per l’incarico che ricopre, e basta.
Su competenza e professionalità, non solo non sono d’accordo con quelli che qui e altrove storcono il naso a sentire certi criteri nella vita, nel governo e nella leadership della chiesa, ma rilancio.
Competenza e professionalità dovrebbero essere i principali criteri per diversi compiti e responsabilità nella chiesa (come dovrebbe succedere dappertutto del resto). Perchè piuttosto che i non meglio specificati o verificabili criteri di pastoralità, santità o pietà a me sembra che qualche volta regnino altri criteri:
un po’ da feudalesimo medievale (vassalli,vassallini e valvassori…), da nepotismo rinascimentale (cordate, amici degli amici… ) e da assolutismo Ancien Régime (monarchi e gerarchi per diritto divino…).
Quanto prima entriamo nel XXI secolo, tanto meglio.
Buona giornata a tutti.
Caro don78:
ben due secoli (il XIX e il XX) ci hanno mostrato in tutta evidenza che cosa succede quando gli uomini affermano di aver superato i criteri da feudalesimo medievale, da nepotismo rinascimentale e da assolutismo Ancien Régime. Dio ce ne scampi e liberi! “Aridàtece er Puzzone!”.
Nel XXI secolo siamo già brillantemente entrati, ma gli uomini, mi sembra, non son cambiati di molto. E se avesse ragione l’Ecclesiaste?
Quanto mi piaci don78, quanto mi piaci!!!
Ignigo si chiede dove sono i vescovi profeti (?) e questa domanda di Ignigo mi ha spinta ad una riflessione.
A me sembra, nonostante tutto lasci supporre il contrario, che si sta andano verso una chiesa in cui i profeti tacciono!! E quando nella chiesa i profeti tacciono -o magari per motivi di opportunità devono tacere – Quel sale che dovrebbe dare sapore diviene insipiente. Allora sembrerà che tutto funzioni, che tutto proceda secondo una perfetta sintonia, perfezione, tempismo circa gli imprevisti..mmmh quasi viene comandato pure allo Spirito Santo di soffiare ora qui, oppure li, a seconda delle circostanze : dove lo vogliamo piazzare oggi lo Spirito Santo? Qui o li ???
Sai don78…a volte mi ci soffermo a riflettere e..mi spavento!! Forse è più comodo non farlo soffiare affatto questo Spirito Santo…non è necessario..ci sono loro : i vescovi, che hanno sostituito alla parola “sevizio” quella del “potere”! Naturalmente nella chiesa, Deo gratias, esistono pure pastori veri ,capaci di ascolto e non solo di comando, e questi vescovi e profeti vengono sempre boicottati, dal trattamento che ricevono ti accorgi che fanno paura: scomodissimi, seccanti, antipaticissimi tanto quanto lo erano quelli dell’antico testamento…ma sono certa che di questi, e sono molti (che non parlano tanto..ma quando lo fanno….fanno tremare i polsi) anche se messi davanti a domande ed esigenze impossibili, a rifiuti e sgambetti di ogni genere sono li, forti, perché soccorsi da Dio stesso…di questo ho la certezza..
Buona giornata a tutti, un abbraccio a Victoria e Principessa
Caro Sump,
data la stima che ho per te, tirare in ballo la Bibbia per avvallare le proprie posizioni “conservatrici” (non è un giudizio, è che per ragionare si ha bisogno di categorie e concetti) non mi sembra all’altezza della tua statura intellettuale. Io non l’ho fatto per avvalorare le mie di idee (e ripeto mie idee personali e discutibilissime). Dalla Bibbia si può dedurre tutto e il contrario di tutto, te l’assicuro, basta vedere la pletora di confessioni cristiane che ci sono oggi, le interpretazioni che ora ne danno i teocon, ora i liberal e chi più ne ha più ne metta.
Se rimaniamo sugli argomenti fenomenologici, o storici, o sul piano della ragione, credo che sia possibile un dialogo. Come gli argomenti che hai usato nel resto del tuo post. Per quello che riguarda questi argomenti purtroppo non concordo con te: nonostante le storture, le dittature e gli orrori del XX secolo, credo che la forma di governo migliore sia la democrazia contemporanea, o se ti piace di più, quella con meno controindicazioni. Tutte le strutture umane hanno problemi e difetti, ma una bisogna sceglierla. Non ne vedo di migliori in giro.
Uhm, su competenza e professionalità non sono del tutto d’accordo, pur riconoscendone il valore.
Ma visto che il mio teologo personale – don78 – ci insiste tanto, sono costretto a rifletterci con calma.
Buona giornata a voi tutti.
basta Francesco che mi fai arrossire 🙂 e anche tu Clodine 🙂
Francesco, cmq anch’io ti leggo e ti apprezzo, anche in altri blog: non di rado esprimi posizioni diverse dalle mie e sempre più moderate delle mie. Anch’io imparo molto da te e dalla tua capacità di dialogare con tutti.
Clodine, come matteo, anch’io a volte ti leggo e mi stupisco.
La mia domanda (“E se avesse ragione l’Ecclesiaste?”) non era affatto, nelle intenzioni, un’interrogazione retorica, uno strumento per chiudere la discussione con un ricorso furbetto all’autorità della Scrittura. Voleva semplicemente far intervenire nella discussione – che se interpreto bene riguardava l’idea di progresso e la sua applicabilità alle vicissitudini della Chiesa – un punto di vista desolante e pessimistico: UN punto di vista fra gli altri.
Sono ben lontano dal richiamarmi a un principio di autorità legato alla lettera della Bibbia. “Dalla Bibbia si può dedurre tutto e il contrario di tutto, te l’assicuro, basta vedere la pletora di confessioni cristiane che ci sono oggi, le interpretazioni che ora ne danno i teocon, ora i liberal e chi più ne ha più ne metta”. Son parole tue ma potrei sottoscriverle una per una con grande sofferenza: è proprio la difficoltà a considerare divinamente ispirato quello che a me poveretto sembra – perdonatemi tutti – un gran guazzabuglio, che m’impedisce di considerarmi cattolico credente in volontà e ragione.
Chissà che dal prossimo Sinodo non venga una parola che aiuti anche me e quelli come me!
Quanto all’idea di progresso e alla democrazia, credo di essere abbastanza in sintonia con le tue conclusioni, se consideriamo la storia in generale; molto meno se ci concentriamo sulla Chiesa e le sue strutture, che non mi pare possano conciliarsi col mandato pietrino e la mirabile giornata della Pentecoste.
Dionigi Tettamamzni fu mio Arcivescovo per sette anni, e quando nel ’98 Don Angelo Bagnasco venne nominato Vescovo (poi Arcivescovo) di Pesaro, qui a Genova si disse che nella ‘cooptazione’ episcopale fosse intervenuto lo stesso Tettamanzi (che fu poi il principale consacrante) . Probabilmente avrà trovato interessante la figura di questo ascetico ex-assistente FUCI e AGESCI e non addottorato alla Gregoriana, ma laureato in Filosofia all’università statale di Genova, che per anni ha insegnato in Seminario… e che godeva di molta stima sia fra i fedeli che fra i sacerdoti genovesi. Quindi, lo dico ai pochi o ai molti a cui Bagnasco-vescovo non piace, il ‘peccato originale’, diciamo così, può essere ricondotto anche a una figura che adesso viene, a torto o a ragione, associata a posizioni non vicinissime a quelle dell’attuale Presidente della CEI. E allora, si noti, “i Genovesi” erano decisamente meno ‘potenti’ di oggi, in Curia a Roma. (P.S.: nei primi anni di governo dell’arcidiocesi genovese, Tettamanzi parve a molti restare nel solco ‘siriano’ . Ora molti lo chiamano ‘martiniano’. Forse fu ed è solo rispetto e prudenza per e nella realtà/Chiesa locale. )
Scusa, don78: mi accorgo, rileggendo, di aver fatto io un gran guazzabuglio sintattico: quel che non mi pare possa conciliarsi ecc. ecc. è, naturalmente (a mio modo di vedere), l’idea di progresso e la democrazia.
Avevo capito perfettamente la tua posizione, Sump. che non era affatto retorica, non appena hai nominato l'”ecclesiaste”… riguardo al concetto di progresso applicato alle vicissitudini della chiesa; ho capito che non ti discostavi dal pensiero di Don78 [ che mi fa arrossire quando dice che lo “sorprendo” :))) ]
Con affetto Sump, un bacio, e a tutti uno smakk
soprattutto al dott Luigi, che lo immagino dietro a qualche abete in attesa di uno scoup, con i panni mimetici , stile bucolico, per confondersi tra le verdi frasche…
Caro Sump,
Il tuo ultimo post ha fatto aumentare ancora di più la stima che ho nei tuoi confronti. Ho intravisto qualcosa della tua profondità e della sincerità della tua ricerca. Un atteggiamento che ti ammiro. Mi permetto di incoraggiarti nel continuare su questa strada. Nella mia breve storia c’è stato un periodo di grande conflitto tra fede e ragione (mai sopito in realtà, ma credo che sia salutare in modiche quantità), fino a quando non ho scoperto che la fede accresce e non diminuisce la ragione, oltre a richiederne il pieno uso (grazie a Dio sono cattolico! Nella nostra tradizione questa sinergia tra fede e ragione è grande!). Il mio trucco è: se c’è qualcosa della mia fede che umilia la mia ragione allora c’è qualcosa che non va nella mia fede, se c’è qualcosa nella mia ragione che umilia la mia fede allora c’è qualcosa che non va nella mia ragione.
Spero con tutto il cuore che le riflessioni del Sinodo aiutino il tuo cammino.
Quanto al discorso sulla democrazia nella chiesa, applicando il suddetto trucco: credere che nel Vangelo ci sia la giustificazione del modello attuale di governo della chiesa è umiliante per la mia ragione, la mia ragione dice che il sistema di governo monarchico nella chiesa ha origine nei contesti storici dai quali la chiesa l’ha mutuato, specialmente nei secoli XII-XIX. Questo fatto è umiliante per la mia fede circa la chiesa? no, perchè l’assistenza dello Spirito Santo, il primato petrino, la missione di governo degli apostoli (le cose che io credo e che non umiliano affatto la mia ragione) possono estrinsecarsi in nuove forme nel XXI secolo.
Così in breve suona abbastanza sciocco, bisognerebbe rifletterci a lungo e scriverci e argomentare molto di più. Ma era solo un esempio.
COME CONTINUI A PIACERMI DON78….
Molti ex-scout a Genova Don Angelo lo ricordano così (molto prima delle stellette, la ‘promessa’ amaranto del Genova 10°) :
http://www.diocesi.genova.it/immagini/immagine.php?id=2115
“la mia ragione dice che il sistema di governo monarchico nella chiesa ha origine nei contesti storici dai quali la chiesa l’ha mutuato, specialmente nei secoli XII-XIX. ”
ma la sua ragione non è mica infallibile don… si rassegni e accetti che il sistema di governo monarchico della Chiesa è volontà di Nostro Signore.
Il che non umilia nè la ragione nè la fede.
Giovanni Mandis ma da dove salta fuori lei?
“Il sistema di governo monarchico della Chiesa è volontà di Nostro Signore”???????????!!!!!!!!!?????
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA lei confonde il sistema di governo del Vaticano con il sistema di governo della Chiesa… mamma mia che disastro.
Io non so se lei sia simpatico o antipatico: ripeto però che il suo linguaggio mi fa venire l’orticaria per non parlare dei contenuti che sono più polverosi di una gazzetta dello sport dell’82 dimenticata in una cantina senza finestre.
don 78, avanti così. I neri corvi hanno tentato di rompere le uova nel paniere anche a Giovanni XXIII… lasciamoli starnazzare, fann pussè spussa che dagn.
@ Giovanni Mandis scrive, 30 Luglio 2008 @ 12:51
Credo che prima o poi sarà lei a farsene una ragione,
la storia dell’umanità va sempre in avanti,
può avere punte di revanscismo,
ma va sempre in avanti.
La Chiesa non è nata monarchica.
La prego.
Provi a rileggersi gli Atti.
Poi….
per carità,
alla Sacra scrittura gli abbiamo fatto dire un sacco di scempiaggini,
che i neri erano razza inferiore,
che le donne non erano sostanzialmente persone come gli uomini,
che gli Ebrei erano dei maledetti da Dio…..
e
per carità….
si può continuare a farle dire tutto e il contrario di tutto.
Solo chi usa la RAGIONE può sentirsi umiliato dall’uso …..improprio che se ne fa della Sacra Scrittura.
@ Clo
Le vere donne, nella Chiesa, sono state sempre presenza profetica.
Credo che una s.Caterina da Siena, o una s. Teresa d’Avila, nel contesto della cultura odierna,
rappresenterebbero le priorità che molte donne sentono dentro questa Chiesa Cattolica.
(Forse è uno dei motivi per cui non vengono fatte entrare nel modo più assoluto nelle stanze decisionali dei Dicasteri della Santa Sede…..)
(Per ora continueranno ad essere gli uomini che prenderanno sempre le decisioni su cio che devono vivere od esprimere le donne…. nella vita di fede)
Dopo Maria che alle Nozze degli amici di Cana, ha detto cosa il Figlio avrebbe dovuto fare (implicitamente), nessuno più ha mai piu’ potuto farlo nella Chiesa. Caterina ha sudato sette tonache per far ritornare il papa a Roma.
Per il futuro,
aspettiamo che lo Spirito spiri qualche sventagliata di Ponentino…..
ciao
fann pussè spussa che dagn.
io so solo il francese come seconda lingua
@ Syriacus
ho visto ora la bellezza del canto e della liturgia nella cattedrale di Liverpool, davvero molto capace il coro e l’insieme liturgico mi sembra molto incisivo e mistico. Interessante l’abito corale dei cantori e del maestro del coro di chiara ispirazione anglicana, molto dignitoso e opportuno.
Stupendo il rito Sarum, davvero stupendo.
E’ celebrato molto bene e vogliamo parlare del coro che accompagna la funzione? Una potenza armonica e abilità esecutiva che da noi si può ascoltare solo alla Scala.
In Duomo a Milano c’è una dignitosa cappella musicale ma il repertorio è un pò ingessato.
Syriacus, sei a Genova?
Sì, civis ianuensis sum.
(vide: http://www.diocesi.genova.it/immagini/immagine.php?id=1903 😉
Ma lo sai che tu, clavarense a Milano, coram blogghe ‘ambrosiano’, mi ricordi un pò il zeneise (veramente di Quinto al mare, un mio vicino di casa 🙂 Lercaro ricordato in aeternum come bolognese, ma… 😉
vero!
Oggi ho trovato per 20 euro i due volumi dei diari di Firpo ma non li ho presi… sono tentato di prenderli… che faccio syr?
Potremmo vederci per un caffè in via Nomellini che ne dici?
(Ai tempi del cardinal Tettamanzi -il mitico e indimenticabile Don Luigi Porro direttore del coro- a Genova, veniva a Sal Lorenzo anche il direttore del Coro del Teatro Carlo Felice -proveniente dal San carlo di Napoli!- a sentire le nostr.. ehm, le loro esecuzioni ai Pontificali delle grandi Solennità…)
Comprali, comprali, le bancarelle fanno miracoli: molti anni fa trovai per due lire un libro del giovane sacerdote Lercaro, tutto un commento alla Lettera di San Giacomo (con dedica autografa ad un amico!)
Incidentalmente, per chi fosse interessato:
http://www.maremagnum.com/index.php?option=com_ricerca&task=risult&fromhome=1&searchstringall=LERCARO+LETTERA+CATTOLICA&allwordsinand=yes&type=-1&Itemid=999
[Giacomo about Giacomo…a bit like those CDs… Stravinski conducts Stravinski, Rachmaninov plays Rachmaninov… : ]
ridi ridi ignigo che la mamma ha fatto gli gnocchi..
e tu da dove salti fuori? il Vaticano è il territorio microscopico in cui e per il quale la Chiesa è libera a casa propria è nel mondo, non c’è ragione di scindere il “Vaticano” dalla Chiesa. o forse credi che uno Stato della Chiesa esista per “caso”? o addirittura sia un arbitrio, o un anacronismo?o addirittura esista contro la volontà di Dio?
ma veniamo alla causa del tuo irrefrenabile moto di risata…
monarchia= governo, o potere o comando che dir si voglia, di UNO,
chi è questo UNO?
ovviamente parlando di Chiesa, non può essere altri che Gesù Cristo, Capo invisibile della Chiesa che ha affidato piena potestà sulla Chiesa (quindi anche sul potere temporale della Chiesa medesima) al Suo Vicario in terra, il Sommo Pontefice, Capo visibile nell’ordine spirituale e temporale (che non si capisce perchè debbano essere scissi, come se il potere temporale della Chiesa fosse una cosa di cui vergognarsi).
CDC – Can. 331 – Il Vescovo della Chiesa di Roma, in cui permane l’ufficio concesso dal Signore singolarmente a Pietro, primo degli Apostoli, e che deve essere trasmesso ai suoi successori, è capo del Collegio dei Vescovi, Vicario di Cristo e Pastore qui in terra della Chiesa universale; EGLI perciò, in forza del suo ufficio, HA potestà ordinaria suprema, piena, immediata e universale sulla Chiesa, potestà che può sempre esercitare liberamente.
Can. 333 –
§1. Il Romano Pontefice, in forza del suo ufficio, ha potestà non solo sulla Chiesa universale, ma ottiene anche il primato della potestà ordinaria su tutte le Chiese particolari e i loro raggruppamenti; con tale primato viene contemporaneamente rafforzata e garantita la potestà propria, ordinaria e immediata che i Vescovi hanno sulle Chiese particolari affidate alla loro cura.
§3. Non si dà appello né ricorso contro la sentenza o il decreto del Romano Pontefice.
il resto è aria fritta cari ignigo, matteo, don.
“gli abbiamo fatto dire..” matteo? io alla S.Scrittura non faccio dire proprio nulla, siete voi che vi riempite la bocca, che so, coi teologi protestanti che quelli sì (da Lutero in poi), han fatto dire alla Bibbia una cosa e l’esatto contrario (comprese le cose che hai elencato…)…
In via Lomellini c’è chiesa & oratorio dei Filippini… e anche un buon caffè, di mome Laiolo (!)… quale luogo più adatto per un caffè parlando di ‘Dio e il mondo’ (come dicono i conterranei di Joseph R. per dire ‘scambiare quattro chiacchere un pò su tutto’) ? 😀
mi correggo…
“per il quale la Chiesa è libera a casa propria E nel mondo…”
A don78 e Giovanni Mandis: credo che si debbano distinguere le forme di governo proprie della società civile (la democrazia è certamente la forma migliore) da quelle proprie della Chiesa (che si fondano sul carisma divino trasmesso mediante l’imposizione delle mani). Per quanto riguarda il potere del papa (che nel disegno divino è solo spirituale e non temporale, anche se storicamente possono esserci interferenze e sviluppi particolari, che non fanno parte del “depositum fidei”: basta pensare al famoso passo “Date a Cesare…” e al passo degli Atti degli apostoli in cui Pietro rifiuta di farsi adorare), bisogna poi distinguere il suo potere specifico di confermare i fratelli nella fede (da cui deriva l’infallibilità “ex cathedra” su questioni “de fide et moribus”) dalle concrete modalità di esercizio della funzione giurisdizionale, che possono variare nel corso della storia. In certi periodio la Chiesa può essere governata in forma più monarchica, in altre in forma più collegiale; e non dobbiamo scandalizzarci per questo. Comunque, Giovanni Mandis, un “califfato” cattolico è impensabile: l’unione dei due poteri in una sola persona fu solo una cattiva idea di Bonifacio VIII, ben presto superata, e comunque non conforme al disegno di Dio.
Ignigo, Ignigo,
Ma come ci viene in mente che lo Stato Città del Vaticano e la Santa Chiesa sono due cose differenti?
Ma come ci viene in mente
che la prima è una entità giuridico-politica sancita con atti internazionali,
mentre la seconda è una realtà prettamente religiosa? che non ha bisogno di confini sanciti?
Signor Giovanni,
restiamo in pace.
Lei si tanga il suo Papa-Re,
io
mi tengo il mio Vescovo di Roma caput Ecclesiae
che nel mandato di Cristo
continua il servizio di Pietro.
Il suo Re,
nessuno glielo toglie, ci può dormire su’ sonni tranquilli,
basta che non entri in parlamento a legiferare anche lui !
Civis Romanus sum.
Checchè.
relativamente ai teologi Protestanti,
io
non ho problemi di sorta,
Lei?
li ha?
Sorcetti suoi !
Non vede altro che protestanti dappertutto,
peccato che Giovanni Paolo II le ha tolto i (fratelli maggiori) Ebrei…..
senno’ se la prendeva anche con loro come ha fatto un commentatore nel blog di Rodari che si è permesso di usare l’espressione “armoniosa di” “perfidi e…..”
Faccia pace con il mondo.
Cristo è morto per tutti gli uomini,
non per fare un favore a Lei e farla sentire er meijo gatto der quartierino !
Relativamente alla Bibbia, e di quello che le si fa dire,
si riveda il film di Preminger “il Cardinale” in cui un dettaglio crudele è ripresa dalla realtà, cattolici contro i neri e contro i preti neri, negli USA
non contraffacciamo la storia per favore,
sia onesto con se stesso,
per favore.
Non mi dite che “rompo” con le mie lezioni di storia dell’arte, ma..c’è una bellissima opera che vorrei illustrarvi, in pochissime righe, cade proprio come il classico “cacio sui maccheroni” . La volgio citare perché raccorda in un unicum sia il “potere” gerarchico della chiesa che ruolo la donna nella chiesa. molto ben esposto da Matteo.
Si tratta di una tela del Caravaggio, la protagonista principale è Santa Caterina d’Alessandria: lo sguardo fiero, guarda lo spettatore con aria di sfida, tra le mani impugna uno spadino appuntito, che va ad intersecarsi con una stoppia adagiata a terra. Da un lato quasi a ridosso si erge la ruota dentata (strumento del suo martirio), la grande gonna nasconde le gamba ma è evidente che i suoi piedi poggiano su di un sontuoso cuscino di raso.
La scena è completamente avvolta nel buio, anche la grande veste è nera, un nero che contrasta con il bianco della camicia e, ancor più tenacemente, con il rosso sangue del cuscino…
Nessuna luce attorno, ne sopra o sotto: simbolo di solitudine nella quale la donna si trova: lei innocente eppure colpevole; il bianco della camicia spicca con prepotente contrato, è l’innocenza, e lo spadino l’intelligenza acuta, tenace, capace di fendere e contrastare l’umana povertà rappresentata dalla stoppia la quale lambisce il grande pomposo cuscinotto di raso rosso posto sotto i suoi piedi …unici colori : nero, bianco (tenebre/luce) il cuscino rapprenta la chiesa e il rosso il martirio…che la chiesa stessa a volte infligge!
Questa opera venne richiesta dal cardinale Francesco Maria Del Monte. Raffigura Santa Caterina ma in realtà vi si nasconda la giovane Beatrice Cenci
Aveva 16 anni quando la chiesa la condannò, senza processo. Violentata sessualmente e ripetutamente percossa da un padre desposta ella ne orchestrò la congiura, non fu autrice ma le si attribuì la colpa.
A Clemente VIII non parve vero: la fece massacrare assieme all’intera famiglia, non già per la colpa che non fu riscontrata, quanto per impossessarsi dei ricchissimi possedimenti. I romani insorserò, ma non ci fu nulla da fare.
Tutto ciò che produce errore non è, nè potrà mai essere volontà di Nostro signore Mandis!!
Le luci e le ombre, come l’abito di santa Caterina, non possono essere mescolate, la storia della chiesa, col suo messaggio originariro ben lungi dalla monarchia non si liquida con due parole….magari si potesse…
E qui voglio tacere…
Savigni mi perdoni, che “la democrazia è certamente la forma migliore”, è una sua libera opinione, ma non la spacci per verità assoluta…
“che nel disegno divino è solo spirituale e non temporale”, altra opinione opinabilissima, che assurge addirittura a volere divino…
ma poi chi ha mai parlato di “califfato cattolico”??? cerchi di non esagerare nell’interpretare le parole altrui..
è indubbio che il Papa riunisca nella sua persona sia il potere spirituale datogli da Gesù nella Chiesa sia quello temporale sullo Stato della Chiesa, ma non nel senso che la Chiesa abbia o debba avere un dominio temporale da estendere a tutto il mondo; basta un dominio temporale, più o meno piccolo, più o meno grande per poter esercitare la propria missione, conquistare le anime a Cristo, in piena libertà e senza condizionamenti da parte di altri interessi;
condizionamenti che son sempre esistiti, esistono oggi e sempre esisteranno come lei ben sa.
Non finirò mai di fare memoria,
che le donne seguivano sempre Gesù,
le donne aiutavano finanziariamente il gruppo di Gesù,
nella storia la trasmissione della fede in Cristo è stata sempre
grazie alle donne che hanno trasmesso a figli, mariti o amanti.
Grazie al loro senso della vita.
Un giorno da lissù…. vedro’
che la storia è riuscita a prendere anche un’altra piega.
Da ragazzo sentivo discorsi del tipo
una donna nella polizia, mai !
una donna nei carabinieri, mai !
una donna nei militari, mai !
chi ricorda i primi dottori donna?
chi ricorda i primi autisti di bus donna?
tanto casino, per poi???’
LA STORIA VA AVANTI.
Checchè
Caro Savigni,
le sue puntualizzazioni sono sempre salutari e la sua preparazione encomiabile. Tuttavia la sua distinzione tra forme di governo nella chiesa e nella società civile appare troppo marcata, secondo me. Infatti le prime sono sempre state mutuate dalle seconde, nei diversi contesti. Il carisma e il mandato divino non cambia ma si contestualizza. Se nel contesto degli Atti degli Apostoli si poteva credere che lo Spirito scegliesse un Apostolo tirando a sorte, se nel Medioevo e nella Modernità si poteva credere che lo Spirito agisse attraverso il potere assoluto e monarchico del papa, non vedo perchè non si possa credere oggi che lo stesso Spirito si possa manifestare (anche?) nella volontà del popolo di Dio.
Le forme concrete di governo della chiesa non sono mai venute dalla luna, ma rispondevano alla ragione di un determinato periodo storico. Bellarmino, per rifarci ad un esempio già citato, era persona che usava con arguzia la ragione… la ragione del suo tempo… ed era normale e razionale che vedesse il ruolo del Papa in quella maniera… avendo determinati modelli di societas o Stato intorno a sè. La domanda è: tali modelli rispondo ancora a criteri di ragione oggi?
Caro Luigi, complimentoi per la tua iniziativa ed appello ai colleghi giornalisti. Abbiamo inserito una news che ti riguarda anche sul sito dei Papaboys. Povero Benedetto! Lo vogliamo far riposare un po’ almeno in questi giorni?
http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1677
Grazie e … buone vacanze a tutti voi.
Francesco Rossi
Redazione Papaboys
@ don78,
fedele alla lettura della storia ti quoto totalmente
Matteo perchè mi accusi velatamente di antigiudaismo con riferimenti a interventi di altre persone.. ? (il che mi lascia assai perplesso sulla tua buona fede…)
“peccato che Giovanni Paolo II le ha tolto i (fratelli maggiori) Ebrei…..
senno’ se la prendeva anche con loro come ha fatto un commentatore nel blog di Rodari che si è permesso di usare l’espressione “armoniosa di” “perfidi e…..””…
quello che non hai capito è che il Papa è contemporaneamente Vescovo di Roma e “Re”, ovvero Capo di Stato, nell’ordine temporale dello Stato Vaticano, se la cosa ti disturba problemi tuoi.
come noi abbiamo un’anima e un corpo che fanno un’unica persona, così la Chiesa è spirituale e materiale.
Clodine se un Papa abusa delle sue prerogative la colpa non è delle prerogative… (e ne renderà conto)
scusate l’assoluto off topic, viusto che gira e rigira si arriva semrpe a parlare del primato petrino…, ho una domanda che mi ronza dopo aver visto questo:
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/MediaCenter/action/player?idCanale=Cronache&filtro=Tutti&pagina=1&passo=5&uuid=c86208096fae752b4008b4dd631847e1&navName=1&provenienza=REDAZIONE
…ma il parroco del Duomo di Napoli dove stava l’altro giorno?
O il canonico penitenziere, o il decano del capitolo, o chiunque altro con una talare filettata?
Mah…
saludus dalla caldissima Sardegna
O.T., ma proprio mooooolto O.T., caro Sump i miei 7gatti ringraziano per il saluto dalla “cuginetta” tirolese…
Buongiorno a tutti!! noto ancora una volta che e’ in atto una grande (nel senso di profonda) discussione. Me ne staro’ buona nel mio angolino in fondo alla classe ( altro che ultimo banco! Roberto; chissa’ se mai riusciro’ ad arrivarci…) ad ascoltarvi e ad imparare.
A volte mi pare che abbiate ragione tutti, pur esprimendo pareri diametralmente opposti. Altre volte penso che si sprechi un’occasione di dialogo e conoscenza quando si lascia passare il messaggio di impazienza e suscettibilita’. La preparazione che molti di voi hanno, e che sanno esporre cosi’ bene, e’ un grande dono per coloro, come me,che hanno della Chiesa e della fede solo la conoscenza delle strutture basilari; e piu’ per educazione che per studi approfonditi.
Mi sta appassionando, oltre che stupirmi!!!, questa disputa sui poteri della Chiesa (?!).
Mi e’ piaciuta moltissimo la spiegazione di Clodine fatta attraverso la descrizione del quadro di S.Caterina d Alessandria ( ma questa si potrebbe chiamare deformazione professionale)………
Un abbraccio carissimo a tutti voi e specie a Sump e Clo
«Checché.»
Questo enunciato, col suo bel punto fermo, mi sembra sintetizzare meravigliosamente il Matteopensiero.
«Coccodé» sarebbe anche meglio.
«facciamocene una ragione» (sempre per citare un altro stilema del Meraviglioso).
A maioba: dove fossero i prelati da te nominati non lo so proprio e, se è per questo, non so neanche dove fossero al momento in cui gli occupanti sono entrati in duomo.
Però so una cosa. Un’occupazione è, per definizione, un atto illegale e violento. Si può fare per dei buoni motivi, a volte per dei motivi sacrosanti, in certi momenti forse si deve fare, ma quello che non si può mai pretendere è di essere trattati come cittadini che esercitano un loro diritto. Bisognerebbe invece mettere nel conto di poter essere trattati come soggetti che stanno violando la legge e i diritti altrui.
In Italia, al contrario, è invalsa da almeno quarant’anni l’idea che ci possa “occupare la prefettura col permesso della polizia” (per citare il compianto Pajetta, che di certe cose ne capiva). Si sono bloccate strade e autostrade, fermati i treni, occupate aule e uffici pubblici, senza che mai vi sia stata reazione alcuna, e anche dopo nessuno ha risposto mai di nulla. Ripeto: chi lo fa può anche avere le migliori ragioni del mondo, ma non è come se stesse manifestando o scioperando, cioè esercitando un diritto costituzionalmente garantito: al contrario sta violando diritti altrui costituzionalmente garantiti (ad esempio se blocca una strada lede quello degli altri cittadini di spostarsi liberamente su tutto il territorio nazionale).
Dunque, se la polizia interviene fa semplicemente il suo dovere, e se nel farlo ci scappa qualche manrovescio di troppo è spiacevole (soprattutto per chi l’ha preso), ma sono cose che capitano.
A Principessa un abbraccio.
A Clodine una “pasquinata” d’epoca sul caso di Beatrice Cenci, scritta durante il pontificato di Clemente VIII (Ippolito Aldobrandini, 1592-1605); l’epigramma, che si presenta sotto la forma di un dialogo fra Pasquino e Marforio, due delle più conosciute “statue parlanti” della tradizione romana, è espressione dei fatti così come li ha raccontati Clodine, da par suo.
(A onor del vero, non tutti gli storici ritengono che le cose siano andate proprio così; e comunque papa Clemente VIII mostrò in più occasioni di essere uomo di fede e politico accorto e lungimirante. Ma qui, nel nostro contesto, non è questo che conta; e la descrizione accurata e innamorata del dipinto carovaggesco è valore aggiunto di grande spessore. Grande Clodine!):
(Marforio -) Quali delitti avea la Casa Cenci
secondo il santo padre Aldobrandini?
(Pasquino -) Avea troppi quattrini.
Un saluto a Francesco dei Papaboys! Non avevo pensato il mio post come un appello e non immagino che sarà seguito da nessuno, ma grazie per tanta considerazione!
Don78 i delegati al Sinodo vengono eletti senza liste e senza candidature con successive votazioni nelle quali ogni vescovo segna nella scheda un solo nome e così si sceglie il primo, con quorum ai due terzi che scende alla maggioranza assoluta dopo due scrutini, se c’è parità si va al ballottaggio; poi si vota per il secondo, poi per il terzo e infine per il quarto, sempre con le stese modalità.
il problema della costituzione della Chiesa è interessantissimo, anche proprio per il profondo legame tra statuto teologico e impalcatura giuridica
pur non avendone competenza (non potrei MAI partecipare a un Sinodo su tale materia :-)), sarebbe assai bello discuterne
a don 78 vorrei dire che, pur esprimendo talvolta una sensibilità lievemente diversa dalla sua, apprezzo molto il suo amore per il rapporto fede-ragione e la sua preoccupazione che la fede viva di persuasione che si rinnova e si guadagna ogni giorno
è anche il mio modo di pensare, ed è per questo che amo imparare da lui, che ha più preparazione e più sapientia cordis
se talvolta sembro più “moderato” è per un malcelato istinto politicistico, nel senso (spero) positivo della parola
Roberto55 attenzione: 260 siamo complessivamente gli operatori dei media che hanno chiesto l’accredito, ma non tutti giornalisti. I giornalisti circa 160 e gli altri sono fotografi, cameramen, tecnici audio e personale ausiliario delle squadre televisive.
Davidino che consideri i giornalisti “spiriti liberi” che scrivono quello che loro decidono e che ora sono costretti a stare qui a Bressanone in una situazione incerta: grazie della partecipazione! Siamo spiriti liberi e conformisti nella media – io credo – del resto dell’umanità, ma non siamo noi a decidere quello che scriviamo. Ovvero: siamo relativamente liberi nello scrivere, ma niente affatto liberi nel decidere “di che cosa e se” scrivere. Queste decisioni le prende la direzione. Qui non stiamo male: c’è un clima splendido. Ieri mattina abbiamo fatto visita in gruppo all’Abbazia di Novacella e stamane abbiamo avuto una visita guidata al centro storico di Bressanone. Ci hanno offerto persino un giro in carrozza con cavalli per la città! Sono forse i giorni più rilassanti di tutti i miei anni di giornalismo.
Allora ho un po’ ragione!!
Il riposo del Santo Padre – in maniera totale e via da qualunque obiettivo o penna – sta indirettamente regalando anche a voi qualche giorno di relax. Del resto riprendersi da un viaggio in Australia ( sia il Papa che voi ) non e’ cosa che si poteva ottenere in pochi giorni.
Godete del clima, dei luoghi, della gente e del buon cibo!!…e soprattutto della Creazione. Un abbraccio
Matteo non rispondere a Leonardo: ha detto due parole in più del necessario e dunque per le leggi della retorica in questo momento tu sei in vantaggio – se a tua volta dici di più, vai in perdita. E’ l’arte di vincere ai punti.
@ Giovanni Mandis scrive,30 Luglio 2008 @ 14:54
scusami, non intendevo offenderti,
ma faccio fatica a capire perchè metti i protestanti dappertutto.
Io da cattolico li ritengo miei fratelli, non ne vedo tutto il negativo che ne vedi tu.
Ne conosco di protestanti, e ci sono persone fantastiche.
se tu vuoi vedere per forza in negativo questi fratelli, non mi entusiasma, certo.
Ma la coscienza e’ tua.
ciao e scusa
è indubbio che il Papa riunisca nella sua persona sia il potere spirituale datogli da Gesù nella Chiesa sia quello temporale sullo Stato della Chiesa,
——
Stato Città del Vaticano
così si chiama a Roma
non stato della Chiesa
caro buon Luigi,
quando il buon senso mi assiste,
non mi dispiace evitare situazioni di “evitamento”.
Buon relax sudtirolese.
Francesco, mi ha dato l’occasione di visitare il suo sito,
non nego una impressione molto soggettiva di inquietudine,
in quel misto di papa e politica che vi ho trovato.
Auguro a lui e ai suoi amici di essere dei veri boys di Cristo,
e di guardare al mondo, come terra di missione dove si corre il rischio della crocifissione ad imitatori di Gesù, non come terra di sentenze o conquiste…..
(mi sono letto il più possibile….).
L’entusiasmo è una cosa favolosa,
soprattutto se messa al servizio di Cristo, (malato, carcerato, stanco, debole, depresso, agnostico, indifferente, affamato, assetato………..)
Abbiamo tutti bisogno di essere riconciliati con Cristo,
non di spargere sentenze che passano ingiudicato….
allontanando.
Il cieco, urlava per farsi sentire da Gesù,
ma i suoi discepoli e la gente cercavano di zittirlo,
e lui gridava ancora più forte,
e Gesù lo ascoltò.
Le folle stanno urlando…..
nel linguaggio di oggi,
non serve banalizzare,
consentite a Gesù di avere compassione e di dare loro quello che cercano,
forse miracoli, forse sensazionalismo, forse essere sanati, forse….
ma lui darà lo stesso quello che vogliono.
Non sono io a giudicare,
è Cristo il giudice.
Fraternamente.
Caro Leonardo.
Mi piacerebbe darti ragione, ma proprio perchè era un atto illegale i prelati avrebbero dovuto farsi vedere e cercare di capire e di mediare.
Per tanti secoli le chiese furono un luogo di rifugio per banditi e manigoldi vari, spesso un luogo limbo dove aspettare che passassero le cattive acque.
Non vedo perchè anche oggi non possano conitnuare ad esercitaare pacificamente questo mestiere.
Del resto non mi pare che gli occupanti abbiano danneggiato qualcosa o ferito qualcuno. E’ stata una forma di protesta molto forte, ma forse un prete (o magari, perchè no?) un vescovo ausiliare, avrebbero potuto dire la parola giusta e mediare tra il prefetto e gli occupanti…
Magari… non so…
Il “Son cose che capitano” mi sa tanto di ventennale menefreghismo… scusa tanto.
ciao
E bravo Maioba: con bel garbo, in definitiva, dopo aver rimpianto i tempi dei bravi manzoniani e del diritto d’asilo, accusi Leonardo di mentalità fascista.
Non c’è che dire: in questo pianerottolo non ci facciamo mancare proprio niente. Spero che tu possa ripensarci e trasformare il frettoloso e formale “scusa tanto” in un’espressione di scuse vere. Nel frattempo, esprimo a Leonardo la mia solidarietà per l’attacco inqualificabile di cui lo hai fatto oggetto.
Ti ringrazio Sumpontcura, ma a me piace un po’ di polemica “da caffé” e quindi non servono scuse. A proposito, Luigi ha ragione: la mia battuta su Matteo era una provocazione (nella quale mi sarebbe piaciuto se fosse caduto, perché ne avremmo lette delle belle), ma il fatto è che come parla quell’uomo mi ripugna, anche se non lo leggo.
D’altra parte, come ho già detto un’altra volta, la miscela della casa va preservata: un po’ di dolce, un po’ di acido …. ultimamente mi pare che si abbondi un po’ in smancerie, e così tento di rimediare.
D’accordo, Leonardo: vada per la miscela ponderata! Del resto la tua metafora sulla “bottega del caffé”, per dirla alla Goldoni, comincia a convincermi anche più di quella del pianerottolo.
Il fatto è che si comincia col tollerare le battutine sul ventennale menefreghismo e si finisce con don Marzio che abbaia: “Flusso e riflusso per la porta di dietro!”. Io, poiché so bene che Maioba non è don Marzio, continuo a sperare in scuse vere e chiarificazioni.
La Città del Vaticano non è un vero e proprio Stato, ma un piccolo spazio che ha lo scopo di garantire al papa l’extraterritorialità, e quindi l’indipendenza da ogni potere statale, per poter esercitare la sua missione universale. E comunque non è un dogma di fede, ma una soluzione individuata per risolvere un problema reale (garantire un’effettiva autonomia al papa). Nei secoli VI e VII almeno due papi (Vigilio e Martino I) furono imprigionati per ordine dell’imperatore bizantino, ed il secondo fu deportato nella regione del mar Nero, ove morì prigioniero, mentre l’imperatore faceva eleggere un suo successore. Proviamo a immaginare un papa suddito del regime fascista, nazista o comunista…
Grazie Luigi per la risposta e la spiegazione.
Come già scritto in un altro commento, mi chiedo se Luigi riesca a passare una settimana di fila a casa sua…prima Sydney, poi Bressanone,il mese dopo, presumo, a Lourdes, sempre con la valigia in mano!
La “mediatizzazione” della figura papale ha ovviamente subito un’impennata durante il pontificato di Giovanni Paolo II il quale riusciva sempre a regalare qualche succoso aneddoto o fuori-programma ai giornalisti.
Credo che oramai sia difficile tornare indietro da questa sovraesposizione del Pontefice, soprattutto in un’epoca come questa.
Per quanto riguarda l’altro argomento, credo sia la scoperta dell’acqua calda dire che molto spesso le nomine interne alla Chiesa non seguono prettamente i criteri della capacità, della preparazione ecc…
Ci sono molti preti che sono divenuti Vescovi e ancora oggi si chiedono come sia stato possibile (ne conosco alcuni…)…
Sappiamo tutti molto bene quanto, per certe nomine, contino le amicizie in Curia, i buoni rapporti, la fama ecc..
E siccome sono tanto cattivello e malizioso vi lascio con una riflessione alla quale ognuno è libero di rispondere:
– Mons. Giuseppe Mani, ordinario militare per alcuni anni, nel 2003 viene mandato a Cagliari
-Mons. Angelo Bagnasco, ordinario militare per alcuni anni, nominato Arcivescovo di Genova, cardinale e presidente della CEI
Ricordiamoci che a parità di carica ricoperta, spesso i destini sono assai diversi
Quindi Luigi,riesci a riposare anche! Allora torno ad invidiarti. Sono stato all’Abbazia di Novacella un mese fa, e posso dire di non aver mai visto in vita mia nulla di simile! La bellezza persino “zuccherosa” di quel luogo ha dell’incredibile. Soprattutto per uno come me abituato all’austerità dello stile romanico-pugliese (cattedrale sul mare di Trani) o al massimo alle concessioni del barocco leccese. Immagino sarai già stato al santuario di Pietralba (dove pare ci andrà anche il papa in una delle sue passeggiate): un altro miracolo architettonico della fede! Buona permanenza.
Mi trovo del tutto d’accordo con Maioba laddove dice che nello sconcertante episodio in questione(occupazione del duomo di Napoli) i prelati avrebbero dovuto farsi presenti e cercare di capire e mediare.Certo, può essere molto scomodo trovarsi immischiati nei tumulti,ma non dimentichiamoci che i preti sono uomini,per così dire, un po’ “speciali”-lo si voglia o no-che dovrebbero avere nella loro vocazione anche -se è il caso-il coraggio di esporsi a situazioni di pericolo quando lo scopo è quello di riportare la pace con la mediazione.Potrebbero non riuscirci,ma intanto ci provano(ricordate, anche se in un contesto diverso, fra’ Cristoforo?).La loro presenza può, anche da sola,calmare le acque.
Altrimenti abbandoniamoci al menefreghismo del don Abbondio manzoniano e guardiamo ai preti come a uomini di belle e sante parole,ma che nei fatti non corrispondono agli insegnamenti comodamente pronunciati dal pulpito,e quindi vanificati nella loro essenza.
Ciò detto,comprendo appieno che agli uomini di Chiesa vengono richiesti sacrifici di ogni genere,li si vorrebbe vedere sempre impegnati in prima persona e in prima linea(e certi lo fanno,eccome!),ma il fatto è che devono essere,anche se umilmente,dei “maestri”da cui noi tutti dovremmo avere tanto da imparare, anche nell’impegno in situazioni scomode,che nella vita sono sempre ricorrenti.A loro scusante resta tuttavia,come del resto per tutti gli esseri umani,la debolezza intrinseca alla natura umana.Superabile con l’aiuto del Signore.
P.S.
La lettura del post di Maioba francamente non mi ha dato l’idea di un riferimento al periodo fascista né a quello dei bravi manzoniani,anche se è vero che anche allora le chiese erano asilo”legittimato”di coloro che sfuggivano alla umana giustizia.Brutta cosa la mala fede!
Visto, Leonardo? E’ arrivata Donna Marzia: ho letto il post, non ho trovato quello che dici di averci trovato tu, quindi sei in malafede.
Applausi.
Si, questa sera – come rilevava prima Principessa (non hai replicato alla mia “boutade” sul vecchio Governatore della Florida: spero di non aver urtato la tua sensibilità) – il tono della discussione è “alto”, e se, da un lato, mi affascina molto leggervi, fatico, d’altro canto, ancor più del solito a seguirvi: portate pazienza.
Grazie a Luigi per la precisazione sui “260” inviati (non tutti giornalisti, o.k.: però, sempre tanti …..).
Solo una domanda, molto “terrena” (da “monello dell’ultimo banco”), per Sump: ho capito male o non ti piace la “Lettera a Pipetta” di Don Lorenzo Milani ? E, se non sono impertinente, perchè ? (Avrai già capito che la penso diversamente e tengo molto a conoscere il tuo punto di vista).
Buona notte a tutti (meno male che siamo già a metà della settimana) !
Roberto 55
Leggo sul mio vocabolario alla voce CONVERSAZIONE:
colloquio amichevole tra due o piu’ persone su argomenti di vario genere, durante il quale si considerano anche ipotesi diverse dall’opinione di ciasun individuo.
Mi piacerebbe aggiungere alla definizione ” con la speranza che ciascuna venga ascoltata e rispettata”.
Credo che sia l’aggettivo ” amichevole” la chiave che rende tale una conversazione. Ciascuno di noi ha il suo pensiero riguardo ad ogni cosa, ma credo che sarebbe opportuno frenarsi dall’emettere giudizi quando le affermazioni degli altri proprio non collimano con cio’ che noi pensiamo.
Mia cara Victoria, visto che citi Manzoni un paio di volte all’inizio del tuo post, forse, ma solo forse, avresti anche potuto accondiscendere a vedere nel rifugiarsi in chiesa un atteggiamento come quelli di manzoniana memoria. Per quanto riguarda invece il non vedere nelle parole “ventennale menefreghismo” un riferimento al periodo fascista suggerisce, forse, una ripassata dei libri di Storia o una rispolverata dei racconti di quei tempi. Con tutto il rispetto per quello che pensi e che scrivi, se avessi omesso l’ultima frase probabilmente non ti starei neppure scrivendo.
L’ho fatto con cordialita’ come spero tu voglia accogliere le mie parole.
Ciao Roberto: su don Milani proverò a risponderti domani: intanto, buona notte a te e a tutti.
Principessa, scopro ora il tuo post delle 22:30. Grazie di cuore: aver letto le tue parole mi aiuterà a pregare meglio e dormire più sereno.
Lo ripeto a gran voce:brutta cosa la malafede! E aggiungo:molto ma molto lontana dall’autentico messaggio del Cristo.
Buona notte.
Ah Roberto!, Roberto!
qualche tempo fa ho tenuto a replicare a Matteo che non avrei parlato di politica e mi consentirai di rimanere coerente con le mie affemazioni. Del resto, come dici anche tu, si tratta di qualcosa – anzi qualcuno – che e’ passato…….e, come in tutte le cose, non ha fatto soltanto danni se e’ vero che la Florida si ritrova con qualche legge di cui aveva estremo bisogno….Basta cosi’
Un saluto affettuoso a te con la conferma che e’ sempre un piacere leggerti
Scusa Victoria, ma che c’entra il messaggio del Cristo nell’interpretazione del tutto personale di alcune parole lette?
Ahi! forse la cordialita’ che auspicavo non e’ possibile ?
Cara principessa,vedo solo adesso il tuo post e ti rispondo brevemente.Accolgo volentieri le tue parole conciliatorie,ma, vedi, il fatto è che,al contrario di quello che tu pensi,sono alcuni frequentatori di questo blog che hanno il mal di stomaco quando altri la pensano diversamente da loro,e ciò non è accettabile.La sottile ironia che colgo nelle loro parole, e che non ha niente di caritatevole, è oggetto della mia netta riprovazione.Faccio a meno di citarti gli interventi che potrei portarti ad esempio di ciò che dico,ma -credimi-sono tanti.La replica è,a mio parere, doverosa quando nelle parole altrui(anche rivolte ad altri e non alla mia persona) si nota anche solo una punta di cattiveria,e com’è naturale può essere altrettanto pungente.
Ciò precisato,ti saluto molto cordialmente.
Caro prof Savigni grazie di cuore.
Io di fronte a gente come Mandis davvero non so che pensare.
Lo ripeto non discuto la persona ma il linguiaggio e i contenuti sono inspiegabili. Per difendere la chiesa odia il mondo e specialmente lo stile del sereno e disincantato cattolicesimo contemporaneo. Non so cosa dire forse di presona riusciremmo ad arrivare a qualche punto di contatto… così però, mediante la amplificante maschera digitatoria del blog risulta un personaggio grottesco, un sopravvissuto da fine regime, uno che starebbe bene con il famoso principe dall’occhio bendato che ostentava i propri privilegi divini sotto la sedia gestatoria di Pio XII, il papa che ha concluso il pontificato parlando con gli agnelli e i canarini. Teologicamente non è progressismo contestare il titolo di vicario di Cristo. Per me il papa è il vescovo di Roma e successore di Pietro secondo la tradizione apostolica nella quale credo. E così la pensano numerosi teologi, vescovi cardinali che stanno – mandis, se ne faccia una ragione – stanno lavorando assieme a quell’uomo illuminato e benevolo di Benedetto XVI per una RIFORMA DEL PRIMATO PETRINO. Mandis, quello che mi stupisce è che lei non capisce Benedetto XVI che ha accolto nel presbiterato cattolico numerosi pastori luterani e anglicani senza purificarli ma semplicemente accogliendoli con una apertura mentale che – se la chiesa fosse come lei mandis la descrive – sarebbe quanto meno eretica. Mandis mi permetta una provocazione col sorriso: come mai una uscita come la sua qua sopra con i canoni e i paragrafi farebbe sbuffare o sbadigliare chiunque, da Biffi a Martini?
Ubi Fides, ibi Libertas.
Ubi Mandis… ibi disputatio.
Leonardo,
che nella veglia ci salvi il Signore
nel sonno non ci abbandoni,
il cuore vegli con Cristo
e il corpo riposi nella pace
Buonanotte a tutti.
Do qui l’interpretazione autentica delle mie parole: ebbene sì, con quel “ventennale menefreghismo” volevo proprio far riferimento all’epoca fascista.
Ma non ho detto che Leonardo fescista.
Ho detto che, dopo fatti come quelli di Napoli, affermare che “Son cose che capitano” mi suona come un’espressione fascista (ma se si vuole anche ccomunista, fa lo stesso).
Sump non penso di dovere scuse a Leonardo (che per di più non le vuole): ho usato un’espressione forte. Ne uso tante, ma sto ancora aspettando di sapere se si è visto un prete in quella chiesa in quel giorno, o se erano tutti in ferie… Tutto qua. I pestaggi non sono cose che capitano, caro Leonardo, ma cose che qualcuno fa capitare, perchè i pugni sono comandati dalla testa, non cascano dal cielo.
notte serena a tutti.
(PS: son appena tornato dall’oratorio dove con gli animatori del grest abbiamo provato un canto che s’intitola “Ama per primo”…).
Leonardo: nulla di personale, e nemmeno a te, Sump. Notte
Buoni miei bloggers: il mondo è grande e c’è posto per tutti. Rientro ora da un giro sui monti e ho visto che lo spazio è molto.
Cara Victoria, consentimi lo stesso tono conciliatorio che mi riservi e permettimi un paio di risposte alla tua cortese replica delle 23:10.
Credo che l’ironia, per sua stessa definizione, non possa essere caritatevole, cosi’ come non lo e’ la riprovazione che presuppone un giudizio.
I bloggers che non la pensano come te possono avere tutti i dolori di questo mondo quando ti leggono!, l’importante e’ sempre che rimangano nel pieno rispetto delle tue opinioni, anche quando botte e risposte tendono a diventare, come dire?, un po’ piu’ calde.
Le repliche sono sempre doverose, specie se allargano il dialogo e la conoscenza reciproca. Ci vedrei un po’ di spirito cristiano – come aneli in un post precedente – nell’essere pungenti senza cattiveria anche se noi l’abbiamo ricevuta.
Del resto, come ci ricorda il nostro Luigi, il mondo e’ grande e c’e’ spazio per tutti.
Una buona notte a tutti, mentre io vado a cena
«Pio XII, il papa che ha concluso il pontificato parlando con gli agnelli e i canarini»: è inutile, Ignigo, non ce la fai ad aver stile.
[A parte il fatto che, se non ricordo male, è stato proprio Pio XII il primo a concedere dispense a pastori anglicani e protestanti convertiti al cattolicesimo affinché potessero essere ordinati sacerdoti anche se coniugati. Ma sulla ‘modernità’ di Pio XII – che forse per certi aspetti è stato anche un limite del suo grandissimo pontificato, mentre per altri attende ancora di essere riconosciuta e valorizzata – ci sarebbe da fare un lungo discorso].
A Maioba: “fescista” come appellativo mi piace abbastanza. “Pestaggio” mi sembra esagerato: quando si fa un’operazione di sgombero di un’occupazione, delle due l’una: o gli occupanti se ne vanno pacificamente all’intimazione di sgombero dell’autorità oppure si procede con la forza. Ovvio che nell’esercizio della forza si deve avere misura, però un po’ di botte ci possono scappare.
Tra l’altro, non obbedire all’ordine di sgombero integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Caro Roberto,
ti ho promesso due parole sulla “Lettera a Pipetta” di don Lorenzo Milani, ed eccomi a te.
Prima di tutto, sarebbe il caso di andarsela a rileggere: per esempio, qui:
http://suitetti.blogspot.com/2007/10/lettera-pipetta.html
Vorrei sottolineare, in particolare, due frasi:
1. “Anche quando avrai il torto di impugnare le armi ti darò ragione”.
2. “Ma il giorno che avremo sfondata insieme la cancellata di qualche parco, installata insieme la casa dei poveri nella reggia del ricco, ricordatene Pipetta, non ti fidar di me, quel giorno io ti tradirò”.
Questa lettera è del 1950: in quell’anno
– i comunisti militanti come Pipetta sono scomunicati e nemici di Dio e della Chiesa: e don Lorenzo lo sa bene (ne parla espressamente);
– i comunisti militanti come Pipetta “dei preti farebbero volentieri polpette” (parole di don Lorenzo);
– i comunisti, le armi le hanno davvero, nascoste, oliate, pronte all’uso; e hanno dimostrato in anni recentissimi di saperne fare uso senza problemi, nel “triangolo della morte” e non solo;
– lasciamo perdere, poi, gli agganci internazionali: quante decine di milioni di cristiani sono stati martirizzati dagli amici, modelli e maestri di Pipetta?
Guardiamo la cosa da quest’altro lato: nel 1950, in Italia
– è in vigore una costituzione democratica di cui lo stesso don Lorenzo, negli anni che seguono, non farà che parlar bene;
– presidente del consiglio è Alcide De Gasperi;
– io personalmente non escludo (in particolarissime circostanze) l’opportunità e la necessità della lotta armata, e in questo concordo col don Milani di questa lettera: ma ritengo aberrante non dico farla ma anche parlarne, in uno stato democratico e garantista, rappresentato da un galantuomo liberale come Einaudi e amministrato da un cattolico coerente e affidabile come De Gasperi.
Nota bene: don Lorenzo non scrive: se tu sceglierai le armi e la violenza e poi ti pentirai, io ti assolverò. Non parla di pentimento e dice: “ti darò ragione”. Anzi, compiremo insieme un gesto violento e rivoluzionario.
Appendice: don Lorenzo sa bene che il “vizietto” preferito dei comunisti è cercare l’alleanza di compagni di viaggio d’altra ideologia, salvo accusarli di tradimento e farli brutalmente fuori un minuto dopo la vittoria. Bene: mette per iscritto una frase che avrebbe permesso a tutti i Pipetta di esercitare il vizietto con (apparenti) buone ragioni.
Appendice 2: non mi pare un caso che il Milani più maturo, dalla “Lettera a una professoressa” a “L’obbedienza non è più una virtù”, si guarderà bene dal continuare a patrocinare la lotta armata, esaltando invece nonviolenza, costituzione e lotte sindacali.
Commiato.
Ieri sera, a qualche giorno di distanza dallo sgradevole episodio Sump-Matteo, il pianerottolo ha visto un’altrettanto sgradevole discussione Sump-Victoria. Luigi ha preso posizione col messaggio delle 23:20.
Quando un padrone di casa impeccabile, disponibile e garbato ti dice espressamente che nel mondo c’è ampio spazio e che certi bloggers farebbero bene ad approfittarne – senza fare alcuna distinzione fra aggressore e aggredito, e mostrando in tal modo di ritenere questo, dal suo punto di vista, un fatto del tutto secondario – è norma elementare di correttezza togliere il disturbo.
Un saluto affettuoso e pieno di gratitudine a lui, innanzitutto; e poi a diverse decine di corrispondenti coi quali ho ragionato, sproloquiato, riso e pianto per sette mesi buoni. Da tutti ho imparato molto, e molto ancora imparerò perché ho intenzione di smettere di scrivere ma di continuare a leggere, finché Dio vorrà.
A questo punto fare un elenco di nomi sarebbe noioso e inutile: le persone a cui ho voluto più bene sanno perfettamente che le porterò a lungo con me.
Dico grazie a chi mi ha letto volentieri. Chiedo scusa agli altri. Per tutti, un abbraccio.
Sump noooo!
Credo che ci sia un grande malinteso qui, io ho interpretato le parole di Luigi (“il mondo è grande e c’è posto per tutti”) nel modo seguente:
come nel mondo anche sul mio pianerottolo c’è spazio per tutti.
Non credo proprio che con quelle parole Luigi abbia voluto censurare qualcuno, tanto meno cacciare, ma proprio il contrario.
Spero che riconsidererai la tua decisione.
Sum, è evidente che hai capito male.
Luigi non voleva cacciare nessuno, ne sono stracertissimo
Re-infila il commiato nel fodero e torna qui, chè abbiamo da baruffare e bicchierare ancora e a lungo.
Avanti!
Sump, anch’io penso che Luigi volesse riferirsi all’ampio spazio concesso a tutti sul pianerottolo, e non ad allontanarne qualcuno. E se posso dirlo, se avesse scelto di farlo, non avrebbe allontanato te! Ripensaci.
Sump carissimo
premetto che accendo ora dopo ore…non ho ancora letto nulla degli interventi per cui non so nulla. Mi ha colpito quel “NOO” di don78 ed ho intuito c’era qualcosa nell’aria. Poi ho letto il tuo intervento e…ti dico che…sto piangendo Sump….
Vissi d’arte, vissi d’amore,
Non feci mai male ad anima viva!
Con man furtiva
Quante miserie conobbi, aiutai.
Sempre con fe’ sincera
La mia preghiera
Ai santi Tabernacoli salì,
Sempre con fe’ sincera
Diedi fiori agli altar.
Nell’ora del dolore perché Signore,
Perché me ne remuneri così?
Diedi gioielli
Della Madonna al manto,
E diedi il canto agli astri, al ciel,
Che ne ridean più belli.
Nell’ora del dolor
Perché Signore,
Perché me ne remuneri così?
Ti assicuro che il dott Luigi ti stima tantissimo e gli sei molto caro; passeggio sul pianerottolo da più tempo di te e so che è così…no no!!…tu resti, non se ne parla proprio..
Ora vado a leggere …
senza fare alcuna distinzione fra aggressore e aggredito, e mostrando in tal modo di ritenere questo, dal suo punto di vista, un fatto del tutto secondario – è norma elementare di correttezza togliere il disturbo.
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INTERPRETAZIONI ESTREMAMENTE SOGGETTIVE
che non ho mai pensato fosse riconducibile ai sentimenti di Luigi,
che ha sempre detto chiaramente
che questo Blog,
lo vede come una scuola alla libertà di parola.
Non ho letto finora che Luigi si contraddicesse.
Se poi non ci si sente di reggere questa scuola,
ogni persona è libera di fare quello che crede.
@ Clo,
c’è anche il rispetto per le libertà altrui
ciao
se avesse scelto di farlo…………..non avrebbe ……
Non mi pare che Luigi abbia mai accennato ad una scelta simile,
e mi fa fatica capire come gli altri riescano ad interpretare il pensiero di Luigi,
se possibile, sarebbe utile attenersi alle indicazioni scritte che da,
e non alle interpretazioni, che sono sempre molto molto soggettive.
Per fortuna lui vola alto….. con la sua “aquila”, che per il momento ha lasciato a Roma….
Stavolta proprio non sono d’accordo con te, Matteo. E’ chiaro che nella mia frase c’è della retorica spesa “a fin di bene”, non una pretesa di interpretare il pensiero di Luigi o di chiunque altro, e mi dispiace che invece tu ci legga qualcosa di personale, evidentemente…
Guardando altri blog….. cristiani…. vaticani…, che raccolgono la crema di persone ferme ad un proprio mondo fuori dal tempo reale (chi al medioevo, chi al 1500, chi al 1700, chi al 1800……)
Questo spazio che Luigi offre,
è veramente unico,
e se si è un po aperti all’accoglienza,
si trovano delle persone ricche di sentimenti, di emozioni e di fede.
Buon cammino
Nel caso non fossi stato abbastanza chiaro, Matteo credimi, anche se andassi via tu mi dispiacerebbe ugualmente.
Caro sump,
nella dialettica che abbiamo avuto,
e che è riuscito persino a farmi soffrire,
Luigi non ha detto una parola,
ha lasciato semplicemente decantare,
perchè ormai ci conosce.
(Anche se potrebbe non avergli fatto piacere.)
Certo pure a me farebbe comodo trovare tutte persone con cui avere un feeling di idee.
Ma il mondo reale non è così.
E me ne faccio una ragione.
ciao
daii David ino,
è dialettica,
non litigheremo per questo.
E poi ti sto invidiando da matti, per lo splendido mare che avrai davanti,
ma il prossimo anno anche io andro’ in Puglia al mare, sto già vedendo un BB a Cisternino.
Buone vacanze
Per Sum
Reeeeesta con noi,
o Sum mane e seraaaaa
resta con nooooi
anche se non c’è paceeee
Sum, prendiamoci un pò tutti meno sul serio.
Ci si offende meno e si offende meno.
Dai ti aspetto, ti aspettiamo.
è vero matteo,
ognuno è libero di andarsene quando vuole..
.. ma perchè andarsene per un malinteso?
Matteo, che dirti, non ci è dato conoscere il pensiero altrui.
Potrà anche succedere – visto il mezzo che usiamo, sempre limitato- che il pensiero venga distorto, o mal compreso, o compreso da un punto di vista differente da come noi vorremmo si percepisse. Quante volte io te ci siamo rimbeccati, e tu con Leonardo -una marea, siete davvero cane e gatto- per non parlare del rapporto tra Ignigo e me : conflittuale al 100% ci siamo “trucidati” fino a chiedere l’intervento dell’amministratore del blog (dott.Luigi) il quale -con voce fuori campo- mi fa capire che il pianerottolo è aperto ai venti, possono essere contrari, ma si può anche chiudere la porta, e non rispondere! trovare la forza per non rispondere a ciò che non condividiamo, penso sia questo l’atteggiamento giusto.
Ho notato che ogni qualvolta si tocca la politica avviene la rissa. La politica è una bestiaccia, io dico che appartiene al maligno. Per questo anch’io come principessa non intervengo in questioni che riguardano la politica- per quanto, purtroppo, la troviamo in ogni ambito e nella chiesa più che altrove. Don Milani dedicò tutta la sua vita al servizio di Dio. Essendo comunista, è ovvio che susciti forti sentimenti e contrastanti e purtroppo non si tiene sempre presente che era comunque un prete, un uomo di Dio…
Però vorrei sgombrare il campo da tanti preconcetti: un cristiano può anche essere comunista perché c’è stata una via d’avvicinamento e di dialogo tra socialismo e cristianesimo. Anche la teologia non si esime, ne potrebbe, dal dare risposte a quei popoli e paesi che soffrono di blocchi, di embarghi spaventosi di qualunque colore e bandiera quando vanno a ledere i diritti dei popoli…
Comunque, Sump…non è successo niente! Sei un grande uomo..
Matteo, oggi penso di essere presente a Sant’Ignazio a via del Caravita..guarda, metterò una coroncina del rosario attorno al collo, vedrai che mi riconoscerai..
x ignigo74
Carmina. Odi et amo
Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
@ Clo
“tu con Leonardo -(…), siete davvero cane e gatto”
Io a Leonardo non ho nulla da dire
A suo dire
gli sono eminentemente antipatico e schifosetto….
chi ha queste idee preconcette, ogni tanto rispondo per le rime.
Ne farei volentieri a meno, se avesse capacità di rispetto anche per la mia persona/idee/pensiero.
Ma la libertà esiste anche in siffatta condizione.
Il Signore “provvede”
Vuoi vedere che Luigi Accattoli se avesse potuto o dovuto scegliere,avrebbe cacciato via me? Non me ne avrei a male,ma proprio non credo che il significato della sua frase fosse quello che gli è stato attribuito,anzi ritengo che volesse sottolineare che nel suo blog,come nel resto del mondo,c’è spazio per tutti e per tutte le opinioni.E meno male!
Sump. Ti voglio bene! resta a parlare con noi.
Ciao
Carissimo Sump, sei liberissimo di scegliere cio’ che vuoi! non possiamo neppure trattenerti per un braccio o mostrarti gli occhi tristi, visto che soltanto le parole – e i sentimenti attraverso di esse -sono il veicolo che ci porta gli uni nel cuore degli altri.
Se, oltre alle conversazioni e agli scambi talvolta accesi, hai provato anche tu un po’ di simpatia e , oso dire, un po’ di affetto per coloro che hai conosciuto su questo pianerottolo, mi permetto chiederti di riconsiderare la tua decisione. Personalmente mi mancherebbe un grande punto di riferimento se tu non fossi piu’ con noi a chiacchierare e ad insegnarmi le tante cose che hai saputo farmi comprendere.
Sai quanto mi sono affezionata a te, pero’ stamani devo anche dirti che non vedo assolutamente nelle parole di Luigi un invito nei tuoi confronti a lasciare il pianerottolo. Ad essere sincera, ieri sera ho pensato che il piccolo consiglio sulla grandezza del mondo fosse per me dato che cominca a venir fuori il mio spirito combattivo….
Hai tutta la mia ammirazione Sump, come uomo e come studioso. Per favore, ripensaci!
Ti abbraccio
LUIGI NON HA CHIESTO A NESSUNO DI ANDARSENE!!!!!!!!!!!!
Ci ha soltanto sottolineato che c’e’ spazio per tutti e per tutte le opinioni!!!!
e se proprio vogliamo vederci anche un altro significato, forse dovremmo leggerci un invito al rispetto reciproco, anche quando le parole altrui ci danno i pugni nello stomaco, o sono ironiche, o non vanno d’accordo con il nostro personale pensiero.
E’ VERO SUMP, MA CHE DICI..HANNO RAGIONE PRINCIPESSA E VICTORIA, LUIGI NON HA CHIESTO A NESSUNO DI ANDARSENE!!!!!!!!!!!
MA, DA DOVE DEDUCI CHE POTESSE AVERCELA CON TE ..DAI !!! NO…STAI PRENDENDO UN GRANCHIO SUMP! VERAMENTE..FIDATI..E..POI…NON VOGLIAMO CHE VAI VIA, VA BENE!? OBBEDISCI ALLA ZARINA CLODINE. E’ UN ORDINE PERENTORIO.
Sump leggo ora che te ne vai ritenendo ch’io ti invitassi a ciò: non era la mia intenzione! Ho detto altre volte – già prima del tuo arrivo tra noi – che il mondo è grande: è un mio motteggio per invitare a non prendersela troppo, nel senso che nel mondo (che qui è immagine del pianerottolo) c’è spazio per tante posizioni, vale a dire che tutte sono accettabili nell’ambito dell’opinabilità. Se mi sono espresso male me ne dispiace, ma vedo che gli altri visitatori attestano che le mie parole sono ben leggibili – tenendo conto di tutto il blog – nella direzione che io intendevo dargli. Al manifestarsi di ogni disappunto ho sempre invitato a restare chi era tentato di lasciarci e ciò faccio ora con te – con vero affetto!
I giri di parole alla Savigni mi lasciano francamente ALLIBITO:
Egli ha sentenziato: “La Città del Vaticano non è un vero e proprio Stato”.
Siccome sono un tipo “terra terra”, vado sul sito ufficiale dello
“Stato della Città del Vaticano” che già contraddice l’editto savignano…, http://www.vaticanstate.va/IT/homepage.htm
e cosa ci trovo scritto?
“Con una superficie di appena 44 ettari, lo STATO della Città del Vaticano è il più piccolo STATO INDIPENDENTE del mondo, sia in termini di numero di abitanti che di estensione territoriale. I suoi confini sono delimitati dalle mura e, su piazza San Pietro, dalla fascia di travertino che congiunge le due ali del colonnato.”
Chi comanda nello Stato vaticano? e in che FORMA di governo?
sempre dal sito ufficiale…
“La forma di governo è la MONARCHIA ASSOLUTA. (ahah “facce ride” Ignigo!) Capo dello Stato è il Sommo Pontefice, che ha la pienezza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. Il potere legislativo, oltre che dal Sommo Pontefice, è esercitato a Suo nome, da una Commissione composta da un Cardinale Presidente e da altri Cardinali, nominati per un quinquennio. Il potere esecutivo è demandato al Presidente della Commissione che, in tale veste, assume il nome di Presidente del Governatorato ed è coadiuvato dal Segretario Generale e dal Vice Segretario Generale. Il potere giudiziario è esercitato, a nome del Sommo Pontefice, dagli organi costituiti secondo l’ordinamento giudiziario dello Stato.”
credo che questo possa togliere i dubbi anche al prof. Savigni e possa trasformare le risate di Ignigo in qualcosa d’altro (un sorriso ebete? boh, a te la scelta…)
Matteo accetto le tue scuse. non ho nulla contro i protestanti, ma non capisco perchè insistano tanto su posizioni che la Chiesa ha ribadito essere irricevibili,ribadite da Giovanni Paolo II, non da chissà quale Papa “reazionario” o “oscurantista” o “Re”, e dallo stesso Benedetto XVI (esempi, i preti sposati DOPO l’ordinazione sacerdotale; l’ordinazione sacerdotale femminile);
altra cosa che non capisco è come sia possibile che con loro altissime speculazioni teologiche, commoventi e spesso inarrivabili per noi cattolici trogloditi, si trovino spesso, molto spesso, su posizioni in antitesi con la dottrina cattolica su aborto, divorzio, e altre questioni morali di non poco conto (e stranamente, si trovano d’accordo col “mondo”…).
quanto alle farneticazioni di Ignigo:
ad alcune non è proprio possibile rispondere tanto sono ignobili
“Per difendere la chiesa odia il mondo e specialmente lo stile del sereno e disincantato cattolicesimo contemporaneo.”
“…risulta un personaggio grottesco, un sopravvissuto da fine regime, uno che starebbe bene con il famoso principe dall’occhio bendato che ostentava i propri privilegi divini sotto la sedia gestatoria di Pio XII, il papa che ha concluso il pontificato parlando con gli agnelli e i canarini.”
ad altri:
“Teologicamente non è progressismo contestare il titolo di vicario di Cristo.”
si può rispondere (serenamente) che non è progressismo, ma semplice eresia; se ti vuoi accontentare di una fede monca, fatti tuoi, ma non spacciarla per cristianesimo e per di più autentico…
non conta cosa è “per te” questa o quella parte, grande o piccola che sia del deposito di fede, ma conta ciò che Gesù ha voluto dare alla Sua Chiesa e, che ti piaccia o no, comprende per il Pontefice anche il titolo di Vicario di Cristo.
il tentativo di mettermi contro Benedetto XVI è poi a dir poco ridicolo…
@ MANDIS ET OMNIBUS
ridicolo caro Mandis – e caro non è un passaggio solo stilistico ma c’è vera sostanza umana nel mio risponderle – ridicolo è che per lei i segni dei tempi non si siano, ridicolo è il suo linguaggio da Gozzano della religiosità: tutte buone cosa ma inutili e di pessimo gusto. Lei continua a non ascoltarte o forse sono io che non mi so esprimere: le sue osservazioni, alle quali ovviamente va riconosciuta la deformazione di questo spazio blog-digitale-virtuale – le sue osservazioni e i suoi interventi, non Lei! – sono grottesche! Ripeto, grottesche il suo è antiquariato anzi modernariato mentale! Le assicuro che ci sono alcuni passaggi negli illuminati e illuminanti lavori del cardinale Ratzinger che la farebbero rabbrividire per intelligenza e sguardo IN AVANTI! Lei invece di cimentarsi con le vertigini di un personale e quindi sempre dignitoso De Deo si perde con uno sbadigliogeno e pallosissimo latinorum nero di seppia, per confondere le acque mediante un copia incolla tratto da una presunta ufficialità virtuale del sito internet vaticano (vatican.va che, per inciso, è da 4 anni la mia homepage di apertura). Lei addirittura ahahaha giudica la mia fede! Lo dco con serenità anche se altri si arrabbierebbero ma non io che so “solo il Signore conoscere la fede” come dice la liturgia delle esequie. Lei dice che la mia fede è monca: le rispondo che gli storpi entreranno per primi e che il Signore è venuto per i malati e non per i sani. Si croglioli nella sua perfettissima coerenza (un pò luterana questa coerenza tutta di un pezzo… questa certezza di essere nel giusto… eheh) si crogiuoli e compiaccia tronfio nella sua splendente autorità teologica(?) fatta di copia e incolla. io contonuerò a custodire come quanto ho di più coaro la mia imperfettissima umanità vivificata dal dono della fede offertomi dalla umanissima santa madre Chiesa.
L’Ignigo dalla fede monca la saluta cordialmente.
(Ah, tra l’altro la ringrazio: non avevo mai osato immedesimarmi in Giacobbe-Israele, Gn.32, e nel suo zoppicare nella lotta con Dio. Conservo tutte le riproduzioni di questo episodio e spesso mi perdo in quella del Morazzone e nello splendido disegno originale purtroppo conservato a Londra. Lei mi dà del monco e io le sono grato: forse in umbris et figursi posso accostarmi al grande padre Giacobbe, che zoppicò nella lotta con Iddio).
un ignigo QUASI buddista, non lo riconosco quasi più 😉
L’affaire Sump ha già avuto i suoi effetti..
..o IGNazio ha fatto la grazia 🙂
Ignigo, un solidale saluto
Certo che se pure Sumpontcura cambia caffé, dopo che abbiamo perso anche Luisa (e ancora non me ne consolo), vuol dire proprio che la moneta cattiva scaccia quella buona: i migliori se ne vanno e qui restiamo noi, la feccia.
[Direte: «Parla per te!
Rispondo: «già fatto»]
sorrido con Leonardo (finalmente!) e mi associo con la feccia.
Non pensava di trovarmi così vicino Leonardo, vero? 🙂
Dai, Sump. Non farti pregare e catte ail nostro affetto. E’ umiltà anche accettare l’amicizia degli altri e la loro benevolenza nei nostri confronti: tiu dirò: noi preti viviamo di questo… Sump, sei laico ma so che farà bene anche a te accettare questi attestati di stima…!
“catte ail” sta per “accetta il”. Non so come cavolo faccia una tastiera a non ubbidire agli impulsi cerebrali… mah…
e no Ignigo caro, io non giudico affatto la tua fede, infatti ho scritto
“SE ti vuoi accontentare di una fede monca, fatti tuoi, ma non spacciarla per cristianesimo e per di più autentico…”,
dico solo che le tue opinioni:
“Teologicamente non è progressismo contestare il titolo di vicario di Cristo. Per me il papa è il vescovo di Roma e successore di Pietro secondo la tradizione apostolica nella quale credo.”
e (a meno che non abbia capito male) il rifiuto di considerare il Pontefice come Vicario di Cristo, OPINIONI RESTANO e non puoi spacciarle per cristianesimo, quando sia il Catechismo della Chiesa cattolica e il Codice di diritto canonico sanciscono per il Pontefice tale titolo che quindi deriva da Cristo stesso e non è suscettibile di essere scartato a nostra discrezione.
Quindi il Papa è sia Vicario di Cristo che Vescovo di Roma e non l’uno senza l’altro.
grottesche sono le tue risate quando ho scritto della Chiesa e dello Stato Vaticano come monarchia, grottesche e smentite dai siti ufficiali
che sono DUE
uno che riguarda la forma di governo dello Stato della Città del Vaticano:
http://www.vaticanstate.va/IT/homepage.htm
e l’altro che riguarda la Chiesa e la sua missione spirituale che è
http://www.vatican.va
io dei famigerati “segni dei tempi” non so che farmene, mi “accontento” da vecchio ignorante e palloso troglodita cattolico di Gesù Cristo e della Chiesa.
mio caro amico Sump, consentimi di ritenerti tale e di riprovare a parlarti,perche’ credo di non avere fatto abbastanza.
So che la tua finissima intelligenza ha compreso perfettamente che il mio urlo delle 13:45 non era rivolto a te, ma era un appello in generale affinche’ tutti ci diamo una regolata e ci asteniamo dal formulare giudizi sulle opinioni degli altri. Continuo a ripetere che possiamo parlare e confrontarci – anche con toni accesi, ma sempre con buona educazione – e mai perdendo il rispetto reciproco.
Anche quando sei stato attore di grandi dispute, non ho mai letto da parte tua critiche deleterie o giudizi affrettati e comprendo che ti piacerebbe ricevere lo stesso trattamento. Cio’ non toglie che la signorilita’ che hai sempre dimostrata dovrebbe essere un aiuto a superare le piccolezze che talvolta possono accadere.
Avrei avuto piacere di leggere un appello accorato anche da parte di coloro che non la pensano come te – e forse era proprio cio’ che ti aspettavi anche tu – che sottolineasse il piacere di interloquire con una persona colta e intelligente al di la’ delle personali convinzioni.Se non e arrivato, per favore non crucciartene. E accogli i nostri appelli affinche’ tu ripensi seriamente alla tua decisione di lasciarci.
Anche Luigi e’ intervenuto a dimostrarti l’immutato affetto nei tuoi confronti, cosi’ come tentiamo di fare tutti, ciascuno a proprio modo.
“Volerti bene” proprio non significa nulla per te? i tentativi miei e di Clodine per riaverti con noi non ti smuovono neanche un po’? Ripensaci …….
Un abbraccio
P.S.
Ti dico una cosa che mi diceva sempre mio nonno:” L’offesa offende chi la pronuncia e mai chi la riceve”. Rifletti
ma davvero vi appassionate al potere del Papa come monarca assoluto?
oppure alla Città del Vaticano come Stato?
guardate che nella Chiesa il potere di giurisdizione (“pasci le mie pecorelle”) si radica dentro la domanda precedente che Gesù rivolge a Pietro (“mi ami tu?”)
non ha alcun senso l’accento sul cattolicesimo come religione di giurisdizione se questa non è vista come semplice strumento, fondato dentro il mistero e il ministero petrino e apostolico
peraltro, nella logica cristiana del compimento e del regno, verso cui siamo in cammino, ogni fatto di potere secondo la logica umana non sarebbe accettabile se non visto come tappa di servizio e di (disponibilità al) martirio
mi piace sempre quell’immagine di Von Balthasar (lui era uno che insisteva molto sul fatto che l’unica credibilità viene dall’amore) che guarda alla crocifissione di Pietro, col capo all’ingiù
quello – a suo dire – è il segno definitivo della condizione gerarchica, ed è l’unico senso e “destino” per cui un potere – nella Chiesa – può essere accettato come tale
Sump a riprova della mancanza di intenzione ostracistica nell’espressione “il mondo è grande” ecco una variante con cui l’avevo usata in un commento del 6 maggio scorso a un post del 3 maggio, per invitare i visitatori rissanti a rilassarsi, esattamente come ieri: “A Ignigo sconsiglio Petrus, a Mandis e Leonardo sconsiglio Bose. A Targum55 sconsiglio la visita abbinata ai villaggi israeliani e palestinesi. A Sumpontcura sconsiglio La Valle degli indipendenti. E’ bene tenere conto delle allergie ma il meglio sarebbe trovarsi bene dappertutto, godere la libertà che ci è data – ubi fides ibi libertas: Ambrogio – e adoperarsi per ampliarla. Il mondo è grande ed è un piacere muoversi in esso“. Vedi quanto mi è cara l’idea della vastità del pianeta? Quasi quanto quella della libertà che ci è stata donata. Tra i motivi per cui un poco amo Lutero – sì un poco lo amo e si scateni che può, ma anche questo l’avevo già detto – c’è la sua operetta sulla “libertà del cristiano”: da allora non se ne è potuto più parlare, perchè quel concetto era dannato insieme al suo cantore, ma oggi – mutata la costellazione – è ora di riprenderlo anche in casa cattolica: e io nel mio piccolo lo riprendo.
Voglio dire a Sump, che veramente, ci aspettano un sacco di confronti, e di cose da raccontare e da dire ancora..cosa posso fare per convincerti a tornare sul pianerottolo? Principessa ti ha già detto tutto quello che c’era da dire. Ricordati che finita l’estate inizia la stagione fredda, l’inverno, il pianerottolo si riempie di gente e di belle conversazioni…inoltre hai pensato a Moralista? che gli diremo al suo rientro?
Vedi, Sump, una volta anch’io me ne andai per una stupida incomprensione. Ma…dopo un po’ pensai che forse, in questo mondo fatto di banalità, dove parlare di Dio e di cose vere è sempre più impossibile..sempre più difficile, in un tempo dove impera tanta superficialità e i rapporti interpersonali si rarefanno, il cristiano si sente ancora più solo..Pensai che, forse, in questo spazio del dott Luigi avrei potuto portato un piccolo contributo, condividendo la mia esperienza di vita, di donna, di ricercatrice,di insegnate, di adoratrice di Cristo! In realtà ho dato poco, ed ho ricevuto in cambio molto! E di questo approffitto per ringraziare tutti gli amici di questo pianerottolo dai primi agli ultimi tutti stupendi e soprattutto al Dott. Luigi, inico e inimitabile, davvero Sump!
Vediamo se Belli ti convince, dopo di che…ti abbraccio forte, amico mio!
Er giorno der Giudizzio
Quattro angioloni cole trombe in bocca
se metteranno uno pe cantone
a sonà: poi co tanto de vocione
cominceranno a dí: ” Fora a chi tocca”.
Allora vierà su una filastrocca
de schertri da la terra a pecorone,
pe ripijà figura de perzone,
come purcini attorno de la biocca.
E sta biocca saà Dio benedetto,
che ne farà du’ parte, bianca e nera:
una pe annà in cantina, una sur tetto.
All’urtimo uscirà ‘na sonajera
d’angioli, e, come si s’annassi a letto
smorzeranno li lumi, e bona sera.
Sum.Pont.cura, ripensaci!
http://www.fssp.org/album/AJMJ2008/photos%20australie%20144.htm
(nella foto: alla GMG australiana gruppo di giovani amanti del rito antico ringraziano +Benedetto per…ciò che ti ha dato un pò di felicità un anno fa…)
(…e non solo felicità, ma anche il nick 🙂
Matteo, simpatico il David ino, se vuoi puoi chiamarmi anche direttamente Davide (al momento del login sul sito non sono riuscito a registrarmi col mio nome, forse già usato). Ciao
Sump , ho forse la prova decisiva per ‘scagionare’ Luigi…! 🙂
Il 6 gennaio, per convincermi a tornare sui miei passi, quando feci un passo simile a quello che tu oggi hai fatto (per poi fare il granchio mesi dopo 🙂 , Luigi scrisse :
“Vale Syriacus, tieni conto che a me i tuoi commenti sono sempre piaciuti. Io ti voglio bene. Sei il visitatore che porta più aria nuova – e varia – rispetto a tutti. Io amo la varietà che forse è il nome dell’universo.”
Ora, il punto non è ovviamente se io porti realmente aria nuova & varia, etc… MA, che al “padrone di casa”, piace davvero la varietà,e la collega all’infinita molteplicità inerente all’universo mondo…
Il commiato delle 11:29 derivava direttamente da sensibilità nei confronti dello stato d’animo di Luigi, così come mi era parso di coglierlo attraverso parole e silenzi. Lo stesso Luigi, in due interventi indirizzati a questo scopo, ha fornito nel frattempo l’interpretazione autentica, chiedendomi un ripensamento e parlando esplicitamente di affetto. E’ chiaro che questo cambia radicalmente il quadro in cui era nata la mia decisione.
E tuttavia, le parole del nostro “padrone di pianerottolo” – e, insieme, i tantissimi attestati di considerazione, stima e affetto che mi commuovono profondamente – non cancellano la sgradevolezza di quanto è avvenuto ieri sera e stanotte: per molte ore, rigirandomi nel letto, mi son dovuto confrontare con l’immagine di una persona a me del tutto sconosciuta, cristiana e cattolica credente, che mi lancia una manciata di terra negli occhi prima di rifilarmi due coltellate: 1) sei in malafede; 2) sei molto lontano dal messaggio di Cristo. E’ una persona intelligente, lucida, sa scrivere bene, quindi saprà ben leggere un testo; e il testo di Maioba è lì, chiarissimo, condivisibile o meno ma apertissimo alla mia interpretazione (come poi esplicitamente riconosciuto anche dal suo autore). Non importa: a freddo, senza alcuna provocazione, due coltellate: una e due.
Inevitabilmente ho avviato una riflessione sull’utilità vera di un confronto quale quello che un blog consente, fra due esseri umani pur ambedue catturati dallo stesso modello: Cristo redentore e risorto. Nelle ore d’insonnia ho immaginato battutacce sarcastiche e aggressive nei confronti di Victoria, mi sono mio malgrado appagato immaginando la sua sconfitta e umiliazione, e poi mi son detto: bravo, le stai dando proprio ragione, stai coltivando uno stato d’animo non solo lontano ma contrario allo spirito di Cristo.
Bene, che dire? Sono fragile e ho la testa piena di nebbia: in fondo sono soltanto un poveraccio che sta tentando di vivere e pensare e agire “come se Dio ci fosse”. Il Signore legge nei cuori e aiuta coloro che hanno bisogno di Lui: guai se non fosse così, sarebbe la disperazione: Lui solo ha parole di vita eterna.
Lasciate, cari amici, che per un periodo non so quanto lungo io sia tra voi solo come lettore: far finta di niente, ritenere che non sia successo niente e ricominciare come prima a “pontificare” richiede energie che non ho. (La faticosa eccezione di stamattina sulla “Lettera a Pipetta” era solo il pagamento di un piccolo debito).
Vi lascio con una citazione, che fa parte del testo proposto ieri mattina da Matteo alle 9:25, e che io amo molto; avevo tentato di agganciarmi a questa comunanza, ma inutilmente. Così, con l’occasione, risponderò alla domanda di Matteo (“Chissà chi lo ha scritto?”) e soddisferò la curiosità di qualcuno:
“Non credere che spetti a noi risolvere i grandi problemi dei nostri tempi. Lascia spazio allo Spirito Santo che lavora meglio di noi e più profondamente. Non cercare di soffocare lo Spirito negli altri, è lo Spirito che soffia. Piuttosto, sii pronto a cogliere le sue manifestazioni più sottili. Per questo hai bisogno di silenzio”.
(Carlo Maria Martini)
SUMP!!!E lasciarci senza la tua compagnia a favore di qualcuno che pur dicendosi cristiana ha evitato accuratamente di dimostrarlo in questa occasione, lasciando che la saccenteria e la supponenza che aveva rimproverato ad Ignigo siano state la guida delle sue parole?
Io rispetto le opinioni di tutti, ma francamente vorrei che tu dessi una lezione da cristiano in questo momento, perdonando chi ti ha offeso e continuando a rimanere in nostra compagnia…
A quelli come me, da ultimo banco, tu sei necessario!!
Principessa! Non mi sono spiegato bene: certo che perdono chi mi ha offeso, non riuscirei più a pregare col Pater noster se non fosse così. Il problema è la mia fragilità, non le mancanze di altri.
Si tratta di un periodo di silenzio, che mi è necessario. Poi sarà quello che vuole il Signore. Noi, comunque, continueremo sempre a trovarci insieme col “Pater” di mezzogiorno.
Un abbraccio a tutti.
Carissimo Sump,grazie per avermi risposto. Ti assicuro anche le mie preghiere affinche’ la “nebbia” di cui parli si diradi e perche’ il silenzio non sia troppo lungo….anche se spero sempre che ci ripensi gia’ domattina!
Sono convinta che, a volte, il coraggio sta nel tacere…
Ti abbraccio
A presto “Sump”, sei una persona per bene!
Arrivederci, Sump!
Gli ultimi commenti che leggo solo adesso,e che mi riguardano, richiedono,per forza di cose, alcune considerazioni chiarificatrici,che pensavo non necessarie e che-credimi ,principessa!-propongo senza “saccenteria” e “presunzione”(adesso,per es.,mi dovrei offendere io con te perché me le attribuisci,te ne accorgi?).Io le detesto negli altri e quindi in me stessa per prima.Sono fra l’altro una persona a cui non piace tirarla per le lunghe con le polemiche,ed è questo,semplicemente questo,il motivo per il quale non ho ritenuto opportuno intervenire(anche se -a dire il vero-un breve commento c’è stato a favore del padrone di casa, di cui è stata ,come sappiamo,male interpretata una frase).Ha ragione Sump quando asserisce che la frase di Maioba è lì,esposta alla soggettiva interpretazione di chi la legge,ciò che è vero sempre, per qualsiasi testo;ma non va estrapolata dal contesto in cui si trova inserita e io,per l’appunto, tutto il contesto ho valutato.Non era forse nel mio diritto di dare una mia interpretazione,magari-a giudizio altrui- non del tutto esatta, e certamente opposta(ciò che non costituisce colpa) a quella di Sump sul post di Maioba? E successivamente non era legittima la mia valutazione sulla replica di Sump,nella quale ho trovato arbitraria,se non strumentale, l’espressione “attacco inqualificabile” verso Leonardo, che Maioba avrebbe tacciato di mentalità fascista? Sono espressioni molto forti che non hanno trovato il mio consenso.Così come anch’io mi sono sentita, per così dire,”graffiata”quando il signor Sump mi ha definito “donna Marzia”(cosa estremamente risibile,ma non nell’intenzione di Sump) e ha concluso con gli “applausi” finali,altrettanto risibili.La solita esecrabile ironia.
Con tutto ciò non ritengo che ci fossero gli estremi,nella mia frase,per farne un dramma e per restarne offesi,e comunque resto convinta che la carità cristiana passa anche attraverso le piccole cose e perfino nelle parole e nei toni.Lo dico per tutti e per me stessa.A principessa dico in tutta sincerità:anche le tue parole nei miei confronti sono state pesanti,ma non mi importa.Mi auguro, per voi tutti che siete rimasti addolorati dalla sua decisione, che Sump ritorni presto;e mi scuso se sono stata responsabile di tale,spero momentanea,perdita.
Sono allibita! sono sfavorevolmente stupita dalle persone che si dichiarano cristiane e che, nel momento in cui dovrebbero darne testimonianza, si comportano peggio degli atei che almeno hanno una dichiarata ragione per il loro egoismo.
Ha cominciato qualche giorno fa il giornalista con cui ho avuto uno scambio di idee grazie all’ospitalita’ di Luigi Accattoli. Detta persona, nonostante la cortesia che mi ha dimostrato e il riconoscimento da parte di Luigi di essere un ottimo cristiano, al momento di mettere in pratica la propria fede se ne esce con una battuta del tipo:” E’ la stampa, bellezza. E’ un mondo crudele! Domani potrei ritrovarmi nella stessa situazione del mio collega”. Alla faccia dello spirito cristiano!! io ci leggo una ambizione sfrenata che ti conduce a calpestare chichessia.
E, a voler confermare questa tendenza dell’essere cristiani solo a parole, arriva lo scontro Sump-Victoria.
Invece del breve commento delle 13:29 sarebbe bstato che Victoria avesse abbssato i toni e avesse messo in pratica quella carita’ e quello spirito cristiano che va declmando.Sarebbe bastato un gesto di buona volonta’ ad un dialogo aperto con Sump, anche alla luce dell’affermazione di Maioba che confermava la lettura esatta delle sue parole da parte di Sump.
Le espressioni forti che non hanno trovato il tuo consenso, cara Victoria, andavano ribattute senza offendere nessuno, specie se il ricevente e’ a te sconosciuto sia di persona che di parole (sono solo pochi giorni che sei con noi).Dire a qualcuno “Brutta cosa la malafede!” forse non deve creare un dramma, ma gli estremi per sentirsi offesi ci sono tutti.
L’ironia non e’ esecrabile(tranne che quando diventa offensiva – e non mi pare questo il caso) e quando non se ne e’ dotati – o non si sa apprezzare negli altri – forse sarebbe il caso di tacere e lasciar finire le battute nel dimenticatoio.
Lo so che le mie parole sono state pesanti, e volevano esserlo!, ma non certamente con lo scopo di offenderti bensi’ con quello di scuoterti e farti capire che cio’ che avevi deplorato in altri stavi ora dimostrando tu. A quanto pare non ci sono riuscita, almeno a giudicare dal tono del tuo commento delle 21:35. Ho impressione che le scuse finali, se fossero giunte stamani e offerte con la carita’ cristiana di cui parli, avrebbero sortito un effetto diverso. Ci puoi scommetere che siamo rimasti addolorati dalla decisione di Sump! ma ormai il danno e’ fatto……
Cio’ detto, chiudo qui le mie repliche in questa vicenda.Non senza assicurare la lettura a chiunque voglia continuare…
P.S. Luigi, per favore, posso chiederti di far avere la mia email a Sump?
Sump, spero davvero che tu voglia contattarmi, sempre che ti faccia piacere.
Caro Sump,
permettimi, innanzitutto, di ringrazarTi per la passione e la competenza della risposta che mi hai fornito sulla “Lettera a Pipetta” di Don Lorenzo Milani: non era certo mia intenzione impegnarti in un’obbligazione nei miei confronti ma, come ti spiegavo ieri sera, tenevo molto a conoscere la tua opinione; non ti nascondo, ancora, che, personalmente, continuo a leggere quel documento così aspro, sofferto, doloroso, addirittura, in certi tratti, “provocatorio”, con occhi diversi dai tuoi, ma per me resta sempre un piacere, prima ancora che un’imperdibile occasione d’arricchimento, confrontarmi con chi, come te (e come altri frequentatori del “pianerottolo”), possiede una speciale (e per me invidiabile) competenza e preparazione in materia.
Ciò detto, mi ha molto rattristato il tuo dolore per i malintesi insorti nel dibattito di ieri sera e che ti hanno ferito: Luigi ha ben chiarito – ammesso che ve ne fosse stato bisogno – il senso della sua frase sul “mondo grande” in cui “c’è posto per tutti”, ed ora anche Victoria ha con coraggio espresso il proprio rincrescimento per l’equivoco (perchè, ne sono convinto, di “equivoco” si tratta: non d’altro).
L’affetto con cui anch’io, buon ultimo (sennò, che “monello dell’ultimo banco” sarei ?), mi unisco a tutti gli altri amici del “pianerottolo” per chiederti di tornare al più presto alle discussioni – anche vivaci, “forti”, pure (perchè no ?) un pò “gridate”: ogni tanto, che male c’è ? – tra noi è pari solo al rispetto che sin d’ora proverò per qualunque decisione tu riterrai di assumere.
Noi, intanto, ci ritroveremo tutti insieme, a mezzogiorno di domani, per il solito appuntamento del “Pater Noster”.
Un abbraccio, Sump, e un sincero augurio di buona notte a tutti !
Roberto 55
p.s.: hai visto, Principessa (consentitemi tutti una “chiusura” più allegra), che sono riuscito a farti parlare (un pò) di politica ? Sai, Clodine: non penso sia brutta la politica, anche se, purtroppo, tanti politici d’oggi fanno il possibile per renderla infima.
A DOMANI !
Principessa ho mandato il tuo indirizzo e-mail al caro Sump in ritiro. Ecco: il mio ruolo è quello di attivare i contatti. Non vi aspettate altro da un povero giornalista e voletemi bene come io a tutti.
Ci puoi scommettere, Luigi, e, come diceva Rossella O’Hara, “domani è un altro giorno”.
Roberto 55
Principessa,resta allibita e continua pure così….a non capire ciò che non vuoi capire.Il tuo ultimo intervento mi ha fatto comprendere che proprio non hai afferrato il senso delle mie parole.Io invece capisco che il tuo giudizio è fazioso.E poi-per inciso- non è detto che gli ultimi arrivati debbano per forza avere torto,non ti pare?
Da ultimo:tutto il tuo ultimo intervento,almeno per la parte che mi riguarda, è una continua offesa.
Contenta tu…
Grazie di cuore,Luigi, del tuo ruolo di ufficiale di collegamento!! L’affetto per te e’ saldo e profondo, sempre…
Roberto!! non ti approfittare dell’affetto che ho per te per tentare di tirarmi in discussioni politiche, eh!!
Mi piace molto , ogni sera, “leggere” la tua calma e la maniera tranquilla e posata di cui sai rivestire ogni tuo commento. Oggi poi, e’ stato un balsamo!, dopo la turbolenta giornata trascorsa.
Grazie anche a te……a domani
Faccio capolino solo un attimo, per una precisazione ulteriore.
Lo so: sembro uno di quei personaggi di certe opere liriche che cantano “Partiam partiam, presto andiamo via di qua” e dopo dieci minuti sono ancora lì a cantare e ad affrettarsi. Ma meglio essere un po’ ridicoli che fare danno.
Victoria ha torto quando mi accusa di malafede, ma per il resto ha molte molte ragioni: involontariamente, con i miei tanti interventi, ho fatto del male a lei e a chissà quanti interlocutori meno schietti di lei. Ne valeva la pena? La questione è tutta qui.
Grazie a tutti (e soprattutto a Victoria, nonostante che conservi tutto il suo rancore: ci penserà Dio a mostrare la pochezza delle nostre povere certezze).
Certo che ti scriverò, Principessa. Un abbraccio a tutti.
Sump, ti voglio tantissimo bene, lo voglio anche a Vittoria, pur conoscendola appena. Voglio tu legga questa piccola perla d’amore, tratta dai “Fioretti” di San Francesco d’Assisi. A me ha aiutato tantissime volte, e lei ricorro ogni qualvolta mi senti ferita, credo valga più di tante parole che potrei dire e forse, nel dirle, errare!
frate Lione con grande ammirazione il domandò al santo Francesco e disse: «Padre, io ti prego dalla parte di Dio che tu mi dica dov’è perfetta letizia». E santo Francesco gli rispose: «Quando noi saremo a santa Maria degli Agnoli, così bagnati per la piova e agghiacciati per lo freddo e infangati di loto e afflitti di fame, e picchieremo la porta del luogo, e ‘l portinaio verrà adirato e dirà: “Chi siete voi?” e noi diremo: “noi siamo due de’ vostri frati; e colui dirà: “Voi non dite il vero, anzi siete due ribaldi ch’andate ingannando il mondo e rubando le limosine de’ poveri; andate via” e non ci aprirà, e faracci stare di fuori alla neve e all’acqua, col freddo e colla fame infino a notte; allora se noi tanta ingiuria e tanta crudeltà e tanti commiati sosterremo pazientemente sanza turbarcene e sanza mormorare di lui, e penseremo umilmente che quello portinaio veramente ci conosca, che Iddio il fa parlare contra a noi; o frate Lione, iscrivi che qui è perfetta letizia. E se anzi perseverassimo picchiando, ed egli uscirà fuori turbato, e come gaglioffi importuni ci caccerà con villanie e con gotate dicendo: “Partitevi quinci, ladroncelli vilissimi, andate allo spedale, chè qui non mangerete voi, nè albergherete; se noi questo sostereremo pazientemente e con allegrezza e con buono amore; o frate Lione, iscrivi che quivi è perfetta letizia. e se noi pur costretti dalla fame e dal freddo e dalla notte più picchieremo e chiameremo e pregheremo per l’amore di Dio con grande pianto che ci apra e mettaci pure dentro, e quelli più scandolezzato dirà: “Costoro sono gaglioffi importuni, io li pagherò bene come sono degni; e uscirà fuori con un bastone nocchieruto, e pigliaraccci per lo cappuccio e gitteracci in terra e involgeracci nella neve e batteracci a nodo a nodo con quello bastone: se noi tutte queste cose sosterremo pazientemente e con allegrezza, pensando le pene di Cristo benedetto, le quali dobbiamo sostenere per suo amore; o frate iscrivi che qui e in questo è perfetta letizia. E però odi la conclusione, frate Lione. Sopra tutte le grazie e doni dello Spirito Santo, le quali concede agli amici suoi, si è di vincere se medesimo e volentieri per lo amore di Cristo sostenere pene, ingiurie e obbrobri e disagi; imperò che in tutti gli altri doni di Dio noi non ci possiamo gloriare, però che non sono nostri, ma di Dio, onde dice l’Apostolo: “Che hai tu, che non abbi da Dio? e se tu l’hai avuto da lui, perché te ne glorii, come se tu l’avessi da te?” Ma nella croce della tribolazione e dell’afflizione ci possiamo gloriare, però dice l’Apostolo: “Io non mi voglio gloriare se non nella croce del nostro Signore Gesù Cristo” – (Fonti Francescane, 1836)
Ti abbiamo amato caro Sump fin dal primo giorno del tuo ingresso nel blog…
Amen
errata corrige — ” a lei ricorro ogni qualvolta mi senta ferita”– e mi commuove sempre, anche ora, mentre la rileggo, non ti nascondo che mi sono scese le lacrime.
Sump, una domanda :” posso scriverti anch’io ?”..
Ciao Sump,
ho letto con grande partecipazione il tuo commento delle 18.31 perchè tante volte anche io “ho avviato una riflessione sull’utilità vera di un confronto quale quello che un blog consente, fra due esseri umani pur ambedue catturati dallo stesso modello: Cristo redentore e risorto”.
Ti capisco, ti abbraccio e ti aspetto insieme agli altri.
Ero sicura che il mio intervento di ieri notte sarebbe stato davvero l’ultimo,ma questa mattina,letto il post delle 6:13 di Sump, mi corre l’obbligo di fare un passo indietro per rassicurarlo del fatto che non nutro alcun rancore né verso di lui né verso altri;c’è solo un gran dispiacere nel constatare quanti malintesi possano crearsi fra persone che a volte usano le parole senza prudenza.La parola è un grande dono di Dio e noi neanche ci facciamo caso,ma può diventare uno strumento micidiale,che fa perdere tempo,amicizie,simpatie;e questo vale per tutti.Non è stato Gesù a dirci:il vostro parlare sia”sì sì” e “no no”?Poche,essenziali parole,che non hanno la possibilità di diventare pietre.
Un caro saluto a tutti.
Victoria, perché l’ultimo intervento? Vuoi lasciare il pianerottolo anche tu? Si erano aperte due bellissime porte che davano tanto respiro all’interno del condominio, ed ora…le vogliamo richiudere ?
Io capisco il tuo disagio Victoria, come capisco la sensazione di malessere in cui si è trovato, si trova a tutt’ora, Sump, capisco entrambi…
Vorrei tentare [essendo stata da don78 eletta “cerchiobbottista del pianerottolo”] di dare “un calcio al cerchio ed uno alla botte” portandovi la mia esperienza, affinché sia accolta quale opportunità di riconciliazione.
Quando mi iscrissi al blog di Luigi Accattoli entrai, a dire il vero, con prudente circospezione, quasi in punta di piedi, non avevo partecipato mai ad alcuna discussione virtuale (eccetto una sola volta, e ne ebbi un’impressione sgradevole). Tentai dunque i miei primi approcci -timidamente non conoscendo le persone- con piccoli interventi, di poco spessore, a volte piuttosto insipidi e sciocchi: dovevo saggiare gli amici, osservare le loro personalità, in una parola feci appello alla prudenza onde evitare di incappare in malintesi ed errori di giudizio. Ma questa mia prudenza, per quanto auspicata, non bastò poiché, non appena i miei interventi iniziarono a farsi un pochino più profondi, pertinenti, complessi iniziarono con essi i soliti confronti/scontri, tanto più virulenti: quanto più la voce degli amici si alzava, tanto più la mia si faceva incisiva, a sottolineare anche il mio punto di vista. Malintesi talora risolvibili con un tacito “No Comment” tal’altra -come succede nelle migliori famiglie- con una baruffa dove volarono parole pesanti (un po’ come è successo tra voi) e quella fu fatale. Una persona molto amata sul blog (io in fondo non avevo dato molto, ed ero l’ultima arrivata) la quale, a perer suo, era stata ferita non solo da me ,ma da certa saccenza, arroganza, aria di “tirarsela” che, a suo avviso, si respirava sul pianerrottolo e nella quale lei si sentiva in disagio- questa almeno fu la spiegazione ufficiale che diede nel suo ultimo commiato- decise di lasciarci, proprio come stai facendo tu Sump anche se in un contesto del tutto diverso. Mi sentii morire dentro! Mi sentii responsabile, proprio come ti senti tu ora Victoria: tutti che imploravano l’amica a non lasciare e per me (che come te Victoria avevo espresso lo stesso desiderio) nemmeno una parola, nessuno che mi dicesse “resta!”. Tutto deponeva in mio sfavore: la colpa sotto sotto era stata mia, della mia impulsività!. Ma vi assicuro su quanto ho di più caro che mai, mai mia intenzione fu di ferire, anzi, pensai (visto il mio senso dell’humor) di sdrammatizzare il tutto con qualche battuta spiritosa che invece, Gesù Gesù..sortì un effetto contrario…” ma chi me l’avesse detto” dissi tra me e me..
Soffrii tanto quella volta. Scrissi al dott. Luigi che sarei uscita, e che ero costernata per aver causato tanto scompiglio, che me ne dispiaceva ed ero mortificata. Lui. il dott. Luigi, mi rispose con la dolcezza di sempre, poche parole ma che esprimevano il suo dispiacere per la perdita di due amiche.
Non mi fermai. Scrissi una bella mail all’ amica con la quale avevo avuto il malinteso ( che saluto con grande affetto se mi sta leggendo) le parlai come si parla ad una sorella, senza fronzoli o formalità e con la quale ancora oggi ogni tanto mi sento . Lei mi rispose con altrettanto affetto, semplicità e stima reciproca: una persona bellissima, donna intelligente, gentile…anzi, trovo in questo spazio occasione per dirle di tornare tra noi: l’aspettiamo
Restai, e fu dura restare, mi sembrava di sentire ostilità. Ma durò poco!
Perciò vedete, siamo come in una comunità virtuale: si possono dire cose sgradevoli con alcuni, e tet-a-tet con gli stessi trovarsi assolutamente a proprio agio! E poi qualcuno ha detto “chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra”. Siamo essere umani, e credo che proprio nel riconoscere la propria debolezza, si nasconda, invero, la grandezza, infatti “è quando sono debole, è allora che sono forte”.
Con grande affetto e con l’invito a restare con noi, tra noi, vi abbraccio entrambi caro Sump e cara Victoria
Sei “speciale” Clodine.Un abbraccio.
e tutto perchè ho parlato di “ventennale menefreghismo”…
In fondo in fondo la colpa è mia.
Ma io sono molto più orgoglioso di Sump e state freschi se aspettate che esca!
Se Sump ha espresso il suo bisogno di uscire, per il bene che ci vuole sono certo che dopo una pausa di riflessione tornerà.
Vero Sump? In questa vita non c’è nessuna opinione irrevocabile (attenzione: ho detto opinione, ora non cominciamo a baruffare sul relativismo!)..
Saludus a totus
No caro Maioba, non e’ colpa di nessuno! se responsabilita’ esiste e’ di chi si e’ arrogato il diritto di leggere una malafede inesistente nell’interpretazione delle tue parole. E ho detto responsabilita’, non colpa…
Ritrovo cio’ che ho sempre ammirato in Sump nel suo post delle 6:13. Non risentimento,nessuna volonta’ di imporre le proprie ragioni, ma un sincero esame di coscienza che dovrebbe farci pensare ( me compresa, ovviamente!)
a come si cerca di vivere la propria fede ogni giorno. E Clodine docet!….
Mi auguro che questa montagna inesistente di torti e ragioni si dissolva al piu’ presto.Non credo di aver offeso nessuno con cio’ che ho scritto, ma se le mie parole fossero risultate offensive per qualcuno, ne faccio pubblica ammenda, pur rimanendo convinta di cio’ che ho affermato fino all’ultima virgola. E pongo, per quanto mi riguarda, la parola fine a questa storia con una massima che mi piace molto:
“Vivi con gli uomini come se Dio ti vedesse.Parla a Dio come se gli uomini ti sentissero”. (Seneca)
Principessa, Maioba, Sump. Victoria: se questa realtà virtuale che viviamo sul blog, si traducesse in realtà vera, oggi staremmo noi quattro a gustarci un gelato, di quelli al cioccolato, che con il caldo cola giù lungo le mani e ti lascia quei classici baffoni sopra e sotto il mento che odio peggio dei refusi…così poco eleganti ma che fanno tanta, tanta simpatia !!
Vi amo tutti !
Credo che tu volessi dire noi CINQUE!!
Un abbaccio
Sei contagiosa con i refusi. Ovviamente era un abbraccio……..
Ehh e certo Principessa, noi 5 ..anche di più volendo! Io mi davo per scontata..
Ahahhaha..i refusi eh…Siii ti voglio contagiare…sono invidiosissima della tua scrittura perfetta, sempre impeccabile..io invece (sarà perché vado di corsa, sarà per questa tastiera ultra sensibile) faccio certi strafalcioni talvolta osceni che….mi viene da piangere !!! ….che rabbia mamma mia !!! Sono il mio cruccio.
Ti abbraccio
Cara Clodine,
lascia che ti dica che i tuoi interventi delle 7.40 e delle 11.49 sono stati semplicemente da applauso: anzi, che dire ?, avrebbero meritato (e non sto scherzando !) la “standing ovation” di tutto il pianerottolo !
GRANDISSIMA !
Invece, il tuo intervento delle 15.27 m’è proprio andato di traverso: perchè non hai invitato pure me a prendere il gelato ?
Scherzo, ovvio: tra l’altro, come farei dal mio lontano e “profondo Nordest” a catapultarmi a Roma ?
Comunque, sono contento che gli animi si stiano rasserenando: ne avevo fiducia, data l’intelligenza delle persone coinvolte, ma, egualmente, mi fa piacere, e sono certo faccia piacere anche a Sump che scommetto su tutti i gelati offerti da Clodine che ci starà leggendo (CIAO, SUMP !).
Principessa, non dubitare: non ti tenterò ancora con la politica, ….. forse.
Ora vado in parrocchia per il nostro incontro del venerdì sera.
Buona serata a tutti (stasera sono tornato al mio paese un pò prima del solito, sia perchè sono uscito prima del tempo dal lavoro, e sia perchè anche dalle mie parti cominciano ad essere tutti, o quasi, in ferie e le strade che trasportano i “pendolari” dai paesi alle città, e viceversa, prendono – che bello ! – a svuotarsi di traffico) !
Roberto 55
Caro Roberto 55
Ma ti sembra che non ci sei anche tu nel nostro bar virtuale col gelato al cioccolato che ti cola tra le mani? Lo sai che per gli amici virtuali, ma non meno reali, non ci sono distante. Basta chiudere gli occhi e voilà, il gioco è fatto! Sono certa che gli animi si sono già rasserenati, e comunque noi continueremo a parlare come se Sump e Victoria fossero presenti..noi parleremo loro, e prima o poi risponderanno. Ne sono certa.
Ciao Roberto55, buonanotte!
Buonanotte SUMP, buonanotte VICTORIA..vi abbraccio!
ci sedemmo dalla parte del torto, perchè tutti gli altri posti erano occupati
(Bertold Brecht)
Buona Notte
Buonanotte Sump, e anche a te Victoria..
in attesa…