Il papà di Xavi, la più giovane tra le vittime della Rambla di Barcellona, desidera che “la morte di suo figlio serva a qualcosa” e confessa: “Ho bisogno di abbracciare un musulmano. Che questa gente non abbia paura”. Qualche ora dopo queste parole, ha stretto in un abbraccio consolatore l’imam supplente di Rubí, Driss Sally. Nei commenti riporto altri elementi del piccolo fatto utile a restare umani, che ho letto sul quotidiano il Messaggero.
Il papà di Xavi: ho bisogno di abbracciare un musulmano
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Javier Martínez, il padre di Xavi, ha raccontato al giornale spagnolo “El Periodico” la sua storia con grande dignità, sottolineando con chiarezza che non serba nè rancore nè odio per quanto è accaduto: “Grazie a tutti. Sono felice che la Rambla si sia nuovamente popolata e che non c’è timore”.
Ringrazia i corpi di sicurezza. Javier ha ricevuto tanti messaggi di vicinanza in questi giorni difficili. Da poco Javier ha saputo che un agente della Guardia Urbana tentò di rianimare suo figlio con un defibrillatore di una farmacia della Rambla. Quando si rese conto che non arrivava nessuna autoambulanza, l’uomo caricò il bimbo sull’auto della sua pattuglia e lo trasportò al Centre d’Urgència d’Atenció Primària Peracamps. Javier ringrazia tutti i corpi di sicurezza.
Familiari dei terroristi. Nelle parole di Javier non c’è odio: “So che è morto anche un altro bambino. Non ho potuto conoscere i suoi genitori, ma condivido il loro dolore. Con tutti condivido il dolore anche con i familiari dei terroristi. Lo condivido. Siamo persone. Siamo molte, molte, molte persone. Parlo così perchè ne ho bisogno: sto parlando con il cuore”.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Soprattutto quando sono testimoni così credibili.
In questa estate in cui odio, razzismo è divampato dappertutto , penso per esempio agli attacchi fascisti a Don Biancalani per i migranti in piscina, allargano il cuore .
cristina vicquery
Ma certo, il povero don Biancalani e’la vera vittima di questa estate
Povero Don Biancalani, povera vittim di questa estate razzista, che che sono di fronte a lui i morti della Rambla di Barcellona,le donne accoltellate in Finlandia, i due turisti polacchi assaliti ieri sulla spiaggia di Rimini da un branco di migranti, rapinato e picchiato lui,violentata lei?
Che importano le disgrazie di costoro, dei morti, dei feriti, degli stuprati, e di mille altri, di fronte alla vittima Don Biancalani?
Come minimo va dato
Il Premio Nobel della pace a Don Biancalani e un alloggio in resort 5stelle con piscina ai suoi amici !
???
Naturalmente un encomio va
anche al potente apparato del PD locale che si r’subito attivato sia con un presidio davanti alla chiesa dove oggi don Biancalani dice Messa,sia organizzando pulmann pieni. di “fedeli di rincalzo” provenienti da tutta Italia, anche noncattolici, come riportano i giornali, anche musulmani((chissa’se faranno la Comunione?)
Forse temevano che i parrocchiani locali non partecipassero abbastanza numerosi.
Sembra di ritornare a Don Camillo e Peppone ,ma a parti invertite:ai tempi di Don Camillo il PCI era contro il prete, oggi gli eredi del PCI e il prete sono salla stessa parte politica
Chissa’che direbbe Guareschi! Si farebbe quattro risate.
🙂 🙂
Maria Cristina Venturi, lei è una inqualificabile RAZZISTA.
E non c’è da ridere.
Ma no, meglio prendere la cosa con umorismo. In definitiva, una risata vi seppellirà.
Don Biancalani ha fatto bene a portare i migranti in piscina e a mettere la foto in FB. Ha sbagliato, invece, a mio parere, quando ha messo un attacco verbale a razzisti e fascisti. Bastavano i fatti, non c’era bisogno di parole.
Cara Victoria Boe come al solito lei non ha colto il.nocciolo della questione: che non e’il razzismo, ma il vittimismo narcisista piacione a favore di telecamere TV di certi preti.Quello che mi fa ridere e’che
Don Biancalani e’diventato la vittima coccolata da TVe giornali. IO ho solo richiamato il fatto che ci sono ben altre vittime che Don Biancalani.Magari gli ammazzati e gli accoltellati gli stuprati .Mi dispiace per Don Buancialani, ma francamente,ritengo che siano avvenute cose ben piu’gravi.
Non e’razzismo questo ma semplice senso della misura, Capisco che nel campo dell’ideologia parta. Il riflesso pavloviano incondizionato:chi critica Don Biancialano e’razzista.
Ma questo rozzo modo di ragionare non ha nulla di cattolico ne’di umano.
Don Biancialani si puo’criticare, per i MODI adottati, per gli atteggiamenti narcisistici da vittima e da eroe senza essere razzista, cara Victoria. I suoi neuroni riescono an c ora a collegarsi o parte per la tangente di default?
Levata di scudi per lo sgombro dello stabile di Piazza Indipendenza, ad un passo da Termini, Piazza della Repubblica, via Nazionale, Fori Imperiali, via del Corso . Praticamente quattro passi in pieno centro storico della Capitale . S’ eran piazzati bene non c’è che dire- Dive, ma loro hanno i bambini che vanno all’asilo nei paraggi, insomma, ormai si sono acclimatati perché disturbarli. E dire che mia nipote ha dovuto accettare il trasferimento dell’azienda ad Ancona per conservare il lavoro lasciando figli e marito a Roma (quando si dice “fuori i caldi e dentro i freddi” ).
Ma torniamo allo sgombro: panni stesi, sporcizia ovunque, degrado all’ennesima potenza, via vai di individui il più delle volte ubriachi insediati da anni, gratuitamente dentro un vero e proprio bunker doveva andare bene ai romani, e tacere. A costoro, perché immigrati bisognava garantire l’alloggio in pieno centro e gratuito: nessuna carica della celere – come da prassi in questi casi. Sempre la celere è intervenuta, gli sgombri , da sempre, sono storia: stesse dinamiche, identica sorte subita da moltissime famiglie italiane penso al caso di Serpentara in via Salaria, Casal Monastero, al Nomentano: stesse manganellate, stessi idranti sui rivoltosi con la differenza che nessuno, per quanto strenua la difesa, ha mai gettato dalle finestre bombole di gas sugli agenti, nessuno – eccetto i delinquenti organizzati dai black bloc si è mai sognato di menare le mani contro la polizia. Loro si, l’arroganza di chi vuole tutto e lo esige perché “rifugiato”.
I rifugiati sono coloro che fuggono da un Paese perché ivi perseguitati. Ma sappiamo con assoluta certezza quanti sono costoro : una minima parte e già sistemati dallo stato con tanto di lavoro e di casa (tolta agli aventi diritto italiani ovviamente , lo so per certo). Tutti gli altri , la maggioranza, sono “immigrati” che lasciano la patria per islamizzare il continente Europeo . Gli stati hanno chiuso le frontiere giustamente, mentre noi “accogliamo” in modo indiscriminato ignorando che l’Islam tende alla conquista delle terre straniere non solo direttamente con la guerra santa o jihad, ma anche indirettamente con l’immigrazione. Quindi i migranti equivalgono, per l’islamismo, ad una sorta di jihadisti, lo stesso Erdogan incitava a diventare più numerosi del nemico da abbattere…
http://www.repubblica.it/esteri/2017/03/17/news/erdogan_appello_turchi_ue_fate_5_figli-160773605/
Don Biancalani e’diventato un eroe nazionale per BOldrini e immigrazionisti vari per aver postato su Facebook una foto di migranti sguazzanti in pis c ina e facenti linguacce alla facciaccia degli italiani che non possono andare ne’invacanza ne’in piscina, degli anzianiabbandonati a Milano con40gradi. Ma ‘facciamo una linguaccia a questi coglioni di italiani!Tanto c’abbiamo il prete dalla nostra!
DON Biancialani non si e’limitato a postarela foto ma ci ha aggigiunto la scrittta “questi sono la mia patria”Alla facciaccia degli italuani, i migranti sono la patria di Don Biancalani.
ILrazzismo al CONTRARIO:itali ani coglioni, migranti superiori.
Come ha spiegato bene Orwell nella Fattoria degli Amimali:Tutti gli animali sono uguali, ma qualcuno e’piu’uguale degli altri.
Per lo sgombero degli abusivi a Roma si potrebbe dire:qualche abusivo e’piu’normale degli altri.
Se gli abusivi sgombrati dalle forze dell’ordine fossero stati italiani ,e se avessero lanciato bombole di gas e altre azioni di guerriglua urbana, non sarebbero diventati i beniamini dell’opininione pubblica come e’accaduto per il solo fatto che sono profughi. DAVANTIai profughiogni legalita’salta:i poliziotti sono cattivi, i profughi buoni.
La mentalita’ manichea trionfa.
Sapete che disse il primo direttore dell’organizzazione mondiale della sanità? -fautore del famigerato “governo mondiale”, già a più riprese esaltato dall’altro epigono della Planned Parenthood, fautore della regolamentazione delle nascite con non si sa quante cliniche , orrende, abortiste, spalmate su tutto territorio USA. Ebbene, disse che per apportare un contributo significativo alla causa (raggiungere cioè un governo mondiale ) è necessario rimuovere dalle menti degli uomini la fedeltà alle tradizioni di famiglia, il patriottismo nazionale e i dogmi religiosi e 62 anni prima già inculcava l’idea che bisognava incoraggiare i matrimoni misti al fine di creare un mondo unico dipendente da un’autorità centrale…
Questi movimenti ideologici, satanici, hanno finito per averla vinta tanto da incidere sulle politiche mondiali .Beati monoculi in terra caecorum! Magari si riuscisse a vedere almeno da un occhio, invece qui si ha sempre più l’impressione che siamo ciechi del tutto ed erriamo, come diceva Solgenitsin, non perché la verità sia difficile da vedere, in realtà è visibile a colpo d’occhio. Erriamo perché la bugia è più confortevole
http://www.ilprimatonazionale.it/esteri/hillary-clinton-la-planned-parenthood-federation-e-laborto-a-nascita-parziale-56546/
Caro Biffi Giacomo (Milano, 13 giugno 1928 – Bologna, 11 luglio 2015) Cardinale e profeta illuminato. Tu si,vero profeta (non come tanti ciarlatani che si ritengono tali perché aperti al mondo, ma chiusi allo Spirito di Rivelazione ) come bene dicesti in quei libretti (Islàm e Cristianesimo e La città di San Petronio nel terzo millennio) così chiari e concisi pubblicati già da qualche tempo addietro in cui descrivevi con l’ acutezza di pensiero che ti contraddistinse il problema della migrazione di massa d’interi popoli musulmani (che non vogliono rinunciare alle loro tradizioni, anzi vogliono imporle) in Europa e in Italia. Eccoci alle prese gravi, drammatiche, reali di quanto andasti profetando La tua non era arabo -fobia provocata dalla guerra bushista contro l’Iraq prima e la Tunisia, la Libia e l’Egitto poi , rispetto a quella israeliana contro la Palestina ed oggi la Siria, cioè contro i Paesi arabi laici e non teocratici. Avevi già intuito nella tua lungimirante saggezza
che l’Europa e l’Italia sarebbero diventate un deserto senza storia né tradizione senza rispetto per il patrimonio culturale e spirituale che deve essere difeso e invece è andato smarrito e proprio da coloro, chierici e governanti, che dovrebbero dovuto proteggerlo. Ma guardate cosa fanno gli arabi nelle loro terre, la persecuzione e le razzie contro i cristiani sotto gli occhi e il silenzio del mondo. Guardate il clima di terrore e le stragi che ogni due per tre seminano morte e distruzione. Israele non volle mai mescolarsi con gli arabi, ne questi con loro e con i cristiani per contro l’Europa cosa fa? Udite, udite:spinge per una società multi religiosa-etnica e culturale. Domandiamoci, allora, se tale “migrazione” o invasione musulmana dell’Italia e dell’Europa è stata chiesta, voluta e pianificata da qualcuno. E se si, da chi ? E perché è stata supinamente accettata, e soprattutto chi, l’ha , accettata…e in nome di chi, e di cosa…?…
Allora, proviamo a chiarire un po’ di cose.
Innanzi tutto dico ad Antonella Lignani che il “don” in questione ha replicato a chi lo aveva attaccato, e ha fatto bene, a mio avviso, a definire “razzisti e fascisti” individui che anche verbalmente sono indubitabilmente razzisti e fascisti.
Questi atteggiamenti sono esecrabili da qualunque parte arrivino. Ancora di più se chi li dimostra si dice cristiano. Almeno si faccia a meno di dirlo. Altrimenti si è ipocriti e si usa impropriamente il termine “cristiano”.
Alla Venturi dico che da sempre lei ha mostrato avversione nei confronti degli immigrati, pertanto trovare in quel “don” il capro espiatorio per l’ennesimo insulto nei confronti dei migranti e di chi li accoglie facendoli sentire uguali a tutte le altre persone di questo mondo sporco, è ipocrita e senza alcuna scusante.
Consiglio alla Venturi di pensare ai suoi neuroni, che sballano un bel po’ quando si tratta di attaccare migranti e preti che li aiutano, o papi che parlano di “dovere” di accoglienza. E la invito anche a non mettere in campo, maldestramente, Orwell.
A chi poi dice che i migranti sono in maggioranza persone che vogliono islamizzare l’Occidente, devo replicare che se si è convinti di questo, si è in preda ad una paranoia inquietante, grande come il mondo.
Invito tutti, soprattutto chi è medico e dovrebbe capire di più sul piano psicologico ( ma spesso non capisce un bel niente), a riflettere sul trauma che i migranti vivono nel lasciare il loro paese d’origine. La migrazione è per sé stessa un trauma. Per me lo sarebbe, se fossi una di loro. Ho già detto a qualcuno che bisogna sapersi mettere nei panni degli altri.
Questa gente ha visto nella propria terra cose orribili. Si mette in viaggio alla disperata, pur sapendo che la morte in mare è in agguato, arriva da noi in prima battuta sperando di poter andare in altri paesi nordici. Si porta dentro ferite invisibili a chi li guarda e traumi ignorati da noi che li guardiamo con sufficienza e anche con disgusto. Si accorgono degli atteggiamenti emarginanti dei cittadini e dell’avversione dei cittadini più poveri che li accusano di levargli il pane. Una guerra fra poveri.
Tutto ciò ha ripercussioni notevoli nell’impatto col paese che li ospita, e genera in loro insicurezza nel rapporto con gli altri, e anche mancanza di controllo sulla propria vita e sull’ambiente in cui si trovano a vivere come ospiti indesiderati, estranei al corpo sociale in cui si trovano sbalzati non per propria colpa.
Questi migranti-persone sono forse figli di nessuno? Davvero lo pensate e lo credete?
Scrollatevi di dosso, voi laici ed ecclesiastici, la paura di chi non è uguale a voi. Tutti sono( siamo) figli dell’unico Padre.
Fino a che ci saranno remore verso chi appare diverso, regnerà il male nel mondo.
Altro che profeti e regno di Dio!
Si diceva della Rambla. “Questi terribili attentati terroristici hanno fatto ancora di più capire ai giovani il bisogno di ricostruzione attraverso la pace. E la presenza a Barcellona di tanti giovani da tutta Europa ha mostrato una grandissima solidarietà coi ragazzi spagnoli dimostrando che vivere insieme si può”: parole di Jaume Castro, responsabile della Comunità di sant’Egidio di Barcellona e coordinatore delle altre comunità iberiche, in un’intervista su “Avvenire” di oggi a pagina 7 con il titolo Un no all’odio: vivere insieme si può.
Dispiace che un innocuo accenno alle beatitudini di Picchio (10.15 di stamattina) abbia dirottato il puro spunto evangelico del papà di Barcellona (che ho segnalato nella omelia, oggi) in considerazioni e vituperi sul prete di Pistoia. Auspicio: che egli sia almeno insultato con il cognome giusto – per un minimo di rispetto.
Accattoli provvede a riportare il discorso sul giusto binario e va ringraziato.
Riprendo anch’io Avvenire di oggi (pag. 2 -in alto a sinistra), riandando però non a Barcellona ma a Roma, per segnalare la bella, ironica e amara lettera di un lettore romano che il direttore Tarquini fa sua aumentandone il carico di protesta. Segnala il fine lettore che nella capitale “diversamente pulita e altrimenti ordinata” e bisognosa di pioggia è arrivata finalmente, almeno in quella piazza e nelle adiacenze, l’acqua (degli idranti) e “l’operazione di cleaning è perfettamente riuscita”, senza oneri per le casse comunali. Tutti abbiamo capito che il problema emerso in quella casa e in quella piazza è estremamente complicato e non basta ad avviarlo a soluzione nè un po’ di amaro sorriso nè una “estrazione a sorte” di frasi fatte e sfatte sulla legalità. Abbiamo anche appurato, senza ombra di dubbio, che per giorni, in questa triste piazza, non c’era incubo di terrorismo, nè profilo di moschee nè prossima dilagante islamizzazione della città sacra. C’era invece un folto gruppo di rifugiati eritrei-etiopi, probabilmente tutti copto-cristiani, forse anche con qualche cattolico. E comunque (salvo smentite) rientrante in quella fattispecie geneticamente selezionata dal cardinal Biffi, nel lontano 2000, che poteva stare in Italia.
Ma non occupare abusivamente gli stabili di proprietà del demanio o di enti privati caro padre Amigoni. Questo agire costituisce un illecito sanzionato dalle leggi dello stato e le leggi devono essere applicate in maniera equanime. o no? Lei non crede? O vale solo per le famiglie italiane di Modena: caricate a pallettoni dai celerini alle 7 del mattino: minori, anziani, donne anche incinte in lista per una casa di edilizia pubblica da almeno vent’anni piacchiati e sbattuti fuori senza garantire un bel nulla. Stesso destino le famiglie del quartiere Librino di Catania, e quelle dello stabile di via don Gnocchi al quartire San Paolo di Bari. Idem a Roma un’infinità di volte e non per gli immigrati i quali possono fare tutto quel che vogliono perché protetti dalla Boldrini e da Papa Francesco.
Qualcuno della curia ha mai mosso un dito? Parolin ? Dov’è Parolin quando sbattono per strada le famiglie di Modena, di Bari, di Catania, di Roma. Nessuna levata di scudi? E come mai ora tutto questo bailamme per gli immigrati di Piazza Indipendenza? Che siano eritrei, libici, cinesi, marocchini, Nigeriani e vattela a pesca non muove di una virgola la realtà dei fatti, e i fatti sono evidenti e gravissimi: si può fare terrorismo in molti modi caro Amigoni. Forse per lei non fa problema, ma le assicuro -e lo so perché ci vivo in periferia, anche se non estrema e la mia casa è privata- che oggi si ha paura a lasciare l’abitazione popolare incustodita anche solo per un ricovero ospedaliero perché , da Milano a Canacattì, ti sfondano la porta e te la occupano. Torni e trovi il marocchino, il cileno, il nigeriano, l’eritreo e la serratura cambiata . Ha capito caro Padre Amigoni a che punto siamo? Allora, dico, prima di parlare …pensare…
basta dare un occhiata al logo e motto del viaggio del papa a myanmar per capire a cosa ormai e’ ridotta la religione cattolica:
https://ilsismografo.blogspot.it/2017/08/myanmar-logo-e-motto-del-viaggio-di.html
il motto è Peace and Love, il logo è un grande cuore,
nessuna croce . solo una svolazzante colomba.
nessun accenno a Gesù ne’ a alla croce.
senza la Cristo e senza la croce,Santità, , cosa crede di portare agli uomini del Myanmar ????
Mi chiedo se i dibattiti tra cattolici anche nel passato riguardassero argomenti di così elevato spessore umano e religioso!
Davvero dobbiamo discutere e accapigliarci se un atto di ordinaria amministrazione del potere civile – quale lo sgombero di un edificio occupato – sia stato fatto in modo conforme o difforme ai criteri di giustizia che auspicabilmente il potere civile dovrebbe seguire?
Come se fossero questi gli elementi qualificanti per discernere .
http://www.ilfoglio.it/chiesa/2017/08/27/news/la-fede-del-papa-149535/
http://www.rossoporpora.org/rubriche/papa-francesco/719-intervista-di-linkiesta-a-giuseppe-rusconi-su-benedetto-e-francesco.html
di cose di “alto spessore umano e religioso” di su cui dibattere caro Beppe Zezza ce ne sarebbero tante nella Chiesa e per esempio si potrebbe iniziare col chiarire i dubia dei quattro cardinali, uno dei quali è morto nel frattempo.
Ma l’ossessivo martellamento ideologico e mediatico ci impone di parlare sempre e solo di una cosa: migranti, migranti, migranti.Il culto del SACRO MIGRANTE ha rimpiazzato ormai ogni culto.
Fa il paio col motto e logo “Love and Peace ” /( e col buonasera-buon pranzo-invece del SIA LODATO GESU’ CRISTO)
la notizia che una scuola CATTOLICA statunitense per essere più “inclusiva2 ha mandato in soffitta le state della madonna e dei Santi.
La nuova religione del GRANDE CUORE, dell’ inclusivismo sta al cristianesimo vero come una parodia sta all’originale. E i profeti del LOve and Peace stanno ai santi come dei polli stanno a delle aquile,.
http://www.marcotosatti.com/2017/08/28/usa-scuola-cattolica-rimuove-le-statue-religiose-madonna-e-bambino-inclusi-per-essere-piu-inclusiva/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08/23/matrimoni-gay-il-si-della-chiesa-valdese-quel-coraggio-che-manca-ai-cattolici/3812559/
Eh sì ai cattolici manca il “coraggio “della chiesa Valdese!
ma Francesco Grana e gli altri modernisti non disperino, con papa Francesco
sono stati fatti passi da gigante per rendere la Chiesa cattolica simile a una qualsiasi setta protestante! Non disperi Francesco Grana: non è detto che questo papa non trasformi direttamente tutta la cattolicità nella Chiesa valdese, così moderna, così inclusiva, così , “de sinistra”.
Per quanto riguarda la scuola americana, io penso che sia una questione di “bacino di utenza” o in altri termini di “numero di iscrizioni” e “bilancio dell’istituto”.
È un “cattivo pensiero’? Recita un vecchio detto – ripreso e propagandato da Andreotti – pensa bene che non pecchi, pensa male che ci azzecchi.
Chiesa valdese e unioni omosessuali. Pare che anche la chiesa valdese si stia spaccando su questo tema. Da quello che si legge su un loro sito “non ufficiale” la decisione della Tavola è stata presa senza rispettare le loro regole interne.
Ho l’impressione che questa della posizione nei riguardi della omosessualità rappresenti una “faglia” che provoca terremoti ovunque.
Per i valdesi il matrimonio non è un sacramento.
La benedizione è possibile perchè destinata alle persone, non all’unione.
Finchè per la Chiesa Cattolica il matrimonio resterà un sacramento questa strada non sarà percorribile, per quanto atei, agnostici, protestanti, modernisti, gesuiti progressisti e tutti i diavoli dell’inferno possano insistere per conformare la dottrina cattolica alle mode del momento e allo “spirito del mondo”.
Federico, speriamo. Ma non ne sono così certo.
Se riusciranno a trovare un escamotage per Consentire anche le ordinazioni ( iniziando da quella diaconale ) delle donne troveranno un modo per “benedire” le unioni omosessuali: sarà un rito “simile” ma non uguale a quello del mateimonio, le preghiere che si recitano saranno diverse , si invocherà comunque la benevolenza del Signore sull’ amore reciproco degi sposi, nello stesso tempo si affermerà che quello che si celebra non è un “sacramento” ( cosa sia un “sacramento” sono già in pochi a saperlo ) e che la “dottrina sul matrimonio non cambia” e opla’ …il problema è risolto e lo scambio degli anelli, il bacio tra gli sposi e la “accoglienza” cattolica saranno salvi!
Beppe,
non praevalebunt!
Federico, se conosci la storia di Israele sai che il Padre per purificare il suo popolo lo manda in esilio. Non praevalebunt certo ma non è detto che non ci saranno sofferenze. Dio non punisce, certo, ma “corregge” e ” nei fatti” le due cose possono non apparire molto diverse
La Chiesa sta soffrendo già adesso. Tanti cattolici soffrono anche durante questo glorioso pontificato.
Accogliamo questa croce e affidiamoci alla Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa.