“La situazione drammatica dei cristiani, degli Yazidi e di altre comunità religiose numericamente minoritarie in Iraq esige una presa di posizione chiara e coraggiosa da parte dei responsabili religiosi, soprattutto musulmani, delle persone impegnate nel dialogo interreligioso e di tutte le persone di buona volontà. Tutti devono unanimemente condannare senza alcuna ambiguità questi crimini e denunciare l’invocazione della religione per giustificarli”: così una dichiarazione pubblicata ieri a nome del Papa dal Consiglio per il dialogo interreligioso. Nei primi commenti altri passaggi della dichiarazione. Parole senza precedenti per delitti senza precedenti.
Aggiornamento alle ore 12.40. “Nel rinnovare il mio appello urgente alla comunità internazionale ad intervenire per porre fine alla tragedia umanitaria in corso, incoraggio tutti gli organi competenti delle Nazioni Unite, in particolare quelli responsabili per la sicurezza, la pace, il diritto umanitario e l’assistenza ai rifugiati, a continuare i loro sforzi in conformità con il Preambolo e gli Articoli pertinenti della Carta delle Nazioni Unite”: così una lettera del Papa al segretario generale dell’ONU.
Aggiornamento al 14 agosto. Ecco un mio articolo di interpretazione delle iniziative papali pubblicato oggi dal Corsera.
Atti criminali indicibili. Questo è l’avvio della dichiarazione: “Il mondo intero ha assistito stupefatto a quella che è ormai chiamata “la restaurazione del Califfato”, che era stato abolito il 29 ottobre 1923 da Kamal Ataturk, fondatore della Turchia moderna. La contestazione di questa restaurazione da parte della maggioranza delle istituzioni religiose e politiche musulmane non ha impedito ai jihadisti dello “Stato Islamico” di commettere e di continuare a commettere atti criminali indicibili. Questo Pontificio Consiglio, tutti coloro che sono impegnati nel dialogo interreligioso, i seguaci di tutte le religioni, così come tutti gli uomini e le donne di buona volontà, non possono che denunciare e condannare senza ambiguità queste pratiche indegne dell’uomo”.
Massacro esecrabile barbaro abietto. Così la dichiarazione elenca i crimini del Califfato:
“- il massacro di persone per il solo motivo della loro appartenenza religiosa;
– l’esecrabile pratica della decapitazione, della crocifissione e dell’impiccagione di cadaveri nelle piazze pubbliche;
– la scelta imposta ai cristiani e agli Yazidi tra la conversione all’Islam, il pagamento di un tributo (la jizya) o l’esodo;
– l’espulsione forzata di decine di migliaia di persone, compresi i bambini, anziani, donne incinte e malati;
– il rapimento di ragazze e di donne appartenenti alle comunità Yazidi e cristiane come bottino di guerra (Sabaya);
– la barbara imposizione della pratica dell’infibulazione;
– la distruzione dei luoghi di culto e dei mausolei cristiani e musulmani;
– l’occupazione forzata o la profanazione di chiese e monasteri;
– la rimozione di crocifissi e di altri simboli religiosi cristiani e di altre comunità religiose;
– la distruzione del patrimonio religioso e culturale cristiano di valore inestimabile;
– la violenza abietta allo scopo di terrorizzare la gente per costringerla ad arrendersi o a fuggire”.
Sfida ai capi dell’islam. “I leader religiosi sono inoltre chiamati ad esercitare la loro influenza sui governanti per la cessazione di questi crimini, la punizione di coloro che li commettono e il ripristino dello Stato di diritto in tutto il Paese, assicurando il rientro di chi è stato cacciato. Ricordando la necessità di un’etica nella gestione delle società umane, questi stessi leader religiosi non mancheranno di sottolineare che sostenere, finanziare e armare il terrorismo è moralmente riprovevole”.
Finalmente una parola chiara. Quella che da tempo era necessaria.
Certo avrebbe avuto più forza se fosse stata detta direttamente dal papa e non dal Consiglio per il dialogo interreligioso. Ma ormai si è capito che non è cosa.
Quel «a nome del papa» che dice Luigi è una sua volenterosa attribuzione: intendiamoci, è vero in senso generale (e generico) di ogni atto compiuto da un ufficio della Santa Sede, ma in specifico non c’è nel testo della dichiarazione.
Bravo il cardinale Tauran (ma se le stesse cose le avesse dette anche la Segreteria di Stato, il peso sarebbe stato maggiore). Comunque è un passo avanti.
Speriamo i siti tradì non denuncino come apostasia il fatto che ha messo i cristiani insieme alle altre minoranze religiose (hanno più voglia del solito di attaccar briga in questi giorni).
http://www.ilsussidiario.net/mobile/Cronaca/2014/8/12/IRAQ-L-amore-di-Francesco-e-l-ideologia-di-Ferrara-e-co-/520000/
Bene Tauran comunque.
Mi spiace che anche Borghesi si sia iscritto al club dei disonesti intellettuali.
Cara Sara i siti tradi come li chiami tu avrebbero meno da criticare se i fatti non fossero quelli che sono . E i fatti sono:
contro la mafia e la camorra ha tuonato direttamente il Papa con parole drammatiche e dure di scomunica che hanno avuto ampia risonanza sui media
contro la violenza che alcuni fondamentslisti musulmani perpretano in nome di Allah e‘ stato “prodotto“, fra l‘altro dopo un intevallo di tre settimane (forse per stare ad aspettare come si sarebbero messe le cose) infine un documento da parte del Consiglio per il dialogo interreligioso.(neanche a firma del Papa)
Insomma in un caso un intervento diretto e forte,nell‘altro la solita burocrazia .
Ognuno puo‘interpretare questi fatti:tu,Luigi e altri li interpretate in maniera positiva altri li interpretano in maniera negativa. O. vorresti la censura staliniana e la chiusura di tutti i siti tradi che osano criticare?
Come ripeto i fatti sono quelli che sono,a ognuno la liberta‘di interpretarli e trarne le conclusioni.
E ricordatsvi anche che il Papa ha finalmenre detto qualche parola sull(argomento Iraq all‘Angelus solo DOPO che era uscito il veemente articolo a firma di Socci che diceva Vergogna! In Vaticano finalmenre si sono svegliati …ma ce ne e‘voluto
Comunque voi credete forse che i cosidetti “musulmani moderati“ condannerranno in massa le violenze dell‘ISIS? Prima di tutto nell‘Islam non vi e‘alcuna differenza fra moderati e non moderati,le divisioni nell‘Islam sono fra sunniti e sciiti. Gli sciiti condannano l‘Isis,i sunniti no
Dietro gli aiuti di armi e soldi all‘Isis c‘e‘la Turchia ,ci sono gli arabi ,il Qatar insomma gli stessi che inSiria foraggiavano i ribelli contro Assad. Anche in Siria i fondamentalisti ispakici uanno fatto gli stessi crimini e anche peggio:ctocifissioni,stupri,torture.. Avete sentito qualche voce dei musulmani moderati protestare?
LIslam moderato mpn esiste:lo afferma Domenico Quirico giornalista della Stampa che e‘stato per mesi nelle mani dei ribelli siriani. Leggetevi le sue testimoninze:la testimonianza di un uomo che ha aperto gli occhi e ha perduto tutte le pie illusioni degli occidentali.
Bene Discepolo, allora speriamo che i fondamentalisti islamici ascoltino le parole del Papa più di quanto fa solitamente lei.
🙂
Un articolo intertessante:
“La violenza con cui l’esercito jihadista dell’Isis (l’autoproclamatoStato Islamico, il cosiddetto Califfato) stermina le minoranze religiose deve fare paura a tutti,anche a coloro che non sono presenti nella zona.L’America fa bene a inviare i suoi mezzi, e fa bene a non inviare i suoi uomini. L’Italia fa bene a porsi il problema di come aiutare i perseguitati, fermo restando che non può impegnarsi in un nuovo fronte di guerra. Il capo del Cattolicesimo fa bene a pronunciare in un discorso pubblico, in Piazza San Pietro,le chiare e nobili parole: “Non si porta l’odio in nome di Dio,non si fa la guerra in nome di Dio”. Ma ragioniamo: cosa fa l’esercito dell’Isis? E perché? Come possono, i suoi miliziani, attuare questa violenza disumana? Sono cosí diversi, come uomini,da noi cristiani? Il Papa esprime il pensiero di noi tutti, quando dice che non si può infliggere la violenza e fare la guerra in nome di Dio. Grande Papa, questo. Pratica e predica una religione che tiene conto degli insegnamenti della storia, dell’antropologia, della psicologia, delle scienze. Ma è sempre stato così, il Cristianesimo? O ci sono state epoche in cui, purtroppo, anche la nostra religione ha torturato e perseguitato e ucciso, in nome delle sue verità? Ragionare su questo, cioè su di noi, cosa siamo stati, cosa abbiamo fatto, e come ci è stato possibile, può aiutarci a capire cosa fanno adesso gli altri,come gli sia possibile.
Cosa fanno? Dove arrivano, i jihadisti annunciano: “Questo è un territorio islamico, chi non è islamico deve andarsene subito o convertirsi all’Islam o pagare una tassa”. Pagare la tassa pare che non serva a niente, se non a rivelarsi come non-islamico.
I miliziani, vestiti di nero, avanzano in disordine, non sono un esercito ma squadroni, armati di kalahsnikov ma anche di armi di reparto, inseguono gli sbandati, sparano agli uomini dalle donne, catturano le ragazze.
E tutta questa violenza nel nomedella fede. Scrivo questa parola, “fede”, e mi balza alla mente l’espressione “auto da
fè. “Auto da fè” significa in spagnolo “atto di fede”. Indicava i roghi in cui venivano bruciati pubblicamente gli eretici e i disobbedienti alla Chiesa Cattolica. E questa doppia valenza perché durante i roghi il popolo, che assisteva numeroso, mentre il condannato bruciava e urlava, il popolo, dicevo, recitava ad alta vocel’Atto di Fede. Era l’Atto diFede, la somma delle verità in cui il popolo dichiarava di credere, che rendeva possibile accenderei roghi e assistere alla morte per fuoco. Ed è il grido Allah-u-Akbar che rende possibile uccidere o seppellire vivi inon-islamici da partedei miliziani dell’Isis. Una ragazzina di Al-Qaida che stava per farsi saltare in aria in un attacco suicidaha registrato un video da lasciare alla madre come ricordo: “Mamma, non piangere, non vedo l’ora di bussare alla porta di Allah con i crani degli infedeli”. Se le nostre teste d’infedeli servono per picchiare alla porta di Allah e farsela aprire, allora la nostra vita ha un valore infimo, ucciderci non è un criminecontro l’umanità, ma un atto con cui l’assassino raggiunge la propria santificazione. E così questi assassini e violentatori e stragisti dell’Isis. Dov’è la deviazione di loro oggi, e di noi ieri? L’ho già scritto, è qui: nel ritenere che Dio è il Bene (una cosa è buona se piace a Dio) non che il Bene è Dio (una cosa piace a Dio se è buona). I combattenti dell’Isis, cioè del Califfato autoproclamato, ci metteranno un secolo a correggere questo errore. Nessuna meraviglia, ci abbiamo messo secoli anche noi. La formula che “una cosa è buona se piace a Dio” è la fonte dei grandi Mali della Storia. Perché se il tuo Dio è Hitler o Stalin o Franco o Mussolini, allora, per compiacerlo, fai tutte le porcherie che noi europei ben conosciamo. Siamo ancora qui che espiamo, agli occhi del mondo. I miliziani dell’Isis sono nella fase della colpa, l’espiazione comincerà domani. L’augurio è che il domani venga presto.” ( Ferdinando Camon in “Libertà”)
Cara Marilisa, il dialogo “Eutifrone” di Platone ruota tutto attorno al dilemma posto da Socrate: una cosa è buona perchè piace a Dio o piace a Dio in quanto è cosa buona?
Questo problema compare anche alla fine del medioevo con il volontarismo di Occam (La Volontà di Dio è superiore alle stesse leggi che lui ha creato e che confluirà poi nella riforma protestante)
Era argomento della lezione di Ratisbona:
“Per onestà bisogna annotare a questo punto che, nel tardo Medioevo, si sono sviluppate nella teologia tendenze che rompono questa sintesi tra spirito greco e spirito cristiano. In contrasto con il cosiddetto intellettualismo agostiniano e tomista iniziò con Duns Scoto una impostazione volontaristica, la quale alla fine, nei suoi successivi sviluppi, portò all’affermazione che noi di Dio conosceremmo soltanto la voluntas ordinata. Al di là di essa esisterebbe la libertà di Dio, in virtù della quale Egli avrebbe potuto creare e fare anche il contrario di tutto ciò che effettivamente ha fatto. Qui si profilano delle posizioni che, senz’altro, possono avvicinarsi a quelle di Ibn Hazm e potrebbero portare fino all’immagine di un Dio-Arbitrio, che non è legato neanche alla verità e al bene. La trascendenza e la diversità di Dio vengono accentuate in modo così esagerato, che anche la nostra ragione, il nostro senso del vero e del bene non sono più un vero specchio di Dio, le cui possibilità abissali rimangono per noi eternamente irraggiungibili e nascoste dietro le sue decisioni effettive. In contrasto con ciò, la fede della Chiesa si è sempre attenuta alla convinzione che tra Dio e noi, tra il suo eterno Spirito creatore e la nostra ragione creata esista una vera analogia, in cui – come dice il Concilio Lateranense IV nel 1215 –certo le dissomiglianze sono infinitamente più grandi delle somiglianze, non tuttavia fino al punto da abolire l’analogia e il suo linguaggio. Dio non diventa più divino per il fatto che lo spingiamo lontano da noi in un volontarismo puro ed impenetrabile, ma il Dio veramente divino è quel Dio che si è mostrato come logos e come logos ha agito e agisce pieno di amore in nostro favore. Certo, l’amore, come dice Paolo, “sorpassa” la conoscenza ed è per questo capace di percepire più del semplice pensiero (cfr Ef 3,19), tuttavia esso rimane l’amore del Dio-Logos, per cui il culto cristiano è, come dice ancora Paolo „??????? ???????“ – un culto che concorda con il Verbo eterno e con la nostra ragione (cfr Rm 12,1).[10]”
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2006/september/documents/hf_ben-xvi_spe_20060912_university-regensburg_it.html
E vedi bene, Antonella, qual è la posizione di Camon.
Tutti dovremmo porci questo antico dilemma, ma previa considerazione che Dio non si identifica con le nostre personali vedute categoriche soprattutto se mutuate da una qualsiasi autorità che impone una obbedienza acritica, direi quasi cieca.
In tal caso ci sarebbe questa equazione: Tizio è (rappresenta) il mio Dio, e Io che gli obbedisco sto ubbidendo a Dio stesso.
E questo è, invece, un falso gigantesco che produce terribili storture.
“nostre personali vedute categoriche soprattutto se mutuate da una qualsiasi autorità che impone una obbedienza acritica, direi quasi cieca.”
Le vedute personali sono in contraddizione con l’obbedienza acritica. (il fideismo tra l’altro era già stato condannato dal Vaticano I).
http://www.disf.it/fideismo
“Le vedute personali sono in contraddizione con l’obbedienza acritica”
Non direi. Ci sono molti che partono da una obbedienza acritica, dunque cieca, a delle autorità, le cui vedute vengono abbracciate in toto, senza discernimento critico, e diventano categoricamente corredo personale della mentalità di chi, per vari motivi, le trova giuste. Col conseguente rifiuto di quelle di altri che, al contrario, non amano l’obbedienza acritica ad una qualsiasi autorità ed esercitano il proprio raziocinio e la propria capacità di valutazione. Ovviamente questi ultimi vengono considerati dei ribelli da allontanare come pericoli pubblici. La buona società disapprova i disturbatori di una comoda quiete, non ama i ripensamenti di contenuti acquisiti da lunghissimo tempo e ritenuti validi una volta per tutte.
Neanche una perplessità, nemmeno un dubbio sulla loro effettiva validità.
È più comodo percorrere la solita strada.
Ne è piena la storia di casi come questi, in qualsiasi campo; anche se proprio la storia ha dimostrato, nel lungo periodo, che spesso si erano percorse strade sbagliate.
Nel senso: o rimprovera ad uno di avere opinioni personali o di obbedire acriticamente. (se obbedisco acriticamente non ho opinioni personali).
“L’arte della guerra è l’arte di distruggere gli uomini, come la politica è l’arte di ingannarli.” Il dolore non ha bandiera e I morti, sono tutti uguali: Palestinesi, Cristiani, Curdi , vittime innocenti che nulla chiedono se non di poter vivere in pace. Ogni vittima ha il volto di Abele “e questo sangue odora come nel giorno quando il fratello disse all’altro fratello:“Andiamo ai campi”…
Signore,
sorgente di giustizia
che hai recato
la buona notizia
della riconciliazione
tra il Cielo e la terra:
apri il cuore degli uomini al dialogo
sostieni l’impegno
degli operatori di pace,
fai cessare queste guerre
minaccia per le tue creature
ferma la logica della ritorsione e della vendetta,
suggerisci con il tuo Spirito soluzioni nuove,
spazi di dialogo e di paziente attesa.
A te, principe della vita cui nulla è impossibile
Concedi al nostro tempo giorni di pace.
Non riesco a dire nient’altro, scusatemi, sono molto triste. Anche per la morte prematura del giovane reporter…
http://youtu.be/T5OQvP5O6vU
“Dov’è la deviazione di loro oggi, e di noi ieri? L’ho già scritto, è qui: nel ritenere che Dio è il Bene (una cosa è buona se piace a Dio) non che il Bene è Dio (una cosa piace a Dio se è buona). I combattenti dell’Isis, cioè del Califfato autoproclamato, ci metteranno un secolo a correggere questo errore. Nessuna meraviglia, ci abbiamo messo secoli anche noi. La formula che “una cosa è buona se piace a Dio” è la fonte dei grandi Mali della Storia. Perché se il tuo Dio è Hitler o Stalin o Franco o Mussolini, allora, per compiacerlo, fai tutte le porcherie che noi europei ben conosciamo.”
Riflettendoci meglio questo pezzo è scritto proprio con i piedi, c’è qualcun altro qui che è in grado di confutarlo?
In ogni caso resta che non penso che l’Isis debba darsi al libero pensiero stile Mancuso basterebbe volare terra terra e rispettare il diritto internazionali (Tauran fa riferimento infatti alla Carta delle nazioni unite.)
“Riflettendoci meglio questo pezzo è scritto proprio con i piedi, c’è qualcun altro qui che è in grado di confutarlo?”
Camon non parla mai a vanvera, tutt’altro.
Perché “è scritto proprio con i piedi”? Spiega un po’, Sara.
Bho in pratica dice che i cristiani erano come quelli dell’Isis ed è solo questione di tempo.
Personalmente già penso che l’Isis non rappresenti nemmeno i musulmani (che realisticamente essendo un miliardo di persone non girano affatto tutti con la scimitarra a mozzare teste) figurati se si possono paragonare a tutti i cristiani del passato.
Meglio i Papi quando parlano di deviazione dalla vera religione di fronte a questi fenomeni.
L’autodafe tra l’altro è un fenomeno dell’età moderna (inquisizione spagnola) così come la caccia alle streghe non ce ne sono tracce nei padri della Chiesa (infatti il Concilio Vaticano II ha un approccio patristico proprio per superare queste deformazioni che si sono prodotte nel tempo)
In merito al Dio come trascendenza assoluta (con netto rifiuto dell’analogia entis) Barth ad esempio seguì questa strada dopo l’esperienza del nazismo.
Secondo lui proprio per avere “addomesticato” Dio le Chiese protestanti liberali avevano ceduto al regime accettando la collaborazione.
La riscoperta di un Dio assoluto il cui volere era al di sopra di tutto aveva lo scopo di mettere in guardia contro i compromessi con il potere terreno.
Però in seguito ha decisamente ammorbidito le sue posizioni.
Certo che l’Isis non rappresenta tutti i musulmani, e meno male che è così. La comparazione che fa Fedinando Camon è tra gli islamici del Califfato autoproclamatosi e certo cristianesimo del passato che riteneva giusto mandare al rogo quelli che venivano ritenuti eretici essendo in contrapposizione con la “fede”(falsata) dell’autorità ecclesiastica, che si riteneva in diritto sacrosanto di eliminare chi non era allineato. E lo faceva nel modo più crudele possibile in nome della fede in Dio. Il massimo della blasfemia.
Ovvero si macchiava di colpe inenarrabili che certo non potevano piacere a Dio (“il Bene è Dio” e non “Dio è il Bene” mio o tuo o suo o vostro o loro, cioè soggettivo).
È dovuto passare molto tempo prima che il cristianesimo capisse la Verità e fosse consapevole delle sue colpe. Il Bene viene capito pian piano nel tempo prima di affermarsi. E nel frattempo il Male vuole le sue vittime sacrificali.
Per questo condivido le parole di Camon: “I miliziani dell’Isis sono nella fase della colpa, l’espiazione comincerà domani. L’augurio è che il domani venga presto.”
Spero il più presto possibile.
Cioè l’Isis è simile all’autorità ecclesiastica che ha scoperto solo la Verità di recente?
l’Eresia in ogni caso per la CHiesa era un peccato poi venne equiparata a crimine di lesa maestà dal primo imperatore “moderno” Federico II di Svevia, in un certo senso (che noi certo oggi non capiamo) era legato più alla gestione del diritto ed era un tribunale vero e proprio non una carneficina come questa.
Quando ho fatto la tesi per dire mi è capitato di trovare degli atti con cui alla metà del trecento il tribunale della Marca processava un inquisitore che era stato accusato di scorrettezze (aveva procurato dei danni ad un penitente locale che aveva fondato una piccola Chiesa). Cioè anche l’inquisitore era soggetto alla legge non ne era superiore.
Di recente Prosperi si è occupato dell’inquisizione: http://www.repubblica.it/online/cultura_scienze/inqui/inqui2/inqui2.html , e anche Tedeschi da lui citato: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/03/24/alla-scoperta-dellinquisizione-garantista.html per carità nessun revisionismo apologetico, però l’Isis lo paragonerei davvero al Nazismo e basta.
“I miliziani dell’Isis sono nella fase della colpa, l’espiazione comincerà domani”.
Mi ricorda l’ultima sigaretta di Zeno Cosini.
“Cioè l’Isis è simile all’autorità ecclesiastica che ha scoperto solo la Verità di recente?”
Cioè, tu non hai mai sentito parlare dell’ Inquisizione e dei suoi madornali errori?
Hai una bella lacuna, Sara. Complimenti!!
Buon proseguimento nei tuoi fraintendimenti.
Marilisa le ho scritto che ho avuto tra le mani il processo (metà del 1300) ad un inquisitore da parte del tribunale della Marca come fa a scrivere che non ho mai avuto a che fare con l’inquisizione????
Le ho anche citato i saggi di Prosperi e Tedeschi che sono di recente pubblicazione.
Adriano Prosperi non certo un baciapile.
Detto ciò resto dell’idea che paragonare l’Isis all’inquisizione mi pare un po’ sbagliato perchè l’inquisizione (per quanto oggi ovviamente deprecabile) era un sistema giuridico strutturato spesso in accordo con il potere civile, qui parliamo di stermini di massa e invasioni di città.
Con tutto il rispetto mi paiono cose diverse.
In ogni caso il senso era: le religioni (cristianesimo islam ecc.) sono intrinsecamente violente ed è solo la secolarizzazione che le ha rese socialmente accettabili? (come Camon lascia intendere ieri dicendo che ieri eravamo come l’Isis)
E se è solo il progresso che le ha fatte rendere accettabili cosa è a questo punto che fa progredire la società addomesticando le “gerarchie” religiose attardate.
Stupida io a voler parlare davvero è proprio impossibile.
Io non vedo tra il braccio secolare della Chiesa del 1542, e la frangia estrema, deformata, dell’Islam , l’ISIS, una probabile relazione; quella, la Chiesa, in quel preciso periodo storico, [ un po’ come oggi lo stato d’Israele nei confronti degli arabi [ma anche dei cristiani], per intenderci] consapevole della propria forza, del proprio “credo”e potenza, abbandona la tolleranza implorata nel tempo della sua persecuzione e si accanisce perseguitando a sua volta chi va implorando quella stessa tolleranza.
Tale fu L’inquisizione [applicata nella sola Spagna, poi, non nel resto dell’europa dove venne pochissimo praticata ] il cui obiettivo era la sola difesa della dottrina dalle grandi correnti eretiche. Certo che fu una pagina atroce, da cancellare, certo che chi semina odio raccoglierà il sangue. Però non la si può paragonare al fenomeno tutto nuovo ‘ISIS il cui unico scopo è fare proseliti a suon di massacri e genocidi. Quello è più un problema legato all’epurazione, allo sbarazzarsi di quei popoli ritenuti “di troppo” per cui indegni, per motivi politici, entici o religiosi, di stare al mondo . Questo pratica l’ISIS: l’epurazione, che è una tattica strategica mai estinta, mai morta, praticata ampiamente da tantissime nazioni, e non riguarda solo quella passata nazista, fascista, franchista o staliniana , poittosto che armena, ma anche quella serba, o del Ruanda, o quellache si va consumando sotto i nostri occhi:palestinese, cristina , curda….
La stupidità sta nel voler fraintendere a tutti i costi, cara Sara.
Qua non si tratta di dire che l’Isis e la sacra Inquisizione sono la medesima cosa. Questo lo capirebbe anche il più ingenuo dei bambini. Figurati se potrebbe affermare una simile assurdità un uomo del calibro e dell’equilibrio di Camon.
Si tratta di prendere atto, molto più semplicemente, che i metodi ( i metodi!!) per eliminare i dissidenti, gli eretici o quelli che vengono considerati dei nemici sono i medesimi. Tutti i fondamentalismi più ciechi e abietti hanno percorso, e ancora percorrono la stessa strada, perché sono obnubilati da una cecità per la quale confondono il male col bene o viceversa.
Il progresso ( parola che tanto ti disturba) non c’entra un bel niente in questo contesto. È che, grazie a Dio, prevalgono a lungo andare le menti più intelligenti o, se preferisci, quelle più illuminate dallo Spirito, che riescono a far vedere in modo diverso certe situazioni incancrenite nell’errore.
E guai se non fosse così.
Così è stato, per esempio, anche nella Chiesa cattolica, dove è risaputo che molte cose sono cambiate.
Va’ a leggerti qualcosa su Wikipedia per aggiornarti un po’.
Poi, chi sono questi dell’l”ISIS se non “figliocci” scappati di mano allo Zio Tom e agli altri guerrafondai , è un dato di fatto. Sono loro che hanno assoldato quei mercenari per far rotolare le teste dei vari “Saddam”, per intenderci. Ora, gli USA dopo aver portato il “Dis-ordine Mondiale” in Iraq, Siria, vorrebbe sventolare sull’intero medio oriente ed eurasia la bandiera stellastrisce. Ma se prima questi bestioni, sanguinari erano un branco di cani sciolti ora sono un vero esercito le cui forze militari governative irakene, prezzolate e senza ideali, fuggono davanti a loro, ed hanno lasciato loro in mano gli armamenti pesanti e di tecnologia altamente avanzata che gli Usa aveva dato al nuovo Iraq risorto dalla precedente dittatura. Per ora l’ISIS controlla quasi tutto il Medio Oriente e si è insediato, con un vero e proprio Califfato islamista, nello Stato siriano, tanto che gli USA, che sanno bombardare, ma non combattere sul terreno, hanno bisogno di soldati iraniani che penetrino in Iraq mentre si sganceranno bombe con droni e aerei convenzionali.
Siamo in guerra. Cosa succederà? Quel che è certo è che la situazione è molto grave e foriera di una probabile nuova guerra mondiale. E ce l’abbiamo proprio alle porte…purtroppo!
discepolo scrive,
13 agosto 2014 @ 10:23
E ricordatsvi anche che il Papa ha finalmenre detto qualche parola sull(argomento Iraq all‘Angelus solo DOPO che era uscito il veemente articolo a firma di Socci che diceva Vergogna! In Vaticano finalmenre si sono svegliati …ma ce ne e‘voluto
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Meno male che socci c’è!
Se si pensa che nella sola città di Siviglia il numero dei bruciati si stima attorno alle 31000 persone, beh, c’è da pensare….ma questa è storia passata, intrisa di quella crudeltà generalizzata tipicamente medievale. Un’epoca strana, venata da nevrosi religiose collettive, ma anche fda enomeni psicopatici come la paura dei diavoli, la fobia delle streghe . Sono tanti i motivi , e non solo religiosi, ma anche politici, sociologici, finanziari, che legittimarono, nel medio evo, la lotta contro gli eretici…sempre deprecabile…
Ma questa dell’avanzata dell’Isis è una realtà, orribile, che investe tutta l’Europa e noi per rpimi che con Mare Nostrum lasciamo aperte le porte a centinaia di migliaia di islamisti giunti via nave in Sicilia eche poi, di lì migrano per l’intera europa. Non illudiamoci, quelo che sta accadendo presto o tardi ci presenterà il conto con la differenza che mentre la Siria, l’Iran e la Russia hanno forza e ideali per combattere,noi cadremo come pere cotte. “Parleranno di pace e vi saranno guerre” diceva il Profeta già nell’Antico Testamento a proposito dei cattivi pastori, e sono veramente troppi i lupi travestiti d’agnelli…
“Se si pensa che nella sola città di Siviglia il numero dei bruciati si stima attorno alle 31000 persone, beh, c’è da pensare….ma questa è storia passata, intrisa di quella crudeltà generalizzata tipicamente medievale.”
Giusto per chiarire l’inquisizione spagnola non appartiene alla storia medievale ma a quella moderna.
Anche la caccia alle streghe è un fenomeno dell’età moderna.
http://www.corriere.it/cultura/12_maggio_29/mieli-modernita-inaspri-caccia-streghe_0219e1a4-a99f-11e1-a673-99a9606f0957.shtml
Fine parentesi.
“Meno male che socci c’è!” (Nino)
Sì, meno male. Infatti sicuramente il Papa ha chiesto l’intervento della comunità internazionale dopo avere letto Socci e soprattutto Ferrara.
No cari Nino e Marilisa non avete capito come sono andate le cose:in Vaticano si sperava di stare schisvi ,sottotono,defilati insomma di non dover pronunciarsi ,ma di sare zitti e buoni. L‘articolo di Socci ha rotto le uova nel paniere. Dopo tale articolo come poter stare zitti senza fare una figuraccia?E allora sono stati costretti a parlare,obtorto gollo..
Non so perche‘ma gli attuali vertici della CHIESA cattolica mi somiglianomolto a Don Abbondio… un vaso di coccio fra vasi dobronzo. Socci fa il suo mestiere e soprattutto e‘una testa pensante npn un papolatra che ha rinunciato alla ragione.. per dar sempre ragione a Bergoglio!
Quant,quanti giornalisti e vaticanisti hanno rinunciato alla ragion per dare sempre ragione a Bergoglio Certo si dora‘che il fenoeno c‘e‘sempre stato,i potenti hanno sempre avuto i loro adulatori. Ma questa volta la cosa e‘smaccata! Se in un mare di adulazione e leccacismo giornalstico ogni tanti sorge unavoce sincera e controcorrente ,dovremmo esserne felici!
Ovviamente gente come Nino s Marilisa che CREDONOi essere anticonformisti mentre siono i piu‘viet ed ottusi conformistinon puo‘sopportare alcuna manifestazione di mente pensante e critica. Tutto deve essere a loro immagine e somiglianza.
Brava Discepolo, lotta dura contro le gerarchie benpensanti….
Socci è una testa pensante male, discepolo. A tal punto che ritiene “bigotti” (giuro!!) quelli che, appellandosi al Vangelo, ripudiano la violenza. Da non crederci. Rovescia le parti, insomma.
Il Papa dice–lo ripete in continuazione– che i contrasti si risolvono senza guerre e con un lavoro diplomatico e dialogante, e lui–Socci–parla di interventi armati, convinto che le armi risolvano davvero certe situazioni.
Che magnifica testa pensante!!
Qualcuno dovrebbe far capire a lui e a discepolo che le armi invece non fanno altro che inasprire gli animi. Da sempre è così. Lo si sta vedendo anche in Palestina, tutti i giorni.
Mi ricordo di aver letto che un certo Gesù di Nazareth intimò ad un discepolo di nome Pietro di rinfoderare la spada con la quale voleva difenderlo.
A voi, cristiani molto zelanti e poco pensanti, non risulta?
E se io mi trovo d’accordo col Papa, sarei una “bigotta papolatra” ? Che ridere! Che bello rimescolare le carte!
Lei pensa, discepolo, che in nome della fede si debbano fare guerre, magari definite “sante”, ponendosi alla stessa stregua di quegli abietti fondamentalisti? E pensa che qualcuno dei papi precedenti (Ratzinger, G.P.II, Paolo VI) avrebbe consigliato interventi armati? Io non credo proprio.
Però, meno male che Socci c’è a svegliare le coscienze.
“Ma questa volta la cosa e‘smaccata!”
Davvero? Che ridere !!
Il vostro cristianesimo niente affatto cristiano è smaccato, la vostra ragione senza comprendonio è smaccata, la vostra livida acredine verso questo pontefice è smaccatissima e vergognosa.
“La dichiarazione del Consiglio presieduto dal cardinale Jean-Louis Tauran segna una tappa nelle iniziative vaticane verso l’Islam: la novità consiste nel nominare i fatti e i loro responsabili e nel chiedere a tutti di reagire”: è un passo di un mio articolo sulle iniziative della Santa Sede contro il Califfato pubblicato oggi dal Corsera.
http://it.radiovaticana.va/news/2014/08/14/card_filoni_in_iraq/1104535
Concordo pienamente con discepolo
Auguri a tutto il condominio
di una bella festa con Maria, la donna.
La festa del Signore
che mostra Maria nel segno del discepolato,
che mostra Maria tra i primi dei salvati,
che mostra Maria-segno di ogni seguace di Gesù,
che mostra Maria figlia del Figlio.
Grazie Maria del tuo sì.
“Concordo pienamente con discepolo”
Che strano!! Come mai ?
Perché scrivecose sensate e condivisibili
A differenza di altri…..
“Perché scrivecose sensate e condivisibili”
“Sensate e condivisibili” per chi la pensa come lei; poco sensate e per niente condivisibili per tutti quelli ( non pochi) che la pensano diversamente.
“Ovviamente gente come Nino s Marilisa che CREDONOi essere anticonformisti mentre siono i piu‘viet ed ottusi conformistinon puo‘sopportare alcuna manifestazione di mente pensante e critica. Tutto deve essere a loro immagine e somiglianza.”
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Grazie cara Cristina, basta co stò discepolo, se le menti pensanti e critiche sono quella dello “scolasticociellino” Socci, quella tua e di qualche altro blogger tanto indaffarato nella vita da passare ore su questo blog a cazzeggiare, ebbene dichiaro senza falsa modestia che sono un genio.
Non confondiamo il genio con l arroganza
Non confondiamo il genio con l arroganza
http://it.radiovaticana.va/news/2014/08/16/filoni,_i_bambini_yazidi_ci_dicono_cosa_fate_per_noi/1104668
Riprendo l’incipit del post di Luigi Accattoli, sotto il forte titolo “Il Papa chiede ai musulmani di condannare il Califfato”:
“La situazione drammatica dei cristiani, degli Yazidi e di altre comunità religiose numericamente minoritarie in Iraq esige una presa di posizione chiara e coraggiosa da parte dei responsabili religiosi, soprattutto musulmani, delle persone impegnate nel dialogo interreligioso e di tutte le persone di buona volontà. Tutti devono unanimemente condannare senza alcuna ambiguità questi crimini e denunciare l’invocazione della religione per giustificarli”
Scusate, in questi giorni seguo stentatamente le notizie, i blogs, ecc., anche perché non riesco a vedere/leggere continuamente notizie orrende, ma vorrei sapere se c’è stata una qualche risposta da parte del mondo mussulmano alla forte dichiarazione del 12-08-2014 del Consiglio per il dialogo inter-religioso (a nome del Papa), con la richiesta di esplicita presa di posizione e condanna.
Propongo una nuova chiave di lettura degli eventi: un interessante parallelo fra i silenzi di Pio XII durante in nazismo e quelli oggi di Bergoglio su l’ ISIS.
Le ragioni possono essere le stesse: un intervento diretto del pontefice potrebbe creare più danni di quanti ne risolverebbe. E allora si fanno fare le dichiarazioni a uffici secondari in modo che “chi vuol capire capisca”, cioè le diplomazie senza fare troppo rumore nell’opinione pubblica. Nella speranza di avere più effetto. Può darsi che sia una strategia sbagliata, ma non griderei allo scandalo.
Socci si è scagliato contro Francesco, ma difende a spada tratta Pio XII: strano non abbia notato l’interessante parallelo.
Per questo le dichirazioni e le modalità sulla mafia sono diverse da quelle su l’ISIS: perchè diverso è il contesto.
Personalmente difendo tanto Pio XII che Francesco, per le stesse ragioni.
Non so se il Vaticano la sta azzeccando o no: la storia lo dirà. Mi pare però un po’ ideologico difendere Pio XII e accusare Francesco: e lo è anche il viceversa.
Una citazione di Giovanni XXIII mentre era nunzio in Turchia (non trovo la fonte, sorry) diceva su Pio XII che fece bene a non denunciare troppo pubblicamente i nazisti.
Luigi cosa ne pensi di questa lettura?
Ho dimenticato di segnalare anche una recente intervista di Francesco al giornale spagnolo “La Vanguardia” in cui Francesco esprire proprio una opinione su Pio XII: è evidente il parallelismo fra i due Papi in questo ambito. Francesco dice addirittura che sente l’orticaria quando vede prendersela con Pio XII:
Sul povero Pio XII è stato tirato fuori di tutto. Ma dobbiamo ricordare che prima lo si vedeva come il grande difensore degli ebrei […..] Era meglio, ad esempio, che non parlasse perché non venissero uccisi più ebrei, oppure che lo facesse? Voglio anche dire che a volte mi prende un po’ di orticaria esistenziale quando vedo che tutti se la prendono contro la Chiesa e Pio XII, e si dimenticano le grandi potenze
Fonte:
http://www.papapioxii.it/tag/papa-francesco/