Andrebbero studiate, alla luce dei gesti di ieri, le parole dette dal Papa domenica in aereo: “Farò questa visita privatamente, da solo, come sacerdote, come vescovo, come Papa: ma da solo, così voglio farla e vorrei essere vicino alla gente”. Ora non ne ho il tempo, ma indico nel primo commento le lucette che mi pare si siano accese dietro i miei occhiali.
Il Papa che va “da solo” nel terremoto
4 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Da solo. Trovo un punto chiave nel complemento di modo “da solo”. Da solo nel doppio significato di “senza accompagnatori” e “senza accoglienza organizzata”. Neanche un segretario intorno, nessuna autorità a riceverlo.
Solo i vescovi avvertiti strada facendo. E i preti che erano sul posto. Le maestre, i vigili del fuoco.
Come a Lampedusa. Come a Caserta quando andò dai Pentecostali. Come nelle visite alle parrocchie romane. Come in queste occasioni ma anche di più: del tutto da solo. Di più che nei “venerdì della misericordia”.
Un tentativo di liberarsi dall’apparato e dal protocollo per ritrovare una “vicinanza” alla gente senza alcun impedimento.
Ovviamente è un tentativo più simbolico che fattuale. Ma lui, Francesco, lo ritiene importante.
Forse dalla chiarezza di quell’intenzione, quale è apparsa in questo caso limite, o esemplare, si può cavare un aiuto a intendere i casi e le ragioni dei più ordinari tentativi di “vicinanza”.
Occorre indagare. Lo farò. Aiutatemi.
Andare senza (o con un minimo) preavviso significa anche osservare la realtà così com’è, senza i preparativi, gli abbellimenti di facciata, la polvere nascosta sotto i tappeti…
Il messaggio ” della vicinanza” , peraltro presente in tutti gli ultimi papi in modo molto preciso, assume in Bergoglio una connotazione fortissima.
Se, indipendentemente da tutte le altre questioni che agitano e rendono in perpetua eccitazione sia le imbronciate Pulci Rampognanti che gli Adulatori Inutili&Dannosi, i quali riempiono quotidianamente scena e tasche dell’universo mondo, se, dicevo, indipendentemente da costoro si acchiappasse questo messaggio che è evangelico in modo doc e ci si sforzasse di trapiantarlo sic et simpliciter nella nostra banalissima vita FUORI dai recinti della chiesa, avremmo fatto giù una mezza tombola….
DEico questo perché al contrario uno ha l’impressione, solcando il web e, peggio ancora, la vita reale, che sia pieno di cattolici che fanno di tutto per far passare il messaggio ” della distanza”.
Quando non, direttamente, della saracinesca chiusa e chi s’è visto s’è visto.