A mezzogiorno abbiamo ascoltato il nuovo appello del Papa alla pace, nel quale sono le parole: guerra straziante, barbarie, aggressione armata, bombardamenti e attacchi, chi appoggia la violenza profana il nome di Dio. Nel primo commento riporto il testo dell’appello, nel secondo metto un mio appuntito commento, nel terzo una didascalia al bellissimo affresco qui riprodotto.
Il Papa ai russi – a Putin – a Kirill: “In nome di Dio, vi chiedo: fermate questo massacro”
50 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Guerra straziante. Fratelli e sorelle, abbiamo appena pregato la Vergine Maria. Questa settimana la città che ne porta il nome, Mariupol, è diventata una città martire della guerra straziante che sta devastando l’Ucraina. Davanti alla barbarie dell’uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi non ci sono ragioni strategiche che tengano: c’è solo da cessare l’inaccettabile aggressione armata, prima che riduca le città a cimiteri. Col dolore nel cuore unisco la mia voce a quella della gente comune, che implora la fine della guerra. In nome di Dio, si ascolti il grido di chi soffre e si ponga fine ai bombardamenti e agli attacchi! Si punti veramente e decisamente sul negoziato, e i corridoi umanitari siano effettivi e sicuri. In nome di Dio, vi chiedo: fermate questo massacro!
Vorrei ancora una volta esortare all’accoglienza dei tanti rifugiati, nei quali è presente Cristo, e ringraziare per la grande rete di solidarietà che si è formata. Chiedo a tutte le comunità diocesane e religiose di aumentare i momenti di preghiera per la pace. Dio è solo Dio della pace, non è Dio della guerra, e chi appoggia la violenza ne profana il nome. Ora preghiamo in silenzio per chi soffre e perché Dio converta i cuori a una ferma volontà di pace.
https://www.vatican.va/content/francesco/it/angelus/2022/documents/20220313-angelus.html
Le parole accese dell’appello sono queste: “Dio è solo Dio della pace, non è Dio della guerra e chi appoggia la violenza ne profana il nome”. Parole che non sono rivolte a chi fa la violenza ma a chi l’appoggia in nome di Dio: cioè ai credenti dell’Ortodossia russa che pregano e parlano in appoggio all’impresa di Putin e al Patriarca Kirill che guida quell’appoggio giustificandolo come difesa della vera fede cristiana contro l’Occidente secolarizzato, ateizzante, omosessuale.
Commento alla foto. Affresco della Trasfigurazione, forse di Cristofano Casolani (1582 circa – 1629 circa), che è nella Chiesa di Santa Maria ai Monti, in Roma. La Chiesa, che è di Giacomo della Porta, fu costruita a partire dal 1580. Gli affreschi del Casolani (abside, cupola, volta, navata) sono del 1602-1609. Ammiro questa pittura manieristica calda e sfumata, capace del mistero. La genialità della scena sta nel fatto che non ci propone il Cristo sfolgorante ma ce lo lascia intuire dai gesti abbagliati dei tre discepoli. L’affresco coglie il momento nel quale “venne una nube e li coprì con la sua ombra”. All’entrare nella nube ebbero paura e nell’ombra siamo ancora noi, i riguardanti, impersonati dai tre prediletti.
Eccola la’ : il papa parla a nome di Dio e condanna a nome di Dio Kirill e la Russia .
Impressionante come escalation dal 2016 a oggi : prima Kirill era il caro fratello in Cristo ora e’ diventato il male insieme a Putin ,oltre che nemici degli ucraini e della Nato sono anche nemici di Dio
Neppure verso l’ Islam armato, verso i terroristi ,verso le guerre appena passate c’ e’ stata questa condanna totale dell’ “altro” .
Rif: 14,01.
L’unica cosa impressionante, in questa tragedia, è che Putin ha scatenato un inferno e Kirill gli ha parato, benedicente, la mano.
Questi sono dati di fatto, non ubbìe.
Un ennesima volta: qui nessuno è fesso, la storiella rivisitata in salsa viganoarda ce la si puo’ anche risparmiare.
https://gpcentofanti.altervista.org/risposta-a-lucio-caracciolo/
Due domande secche a Centofanti Giampaolo.
La prima: puo’ gentilemente spiegare, in modo diretto e comprensibile, (” nomi e cognomi” tanto per capirsi), chi sarebbero ” le big tech, le elites fantoccio al loro servizio, e gli attuali avversari” di cui ci parla nel commento qui sopra citato?
La seconda: nel commento, lei ritorna su un concetto spesse volte reiterato, in questo caso parlando di “un meccanismo che sovrasta tutti e dal quale non si esce se non si sviluppa una cultura che esca dal tecnicismo per favorire l’autentica maturazione delle persone.” Semplificando alla carlona, mi è parso di capire in questi mesi, che lei faccia riferimento al “pensiero unico dominante “( sic!) categoria totemica di gran moda, che si diffonde e pervade ogni spazio attraverso i meccanismi di una comunicazione pervasiva e onnipresente, controllata e organzzata da qualcuno non meglio definito. Sorvolando per il momento sull’identikit di questa entità, la domanda è: lei è consapevole di essere parte attiva e quotidiana di quello stesso meccanismo che stigmatizza?
Grazie in anticipo per le risposte.
13 marzo 2013 – 2022: oremus pro papa nostro Francisco.
Al Dio che è solo Dio della pace, non della guerra, rivolgiamo la preghiera per il nostro papa, benedicendolo per tutto ciò che fa e dice a favore di chi non appoggia la violenza e non profana il santo nome di Dio. E che Dio gli perdoni anche di essersi mal fidato di Cirillo: anche i papi sbagliano.
Ma, alla Venturi, glielo hanno mai spiegato che, a volte, tacendo si fa piu’ bella figura? Anche perche’ il Papa non ha parlato “in nome di Dio” ma ha chiesto in nome di Dio ( che e’ altra cosa!, ma a questo punto dubito che la Venturi capisca la differenza) che si fermino le armi. A proposito, cara Venturi, questa volta nessun figlio, nipote, cugino o parente con fidanzata, compagna, moglie o quant’altro, in zona di guerra? Nessuna lezione a noi, qui, poveracci che non hanno la sua cultura o preparazione o parentela per saperne di piu’? Lei vede una differenza di trattamento di popoli in quello che dice il Papa? Ok, non lo ascolti! Faccia qualcos’altro! Ma la smetta una buona volta di pontificare ed emettere sentenze ad ogni piccola circostanza. Se poi non ha nulla da dire di intelligente sulla tragedia in atto, ripeto, e’ molto piu’ elegante tacere. O darsi da fare.
https://gpcentofanti.altervista.org/la-solidarieta-vista-da-gesu/
Le notizie che sono st<te date stasera hanno cominciato a farmi sperare. Sarà una vana speranza?
A don Giampaolo Centofanti. Caro don mi piacerebbe se tu rispondessi alle due “domande secche” che ti ha rivolto, qui sopra, Lorenzo Cuffini: ci sono diversi visitatori del blog che mi pongono, in privato, domande analoghe. Intendo dire: domande su di te. E io, a volte, non so che dire. Se risponderai otterrai anche il risultato di inserirti con miglior riscontro nel dibattito di questo pianerottolo. Grazie.
Nei vangeli vediamo che Gesù risponde in vario modo e talora tace anche il papa ha fatto lo stesso. Quindi preferirei essere lasciato libero di rispondere come ritengo di volta in volta. Ci sono dei motivi per ogni cosa evidentemente. Viviamo in una società dove le persone sono libere di scegliere fin dalla scuola la formazione alla luce dell’identità religiosa, filosofica, liberamente cercata e dell’allora più autentico scambio? Ecco non mi pare che sia aiuti la libera maturazione delle petsone e dunque una più autentica democrazia. Viviamo in un’epoca in cui il potere risiede molto nella formazione e nell’informazione. E non mi pare sia nelle mani dell’unico legittimo detentore, il popolo, ila specifica persona. Lo pseudo tecnicismo diviene un sistema regolato da codici che con la ricercs del vero talora hanno poco a che vedere. Se per esempio la conoscenza è affidata a ruoli e competenze non inserite nella profonda crescita e condivisione di cui sopra vi pare vi sia un profeta in sociologia dello sport? Rischiano dunque non di rado di prevalere gli apparati. Per questo nella Chiesa si parla finalmente di sviluppare una reale sinodalità.
https://gpcentofanti.altervista.org/il-vuoto-pneumatico-2/
A don Giampaolo: “preferirei essere lasciato libero di rispondere come ritengo di volta in volta”. Liberissimo, don Giampaolo. Avevo detto solo “mi piacerebbe”.
Nel 2011 ci fu l” intervento militare internazione in Libia” a opera di una coalizione di paesi occidentali fra cui l’ Italia , ufficialmente per rovesciare il regime di Gheddafi. Alla fine del conflitto le vittime furono circa 10.000 fra cui molti civili, bambini, donne.
Ma allora era la Nato che bombardava con il permesso dell’ ONU e quindi le parole usate furono ” intervento militare internazionale” e non guerra.
Cioe’ le stesse identiche cose ,come bombardare e uccidere civili , se li fa Putin sono crimine, follia, quando li fece la Nato con permesso dell’ ONU allora non erano crimine e follia, e molti, ricordo anche di questo blog, si dissero favorevoli all’ intervento militare in Libia . Potenza delle parole!L’intervento internazionale , intervento umanitario, intervento preventivo ,le guerre fatte dall’ Occidente non erano mai guerre , ma venivano spacciate per interventi a fine di bene . Un bene imposto a forza di bombe.
Solo oggi i bombardamenti di civili,ampiamante usati nei decenni scorsi da forze Nato e Occidentali , compresa l’ Italia, vengono scoperti come disumani, crudeli , abbietti.
E prima non lo erano forse? E gli zelanti che ai tempi della guerra in Kosovo, della guerra di Libia invitavano a bombardare Belgrado o Bengasi ,pensavano forse che i bambini serbi o libici fossero trascurabili ?
Non fu un aggressione quella occidentale alla Libia?
“L’intervento militare internazionale in Libia del 2011 iniziò il 19 marzo ad opera d’alcuni paesi aderenti all’Organizzazione delle Nazioni Unite autorizzati dalla risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza che, nel marzo dello stesso anno, aveva istituito una zona d’interdizione al volo sul Paese nordafricano ufficialmente per tutelare l’incolumità della popolazione civile dai combattimenti tra le forze lealiste a Mu?ammar Gheddafi e le forze ribelli nell’ambito della prima guerra civile libica.
L’intervento fu inaugurato dalla Francia con un attacco aereo diretto contro le forze terrestri di Gheddafi attorno a Bengasi, attacco seguito, qualche ora più tardi, dal lancio di missili da crociera tipo “Tomahawk” da navi militari statunitensi e britanniche su obiettivi strategici in tutta la Libia.”
“Davanti alla barbarie dell’uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi non ci sono ragioni strategiche che tengano”
Giustissime parole: valevano anche per il bombardamento di Belgrado da parte della NATO?
Anche allora patriarchi ortodossi serbi alzarono la voce per chiedere pace ,ma gli fu risposto, dai cari occidentali, che era necessaria a giusto l’ intervento contro la Serbia per l’ indipendenza del Kosovo.
E’ proprio vero che la vera pace che ci da’ Cristo ,non e’ come quella che da’ il mondo. Il mondo e’ un mondo di menzogna che chiama ” pace” o ” guerra” solo quello che fa comodo alla potenza predominante
7 maggio 1999 nella notte, le bombe della NATO hanno colpito l’ambasciata cinese a Belgrado, uccidendo tre giornalisti cinesi, il pomeriggio precedente invece era stato colpito a Niš il mercato centrale . Gli Stati Uniti e la NATO in seguito si scusarono per il bombardamento nei pressi dell’ambasciata, affermando che era avvenuto a causa di una mappa obsoleta fornita dalla CIA, sebbene ciò fosse contestato da un rapporto congiunto dei giornali The Observer (Regno Unito) e Politiken (Danimarca)[, che ha affermato che la NATO avrebbe bombardato intenzionalmente l’ambasciata perché veniva utilizzata come stazione di ripetizione per i segnali radio dell’esercito jugoslavo. Il rapporto del giornale contraddice i risultati dello stesso rapporto dell’ICTY che affermava che la radice dei fallimenti nella posizione dell’obiettivo “sembra derivare dalle tecniche di navigazione terrestre impiegate da un ufficiale dell’intelligence”.
Insomma quando la Nato bombarda giornalisti e civili ,le scuse sono pronte e gia’ confezionate, lo fa per ” errore”,i russi invece lo fanno per pura malvagita’.
Ah , certo.
Volendo, si puo’ risalire fino alle guerre puniche.
E ancora più indietro, fino a Caino e Abele.
E’ il logoro trucchetto del ” benaltrismo”.
C’è un problema sotto il naso, grosso come una casa? Bon, uno se ne fotte, e proclama: ehhhhh, sono ben altri i casi di cui preoccuparsi. Ehhhhh, ma quella volta in cui Tizio, Caio, Sempronio. Ehhhhhh, ma io ti scovo il Pruzillo Satrinporo di turno che ti rievoca la rava e la fava in cui, allora sì, allora forse, allora quando….
Comincia a tenere il peperone, e la tua attenzione, nonché la tua “moralità” ( severa? sì, severissima sulla pelle degli ucraini) , per qualcosa più di trenta secondi sul PROBELMA che ADESSO è esploso, grande come una casa. Senza scappare come un coniglio impazzito davanti alle questioni che la realtà ti pone , rilanciando sempre in nuovi tentativi di fuga.
SVEGLIA, Venturi. SVEGLIA.
Tu veramente credi di poter venire qui, e cavartela dal cumulo di balle che hai scritto in due settimane su quanto sta succedendo in Ucraina, con un copiaincolla da Wikipedia alla voce “Intervento militare internazionale in Libia del 2011?” Ma piantala , non attacca.
Comunque, visto che ti dai come al solito la zappa sui piedi: vuoi dirmi con quale risoluzione del consiglio di sicurezza ONU ( l’hai copiaincollato tu, leggi almeno quel che copiincolli) Putin è stato autorizzato a intervenire in Ucraina? Fine.
Nessuno minimizza i bombardamenti nei balcani. Vatti però a rileggere la teoria della ingerenza umanitaria di Giovanni Paolo II, appena ricordata anche qui sopra da qualche giorno. Per dire.
Che le guerre, tutte, facciano schifo, credi di avrelo scoperto tu?
Che QUESTA guerra, che tu ti ostini, in modo sconcio, permettimi, vergognoso e in assoluta malafede, a rifiutarti di valutare per quello che è , abbia un nome e un cognome come responsabile primo ed unico, e questo risponda a quello di Vladimir Putin, è nei fatti e conclamato.
Ah, che bello, poter dire: ” il mondo è un mondo di menzogna, che chiama pace o guerra solo quello che fa comodo alla potenza predominante.” Pensa alla menzogna che continui a rifilare tu, su questo blog, a voler negare che questa, questa che abbiamo adesso sotto il naso,
è una banale, mille volte ripetuta, sporchissima guerra di aggressione, di invasione, di conquista. Senza giustificazione alcuna.
Che tra i tuoi satanassi personali ci sia anche l’odiata Nato ( da te quasi più odiata del papa pampero, e da te odiata quasi al livello degli omosessuali) è chiaro come il sole. Che dirti? Dovresti dibatterne un pochetto con gli abitanti delle repubbliche baltiche, o con i polacchi, che so. Magari ti si snebbierebbe un poco la cocuzza.
Non sarebbe nemmeno male che ci si ponesse alcune domanducce basiche.
Com’è che , a centinania di migliaia, e sono previsti in milioni, ma lasciamo perdere le previsioni, parliamo di gente in carne e ossa che persino Venturi, se solo volesse, potrebbe vedere e toccare con le ditina, com’è che queste centinaia di migliaia fuggono per ogni dove, accalcandosi ai confini per scappare davanti ai galantuomini di Putin, invece di attenderli per strada a lanciar fiori e plaudire con le bandiere al vento? Son tutte comparse prezzolate, come quelle dell’ospedale pediatrico bombardato dai russi? No, per capire.
Com’è che nella Santa Russia ci sono manifestazioni di piazza in tutto identiche a quelle di alcune decadi fa negli Usa contro la guerra in Vietnam, con la differenza che qui si parla di oltre 14.000 arresti e- nel caso si cercasse di usare la scusa della “notizia di propaganda” – il messianico Vladimir è stato costretto a inventarsi una norma per cui rischi fino a 15 anni di galera SOLO se ti beccano a dire che quella che ha iniziato è quella che perfino un bambino di 6 anni chiama col suo nome, una GUERRA?
Come è che il difensore della morale severa benedetta da Kyrill è stato costretto a oscurare le reti, internet, social , insomma,lo vogliamo dire, a mettere IL BAVAGLIO a tutta la sua gente ( pensa che tragedia, Venturi, saresti bannata pure tu, fine della tua propaganda personale pro Putin, forse Vlad lo considererebbe un danno collaterale sopportabile?) se fosse anche solo lontanamente non dico vera, ma verosimile, attendibile, la panzana della denazificazione e smilitarizzazione dei perfidissimi Ucraini che evidentemente turbavano i suoi sonni virginali?
Ci si faccia due domandine. Ci si dia soprattutto due rispostine.
Rif 13/03 15.09. Il nostro chiede perentorio “ nomi e cognomi “. Sembra ignorare che esiste il reato di diffamazione a mezzo stampa nel quale si può incorrere ed essere perseguiti con la certezza di perdere non avendo a disposizione stuoli di avvocati e disponibilità di denaro illimitata. “ pensiero unico dominante – categoria totemica “ , pare che il nostro non abbia vissuto questi ultimi due anni e il problema covid-vaccini-green pass e di come qualunque voce anche lontanamente dissonante dal “main stream” venisse squalificata con l’appellativo infamente “no-wax” , considerato equivalente a “ terrapiattista” , e seppellita da improperi a volontà.
Risponde il nostro.
Se siamo qui per parlare, si parla. E si fanno “nomi e cognomi”.
Se no, nascondersi dietro etichette di comodo che vogliono dire tutto e niente, anzi, solo niente, è l’assoluto equivalente di una diffamazione anonima.
Proprio perchè ho vissuto anche io questi ultimi due anni e il problema covid-vaccini-green pass, mi sento libero di una osservazione di lamapnte evidenza. Non ce lo prescrive il medico di arringare le folle virtuali imbastendo fantasmagoriche ricostruizoni complottarde, no?
Allora , se uno sente l’impellente necessità di farle e di esternarle, se ne assuma la responsabilità a lo faccia. Fornendo prove. In caso contrario, stringi stringi, esse avranno la solidissima consistenza di affermazioni tipo: “piove governo ladro”, ” non ci son piu’ le mezze stagioni” ” donne e motori, gioie e dolori”.
Se poi, ci si aggiunge l’aggravante del linguaggio criptico, in mezzo codice, con allusioni oblique per iniziati, la comunicazione non arriva da nessuna parte.
Per tornare a bomba, visto che Zezza è intervenuto su domande non poste a lui.
Il nostro domanda a Zezza: tu sei sicuro di avre capito quello che c’è scritto nelle sibilline dichiarazioni quotidiane di Giampaolo Centofanti? Bravo. Allora spiegamele, perché io non ci capisco un beneamato tubo.
Nei vangeli Gesù aiuta a discernere limiti di vari orientamenti ma non cita persone perché una è cosa e valutare appunto un orientamento un’altra è catalogare meccanicamente la complessità di una vita umana.
Se a scuola si imparano nozioni ma non si favorisce la libera ricerca spirituale, filosofica, di ciascuno ed il solo allora più autentico scambio si riduce la cultura a nozionismo che svuota. Non si aiutano i giovani a scoprire la bellezza, la decisivita’ per sé e per gli altri, di ricerche profonde. Si riduce dunque la cultura a pseudo tecnicismo a tutto campo perché ogni materia potrebbe essere vista in modo sempre più ampio e profondo in una crescita integrale e nello scambio con gli altri. Mi rendo conto di parlare un linguaggio non sempre così diffuso. La cultura di fede e ragione può finire per confinare la fede ad un ambito privato mentre la vita concreta è affidata a pseudo tecniche. In tale situazione ecco già uno dei motivi per ritenere inutile una diversa più libera formazione scolastica.
Rif 10.25. Poiché questo è un blog letto da tutti coloro che lo desiderano, ho ritenuto di poter dire la mia sull’argomento anche se non interpellato personalmente. Pensavo che se il discorso fosse personale e non di interesse generale ci si dovesse relazionare direttamente.
Se lei non capisce quello che il Centofanti scrive, ahimè, io non posso farci nulla. ( In realtà mi pareche lei abbia capito benissimo : il Centofanti si rammarica – e considera poco cristiano – l’affermarsi in tutti gli ambiti – finanche in quelli della educazione primaria – del “pensiero unico” ) A proposito poi delle prove richieste suggerisco di vedere il video postato da Giorgia Meloni circa le dichiarazioni pubblicamente rilasciate all’inizio dai più alti livelli nostrani a proposito di quel green pass successivamente riconosciuto come mezzo (politioo) per indurre ( costringere ?) le persone a farsi ripetutatamente vaccinare. Qualcuno, tempo fa, diceva che anche la verità è al servizio della Rivoluzione.
Una proposta x Zezza e Centofanti. Siam partiti ( io, mea culpa) da un commento sulla guerra di Caracciolo e ci troviamo ora a parlare di vaccini e green pass da un lato e libera formazione scolastica dall’altro.Niente di male, quando si discute in astratto sui massimi sistemi si sa da dove si parte ma non dove si va a parare. Però qui siamo tra i commenti a un post concretissimo e tragico. Proporrei questo: d accordissimo a continuare questa discussione metodologica e sostanziale su modo di comunicare e supposto “pensiero unico” in altra occasione. Se e quando Luigi padron di casa lo riterrà opportuno, darà lui il via alla discussione da par suo. A quel punto daremo “il fuoco” alle polveri del confronto.
Rif. 8.29 e ss. – Quando NATO e ONU bombardavano (a morte) in Iraq nel 2003
Utile rileggere l’omelia di Ruini del novembre 2003. Sembrava – a me un po’ pacifista – un po’ eccessiva. Ma oggi sono surclassato “a sinistra” dagli anti NATO e anti ONU, tra cui sfegatati anticomunisti di ieri.
Se è il caso si possono riportare – a parte – alcuni semplici frasi del cardinale, eco coltissima della dottrina della “ingerenza umanitaria” di papa Wojtyla.
https://stranocristiano.it/omelia-del-card-ruini-dopo-la-strage-di-nassiriya/
https://www.agensir.it/quotidiano/2022/3/14/ucraina-vescovo-di-odessa-aiutateci-a-difenderci-i-russi-lanciano-bombe-e-missili-su-case-scuole-ospedali-chiudete-il-cielo/
““Aiutateci a difenderci da questo aggressore che sta bombardando dal cielo le nostre case, scuole, asili, ospedali. Chiudete il cielo!”. È il disperato appello giunto al Sir di mons. Stanislav Szyrokoradiuk, vescovo della diocesi cattolica di Odessa-Simferopol. In queste ore si sono intensificati i raid russi contro la città di Mykolaiv, una sessantina di chilometri a nord-ovest di Kherson, già presa dai russi. ”
Questa è la realtà di chi vive sotto le bombe, e , francamente, se io fossi li sotto, lancerei lo stesso identico grido di aiuto. Mi azzardo a dire: mi domando chi, se fosse lì sotto, non lo urlerebbe.
Capisco benissimo che le risposte in punta di forchetta e i pensosi distinguo che giungono da varie parti dell’occidente invocato in aiuto, e il rifiuto sostanziale a chiuderli, quei cieli ( con motivazioni fondatissime, per carità) siano prese da chi vive questa tragedia come un pilatesco lavarsene le mani.
E bisogna avere il coraggio di dirci che lo è. Motivato, ma lo è.
Con grande onestà e franchezza, il vescovo di Odessa riconosce la verità dei fatti:
“Il Papa ha fatto appello a fermare questo massacro ed ha pronunciato parole forti. Sebbene non fossero indirizzate né all’aggressore né al leader spirituale della Russia, complice e corresponsabile di questi atroci genocidi. Non so se le parole dei leader spirituali possono fermare la guerra. Ma sicuramente non devono tacere.”
Si sbaglierebbe a prendere questa come una critica a Francesco.
Semplicemente, terribilmente, la guerra mette i disgraziati che si vedono catapultare l’inferno da cielo nella situazione di vittime sacrificali. Abbandonati per forza. Sotto il tallone del dittatore di turno ci stanno loro, gli altri (almeno per il momento) no. Gli altri san benissimo che ogni loro reazione aumenterebbe il rischio guerra globale. Quindi gli aggrediti sono per forza di cose vittime sacrificali, sono vittime due volte, da parte di chi aggedisce bestialmente, e da parte di quelli che non possono reagire allo stesso modo. Chi aggredisce (Hitler come Putin) sa benissimo che nel mondo libero ci sono sempre i fondati motivi che portano a necessarie, pilatesche decisioni.
Per questo la responsabilità politica, morale, umana è tutta e solo di chi dà avvio a questo genere di distruzioni pianificate e si allarga a dismisura, e prende in carico non solo le nefandezze causate direttamente, ma anche TUTTO quello che ne consegue, in azione e in reazione.
P.S. A scansdo di equivoci, quanto scritto sopra non è un pensiero mio, è il magistero cattolico in materia, espresso nel modo più completo da papa Wojtila.
A leggere certi commenti viene da pensare che la NATO si sia svegliata un bel giorno e, non avendo meglio da fare, abbia deciso di bombardare una città scelta a caso, Belgrado. Mai sentito parlare dell’intervento di un certo signor Milosevic (Presidente della Serbia) in Croazia, Bosnia Erezegovina, Kosovo, con il fattivo aiuto dei suoi sodali, Karazic e Mkadic? Mai letto i risultati: centinaia di migliaia di morti e profughi, città e chiese rase al suolo, stupri, genocidi ecc.?
Ada Murkovic
Un bel ” driiiiiiiin” di sveglia mattutina ( anzi 2) a tutte le belle/i addormentate/i che si cullano nel loro sogno di una santa Russia faro di crisitianità nelle tenebre del mondo altrimenti debosciato e corrotto ( che manco si sognano di abbandonare, naturalmente).
“I teologi ortodossi: no al “mondo russo”
Mimmo Muolo lunedì 14 marzo 2022
In 65 firmano il documento che boccia l’ideologia alla base del sostegno di Kirill al conflitto”
guarda: https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/i-teologi-ortodossi-no-al-mondo-russo
Per quanto riguarda il fatto che ” come la Russia ha invaso l’Ucraina, così anche il Patriarcato di Mosca del patriarca Kirill ha invaso la Chiesa ortodossa, ad esempio in Africa, provocando divisioni e conflitti» e facendo «vittime non solo nel corpo ma nell’anima, mettendo in pericolo la salvezza dei fedeli», interessante leggere questo articolo di Nigrizia:
https://www.nigrizia.it/notizia/russia-conflitto-patriarca-ortodosso-kirill-africa?fbclid=IwAR1rJv7nS_3Fi43bLG5n3q7ohgFTdy0hDnvNWaa7JG1SJeu1eu2gmEV7wVI
Alcuni lavoratori dell’aeroporto civile Galileo Galilei di Pisa ci hanno informato di un fatto gravissimo: dal Cargo Village sito presso l’Aeroporto civile partono voli “umanitari”, che dovrebbero essere riempiti di vettovaglie, viveri, medicinali e quant’altro utile per le popolazioni ucraine tormentate da settimane da bombardamenti e combattimenti. Ma non è così!
Quando si sono presentati sotto l’aereo, i lavoratori addetti al carico si sono trovati di fronte casse piene di armi di vario tipo, munizioni ed esplosivi.
Una amara e terribile sorpresa, che conferma il clima di guerra nel quale ci sta trascinando il governo Draghi.
Di fronte a questo fatto gravissimo, i lavoratori si sono rifiutati di caricare il cargo: questi aerei atterrano prima nelle basi USA/NATO in Polonia, poi i carichi sono inviati in Ucraina, dove infine sono bombardati dall’esercito russo, determinando la morte di altri lavoratori, impiegati nelle basi interessate agli attacchi.
Pregare intensamente
https://www.usb.it/leggi-notizia/dallaeroporto-di-pisa-armi-allucraina-mascherate-da-aiuti-umanitari-i-lavoratori-rifiutano-di-caricare-gli-aerei-sabato-19-manifestazione-usb-al-galilei-2017-1.html
La morte di civili russi in Donetsk non viene riportata dalle prime pagine dei media mainstrem ,quelli ” obbiettivi”
https://www.lindipendente.online/2022/03/14/donetsk-ucraina-accusata-di-strage-un-missile-uccide-almeno-20-civili-russi/
Intanto negli Emirati Arabi ,paese amico di Italia e Usa, che fa affari d’ oro ,dove si e’ recato piu’ volte Renzi e’ stata effettuata pena di morte di massa di 81 persone.
Ma oggi il faro dei riflettori mediatici e’ puntato solo sui ” cattivi” che decide la Nato e il governo . I media tutti al seguito.
https://www.swissinfo.ch/ita/tutte-le-notizie-in-breve/arabia-saudita–giustiziate-81-persone-in-un-solo-giorno/47426658
Rif. Commenti dalle 11,48 in poi.
Se si vuole, la lista degli orrori sparsi in giro per il mondo – di cui non si parla – è ben più lunga della striminzita antologia che ha fornito l’improvvida scrivente nei commenti riportati.
Ma questo, cara la nostra Caifetta Putiniana, c’entra un cippirimerlo.
Ammesso che siano tutti fatti veri, le sfugge il nocciolo di base.
Qui l’pdiata Nato e il guerrafondaio governo di Draghi c’entrano un tubo, se non di – probabilmente iniziale e sicuramente insufficiente – rimbalzo.
Qui il problema è uno solo: l’aggressione conclamata e criminale di Vladimir Putin a uno stato indipendente che sta mettendo a ferro e fuoco a suo piacimento.
Ci si puo’ svafgare con tutti i benaltro dell’universo, ma i dati di fatto con cambiano.
Il problema, l’unico, è questo.
La Nato e il governo e il mainstream stanno su un altro pianeta.
PUTIN e la guerra si pongono al centro della tragedia, soli e già condannati responsabili unici. Responsabile unico, da sottolinearsi sempre, anche di eventuali risposte – tutte e di ogni tipo- che dalla sua ingiustificabile guerra di aggressione derivano e potranno derivare.
E’ lui, e niente e nessun altro, a trascinare in clima di guerra il resto del mondo.
Tanto per essere chiari.
Maria Cristina Venturi: svegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
( e qui, nessuna continua a essere fesso).
A Maria Cristina Venturi. Con riferimento ai commenti delle 11.54 e 11.55. Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita non sono lo stesso paese. Sono ambedue nella Penisola Arabica ma sono molto diversi quanto ad applicazione della Sharja, ruolo delle donne, tolleranza religiosa e così via. In particolare la pena di morte negli Emirati è applicata raramente, mentre i regnanti sauditi l’adorano. E’ vero che siamo in guerra, ma è sempre utile distinguere la Francia dalla Spagna.
Rif. commento 11,48
Ad ogni buon grado, relativamente alla notizia riportata, e prendendola per vero, due sono le osservazioni necessarie.
La prima. Se la ” gravissima notizia” riguardasse il fatto che ci sono ( o ci sono state) anomalie nelle modalità di imbarco/invio e nelle procedure di imbarco/invio, ci sono tutte le possibilità per denunciare, per far luce e trarre tutte le conseguenze. del caso. Se Dio vuole siamo nella debosciata e decadente Italia, e non nella santissima Russia putiniana, dunque le cose ( come si vede ) si sanno e si possono in ogni momento controllare.
La seconda. Se invece la ” gravissima notizia” consistesse nel fatto che vengono inviate armi (e non solo aiuti umanitari) è una “notizia non notizia”, nel senso che si tratta dell’attuazione di una decisione presa certamente da parte del losco governo guidato da quel feroce signore della guerra che è sempre stato Draghi, ma , come previsto dalla Costituzione Italiana ( Dio sempre la benedica), fornito dell’indispensabile consenso parlamentare, ottenuto a maggioranza pressoché unanime dal Parlamento Italiano al gran completo. Essendo che non siamo nella Russia di Putin , faro di civiltà cristiana e coacervo di porcate nascostissime, ma nella povera Italia corrotta e omosessualista, non si tratta di chissà quale manovra ordita sottobanco all’insaputa di un paese di violemammole e babbinatale.
Tanto per essere chiari fino in fondo.
Che poi le armi che il parlamento intero, rappresentanza del paese, abbia deciso di inviare a sostegno della Ucraina aggredita da Putin, come da decisione del govermo italiano, siano magari inviate senza strombazzamenti , riprese televisive in primo piano, con indicazione precisa delle modalità di invio, spedizione, e ricezione, mi sembra il mimimo sindacale della prudenza più ovvia.
Tutto questo detto: spedire armi fa schifo? Certo che sì. Rivolgersi all’amico Vladimiro, responsabile unico di tutto queto carnaio e di tutta questa mattanza.
“….Ma questo, cara la nostra Caifetta Putiniana, c’entra un cippirimerlo.”
Lorenzo, stai parlando di una tragedia umanitaria e ti metti a fare lo splendido con ironie assolutamente fuori luogo ? Ma ti sembra il caso ?
Per chi legge è veramente fastidioso.
Suggerisco di abbassare i toni, in special modo quelli sprezzanti….è quanto di più concreto possiamo fare verso il disarmo.
A voler essere precisi, Fabrizio,” fare lo splendido” è un’altra roba, e l’ironia è usata non parlando della catastrofe umanitaria, ma parlando di ciò che ci è stato commentato sopra.
E pure i toni alti.
Comunque va benissimo.
Sull’argomento parlerò senza l ‘una e senza gli altri.
Rif. 8.43 – Etica della responsabilità
Segnalo un bel contributo di Franco Monaco, “cattolico non pro armi” e “pacifista non cinico” (preso da settimananews, dei Dehoniani). E’ datato 8 marzo. E’ possibile che ci siano stati sviluppi nelle sue riflessioni.
L’articolo non mi convince totalmente, ma offre basi di discussione e punti di “”intesa” alle persone di buona volontà e di sana razionalità
http://www.settimananews.it/societa/la-guerra-e-noi/
Ecco qui dunque la versione riveduta e corretta, essendo la prima essendo stata indicata come ” fastidiosa a leggersi”. Dunque:
“Rif. Commenti dalle 11,48 in poi.
Se si vuole, la lista degli orrori sparsi in giro per il mondo e di cui non si parla è anche più lunga di quella fornita nella breve rassegna riportata nei commenti indicati. Ma questo, ha ben poco a vedere con la situazione in essere e con la guerra in corso. Ammesso che i fatti citati siano veri, nessuno di essi – presi singolarmente o considerati nel loro insieme- va ad incidere sul nocciolo della questione. Qui la Nato e Draghi, entrambi “imputati” nei commenti, c’entrano solo di rimbalzo, un rimbalzo che peraltro temo possa essere solo all’inizio e che possa rapidamente essere considerato insufficiente in termini di reazione.
Qui il problema è uno solo: l’aggressione conclamata e criminale di Vladimir Putin a uno stato indipendente, che sta mettendo a ferro e fuoco a suo piacimento.
Ora, si puo’ dissertare su tutti i ” c’è benaltro al mondo, mica solo questo”. Ma questo c’è, ed è il dato di fatto oggettivo da cui non si puo’ prescindere.
Le responsabilità di “La Nato” e “il governo” e “il mainstream”, sono di tutt’altro ordine.
Putin e la sua guerra si pongono al centro della tragedia, soli responsabili dello stato di cose all’oggi. E questa responsabilità non puo’ essere scalfita, né ridotta, né limitata da nessun altro elemento. Una responsabilità che è non solo diretta ( connessa alle azioni di aggressione armata) ma anche indiretta ( connessa alle eventuali risposte – tutte e di ogni tipo- che dalla sua guerra di aggressione derivano e potranno derivare.)
E’ stato ed è Pitin, e niente e nessun altro, a trascinare “in clima di guerra” il resto del mondo.
Inviterei a non perdere di vista questo quadro d’insieme, che è oggettivo, e dunque ha poco a che fare con valutazioni soggettive di ” bontà o cattiveria”.
15 Marzo, 2022 – 12:25
“Fare lo splendido” dalla mie parti si usa in modo improprio anche per indicare chi vuol fare il brillante.
Comunque ci siamo capiti lo stesso, nonostante l’imprecisione.
“Il 25 marzo il Papa consacrerà Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria”
L’atto avverrà durante la Celebrazione della Penitenza che Papa Francesco presiederà alle 17 nella Basilica di San Pietro. Lo stesso atto, lo stesso giorno, sarà compiuto a Fatima dal cardinale Krajewski, elemosiniere pontificio, come inviato del Papa
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2022-03/papa-francesco-25-marzo-consacrazione-russia-ucraina-cuore-maria.html
e
“Ucraina. Il Papa invitato a Kiev dal sindaco. “Vicino alla sofferenza della città”
https://www.avvenire.it/mondo/pagine/ucraina-papa-ha-ricevuto-invito-ad-andare
Consacrazione al cuore di Maria di Russia e Ucraina : finalmente una bella notizia.
ANSA riferisce di un colloquio telefonico tra Kyrill e papa Francesco, precisando che la notizia viene dal Patriarcato di Mosca.
https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/03/16/kirill-e-il-papa-speranza-nel-successo-del-negoziato_7f3f6816-324e-4df3-830a-78f073deaf8c.html
Conferma anche dal Vaticano:
https://www.agensir.it/quotidiano/2022/3/16/papa-francesco-bruni-colloquio-telematico-con-kirill-la-chiesa-non-deve-usare-la-lingua-della-politica-dobbiamo-unirci-per-fermare-il-fuoco-le-guerre-sono-sempre-ingiuste/
“Papa Francesco: Bruni, “colloquio telematico con Kirill”, “la Chiesa non deve usare la lingua della politica, dobbiamo unirci per fermare il fuoco, le guerre sono sempre ingiuste””
Ecco il video mostrato da Zalensky oggi durante il suo discorso al Congresso Usa:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/03/16/guerra-russia-ucraina-il-video-mostrato-da-zelensky-al-congresso-usa-ecco-cosa-e-stato-fatto-nel-nostro-paese/6527718/
Errata Corrige: Zelensky