Il momento più vero della veglia delle famiglie con il papa al Parco Nord di Bresso, Milano, è stato – proprio ora, in conclusione – quello del canto del Padre Nostro in unità con i terremotati e a loro nome. L’ho cantato anch’io che sono stonatissimo e sento che mi è venuto bene.
Padre Nostro delle famiglie e del papa con i terremotati
85 Comments
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Ho seguito con molta attenzione.
Molto interessante.
La domanda più banale….
sul dolore dei divorziati,
totalmente inutile…..
la risposta l’avrei persino potuta dare io
avrei potuto dire le stesse cose dette dal papa.
In questo
Benedetto si sente a proprio agio solo quando parla con i preti,
(hanno qualcosa in comune….!!!!)……………
“vorrei anche dire che il Papa non è un oracolo, è infallibile in situazioni rarissime,”
…
“Soffro anch’io.”
…..
“dalle discussioni che abbiamo avuto ho capito che il problema è molto difficile
e deve essere ancora approfondito.
Ma data la situazione di sofferenza di queste persone, è da approfondire.”
…….
Era il 2005,
era in montagna,
era in compagnia di sacerdoti….
Con i laici
non si può discorrere,
i laici sono pecore
che stanno al pastore
in attesa di oracolo…
Peccato…
un bel momento,
e una scivolata
su una domanda inutile
per
sentirsi rispondere..
cari divorziati
continuate a soffrire…….
Grazie nonnetto….
A Fabricianus
😉
Ciao, carissimo Matteo.
Sì, il momento del Padre Nostro è stato il più intenso, non vi è dubbio..
Sui divorziati, una scivolata, purtroppo sì.
Pater Noster, qui es in caelis,
Sanctificetur nomen tuum.
Adveniat regnum tuum,
Fiat voluntas tua,
sicut in caelo, et in terra.
Panem nostrum quotidianum da nobis hodie,
Et dimitte nobis debita nostra,
sicut et nos dimittimus debitoribus nostris.
Et ne nos inducas in tentationem,
Sed libera nos a malo.
Amen.
Questo post ci porta lontano dai veleni, alle cose buone, che veramente ci conquistano.
Caro Matteo, ho sentito la risposta sui divorziati risposati. Mi è parso di sentirvi comunque un timbro positivo, che non esclude quello che era già stato detto nel 2005.
Ti ringrazio Antonella della comprensione.
Per la bellissima espressione elaborata sui vini di cana,
che mi ha dato un bellissimo entusiasmo,
lascio passare la risposta sui divorziati.
D’altronde,
proprio qualche settimana fa’
una coppia di miei vecchissimi amici
in occasione della prima comunione del figliolo
hanno fatto dopo più di un decennio di lontananza
a causa del divorzio di uno di loro,
finalmente hanno fatto la loro ri-prima comunione,
dopo lunga preparazione,
fatta dallo stesso sacerdote che preparava il figlio.
La mia gioia è stata grande,
da giovanetti
eravamo impegnati nella stessa parrocchia.
Spero che comprendi, Antonella, la mia sensibilità,
come io comprendo la sensibilità storica del mio attuale vescovo.
Scusatemi, ma io mi ero un pò distratto durante la diretta: mi rispiegate per favore il passaggio del papa sul vino: primo vino e secondo vino?
Benedetto xvi
finalmente dà lezione di storia del matrimonio.
Era qualche hanno che inalscoltato
affermavo coime altri, l’evoluzione della storia del matrimonio
nella storia umana
dal mondo dei clan,
al mondo del romanticismo,
al mondo della coppia.
Evvivaddio.
Finalmente non sono più solo !!!!!
Ora si tratta di essere sinceri sull’ulteriore storia del matrimonio
in evoluzione verso il futuro,
come anche
della storia della procreazione
già in evoluzione
Non si tratta di fare guerre ideologiche
come sta accadendo.
si tratta di capire,
di studiare,
e di farlo con amore.
Stasera un grazie di cuore al mio vescovo.
Fabricianus
delle parole dette
sui vini di Cana,
attendo la stampa su vatican.va
per sicurezza.
Comunque il senso…
Alle nozze
il primo vino dell’innamoramento non arriva fino alla fine del banchetto,
c’è bisogno del secondo vino, quello veramente buono,
frizzante…..
quello che farà portare Xr. …
come parabola
dall’innamoramento,
alla successiva
responsabilità nell’amore.
E meno male che è diventato anche “tuo” va….hai visto…ti sei rinsavito. Bravo Matteo!
Ok, grazie mille Matteo, ora mi è più chiaro.
Un passaggio molto importante e interessante direi.
Anche sant’Agostino parlava di evoluzione dell’istituto matrimoniale durante la storia.
Una madre è sempre una madre,
anche quando fa la str
E’ un fatto di natura.
Io non mitizzo nè i miei genitori
nè o’ papa
Io sto con i piedi per terra.
Ho un solo Signore, un solo Padre, Un solo Maestro, un solo Pastore
Ho un solo mito: Xr.,
che non conosco,
ma sono fiducioso di farlo, nel bene o male che sarà,
da venire,
e che spero mi diarà la soddisfazione di una bella litigata.
Leggo sul Corsera a proposito dei divorziati: «Anche se non possono entrare in comunione con il corpo di Cristo – ha detto ancora Benedetto XVI – possono comunque spiritualmente essere uniti a Cristo e devono anche sapere che la loro sofferenza è un dono che fanno alla Chiesa». «Il problema dei divorziati risposati – ha detto ancora il Pontefice – resta uno dei grandi problemi della Chiesa di oggi…»
Qualche considerazione.
A quando la risoluzione del “problema” dei divorziati risposati?
Non è un problema di oggi. Quanto tempo ancora per la sua risoluzione? Le solite calende greche, ovvero qualche secolo?
“Essere spiritualmente uniti a Cristo” mi suona un po’ come la quadratura del cerchio.
Questo può valere ( anzi, “vale”, lo aveva detto parecchi anni fa il mio parroco di allora) per qualsiasi cristiano anche non divorziato. E allora facciamo a meno della comunione, tanto è la stessa cosa. Qualcosa però non mi quadra.
Perché devono essere penalizzati anche quelli che il divorzio lo hanno dovuto subire loro malgrado?
Sento immediata la risposta da parte di alcuni : perché si sono risposati.
Osservo: hanno trovato un’ altra persona che ha dato loro tanto affetto e amore. Dovrebbero vivere come fratello e sorella? Qualcuno che abbia i piedi per terra può immaginare una cosa simile?
Ho tanto rispetto per il papa, eppure mi sento di dire ad alta voce: svegliati Chiesa!
Nella Chiesa
già molti laici e presbiteri e vescovi
stanno dando risposte concrete.
Un giorno anche il vescovo di Roma ne prenderà atto.
Il problema è un altro…….
La responsabilità in una storia di amore….
e allo stesso tempo,
la capacità di aiutare a terminare
una storia coniugale
quando non c’è assolutamente più nulla
anzi
quando c’è il rischio della vita,
anzi,
quando continuando
si trasmette ai figli
la violenza distruttiva di una coppia coniugale….
Anche oggi il papa
pronuncia parole
che saranno strumentalizzate dalla stampa e tv mondiali.
Omelia di vari contenuti,
ma quelle solite parole,
daranno il là a coprire tutto il resto che dice di interessante.
E’ profondamente incapace di fare una lettura biblica dei testi della liturgia,
che dia nutrimento e faccia riflettere, faccia fare analisi nelle coscienze delle persone.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
“la capacità di aiutare a terminare
una storia coniugale
quando non c’è assolutamente più nulla
anzi….”
Sì, purtroppo spesso le storie coniugali naufragano irrimediabilmente e per motivi molto seri. Di chi la responsabilità?
Inutile mettersi questa domanda. Non di rado entrambi i coniugi ne hanno.
I litigi senza fine distruggono l’esistenza dei figli e portano i coniugi stessi sull’orlo del baratro.
Meglio, a parer mio, la separazione che l’inferno in casa.
La Chiesa infatti è arrivata ad ammetterla.
Ma il divorzio no, men che mai una nuova unione.
Avrei dei commenti da fare, ma mi fermo qui.
scritta sui muri della metropolitana:
“Uccidi dio e accoppa il papa”
Avrei voluto aggiungere questo post-scriptum: tranquillo,ci pensano già
a farlo i cristiani moderni!!!
quoto -e aggiungo -” e il relativismo !”
Siamo passati dalla cultura dei doveri a quella dei diritti.
Chi ha un po’ di di esperienza su questioni matrimoniali sa quanto valgano, al fine dell’unità famigliare, parole come sopportazione, perdono, accettazione, rinucia, sacrificio.
Sono questi i termini che concretamente tengono in piedi la famiglia, altroché!
Certo, la separazione apparentemente sembra la soluzione più ovvia per risolvere i conflitti, ma invece molto spesso rappresenta l’inizio del vero calvario.
Invece non c’è unità senza sconfitta.
I grani di frumento non diventano unico pane se prima non vengono macinati finemente.
Ecco il video del momento citato da Accattoli:
http://www.youtube.com/watch?v=fMzopw8fTL8
“sopportazione, perdono, accettazione, rinucia, sacrificio”
Continuate a presentare solo questo aspetto del matrimonio… poi dispiacetevi pure del fatto che sempre meno giovani si sposano…
Ci mancano solo le gocce di pipì sull’asse del water, la moglie ingrassata, senza più voglie e isterica che urla, il marito obeso che rutta davanti alla TV e alle nove e mezza di sera già russa…
Poi il quadretto del come saremo è completo… una via di mezzo tra l’horror e lo splatter…
Voglia d’ammogliarmi saltami addosso!
Maronna!!!
Buon Marco,
vuoi mettere ?
Mille volte meglio
un marito che prende a botte da orbi la moglie,
la tratta come una puttana
avendo come platea i figli,
che una separazione con successivo divorzio.
Con le botte il matrimonio rimane integro.
Se poi ci scappa la coltellata,
beh!
va bene per chi è sopravvissuto
almeno tutto si è svolto secondo
la sedicente….
Legge Naturale !!!!!
Marco….
che esagerato…… negativista….
Forse sono fortunato ? in 20anni non ho ancora visto un simile gesto di isteria,
ma certo non ho sicurezze per il futuro 🙂
Si vive giorno per giorno…..
Caro Luigi, ho letto questo virgolettato che mi ha colpito “Lo “scisma” dei divorziati risposati “ e ho scoperto in quel virgolettato una gigantesca ipocrisia.
“La parola scisma … denota le divisioni non pacifiche né concordate, nell’ambito di una chiesa o di una comunità religiosa.” Wikipedia
In effetti un cattolico che divorzia, commette uno scisma in quanto si ribella alle direttive della religione cui apparteneva, che in questo caso non permette il divorzio, creando una frattura non concordata, e lo scismatico viene punito non potendo accedere all’eucarestia.
Ma sorge spontaneo chiedersi : “che senso ha ribellarsi alla religione di appartenenza e voler accede cmq all’eucarestia ?” Il pacchetto è completo, si prende o si lascia tutto, non è possibile prendere solo ciò che conviene. Onòri e Onèri. Non come accade in “solo in italia.com” Link dove tutti vogliono fare sempre come vogliono senza mai pagarne le conseguenze. Non si può fare sempre secondo convenienza, ma bisogna imparare a rispettare le regole. E sotto questo aspetto il magistero, come si vede non ha insegnato proprio bene malgrado il privilegio esclusivo.
Suona anche strana, la diversità di atteggiamento fra “i due pesi e due misure” utilizzate per gli scismatici moderni e quelli antichi. Uno dei più famosi è quello della divisione in “chiesa d’oriente e chiesa d’occidente”. Non si è mai capito chi in questo caso è lo scismatico, visto che si sono scomunicati a vicenda. C’è anche lo scisma di Utrecht, più recente, nel quale i vecchi cattolici hanno rifiutato il dogma l’infallibilità. Lo scisma anglicano che si tenta di ricucire e quello dei tradizionalisti che fanno un passo avanti e due indietro. Non ha nessun senso tutto il lavoro di ricucitura dato che le regole non possono essere cambiate. Sono stabilite da Dio e sono eterne. Il commercio si fa al bazar ma in questo caso non c’è commercio possibile, altrimenti perde il senso di “principi divini” divenendo “vu cumprà ?” al miglior offerente, al maggior ribasso.
C’è poi la questione dello scismatico che se ne va, rinunciando alla fede, e che “soffre fisicamente e psichicamente”. Perché mai dovrebbe essere tormentato fisicamente e psichicamente ? C’è mica qualcuno che lo frusta 3 volte al giorno ? E’ stata una sua scelta, c’è da pensare che lo abbia fatta per essere più felice non più triste. Mica è masochista.
Poi la questione (forse un lapsus) che fa dire a Ratzinger “non sono fuori della chiesa”. Dovrebbero esserlo, lo dice il Vangelo: “ “Rimuovete l’[uomo] malvagio di fra voi” ( 1 Cor 5.12-13). Nessun dubbio che uno scismatico sia un malvagio. Rinuncia alle disposizioni di Dio, perché tanta benignità e tolleranza ?
Trovata su facebook : “Correre dietro a chi si allontana è un altro modo per non aver cura di se stessi” Credo corrisponda al vero. L’ha detto pure Gesù Cristo : “Per questo molti dei suoi discepoli se ne tornarono alle cose [in]dietro e non camminavano più con lui. Perciò Gesù disse ai dodici: “Non ve ne volete andare anche voi, vero?”
Perché non vogliono mai dare ascolto all’Unico Maestro ?
Ignoriamolo.
Non perdiamo il nostro tempo con quello là.
Non rispondiamo alle sue provocazioni.
Grazie.
Ciao a tutti.
Roberto 55
Figurati Roby!
è un treno che va per conto suo !
@ Marilisa
“Ho tanto rispetto per il papa, eppure mi sento di dire ad alta voce: svegliati Chiesa!”
Visto che non è difficile ? Anche essere d’accordo ! Solo con parole mie senza scritture.
“Perché devono essere penalizzati anche quelli che il divorzio lo hanno dovuto subire loro malgrado?” Molto sensato.
Ora quello là cerca disperatamente il “ventre molle” del blog.
Ciao agli amici.
Roberto 55
@ antonella lignani
“Anche sant’Agostino parlava di evoluzione dell’istituto matrimoniale durante la storia.”
St.Agostino ? Chi ? Agostino d’Ippona ? Questo Agostino ? – Quello che abbandonò la madre, la moglie e l’amante con il figlio per fare il vescovo ? “.. narrò come venisse risucchiato in un vortice di passioni, e provasse quasi attrazione per il peccato,… Una volta, quando era molto malato, chiese il battesimo, ma, essendo presto svanito ogni pericolo, decise di differire il momento della ricezione del sacramento,…..le molte seduzioni della grande città che era ancora per metà pagana, la licenziosità degli altri studenti, i teatri, l’ebbrezza del suo successo letterario ed uno smisurato desiderio di essere sempre il primo, anche nel peccato….. passò gli anni della sua gioventù nella ricerca insaziabile del senso della vita. Non molto tempo dopo essere giunto a Cartagine, però, Agostino fu costretto a confessare a sua madre Monica di avere una relazione con una donna, che gli aveva dato un figlio, Adeodato (372), e con la quale visse in concubinato per quindici anni….. esistono pareri che si dimostrano clementi verso Agostino, quando affermavano che, a quei tempi, la Chiesa permetteva il concubinato….. “ Wikipedia
Beh, anche oggi non è cambiato molto tra “agapète” Link e “stupratorer puerorum” Link href=http://it.wikipedia.org/wiki/Pedofilia_e_Chiesa_cattolica_nella_storia> Link ….
I divorziati si risposino, ci sono i vescovi in vicariato preposti a tale scopo.Vescovi che si prendono cura del caso. Si può avviare una sentenza alla Sacra Rota. Se desiderano entrare nella comunità ecclesiale è così…altrimenti, facciano quanto desiderano, da marito e moglie, crescano i loro figli in grazia di Dio, nessuno osi contrastarli. Ci mancherebbe! Non perdono mica l’amore di Cristo !!!
Non è obbligatorio ricevere l’Eucaristia. Oggi ci si comunica con una tale disinvoltura….come entrare nel bar e prendere la brioche. La Chiesa non fa considerazioni circa il comportamento della singola persona (de internis Ecclesia non iudicat), ma la situazione morale oggettiva di peccato grave, di chi vive in una delle situazioni sopra descritte.
Chi vive da separato, mantenendosi fedele al proprio matrimonio religioso, non rientra nella situazione affettiva irregolare. E’ una scelta: c’è chi per fedeltà al proprio credo rununcia ad una situazione irregolare e chi non vi rinuncia :libero arbitrio.
La chiesa cattolica ritiene di professare una dottrina che non è sua, ma del suo capo, che è Gesù Cristo. Di questa dottrina fa parte integrante l’insegnamento sull’indissolubilità del matrimonio. Pertanto, chiunque conviva more uxorio con una persona diversa dal coniuge è in una situazione di oggettivo contrasto con tale insegnamento. Può avere mille ragioni, ma questo dato di fatto rimane. Può il papa dire qualcosa di diverso? No, non può.
Però i divorziati “risposati” (le virgolette ci vogliono perché la seconda unione non può essere considerata un matrimonio, dal punto di vista della chiesa) non sono in una condizione così diversa da quella di tutti quanti gli altri: chi di noi può dire di non essere, per qualche aspetto della sua vita, in oggettivo contrasto con l’insegnamento di Cristo? (Si chiama peccato). In un certo senso, si può fare un’analogia con l’altra questione oggi tanto pretestuosamente brandita contro la chiesa, quella dell’omosessualità. Anche le persone omosessuali non possono avere rapporti sessuali, perché l’insegnamento di Gesù Cristo (non di Benedetto XVI) è che i rapporti sessuali sono leciti solo nel matrimonio. Ma anche le persone eterosessuali non possono avere rapporti sessuali fuori del matrimonio. Quindi, persone divorziate che convivono more uxorio, persone omosessuali che hanno rapporti sessuali e persone eterosessuali che hanno rapporti fuori del matrimonio agiscono tutte in contrasto con l’insegnamento di Cristo. Non per questo sono fuori della chiesa, non per questo sono escluse dalla salvezza: dovranno fare il loro cammino di conversione, come tutti, come sempre, finché la morte ci coglierà, speriamo in grazia di Dio (e comunque, se è per quello basta un atto di contrizione in extremis, perché “la bontà infinita ha sì gran braccia / che prende quel che si rivolge a lei”).
Che problema c’è?
Vedo che con Clodine stavamo scrivendo nello stesso momento le stesse cose. Bene
N’ce fa’ na piega! Bello Leonardo mio…!!
@Leonardo
Ciao Leonardo, ma davvero l’insegnamento sulla sessualità arriva direttamente da Gesù Cristo?
Non sono assolutamente ironico, ma io nel Vangelo non riesco a trovare ciò…Lo trovo invece nei documenti Magisteriali ecclesiali, questo sì.
Per esempio, se Mt 5,28 lo consideriamo farina del sacco di Gesù anche chi guarda una donna per desiderarla ha già commesso adulterio nel suo cuore.
Col che, siamo quasi tutti out.
Naturalmente, se uno preferisce pensare che l’insegnamento di Gesù sia quello che sta bene a lui (o a Vito Mancuso, o ad Hans Küng o a qualsiasi altro babbeo fornito di dottorato …) si accomodi pure …
Riguardo gli omosessuali il signor Pontefice di Santa Romana Chiesa non si limita a proibire il sesso al di fuori del matrimonio.
Il signor Papa proibisce il matrimonio e bolla come “intrinsecamente immorale” la sessualità omosessuale sulla base di scritti datati circa 4000 anni fa, redatti probabilmente a scopo igienico-sanitario considerato che il popolo ebraico era seminomade, abitava il deserto ed era facilissima l’insorgenza di gravi epidemie. Ad ulteriore prova di quanto affermo si può leggere il Levitico e conoscere la regola secondo cui non ci si poteva sedere sulla stessa sedia occupata da una donna con mestruazioni, oppure la prescrizione di un lungo bagno dopo la consumazione dell’atto sessuale.
Forse, contestualizzando le Scritture, si riuscirebbe ad elaborare posizioni più ragionevoli riguardo divorziati ed omosessuali che tengano conto della sapienza tradizionale e delle aspettative/necessità dell’Uomo moderno.
«si riuscirebbe ad elaborare posizioni più ragionevoli riguardo divorziati ed omosessuali che tengano conto della sapienza tradizionale e delle aspettative/necessità dell’Uomo moderno», (continua) in modo da intercettare un maggiore flusso di domanda e conquistare quote crescenti di mercato.
Ma dove ai studiato? Dai soliti idioti?
Ai studiato! Appunto
@ Roberto 55
Perché lei ce l’ha duro ? il ventre ? e la cervice ? Magari neanche c’è !
Cmq ringrazio il suo commento è rivelatore. Mi dice che legge. Legge ! Vero ?
Ho studiato da chi mi insegna che “hai studiato” si scrive con l’h, appunto.
Ma tralasciando questo, che interpreto come banale errore di battitura, desidero sinceramente e pacatamente capire due cose:
1) Chi sono per te i “soliti idioti”?
2) Perché hai ignorato la prima parte del mio intervento (che è la più importante, giacché risponde alle tue parzialmente condivisibili osservazioni esposte in precedenza)?
Non ho tempo per replicare ad alcuni interventi.
Solo questo: nel leggere certe parole dette con grande sicurezza e sicumera, mi si sono rizzati i capelli in testa.
A me Vito Mancuso ed Hans Kung non mi garbano…
“I soliti idioti” è il titolo di un programma televisivo, molto trash, che naturalmente io, che ho un colpevole penchant per l’immondizia, quando mi capita guardo, con la completa disapprovazione di mia moglie. Direi che è una scopiazzatura di Little Britain, di molto superiore. Comunque, una delle gag è quella di due pretini che propongono di continuo nuove strategie per “vendere” meglio il cristianesimo. I due guitti probabilmente non lo sanno, ma la loro sgangherata caricatura, per quanto malfatta, non è del tutto fuori bersaglio, visto come siamo messi nella chiesa cattolica oggi.
Non sono intervenuto sulla prima parte perché diversamente da Marco non l’ho considerata così importante.
Vedo che ho scritto male: naturalmente è Little Britain a superare di molto I soliti idioti.
Altro che le sue pompose citazioni pseudo-bibliche, commissionategli dai suoi mandanti ! Quello là s’è ridotto ormai a parlare di “gnocca”, a provarci con la povera Clodine (che pena ! T’abbracciamo tutti, Clo, e non prendertela: è evidente che non ne vale la pena), ed a far battute da osteria “padana”, o da “spogliatoio machile” …………: l’impressione, cari amici, è quella d’un cavallo al trotto che, sotto sforzo, “rompe” l’andatura.
Fine patetica d’un “troll”.
Buona serata al “pianerottolo” !
Roberto 55
@ Roberto 55
Discussione accademica. Se un uomo viene battezzato da bambino, è costretto a condurre una vita d’impegno e di sacrificio in funzione come dice Leonardo della dottrina di Gesù : “chiunque conviva more uxorio con una persona diversa dal coniuge è in una situazione di oggettivo contrasto con tale insegnamento …. Anche le persone omosessuali non possono avere rapporti sessuali, perché l’insegnamento di Gesù Cristo (non di Benedetto XVI) è che i rapporti sessuali sono leciti solo nel matrimonio. Ma anche le persone eterosessuali non possono avere rapporti sessuali fuori del matrimonio. Quindi, persone divorziate che convivono more uxorio, persone omosessuali che hanno rapporti sessuali e persone eterosessuali che hanno rapporti fuori del matrimonio agiscono tutte in contrasto con l’insegnamento di Cristo.” Molto chiaro.
Facciamo un altro caso come suggerito da antonella lignani, relativo a Agostino d’Ippona:
Un uomo non battezzato, vive come gli pare, fa quello che gli pare, omosessuale o etero, se sposato divorzia e cambia moglie fino all’età di 50/60 anni, poi decide che si vuole battezzare e diventa un esempio di virtù.
Sarebbero sullo stesso piano, solo perché il battesimo fungeva da discriminante per il giovane e l’anziano ? Sarebbero considerati allo stesso modo dall’eventuale tribunale divino ? dato che” basta un atto di contrizione in extremis, perché “la bontà infinita ha sì gran braccia / che prende quel che si rivolge a lei”
Se così fosse converrebbe farsi battezzare solo da adulti e non da bambini quando le passioni sono sopite no ?
Un caro saluto a Clodine!!!
Io non mi preoccupo di vendere il Cristianesimo: poverini quei due pretini che, secondo Leonardo sono oggi molto presenti nella Chiesa Cattolica…
Io mi sforzo di testimoniarlo il Cristianesimo, cadendo ogni giorno, ma mi sforzo di testimoniarlo non di venderlo…
…Continui a scrivere male. Troppa ansia, troppa fretta. Calmati, respira… Quando senti il bisogno compulsivo di ricondurci alla retta via attraverso la tastiera, le freddure: rilassati, pensa, scrivi e poi rileggi, solo a quel punto clicca “invia commento”.
Eh, Leonardino? Fai contenta la tua maestra, che sennò si rivolta nella tomba.
In ogni caso: non conosco l’esistenza di tale programma. Ho studiato presso scuole statali e ho sempre raggiunto buoni risultati.
La mia formazione religiosa è classica: catechismo con la Suora, poi con il prete, tanto oratorio e un po’ di volontariato.
Amo ascoltare Uomini e profeti su Rai RadioTre, condotto da Gabriella Caramore: mi permette di aprire lo sguardo ad un orizzonte più ampio, mi aiuta ad una comprensione più profonda.
Ho letto diversi libri di Carlo Maria Martini, Giancarlo Ravasi, Luigi Giussani, mantengo una corrispondenza con diverse/i missionarie e religiosi.
Non mi sembra siano idioti i miei maestri, né considero necessariamente negative le eventuali differenze di visione.
La prima parte del mio intervento riguarda la necessità di contestualizzare le parole presenti nelle Scritture al fine di una loro migliore comprensione, segno di amore per la Parola del Signore e desiderio di realizzarla nel miglior modo possibile. Dunque non una questione di successo mondano ma al contrario di fedeltà alla Parola.
Fretta sì, visto che in realtà dovrei fare un lavoro piuttosto noioso che non ho voglia di fare e quindi saltabecco qui ogni momento per avere la scusa per distrarmi ma allo stesso tempo non voglio metterci troppo tempo. Ansia no, perché dovrei.
Prendo atto volentieri della buona formazione religiosa che Marco certifica di aver ricevuto (del resto ce lo aveva già detto altre volte), però direi che visti i risultati è stata un completo fallimento.
Per il resto posso rassicurarlo: non avevo alcuna intenzione di offendere i suoi insegnanti, è solo che tendo a dimenticare che gli altri non hanno dei gusti così bassi e triviali come i miei e quindi pensavo che sapesse dell’esistenza dei soliti idioti.
Se lo dici tu, Leo…
Comunque, la strategia dell’evitamento la conosco.
Pertanto faccio la domanda diretta a Leonardo: cosa ne pensi della necessità di contestualizzare i brani delle Scritture al fine di una più autentica fedeltà alla Parola? Secondo te a Dio importa che uno si sieda sulla sedia occupata in precedenza da una donna con mestruazioni? Oppure che ci si faccia un lungo bagno dopo aver fatto l’amore?
Scommetto di stanno già venendo in mente battute. Appunto, questo dimostra che quelle regole, considerate dettate da Dio, avevano un fine pratico nel periodo storico cui risalgono; lo stesso vale per la condanna dell’omosessualità. Oggi si potrebbero elaborare posizioni diverse che tengano conto dell’unico comandamento sempre attuale: “Ama Dio con tutto té stesso. Ama il prossimo tuo come te stesso”.
Che ne dici Leonardo?
Dico che forse una certa differenza tra Antico Testamento e Nuovo Testamento e che gli esempi un po’ cochons che piacciono a Marco sono appunto tratta dalla legge mosaica, che mi risulta noi non seguiamo più.
Dico anche che purtroppo nel caso specifico della morale sessuale quanto maggiore è la fedeltà al vangelo tanto più dura si fa la questione. Curiosamente, però, oggi molti fautori del “radicalismo evangelico” qui vorrebbero essere accomodanti come papi del Rinascimento o scaltri casuisti gesuiti.
La cosa incredibile, Leonardo, è che mi accorgo con stupore che molti cattolici [cristiani in genere] non riescono a distinguere il Talmud , che è la legge mosaica ancora vigente nella religione ebraica -dall’Antico Testamento che ha un approccio Cristologico totalmente avulso dal Talmud…
Io mi stupisco invece che alcuni qui hanno l’arroganza di sostenere, con consueto corredo di derisione nei confronti di altri, che la morale sessuale cattolica si basa esclusivamente su affermazioni di Gesù presenti nel Vangelo.
Dove Gesù si esprime riguardo il sesso pre-matrimoniale?
Dove Gesù si esprime riguardo metodi di contraccezione?
Dove Gesù condanna esplicitamente le relazioni omosessuali?
Dove Gesù sostiene che uno Stato laico non possa regolamentare le unioni omosessuali dando loro un profilo giuridico?
Dove Gesù parla di legge naturale?
Altra cosa che mi stupisce e che osservo da tempo è la tendenza a fingere di non capire la sostanza di un intervento che un commentatore fa sul blog.
Ma chi ha mai sostenuto che le regole del Levitico siano ancora in vigore?
Io non sono affatto un esperto in materia e, sebbene mi risulti che esistano comunità di ebrei ultra-ortodossi, io ho solo fatto un esempio di come appunto esistano norme, cosiddette date da Dio, che sono state completamente abbandonate e proprio questo dimostra come tali norme avessero un valore relativo e circoscritto al periodo storico cui risalgono.
Scossa del 3.8.
Niente di rovinoso, ma abbastanza per far tornare la paura e l’angoscia.
I nervi sono a fior di pelle e alcuni cedono.
Vorrei ricordare che questo post prima di trasformarsi nell’ennesima querelle teologico-dottrinale-biblico-sociale era stato lanciato da Luigi con un Padre Nostro che univa idealmente il Family Fest con i terremotati.
Ma evidentemente la disputa teologica è un argomento meno noioso e più avvincente.
Voi avete visto le immagini in Tv, ma altra cosa è viverle, vi assicuro.
Che qualcuno si vergogni un pochino.
Grazie.
Buona sera a tutti.
Consentitemi un OT.
Il buon Papa Benedetto XVI oggi ha detto questo:
“Noi vediamo che, nelle moderne teorie economiche, prevale spesso una concezione utilitaristica del lavoro, della produzione e del mercato. Il progetto di Dio e la stessa esperienza mostrano, però, che non è la logica unilaterale dell’utile proprio e del massimo profitto quella che può concorrere ad uno sviluppo armonico, al bene della famiglia e ad edificare una società giusta, perché porta con sé concorrenza esasperata, forti disuguaglianze, degrado dell’ambiente, corsa ai consumi, disagio nelle famiglie”
Per ciò che è in vostro potere, anche nel piccolo, pubblicizzatelo, fatelo sapere alla gente.
I giornalisti (non si offenda l’ottimo Luigi, non è riferito a lui), specie quelli “interessati” e “servetti” amici del potente e del tink tank di turno e del sistema (di m…..) egemone, silenzieranno….
dimenticavo…
certi gruppuscoli cattolici (dicono loro, ma s’ha da vedè…) faranno finta di non aver udito…
Come hai ragione Fides!
Non sono sicura di averla sentita questa …
mi sono girata, ma non ho capito bene.
Grazie al Papa che ha pregato per noi!
…Nessuna risposta finora…
Dove Gesù si esprime riguardo il sesso pre-matrimoniale?
Dove Gesù si esprime riguardo metodi di contraccezione?
Dove Gesù condanna esplicitamente le relazioni omosessuali?
Dove Gesù sostiene che uno Stato laico non possa regolamentare le unioni omosessuali dando loro un profilo giuridico?
Dove Gesù parla di legge naturale?
Fabi, se continua ancora dovremo far le valigie.
Mia moglie comincia ad avere crisi di tachicardia e il mio figlio maggiore ad ogni scossa va in panico.
Vi penso tantissimo cari amici…vi porto nel cuore. Spero che questo incubo termini al più presto perché possiate a riprendere in mano le vostre vite così profondamente scosse da questa cosa terrificante.
…Speriamo non salti fuori un De Mattei a dire che è il castigo di Dio…
5.1 mezz’ora fa…
Ma voi dove siete?
Non sentite?
Salvaci, Signore!
Dedico agli amici che si trovano nel terremoto queste parole dette dal papa venerdì alla Scala, al termine della Nona Sinfonia di Beethoven diretta da Daniel Barenboim:
Su questo concerto, che doveva essere una festa gioiosa in occasione di questo incontro di persone provenienti da quasi tutte le nazioni del mondo, vi è l’ombra del sisma che ha portato grande sofferenza su tanti abitanti del nostro paese. Le parole riprese dall’Inno alla Gioia di Schiller suonano come vuote per noi, anzi, sembrano non vere. Non proviamo affatto le scintille divine dell’Elisio. Non siamo ebbri di fuoco, ma piuttosto paralizzati dal dolore per così tanta e incomprensibile distruzione che è costata vite umane, che ha tolto casa e dimora a tanti. Anche l’ipotesi che sopra il cielo stellato deve abitare un buon padre, ci pare discutibile. Il buon padre è solo sopra il cielo stellato? La sua bontà non arriva giù fino a noi? Noi cerchiamo un Dio che non troneggia a distanza, ma entra nella nostra vita e nella nostra sofferenza
Ci siamo, Fabi, ed abbiamo sentito anche noi, qui in Veneto (io abito in provincia di Venezia), l’ultima scossa di poco fa: il Signore vi aiuti.
Un abbraccio a tutti.
Roberto 55
Ho visto adesso in televisione le immagini terrificanti del nuovo sisma. Veramente una grande prova, in tutti i sensi.
@ Fabricianus
“Io mi sforzo di testimoniarlo il Cristianesimo, cadendo ogni giorno, ma mi sforzo di testimoniarlo non di venderlo…”
Quale cristianesimo ? Quello cattolico o quello di Cristo ?
Caro Luigi, non capisco davvero: “Anche l’ipotesi che sopra il cielo stellato deve abitare un buon padre, ci pare discutibile. Il buon padre è solo sopra il cielo stellato? La sua bontà non arriva giù fino a noi? Noi cerchiamo un Dio che non troneggia a distanza, ma entra nella nostra vita e nella nostra sofferenza”
Traduco: Il buon Dio non sta solo in cielo ma la sua bontà arriva fino a giù ! Capisco bene ? Forse non gli hanno detto del terremoto, non gli hanno detto delle primavere arabe, dei tanti morti presenti e passati, dei tanti aborti e tutto il resto. Pensi che debbano dirglielo ? Non deve cercare un Dio buono, ma un Dio giusto. E Quello non entra di prepotenza se non aprono la porta. Lo dice lui :” Ecco, sto alla porta e busso. Se uno ode la mia voce e apre la porta, entrerò nella sua [casa] e prenderò il pasto serale con lui ed egli con me.” ( Riv. 3.20)
Un forte abbraccio a tutti gli amici e le amiche dell’Emilia-Romagna.
@ Ubi humilitas, ibi sapientia
“Per ciò che è in vostro potere, anche nel piccolo, pubblicizzatelo, fatelo sapere alla gente.”
Tranquillo sarà fatto ! Puoi farlo anche tu. – “soloinitalia.com” – Così lo sapranno tutti. “icostidellachiesa.it”
Scusatemi
ma io non ho parole
@ Leonardo
“Dico che forse una certa differenza tra Antico Testamento e Nuovo Testamento e che gli esempi un po’ cochons che piacciono a Marco sono appunto tratta dalla legge mosaica, che mi risulta noi non seguiamo più.”
Se per “noi” intende i cattolici è vero. Ma la tua affermazione non è vera se applicata ai cristiani (seguaci di Cristo) perché per quelli alcuni aspetti sono ancora in vigore.
Un es.” Poiché l’anima della carne è nel sangue, e io stesso ve l’ho messo sull’altare per fare espiazione per le anime vostre, perché è il sangue che fa espiazione mediante l’anima [in esso] Di conseguenza ho detto ai figli d’Israele: “Non dovete mangiare il sangue di nessuna sorta di carne, perché l’anima di ogni sorta di carne è il suo sangue. Chiunque lo mangi sarà stroncato”. ”</i< ( Lev 17.11-14) Questo è il motivo per cui il sangue di Gesù doveva essere sparso, altrimenti non sarebbe stato un sacrificio accettabile.
Questa disposizione non era stata data solo agli ebrei, ma ancora prima, a Noè quindi ha valore per tutto il genere umano :” E Dio proseguì, benedicendo Noè e i suoi figli e dicendo loro:… Ogni animale che si muove ed è in vita vi serva di cibo. Come nel caso della verde vegetazione vi do in effetti tutto questo. Solo non dovete mangiare la carne con la sua anima, il suo sangue. E, oltre a ciò, richiederò il sangue delle vostre anime. Lo richiederò dalla mano di ogni creatura vivente; e dalla mano dell’uomo, dalla mano di ciascuno che gli è fratello, richiederò l’anima dell’uomo.” (Gen 9.1.11)
Questo comando è tutt’ora in vigore, è ribadito da Pietro in Atti – “Allo spirito santo e a noi è parso bene di non aggiungervi nessun altro peso, eccetto queste cose necessarie: che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e da ciò che è strangolato e dalla fornicazione. Se vi asterrete attentamente da queste cose, prospererete. State sani!” (At 15:22, 28, 29)
Il divieto includeva la carne col sangue in essa (“ciò che è strangolato”).
Perciò quando gli Apostoli, e i Seniori nel Concilio in Gerusalemme dichiararono che i Gentili non fossero obbligati a farsi circoncidere, né ad osservar le leggi Mosaiche, esclusero dall’obbligo quella d’astenersi dal sangue, e da strangolate bestie per cibo In vigore dal tempo degli apostoli.
Il concilio di Gerusalemme comunicò la decisione alle chiese cristiane perché la osservassero. (At 16:4) Circa sette anni dopo che il concilio di Gerusalemme aveva emanato il decreto, i cristiani si attenevano ancora alla ‘decisione di astenersi da “ciò che è sacrificato agli idoli come pure <b<dal sangue e da ciò che è strangolato e dalla fornicazione’”. (At 21:25) E più di cent’anni dopo, nel 177 E.V., a Lione, ai nemici religiosi che accusavano i cristiani di mangiare bambini, una donna di nome Biblide disse: “Come potrebbero mangiare bambini costoro, cui è proibito persino di cibarsi del sangue di animali senza ragione?” — Eusebio, Storia ecclesiastica, V, I, 26.
A questo proposito Tertulliano (ca. 160-230 E.V.) fece notare nell’Apologetico (IX, 13, 14): “Siete in errore verso i cristiani; e dovreste arrossirne. Noi non abbiamo tra i nostri alimenti neppure il sangue degli animali e per questo ci asteniamo anche dalla carne d’animali soffocati o morti da sé, per non essere in nessun modo contaminati dal sangue anche sepolto dentro le viscere. Tanto è vero che per torturare i cristiani porgete loro anche dei sanguinacci, perché siete ben certi che sono un cibo a loro proibito e per suo mezzo voi volete traviarli” Minucio Felice, avvocato romano vissuto fin verso il 250 E.V., rimarcò lo stesso fatto scrivendo: “A noi non è lecito né di assistere né di venir a conoscenza di un omicidio, e tale è il nostro orrore del sangue umano, che neppure vorremmo assaggiare il sangue nei cibi degli animali commestibili”. — Ottavio, XXX, 6.
Ma non tutti condividono questo atteggiamento.
Caro Luigi,
anche a me ha tanto colpito e commosso il canto del Padre Nostro!
Da un lato, è’ evidente che l’apparato clericale (che non è la Chiesa), anziché aiutare la missione salvifica della Chiesa, può essere un ostacolo, a volte devastante, quando non segue fedelmente il Vangelo.
Perché – rimanendo all’ultimo scandalo – è vero che dalle carte sottratte alcuni curiali fanno una pessima figura, ma i curiali non sono la Chiesa e le scartoffie trafugate non sono la tragedia della Chiesa.
La tragedia per la Chiesa è un’altra: è il fatto che – come ha detto il Papa – Dio oggi è il grande sconosciuto nelle terre d’Europa. E le genti che brancolano nel buio alla ricerca del Salvatore non riescono a incontrarLo e riconoscerLo.
Ma dall’altro lato, è evidente che anche oggi – ne è un esempio Milano – la grande, misteriosa presenza di Cristo continui ad affascinare e a raggiungere la vita di tanti. E’ questo deve sollevarci!
C’è in giro un grande bisogno del Vero Dio, del Dio personale di Gesù Cristo. E quel Padre Nostro intonato insieme, significa che si vuole e si può incontraLo, insieme al Papa, insieme alla Chiesa.
Saluti a tutti!
@ luca73
“è vero che dalle carte sottratte alcuni curiali fanno una pessima figura”
E non è ancora finita ! Vedi un po’ qui ! e il Risultato di una visita festosa vedi
@ sal-gioab:
testimoni di geova?
Mi dispiace non ho bisogno di nulla. Vi prego di non bussare più alla mia porta. Addio.
Senti, mi dici cosa vi danno per rompere l’animo alla gente a casa? E mi dici cosa ti hanno promesso per presidiare (con risultati fallimentari, per non dire nulli!) questo e altri blog cattolici?
Io immagino ti/vi abbiano promesso un buon gruzzoletto. Mi sbaglio di tanto?
E non rispondermi con citazioni estrapolate dalla vostra bibbia taroccata.
Sii per una volta onesto. E usa educazione verso chi ti ospita in blog seri. E non andare continuamente off-topic.
Io e gli altri utenti seri del blog vogliamo scambiarci opinioni e riflettere sugli spunti interessanti offerti da Luigi e non ne possiamo più di interventi che denotano solo odio verso Colui in cui crediamo.
Addio!
@ luca73
Vedi che sei scorretto ? Prima fai le domande e poi scappi. Hai una “fifa blu” !
Cmq rispondo poi se ti va leggi se no non importa.
Quello che tu chiami “rompere l’anima alla gente in casa” corrisponde a : “E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di annunciare che Gesù è il Cristo.” (Atti 5.41-42 CEI 2008)
l’espressione “di casa in casa” traduce il greco kat’ òikon. Qui katà è usato in senso “distributivo”. Pertanto, la predicazione dei discepoli era ‘distribuita’ da una casa all’altra. Atti 20:20,dice: “non mi sono mai tirato indietro da ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi, in pubblico e nelle case, ( Atti 20.20 CEI 2008)
Luca 8:1, Gesù predicava “di città in città e di villaggio in villaggio”.
Tu mi chiedi di non risponderti con citazioni estrapolate dalla “nostra Bibbia”. Bene tutte le citazioni sono dalla CEI 2008 e puoi controllare, ma se non conosci cosa richiede da te il Signore, è abbastanza strano che tu possa esprimere un parere così secco. Dovresti prima accertarti di cose c’è scritto, poi controllare se è vero o fasullo, poi esprimere un giudizio altrimenti è solo pre-concetto.
“Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. “ ( 1 Tess. 5.21 CEI 2008)
Se scambi opinioni puoi farlo anche su questo. C’è qualcosa che non ti torna ? Detto male ? Non è tutto logico ?
@ sal-gioab: io fifa blu? di chi? dei geovisti? Non penso proprio.
Comunque non mi hai risposto. Io ti ho chiesto cosa ti/vi danno (quanti soldi cioè) per venire a casa e per rompere nei blog cattolici e tu non mi hai risposto.
Hai citato un passo degli Atti degli Apostoli (“E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di annunciare che Gesù è il Cristo.”), che però chiaramente non può essere applicato a voi geovisti, che disconoscete apertamente la divinità di Gesù Cristo.
Poi addirittura ha citato un brano del Vangelo di San Luca (“Gesù predicava “di città in città e di villaggio in villaggio”) che riguarda specificamente Gesù. Ti ritieni pari a Nostro Signore? Sei affetto da una sindrome psicotica grave?
Sai, Gesù chiamava Dio “Abbà” (cioè papà). Questo va bene a voi geovisti?
Da oggi seguirò il consiglio degli “illuminati” del blog (Clodine, Fabricianus e tanti altri) che consigliano di lasciarti perdere e di non leggere nemmeno i tuoi noiosi e verbosi interventi.
“Non ragioniam di lor, ma guarda e passa” (Dante Alighieri)
@ luca73
Quanti soldi ?
A me nessun umano dà niente. Per quanto ne so, neanche agli altri con qualche eccezione. ( ma ti ricordo che io non ne faccio parte)
Nell’ambito dei TdG ci sono alcuni che sono definiti “missionari o sorveglianti” e ricevono un compenso che sta intorno ai 100€ (cento) al mese ma potrei sbagliare, perché è un’informazione indiretta e non recente , dato che io non li ho mai presi.
Questi “missionari o sorveglianti” hanno lasciato la loro casa e lavoro e vengono assegnati in ogni parte del mondo, singoli o a coppie (coppie sono preferite). D’altro canto quell’organizzazione, non prendendo neanche l’8×1000 e dovendo provvedere alla costruzione di “sale” a causa del continuo afflusso non ha la possibilità di allargarsi molto.
Il ruolo di “missionario o sorvegliante“ può essere svolto per un periodo di tempo più o meno lungo, a scelta. Se e quando ne fanno richiesta possono tornare a casa. Ma almeno 2 anni è il minimo. (Credo, o 3 )
Se vuoi sapere come vivono, posso dirti che vengono ospitati presso famiglie private per una settimana e ogni settimana si spostano ad un altra che provvede all’ospitalità nell’ambito della zona che stanno visitando. I pasti sono forniti dalle famiglie di quella zona, un giorno una, un giorno un’altra, e praticamente sono sempre inviatati. Alle volte capita che in quella zona qualche famiglia ha una casa vuota e la concede in uso gratuito, oppure lascia la propria casa alla coppia che ospita e la famiglia proprietaria si sposta presso parenti. Così per loro le spese sono ridotte e spesso ricevono doni dalle famiglie della zona visitata, a volte c’è un meccanico che aggiusta l’auto, a volte c’è chi ha un negozio che regala loro oggetti del suo negozio, (abiti, oggetti) chi ha l’alimentari regala cibi, chi fa l’assicuratore regala l’assicurazione ecc.Ma sempre liberamente senza richieste. Ogni famiglia della zona partecipa al sostentamento degli amici in visita che riescono a tornare nella stessa zona ogni sei mesi circa a volte anche dopo un anno. Spesso hanno i loro stessi parenti che li sostengono, a volte sono coppie non più giovanissime magari hanno la loro pensione e in una realtà dove tutti partecipano in qualche modo, si adempie la promessa di non essere un : “costoso peso,” ( 1 Tess. 2.9) e vedere all’opera la promessa di Gesù : “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non vi procurate oro né argento né rame per le borse delle vostre cinture, né bisaccia da cibo per il viaggio, né due vesti, né sandali né bastone; poiché l’operaio merita il suo cibo.” ( Mt. 10.8-10)
Se vuoi sapere altro …
p.s lo so che sei in prode guerriero che non indietreggia.
1. “Hai citato un passo degli Atti degli Apostoli (“E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di annunciare che Gesù è il Cristo.”), che però chiaramente non può essere applicato a voi geovisti, che disconoscete apertamente la divinità di Gesù Cristo.”
Se puoi indicarmi dove Gesù ha mai indicato di essere divino te ne sarei grato. Ricordo che si definiva “figlio dell’uomo” e mi pare anche che di notte si ritirava a “pregare”, ma chi pregava se lui era divino ?
2. Tutti gli Israeliti si definivano “figlio di Dio” perché facevano parte del popolo eletto ed erano stati dichiarati “figli di Dio” da Dio stesso : “Allora tu dirai al faraone: Dice il Signore: Israele è il mio figlio primogenito. Io ti avevo detto: lascia partire il mio figlio perché mi serva! Ma tu hai rifiutato di lasciarlo partire. Ecco io faccio morire il tuo figlio primogenito!». ( Eso4.22-23 CEI) Visto ?
3. “Poi addirittura ha citato un brano del Vangelo di San Luca (“Gesù predicava “di città in città e di villaggio in villaggio”) che riguarda specificamente Gesù. Ti ritieni pari a Nostro Signore? Sei affetto da una sindrome psicotica grave?”
Veramente no, credo diricordare che era un comando per tutti i suoi seguaci “Gesù mandò questi dodici, dando loro questi ordini: “Non andate per la strada delle nazioni, e non entrate in una città samaritana; ma andate piuttosto di continuo alle pecore smarrite della casa d’Israele…Ora chiamò a sé i dodici e cominciò a mandarli a due a due.. Andate dunque e fate discepoli di persone di tutte le nazioni, …Ora chiamò a sé i dodici e cominciò a mandarli a due a due,.. E diede loro ordine di non portare nulla per il viaggio eccetto un solo bastone, non pane, non bisaccia da cibo, non denaro di rame nella borsa della loro cintura, ma di calzare i sandali e di non indossare due vesti…. Inoltre, disse loro: “Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non andate via da quel luogo. E dovunque un luogo non vi riceva e non vi ascolti, uscendone scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi in testimonianza a loro”. E, usciti, predicarono affinché la gente si pentisse;..” ( Mt 10.5;Mc. 6.7; Mt 28.19; Lc 6.7-13)
4. “Sai, Gesù chiamava Dio “Abbà” (cioè papà). Questo va bene a voi geovisti?”
Si va molto bene, lo ha detto lui, ma se chiamava Dio “abba”, se lo pregava non poteva essere lui Dio no ? Disse a Maria : “Ma va dai miei fratelli e di’ loro: ‘Io ascendo al Padre mio e Padre vostro e all’Iddio mio e Iddio vostro’” ( GV. 20.17) Se quindi anche Gesù aveva un Dio non poteva essere lui Dio. Se poi vuoi puo riflettere anche su ciò che dice Paolo : “ riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti, Gesù Cristo, nostro Signore Per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia dell’apostolato per ottenere l’obbedienza alla fede da parte di tutte le genti, a gloria del suo nome;” ( Rm 1.4 CEI)
Se fu costituito figlio “mediante la risurrezione” prima della risurrezione non c’era il Figlio seconda persona della trinità, quindi Dio e lo S.S. erano soli o no ?
Tu puoi fare come ti pare, alle domande io rispondo, forse in modo capillare per chi non conosce, ma cerco di rendere chiaro il senso. Del resto Salomone sentiva le due campane, ma non sono molti ad essere sapienti come lui. Tu puoi dimostrarlo !
@ sal-gioab
Io frequento questo (ed altri blog cattolici) perchè desidero dialogare con altre persone di fede. Io non voglio essere offeso , nè tantomeno sentire insultati il Dio di Gesù Cristo, la Santa Vergine, la Chiesa, il Papa, i Santi, ecc.
Fatta questa doverosa premessa di merito, io ti invito semplicemente ad essere almeno un tantino più onesto nei tuoi giudizi e meno arrogante con chi la pensa diversamente da te – e soprattutto con chi ti ospita gentilmente nel suo blog, parlo del dott. Luigi Accattoli.
Ribattere le tue osservazioni capziose ed inconcludenti, non è mio interesse e mi (ci) porterebbe ben al di fuori dallo spirito (e dal motivo di essere) di questo piacevole blog.
Una cosa però mi preme dire a te (e a tutti i geovisti): ogni evidenza deve essere usata correttamente; non è intellettualmente onesto togliete una citazione dal suo proprio contesto.
E’ regola generale accertarsi che ciò che si vuole dire sia esattamente ciò che l’autorità citata intendeva dire. Altrimenti una qualsiasi citazione può essere usata (ed abusata) per svariate finalità, anche contrastanti con quella finalità che l’autorità citata intendeva significare.
Ogni frase – e ogni episodio – della Bibbia ha senso solo se non estrapolata dal suo contesto. E aggiungerei, se non viene disgiunta dal suo superiore criterio ermeneutico, che è la Persona di Gesù Cristo.
Un’ultima osservazione: Gesù ha detto che solo l’amore sarebbe stato il segno distintivo dei suoi veri discepoli (Giov. 13:34) ed ha aggiunto che “ovunque due o tre si radunano nel mio nome Io sarò in mezzo a loro (MT. 18:20).
Per quanto riguarda i veri Cristiani, la Bibbia dice che “non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo, nel quale possiamo essere salvati” (Atti 4:10-12) ed è quello di Gesù Cristo (v.10).
Quello di Gesù è quindi l’unico Nome a cui i Cristiani devono fare riferimento, in quanto Egli è l’unico Salvatore, attributo questo che nelle scritture ebraiche viene sempre riferito a Dio (ad esempio Isaia 43:11, 45:21, Gioele 2:32, ecc.) e che nelle scritture cristiane viene sempre applicato a Gesù (ad esempio Tito 3:4-5, Romani 10:13, ecc.).
Non penso di averti convinto e spero (e prego) che tu, come tutti, possiamo accostarci ai misteri della vita con umiltà e sincerità di analisi.
Tanti saluti!
P.S. parliamo di cose attinenti al blog e non perdiamoci in sfide personali.