Il mio libretto su Papa Bergoglio è in libreria nella collana della Edb “Fare il punto attualità” con il titolo Il vescovo di Roma. Gli esordi di Papa Francesco. Io volevo intitolarlo “Francesco dei poveri e della misericordia” ma con gli editori è raro che tu la spunti. Qui ne puoi vedere la copertina e leggere qualcosa cliccando sulle parole Premessa, Indice, Copertine. Qui trovi la pagina che gli ha dedicato l’editore. Ad attirare lettori, nel primo commento riporto il paragrafo più ventoso del volumetto.
Il mio libretto su Papa Bergoglio è in libreria
43 Comments
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Si affida alla spensierata volontà divina. Ecco il paragrafo pieno di vento che annunciavo nel post: Chi l’osserva a volte trema per lui: perché si offre inerme alle folle, perché beve il mate che gli viene offerto da sconosciuti, perché ridice con le parole di tutti i giorni un Vangelo che ha secoli di glosse, e non le vuole richiamare. Perché non cerca mediazioni e dice quello che pensa. Chi l’osserva trema ma anche s’avvede che lui non trema. Una forza serena lo caratterizza, un convincimento delle proprie ragioni che appare profondo come la sua fede. Credo che quell’allegria – o se vogliamo: quella serenità nella tempesta – gli venga da un atto di affidamento che non è solo personale. Egli a nome della Chiesa affida la preoccupazione del domani alla più ampia e spensierata e imprevidente volontà divina (sono aggettivi di Hans Urs von Balthasar, teologo gesuita, che qui vengono a proposito) e così si libera dell’angoscia dei calcoli e delle premonizioni. [pagina 144]
Editori di tutto il mondo, ravvedetevi! Come si fa a bocciare “Francesco dei poveri e della misericordia”?! E perché allora non intitolarlo, per dire, “Bollettino vescovile romano, vol.1”? Il prossimo come lo chiamiamo: “La fase intermedia di Papa Francesco”?
Vi va di lusso perché il nome dell’autore vale (e stravale) l’acquisto. Però, davvero, che fantasia dirompente…
Nikolai chiede perche giuornalisti vaticanisti di paese capitalista che finito capitali scrive libri su Patriarca chiesa Roma? Nikolai crede loro scrive per amore di Patriarca e nuon per vile denaro.
Allora Nikolai chiede perche giuornalista nuon cuorregge da solo sua bozza libro, puoi salva formato elettronico pdf e distribuisce gratuitamente?
Rosso Nikolai ama copy-left e non copy-right.
Nikolai spera mai persone nascuoste o travestimento fa Sieg Heil.
Nikolai scusa se domande impertinientie. Nikolai crede incasso diritti libro amico giuornalista tutti versare beneificienzia puovueri.
Nikolai scusa saluta e punisce solo, stasera non fa bevuta.
Fratello Nikolai, comprendo il tuo dissentire, ma, vedi, amico mio,tu vieni dalla rossa Russia dove allo scrittore viene negato il compito di trasmettere, di interrogare, investigare. Le resta solo il piacere di narrare, ma il narrare, agirando la menzogna, non porta frutto-Nella Russia rossa non c’è molto da raccontare eccetto i carrarmati che avanzano , minacciosi, su Kiev…
Diceva Leonardo Sciascia che “il nome di uno scrittore, il titolo di un libro, possono a volte, e per alcuni, suonare come quello di una patria”. Ecco, credo che questo assioma racchiuda una grande saggezza, un comune sentire.
Se un autore in ciò che scrive trasmette verità, maturità, vigore, allora ci si deve fermare e fare una lunga festa in mezzo al deserto di menzogne che circonda l’esistenza. Per molto tempo non capiterà più una simile fortuna.
Sono sicura che anche Dio leggerà in segreto questo libro. Pagine che raccontano cosa vuol dire essere ” Vescovo di Roma”, “Papa”, “Roccia”: un grande compito legato indissolubilmente ad un nome: Francesco. Un nome denso di responsabilità che non consente fallimenti. Un nome che vivrà oltre quelle pagine, assai più a lungo , eternamente, perché scritto nel cielo-
Personalmente sono molto contento & rassicurato che Francesco affidi A NOME DELLA CHIESA, quindi pure mio e di tutti quanti, le preoccupazioni del domani alla piu’ ampia , spensierata e imprevidente volontà divina… tanto piu’ quanto piu’ si fa angusta, ossessionata e iperprevidente la nostra visione del futuro.
Così nonostante i calcoli e le premonizioni , e le fosche previsioni conseguenti, con cui spesso rendiamo l’aria irrespirabile, il vento di Gesù Cristo continua a soffiare , a liberare e a salvare quelli che noi rinunciamo a visitare con il nostro plumbeo pessimismo individualista.
Dal portavoce Lombardi:
Papa Francesco non si recherà questa sera al Seminario Romano per una lieve indisposizione con qualche linea di febbre, per cui il medico gli ha consigliato di rinunciare all’impegno previsto e di riposare. F.Lombardi
Luigi, e l’omelia di stamattina a Santa Marta?
Scusa, Clodine, ma davvero pensi che “fratello Nikolai” sia un russo autentico?
Non ti dire niente suo cuognuome?
Non ti dire niente suo cuognuome?
http://it.wikipedia.org/wiki/Vissarion_Grigor%27evi%C4%8D_Belinskij
Sara1, avevo controllato anch’io su Wikipedia. Ma non penso che il nostro “fratello Nikolai” sia un redivivo “Vissarion Grigor’evi? Belinskij”. Comunque io mi diverto a leggerlo, il nostro Nikolai. A vuolte essere muolto simpatico. Si dire cosi in italianico? 🙂
Toh! Non ci avevo pensato! … voi chi dite chi sia!? Perché io non ho proprio la più vaga idea…
Qualcuno qualche post fa ha azzardato qualche nome.
Ieri ne ha scritto uno che mi è sembrato riconoscibilissimo,
Lorenzo che non sia russo e’ certo ma da appassionata di letteratura il cognome mi era familiare. Magari rappresenta qualche cosa.
..mmm…ho capito..però..mah..non credo…
no, lazzaro certo che non credo sia un russo! Dai, non penserai che l’abbia bevuta! Però, mi piace stare al gioco…e il personaggio, a prescindere, m’intriga perché non ho la più pallida idea di chi si nasconda dietro lo pseudonimo. Non ho associato il filosofo Belinskij, a belinsk -cognome comunissimo nei paesi dell’est – è una sciarada apparentemente priva di nesso. A meno che…
Il nome Nicolaj ricorda Stavrogin personaggio dei demoni ispirato da Bakunin e siamo dalle parti di Belinskij.
Qualcuno gioca a fare rivoluzionario….
🙂
Piccuolo Nikolai nuon accetta assuolutamente diventare arguomiento di frequentiatuori blog di nuostro amico giuornalista vaticanista di paese capitalista che finito capitali.
Qui tutte infuormazioni su Nikolai. Ora Nikolai vuolere nuon piu parlare di lui ma suolo di libro di amico giuornalista vaticanista che arguomentuo di tema bluogguo che merita piu attenzione di piccuolo valuoroso Nikolai e di putridi zuombie suoi nemici!
http://callofduty.wikia.com/wiki/Nikolai_Belinski
http://youtu.be/7EOLiFWAfTk
non sarai questo…spero..!!!
Ok Niki, un tocco surreale di pazzia ci mancava!!
🙂
http://youtu.be/2Kwh11Wtd5M
e questo….
..mmm…Gesù Gesù : O
sara mia…ma che davero!!??
cavolo…..
Belinsk non è Belinski, “belìn”!
Ma accontentiamo il nostro “fratello Nikolai”. Non parliamo più di lui.
Meglio tornare alla “ampia e spensierata e imprevidente volontà divina”!
http://isfclan.forumfree.it/?t=53091449
Più che belin sturmtruppen nichiliste.
Bravo cuompagniuo Lazaro! Parlare di cita “ampia e spensierata e imprevidente volontà divina”. Che essere muoltuo lungivedentie di noi e mandato Patriarca di altro parte di mondo. Cuompagnio Lazaro sciuolte bende e risuorto a impuortante arguomentio. Nikolai crede che Lazaro mai fare fatto Sieg Heil questo motivo rivolto te solo parola!
Saluta.
“Piccuolo Nikolai nuon accetta assuolutamente diventare arguomiento di frequentiatuori blog di nuostro amico giuornalista vaticanista di paese capitalista che finito capitali.”
Piccolo Nikolai, mi potresti spiegare cortesemente perché sempre definisci il nostro paese “paese capitalista che finito capitali.”? Cosa c’è di sottinteso in questa definizione? Potresti chiarirlo, per piacere?
Se accetti di dire solo questo, ti sarò sinceramente grata.
Paese capitalista rispetto alla Russia (ex comunista) che ha finito i capitali e’ evidente.
Principessa ecco il Papa di stamane al Santa Marta: “Quando Paolo ha bisogno di spiegare il mistero di Cristo, lo fa anche in rapporto, in riferimento alla sua Sposa: perché Cristo è sposato, Cristo era sposato, aveva sposato la Chiesa, il suo popolo. Come il Padre aveva sposato il Popolo di Israele, Cristo sposò il suo popolo. Questa è la storia dell’amore, questa è la storia del capolavoro della Creazione! E davanti a questo percorso di amore, a questa icona, la casistica cade e diventa dolore. Ma quando questo lasciare il padre e la madre e unirsi a una donna, farsi una sola carne e andare avanti e questo amore fallisce, perché tante volte fallisce, dobbiamo sentire il dolore del fallimento, accompagnare quelle persone che hanno avuto questo fallimento nel proprio amore. Non condannare! Camminare con loro! E non fare casistica con la loro situazione”.
A chi ha avuto la disgrazia di un fallimento. Quando uno legge questo, è stata la sua riflessione, “pensa a questo disegno d’amore, questo cammino d’amore del matrimonio cristiano, che Dio ha benedetto nel capolavoro della sua Creazione”. Una “benedizione – ha avvertito – che mai è stata tolta. Neppure il peccato originale l’ha distrutta!”. Quando uno pensa a questo, dunque, “vede quanto bello è l’amore, quanto bello è il matrimonio, quanto bella è la famiglia, quanto bello è questo cammino e quanto amore anche noi, quanta vicinanza dobbiamo avere per i fratelli e le sorelle che nella vita hanno avuto la disgrazia di un fallimento nell’amore”. Richiamandosi infine a San Paolo, Papa Francesco ha sottolineato la bellezza “dell’amore che Cristo ha per la sua sposa, la Chiesa!”
Un Cristo troppo scapolo. “Anche qui dobbiamo stare attenti che non fallisca l’amore! Parlare di un Cristo troppo scapolo: Cristo sposò la Chiesa! E non si può capire Cristo senza la Chiesa e non si può capire la Chiesa senza Cristo. Questo è il grande mistero del capolavoro della Creazione. Che il Signore ci dia a tutti i noi la grazia di capirlo e anche la grazia di mai cadere in questi atteggiamenti casistici dei farisei, dei dottori della legge”.
Evviva! Acquistato il libro di Luigi
Sara, io chiedo al piccolo Nikolai il sottinteso dell’espressione ( che credo ci sia nella sua testa). Altrimenti sarebbe troppo semplice, non ti pare?
Aspetterei la sua risposta.
“Quando uno pensa a questo, dunque, “vede quanto bello è l’amore, quanto bello è il matrimonio, quanto bella è la famiglia, quanto bello è questo cammino…”
Ma il Papa lo sa che molti matrimoni celebrati in chiesa sono fasulli? E che la bellezza dell’amore, della famiglia e del cammino insieme e via dicendo spesso si rivela solo una chimera che svanisce al primo soffio di vento? Vive in questo pianeta, il Papa, o nel paese che non c’è ?
Trovo che i luoghi comuni sono di una banalità sconcertante, anche quando vengono proposti da un papa.
A proposito di Russia
http://www.corriere.it/esteri/14_febbraio_28/kiev-duemila-soldati-russi-invadono-crimea-e35d8ace-a0b2-11e3-b6e1-915c31041614.shtml
Unico articolo di vero giuornalista letto su Avvenire giornale vescovi.
http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/Un%20grande%20pasticcio%20in%20cui%20i%20protagonisti%20agiscono%20al%20contrario.aspx
Complimenti, Luigi !
Berntornato, Marco !
Buona notte a tutti !
Roberto 55
Caro Luigi leggero’sicuramente il tuo libro ma ti faccio una domanda che non vuole essere polemica. Non ti sembra che oggi tutto il capitolo “religione cristiana”sia semplificato in un mi piace/non mi piace sulla figura del Papa? La figura del Papa e’importante certo ma si puo’scadere nella papolatria! Per esempio uno scrittore cattolico oggi potrebbe scrivere tante cose su molti arg9omenti ma tutti TUTTIscrivono solo sul Papa! Sapere ogniinima cosa su Bergoglio e’importante certo ma non penso che sia fondamente per la vita di un uomo:lw vere sfide i veri temi roventi su cui si gioca TUTTO oggi sono ben altri. Parlare solo e sempre del Papa intereessarsi soli e sempre al Papa lo rende una specie di TOTEM come
quallcuno lo ha soprannominato… Io se avessi scritto un libro su di lui lo avrei intitolato Il Totem Francesco.
insomma secondo me il cristianeesimo e’messo davvero male se si fa del Papa un Totem o un idolo! o l’unico argomento di conversazione!
“La figura del Papa e’importante certo ma si puo’scadere nella papolatria!”
Ma quale “papolatria”!!
Da dove ha tolto fuori questo orribile neologismo?
Mi dia retta: lasci perdere sia la “papolatria” sia il “totem”.
Sono termini che fanno ridere i polli.
dammi di imparare a sopportare gli altri,
ben consapevole dello sforzo che gli altri fatto per sopportare me…
Discepolo hai ragione, probabilmente si esagera con l’attenzione al Papa. Ma dipende come se ne parla: poniamo per intrattenersi sull’aneddotica, o per interrogarsi sulla “Riforma della Chiesa in uscita missionaria” come suonava il tema che ho trattato a Cagliari. Sull’aneddotica e anche sulla disputa pro e contro si esagera, nell’interpretazione si fa poco. Io tento l’interpretazione.