“La Santa Sede ha appreso con preoccupazione la notizia dell’arresto del cardinale Zen e segue con estrema attenzione l’evolversi della situazione”: così ieri il portavoce vaticano, con il tono di chi trattiene il respiro nello sconcerto per una bruttissima notizia. Il cardinale, 90 anni, già arcivescovo di Hong Kong, era stato arrestato mercoledì per “collusione con forze straniere” ed è stato rilasciato ieri su cauzione. Nei commenti le poche notizie che si hanno e la mia filiale solidarietà.
Aggiornamento al 13 maggio – al commento 7 una dichiarazione del cardinale Parolin sulla vicenda Zen
Vatican News 1. Il cardinale Joseph Zen Ze-kiun era stato arrestato nella serata di mercoledì dalla sezione della polizia costituita per vegliare sulla sicurezza nazionale cinese ed è stato interrogato nella stazione delle forze dell’ordine di Wan Chai. L’accusa nei confronti del cardinale è di “collusione con le forze straniere”, in relazione al suo ruolo di amministratore del 612 Humanitarian Relief Fund, fondo che ha sostenuto i manifestanti pro-democrazia nel pagamento delle spese legali o sanitarie che dovevano affrontare. Il cardinale salesiano è stato uno degli amministratori fiduciari dell’organizzazione, istituita nel 2019 e sciolta nell’ottobre dello scorso anno. Oltre a Zen, le autorità hanno arrestato anche altri promotori del Fondo, tra cui la nota avvocatessa Margaret Ng, ex deputato dell’opposizione, l’accademico Hui Po-keung e la cantautrice Denise Ho. Il loro fermo è stato confermato da fonti legali di Hong Kong. Anche loro, secondo i cronisti hongkonghesi, sarebbero stati rilasciati su cauzione.
I media locali hanno riferito che l’indagine della polizia, iniziata a settembre scorso, si è concentrata su una presunta “collusione” con forze straniere, in violazione della legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino nel giugno 2020. Già nei mesi scorsi, alcune testate giornalistiche di Hong Kong accusavano il vescovo emerito di aver incitato gli studenti a rivoltarsi nel 2019 contro una serie di misure governative. Zen, in passato, si era esposto anche in prima persona per aver criticato il Partito Comunista cinese denunciando pressioni e persecuzioni sulle comunità.
https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2022-05/cardinale-zen-arresto-hong-kong-santa-sede.html
Vatican News 2. La Chiesa cattolica di Hong Kong è “estremamente preoccupata per le condizioni e la sicurezza” del cardinale Joseph Zen Ze-kiun e offre “speciali preghiere per lui”. È quanto afferma una nota della Diocesi cinese pubblicata giovedì. L’accusa nei confronti del cardinale, vescovo emerito di Hong Kong, è di “collusione con le forze straniere”, in relazione al suo ruolo di amministratore del 612 Humanitarian Relief Fund, fondo che ha sostenuto i manifestanti pro-democrazia nel pagamento delle spese legali o sanitarie che dovevano affrontare.
“Abbiamo sempre sostenuto lo stato di diritto – si legge ancora nella nota – confidiamo che in futuro continueremo a godere della libertà religiosa a Hong Kong in base alla Legge fondamentale. Esortiamo la polizia di Hong Kong e le autorità giudiziarie a trattare il caso del cardinale Zen in conformità con la giustizia, tenendo in considerazione la nostra concreta situazione umana. Come cristiani, siamo fermamente convinti che: ‘Il Signore è il mio pastore; nulla mi manca’. (Sal. 23:1)”.
https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2022-05/cardinale-zen-hong-kong-diocesi-preoccupazione.html
Gli chiedo di benedirmi. Conosco bene il cardinale Zen per averlo più volte incontrato e intervistato nei decenni, trovandolo sempre disponibile e cordiale. Non condivido la sua protesta pubblica contro l’accordo della Santa Sede con la Cina sulla nomina dei vescovi (2018). Disapprovo i toni aspri con cui ha più volte accusato il cardinale Parolin di “tradire” i veri cattolici cinesi fedeli al Papa cercando un accordo con il governo di Pechino dal quale – sostiene – non potranno venire che “danni” alla Chiesa di Cristo. Ma sono sicuro della sua lealtà e della rettitudine del suo operato. Ha novant’anni, lo guardo come si guarda a un padre nella fede. E’ un perseguitato e gli chiedo, idealmente, di benedirmi.
Non è certo facile comprendere quale sia il discernimento più adeguato in situazioni così complesse. Ed è difficile conoscere l animo profondo di una persona, tanto più non frequentata assiduamente. Ma come è bello il dono della ricerca intensa e libera del vero, senza ripiegamenti e compromessi fasulli.
https://gpcentofanti.altervista.org/domande-ad-avvenire/
L’ cardinale Zen ha 90 anni , con lui si chiude una generazione di cardinali estremamente combattivi e fieri ,oggi si direbbe fieramente identitari: alcuni sono morti come il cardinale Meisner e il cardinale Caffarra, altri ancora vivi anche se vivono ignorati ai margini della Chiesa.
Nonostante le parole retoriche sugli ” anziani” di cui si dovrebbe rispettare la saggezza , non pare c che in questa Chiesa i membri anziani siano particolarmente rispettati o ascoltati. Anzi vengono trattati un po’ con sufficenza. Il cardinale Zen venne apposta a Roma per incontrare il papa Francesco ma non fu neppure ricevuto. Questioni di realpolitik,non si voleva dispiacere alla Cina . Ai dubia espressi da quattro cardinali anziani non fu giudicato necessario neppure rispondere, solo ignorarli.La saggezza di cui sono portatori alcuni di questi cardinali anziani viene ignorata o guardata con derisione . Poi naturalmente si fa la predica al ” popolo” di rispettare gli anziani.
…e ringraziamo fervidamente il cielo che venissero ignorati.
Parolin ai giornalisti – Il segretario di Stato si dice “molto dispiaciuto” per l’arresto di mercoledì scorso ad Hong Kong dell’arcivescovo emerito Joseph Zen: “Vorrei esprimere la mia vicinanza al cardinale che è stato liberato e trattato bene”. Per Parolin la vicenda non va letta come “una sconfessione” dell’accordo tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese sulle nomine dei vescovi, stipulato nel 2018 e prorogato di due anni. Certo, afferma, “l’auspicio più concreto è che iniziative come questa non possano complicare il già complesso e non semplice cammino del dialogo tra la Santa sede e la Chiesa in Cina”.
https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2022-05/parolin-luciani-gregoriana-ucraina-zen-pace.html
Erano ” preoccupati” in Vaticano. Si’ ,per i soldi che eventualmente avrebbero dovuto sborsare per la cauzione.
Per il resto ,se fanno fuori il cardinale Zen ,gli tolgono solo un problema, al Vaticano . Questo Zen, che rompiscatole.
Il caro e mellifluo Parolin ,non indagato ma coinvolto fino al collo ,nel caso dell’ affare della casa a Sloan Avenue, a Londra, sull’ affare da lui sostenuto e ratificato, di cui oggi si discute in un processo in cui Parolin, naturalmente, non puo’ essere imputato! ,di fronte a un uomo retto, sincero, cattolico ,come il card. Zen certo che e’ preoccupato! La gente fa i confronti.
Non c’ entra nulla col tema ma e’ una cosa vergognosa e di cui anche dovrebbe parlare il papa : una cristiana araba, una madre di famiglia, una giornalista cronista di Al Jazeera e’ stata uccisa dagli israeliani , che adesso nei sui funerali ,hanno perso a manganellate la folla. Fosse stato un qualsiasi altro omicidio di un giornalista da parte del potere di uno Stato , ci darebbe stato uno scandalo .
Invece se e’ Sion , tutti zitti i media occidentali.
https://www.ilpost.it/2022/05/13/funerale-abu-akleh/?amp=1