– Papà perché nel G8 c’è l’Italia e non c’è il Brasile? Chiede a tavola uno dei figli che è appena rientrato da un viaggio di lavoro a Rio de Janeiro. E la Turchia? Dice un’altra che ha fatto una vacanza a Istanbul. Non ci sono neanche la Cina e l’India! Fa la moglie che è maestra.
– Perché il mondo ha i riflessi lenti. Noi una volta forse eravamo tra gli “otto grandi”, oggi di certo no ma quell’elenco non è stato aggiornato. Gli otto sono ancora i protagonisti della seconda guerra mondiale: quelli che l’hanno vinta (Usa, Russia, Gran Bretagna, Francia, Canada) e quelli che l’hanno persa (Germania, Giappone, Italia). La Cina e l’India sono venute dopo la guerra e ancora non entrano nel club di quelli che contavano di più nel 1939. L’orologio della grandezza – che si aggiorna con le guerre – è fermo da più di sessant’anni.
Il G8 cioè quelli della seconda guerra mondiale
8 Comments
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Giusta costatazione 🙂
Ma se davvero si aggiornano con le guerre, beh, lasciamoli così 😉
Anch’io ho avuto problemi ‘tecnici’ con questo blog come Lypocodium – molti &%$£%€ sulla homepage.
appena tornato da un Congresso medico in un Sicilia meravigliosa e ricca di storia e di cultura ( chi di voi ha visto il bellissimo mosaico bizantino della cattedrale di Cefalù? ) riprendo dopo otto giorni in mano i giornali.. otto giorni senza giornali, senza televisione senza internet.. i resoconti del G8 mi sembrano più retorici che mai..i cosiddetti “Grandi” mi sembrano più meschini che mai…mi pare che se la Turchia e il Brasile non partecipano al G8 non perdono un gran che…
La notizia dell’uscita dell’enciclica sociale del Papa mi ha rallegrato infinitamente, dopo la depressione che mi è venuta osservando i miei compagni di congresso con mogli e figli al seguito
riempirsi i piatti al buffet in maniera esagerata per poi lasciare quasi tutto sul tavolo ..con il cibo buttato via da noi ci avrebbero mangiato tre villaggi africani per un mese.. che disgusto e che vergogna !!! Se non si inizia a cambiare mentalità nelle piccole cose, a insegnare ai nostri figli che non si spreca il cibo neppure se se ne ha in abbondanza , ho paura che le encicliche sociali serviranno a poco!
ricchi
Hai ragione, caro discepolo, bisogna sprecare di meno….
Ma nello stesso tempo non dobbiamo dimenticare che molti e seri problemi li ha anche il Vecchio Continente, i cosiddetti ricchi d’Occidente…
Quello che mi disgusta , anche per un senso estetico della vita, è questo stile “bulimico” che ormai noi occidentali abbiamo in tutto quello che facciamo.. oltre allo spreco c’è il fatto che non ce ne accorgiamo neppure più..sprechiamo l’acqua , la carta, il cibo con la stessa indifferenza con la quale ci gettiamo sui piaceri, sul sesso, sul divertimento pensando che prenderne a piene mani e
gettarlo via sia un modo per essere più grandi .. in realtà stiamo diventando più meschini. più ridicoli, più “brutti”.. la dignità e la bellezza che si leggono nei volti di certi giovani africani o nelle rughe di certe vecchie donne povere di qualsisi paese.. a me piace questa bellezza.. non le signore rifatte e griffate che popolano le nostre spiagge.. scusate , non so se c’entra col G8, ma è una riflessione che mi è venuta in mente in questi giorni.. “come siamo diventati brutti noi occidentali ricchi…”
hanno dichiarato che “stanno pensando” di istituzionalizzare il G14… a proposito di sprechi e buffet…
Forse G7/G8 voleva anche esprimere un riferimento alla industrializzazione, alla ricchezza pro capite, non so…
Certo che in ogni caso è assurdo: una minoranza (probabilmente dei più ricchi) decide per tutti, nell’interesse di… di… tutti?????? Ma devono proprio pensare che siamo ben stupidi!!!!!!
Se si vuole decidere nell’interesse di tutti, occorre secondo me che siano presenti tutti. E senza strani diritti di veto.
“Come siamo diventati brutti noi occidentali ricchi…” Quant’è vera questa frase! E il recente G8 ne è la prova.
L’Africa non ha solo bisogno di aiuti materiali. Prima ancora ha bisogno di giustizia e di legalità.
Fin quando gli africani non potranno vedere rispettati i loro diritti alla salute, all’istruzione, alla pace, a una qualità di vita dignitosa, gli aiuti, che il mondo ricco offre al continente nero, rischiano di andare dispersi nelle maglie di un assistenzialismo che non riesce a risolvere i problemi sempre più drammatici che affliggono quel Paese se non di andare a finire nelle tasche dei pochi ricchi governanti/dittatori.
E il G8 – o futuro G14 – o come cavolo si vogliono chiamare – non lo sanno questo? Si vantano di avere stanziato milioni … a che pro? … Intanto sorridono e danno la mano ai ladri che governano gli stati africani!!!
Solo un piccolo esempio: la villa di Mugabe http://www.snopes.com/photos/architecture/mugabe.asp
mentre in Zimbabwe muoiono di fame una media di 50 persone al giorno! (solo di fame)! Allucinante!
Dopo aver viaggiato per anni un po dappertutto già negli anni 80′ mi era chiara la distanza che si stava prospettando in termini di sviluppo e anche di civiltà tra noi italiani e l’occidente con alcuni paesi del cosiddetto terzo mondo.
Mentre ci vantavamo dei modelli di sviluppo e della democrazia raggiunta dai paesi del nord Europa ( Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Olanda…) ignoraando che i 24 della UE fanno appena il 28% della Cina e se poi aggiungiamo India, Brasile Messico, Sud Africa allora poi! Assegnavamo il rating della democrazia confrontando 16 milioni di cittadini tra Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca con il miliardo circa dell’India o della Cina in cui convivono migliaia di etneie, lingue e decine forse centinaia di religioni.
I profeti ci avvertivano : Padre Balducci Intorno agli anni 80′ con L’Uomo Planetario e recentemente laici come Rampini con CINDIA (Cina-India).
In Cina si laureano ogni anno 4 milioni di ingegneri in India pure senza contare i matematici, i fisici, medici di grande autorevolezza (può dirne qualcosa discepolo) sulle tecnologie dell’informazione sono all’avanguardia.
Ma la fame e la miseria sono ancora presenti, e noi qui a rimirarci l’ombelico.
Sullo spreco nelle convention, qualche anno fa ne organizzai una tra le tante
e agli invitati inviai una lettera accompagnata dal menu con una lista di 5 primi piatti e 5 secondi piatti gli ospiti dovevano indicarne 2 per ogni portata,
dessert si/no, frutta si/no; stessa cosa per i beveraggi, una lista con delle opzioni. Si trattava di 600 persone. Il budget standard per questo tipo di convegni sarebbe stato di circa 45.000 euro. Ne spesi 25.000 e i restanti 20.000 andarono a finanziare una scuola e un edificio per 40 persone del centro Africa. Preannunciai la cosa agli ospiti e debbo dire che fu un vero successo. Alcuni vollero fare una colletta suppletiva. E lo spreco fu assai, assai limitato. Queste cose non solo si possono, ma si debbono fare con coraggio, lottando anche contro chi si preoccupa solo di apparire e di mostrare.
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