Ai visitatori romani segnalo che domani 15 NOVEMBRE a Roma alle ore 11.00 al Nuovo Sacher verrà proietato “Via della Croce”, un film documentario singolare e bellissimo della regista Serena Nono, realizzato con la collaborazione degli ospiti della “Casa dell’Ospitalità” di Venezia. Attori di strada interpretano la Via Crucis e narrano le proprie storie di “poveri cristi” per le calli e i campi di Venezia. Il biglietto sarà di tre euro e ci sarà un rinfresco. Saranno presenti la regista, il produttore e alcuni degli interpreti. Cinema Nuovo Sacher – Largo Ascianghi 1 – Trastevere, Roma – tel 06.5818116 (per invito) – www.viadellacroce.it – www.viadellacroce.org – Vedi anche, in questo mio blog, un post del 20 settembre 2009: “Via della Croce” dove i matti di Venezia recitano Gesù.
Il film “Via della Croce” domani al Nuovo Sacher di Roma
36 Comments
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Buon giorno.
Veri crocifissi che interpretano il loro vero ruolo.
La gente saprà mai riconoscere Gesù Cristo in questi e in tutti gli altri sofferenti oltre che sui dipinti? E difendere tutti i crocifissi poveri e sofferenti?
Speriamo bene…
LA CROCE
Quando io nacqui, mi disse una voce
“Tu sei nato a portar la tua croce”.
Io piangendo la croce abbracciai
Che dal cielo assegnata mi fu;
Poi guardai, guardai, guardai…
Tutti portan la croce quaggiù.
Vidi un re tra baroni e scudieri
Sotto il peso di cupi pensieri;
E al valletto che stava alla porta
Domandai: a che pensa il tuo re?
Mi rispose: la croce egli porta,
Che il Signore col trono gli diè!
Vidi un giorno tornare un soldato
Dalla guerra col braccio troncato:
Perché mesto, gli chiesi, ritorni?
Non ti basta la croce d’onor?
Ei rispose: passaro i miei giorni,
Altra croce mi ha dato il Signor.
Vidi al letto del figlio morente,
Una ricca signora piangente,
E le dissi: dal cielo conforto
D’altri figli a te, o donna, verrà…
Mi rispose: contenta mi porto
Quella croce che il cielo mi dà.
Vidi un uomo giulivo nel volto,
In mantello di seta ravvolto,
E gli dissi: a te solo, o fratello,
Questa vita è cosparsa di fior?
Non rispose, ma aperse il mantello…
La sua croce l’aveva nel cor.
Più e più allor mi abbracciai la fatica.
Ch’è la croce dei poveri amica.
Del mio pianto talor la bagnai:
Ma non voglio lasciarla mai più.
O fratelli, guardai e guardai…
Tutti portan la croce quaggiù.
OT:
Luigi, ti segnalo, qualora non l’avessi già visto, il post di un tuo illustre collega che commenta sull’uso dei blog con un occhio particolare ai cattolici, sulla loro violenza verbale e sul valore che i blog possono avere all’interno della chiesa. Mi sembra te ne fossi occupato anche tu.
http://ncronline.org/blogs/future-church/blog-entry-about-blogs
don78,
ciao, ho letto.
E ho trovato interessante la risposta di:
frère charles du désert OSB OBLAT (Congrégation de Subiaco) (not verified) on Nov. 12, 2009.
Dopo che me l’hai segnalata l’ho letta (nei blog che frequento leggo solo i post del moderatore, per questioni di tempo, ovviamente tranne chez Accattolì) e l’ho trovata anch’io interessante.
Lova ya’, dude 🙂
Io veramente tutta ‘sta violenza verbale non lo mai riscontrata, nè sul blog di Luigi, nè su quello mio 🙂
Forse perchè chi legge questo di Luigi sono tutte persone per bene e chi commenta sul mio sono tutti giovani?
A parte gli scherzi, anche sui blog di voi amici del pianerottolo non ho mai riscontrato violenza – sinceramente, dove sta tutta ‘sta violenza verbale?
(a dire il vero, l’ho notata una volta sul blog di Tornielli ma poi Andrea ha bloccato i commentatori maleducati) 🙂
Purtroppo, Luigi, domani sono ‘on duty’ e non posso andare a vedere ‘La Via della Croce’ 🙁
Io che sul blog di Tornielli sono un giornaliero addirittura inflazionato, invece so che la violenza verbale è di casa. A farne le spese siamo io, Cherubino e un altro paio.
Ovviamente Tornielli non ha nessuna colpa.
I motivi di questa violenza verbale??? Immagino anche quelli! A parte l’immaturità di chi posta così (che non è qualcosa di legato all’età, ma ai sentimenti ed alla fede stessa), dato che è molto seguito, alcuni lo vorrebbero usare per fare “propaganda a senso unico”. Una vetrina in cui imporre il proprio prodotto. Io non nego le opinioni di nessuno ma il modo di esprimerle. E chi si esprime con violenza verso gli altri e verso la chiesa gerarchica e non, ha ben poco da dire su Gesù Cristo, anche se crede o vuol far credere di essere quello che rappresenta “la verità”.
Riescono a infilare l’argomento “Forma Straordinaria” in qualsiasi cosa si parli.
Insoma una ossessione, che non depone a loro favore. Cattolico vuol dire universale, anche negli argomenti, non monotematicità.
Se ora leggete i commenti all’ultimo articolo nel blog di Tornielli, avrete alcune “chicche” di quella famosa “violenza verbale”, contro Cherubino, e contro dei sacerdoti.
Buona (cattiva!) lettura.
Ubi
Per certe cose mi regolo empiricamente.
a) Non stimo il promotore, Tornielli
b) Le mie idee sono del tutto incompatibili con l’editore, certo PB, e in larga massima con i lettori dei suoi media.
Volto pagina e vado altrove.
La straordinarietà di Internet è nell’acronimo World Wide Web, democratico, libero, immenso.
Navigare è impegnativo, è meglio essere in buona compagnia.
Nel blog del nostro ospite si respira “aria bona”, come si dice dalle mie parti. Cosa che non è affatto in altri simili. Per me è sempre un bel momento, persino di “grazia”, quando riesco a ritagliarmi del tempo per scorrere i vostri commenti – moderati con sapienza dal nostro anfitrione.
Ringrazio il Signore per questo ambiente, questo “piano superiore” (non in senso superbo, consentitemi, nè pensando al Cenacolo) dal quale le realtà si osservano anche meglio.
Inolte respiro aria “appassionata” per la Chiesa, della quale si può anche rilevare la miseria, ma sempre in un clima che mi sembra essere di sincero affetto. Grazie a tutti. Ne esce rinvigorita anche la fede.
Nel blog di Tornielli la gazzarra la fanno in troppi, quindi io leggo e basta, quando leggo.
Molto meglio qui, anche se per “qualche” motivo non riesco a sottoscrivere in toto il peana di Stephanus.
Quanto ai titolari, diversissimi ma davvero ragguardevoli.
p.s. Via DALLA Croce:
http://almanaccoromano.blogspot.com/search/label/L%27Europa%20e%20la%20croce.%202
Saluto tutti da Milano, Hotel Canada, dove mi trovo ospite dell’OFTAL milanese per la giornata del loro cinquantesimo. Parlerò tra poco nell’Aula Magna della Cattolica,dopo il vescovo Giudici e prima del collega Tornielli. Siccome qui veniva evocatoTornielli – con il quale sono stato a cena ieri sera – ho pensato di farvi questo saluto. In simpatia con tutti.
@ Nino
Ti leggo ora e ti rispondo:
Sinceramente io invece stimo Tornielli come giornalista ed autore, ed anche come persona perchè nei suoi interventi è pacato, ha “subito” dei commenti pesanti anche sulla sua persona ed ha risposto con tatto e semplicità. A me probabilmente sarebbero saltati i nervi , ed avrei bannato a vita gli autori di tali commenti.
Dell’editore, non vedo cosa abbia a che fare col blog, oltretutto, non nutro pregiudizi di sorta verso nessuno.
Cherubino e altri sono “buona compagnia” e non mi va di lasciarli soli. Oramai sono interlocutori ai quali sono affezionato.
Buona Domenica a tutti (specie a chi non è al lavoro, in particolare a chi non è in “pausa pranzo”).
ubi
“Dell’editore, non vedo cosa abbia a che fare col blog, oltretutto, non nutro pregiudizi di sorta verso nessuno.”
——-
Se non fosse il vaticanista del Giornale o di altra testata nazionale, il suo blog sarebbe come tanti altri pur di livello ma con “ascolti” ridotti, di nicchia, come accade per : http://pierostefani.myblog.it/ che seguo sempre con interesse, oltre che per amicizia con il titolare.
-nemmeno io nutro pregiudizi, infatti non stimo Tornielli a priori ma, dopo averne seguito tratti del suo lavoro e non ne condivido né lo stile né quello che scrive, in generale.
-Per fare un esempio, nella difesa d’ufficio del nuovo e fiammante vescovo dell’Aquila, decantandone le doti, descrive un personaggio che non è, cioè un pastore. Lui lo conosce essendo vaticanista e in pieno conflitto d’interessi, (figurarsi se può dire cose diverse da chi l’ha nominato sic et sempliciter vescovo ) chi invece lo conosce come me prima che dalla diocesi passasse agli uffici vaticani si è fatto, sul campo, ben altre opinioni.
-Il navigare in compagnia era autoreferenziale e non un invito ad altri ad abbandonare nave e compagni di viaggio.
Il mondo è grande popolato da oltre 5 miliardi di persone, penso che sia umanamente impossibile piacere e farsi piacere da tutti.
A me Tornielli non piace.
Ah ubi ubi, che su questo blog ha molto umilmente tolto l`”ibi sapientia” , che completa il suo nick da Tornielli, se concordo con lei che ci sono dei toni accesi da Tornielli, perchè però erigersi in vittima ?
Suvvia, un pò di sincerità, l`arroganza, la presunzione, l`intolleranza, l`astio, la saccenza dei vari “donneurs de leçons” o predicatori, che giudicano e predicano da cattedre o pulpiti improbabili, non è di certo l`esclusività di un gruppo in particolare.
Ci sono gli insulti e le offese alla nostra Fede e alla Chiesa dei vari atei che amano particolarmente il Blog di Tornielli.
Poi ci sono le dispute fra chi ha sensibilità diverse in seno alla Chiesa.
I modi di esprimersi variano, c`è chi sa restare pacato e rispettuoso malgrado le divergenze, c`è chi alza i toni, ci sono poi diverse forme di insulti, alcune molto sottili, altre dirette, crede forse, ubi, che certi suoi post che non sto qui a descrivere, ma lei sa a che cosa alludo, fossero rispettuosi ?
Crede forse che il suo modo di descrivere qui, nel modo che le conosco, i fedeli legati alla Tradizione sia rispettuoso?
A modo suo non li sta forse insultando? È forse corretto parlare di immaturi che fanno propaganda a senso unico volendo imporre il loro prodotto e che riescono in modo ossessivo perfino ad “infilare l’argomento “Forma Straordinaria” in qualsiasi cosa si parli”?
Suvvia, un pò di oggettività non guasterebbe, e anche un pizzico di buona fede, perchè fare di ogni erba un fascio non contribuisce di certo a dare credibilità al suo pensiero.
Io ad esempio, sono una cattolica che ama la forma straordinaria del Rito Romano, sono particolarmente sensibile al tema della Liturgia, è molto importante per me, quando mi è data la possibilità ne parlo e testimonio della mia esperienza.
Cerco di sempre farlo in modo rispettuoso e vorrei che tutti lo facessero perchè, e su questo posso concordare con lei, non è usando toni violenti che rendiamo un servizio a ciò che tanto ci sta a cuore e cioè il recupero della sacralità e della bellezza della divina Liturgia.
Incommentabile.
Al Signor Luigi.
Signor Luigi, la mia prima registrazione al suo sito è avvenuta con il nick-name ” Ubi humilitas, ibi sapientia. ” . Ricevetti anche l’e-mail di conferma della registrazione e la password, ma non mi facevano accedere, allora mi registrai con il solo Ubi humilitas.
Le sarei molto grato se fosse possibile sbloccare la prima registrazione col nick-name completo.
Se può lo faccia , o mi faccia sapere come fare.
Sono attaccato al mio nick, e poi vede, si preoccupano se non c’è la “Sapienza” !
Cordiali saluti.
Ubi mio, non so fare queste cose. Chiederò ai miei figli informatici se è fattibile, ma se non lo sarà non se la prenda. Non c’è nulla di male a chiamarsi UBI HUMILITAS, invece che UBI HUMILITAS IBI SAPIENTIA. Anche perchè all’inizio della sua presenza qui, chiedendo qualcuno il suo completo motto, lei evocò senza problemi l’IBI SAPIENTIA. – Ciò detto aggiungo che molti fantasmi sarebbero fugati se tutti, con umile sapienza, si firmassero con nome e cognome. Perchè non proviamo, miei bloggers, ad andare in Rete con il nome e il cognome che abbiamo nella realtà? La Rete infatti è reale.
A Ubi e Luisa: ecco il commento con cui Ubi rispondeva alla domanda sul suo motto, il 26/10/2009 alle 9:12:31:
Buon giorno.
Per Tonizzo.
Il motto è (che poi è un passo della scrittura) : Ubi humilitas, ibi sapientia.
E’ il nick name con cui scrivo anche altrove.
Io mi registrai qui con questo nick, ma poi non riuscivo ad accedere, non so perchè.
Mi ri-registrai con solo Ubi humilitas.
Comunque è un motto, che probabilmente, non riesco a mettere in pratica…..
(infatti mi sono coniatò “L’Umiltà, tutti la predicano e nessuno ce la ha….)
A Ubi e Luisa: questo era stato l’interrogativo di Tonizzo il giorno prima:
tonizzo scrive, 25 ottobre 2009 @ 13:08 · Modifica
Ubi humilitas, grazie delle tue parole. Vorrei chiederti una cosa: ubi humilitas… qual è la seconda parte del motto (se c’è) da cui hai tratto il tuo nick?
Risolto l`”enigma” della parte mancante del nick di Ubi, ringraziando Luigi e scusandomi con Ubi per aver presupposto che la mancanza fosse voluta, resta, se oso chiamarla così, la sostanza del mio commento, domandandomi se fosse ad essa che si riferisse Ubi scrivendo: incommentabile ! 😉
Grazie Signor Luigi, mi accontentero della prima parte del nick.
Per quanto riguarda firmare col Nome e Cognome, non posso, o lo valuto molto sconveniente per “motivi professionali”.
Altrimenti non avrei alcun problema. Mi scuso con tutti di ciò.
Incommentabile = non commentabile
non commentabile ? non commento
Per transitività :
non commento ? Incommentabile
Volendolo comunque commentare, l’enigmatico commento è:
“circonferenza”.
Bravo chi lo risolve per primo!
Caro Ubi i suoi indovinelli non mi interessano, non mi spingerò però sino a dire che sono incommentabili, osservo semplicemente che girare attorno ad un commento per non commentarlo, è pur sempre una maniera di commentarlo.
Mi scuso per il ritardo con cui rispondo a Luisa ma mi ero in altre faccende affaccendato.
Dunque, incommentabile era un “complimento”. Infatti preso non nell’accezione negativa il termine è “su cui non si può esprimere commento”, cioè detto con il famoso teorema “nulla vi è da dire”, ovvero “va bene, ok”.
Circonferenza è il luogo geometrico di tutti i punti EQUIDISTANTI dal centro.
Ho ritenuto il suo commento equidistante, su cui non vi è nulla da
(ri)dire.
Equidistanza che è anche sinonimo di “equanimità”, sentimento con cui mi sforzo di confrontarmi (non è assioma che io vi riesca).
Mi piace giocare con le parole, mischiandole con la matematica, una vecchia fissa scolastica. Me ne scuso, ma non penso sia qualcosa di offensivo ne di irritante. E’ un mio modo di concepire le cose.
Cmq in questo topic ho avuto un attacco di grafomania. Scusate, sarà per compensare la solitudine. Grazie della vostra compagnia.
Bella canzone “A muso duro”, grande Pierangelo Bertoli, prematuramente scomparso: non avrebbe “raccontato” a Ubi le sue canzoni.
Capisco Leopoldo.
Pazienza.
Insomma,
Chiedo scusa: m’era “scappato” l'”invio”.
Volevo chiedere al “popolo” del “pianerottolo” se qualcuno (almeno tra i romani) era andato al “Sacher” a vedere il film: e com’è ?
Buona giornata a tutti !
Roberto 55
P.S.: Serena Nono, Luigi, è, per caso, parente di Nanni Moretti ?
Roberto55: Silvia Nono – sorella di Serena – e Nanni Moretti hanno un figlio che si chiama Pietro.
Grazie, Luigi: immaginavo che Serena Nono potesse essere la sorella di Silvia.
La nascita di Pietro, coincidente con la vittoria elettorale della coalizione dell’Ulivo dell’aprile del 1996, è straordinariamente raccontata da Nanni Moretti nel suo film “Aprile”.
Roberto 55
Cmq a parte la “palla” enorme sparata nel post Ubi humilitas scrive,
16 novembre 2009 @ O:28 …… (e che proprio a volte “me sfastereo” e dico sempre di si)….
La soluzione de L’enigamatico commento de: “Circonferenza”….
Circonferenza è il luogo geometrico… ecc… ecc…
luogo geometrico è detto anche: luogo comune…..
Tutti ferrati in lettere e pochi in matematica….
Ubi quanto costa uno “sfastereo”?
Sig. Luigi lei è encomiabile. Davvero legge tutti i post, anche le mie farneticazioni.
La risposta alla sua domanda è d’obbligo.
Dunque, “sfastereo”, voce del verbo “sfastereare”, in italiano “stancarsi”, annoiarsi di ripetere sempre le stesse cose (di qui l’assonanza forse con lo “stereo”, da cui il … disco rotto… incantato). Purtroppo è anche sinonimo di “cedimento”, attitudine a me molto lontana che ho sottolineato in molti miei post. Ma quando è troppo è troppo e allora il buon napoletano pensa ad Eduardo… e alla commedia: Ditegli sempre…..
Tutto questo è detto per venire al “costo”. Costa tanto, tanto, tanto,
in termini “d’orgoglio”, di coerenza e serietà.
Però nella vita a volte si cede… per “quieto vivere”.
Una spiegazione più approfondita dell’applicazione del “sfastereo” e della vicenda, la trova in questo mio post del 16 novembre sul mio blog.
http://francescoriparalamiacasa.splinder.com/post/21705382/La+napoletanit%C3%A0+e+l%27equivoco.
Spero il tutto sia esaustivo. Grazie per la pazienza e l’attenzione che dimostra.