Il cardinale nel tombino: la carità è sovversiva

Alle 22 di sabato il cardinale di strada Konrad Krajewski si è calato in un tombino davanti al palazzo Inpdap di via Santa Croce in Gerusalemme, a Roma, occupata abusivamente dal 2013 e ha staccato i sigilli al contatore apposti dall’ACEA che da allora non riesce a ottenere il pagamento delle bollette. Nei commenti la coperta e le sue frange, il resoconto dell’attacco di Salvini e la previsione della difesa dei Cinque stelle. Mia noticina seria e mie battute goliardiche.

19 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Dal Corsera. Non c’è ancora una narrazione vaticana del fattaccio. Ecco – nell’attesa – la cronaca del “Corriere della Sera”.

    Il cardinale si cala nel pozzo e ridà la luce agli occupanti abusivi
    Sabato sera, intorno alle 22, l’elemosiniere di papa Francesco, cardinale Konrad Krajewski, s’è infilato nel pozzo dell’ex sede dell’Inpdap di via Santa Croce in Gerusalemme, occupata abusivamente nel 2013 da 350 adulti e un centinaio di minori, e ha staccato i sigilli al contatore apposti qualche giorno prima dalla società elettrica per via di un arretrato di 300mila euro di bollette mai pagate. Gli occupanti: «Il cardinale è arrivato nel pomeriggio, ha portato regali a tutti i bambini e ha promesso che se entro le 20 non fosse stata ripristinata la corrente nello stabile l’avrebbe riallacciata lui stesso e così è stato. Padre Konrad si è calato nel pozzo, ha staccato i sigilli e ha riacceso la luce. E si è preso, a nome del Vaticano, la piena responsabilità dell’azione con Prefettura e Acea». Quella stessa notte di sabato, poi, gli uomini della società elettrica, scortati dalle forze dell’ordine, si sono ripresentati in Santa Croce in Gerusalemme per staccare nuovamente la luce ma si sono trovati davanti a una barriera umana che ha impedito loro l’accesso. La polizia ha preferito evitare lo scontro, e gli uomini dell’Acea hanno preferito lasciar perdere. «Sono intervenuto personalmente per riattaccare i contatori» ha detto Krajewski al Corriere della Sera. «È stato un gesto disperato. C’erano oltre 400 persone senza corrente, con famiglie, bambini, senza neanche la possibilità di far funzionare i frigoriferi. Non l’ho fatto perché sono ubriaco». Il ministro dell’Interno Salvini si è augurato che ora la Santa Sede paghi il conto di 300mila euro.
    «La stima ritenuta più attendibile è quella di Federcasa che nel 2016 calcolava in 48 mila «le case popolari occupate abusivamente su un totale di oltre 750 mila alloggi pubblici». Una cifra che con il trascorrere dei mesi è cresciuto di almeno 2 mila appartamenti. E non tiene conto di numerose realtà. Come quella siciliana, dove sono state individuate quasi 9 mila famiglie che vivono senza requisiti nei palazzi del Comune o degli Istituti di case popolari, o che si sono stabilite nei palazzi della Curia oppure negli ex conventi. A Roma sono 90 gli edifici da sgomberare per un totale di almeno 20 mila persone: ben 12 mila residenti illegali e altri 8 mila clandestini».

    13 Maggio, 2019 - 8:41
  2. Luigi Accattoli

    Mia noticina seria. La carità è sovversiva, dicevo nel titolo. Per soccorrere malati e affamati Gesù viola il Sabato e dunque un cardinale può ben violare i sigilli dell’Acea. Hanno meno autorità di quelli del Sabato. Con il suo gesto l’elemosiniere segnala i bisognosi da soccorrere, esattamente come Gesù con le violazioni del Sabato: tra gli occupanti abusivi c’erano bambini e malati. – Ma è un polacco, è il ministro di uno stato estero, mette in difficoltà la Caritas e il comune di Roma, sembra legittimare le occupazioni abusive: si rende conto delle implicazioni? Ne verrà un canaio! Tutte queste implicazioni e le altre che verranno per me sono un valore aggiunto. – Bella forza fare gesti controcorrente quando sei un cardinale! Rispondo che si può usare bene un privilegio immeritato.

    13 Maggio, 2019 - 8:53
  3. Luigi Accattoli

    Battute goliardiche. Ne metto una per commento, così goliardo meglio. La prima:

    Il cardinale si cala in un tombino è un ossimoro fattuale. Per averne uno equivalente bisogna andare al conclave del 1458 che elesse Pio II Piccolomini, quando i cardinali contrari alla candidatura del senese si diedero appuntamento di notte nelle latrine.

    13 Maggio, 2019 - 8:58
  4. Luigi Accattoli

    L’ossimoro accosta i lontani. Già l’accostamento delle parole cardinale e tombino dice la faccenda.

    13 Maggio, 2019 - 8:59
  5. Luigi Accattoli

    E la coda? Ve l’immaginate il cardinale Burke nel tombino? O nelle latrine?

    13 Maggio, 2019 - 9:00
  6. Luigi Accattoli

    E il caudatario? Fuori dal tombino.

    13 Maggio, 2019 - 9:01
  7. Luigi Accattoli

    Coda: si allude alle vesti cardinalizie d’antan.
    Caudatario: reggeva la coda.

    13 Maggio, 2019 - 9:02
  8. Luigi Accattoli

    Ritorno al serio. E’ da tempo che il cardinale Krajewski si muove con libertà nella baraonda romana. In più giorni della settimana va intorno alle stazioni ferroviarie dove sono più barboni, piazza banchetti per le vie e distribuisce di persona, con l’aiuto di una ventina di volontari, minestre e panini. Lo fa con la disinvoltura degli ambulanti. Come tutti i polacchi conosce l’arte dell’arrangiarsi e si muove nella baraonda romana come un pesce nella sua acqua. A chi gli fa osservare che “questo” in Polonia non si potrebbe fare, risponde: “Roma è una città meravigliosa”.  

    13 Maggio, 2019 - 9:03
  9. Luigi Accattoli

    Che dirà la Raggi. Prevedo che i Cinque Stelle difenderanno l’elemosiniere: perché vanno elemosinando consenso, perché Salvini gli è andato contro, perché risulteranno alleati dei poveracci senza pagare pegno.

    13 Maggio, 2019 - 9:25
  10. Il cardinale Krajewski è un meraviglioso elemosiniere.

    13 Maggio, 2019 - 10:20
  11. Beppe Zezza

    Solo una domanda. “Me ne assumo le responsabilità” nel concreto cosa significa?

    13 Maggio, 2019 - 10:28
  12. Luigi Accattoli

    Credo significhi: risponderò io per la penale legata alla rottura dei sigilli e per il consumo di energia che ne seguirà.

    13 Maggio, 2019 - 12:08
  13. Amigoni p. Luigi

    Rif. ore 9.00 – Caudatari

    Bella la chiamata in causa di Burke e dei caudatari. Altri cardinali (Konrad) e altro folklore (tombino).

    13 Maggio, 2019 - 14:27
  14. Beppe Zezza

    Ha messo in un bell’impiccio lo stato italiano. Nessun problema a far pagare il consumo successivo al Vaticano, ma ci sarà qualcuno disposto a incriminare il Cardinale per la rottura dei sigilli ( non so se sia un atto che debba essere perseguito penalmente o solo civilmente )? E se non viene incriminato quale il significato e il precedente che si costituisce?

    13 Maggio, 2019 - 17:01
  15. Beppe Zezza

    Forse la sola soluzione possibile da parte delle autorità civili sia quella alla quale siamo ormai abituati di fronte ad altre questioni : basta tacere ed asoettare che non se ne parli più.

    13 Maggio, 2019 - 17:03
  16. Fabrizio Scarpino

    Caro Luigi.

    Stamane ho accolto con entusiasmo la notizia del gesto del card. Krajewsky.
    Penso abbia agito dopo aver visto con i suoi occhi la situazione delle persone residenti e dimoranti nello stabile.

    Non conoscendo io il quartiere in cui è intervenuto l’elemosiniere pontificio mi sono però chiesto: come è nato questo grosso debito? Chi ha in gestione gli stabili? Possibile nel cuore di Roma una situazione del genere?
    Sono tutti-tutti disperati? Se fossero tutti-tutti disperati il mio (per quel che vale) plauso al cardinale sarebbe raddoppiato, ma se non fosse così qualche dubbio lo avrei.
    E’ frutto di gravissima negligenza il debito? Perchè se così fosse, meglio a mio modestissimo avviso sarebbe stato intervenire sulle situazioni più difficili e sulle famiglie più disagiate.

    Ovviamente parla una persona, il sottoscritto, che non ha visto con i propri occhi la povertà e il degrado degli stabili.

    Però forse una piccola/piccolissima attenzione va posta: perchè se tutti gli stabili cominciassero a non pagare la luce aspettando l’intervento degli ecclesiastici sarebbero grossi, ma grossi dolori…

    P.S. Se dovesse leggere un laureato in utroque iure correggerà la mia seguente lettura giuridica qualora dovesse essere errata, ma dal punto di vista penale il cardinale è probabile non rischi nulla. E’ cittadino vaticano, quindi sarebbe punibile dai Tribunali vaticani solo per reati commessi all’estero con pena non inferiore nel minimo a tre anni. (Non è questo il caso della rimozione dei sigilli).

    Civilmente invece va saldato il debito e questo pare intenzionato a farlo.

    Un caro saluto a tutti.

    13 Maggio, 2019 - 18:24
  17. Checché se ne dica, penso che comunque l’idea di un cardinale che vive per i poveri piaccia alla gente.

    13 Maggio, 2019 - 20:13

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