Il cardinale George su Obama: “dobbiamo tutti esultare”

Il presidente dei vescovi statunitensi, cardinale Francis Eugene George, parlando l’altro ieri ad apertura dell’assemblea dei vescovi, ha detto che i cattolici esultano e gioiscono per l’elezione di Obama, avendo storicamente contribuito al superamento del pregiudizio razziale: “Simbolicamente, questo è un momento che tocca particolarmente la nostra storia, dato che un Paese che un tempo aveva adottato la schiavitù razziale nel suo ordine costituzionale ora ha eletto un afroamericano alla sua presidenza. Per questo, lo credo sinceramente, dobbiamo tutti esultare. Dobbiamo allo stesso tempo augurarci che il presidente Obama possa riuscire nel suo compito, per il bene di tutti. Gli ostacoli sono formidabili. Siamo internamente divisi e, sotto l’aspetto globale, saremo meno padroni del nostro destino politico ed economico. Cionondimeno, oggi possiamo gioire con coloro i quali, seguendo figure eroiche come quella del reverendo Martin Luther King jr., sono stati parte del movimento che ha operato per affermare nel nostro Paese i diritti civili, la legalità, in migliore accordo con i diritti umani universali e con l’ordine di Dio. Tra così tante persone di buona speranza, preti devoti e religiose caritatevoli, i vescovi e i laici  della Chiesa cattolica che hanno portato nel loro cuore la dottrina sociale possono ora sentirsi riscattati. I loro successori rimangono, specialmente fra coloro  i quali in silenzio offrono le loro vite per insegnare e formare nelle scuole cattoliche buoni e gioiosi bambini afroamericani e di altre minoranze”.

65 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Nello stesso discorso citato nel post, il cardinale George ha denunciato la difficoltà che tutt’ora incontrano i cattolici nella vita pubblica degli Usa se vogliono essere fedeli a tutto l’insegnamento della loro Chiesa: “Forse siamo in un momento nel quale, con la grazia di Dio, tutte le razze sono sicure all’interno del nostro Paese. Non siamo, comunque, al punto in cui i cattolici, specialmente nella vita pubblica, sono considerati pieni partner nell’esperienza americana, a meno di essere disponibili a mettere da parte qualche insegnamento della Chiesa sulla morale o sulla politica”. Ha poi posto con forza la questione dell’aborto: “Il bene comune non può essere incarnato adeguatamente in nessuna società nella quale chi è in attesa di nascere può essere legalmente ucciso per scelta”.

    11 Novembre, 2008 - 20:00
  2. Giovanni Mandis

    ma se uno è nero e poi dichiara pubblicamente che è favorevole all’aborto fino quasi alla nascita (avendo voto contro la legge che vietava il “partial birth abortion”) o si augura che le figlie non vengano “punite” con un figlio per un errore di gioventù, di cosa devo rallegrarmi?

    11 Novembre, 2008 - 21:12
  3. ignigo74

    rallegratiiiiii Gerusalemmeeeeeeee
    accooooogliiii i tuoi figliiiiiii
    nelle tue muuuuuuraaaaaa

    11 Novembre, 2008 - 21:30
  4. Leonardo

    Ah lo cantate così voi di rito ambrosiano? Comunque, quando hai finito i gorgheggi, la domanda di Mandis (bella l’allitterazione) è lì che attende risposta.

    (Ti prego, non rispondere rimettendoti a cantare: “The answer, my friend, is blowin’ in the wind” o peggio).

    11 Novembre, 2008 - 22:31
  5. Sumpontcura

    Grazie, Luigi, per questo bell’esempio di “et et”. Mi riconosco nell’esultanza, mi riconosco nell’ammonizione.

    11 Novembre, 2008 - 22:34
  6. ignigo74

    cosa vuoi leonardo,
    la mia eresia è tale che pur vedendo nell’aborto un omicidio, lo vedo anche in chi produce automobili a raffica e centuplica le possibilità di un cancro.

    è omicidio anche questo, ne più ne meno dell’aborto.
    ma su questo ovviamente – sull’omicidio come conseguenza dell’inquinamento, dello sfruttamento irresponsabile del creato e solo a scopi di lucro – su questo ovviamente non si ragiona in morale ma pragmaticamente.

    e allora sai che ti dico? fate voi gli ultra raffinati sull’aborto.
    io mi sono rotto di sentire come seconda domanda a chi comanda dopo quella come si chiama cosa ne pensa dell’aborto… è quanto di più ideologico ci sia un atteggiamento del genere.

    ma si sa, di cattolici al mondo ce ne sono solo 4 e in quest’ordine di importanza: mandis, leonardo, benedetto XVI e Iddio.

    loro tutto sanno, tutto ordinano, a tutto rispondono, tutto orientano al clarissimo sole della (loro) cattolicità indefettibile.

    11 Novembre, 2008 - 23:05
  7. Nino

    @ignigo74
    Caro Ignigo, concordo.

    E sull’argomento lascio sulla bacheca del condominio a segnalazione di due interessanti articoli del settimanale “America” la rivista dei gesuiti americani
    http://www.americamagazine.org/content/article.cfm?article_id=11213
    Campaign Illnesses
    ‘My afflictions are newsrosis, hypolitichondria and eccleseitis.’
    John F. Kavanaugh, S.J., is a professor of philosophy at St. Louis University in St. Louis, Mo.

    http://www.americamagazine.org/content/article.cfm?article_id=11024
    Barack Obama and Abortion
    A response to John Kavanaugh, S.J.
    By Douglas W. Kmiec | SEPTEMBER 8, 2008
    Douglas W. Kmiec is the Caruso Family Chair & Professor of Constitutional Law Pepperdine University School of Law.

    12 Novembre, 2008 - 9:06
  8. «La Bibbia è il libro più venduto e più letto da tutti, anche perché, quando si sanno i gusti dei lettori… La Bibbia è l’unico libro e l’unico esempio in cui l’autore del libro è anche l’autore dei lettori».
    Con questa frase di Roberto Benigni si apre la mostra
    “Canonici ed apocrifi, dalla Genesi all’Apocalisse: la Bibbia a Roma”,
    fino al 15 novembre al Pontificio Seminario Romano Maggiore in piazza san Giovanni.

    12 Novembre, 2008 - 9:32
  9. Basta! Sono con ignigo74, gorgheggi e pistolotto inclusi… (non devo ridire che sono provatamente antiabortista per giustificare quello che scrivo, vero?).

    Perchè non leggiamo bene il post di Luigi? Il cardinale George (e non solo lui), pur mettendo tutti i necessari puntini sulle “i”, esulta… e perchè esultare se davvero si profila tale orrendo e funesto orizzonte “soloabortista”? E il resto… dobbiamo riprendere un dibattito già trito sull’ampiezza di portata della morale cristiana e della dottrina sociale della Chiesa?

    Sono stufo di veder ridotta l’immensità del Dio di Gesù Cristo alla circonferenza dello spioncino delle nostre porte blindate, dietro cui ci nascondiamo per sentirci “più sicuri” (insieme a tutte le nostre cosette… beninteso).

    “Gerusalem, Gerusalel, spogliati della tua tristezza”

    12 Novembre, 2008 - 9:50
  10. Sono d’accordo con Ignigo e moralista.
    La politica e l’economia dell’Italia da decenni fa affari con tutti i paesi immorali,
    dalla Cina Comunista che applica a go go la pena di morte senza processi certi, l’aborto per garantire il figlio unico…, a tutti i paesi di dittature e dittature islamiche fondamentaliste africane e arabe, che non gliene frega nulla nè della dignità della persona e meno che mai delle persone cristiane.
    Anche il Vaticano/Santa Sede, è molto attenta “politicamente” ad esprimersi verso i paesi che non rispettano la dignità della persona, perchè è umano non forzare situazioni o cose, si limita a condanne concettuali, di proposizioni, ma ben attenta a non irritare i singoli Paesi.
    In questo non c’è bisogno di leggere la mera stampa-urlo, basta anche semplicemente leggersi l’Osservatore Romano, e leggersi i discorsi del Santo Padre, quando accoglie i vari capi di Stato o i nuovi ambasciatori con le loro belle credenziali.
    Anche il Vaticano, segue la sua politica di voce forte con i paesi democratici, evoce piana con i paesi oligarchici o dittatoriali.
    La dignità della persona va difesa sempre e tutta e a voce alta, e il nostro dire sia sì sì no no sempre e davanti ad ogni potentato, non soltanto davanti a chi si dimostra democratico e dialogico.

    12 Novembre, 2008 - 10:17
  11. Lea

    loro tutto sanno, tutto ordinano, a tutto rispondono, tutto orientano al clarissimo sole della (loro) cattolicità indefettibile.
    …………………………..
    la cattolicità non è una malattia né un vizio: è un ‘chiave di lettura’ dell’uomo-in-rapporto-a-Dio e di Dio-in-rapporto-all’uomo, della storia e del mondo attraverso la Rivelazione Apostolica, alla quale si è liberi di aderire o no
    Chi vi si riconosce non è ‘perfetto’, ma ‘orientato’ e ‘fondato’ su principi ai quali anche lui ha difficoltà ad uniformarsi; ma sa che sono QUELLI che realizzano il Progetto di Dio sull’uomo e sulla storia e ‘configurano’ ogni uomo ed ogni donna che desiderano corrispondervi a Cristo, che è venuto a ‘ricapitolare’ in Sé tutte le cose

    12 Novembre, 2008 - 10:37
  12. Lea, non prenderci per eretici, non lo siamo affatto,
    ma siamo passionali.

    12 Novembre, 2008 - 10:48
  13. ignigo74

    ma a me gli eretici non dispiacciono.
    fino dalle elementari mi chiamavano bernardino da siena.
    ma sono decisamente meno eroico di lui.
    eretico è un insulto? per me no.
    io sono criastiano-cattolico-apostolico-romano, e questo, ad esempio, per il 70% dell’occidente che appartiene alla chiesa consumistico-illuministico-laicista è una imperdonabile eresia, da punire con l’esilio o anche peggio.

    e alllora?
    viva obama (e anche osama, se per esempio si buttasse sugli studi di canale 5 dai… magari mentre dentro ci sono solo costanzo e la defilippi che prendono un tè con la ventura e vespa: che colpaccio!)

    12 Novembre, 2008 - 11:12
  14. raffaele.savigni

    Condivido la posizione del cardinale George, che, senza nascondere il dissenso su questioni come l’aborto, sa apprezzare un “segno dei tempi” come l’elezione di un nero alla Casa Bianca (diversamente da Paolo Rodari, stranamente durissimo contro Obama nel suo blog). Non condivido però la durezza polemica dell’intervento di Ignigo. Anch’io, come Lea, non mi vergogno di essere “cattolico”, per quanto consapevole della mia fragilità. Non si può giudicare un presidente solo per le sue posizioni sull’aborto: bisogna tener conto delle sue posizioni sulla guerra, sulla crisi alimentare, sull’ambiente eccetera (per questo avrei votato anch’io Obama). Ma non si può neppure replicare a chi tira fuori il problema dell’aborto dicendo invariabilmente che ci sono altre forme di violenza più importanti… credo che la Chiesa faccia bene ad “aprire” ad Obama senza nascondere la diversità di posizioni sui temi della bioetica.

    12 Novembre, 2008 - 11:19
  15. fabrizio

    Ciao Ignigo.
    Quando hai tempo, pazienza e voglia aspetto una tua risposta nel post “Vietato scendere dalla parte opposta”.

    12 Novembre, 2008 - 11:34
  16. ignigo74

    Caro Fabrizio: le vie del Signore sono infinite.
    Pertanto la casistica pragmatica è ontologicamente atea.

    le persone non sono un caso da presentare e discutere in un manuale di morale o sul tavolo tra gli studenti di anatomia patologica.

    Le persone sono altro e le vie del Signore sono infinite, “con lui c’erano altre barche”. Coraggio, che Dio è ben più luminoso e vasto dei nostri gagliardetti religiosi.

    12 Novembre, 2008 - 12:00
  17. Leonardo

    Mi pare che la questione che si sta qui discutendo non sia impostata nel modo giusto: per quanto mi riguarda non ho nulla in particolare contro Obama e non credo che il tema centrale sia la sua posizione sull’aborto (che immagino sarà cinica e opportunista come quella di quasi tutti i politici, pro choice o pro life che siano). La sobria domanda di Mandis era opportuna come obiezione all’esultanza dispiegata dal cardinale George. Qui da noi ci sono addirittura dei tali che hanno fatto i manifesti con la faccia di Obama e la scritta (se non ricordo male) “Il mondo è cambiato”. Ma dai! Il mondo è cambiato perché Obama è diventato presidente?

    Si voleva dire che il cardinale forse ha esagerato nel suo entusiasmo, però fa benissimo ad augurarsi che Obama “possa riuscire nel suo compito per il bene di tutti”: questo tutti ce lo auguriamo.

    12 Novembre, 2008 - 12:47
  18. Leonardo

    Mi trovo al computer in questo momento e, curioso come sono, vado subito a vedere la pagina segnalata da Nino. A occhio e croce ha tutta l’aria della bufala. Il testo è pura fuffa: discorsi generici, frasi ad effetto, parole grosse sparate gratis. Faccio notare solo la contraddizione dell’esordio:
    «Scriviamo la presenta lettera per chiedere che la Chiesa Cattolica riconosca ufficialmente e pubblicamente la propria responsabilità diretta nei crimini commessi nelle scuole residenziali cattoliche canadesi e nelle Boarding School cattoliche americane. A seguito di questa richiesta, chiediamo l’istituzione di un’inchiesta approfondita sui responsabili, diretti e indiretti, di tali crimini».
    Questi signori chiedono preliminarmente la condanna della Chiesa Cattolica e poi un’inchiesta per accertare le responsabilità. Bell’esempio di logica giuridica, anzi di logica tout court. Basterebbe questo per capire chi sono.

    12 Novembre, 2008 - 13:00
  19. fabrizio

    Ignigo, non ho capito. Con me devi parlare più semplice.

    12 Novembre, 2008 - 13:04
  20. Giovanni Mandis

    Razzismo è esultare per un “nero” eletto presidente degli U.S.A. a prescindere dalle idee che questo “nero” professa politicamente e civilmente. siccome è nero devo rallegrarmi anche se professa le stesse idee di Clinton, che bombardò i Balcani, che si fece fare di tutto e di più dalla sua segretaria nelle stanze presidenziali, giurando il falso davanti a tutta la nazione, che favorì e promosse in tutto il mondo le politiche abortive compresa quella cinese del figlio unico finanziando copiosamente le agenzie onu che diffondono il verbo abortista-antinatalista, le stesse di idee di Kerry cattolico-abortista, tutti bianchi.

    c’è poco da esultare quindi

    mi sfugge la “illogica” che equipara l’uccisione del bambino nel grembo materno con i morti causati dall’inquinamento…

    12 Novembre, 2008 - 14:21
  21. ignigo74

    scusate, è un pò lunga.
    ma riguarda le motivazioni di molti degli agitatori “antigelmini” dei quali abbiamo parlato poco fa. Ha a che vedere con un modo di chiedere e dare coerenza molto italiano.

    I figli dei vip di sinistra? Tutti alle scuole private.
    Roma Tanta preoccupazione per la scuola pubblica si può spiegare solo come un atto estremo di altruismo, visto che quando si tratta di decidere il
    destino dei figli un bel pezzo di centrosinistra si orienta direttamente
    verso le scuole private. E magari straniere. Sorprende, insomma, tanta
    acrimonia nei confronti del ministro Gelmini, visto che non sono pochi gli
    esponenti della sinistra che di contatti diretti con la riforma della
    scuola, non ne avranno mai. Lo ha candidamente ammesso Michele Santoro nel corso dell’ultima puntata di AnnoZero, tutta dedicata alla scuola e alla
    nuova ondata di contestazioni studentesche.

    Voleva dimostrare al leghista Roberto Cota quanto fosse sbagliata l’idea di
    «classi ponte» per insegnare la lingua straniera ai figli di immigrati. In
    sintesi: l’integrazione è facilissima anche quando un bambino si trova in un’aula dove tutti parlano una lingua che non sa. Per spiegarlo ha riportato, con
    comprensibile orgoglio paterno, l’esempio della figlia che
    frequentaunascuola straniera «e già parla un’altra lingua ». Applausi. Non
    si sa se dedicati alla bravura della bimba poliglotta o all’accostamento tra
    chi frequenta il costoso istituto francese «Chateaubriand», con l’obiettivo
    di diventare bilingue edevitare le storichecarenzedella scuola italiana, e i
    figli degli immigrati alle prese con la durissima battaglia per l’integrazione.

    Ospite della trasmissione, il segretario Ds Walter Veltroni. Dei suoi
    investimenti immobiliari e formativi a New York a favore della figlia si sa
    già tutto. D’altro canto il Pci non c’è più. E con i comunisti è scomparso
    anche il divieto non scritto che vigeva per i dirigenti:mai iscrivere i
    figli alle private. Lo conferma il caso diGiovanna Melandri, la cui prole è
    stata affidata all’istituto privato «San Giuseppe». Si dice che l’esponente
    Pd abbia anche cercato di fare entrare la figlia inuna scuola inglese. La
    stessa – la «Rome International School» – scelta dall’ex parlamentare di
    Rifondazione comunista Franco Russo, ansioso di dare un’educazione un po’
    amerikana ai discendenti.

    Niente pubbliche o comunali anche per i nipoti di Fausto Bertinotti,
    iscritti a suo tempo ad un prestigioso asilo romano dal metodo di
    insegnamento rivoluzionario. Ma a pagamento. E in effetti non è sempre la
    caccia alla lingua straniera la molla che fa scappare i genitori democratici
    dalle pubbliche. È il caso dell’ex ministro dell’Istruzione Giuseppe
    Fioroni, contestato dai giovani del centrodestra per aver mandato il figlio
    ad un Liceo scientifico paritario di Viterbo, proprio negli anni in cui era
    in carica nel dicastero di viale Trastevere.

    La seduzione del privato-straniero ha fatto breccia anche tra i più
    intransigenti girotondini. È il caso di Nanni Moretti, il cui figlio
    frequenta la scuola americana di Roma, la «Ambritt». Stessa scelta per il
    discendente di un vero e proprio outsider del Partito democratico: Mario
    Adinolfi. Proprio in questi giorni l’ex esponente del Ppi, per sua stessa
    ammissione allergico alle occupazioni, ha lodato la nuova ondata di studenti
    contestatori vedendoci l’embrione di un «conflittogiovanile di massa contro
    queste destre ». Chissà se anche dalle parti della scuola americana di Roma
    farà breccia l’atteso nuovo Sessantotto.

    Scuola privata catanese anche per le figlie diAnnaFinocchiaro, presidente
    dei senatori Pd. Al club del «no alle statali» si è iscritto anche Francesco
    Rutelli, Anche lui negli ultimi giorni si è espresso, non tanto a favore
    della protesta studentesca, quanto controla linea «dura» di Berlusconi.
    Sicuramente nessuna delle sue due figlie dovrà subire interruzioni delle
    lezioni:unaè iscritta al liceo privato «Kennedy» e l’altra alla
    prestigiosissima «San Giuseppe De Merode», scuola convista su Piazza di
    Spagna.Da quelle parti di okkupazioni, e cortei, se ne vedono pochi.

    12 Novembre, 2008 - 15:52
  22. Sumpontcura

    Caro Roberto,
    accenno a rispondere qui alla tua richiesta di ieri sera (post “Non ci sono più clandestini“).
    Se provi a leggere, in questo post, gl’interventi di stamane su Obama e i vescovi americani non farai alcuna fatica a riconoscere il “Coro” e “quelli fuori dal Coro”.
    Quanto al “pensiero unico”, si tratta – come è ovvio – di un’iperbole. Da un’ora (cioè da quando son riuscito ad accendere il computer) sono in dubbio se articolare una risposta ampia e argomentata (che mi creerebbe – si fa per dire – qualche nemico) o scivolare via accontentandomi dell’onesto. Ho deciso infine per lo scivolo: ruberò una frase all’intervento di Ignigo (ore 11:12; mi sembra del tutto condivisibile: la frase, non l’intervento) e condirò il tutto con una provocazionaccia da leggere con un sorriso.
    – Definizione ignighiana: “Io sono cristiano-cattolico-apostolico-romano, e questo, ad esempio, per il 70% dell’occidente che appartiene alla chiesa consumistico-illuministico-laicista è una imperdonabile eresia, da punire con l’esilio o anche peggio”.
    – Provocazionaccia: io ho un criterio empirico per riconoscere al volo una manifestazione di “pensiero unico”: se piace ai lettori affezionati di “Repubblica” e ai suoi ammiratissimi guru, lo è nove volte su dieci.

    Ciao (a proposito: come sta andando la cerca delle noci? Che dice fra Galdino?).

    12 Novembre, 2008 - 16:57
  23. raffaele.savigni

    Ignigo, certe contraddizioni tra prese di posizione pubbliche e comportamenti privati le ho notate anch’io da tempo. Anche se gli interessati potrebbero rispondere che, in attesa di una scuola pubblica che funzioni davvero (con finanziamenti adeguati), si trovano costretti ad iscrivere i figli alla scuola privata (agli esempi che hai fatto aggiungerei Leoluca Orlando) per garantire loro un’istruzione migliore. Io ho iscritto, con molte perplessità, mia figlia in una scuola media “malfamata”, frequentata da extracomunitari e nomadi, perché voleva restare coi compagni delle elementari, ed anche perchè non volevo isolarla in un mondo poco “reale” : ha imparato assai meno di quanto avrebbe potuto ricevere se avesse frequentato una scuola migliore. Non tutti i genitori sono disposti a pagare questo prezzo, e li capisco.

    12 Novembre, 2008 - 17:07
  24. Sumpontcura

    Nel merito del confronto di stamane:
    – Non capisco perché dovrei evitare di far festa nel momento in cui trionfa in America un principio fondamentale: l’eguaglianza dei figli di Dio quale che sia il loro livello di abbronzatura.
    – Non capisco perché dovrei evitare di esprimere la mia opinione su alcuni aspetti, che considero orribili, della politica sociale di un autorevole uomo politico americano.

    12 Novembre, 2008 - 17:16
  25. Sumpontcura

    “Nove volte su dieci”, scrivevo sopra, al culmine della provocazionaccia.

    Ecco la volta su dieci che fa eccezione alla regola. La recensione di De Marco alle “Conversazioni notturne” è – secondo me – equilibrata e illuminante, e risponde in modo per me del tutto soddisfacente alle domande che ponevo l’altro giorno sul depositum fidei.

    Buona lettura: http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/209322

    12 Novembre, 2008 - 18:19
  26. Nino

    @ignigo74 12 Novembre 2008 @ 15:52

    Caro ignigo,
    Ti passo la mia opinione con un po’ di romanesco.
    CHI SE NE FREGA. RI CHI SE NE FREGA di dove mandano a scuola i propri figli i vecchi e i nuovi ricchi, i parvenu, i palazzinari, i politici, i furbetti del quartierino, i nobili e il resto delle caste.
    Trovo puerile e futile il dibattito sul tema scuola pubblica – scuola privata; pubblica si, privata no.
    (forse Ferrarelle sarebbe meglio).
    Ma i figli, quei pochi e rari figli generati da questo popolo in discesa, anzi in picchiata saranno o no discriminati oltre che dalla nascita anche nell’istruzione?
    Scusa ignigo ma secondo te i genitori dovendo scegliere e avendone la possibilità manderebbero i figli alle elementari, alle medie o alle superiori di Tor Bella Monaca o al san Giuseppe de Merode, dove oltre a rette da caimano ti occorre un patrimonio per sostenere lo “stile di vita” rigorosamente firmato ed esclusivo di tuo figlio e dove vige la regola del più hai e mostri e più sei?

    “alla prestigiosissima «San Giuseppe De Merode», scuola convista su Piazza di
    Spagna. Da quelle parti di okkupazioni, e cortei, se ne vedono pochi”.
    Ti credo con quello che costa e con il diploma garantito e a prova di idiota.

    Io vorrei una scuola Pubblica di insegnanti super preparati e attrezzata come merita “Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti, di cognati…come dice Ennio Flaiano.
    Tanto per i figli di cui sopra cambia un beneamato TUBO.
    Erediteranno oltre alle fortune mobiliari, immobiliari, svizzere anche le baronie, i concorsi truccati, il club esclusivo, le vacanze rigorosamente in resort 5 stelle super o in ville da billionaire o su yacht battenti bandiera panamense o tutto il cucuzzaro.
    In una parola vorrei che la stragrande maggioranza degli studenti italiani avesse un’istruzione adeguata e al meglio di quanto possa offrire uno Stato moderno siede ne G8.
    A questo punta Mary Star? Mi sta bene.
    E’ sul come vuole realizzarlo che ho qualche perplessità ma non pregiudizi nel merito.
    Poi ignigo, fammi un favore leggiti o rileggiti “Lettera a una professoressa” e dimmi se dopo 45 anni da quella lettera è cambiato qualcosa nella scuola italiana.

    12 Novembre, 2008 - 18:53
  27. ignigo74

    Io “lettera a una professoressa” lo leggo ogni anno.

    in classe.

    ciauz.

    12 Novembre, 2008 - 20:05
  28. roberto 55

    Eccomi qua !

    Rispondo subito al caro amico Sump (questo “tormentone” del “frate cercatore” mi sta diventando esilarante: la tua citazione, poi, di “Fra Galdino” – per me che, da sempre, coltivo la passione dei “Promessi Sposi” – è addirittura impagabile !).
    Credo – nonostante la mia “tontolonaggine” – d’aver capito che intendi per “pensiero unico”: consiste, a tuo avviso, in quella corrente culturale (correggimi se sbaglio, o, più esattamente, se interpreto male il tuo pensiero) laico-radical-libertario-progressista che trova (anche) nel quotidiano “La Repubblica” il suo principale “house organ”.
    Sbaglio ?
    Ma perchè, a tuo avviso, questa “corrente” sarebbe “unica” ?
    Ho, poi, letto, in questo “post” (come in altri) i vari interventi degli amici sull’elezione di Barack Obama a Presidente degli U.S.A. e non ci trovo nessun “coro” e nessun “contro-coro” perchè – non pare pure a te ? – non ne ho trovati due di eguali (e per fortuna ! Sennò, sai che noia ……): a chi piace Obama perchè così, a chi non piace perchè colà, a chi piace così-così, a chi piace più sì che no, ed a chi non piace tanto, però, vedremo, etc. etc..
    Ecco il motivo della mia domanda di ieri.

    Posso confessare a Leonardo ed Ignigo74 (senza che vi offendiate: sennò, faccio come il nostro Capo del Governo, dico che scherzavo, che m’avete frainteso, che è tutta colpa della stampa comunista, etc. etc.) che certi vostri “duetti” sono memorabili ? Siete – lo dico davvero – dotati di uno dei pregi che apprezzo di più nelle persone: il senso dell’umorismo.
    L'”omaggio” a Bob Dylan, poi, da parte di Leonardo merita, da solo, il “premo speciale della critica” di questa sera.

    Buona notte a tutti !

    Roberto 55

    12 Novembre, 2008 - 23:24
  29. Francesco73

    L’esultanza è della prima festa, e io la vivo.
    Il discernimento -poi – è della politica.
    E i cattolici hanno anche il dovere della politica, pure quelli che non fanno i deputati o i senatori.

    12 Novembre, 2008 - 23:35
  30. Nino

    @ignigo
    Io “lettera a una professoressa” lo leggo ogni anno.
    ——————————————
    Vedi caro Ignigo,
    al san Giuseppe de Merode o alla succursale di Villa Flaminia, non lo potresti fare. Non avresti l’uditorio e se ci provassi i fratelli delle scuole cristiane, i cari Lasalliani ti radierebbero.
    Ciao.

    13 Novembre, 2008 - 9:16
  31. ignigo74

    caro Nino,
    la scuola nella quale leggo ogni anno “lettere a una professoressa” è gestita da religiosi cattolici ed è in ottimi rapporti con quella dei fratelli delle scuole cristiane dove la realtà è ben diversa da quello che dici tu.

    poi, se vuoi credere alla vulgata laicista che nelle scuole di ispirazione cristiana sia bandita l’intelligenza e il pensiero, se grande e navigato, fai un pò quello che ti pare.

    13 Novembre, 2008 - 13:41
  32. targum55

    Ho voglia di litigare: gli articoli di Pietro De Marco, ottimo portavoce dell’attuale pensiero unico intergalattico, mi ricordano, per il livello dell’argomentazione, Eutidemo e Dionisodoro. Qualcuno dovrebbe poi spiegargli che il tiro al piccione “cattolico democratico” è ormai degno solo di un maramaldo.

    13 Novembre, 2008 - 15:24
  33. Specialmente dopo il Columbus Day.

    13 Novembre, 2008 - 15:49
  34. Leonardo

    targum55 ha voglia di litigare? Oh bene: son qua. Gli articoli di Pietro De Marco, come ogni altra cosa, ognuno li capisce e li valuta in base alla testa che ha.
    Se poi uno vuol fare il fighetto e citare Platone, sarebbe più carino se si sforzasse anche di dimostrare la tesi della fallacia argomentativa di De Marco (che io, per esempio, non rilevo).
    Inutile discutere sul “pensiero unico” : va di moda questa espressione, ma ciascuno la riferisce al pensiero degli altri, implicitamente negado così la sussistenza del proprio. Potrei cercare di mostrare a targum che da un punto di vista opposto al suo appare «unico» (intergalattico è una fantozzata che gli lascio volentieri) il filone di pensiero in cui, presumubilmente, si riconosce lui, ma sarebbe fatica sprecata.
    Infine, il vittimismo dell’ultima frase si commenta da sé.

    13 Novembre, 2008 - 17:00
  35. Leonardo

    Già che ci sono, mi piacerebbe litigare anche con Ignigo: rispetto don Milani (che aveva anche un carattere abbastanza cattivo per piacermi) ma non lo idolatro. La lettera ad una professoressa l’ho letta una volta sola, ho preso atto delle ragioni che contiene, ma non ne farei un classico della pedagogia. I “milanisti”, invece, sono stati una iattura per la scuola italiana e, con esemplare eterogenesi dei fini, hanno contribuito in modo decisivo a ridurla in condizioni tali da risultare una fregatura soprattutto per i poveri. Ma di questo non si può far colpa a don Milani che, come è noto, era severissimo.

    13 Novembre, 2008 - 17:14
  36. Sumpontcura

    «… il tiro al piccione “cattolico democratico” è ormai degno solo di un maramaldo.»

    Oh Targum, perdono! Non avevo capito che fossero proprio così mal ridotti, nella Valle degli orsacchiotti delusi. Eh caro amico! Sic transit gloria mundi: dal Senato al “Sonato!”, che tragedia… Da Palazzo Madama alla Gavinana. Dalla “carica” alla “discarica”.
    Risuoni alta, in loro onore, la voce dei poeti “fratelli”:
    “Ogni uom di Ferruccio
    ha il core, ha la mano…”
    (Fratello Mameli)
    “V’ha della tosca libertà l’ucciso
    ma non vinto campion, che il petto sparso
    ha di tremole stelle, e son le punte
    ond’ebbe in Gavinana al ciel tragitto…”
    (Fratello Mamiani)

    13 Novembre, 2008 - 18:14
  37. targum55

    Il problema di Dionisodoro e Eutidemo non è tanto la fallacia argomentativa, è piuttosto la spocchia.
    Sui pennuti impallinati: si preoccuperà chi si sente razza in via di estinzione.
    Personalmente non so neppure se sono cattolico. Qualcuno scriveva: Dio è cattolico. Se è vero, dal momento che non sono Dio, non sono cattolico (ecco cosa succede a frequentare troppo Dionisodoro).
    Comunque, la posizione dello “sconfitto” (penso alla dimensione di fede, non certo alla “politica”, che è il regno del transitorio) non mi sembra così disprezzabile. E’ l’unica condizione che permette di “rendere ragione della speranza che è in noi”. Altrimenti tutto sarebbe assurdo e, come suggeriva Jonas, Dio non sarebbe onnipotente.

    13 Novembre, 2008 - 18:42
  38. Nino

    @targum55
    13 Novembre 2008 @ 18:42

    Se posso.
    Fila che è una meraviglia. Altrochè!
    Ciao

    13 Novembre, 2008 - 19:59
  39. Sumpontcura

    Caro Roberto,
    sul “pensiero unico” Leonardo ha oggi scritto (ore 17) parole chiarissime. Che due contendenti si forgino ognuno un nemico contrapposto e gli diano lo stesso nome è un bellissimo paradosso (un po’ come le bande musicali militari dei due eserciti contrapposti alla battaglia di Magenta – 1859 – che diedero il segnale dell’attacco suonando ambedue le note della “Bella Gigogin”!).
    Quello che io chiamo “pensiero unico” è il filone Tesi di Wittemberg / Città del Sole / Contratto sociale / Rivoluzione francese / Primo e Secondo Impero / Massonerie e nazionalismi / Das Kapital / Positivismo / Vagoni piombati e armate rosse / Mein Kampf / Libretto rosso / Carta (igienica) dei diritti. Un pensiero molto debole, a onor del vero: umano, troppo umano.
    E’ il filone dei nostri nemici: spesso divisi fra loro, ma uniti nell’obiettivo di calunniare, sbeffeggiare, schiacciare e cancellare la Chiesa fondata da Gesù Cristo: con le buone o con le cattive (più con le cattive: hanno ammazzato più cristiani loro che centomila Neroni, Domiziani, Deci e Diocleziani messi assieme).
    Lo chiamo “unico” per quattro motivi:
    – qui da noi è potentissimo in tutte le sedi culturali che contano: giornali, televisioni, università, cinema, teatro, istrionismi e canzonette varie;
    – i suoi “sacerdoti” e “profeti” si considerano – peraltro – gli unici pensierosi pensatori, e danno e ritirano la patente come ritengono opportuno;
    – hanno solidissimi riferimenti internazionali, dal Palazzo di Vetro ai castelli in aria in quel di Strasburgo, dalla BBC alla commissione Premi Nobel (sì a Quasimodo no a Ungaretti, sì a Dario Fo no a Mario Luzi);
    – per poco una cinquantina d’anni fa gli riusciva il colpaccio grosso: di diventare “unico” sul serio… Ma: Sancte Michael Arcangele, defende nos in proelio…

    Perdonami il tono professorale: ogni tanto mi viene di scrivere così. Pensaci tu a fare la tara. Ciao.
    [Lycopodium: grazie di cuore.]
    [Luca: che è successo durante il Columbus Day?]

    13 Novembre, 2008 - 20:21
  40. Nino

    @SUMP

    “E’ il filone dei nostri nemici: spesso divisi fra loro, ma uniti nell’obiettivo di calunniare, sbeffeggiare, schiacciare e cancellare la Chiesa fondata da Gesù Cristo”
    —————————————————————-
    Caro SUMP,
    su questo punto non concordo.
    Di più, tra i molti dubbi che ho in fatto di cammino di fede, non ne coltivo alcuno sulla dissoluzione o come tu dici sulla cancellazione della Chiesa di Cristo.
    Papi e i cardinali non ci sono riusciti in quasi 2000 anni di storia.
    Non penso che tu voglia mettere in dubbio la Parola e il disegno di Dio per l’umanità, incluso quella variamente composita che hai descritto.
    Ad maiora.

    13 Novembre, 2008 - 21:32
  41. Sumpontcura

    “Cancellazione della Chiesa di Cristo”? Mi pare che tu abbia ragione, caro Nino: io ne parlavo, infatti, come “obiettivo”, intenzione, tentativo.

    Sebbene…
    – “Le porte dell’inferno non prevarranno”; ma anche:
    – “Il Figlio dell’Uomo, tornando, troverà ancora la fede sulla terra?”.

    13 Novembre, 2008 - 22:39
  42. Luigi Accattoli

    Sump Gesù ha chiesto se troverà la fede, non la Chiesa. Bisogna distinguere tra queste due permanenze. E mettere in conto la possibilità che la Chiesa duri più della fede.

    13 Novembre, 2008 - 23:52
  43. Luigi Accattoli

    Nino scusa se non ho risposto: anche oggi la giornata è andata senza che potessi leggere. Ora ho letto la questione che ponevi, riguardo ai nativi del Canada e le “colpe” della Chiesa: non conosco la vicenda a cui si fa riferimento. Ricordo che papa Wojtyla – visitando il Canada nel settembre del 1984, e io ero là – parlò due volte, in incontri con i nativi, dei “gravi errori” dei missionari che furono tra quanti “considerarono inferiore la vostra cultura”: il 10 a Sant’Anna di Beauprè e il 18 a Yellow Knife.

    14 Novembre, 2008 - 0:02
  44. Sump: è stato eletto un colombo bruno.

    Nino: Quel blog è evidentemente un blog personale, mi sembra proprio che non ci sia nessun “loro” dietro, solo una forte passione individuale, insieme a qualche confusione, per le vicende degli indiani d’America.
    Mi sembra di ricordare che la Specola Vaticana (o organismo analogo) fosse compartecipe – ma è questione di molti anni, quando ero ancora appassionato attivamente all’astronomia – della costruzione di un telescopio sul monte Graham, avversato dagli indiani in quanto montagna sacra e (se non ricordo male) dagli ambientalisti in quanto habitat di una specie particolare di scoiattolo. Ricordo che vennero pubblicate delle lettere su l’astronomia. Non so o non ricordo come si sia sviluppata la faccenda.

    14 Novembre, 2008 - 9:46
  45. sottoscrivendoo la nota di Luigi delle 23.52 di ieri, chiedo a Sump se, pur mettendo nell’immondezzaio tutto il “pensiero unico” così come lo hai organizzato (ma perchè comunque buttare? Non leggere, capire, ascoltare anche quando non si condivide? me lo dico da solo perchè a me la mettà della roba che citi mi ricorda solo qualche studiata al liceo), sarai disposto ad accettare che nella Chiesa fatta di cristiani di ciccia, gente che si è convertita o ci prova tutti i giorni e non che ha fatto ripetizioni on-line prima dell’ultimo Family day … troverai oprinioni, meditazioni, esperienze, riflessioni che a te sembreranno tragicamente inquinate di pensiero unico? E invece sono cristianissime posizioni (cattolicissime, per giunta, se non addirittura benedette da vescovi, cardinali e papi, il famoso Magistero)? … Ciò è contemplabile?

    14 Novembre, 2008 - 9:48
  46. Nino

    Grazie, Luigi. Buona giornata.

    14 Novembre, 2008 - 9:49
  47. Nino

    @Luca Grasselli
    14 Novembre 2008 @ 9:46
    “per le vicende degli indiani d’America….”
    —————————
    Molte grazie per la notizia.

    14 Novembre, 2008 - 11:13
  48. Sumpontcura

    Caro Moralista,
    “immondezzaio”? Oh per carità di Dio! Dovrei buttare nell’immondezzaio anche una buona parte delle cose importanti che ho imparato e fatto mie in sessantacinque anni di vita, dalla democrazia politica all’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, dal senso dell’umorismo allo sviluppo delle scienze e delle arti. Magari fosse così facile distinguere grano e zizzania! Di cose indiscutibilmente “buone”, di cui fidarsi “senza se e senza ma”, ne conosco pochine: tutto il resto è confezionato in un impasto di perle preziose e sterco maleodorante: molto sterco, poche (ma pressoché imprescindibili) le perle. Alla luce della fede (quando c’è), tenendo fermo il riferimento alla Tradizione e alla Scrittura, ognuno di noi fa del suo meglio per mettere insieme una sintesi la cui attendibilità – e la cui coerenza col comandamento dell’amore – sarà vagliata dal Signore in persona nel faccia a faccia che tutto chiarirà e tutto ridimensionerà.
    Del resto, se Satana utilizzava ai suoi fini correttissime citazioni bibliche (vedi le tentazioni di Gesù nel deserto), anche noi siamo costretti a utilizzare, ai nostri fini, perle che pur provengono dal filone a noi nemico (o, se vuoi: da quel “filone” del Nemico).

    Luigi: “… e mettere in conto la possibilità che la Chiesa duri più della fede”. Touché (e doppio gulp).

    14 Novembre, 2008 - 15:10
  49. lycopodium

    “Satana utilizzava ai suoi fini correttissime citazioni bibliche”:
    In Soloviev, l’Anticristo è un “biblista”.

    14 Novembre, 2008 - 18:06
  50. Io ho sentito un Padre Livio di RadioMaria molto critico verso Obama…
    La domanda inziale di Giovanni Mandis, snobbata dai piu’, ritenuta un attaccarsi ai soliti dogmi della Chiesa, non dovrebbe passare cosi inosservata… se il diritto alla vita umana e’ un “semplice” dogma da nulla beh, allora veramente non c’e’ piu’ religione……..

    Su tutte le altre polemiche che son state in seguito aperte (off topic) non ho proprio voglia di aggiungere altra carne al fuoco. Vedo d’altra parte che nemmeno il caro dott. Accattoli lo fa (e approvo il suo silenzio).

    Saluti a tutti
    Andrea

    14 Novembre, 2008 - 18:11
  51. PS: il metter in discussione un punto del pensiero obaniano non significa non essere d’accordo con una serie di altri punti del suo progromma o non esser felici per tanti altri aspetti positivi di rinnovamento che la sua elezioni si auspica portera’… Solo per precisare e non essere frainteso.

    14 Novembre, 2008 - 18:16
  52. franz73

    L’elezione di Obama ha suscitato notevole entusiasmo anche in Italia, specie all’insegna di un desiderio di cambiamento.
    Lo staff presidenziale americano ha già preparato una serie di ordini esecutivi che il nuovo presidente potrà firmare il giorno dell’insediamento alla Casa Bianca. Si tratta quindi di ordini dotati di valore anche simbolico e programmatico. E che intendono effettivamente dare un segnale di cambiamento, visto che smantelleranno altrettanti decreti emessi da George W. Bush e che ribalteranno la posizione del governo americano in molti ambiti.
    Ma qual è la direzione del cambiamento? Due aspetti riguardano la bioetica. E sono la rimozione degli ostacoli alzati da Bush a difesa degli embrioni e l’annullamento delle restrizioni che vietano al¬le organizzazioni internazionali che ricevono fondi federali americani di offrire in altri Paesi l’aborto tra i propri servizi (già Clinton aveva fatto lo stesso nei confronti di Reagan nel ‘93).
    Probabilmente non è questo il segnale di novità che molti, anche tra i cattolici, aspettavano.
    Eppure, Obama è coerente con il suo programma elettorale ed è da sempre fautore di leggi molto permissive sull’aborto e contrario ai diritti del non-nato.
    Trovo quindi sempre più urgente – come chiesto dal Papa e come si sta cercando di realizzare ad esempio anche da parte della Conferenza Episcopale Statunitense – la necessità una campagna culturale forte che promuova il valore unico e indisponibile della vita umana. Nella consapevolezza che la frontiera della Dottrina Sociale della Chiesa è da sempre la difesa dei più deboli, tra cui oggi più che mai i bambini nel grembo materno e le persone malate.

    14 Novembre, 2008 - 23:17
  53. Luigi Accattoli

    Il mio benvenuto a Franz73: è da un po’ che non abbiamo nuovi commentatori – e dunque ti dedico un doppio evviva!

    15 Novembre, 2008 - 11:44
  54. Caro Sump, non mi hai risposto pienamente… prendo atto di quel che vuoi comunicare e delle giuste cautele che ricordi in merito a chi cita la Parola…

    17 Novembre, 2008 - 10:58
  55. Sumpontcura

    Caro Moralista,
    credevo di aver risposto in modo esauriente, ma evidentemente devo aver dato per scontati considerazioni e assiomi che invece non lo erano. Provo a rispondere in forma più articolata, facendo sempre riferimento al tuo commento del 14 novembre, ore 9:48.
    1. Perché buttare nell’immondezzaio tutto il “pensiero unico”? Infatti, non ho mai avuto questa folle intenzione.
    2. Non è meglio “leggere, capire, ascoltare anche quando non si condivide”? Certo che sì: non solo è meglio, è indispensabile (a meno che non si scelga una bella Trappa o una Certosa come destinazione definitiva…).
    3. Nella Chiesa “troverai opinioni, meditazioni, esperienze, riflessioni che a te sembreranno tragicamente inquinate di pensiero unico”. Altroché! Nella Chiesa, fuori dalla Chiesa e di sicuro entro me stesso.
    4. Repetita iuvant: in questo campo misto di grano e zizzania, teniamoci stretto quello che è di sicuro buon grano (la Tradizione cattolica e il Vangelo), e poi che ognuno di noi procuri una sintesi credibile di tutto il resto: “siamo costretti a utilizzare, ai nostri fini, perle che pur provengono dal filone a noi nemico”.
    5. La Chiesa stessa, del resto, – da sempre, ma in particolare col Concilio Vaticano secondo – ha agito proprio in questo modo, in una sintesi dialettica fra Tradizione, Scrittura e capacità di cogliere i segni dei tempi, non disdegnando affatto gli strumenti affilati nel campo a noi avverso.
    6. In questa sintesi troveranno sempre posto, per grazia di Dio, sia coloro che l’amore cristiano spinge verso traguardi intrepidi, sia coloro che spontaneamente si attengono alla prima delle virtù cardinali, la prudenza.

    E’ un po’ più chiaro, adesso? Un abbraccio.

    17 Novembre, 2008 - 14:57
  56. il numero 2 mi sa tanto di don Milani, vero Sump?? 🙂 ciao

    17 Novembre, 2008 - 15:37
  57. Sumpontcura

    Non ci avevo fatto caso, ma rileggendo sembra tanto anche a me, caro Maioba. Certi maestri ti sembra di averli superati, e poi te li ritrovi a lavorarti dentro, paciosi e con un lampo d’ironia negli occhi…
    Saludus

    17 Novembre, 2008 - 16:34
  58. grazie, Sump… ora mi hai risposto.

    p.s. ieri ho incontrato de visu don Marco/maioba e matteo e altri, intorno alla tavola di una famiglia di amici di matteo in quel dell’Esquilino. Il potenziale “nascosto” di comunione della famiglia…

    18 Novembre, 2008 - 10:23
  59. Aprofe

    Intanto mi presento, mi chiamo Alessandro Profeti e sono il proprietario del Blog che ha scritto l’articolo segnalato qui sopra da Nino alle 12,48 del 12 novembre e al quale ha reagito Leonardo alle ore 13 dello stesso giorno. 
    Sign. Leonardo, mi permetta di eccepire che non vi è contraddizione nella lettera http://www.nativiamericani.it/?p=560, la richiesta che la Chiesa Cattolica riconosca ufficialmente e pubblicamente la propria responsabilità diretta nei crimini commessi nelle scuole residenziali cattoliche canadesi e nelle Boarding School cattoliche americane e l’istituzione di un’inchiesta approfondita sui responsabili, diretti e indiretti, di tali crimini sono perfettamente coerenti. La prima è una cosa che la Chiesa Cattolica avrebbe dovuto fare da molto tempo, e non ha MAI fatto, la seconda è per stabilire le singole responsabilità dei singoli funzionari religiosi. Il coinvolgimento della chies cattolica romana, attraverso le sue diocesi, in questi crimini, è infatti una certezza. Questi crimini, attraverso libri, articoli, lettere e documenti dell’epoca sono comprovati e non affatto generici, è ovvio che non li troverà negli articoli dell’Osservatore Romano o su Famiglia Cristiana. Ma se si prende un pò di tempo a cercarle le assicuro che anche lei potrà farsi una ragione della loro esistenza. Magari, non cerchi nei siti italiani, ma in quelli Nativi Americani. Troverà foto, racconti, autori e persone che ancora oggi soffrono per l’aver vissuto tali orribili esperienze.
    http://www.asu.edu/lib/archives/boardingschools.htm
    http://www.amnestyusa.org/amnestynow/soulwound.html
    E anche dei documentari, per esempio http://www.richheape.com/boarding-school.htm
    (Best Feature Documentary International Cherokee Film Festival, 2008 Accolade Competition Award of Excellence, 2008 Best Documentary Columbus International Film Festival, Official Entry:
    American Indian Film Festival, Santa Fe Film Festival, Talking Stick Film Festival
    Native American Music Awards, Red Nation Film Featival, Denver Indigenious Film Festival).
    Non prenda in giro che cerca di dare voce e dignità a chi è deceduto nel silenzio in quelle scuole e ai loro sopravvissuti, non commenti senza sapere e si faccia, magari, un mea culpa per l’aver definito tutto questo “una bufala”. E’ esattamente per questi tipi di comportamenti, che non cercano di informarsi, di approfondire, prima di scrivere o parlare che quelle voci resteranno inascoltate. Non certo per chi tenta di chiedere giustizia.

    20 Novembre, 2008 - 11:52

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