Manzoni 14. “Ce n’è pochi de’ galantuomini. I vecchi peggio de’ giovani; e i giovani… peggio ancora de’ vecchi. Però, son contento che non si sia fatto sangue: oibò; barbarie, da lasciarle fare al boia”: così Renzo ubriaco, nel capo 14 dei “Promessi sposi”, a morale dell’assalto alla casa del vicario di provvigione. “Ne ho ricevuti degli urtoni; ma… ne ho anche dati. Largo! abbondanza! viva!” dice il nostro tra i fumi. La battuta sui vecchi e i giovani la uso per celia quando sento qualcuno che vitupera i primi o i secondi. Insomma: al meglio delle mie condizioni ragiono come Renzo ubriaco. Nei primi commenti altri due brani dello stesso capitolo sulla parola poeta, che pure ho sempre fatto miei.
I vecchi peggio de’ giovani e i giovani peggio de’ vecchi
35 Comments
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Poeti ne nasce per tutto. – To’, – disse Renzo: – è un poeta costui. Ce n’è anche qui de’ poeti: già ne nasce per tutto. N’ho una vena anch’io, e qualche volta ne dico delle curiose… ma quando le cose vanno bene. A riprova che poeti ne nasce per tutto dirò che ne puoi trovare financo nei blog.
Poeta vuol dire un cervello bizzarro. Per capire questa baggianata del povero Renzo, bisogna sapere che, presso il volgo di Milano, e del contado ancora più, poeta non significa già, come per tutti i galantuomini, un sacro ingegno, un abitator di Pindo, un allievo delle Muse; vuol dire un cervello bizzarro e un po’ balzano, che, ne’ discorsi e ne’ fatti, abbia più dell’arguto e del singolare che del ragionevole. Tanto quel guastamestieri del volgo è ardito a manomettere le parole, e a far dir loro le cose più lontane dal loro legittimo significato! Perché, vi domando io, cosa ci ha che fare poeta con cervello balzano?
Quello è un poeta. Io sono di Recanati, che nella piazza del comune ha una statua di Giacomo Leopardi intabarrato e in sè ravvolto. Ricordo un vecchietto bizzarro che era sempre per le vie del paese – quand’ero ragazzo – e se incrociava una persona assorta e per i fatti suoi faceva un gesto della mano come a voltar pagine, si restringeva a somiglianza della statua del conte Leopardi e diceva con voce ammirata: “Quello è un poeta!”
A proposito di “vecchi” e di “poeti da paese”, mi ricordo di quello che mi raccontavano i miei nonni (anche loro, a modo loro, un po’ poeti, specie dopo qualche bicchiere di vino): “una volta” alla gente piaceva anche ascoltare una bella storia, non importa se vera o “romanzata”, e c’era chi si faceva un vanto di raccontarne sempre di nuove.
Addirittura in alcuni paesi si pensava che quelle storie venissero dai pioppi (alberi chiamati eccezionalmente al “femminile”: la piopa contadora o la piopa cantadora): che i pioppi le raccogliessero lungo le strade e lungo i fiumi e in certe serate particolari (probabilmente ventose) le raccontassero e le cantassero in un bisbiglio che solo gli animi più sensibili potevano cogliere.
Oggi interesserebbero a qualcuno?
Non ci sono più poeti, perché non c’è più nessuno disposto ad ascoltare.
Questo almeno era convinzione dei miei nonni, che ho ascoltato sempre volentieri e che ricorderò sempre con affetto.
“Cervello bizzarro” è quello di un uomo della mia città che cammina tutto solo e da solo parla. E quando gli sei vicino, ti accorgi che sta recitando la “Divina Commedia”. Appena ti vede, ti si affianca e ti guarda ispiratissimo sempre recitando e recitando. Altro non dice. E non sono sempre gli stessi versi. La conosce tutta la Divina Commedia.
Lo trovi al supermarket e basta che tu dica mezza parola che subito ti replica con i versi del divin Poeta.
In qualunque parte della città si trovi, lui va recitando e recitando.
La gente lo guarda fra stranita e diverita, e con l’indice si picchia la tempia prendendolo per mezzo matto.
Un giorno l’ho visto in chiesa, a Messa, e con paura aspettavo che si alzasse a rispondere al prete recitando. Ma, grazie a Dio, non è successo.
Io penso che lui si senta Dante stesso reincarnato.
Tutto sommato ha ragione quel tale che dice che di matti ce n’è più fuori che dentro.
@ Federico
Quelle “piopa” le ascolterei volentieri. Non sono un poeta, ma mi piace fantasticare.
Saluti a te, Federico, e a tutti da un principiante settembre già invernale (il Gran Sasso è imbiancato, almeno in televisione. Io lo vedo soffocato da nuvoloni grigi, per nulla ancora placati).
Lazzaro,
saresti piaciuto ai miei nonni.
Ricambio i saluti
Qui in Lombardia è arrivata l’estate…
Ciao a tutti!
http://www.finesettimana.org/pmwiki/index.php?n=Stampa.HomePage
• I Legionari di Cristo profanano Maria Maddalena, il Papa insorge di Franca Giansoldati in Il Messaggero del 2 settembre 2014
Quando Papa Francesco lo ha saputo pare abbia fatto un balzo sulla sedia. Santa Maria Maddalena paragonata dal legionario padre Juan Solana a un prete pedofilo seriale? Inaccettabile sotto ogni punto di vista..
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Ovvero il lupo perde il pelo……
Mi pareva strano !!!
Nino, non puoi mettere link a “finesettimana”
è cambiato già da diversi mesi,
quando è cambiata la policy in rispetto della normativa dello Stato
a difesa della proprietà intellettuale a cui molti si sono adeguati.
.
.
potevi mettere il link del Sismografo:
http://ilsismografo.blogspot.it/2014/09/gerusalemme-i-legionari-di-cristo.html
anche se non so a quale policy si rifaccia,
ma è rintracciabile.
In fondo il buon padre Juan Solana
si comporta come tanti altri bravi cristiani:
«Quando accusiamo qualcuno e scagliamo pietre contro di lui, dovremmo ricordarci che tutti noi abbiamo problemi e difetti.
E’ facile uccidere la reputazione di qualcuno.
Dovremmo essere più prudenti e meno giudicanti»
Chi sono io per giudicare
padre Maciel Marcial Degollato
che ha soltanto stuprato qualche decina di seminaristi,
abusato di due dei suoi figli naturali,
ma
ha dato tante vocazioni all’Istituzione ?
ha dato la migliore Università Regina Apostolorum
dove insegnava Palmaro,
dove la D.ssa Atzori invita a prelevare il seme con un’ago nei testicoli, purchè non si rischi la tentazione al piacere…
Chi è senza peccato ?
Edddaiii Nino, sii misericordioso !!!!
Duc in Altum Spirtuality Center in Gerusalemme (L.C.)
dove celebra padre Juan Solana
Duc in Altum Spirtuality Center
http://ncronline.org/sites/default/files/styles/article_slideshow/public/stories/images/Galilee.jpg?itok=zXJ7GGkk
Sarebbe meglio sciogliere i legionari facendo confluire i membri in altri ordini o incardinandoli in qualche diocesi. Un ordine vive e porta avanti il carisma del fondatore, in questo caso il fondatore era una personana spregiebole e la regola faceva acqua da tutte le parti, con in più dei soliti voti religiosi voti aggiunti in piu con il solo scopo di difendere il leader e un controllo ossessivo sui membri. Meglio tirarci una riga sopra.
«Chi sono io per giudicare
padre Maciel Marcial Degollato [sic]» …
Che fa, allude?
Caro Matteo,
piacere di risentirti in ottima forma.
Sono informato sulla nuova policy di Finesettimana, la cosa strana è che talvolta il link funziona ed apre il file pdf.
Stavolta peccando di superficialità non ho verificato.
Ti ringrazio per il suggerimento del Sismografo che utilizzerò senz’altro in futuro.
Accetto volentieri il tuo invito alla misericordia, ma per certi casi come quest’ultimo, peferisco la soluzione pedagogia e un po retrò ma efficace dei due calci al posteriore.
Ti abbraccio.
Quale esempio di cristiana carità!
Si parla di lupi, ma io vedo solo i soliti compari, il gatto e la volpe, tornati in piena forma per massacrare il prossimo e infierire contro coloro che ritengono nemici.
A prescindere dalla questione, trovo questo atteggiamento assolutamente poco cristiano.
L’articolo citato dai due compagni di merende è talmente scadente dal punto di vista professionale che fa ridere: la giornalista non sa nemmeno il nome del personaggio di cui parla (lo chiama Maciel Marcial Degollato, invece che Marcial Maciel Degollado) e l’accenno iniziale (obbligatorio, a quanto pare, per il giornalista collettivo dell’era bergogliana) a papa Francesco è pura fuffa: «Quando papa Francesco lo ha saputo, pare abbia fatto un balzo sulla sedia». Era lì a misurare col decimetro la diastasi del deretano papale rispetto all’appoggio? Ma per favore!
Detto questo:
1) Maciel è stato uno strumento del demonio. (Personalmente, per quel che vale, io penso che sia una delle poche persone di cui si può con una certa verosimiglianza ipotizzare che si sia dannato, se sono vere le voci secondo cui negli ultimi tempi non si accostava neanche più ai sacramenti).
2) I legionari di Cristo andavano sciolti.
3) L’unico (o quasi) che ha lottato seriamente contro tutto quel male è stato il cardinale Ratzinger e poi papa Benedetto XVI. Il quale è molto verosimile che l’abbia pagata cara.
La Raffa su Maciel aveva la fissa lo definiva intoccabile e protetto dalla Stampa.
Tutti i siti conservatori hanno sempre fatto campagna per chiudere la Legione. (A cui solo Ratzinger senza paura si sarebbe opposto)
In genere i “ratzingeriani” avevano come motto il tolleranza zero e volevano il pugno duro con chiunque sgarrasse IOR e pedofili compresi.
Lo aveva capito Melloni chiedendo di non eggere dopo Benedetto un Netturbino I.
Sara
Tutti i siti conservatori hanno sempre fatto campagna per chiudere la Legione.
Davvero?questo mi giunge nuovo.. Molti hanno discusso sino all’ultimo se fossero falsità o meno quello che si sentiva sul fondatore, ma mi sembra che quelli che leggevo erano nella linea di salvare l’ordine.
Ed in Vaticano erano ancora più sconcertanti, il card Rodè prefetto della congregazione dei religiosi non si fece scrupoli di andare, nell’anniversario della morte di Maciel ( quindi dopo che Benedetto era intervenuto) , a celebrare una Messa dai legionari lodando nell’omelia Maciel definendolo cristiano esemplare
Ma lei sa di che cosa parla, Sara1? In questo caso non mi sembra.
Mi riferisco agli anni scorsi Picchio e anche lei Franti so quel che dico.
Rovinarono la beatificazione di Giovanni Paolo II perché lo accusavano di avere coperto Maciel (che solo il prode Rstzinger aveva smascherato).
Secondo la Raffa Maciel era apprezzato dalla stampa progressista che ne copriva le malefatte.
http://ilblogdiraffaella.blogspot.it/2013/11/le-dichiarazioni-del-card-dziwisz-su.html?m=1
La Raffa tra Maciel e pedofili era paranoica avrebbe ripristinato la pena di morte per risolvere il problema.
Attaccarono anche Boffo sostenendo Feltri contro Bagnasco che lo difendeva.
Ogni peccato doveva essere punito a calci nel di dietro uguale a quello che vorrebbe Nino.
Atteggiamento che ho sempre detestato.
Ratzinger era si per la tolleranza zero ma molto più “garantista” di loro e si prese a cuore le sorti dei giovani rimasti nella Legione (De Paolis l’ha rivoltata come un calzino)
http://paparatzinger6blograffaella.blogspot.it/2013/03/melloni-teme-che-eleggano-netturbino-i.html?m=1
beh se ” tutti i siti conservatori” diventano il sito di Raffaella, le cose son diverse..
http://blog.messainlatino.it/2010/02/il-fondatore-dei-legionari-e-morto.html?m=1
Altre cose le cerchi lei. (Anche contro Sodano).
Negli anni scorsi se non ho capito male lei non c’era ma io ricordo che ci hanno soffiato su alla grande con Maciel.
Ma lei ha idea della gravità del caso Maciel? Mi permetta ma insisto nel dire che probabilmente su questo è molto distratta.
sara
il post di messainlatino da te postato termina così: “E spingerci a stringere d’affetto, comprensione e preghiera i Legionari di Cristo che, forse per una provvidenziale eterogenesi dei fini, compensano ampiamente col bene che fanno il male commesso dal loro fondatore e anche da chi, nella Chiesa, ha preferito chiudere non uno ma due occhi: fino alla provvidenziale ascensione al pontificato di questo Papa veramente moralizzatore e non timoroso della verità, anche quando essa disturba.”
Quindi anche su Messainlatino è evidente che pur riconoscendo il male e la gravità dei delitti commessi da Maciel non volevano assolutamete sciogliere l’ordine e chiudere la Legione come tu affermi!
sempre Messainlatino
” fondatore di una delle famiglie religiose più promettenti e dottrinalmente solide”
“Chi sarà – e quando sarà nominato – il futuro segretario di stato è un segreto che Benedetto XVI si tiene ben stretto. Di certo, però, Sodano è in corsia d’uscita.
Via lui, cadrebbe anche un ostacolo a una decisione circa la sorte del potente fondatore dei Legionari di Cristo, padre Marcial Maciel, al quale Sodano è legatissimo. Sulle accuse a Maciel – abusi sessuali su suoi seminaristi e violazione del sacramento della confessione – la congregazione per la dottrina della fede ha ultimato un’accuratissima preindagine.
Lo scorso venerdì santo, poco prima d’essere eletto papa, Ratzinger aveva indicato nella “sporcizia” uno dei mali da cui ripulire la Chiesa.”
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/46410
C’è la Legione, con centinaia di sacerdoti di molti paesi, la maggior parte di giovane età, e ci sono le consacrate e i consacrati di Regnum Christi, l’associazione laicale contigua. E gli uni e gli altri erano sembrati davvero sul punto di naufragare quando, tra il 2006 e il 2008, dopo la condanna e la morte del loro fondatore Maciel, vennero allo scoperto le sue inconfutabili e innumerevoli malefatte, le dissolutezze, le violenze, gli inganni, i figli, le amanti. La quasi totalità degli affiliati ne era stata per decenni totalmente all’oscuro. La loro “Pravda” garantiva che erano solo calunnie le accuse che circolavano contro la persona del riveritissimo fondatore. Molti continuarono a non crederle vere nemmeno dopo che la Santa Sede aveva ordinato al reprobo di ritirarsi per sempre a una vita di penitenza. Si era infatti costituita attorno all’onnipotente Maciel, quando lui era in vita, una squadra di pretoriani che ne proteggevano le gesta da ogni sguardo indiscreto e dettavano agli inconsapevoli seguaci la leggenda alla quale attenersi.
Dopo la morte di Maciel, questa nomenklatura è rimasta intatta al comando della Legione, con l’obbedienza di tutti, fingendo anch’essa sorpresa e dolore. In Vaticano e fuori continuava a godere di protezioni potenti, del cardinale Sodano, del cardinale Rodé, del cardinale Dziwisz, di quegli alti prelati che avevano beneficiato delle generose elargizioni di Maciel e dei suoi. Anche Giovanni Paolo II, a suo tempo, era stato conquistato dalla loro propaganda. C’è voluta nel 2010 la decisione personale di Benedetto XVI, dal quale erano già discese la condanna del 2006 e poi nel 2009 la visita apostolica con quattro ispettori di sua nomina, per legare le mani al gruppo dirigente della Legione, imponendo a capo di tutti e di tutto un delegato papale con i pieni poteri, il cardinale Velasio De Paolis.
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350179
Paravda Nomenklatura protetta da Sodano e da Giovanni Paolo II.
Navarro stesso dovette smentire:
http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.it/2010/05/joaquin-navarro-valls-afferma-che-papa.html (nota i commenti).
Sinceramente non ho mai capito il perchè alcuni conservatori ce l’avessero cosi’ tanto con Maciel (che era un conservatore anche lui) probabilmente era solo un modo per attaccare Sodano s Giovanni Paolo II e parte della chiesa conciliare.
non è che posso mettermi a spulciare tutto il web ma le assicuro che è così.
Maciel è diventato un simbolo delle deficienze della Chiesa conciliare di Giovanni Paolo II altroché difenderlo da parte dei tradizionalisti.
http://www.lastampa.it/2011/03/25/blogs/oltretevere/complici-di-maciel-Nt7R5NnoTvFPRdJDGxcLkK/pagina.html
Me lo ricordo benissimo perchè l’ho vissuto allora.
Sara
perchè mi dai del lei? mi fai sentire tua nonna 🙂
Guarda che io della tua affermazione iniziale, quella delle 10.02, sto mettendo in dubbio la seconda parte, cioè che i conservatori volevano chiudere la legione. E tu mi stai dando ragione perchè tutti i tuoi links sono di persone che se la prendono con Maciel, ma difendono i legionari e non li vogliono affatto chiudere, ma conservarli, dopo al limite, aver esautorato il gruppo dirigente.
Questa tua ultima lettura :
Sinceramente non ho mai capito il perchè alcuni conservatori ce l’avessero cosi’ tanto con Maciel (che era un conservatore anche lui) probabilmente era solo un modo per attaccare Sodano s Giovanni Paolo II e parte della chiesa conciliare.
mi sembra un po’ semplicistica. Come è evidente dall’articolo su Messainlatino anche i conservatori ( almeno la maggior parte ) si erano resi conto ormai che Maciel era un depravato, amorale morfinomane e in fondo non credesse neanche in Dio.Non credo che centri per nulla la Chiesa conciliare. Purtroppo è triste che invece gente come il card Rodè, Sodano e Giovanni Paolo II lo abbiano difeso fino alla fine. Per GPII penso dipenda dal suo anticomunismo viscerale e nessuna conoscenza dell’America Latina che facevano si che in certi casi mettesse in letargo la razionalità.
Come ha detto Navarro il processo è iniziato sotto Giovanni Paolo II è stato lui ad autorizzare Ratzinger (anche sui pedofili) i ratzingeriani enfatizzano oltremisura il suo ruolo ma all’epoca era quello che oggi è Muller, non poteva fare più di tanto senza autorizzazione papale (che infatti non è mancata).
Diciamo che ricordo di aver letto all’epoca molti commenti duri sulla legione, cioè avrebbero voluto un intervento più severo e basta perchè probabilmente pensavano che i vertici che avevano protetto fossero ancora legati a Sodano.
E poi perchè molti “tradizionalisti” sono un po’ forcaioli tutte queste emergenze vennero strumentalizzate per un maggior rafforzamento della Curia e del Papa.
Bastonate a tutti e poche storie.
Certo ad altri i legionari piacevano però ricordo più questo intransigentismo di fondo.
In ogni caso all’epoca del conclave ho avuto il terrore che legalismo di “destra” e di “sinistra” si coalizzassero per far eleggere un “fustigatore” e basta.
Fortuna che lo spirito santo è vivo e lotta in mezzo a noi….
Fortuna che lo spirito santo è vivo e lotta in mezzo a noi….
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂