I media: una spina nella carne

Ho condotto uno studio sullo tsunami del preservativo che ha colpito il viaggio africano di papa Benedetto il marzo scorso (vedi post del 19 marzo) e l’ho interpretato in riferimento alla sostanziale indisponibilità del mondo del benessere ad ascoltare il messaggio cristiano. La conclusione è esigente ma non è pessimistica: i media costituiscono una spina nella carne per i portatori del messaggio cristiano, ma di essi non bisogna avere paura e forse anche da questo incidente – come da altri precedenti, sempre riguardanti l’informazione sul Papa – può venire un qualche vantaggio di chiarificazione nel rapporto Chiesa-mondo. Quanto meno questa volta è apparsa evidente a tutti la condizione di profeta disarmato con cui Papa Benedetto si è fatto avvocato dell’Africa. I media e i governi europei un poco si sono resi conto di aver ecceduto contro quell’uomo generoso. Gli uomini di Chiesa hanno forse imparato che devono farsi astuti restando candidi, perché c’è un mondo in agguato che li interroga per poterli accusare, come capitava a Gesù. Lo studio è apparso sulla “Rivista del clero italiano” 4/2009 e si può leggere qui nella pagina COLLABORAZIONE A RIVISTE elencata sotto la mia foto.

46 Comments

  1. non so più chi diceva che se san Paolo fosse nato oggi sarebbe stato un giornalista…
    Io non ne sono poi così convinto…
    Credo l’abbia detto un sacerdote con il tesserino da giornalista… (cosa che per inciso non mi fa nessun problema)

    26 Maggio, 2009 - 9:05
  2. Francesco73

    Bisogna tenere tutto: i media che (talvolta) linciano, e i cristiani che non si stancano di spiegare, di dire – come nel caso dell’intervista sul volo africano – che la misura della strumentalizzazione era colma.
    Invece occorre salutare con favore le inchieste vere, quelle anche difficili e dolorose, che riguardano la Chiesa.
    Perchè è difficile purificarsi da soli.

    26 Maggio, 2009 - 9:56
  3. Bell’articolo Luigi,
    fa riflettere.

    Non posso pormi domande.

    Possibile che il nessuno capisca il Papa?

    Possibile che il Papa viene sempre frainteso? Come un certo personaggio politico?

    Possibile che la colpa della mala interpretazioni delle parole Benedettiane sia sempre colpa degli altri, e mai la responsabilità di chi pronuncia quelle parole, curando di bucare la comunicazione effettiva del suo pensiero?

    Il Papa si rende conto attraverso quali mezzi comunica?

    Si può essere chiari e sinceri, ma sapendo comunicare.

    Lo sa il Papa che se si fa seguire da centinaia di giornalisti, sono poi loro il megafono del suo pensiero? E che loro non sono necessariamente catechisti, ex-fucini, sacerdoti, diplomati in scienze religiose, o vescovi?

    Lo sa il Papa che si fa mediare attraverso giornalisti che sono normali uomini che devono vendere la notizia, in modo da colpire la fantasia del lettore, tenendo presente linee editoriali e padrone che lo paga?

    Insomma il Papa in quale dei mondi vive?

    Se teme di non essere capito,
    può rimanersene in vaticano,
    e starsene zitto.

    Dal momento che gira per il mondo, ed esterna come capo spirituale assimilato ad un capo di stato, saprà che è soggetto alla traduzione giornalistica delle sue parole.

    Che si fa?
    Uccidiamo i giornalisti?
    O in modo meno sanguinolento, non si comunica più con la stampa.

    Ma il Papa ha bisogno della stampa, per cercare eco dei suoi viaggi, per cercare di trasmettere qualcosa dei suoi viaggi e dei suoi incontri.

    Insomma,
    Benedetto cosa vuole?
    La botte piena e la moglie ubriaca?

    26 Maggio, 2009 - 10:18
  4. principessa

    Forse che basterebbe un ufficio stampa e un portavoce che sappia ciò che fa e ciò che dice (riporta)?
    Forse che i giornalisti, più di pensare ad ascolti – share – vendite – tiratura, dovrebbero “tradurre” il messaggio papale per come è ? lo scoop lo facciamo con altri argomenti?
    Forse se il Papa continua a fare il pastore e a parlare con la chiarezza che comincia a fare capolino e i giornalisti fanno i giornalisti ( e non le traduzioni) le cose vanno meglio per tutti?
    E se ci mettiamo anche tutti con un orecchio più attento ?

    26 Maggio, 2009 - 10:33
  5. Leonardo

    Eccolo là Matteo, quell’omo maraviglioso che una volta mentre che se stava a strafogà d’abbacchio co li amici sua, in trattoria, sentì quarcuno che diceva zozzerie sur papa e mica s’arzò per dije er suo … no, lui continuò a magnà … penzando che er papa, in fondo, se l’era pure cercata ,,,

    26 Maggio, 2009 - 10:37
  6. Ciao Principessa,
    sono contento di sentirti.

    Sono d’accordo con te,
    i giornalisti potrebbero essere diversi, cercare di dirci le espressioni reali del Papa, e il reale sentimento di azione/reazione delle persone, e non il loro opinionismo che deve passare per opinione di massa….

    Ma la realtà non è questa.

    Dunque che si fa?

    Chi è più intelligente, potrebbe fare qualcosa!
    o i giornalisti o il Papa!

    ———————

    A Leonardo,
    quanno me dispiace,
    ch’ai eletto n’omo a fijo de Ddio,
    e te ce rode ogni vvorta che ce parleno sopra.
    Como se la cerca lui,
    vedo che puro tu je fai concorrenza,l
    ma fatt’enlà,
    prima de te,
    viè er Sirvietto nazionale, er casinaro de Pierferdi e quer puro de cuore de Maurizio lupo.
    Anvedi che fila!

    26 Maggio, 2009 - 11:47
  7. principessa, gli uffici stampa e i portavoce hanno un ingratissimo compito se “l’organizzazione” che devono comunicare non lo fa, e bene, al suo interno e non crede nella comunicazione professionale… e questo vale per tutte le organizzazioni.

    In troppi ancora si pensa che gli uffici stampa e la comunicazione siano una sorta di appendice o di “aggeggio” che – a valle di ogni cosa, azioni e decisioni – deve trovare il modo (lecito o meno lecito, professionale o fantozziano) per “andare sul giornale”.

    Non è esattamente così. Ma è una lunga e vecchia questione.

    26 Maggio, 2009 - 12:26
  8. chi trovo stasera al convegno Diocesano?

    Stasera alla facciaccia di L. io sto con BXVI, me ne godrò in pace l’ascolto insieme a tanti fratellli e manterrò sempre integra la mia libertà di pensiero, libero e fedele in Cristo (pio desiderio! sigh!).

    Lui è il mio vescovo,
    per gli altri è il Papa, checchè!

    26 Maggio, 2009 - 14:14
  9. noi ci saremo… matteo… colui che ci ha sposato è il relatore dei lavori di prefettura. Parlerà dopo il Papa…

    26 Maggio, 2009 - 14:46
  10. Leonardo

    «e manterrò sempre integra la mia libertà di pensiero, libero e fedele in Cristo» (fanfara in do maggiore, fff i tromboni e le trombe, f il resto dell’orchestra)

    26 Maggio, 2009 - 14:52
  11. fiorenza

    Luigi, invece, stasera, se ho capito bene dal calendario di “conferenze e dibattiti”, è a Sofia. Speriamo che, lui che ama i profumi, possa avere il tempo di andare a visitare la “valle delle rose”, di vedere il “festival delle rose” che si tiene, mi pare, proprio in questi giorni. O, almeno, che gli facciano respirare l’essenza di rose, il magico “olio di rose” bulgare. Io amo molto la Bulgaria, e i Bulgari.

    26 Maggio, 2009 - 15:39
  12. Nino

    Stasera anch’io sarò in s. Giovanni in Laterano.

    @Luigi
    Ieri sera la puntata conclusiva della lectio su Paolo. Tema il lavoro.
    Su di una sedia c’era una borsa e una copia del tuo libro
    “Io non mi vergogno del vangelo.
    Il libro era di una cara amica e gli era stato consigliato dal sacerdote che conduceva la lectio.
    Si tratta di un giovane prete molto in gamba che ti segue nelle letture e, quando sei a Roma nelle conferenze.

    26 Maggio, 2009 - 15:40
  13. nota tecnica: Nino, ma tu hai l’invito?

    26 Maggio, 2009 - 15:42
  14. grazie Leonardo,
    il buon vino quando va in acido fa del’ottimo aceto,
    mi piace che mi possa accompagnare l’orchestra,
    magari con il mio buon vecchio don Marco a dirigere, proverò a chiederlielo…
    ———————-

    A il Moralista,
    ogni volta ritrovo vecchi compagni, amici che magari non vedevo da decenni,
    chissà che non ti scorga in quel mare di capocce….

    ————————-
    Nino chissà se questa volta ti trovo,
    a leggerti, ho sempre l’impressione che ci siamo passati accanto senza conoscerti…
    ok mi affido all’intuizione

    stavolta sul cartellino aggiungo tra parentesi il mio nik Matteo, chi vedrà capirà, il perchè…

    26 Maggio, 2009 - 15:54
  15. Francesco73

    Volevo essere anch’io stasera al Laterano, ma mi sono lesionato un polpaccio in palestra.
    Sono immobilizzato e mi sposto solo con le grucce.
    Volevano ricoverarmi al CTO, ma poi mi sono detto: no, stanno esagerando.
    E me ne sono scappato a casa!
    🙂

    Passerà.

    26 Maggio, 2009 - 16:37
  16. Nino

    @Moralista
    “nota tecnica: Nino, ma tu hai l’invito?”
    Si!

    @Matteo
    Prova l’intuito, se non mi becchi stavolta hai un altro colpo da giocarti il 28.
    Mossa intelligente quella del Nik.

    26 Maggio, 2009 - 16:40
  17. Nino

    @Francesco73
    forse già altri ti avranno consigliato di tornare sui “tuoi passi” e farti ricoverare.
    Sarà pure una scocciatura ma le autodiagnosi e le autoterapie sono quanto di più sbagliato ci possa essere.
    Cerca di volerti bene.
    Auguri.

    26 Maggio, 2009 - 16:48
  18. a francesco,
    circa 27 marzo
    mi sono lussato la spalla,
    non ho dato importanza alla cosa,
    ora è fortemente infiammata e muovere il braccio è diventato doloroso.
    Ora sto attendendo attendendo la visita fisiatrica per vedere cosa debbo fare.

    a buon intenditor…..
    ——————-

    Ok Nino,
    chissà poi anche il 30 o 31… di “Oreundici”

    26 Maggio, 2009 - 16:55
  19. Nino

    @Luigi

    Se ti piace la musica folk, e il bel canto ti segnalo la cantante
    Valya Balkanska, la sua voce è stata considerata patrimonio dell’umanità e sta girando nello spazio sulla navicella Voyager insieme ad altri documenti che raccontano la storia dell’umanità terrestre.
    La canzone più famosa è Izlel e Delyu Haydutin, del 1972… che puoi ascoltare su :
    http://www.youtube.com/watch?v=Ipb_xzcCs6I

    26 Maggio, 2009 - 17:19
  20. a France! la palestra non è sport… porca miseria… ti massacrano… ha ragione Nino: “no fai da te”…

    26 Maggio, 2009 - 17:19
  21. Decisamente OT ma dal blog del Tesoro nel campo vengo a sapere che oggi è il compleanno di Marta09, dunque auguri e preghiere!

    26 Maggio, 2009 - 18:46
  22. lazzaro

    Tutti insieme, prego:

    TANTI AUGURI A TE (bis),
    TANTI AUGURI A MARTA,
    TANTI AUGURI A TE!

    26 Maggio, 2009 - 19:12
  23. Leopoldo

    Forse i media hanno dato troppo risalto alla questione “preservativo”, non saprei. Ciò che so è che il Papa ha sostanzialmente detto che l’Aids si combatte solo con l’educazione alla sessualità secondo i valori cristiani (famiglia, matrimonio, ecc.) e con le cure necessarie, dopo il contagio. Ho letto con attenzione anche l’articolo di Luigi Accattoli, che sempre ringrazio per l’ospitalità, ma francamente non mi pare che la stampa abbia travisato più di tanto il pensiero espresso dal Pontefice, anche e soprattutto alla luce delle precisazioni successive.
    E non sono d’accordo sul fatto che la perdita di credibilità del messaggio cristiano, meglio dire cattolico, sia direttamente collegata allo stato di benessere di una società.
    Infine, sarebbe stato molto più coraggioso, rispetto alla pronunzia della parola “preservativo”, non dico pronunziare i nomi delle multinazionali che affamano l’Africa e delle società produttrici di farmaci che cercano di porre dei limiti alla cura degli ammalati in nome dei loro diritti di esclusiva, ma almeno spiegare con precisione con quali meccanismi ciò avviene, e condannarli senza appello.
    Chi vuole veramente essere credibile non può limitarsi a parafrasare i
    Comandamenti o il Vangelo. E mi pare pure giusto che il Papa si esprima con chiarezza rispetto alla questione della prevenzione dell’Aids secondo l’etica cattolica, solo che “preservativo” è una cosa molto concreta, il resto invece è abbastanza fumoso, direi politicamente corretto.

    26 Maggio, 2009 - 20:13
  24. marta09

    O.T.
    Grazie per gli auguri!
    e
    …..
    ciao Principessa … mi è proprio piaciuto il tuo commento.
    Io sto zitta … per una volta ascolto/leggo e sto zitta.

    26 Maggio, 2009 - 22:48
  25. Marcello

    Il preservativo non è -per fortuna- il centro del messaggio cristiano… ma -per sfortuna- smuove i media. Però non riesco a farlo il “collegamento” del post e cioè che questo dimostra la “indisponibilità del mondo del benessere ad ascoltare il messaggio cristiano”. A me sembra piuttosto che su certe “questioncine pratiche” ci siano un po’ di barricate (da ambo le parti, aggiungo) e che si siano creati due mondi paralleli che non comunicano. Per questo mi piace molto lo “stile” del cardinal Martini. Le sue recenti (e “scandalose”) affermazioni (anche quelle sull’Humanae vitae) mi sembrano dei caritatevoli tentatvi di riallacciare rapporti troncati.

    26 Maggio, 2009 - 22:54
  26. discepolo

    Dai Detti di ‘Ulayyan (Maestro Sufi)
    Fu chiesto a ‘Ulayyan “Da quando hai conosciuto Dio'”
    rispose “dal giorno in cui tutti gli altri mi hanno chiamato matto”

    27 Maggio, 2009 - 9:15
  27. Nino

    @Marta
    cara Marta auguri di cuore.
    Scusa il ritardo.

    27 Maggio, 2009 - 17:28
  28. ignigo74

    Eluana.
    Non giudiciamo, ciascuno ha una propria coscienza.

    27 Maggio, 2009 - 22:30
  29. Luigi Accattoli

    Maioba: “se Paolo vivesse oggi farebbe il giornalista” l’ha detto il fondatore dei paolini Giacomo Alberione. Giovanni Paolo I ricevendo noi giornalisti all’indomani dell’elezione citò quel motto e aggiunse: “Anzi io penso che andrebbe da Paolo Grassi [che era presidente della Rai] per ottenere una trasmissione televisiva…”

    27 Maggio, 2009 - 23:13
  30. Luigi Accattoli

    Fiorenza la mia scappata bulgara non mi ha dato nulla sulle rose ma molto su Plodviv. Vedi post di oggi.

    27 Maggio, 2009 - 23:16
  31. Luigi Accattoli

    Nino saluta quel giovane prete che mi segue e che non so. La trasferta bulgara è durata solo un giorno e mezzo, dunque niente Balkamska.

    27 Maggio, 2009 - 23:17
  32. Luigi Accattoli

    Una barca di auguri in differita a Marta!

    27 Maggio, 2009 - 23:20
  33. Leonardo

    «Eluana.
    Non giudiciamo, ciascuno ha una propria coscienza.»

    Infatti, in quel caso non si trattava di giudicare papi Beppino, ma di impedire che una persona (viva, fino a prova contraria) venisse uccisa.
    Una bazzecola, come ognun vede.

    (poi, sulla coscienza, a me vien sempre in mente quell’impareggiabile osservazione che fa il cardinale Biffi nel suo commento a Pinocchio. il grillo parlante spiaccicato sul muro ci ricorda come sia facile per tutti sbarazzarsi della “propria coscienza”)

    28 Maggio, 2009 - 10:54
  34. Leonardo

    Su papi Silvio, invece, mi è venuto in mente questo:
    «Il re Davide era vecchio e avanzato negli anni e, sebbene lo coprissero, non riusciva a scaldarsi. I suoi ministri gli suggerirono: “Si cerchi per il re nostro signore una vergine giovinetta, che assista il re e lo curi e dorma con lui; così il re nostro signore si riscalderà”. Si cercò in tutto il territorio d’Israele una giovane bella e si trovò Abisag da Sunem e la condussero al re. La giovane era molto bella; essa curava il re e lo serviva, ma il re non si unì a lei». (1 Re, 1,1-4)

    28 Maggio, 2009 - 11:03
  35. già, a proposito di Unti del Signore, no?…

    28 Maggio, 2009 - 11:12
  36. è bello e confortante che, per rischiarare il senso e l’operato di una democrazia moderna, si debba risalire, invece che a un De Tocqueville qualsiasi, a un testo semitico del IV secolo a.c., per quanto ispirato. A quando lo sdoganamento dottrinario del Regnum et Sacerdotium, unificati in unum?
    Ma credo che Leonardo scherzasse…

    28 Maggio, 2009 - 11:49
  37. e infatti don Alberione era giornalista e molto più che giornalista…
    Non so, anche sentendo le parole di Giovanni Paolo I se cambio idea.
    Una volta Paolo volle provare a parlare in una grande piazza dove si facevano tanti “programmi”, ma rimase un po’ scornato… preferendo le case e le sinagoghe…
    Chissà… 🙂

    28 Maggio, 2009 - 12:13
  38. Luigi Accattoli

    Maioba Paolo ad Atene fu deriso e rinviato ad altra “volta” esattamente come capita oggi ai papi che vanno all’Onu o all’Unesco o parlano ai giornalisti sull’aereo. “Ma alcuni si unirono a lui e divennero credenti” dice infine Luca a conclusione di Atti 17. E dunque valeva la pena affrontare anche quell’uditorio. Io così la vedo. Ogni interlocutore è buono per il Vangelo. Anche nelle case e nelle sinagoghe a divenire credenti erano solo “alcuni”.

    28 Maggio, 2009 - 17:28
  39. Capisco Luigi, non è che non ne veda il senso. Una volta ho detto che se ci chiedessero di andare ad annunciare il vangelo in pigiama io ci andrei senza problemi…
    E poi tu con la tua esperienza e la tua passione per questa professione hai tanti fatti di vangelo da raccontare!
    Io mi chiedo solo se un apostolo (per esempio un vescovo) dovrebbe essere un giornalista…
    Ci sono bellissimi esempi di sacerdoti che hanno fatto i gironalisti (Baget Bozzo e don Alberione li hai citati anche tu), però non so… Paolo portava un annuncio di rivelazione…
    a me paiono due cose diverse.
    Che poi ciascuno nella propria professione sia capace di incarnare il vangelo e di esserne testimone, questo è un altro discorso…
    Ma forse sono miei pensieri nebulosi! Non ho nulla contro i giornalisti, anzi, confesso che mi piacerebbe diventarlo! 🙂

    28 Maggio, 2009 - 21:20
  40. fiorenza

    A Discepolo: mi piace tantissimo la frase del maestro sufi che hai citato. La sento molto mia. In attesa di leggerti ancora, ti abbraccio.
    A Luigi: ma certo che hai avuto anche le rose in Bulgaria! Anche Plovdiv è una rosa. E c’è una leggenda bulgara che dice che quando Dio distribuì la terra ai vari popoli non gliene rimase più nenche un angolino per gli ultimi, che erano i bulgari. E allora prese un pezzetto del paradiso terrestre e a loro assegnò quello. E così destinò tutta la Bulgaria ad essere un giardino.

    28 Maggio, 2009 - 22:23
  41. Luigi Accattoli

    Maioba io penso che don Alberione volesse dire: Paolo per vivere al suo tempo faceva l’intrecciatore di stuoie e così aveva modo di annunciare il Vangelo alle persone che lavoravano con lui; oggi per vivere farebbe il giornalista che è la professione che più aiuta a intrecciare relazioni. Mi pare che tu abbia inteso male la battuta e l’abbia presa così: oggi Paolo invece di fare l’apostolo farebbe il giornalista… No, dico io: invece di intrecciare stuoie, gestirebbe un sito, o un blog. Così ti ritrovi?

    28 Maggio, 2009 - 22:27
  42. fiorenza

    Sui “media- spina nella carne”, e anche peggio che spina nella carne, così, nel novembre 1935, a Parigi, Marina Cvetaeva parlava de “I lettori di giornali”:
    “Striscia il serpe sotterraneo,
    striscia, trasporta gente.
    E ciascuno con il suo
    giornale (con il suo
    eczema!) Tic da ruminante,
    cancro osseo dei giornali.
    Masticatori di mastici,
    lettori di giornali.
    Chi il lettore? Un vecchio? Un atleta?
    Un soldato? Né lineamenti, né visi,
    né età. Scheletro- poiché non ha
    viso: un foglio di giornale!
    Di cui tutta Parigi
    dalla fronte all’ombelico è vestita.
    Lascia stare, ragazza!
    Metteresti al mondo
    un lettore di giornali.”

    28 Maggio, 2009 - 22:44
  43. beh, Luigi, più o meno la interpretavo così anch’io..
    Anche se non ti nascondo che io preferirei intrecciare stuoie se dovessi fare un lavoro per mantenermi (che di per se faccio già).
    Voglio dire: il giornalismo ti dà occasione di porgere il tuo pensiero a tanti, ma poi la fede è fatta di relazione personale.
    Se manca questa non basta il bel pensiero scritto sul giornale…
    le relazioni attraverso la carta stampata sono un po’ immateriali (in TV peggio che mai), a meno che uno non si dedichi anche alle conferenze, incontri, dibattiti, come fai tu

    28 Maggio, 2009 - 23:05
  44. Luigi Accattoli

    Fiorenza io mi inchino a Marina Cvetaeva ma io sono un lettore di giornali, anzi un facitore di essi. Pietà di me. “Meglio rischiare che diventare come quel tale – quel tale che scrive sul giornale”: Vasco Rossi 1982.

    29 Maggio, 2009 - 20:04
  45. roberto 55

    Tanti auguri anche da parte mia, Marta/Lidia (e, come dire ?, meglio tardi che mai) !

    Roberto 55

    31 Maggio, 2009 - 2:19

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