“La sovranità popolare significa che le elettrici e gli elettori hanno il diritto non solo di scegliere il presidente del Consiglio ma anche i parlamentari, perchè è vergognoso – e qui faccio mea culpa percghè ho contribuito anch’io – che vi sia una lista prendere o lasciare“: così ha parlato ieri Fini a Mirabello. Mi sono parse parole giuste. Come mi erano sembrate puntuali quelle dette da Casini il 2 settembre: “Questa legge elettorale è un’indecenza, perchè consente a cinque persone di nominare mille parlamentari“. Io non ho votato nè Fini nè Casini ma ho sempre ritenuto che quella legge era lesiva della sovranità popolare e sono contento che ora la riconoscano tale due politici che furono decisivi per la sua approvazione. Il ripensamento in politica è nobile e va onorato.
I mea culpa di Fini e Casini sulla legge elettorale
19 Comments
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Meglio tardi che mai ………………..: vedremo cosa nascerà; di certo, e comunque la si valuti, la parte del discorso di Mirabello in cui Gianfranco Fini s’è dato disponibile alla revisione della legge elettorale ha costituito l’aspetto potenzialmente più “destabilizzante” (e più indigesta per Berlusconi) del suo intervento di ieri.
Buona notte a tutti e ben rientrati a Clodine e Matteo !
Roberto 55
Grazie Rob55,
tranne 20 giorni di montane escursioni o convegni,
ho sempre costantemente seguito
i post di mastro Luigi,
i commenti di ciascuno.
Talvolta attendo che si affaccino tra i commentatori
anche altri
che permettano
visioni altre,
visioni diverse
qualcuno che si avvicini…
e ci dica:
“ma di chi parlate ?”
“ma di cosa parlate ?”
Magari un samaritano?
un gentile?
Perchè fuori di casa…
i gentili ci sono….
Qui ogni tanto qualcuno si è affacciato….
ma…..
scomparsi immediatamente !
Mah!
Lei signor Luigi e’ nobile, paziente e gentile. Sempre. Anche quando non si dovrebbe. Complimenti. Io non ci riesco.
Ma questi sono facce da c…. e per di piu’ impresentabili! Ma questi Fini e Casini (& compagnia bella dell’osteria Calderoli, il guardiano dei porci e architetto/ingegnere della porcata) non sapevano leggere e scrivere 5 anni fa, quando la legge fu fatta e approvata da loro? Avevano hibernato il cervello? Allora non era un’indecenza? Si fanno porcate di questo tipo solo x evitare che “gli altri” vincano meglio? E questo e’ il senso del diritto e del bene comune di una nazione? E quella gatta morta di Casini che tutti i giorni mi fa la predica del bon ton, dell’equidistante, del ragionevole…ma che vadano in m….tutti quanti. Altro che “Il ripensamento in politica è nobile e va onorato.”…ma per carita’! Adesso mi si dice che devo pure rallegrarmi x i salti mortali di questi saltimbanchi e lestofanti che mi governano…Signor Luigi, please, un piccolo sussulto di dignita’, anche se non cosi’ incazzata come la mia.
E andando poi alle elezioni, dobbiano fidarci di questi Fini e Casini & compagnia bella? Questi sono il cambio e la “salvezza” x una nuova Italia? Arriveranno i monsignori belli a difendere la vita e la morale (quella dei puttanieri di corte, di Renato Farina e soci…), a metterci in guardia contro la piaga dell’ateismo e del relativismo, persino contro Famiglia Cristiana… Ma che due palle signori, che due palle!
Scusate, ma stamattina -come avrete gia’ capito- mi sono alzato col piede sbagliato …ho letto l’ultimo post del “direttore” e…quando ci vuole, ci vuole!
Buona giornata a tutti.
A onor di cronaca, ricordo che Casini era favorevole alle preferenze, mentre per la lista bloccata (che è il vero super-scandalo mondiale del nostro Paese e anche di altri) si pronunciarono risolutamente e intrattabilmente soprattutto Fini e Veltroni (quest’ultimo, ritenendola il male minore di una legge che comunque non condivideva) e poi anche Berlusconi.
Quindi Casini – almeno su tale aspetto – è molto meno colpevole di altri.
Nobile Fini, nobile Casini … insomma: todos caballeros
Matteo bentornato. Fatti di Vangelo e Cortile dei Gentili vorrei che fossero i fuochi del blog. Con i Fatti reputo che la faccenda sia riuscita. Con il Cortile no. Nè so la via per arrivarci. Chi può mi aiuti.
Ma qui il dato è molto semplice: la disputa è tra chi vuole un Parlamento libero e autonomo, scelto davvero dalla gente (e in tal senso, anche il collegio uninominale senza vere e trasparenti primarie è un colossale imbroglio, nelle zone rosse o nere eleggono pure i cavalli dei rispettivi colori, il tutto in virtù di un principio maggioritario che trasforma una parte nel tutto) e chi invece vuole un parco buoi di deputati asserviti, sradicati dall’elettorato, spostabili di volta in volta in questa o quella zona e ricattabili sempre.
Sul punto però è difficile prendere lezioni pure dal PD, noto esperto di primarie taroccate.
Buon Luigi,
“fatti del vangelo” sta diventando una miniera
per interrogarmi continuamente,
lasciarmi inquietare.
Uno di quei fatti,
mi ha accompagnato negli ultimi 2 mesi
e ancora sta tignosamente dentro di me a rompermi…..
Grazie al mastro….
La legge elettorale senza preferenze fu varata da Berlusconi negli ultimissimi tempi del suo mandato precedente, “quasi” certamente anche per lanciare un’ultima ciambella di salvataggio a Previti, in dirittura d’arrivo per una condanna definitiva.
E così fu. Infatti, in quella tornata che vide la prevalenza zoppa dello schieramento Prodi, Previti ebbe di nuovo il suo bravo posto in Parlamento e ci volle del buono, dopo la condanna, per farglielo mollare.
Con le preferenze elettorali, Previti sarebbe passato? Così, condannato definitivamente, grazie a quella legge sedette in Parlamento a rappresentare, come si suol dire, noi Popolo Italiano. E ciò, sottraendo il posto a un altro/a che comunque, con le abitudini che corrono, non è detto sarebbe stato una migliore perla d’onestà.
Purtroppo, al momento del varo di quella legge Casini e Fini se ne stettero buoni. Non i soli: sulla mancanza delle preferenze ci fu quasi un silenzio generale.
Giosal
purtroppo molti hanno la memoria corta aggravata da un possente paraocchi e da altrettanto forte benaltrismo, tanto da preferire le consorterie finto liberarli che stanno familisticamente spolpandosi pezzo per pezzo il Paese
( vedi Casini-Caltagirone), e che vivacchiano all’ombra di chi gli getta briciole, tanto da richiamarli all’ordine con l’offerta del posto in lista, piuttosto che assemblee popolari magari anche taroccate che coinvolgono democraticamente e drettamente i cittadini ad esprimere una scelta.
Boh, valli a capire?
scusate l’O.T ma desidererei salutare Roberto e dare il bentornato a Matteo.
Un saluto anche a Mabu Leonardo Francesco, giosal Nino e tutti ovviamente…
Mah, io a Nino voglio bene, da lui accetto qualsiasi frecciatona…:-)
Prima di andare a letto ultima occhiata al sito del Corriere. Vi campeggia il fermo immagine di un video: Fini con un libro in mano. Questa è una notizia. (Non ho stomaco di vedere il filmato e quindi non sono in grado di dire perché ce l’avesse: magari si stava solo chiedendo cosa fosse quello strano oggetto)
Grazie ad “informazioni confidenzialmente apprese in ambienti vicini alla Presidenza del Consiglio” (si diceva così una volta, vero ?) sono in grado di spiegare il dubbio di Leo.
Si tratta effettivamente d’un libro, che Fini voleva regalare a Berlusconi come distensivo segnalo politico di pace, ma che Berlusconi, stizzito, ha respinto commentando, nell’occasione, con molto fastidio: “Un libro ? E che me ne faccio ? A casa ne ho già uno !”.
Buona notte a tutti.
Roberto 55
Guarda che Berlusconi è un uomo di vasta cultura: ha letto numerosi bilanci (su alcuni dei quali ha fatto anche editing) e l’Elogio della follia di Erasmo; inoltre conosce a memoria “Rio Bo” di Palazzeschi. Che Fini non abbia mai letto un libro, invece, è proprio vero. (Scusa, l’ho chiamato confidenzialmente Fini, come fosse un tortellino, ma per voi è il Nobile Fini di Mirabello dei Tulliani di Montecarlo).
Per me, Leo, puoi continuare a chiamarlo Fini (oppure anche Gianfranco, se ritieni di poterti prendere confidenza con il Presidente della Camera, o – perchè no ? – pure “Gianfry”, se mai ti capitasse di sorseggiare un aperitivo con lui durante l'”happy hour”): chiamarlo “Nobile Fini di Mirabello dei Tulliani di Montecarlo” mi evoca (e sono certo che lo evoca pure a te) il memorabile episodio del “pernacchio” nel film “L’oro di Napoli” ………..
Buona notte !
Roberto 55
Ho segnalato l’articolo sul blog La Scommessa di Paderno Dugnano:
http://blog.libero.it/padernovillaggio/9244837.html
cordiali saluti,
GG
Grazie Giur della segnalazione. Occorre convincere la comunità che di politica si deve parlare. Una volta essa era comandata e ora è censurata. Il comando infine si era fatto intollerabile ma la censura è peggio.
Sì, Leonardo, certamente Berlusconi è più intelligente di Fini (purtroppo) e legge più libri. Ma ciò non implica che sia più virtuoso. Lo stesso vale per Andreotti: è intelligente ed ha letto molti libri, ma in materia di mafia è stranamente reticente. E su Ambrosoli ha detto cose indegne.
L’intelligenza utilizzata per fini perversi è pericolosa.