I cardinali hanno apprezzato la presenza di Becciu ieri al Concistoro
Becciu ieri al Concistoro – foto AP. Nei commenti un mio articolo pubblicato oggi dal Corriere della Sera sull’accoglienza a Becciu da parte dei cardinali
9 Comments
Luigi Accattoli
Seduto in prima fila. “Magnanimità umile, potenza mite, universalità attenta ai dettagli”: Francesco ieri pomeriggio in San Pietro ha elencato così gli atteggiamenti che dovrebbero caratterizzare un cardinale. Lo ha fatto durante l’omelia del Concistoro nel quale – per l’ottava volta – ha nominato nuovi cardinali, che stavolta sono stati 20.
E’ stato anche il Concistoro del ritorno del cardinale Angelo Becciu tra i confratelli, dopo due anni di assenza: il Papa l’aveva personalmente invitato a partecipare, in deroga alla privazione dei “diritti connessi al cardinalato” con cui l’aveva colpito nel settembre del 2020, a motivo di accuse sull’uso di fondi della Santa Sede durante il settennato in cui fu sostituto alla Segreteria di Stato (2011-2018).
Il cardinale era seduto in prima fila, sul lato destro della Basilica Vaticana, secondo l’ordine di precedenza che gli spetta, visibilmente emozionato e soddisfatto. C’è stato anche un momento in cui il Papa, dall’altare, gli ha rivolto un evidente cenno di saluto con la mano e con il capo. Chi ha potuto parlarci dopo la cerimonia racconta della soddisfazione di Becciu per il calore con cui è stato accolto dai cardinali ma anche, all’uscita dalla Basilica, da quanti l’hanno riconosciuto e salutato.
28 Agosto, 2022 - 16:23
Luigi Accattoli
I “confratelli” sono concordi nell’apprezzare l’invito del Papa a Becciu. Addirittura qualcuno vorrebbe la sua immediata riabilitazione, mentre altri invitano ad attendere la conclusione dell’indagine: Becciu è sotto processo, insieme ad altri nove imputati, per vicende economiche, davanti al tribunale vaticano. La sentenza è attesa per il prossimo ottobre.
Uno dei nuovi cardinali italiani, Arrigo Miglio, arcivescovo emerito di Cagliari, ci ha detto la sua “contentezza” per il gesto del Papa di invitare Becciu al Concistoro e la sua “fiducia che la vicenda si concluda con il riconoscimento pieno della sua correttezza”. Analoga la riflessione di un altro dei nuovi cardinali italiani, Oscar Cantoni, vescovo di Como: “Infine il tempo è galantuomo e arriva per tutti il momento del riconoscimento dei propri giusti diritti”.
Frasi simili abbiamo racconto tra i cardinali E?k (olandese), O’Malley (statunitense), Costa (brasiliano), Erd? (ungherese). Tra chi ha chiesto di non essere citato abbiamo sentito un “santo subito” e un bilanciato “forse fu precipitosa la sanzione ma forse è precipitosa anche la riabilitazione”.
28 Agosto, 2022 - 16:24
Luigi Accattoli
I nuovi cardinali italiani sono cinque, dei quali solo due “elettori”, che cioè entreranno in conclave avendo meno di 80 anni: Oscar Cantoni vescovo di Como e Giorgio Marengo missionario in Mongolia. I tre italiani che hanno più di 80 anni sono Arrigo Miglio (già arcivescovo di Cagliari), Gianfranco Ghirlanda (gesuita, già rettore della Gregoriana), Fortunato Frezza (prete, già sottosegretario al Sinodo dei vescovi).
Con questo Concistoro ottengono per la prima volta un cardinale quattro paesi: Mongolia, Paraguay, Singapore, Timor Est. Il totale dei porporati sale a 226 e quello degli elettori a 132: dodici in più rispetto al tetto di 120 che era stato fissato da Paolo VI. Ma è ormai abituale che quel tetto venga sfondato.
A questo Concistoro delle nomine seguirà, lunedì e martedì prossimi, il Concistoro straordinario, ovvero di consultazione, che tratterà della riforma della Curia promulgata il 19 marzo con la Costituzione Apostolica “Praedicate Evangelium” (Predicate il Vangelo). Anche ad esso sarà presente Becciu.
Mi è piaciuto il fatto che sia stato nominato cardinale un giovane prelato italiano, che vive in Mongolia, Anche nella mia comunità neocatecumenale c’è stato un fratello che era andato a operare in Mongolia. La comunità cattolica è piccolissima, la lingua è definita agglutinante. La persona che faceva parte della nostra comunità descriveva questa lingua a coloro che non se ne interessano minimamente, mentre non diceva niente a me che pure sarei stata tanto desiderosa di sapere ….
28 Agosto, 2022 - 22:58
maria cristina venturi
L’ intera Mongolia ha 900 cattolici , la diocesi di Milano 5.500.000. Eppure il papa fa cardinale il vescovo della Mongolia e ancora una volta snobba Milano.
Ci deve essere una saggezza nascosta in questo, talmente nascosta che i papi predecessori di Bergoglio non l’ avevano ,per fortuna, dandoci grandi cardinali come Schuster, come Montini, come Carlo Maria Martini . Ma lui ,si sa, e’ diverso dagli altri.
Come chi facesse generale il comandante di dieci uomini e non chi ne deve dirigere un intero esercito.
29 Agosto, 2022 - 8:40
maria cristina venturi
O forse pensa che ormai per Milano non c’ e’ niente da fare, cardonale o no, e che la diocesi piu’ popolosa d’ Europa e’ destinata all’ estinzione e poco importante.
E non ha tutti i torti . I primi diventeranno gli ultimi.
29 Agosto, 2022 - 8:44
Luigi Accattoli
Antonella che vuol dire “lingua agglutinante”?
29 Agosto, 2022 - 10:34
Luigi Accattoli
Viva il Sismografo. Questo articolo è stato ripreso da Il Sismografo:
Seduto in prima fila. “Magnanimità umile, potenza mite, universalità attenta ai dettagli”: Francesco ieri pomeriggio in San Pietro ha elencato così gli atteggiamenti che dovrebbero caratterizzare un cardinale. Lo ha fatto durante l’omelia del Concistoro nel quale – per l’ottava volta – ha nominato nuovi cardinali, che stavolta sono stati 20.
E’ stato anche il Concistoro del ritorno del cardinale Angelo Becciu tra i confratelli, dopo due anni di assenza: il Papa l’aveva personalmente invitato a partecipare, in deroga alla privazione dei “diritti connessi al cardinalato” con cui l’aveva colpito nel settembre del 2020, a motivo di accuse sull’uso di fondi della Santa Sede durante il settennato in cui fu sostituto alla Segreteria di Stato (2011-2018).
Il cardinale era seduto in prima fila, sul lato destro della Basilica Vaticana, secondo l’ordine di precedenza che gli spetta, visibilmente emozionato e soddisfatto. C’è stato anche un momento in cui il Papa, dall’altare, gli ha rivolto un evidente cenno di saluto con la mano e con il capo. Chi ha potuto parlarci dopo la cerimonia racconta della soddisfazione di Becciu per il calore con cui è stato accolto dai cardinali ma anche, all’uscita dalla Basilica, da quanti l’hanno riconosciuto e salutato.
I “confratelli” sono concordi nell’apprezzare l’invito del Papa a Becciu. Addirittura qualcuno vorrebbe la sua immediata riabilitazione, mentre altri invitano ad attendere la conclusione dell’indagine: Becciu è sotto processo, insieme ad altri nove imputati, per vicende economiche, davanti al tribunale vaticano. La sentenza è attesa per il prossimo ottobre.
Uno dei nuovi cardinali italiani, Arrigo Miglio, arcivescovo emerito di Cagliari, ci ha detto la sua “contentezza” per il gesto del Papa di invitare Becciu al Concistoro e la sua “fiducia che la vicenda si concluda con il riconoscimento pieno della sua correttezza”. Analoga la riflessione di un altro dei nuovi cardinali italiani, Oscar Cantoni, vescovo di Como: “Infine il tempo è galantuomo e arriva per tutti il momento del riconoscimento dei propri giusti diritti”.
Frasi simili abbiamo racconto tra i cardinali E?k (olandese), O’Malley (statunitense), Costa (brasiliano), Erd? (ungherese). Tra chi ha chiesto di non essere citato abbiamo sentito un “santo subito” e un bilanciato “forse fu precipitosa la sanzione ma forse è precipitosa anche la riabilitazione”.
I nuovi cardinali italiani sono cinque, dei quali solo due “elettori”, che cioè entreranno in conclave avendo meno di 80 anni: Oscar Cantoni vescovo di Como e Giorgio Marengo missionario in Mongolia. I tre italiani che hanno più di 80 anni sono Arrigo Miglio (già arcivescovo di Cagliari), Gianfranco Ghirlanda (gesuita, già rettore della Gregoriana), Fortunato Frezza (prete, già sottosegretario al Sinodo dei vescovi).
Con questo Concistoro ottengono per la prima volta un cardinale quattro paesi: Mongolia, Paraguay, Singapore, Timor Est. Il totale dei porporati sale a 226 e quello degli elettori a 132: dodici in più rispetto al tetto di 120 che era stato fissato da Paolo VI. Ma è ormai abituale che quel tetto venga sfondato.
A questo Concistoro delle nomine seguirà, lunedì e martedì prossimi, il Concistoro straordinario, ovvero di consultazione, che tratterà della riforma della Curia promulgata il 19 marzo con la Costituzione Apostolica “Praedicate Evangelium” (Predicate il Vangelo). Anche ad esso sarà presente Becciu.
https://gpcentofanti.altervista.org/una-chiesa-famiglia/
Mi è piaciuto il fatto che sia stato nominato cardinale un giovane prelato italiano, che vive in Mongolia, Anche nella mia comunità neocatecumenale c’è stato un fratello che era andato a operare in Mongolia. La comunità cattolica è piccolissima, la lingua è definita agglutinante. La persona che faceva parte della nostra comunità descriveva questa lingua a coloro che non se ne interessano minimamente, mentre non diceva niente a me che pure sarei stata tanto desiderosa di sapere ….
L’ intera Mongolia ha 900 cattolici , la diocesi di Milano 5.500.000. Eppure il papa fa cardinale il vescovo della Mongolia e ancora una volta snobba Milano.
Ci deve essere una saggezza nascosta in questo, talmente nascosta che i papi predecessori di Bergoglio non l’ avevano ,per fortuna, dandoci grandi cardinali come Schuster, come Montini, come Carlo Maria Martini . Ma lui ,si sa, e’ diverso dagli altri.
Come chi facesse generale il comandante di dieci uomini e non chi ne deve dirigere un intero esercito.
O forse pensa che ormai per Milano non c’ e’ niente da fare, cardonale o no, e che la diocesi piu’ popolosa d’ Europa e’ destinata all’ estinzione e poco importante.
E non ha tutti i torti . I primi diventeranno gli ultimi.
Antonella che vuol dire “lingua agglutinante”?
Viva il Sismografo. Questo articolo è stato ripreso da Il Sismografo:
https://ilsismografo.blogspot.com/2022/08/vaticano-becciu-al-concistoro-il-papa.html