Ho visto l’alba al largo del Senegal

Mi piace vedere l’alba e tantissimo mi piace spiarla dall’aereo, prima che ne abbia sentore chi è a terra. Stamattina l’ho vista dal volo papale mentre eravamo sull’Atlantico al largo del Senegal, a undicimila metri di altezza. Avanti a destra c’era la falce della luna calante e sotto, tra mare e terra,  è baluginato e poi si è profilato per intero il rosso dell’alba che si è allungato velocemente su tutto l’orizzonte. Il rosso dell’alba e poi quello del deserto. Mauritania ormai e non più Senegal. Sul mondo addormentato quella mezzaluna splendente, come è giusto che sia in terra d’Islam. Ma si vedeva nel blu il giro della sua circonferenza, come se il disegnatore l’avesse tracciato per dare la giusta forma alla falce che infine ha acceso.

21 Comments

  1. Il rosso dell’alba era a prua mentre le onde sciabordavano sui fianchi della Cariddi 16 anni prima che affondasse. E’ avanti al cofano della Dedra ora mentre corre sull’A26 e fiuta la strada che porta tra le braccia di chi ami. E’ nella pace e nel silenzio degli ulivi al Corvo mentre il freddo, piano, lascia il posto ai raggi caldi del sole. E’ nei voli di Luigi e torna dal Brasile, di Gianluca che passerà un’altra giornata di lavoro, di Luisa e Maria Grazia che avranno tante cose da fare. E’ nella giornata di Fabrizio, Francesco, tutta la famiglia di questo blog. Ma è anche negli occhi di Miriam che aspetta il ritorno di papà, di un anziano Pontefice dal passo calmo, in Luisa che aspetta il marito, in tutte le vite di tutti noi mentre – scegliete voi da che lato guardare – il sole e la luce illuminano tutto. La notte, il buio, sono sempre alle nostre spalle.
    Con un augurio di luce a tutti voi.

    14 Maggio, 2007 - 20:05
  2. Grazie di cuore a tonizzo per avermi citato come uno che è solito trascorrere le giornate lavorando.
    Caro Nino, tu sai quanto è difficile fare il nostro lavoro ed essere apprezzati! Beh, almeno ci apprezziamo vicendevolmente.
    Un caro saluto, davvero affettuoso e di cuore
    Gianluca

    15 Maggio, 2007 - 1:11
  3. Beh, Longanesi disse che fare il giornalista è sempre meglio che lavorare. Però, e qui è il però, io vorrei tanto che qualcuno venisse a lavorare in un giornale online. Capirebbe che cosa significa arrivare la sera con un’indigestione di informazioni, visto che stai a sentire il battito del mondo tutto il tempo… e inseguirlo è sempre un’avventura entusiasmante.

    15 Maggio, 2007 - 7:51
  4. Francesco73

    Grazie a Toni, sempre intenso, poetico e vivificante.
    E – se è consentito un piccolo fuori tema – complimenti a Gianluca che, per la penna di Elisabetta Mancini, offre su Papa News un pezzo sul padre Benedetto Calati, storico Priore Generale della Congregazione Camaldolese.
    Io sono molto legato agli Eremi Camaldolesi di Fonte Avellana e Monte Giove, e – anche se non condivido tutti gli esiti del cammino e dello stile che oggi vi si respirano, alcuni dei quali trovano la premessa proprio nell’esperienza e nell’insegnamento di Calati – li considero luoghi eletti dello Spirito e dell’eloquente silenzio di Dio.
    A Fonte Avellana c’è anche un Centro di Studi storici che si limita un pò alle occasioni erudite, ma che potrebbe avere proiezioni più significative e interessanti. E’ presieduto da Achille Silvestrini.

    15 Maggio, 2007 - 8:34
  5. Luisa

    Grazie Tonizzo per avermi messa nel tuo bel testo come sempre poetico. Lo sa “colei che tu ami “, quanti bei pensieri ti ispirano i kilometri che percorri con la tua fedele macchina per raggiungerla? Noi almeno ne approffittiamo con gioia !

    E sì è vero che ho tante cose da fare, talmente tante che alle volte è il marito che mi aspetta…

    Un caro saluto al poeta di questo blog!

    E a Gianluca, ridire il mio apprezzamento , tu lo sai che siamo in moltissimi, sempre più numerosi, a stimare il tuo lavoro , purtroppo non si può sempre piacere a tutti ! Luisa

    15 Maggio, 2007 - 9:23
  6. A tonizzo: siccome al telefono mi accogli sempre a male parole, non avrei mai sospettato che avessi una vena poetica; ma vedo che è così e ti apprezzo ancora di più.
    A Francesco73: ti ringrazio perchè ci leggi, per il sostegno e la stima; a me il compito di rigirare i tuoi complimenti alla bravissima Elisabetta Mancini.
    A Luisa: con tutti questi complimenti, mi farai montare la testa. Facciamo un accordo: meno complimenti a me e più ad Angela Ambrogetti, Elisabetta Mancini, Alberto Giannino e Bruno Volpe, senza i quali Petrus, o se si preferisce papanews, non crescerebbe in saluta come ora.
    Ha ragione tonizzo: questo blog è diventato un luogo domestico, una casa, una famiglia. A Parte Luigi, di persona non conosco nessuno eppure penso ogni giorno con affetto a tutti e a ciascuno.
    Che Dio vi benedica!
    P. S.: la mia amica del cuore resta Luisa, ovvio…non a caso è la mia psicologa personale!
    Baci!
    Gianluca

    15 Maggio, 2007 - 9:59
  7. “Colei che amo” lo sa e ci legge… questa sì che è una famiglia.
    Gianluca: io non ti prendo a male parole sempre, ma spesso. Specialmente quando mi fai la supercazzola al telefono.

    15 Maggio, 2007 - 10:15
  8. tonizzo, ma la supercazzola prematurata è il mio biglietto da visita!

    15 Maggio, 2007 - 10:22
  9. Come se fosse antani per due soltanto io e te o anche Luigi con antifurto? Perché culpa, tua culpa, tua maxima culpa. A prescindere.
    Punto! Due punti! Massì, tre che abbondiamo! 😀

    15 Maggio, 2007 - 10:26
  10. Luisa

    Mi dite che cosa vogliono dire: “supercazzola” e “antani”? Grazie. Luisa

    15 Maggio, 2007 - 11:00
  11. Cara Luisa, la supercazzola è un’arte e Antani ne è il suo pilastro.
    Spiego meglio: la supercazzola è uno scherzo inventato da Ugo Tognazzi nel film “Amici miei” del 1975, con cui lui prende in giro il prossimo.
    Si esegue inframmezzando parole di senso compiuto ad altre completamente inventate. Antani è una di queste.
    Esempio: Antani come se fosse Maria Grazia la supercazzola anche per lei. E aggiungerei, se posso ostantinare a destra, che Gianluca blinda.
    Ci hai capito niente? No. Perché non vuol dire niente.
    Ma Romano Prodi se la bevve volentieri…

    15 Maggio, 2007 - 11:05
  12. Luisa

    Grazie Tonizzo! Dunque quando qualcuno debita delle frasi che sembrano non avere nessun nesso logico, posso dire che sta supercazzolando?

    Beh, come svizzera non voglio criticare il vostro primo ministro. Quello che mi stupisce quando ascolto Prodi è sopratutto il ritmo, diciamo lento, del suo avanzare nel discorso. Mi domando spesso dove vuole arrivare …e quando vi arriverà.

    Saluti cari, Luisa

    15 Maggio, 2007 - 11:51
  13. Esattamente. A Prodi io ho fatto la supercazzola quando venne a festeggiare i 40 anni di laurea in Augustinianum…

    15 Maggio, 2007 - 12:01
  14. Beh, Luisa e tonizzo, è come se per la piottola della sbidiguda fosse andata per l’altani con scappellamento a destra. Spero di essere stato chiaro:-)

    15 Maggio, 2007 - 13:15
  15. Luisa

    Se mi succede di esser giù di morale o contrariata, vi domanderò di farmi qualche supercazzola!

    Radicale, lo consiglierei a tutti gli amatori di Prozac o pillole rosa !

    Grazie , Tonizzo e Gianluca e non ti chiedo che cosa siano …..la piottola, la sbiguida e lo scapellamento ..

    Meravigliosa lingua italiana, che sa restare bella e saporita anche quando viene scapezzolata !

    Un carissimo e divertito saluto, Luisa

    15 Maggio, 2007 - 13:44
  16. Luisa

    …mi rendo conto che ho forse inventato una supercazzola scrivendo…..lingua scapezzolata…non so se esiste….volevo dire supercazzolata, bien-sûr !

    15 Maggio, 2007 - 13:48
  17. C’è poco da fare, ragazzi, lasciatevelo dire da uno che ha meno tempo per intervenire ma che vi legge sempre lo stesso: anche quando non la pensate come me (a volte è così, a volte no), siete delle belle persone, e qua si sta bene! (Ah, Francesco… Camaldoli e Fonte Avellana… che bei ricordi. Son tornato a Camaldoli quest’anno con un gruppo di ragazzi della parrocchia e francamente l’incontro col monaco che ci ha seguiti mi ha lasciato piuttosto freddo… pazienza… ma la salettina della foresteria dell’eremo con il camino e la legna fuori era proprio come ai tempi beati [beati?] dei miei vent’anni…). Caro Tonizzo, ma non è che è Prodi che ci sta supercazzolando da un sacco di tempo?

    15 Maggio, 2007 - 14:17
  18. Luisa… lingua scapezzolata… cioè senza capezzoli… NOOOOO,sennò ci scomunicano tutti!!!! 🙂

    Luca: quant’è vero…

    15 Maggio, 2007 - 14:47
  19. Luisa

    Ah no, non scapezzoliamo la mia lingua materna, così generosa , così prosperosa, che mi ha nutrito con il suo latte cosi dolce e saporoso!

    Quanto amo la lingua italiana e dire che io adesso la stropiccio, ingrata che sono!

    15 Maggio, 2007 - 16:28
  20. Lingua scapezzolata? Per tutti gli altani della piottola, questa è una sbidigudata svizzera!

    15 Maggio, 2007 - 18:32
  21. Luisa

    Ho deciso…ogni volta che leggerò un`articolo del mio giornalista preferito 😉 mi leggo una supercazzola di Tonizzo e Gianluca e il mio buonumore ritornerà illico presto !
    Grazie amici,siete veramente geniali !

    15 Maggio, 2007 - 18:58

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