Essendo che il “Corriere della Sera” mi ha richiamato in servizio – si fa per dire – non ho potuto partecipare ieri alla celebrazione delle Ceneri. Ho detto alla figlia che usciva per andarvi con i suoi amici scout: “Prendile anche per me”. Quand’è tornata è venuta al mio desco bassino dove scrivevo i soliti aforismi sulla “rinuncia” papale, si è piegata come fa quando mi dà un bacio di saluto e ha scrollato dai suoi capelli una grande quantità di cenere sulla mia testa dicendo: “Ricorda uomo che sei polvere”. In verità di quella faccenda mi ricordavo benissimo.
Ho preso le Ceneri dai capelli di mia figlia
54 Comments
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Grande tua figlia, Luigi. Immagino la scena e sorrido divertita.
Io, anche senza cenere sulla testa, ricordo bene, sempre, di essere polvere destinata alla polvere e, credimi, me ne dolgo parecchio.
Ma tant’è…
🙂
Il desco bassino è formidabile, scusa ma ho dovuto bere un bicchiere d’acqua dalle risate.
Ciao Luigi,
io invece sono andato a prendere le ceneri, però in testa non mi è rimasto nulla. Scommetto che anche a te, nonostante la “sgrullata” di capelli tua figlia per trasmetterti qualcosa, in testa sia rimasto poco: chissà perché?…
C’è il papa in diretta e sta parlando di liturgia in modo splendido!
http://www.avvenire.it/Pagine/default.aspx
Può darsi io sbagli, ma il papa in questi giorni sta secondo me “aggiornando” la Lumen Gentium…Sono contento!
P.S. Avviso ai naviganti più tradizionalistI: serenità, serenità, il primato petrino non è in discussione.
Buon giorno.
Non ho potuto andare alla funzione delle ceneri, e penso che nemmeno un’altro anno potrò….il ricordo che sono cenere e cenere ritornerò, mi è molto vicino.
Un saluto e una buona giornata.
Dio vi benedica e vi dia pace, la pace di Gesù, l’unica vera.
luciano.
Dio ti benedica, Luciano!
Te lo dico anch’io con tutto il cuore:
Dio ti benedica, Luciano.
luca
Interrompo il silenzio quaresimale per esortare vivamente tutti coloro che partecipano scrivendo o leggendo questo blog per contribuire col la preghiera e coi fatti all’Unità della Chiesa in Gesù Cristo Salvatore del mondo.
E’ evidente dalle parole di ieri di Benedetto XVI che è stata questa l’avversità più grande con cui ha dovuto confrontarsi cedendo dopo anni di battaglia in seguito al declino delle proprie energie.
Rinunciare agli egoismi, alle prospettive individuali alle prese di distanza da tutto e da tutti lavorando ognuno nel suo ambiente sociale all’unica vigna del Signore.
Maturare convinzioni vere, liberandosi delle proprie stesse convinzioni in vista di un bene più grande che è l’unità.
Come mille chicchi di cereali macinati, formano un unico pane, mantenendo per ognuno il proprio gusto e la propria fragranza, così noi, morti al nostro egoismo, ma ripieni ognuno dei propri carismi, contribuiamo a formare nella carità reciproca un solo corpo, una sola chiesa.
Luciano, un abbraccio di cuore.
Un bacio a Luciano. Insieme a un briciolo della cenere sgrullata su di me dalla figlia.
Colgo volentieri Elsa l’invito alla Preghiera, anzi già l’avevo colto ieri nelle parole di Luigi.
🙂
Luciano, non ti conosco ma ti mando un abbraccio con molto affetto…
E uno a Luigi per altro motivo 🙂
Io le ceneri le ho prese proprio dal mio vescovo in persona, mons. Camisasca.
Ha un modo tutto suo di impartirle, non avevo mai visto né avevo mai sentito, fa 4 puntini sulla testa, come a segnare la croce, sì, ma punto per punto, che strano, ho pensato, sembrano più le stimmate!
Io, invece, le ho prese (le Ceneri!) da mio padre, quasi 86enne, presente mentre celebravo la liturgia per i ragazzi. Avrei dovuto auto-impormele (così le rubriche, mi sembra). Papà era in primo banco ed è stato il primo della fila: mi è venuto spontaneo chinarmi dinanzi a lui, senza premeditazione: ha compreso subito e me le ha imposte con serenità usando la formula latina (quella che conosce meglio): “Memento homo..”….emozionante ed intenso, anche se qualcuno (spero non in questo blog) potebbe gridare allo scandalo…
Stephanus!
Altro che scandalo: è fantastico!!!! Grazie, che bello. Avrei voluto essere presente!
Luciano, ti volevo scrivere proprio l’altro giorno che nonostante le vicende del Papa abbiano preso il sopravvento, non manca la nostra preghiera per te.
un abbraccio,
m
Luciano, un abbraccio con tutto il cuore.
Non pensare al domani, vivi giorno per giorno, attimo per attimo.
Il domani lascialo nelle mani di Dio.
Un bacio.
Luciano, pensavo giusto a te ieri.
Un abbraccio
Vi ringrazio, fa bene allo spirito sapere che ci sono persone che pregano per te.
Io nelle mie conversazioni con la Santissima Trinità, con Maria, la nostra Mamma, ricordo tutti, anche se non conosco tutti i vostri nomi, Loro li conoscono, se poi mi dimenticassi, ci pensa l’Amico Angelo, a farmelo ricordare, sia ad ‘aggiustare” le preghiere se qualche volta mi perdo, capita che la mente se ne vada per i fatti suoi.
Marilisa, grazie, qualche volta il pensiero cerca di andare avanti,e invece meglio prendere quello che Dio da, giorno per giorno, non per niente, appena sveglio, dato il buon giorno al Signore, dico,” grazie per il tuo immenso amore che anche oggi riversi su di noi”, non quello di dopo domani, solamente il presente.
Stephanus, che bella cosa hai fatto, gridare allo scandalo? se qualcuno lo facesse, sarebbe come quelli che si sono scandalizzati per le dimissioni del Santo Padre, sempre chi non conosce niente della chiesa, e le da contro senza motivo, non li giudico,non spetta a me farlo, non ho nessuna delega da parte di Dio, piuttosto prego per loro, ricordandomi quando Gesù mi ha richiamato sulla strada giusta, ero uguale.
Mi ha commosdo il tuo gesto Stephanus.
Buona notte.
Dio vi benedica.
luciano.
C’è una d che non centra nulla, “commosso”
Convertitevi e credete al bricolage.
Grazie, Luciano, le tue parole sono “aria pura”. Ti porto con me sul nostro altare…
Non mi permetto di criticare nessuno, non sono scandalizzato e sono d’accordo con quanti hanno definito “commuovente” l’immagine di un padre anziano che impone le ceneri al figlio sacerdote, ma mi domando: che senso ha avere una liturgia se poi ognuno fa di testa propria? Possibile che una celebrazione liturgica possa essere stravolta a proprio piacimento?
Liturgia del Mercoledì delle Ceneri:
…
Il Sacerdote asperge con l’acqua benedetta le ceneri mentre fedeli processionalmente, si presentano al celebrante, il quale impone a ciascuno le ceneri, dicendo:
Convertitevi, e credete al Vangelo.
Oppure:
Ricòrdati che sei polvere, e in polvere tornerai.
…
Federico,
capisco la tua domanda, ma credo si possa comprendere che
l’eccezione conferma la regola, in questo caso poi …
Non è una critica a te, ovviamente, solo che se c’è stata un’eccezione tra l’altro così tenera e innocente, non vuol dire che ognuno fa come vuole, solo che in quel momento è andata così. Pace.
Pensa a quando qualche bambino si è avvicinato al Papa ad esempio senza che nessuno li fermasse… un innocente, ma significativo gesto,
accettato con un sorriso benevolente. Tutto qui.
“un sorriso benevolente”: mi piacciono queste due parole.
Mi sono piaciute anche queste parole di Roberto Mussapi:
http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/qualcosadiglorioso.aspx
Buongiorno Luciano.
“Dio è Padre, ma è anche Madre” (disse papa Luciani) e i custodi della dottrina si stracciarono le vesti.
“Chi ha orecchi per intendere, intenda”
A tutti il mio più caro augurio di una buona giornata.
F.
Sì, Fabricianus, è così. Lasciami dire, però, senza stracciarti le vesti, che se fossi stata presente a quella “liturgia” di Stephanus, io, nonostante che sopra ogni altro stato d’animo prediliga il “sorriso benevolente”, sarei rimasta non solo sconcertata ma anche, sì, un po’ rattristata… Difficile da spiegare… Non mi sarebbe certo mai venuto in mente di “gridare allo scandalo”, e tuttavia…La Liturgia è Liturgia: non è roba nostra, non è qualcosa in cui sia richiesto l’essere “spontaneo”. Scusami, Stephanus e intendi quello che vorrei dire e che non so se si capisce o se riesco a dirlo chiaramente: io sono certa che il Signore del cielo e della terra in quel momento ti ha rivolto il suo “sorriso benevolente”, ma noi siamo piccoli, siamo fragilissimi, siamo “polvere”…. Siamo polvere ondeggiante a ogni vento, e solo la Liturgia (in cui l’improvvisazione, il “troppo umano”, non ha parte alcuna) ci può plasmare alla grandezza, alla stabilità. Questa, almeno, è la mia esperienza. So bene (come Luigi continua a ricordarci) quanto sia bello e importante che un padre benedica il figlio (e un figlio -una figlia!- il padre). O che un amico benedica gli amici, come fa Luciano con noi. So come ci siano momenti in cui la benedizione che un laico dà a un sacerdote è data dalla mano stessa di Cristo… Ma so anche che, senza la Liturgia, che mi è “magistra”, io vivrei male: conoscendomi, conoscendo la mia inconsistenza, il mio sentimentale “troppo umano”, direi che, forse, neppure potrei vivere…
Certo, la liturgia è liturgia. Credo di essere – in genere – osservante e convinto. Quo in casu, non ho mai molto compreso il gesto di “auto-incinerarsi”, da cui quel che segue. Forse il “figlio” ha dimenticato per un attimo d’essere “presbitero”: mi è sembrato un “noi-ecclesiale”. Ho usato il termine “scandalo” perchè vedo con pena (in altri blog) persone che si lacerano le vesti (a proposito, bellissimo il cenno ad hoc nell’omelia del Santo Padre!) per dettagli che mi sembrano non così determinanti.Grazie per le diverse considerazioni e sensbilità, sempre arricchenti.
Buon giorno.
Il gesto fatto dal sacerdote, nel farsi posare le ceneti sul capo dal padre, non va contro la liturgia, ma è un atto d’amore, Gesù nella sua vita pubblica, quando incontrava un anziano, lo chiamava padre, cosi chiamava madre una anziana, aveva una venerazione per i vecchi, Gesù, è venuto in terra per insegnarci si la legge, nulla ha cambiato, ma da ferrea che era, la fatta piu amore, è stato mal visto da scribi e farisei, proprio perche insegnava una legge piu leggera e non fatta solo di precetti, che allora erano 613, quasi tutti basati su “non ti è lecito”, Gesù non ha levato nessuno di questi, (che ora non ci sono piu) ma li ha fatti più accessibili e piu basati sull’amore.
Non dobbiamo fare della liturgia una gabbia dalla quale non si può uscire, per un gesto d’amore, anche la liturgia può essere cambiata.
Buona giornata, che il Signore vi mantenga in salute.
Dio vi benedica.
luciano.
Luciano, sia lei mille vole e mille benedetto!
“volte”, pardon.
Lazzaro, lascia da parte il “lei” e al suo posto, metti il “tu” mica sono così vecchio……
Allora a Luigi, dovresti dare del “voi”….naturalmente scherzo, ma darmi del lei, mi fa sentire distante da voi.
Dio ti abbia in grazia, sai Lazzaro, una richiesta che faccio ogni giorno, ” Padre, volgi il tuo Volto sorridente verso di me, dammi la tua grazia”, questo è il significato dell’augurio che ti ho rivolto, a te e a tutti, Dio vi abbia in grazia e volga verso di voi il Suo volto sorridente.
Caro Luciano,
ti saluto con affetto con le parole di Karl Rahner in cui mi rifugio spesso :
La Parola di Dio definitiva, la più pregnante, la più bella, è diventata carne ed è venuta nel mondo.
Questa parola dice: “Io ti amo, amo te, te mondo, te uomo.
Io sono qui.
Sono con te.
Sono la tua vita.
Sono il tuo tempo.
Io asciugo le tue lacrime.
Io sono la tua gioia.
Non avere paura!
Quando non sai più che pesci pigliare, Io sono qui con te.
Io sono nella tua angoscia, perché anch’io l’ho vissuta.
Sono nella tua sofferenza e nella tua morte, perché oggi ho incominciato a vivere e morire con te.
Io sono nella tua vita, e te lo prometto: la tua meta è quella di vivere, sempre. È Natale! E lo sarà per l’eternità.
Anche per te si apre la porta.”
Karl Rahner
Luciano, condivido in pieno le tue parole (@ 14:35).
Per me l’amore ha il primato su tutto e scardina le porte strette di un conformismo anche liturgico che piace molto a chi si sente al sicuro solo entro i paletti rigidi di un legalismo sacrale che poco ha a che fare con l’Amore.
Chi ama davvero Dio lo vede e lo adora anche al di fuori di una chiesa, anche al di fuori di un culto organizzato in forme liturgiche più o meno complesse e immutabili, che servono ad appagare più gli uomini stessi che Dio.
Il Quale molto probabilmente è più semplice di quanto lo siano gli uomini.
Il “sorriso benevolente” del Signore io spero che sia rivolto a TUTTI i suoi figli, compresi quelli che, talvolta o spesso, fanno uno strappo alle regole (degli uomini).
Caro Nino, grazie, mi ci vedo nelle parole “quando non sai che pesci pigliare, io sono qui con te” ci sono passato, non sapendo a chi aggrapparmi, l’ho trovato, solo Gesù mi ha detto, “Amami come sei”..
Marilisa, con poche parole, hai riassunto uno degli sbagli degli Ebrei al tampo di Gesù, erano talmente attacati alle loro tradizioni, che non se ne sono accorti della venuta del Messia, da loro tanto atteso, Gesù disse le parole del Padre Suo, “questi mi amano e mi onorano con la bocca, ma non con il cuore, le loro offerte mi disgustato”, perché di questo, nelle loro chiamiamole, liturgie, mancava l’amore, quell’amore portato e predicato da Gesù, che ci ha fatto conoscere chi è il Padre, Lui è e sarà sempre Amore.
Questo non vuol dire che le nostre liturgie non parlino d’amore, anzi, sono basate su questo, basta solo, a lungo andare, non ci dimentichiamo cosa rappresentano, e perché ci sono.
Ringrazio il Signore perché ha ascoltato le mie e vostre preghiere, oggi dopo pranzo, i dolori si sono attenuati, grazie Amici, spero duri per qualche tempo, comunque sia, ho sempre offerto tutto a Lui, sa cambiare le cose brutte in bene.
Dio vi benedica.
Naturalmente non tutti gli Ebrei, altrimenti non saremmo Cristiani, Papa Giovanni Paolo secondo, li ha chiamati, “i nostri fratelli maggiori”.
Voi non potete nemmeno immaginare, amici, che cosa stia succedendo, dalle 6 di questa mattina, e non finirà prima di mezzanotte, ad Arezzo, la città in cui sono nata… Festa della “Madonna del Conforto”… Un intero popolo da Lei…Qualcosa ne ha detto il cardinale Betori (c’erano 10 vescovi, là, stamani):
http://www.tsdtv.it/2013/02/15/lintervista-al-cardinale-betori-riaffermare-la-centralita-di-dio/
Se ci siete, cari amici, potete seguire in diretta l’ultima Messa, quella più raccolta, dopo le grandi folle di tutto il giorno, che sta proprio ora cominciando:
http://www.tsdtv.it/live/
Ecco, è appena finita. Con il canto. “Bianca Regina fulgida”: il primo canto che imparai da bambina.
Spero che almeno qualcuno abbia potuto attingere a questo immenso fiume di grazia…
Rendiamo grazie a Dio.
Anzituto grazie per la tua spontaneita’ che non ha affatto tradito il senso del gesto liturgico. L’ “autoincinerarsi” come tu lo chiami, e’ semplicemente orribile (non posso scrivere antiliturgico….).
A me mi ha “incinerato” uno dei laici che ha aiutato durante la celebrazione liturgica (erano in sei…per cui occhio e croce meno del 20 per cento ha ricevuto la cenere dal sacerdote). Non so da quanti anni che e cosi’.
Vedi quanti danni fa il Vaticano II….!
“Certo, la liturgia è liturgia…”: chissa’ cosa vuol dire…e qui viene in mente il “per molti” e il “per tutti”…ma e’ meglio che mi fermi qui. Lasciamo perdere.
Naturalmente il messaggio appena qui sopra era para STEPHANUS. Sorry.
Grazie a Mabuhay, fratello… “Certo, la liturgia è liturgia…”: intendo dire che è bene vi siano regole fondamentali in quanto, come ci insegna il nostro amato Papa, essa non è proprietà di chi la celebra, ma mistero e dono… dunque si deve stare molto attenti a non trasformarla a proprio piacimento. Le ceneri sono un sacramentale… questo mi ha ispirato in quel momento una certa libertà: il nostro insegnante in seminario distingueva bene la così detta “creatività” dal sapiente “adattamento”, previso anche dalle norme canoniche.
Bellissime queste parole, Stephanus, padre…
Le tue parole, invece, caro Mabu, mi hanno dato un po’ di pena: Mabu, io parlavo di me, della mia “esperienza”, di che cosa sento io…Credevo si potesse fare, qui…Parlavo di che cos’è “per me” la liturgia (e mi sembra meraviglioso che la chiesa orientale la chiami Divina Liturgia, e a volte mi viene da sognare come già realizzata la sospirata ‘”unità dei cristiani” )…Mi dispiace tanto che quello che ho detto abbia aperto la via alla polemica. Non era questo che avevo in mente. Niente di più grave, poi, mi sembrerebbe che l’aver mancato di rispetto a Stephanus per il quale ho la massima ammirazione (e mi dispiace solo che intervenga così di rado). Mancare di rispetto a un sacerdote…figuriamoci! Piuttosto mi farei ammazzare! Stephanus, ti ho chiesto scusa prima di cominciare a dire quello che sentivo, proprio nel timore che tu potessi potessi anche lontanamente pensare che stavo esprimendo una critica… Lo faccio di nuovo…Parlavo con sincerità di me… E parlavo a te. A te che hai parlato anche tu, a volte, del tuo vissuto di esperienze liturgiche…Ricordo, per esempio, quando ci dicesti la tua commozione nell’ascoltare, ad Assisi, il canto delle clarisse… “Mistero e dono”: proprio così. E’ di questo che mi piace parlare.
La polemica non mi è mai piaciuta… Mai.
Sta in pace, carissima… e che sia una Quaresima fruttuosa. Coraggio a tutti.
Ancora desidero condividere con voi ciò che è stata, anche quest’anno, (quest’anno con ancora più forza per la traccia che ha lasciato lì la recente visita del Papa) la festa di ieri nella mia città. Qui uno dei momenti dei giorni di preparazione: il “pellegrinaggio dei giovani” e, in particolare, “dei fidanzati”:
http://www.youtube.com/watch?v=Gq7yo6jCgHg
http://www.youtube.com/watch?v=KZ95fuO3AHg
http://www.tsdtv.it/2013/02/15/gli-aretini-si-nasce-con-dentro-lamore-per-questa-festa/
(E: grazie, Stephanus. Tutte queste belle immagini le dedico a te)
Fiorenza, ieri sera sono andato sul sito, da te postato, mi è parso di sentire il canto dell’Ave Maria del’Arcadet, canto che si eseguiva spesso, quando ero direttore del coro parocchiale, dico, mi e parso di sentire, perché qui abbiamo una linea internet, molto lenta, l’ho sentita con il tablet, mi puoi dire se nella funzione il coro (molto bravo) ha eseguito quel canto?
Come ti dicevo, la linea è molto lenta e saltava spesso, mi sarebbe piaciuto sentirla e vederla tutta la funzione, magari è possibile vederla in differita, se sai che è possibile,fai un favore a dirmelo, grazie Fiorenza. Dio ti e vi benedica.
S’, caro Luciano, il coro della cattedrale di Arezzo è davvero “molto bravo”. Hanno eseguito anche l’Ave Maria di Jacques Arcadelt, sì. Ho cercato la differita delle varie celebrazioni, ma per ora mi pare che non tutto sia disponile. Poi vedremo. Ti avvertirò
Ciao, buona giornata. Speriamo continui la giornata un po’ più tranquilla che hai avuto ieri.
Scusami Fiore, Perdonami il taglio polemico del mio post.
Onestamente, io avevo preso l’espressione “Certo, la liturgia è liturgia…”..da Stephanus…e ora rileggendo bene il tutto vedo che lui citava te…per cui cio’ che ho scritto appare come se fosse “contro” di te. Ma non era nelle mie intenzioni.
(come vedi, io non volo ancora piuttosto basso….;-) )
Stephanus: esatto! Mi riferivo proprio al fatto che le ceneri sono un sacramentale…
Ne approfitto per salutare -e ringraziare- ancora Luciano. Non ti manca la mia povera preghiera, neanche stasera.
Naturalmente:
(come vedi, io volo ancora piuttosto basso….;-)
Grazie Fiorenza, grazie a Dio, oggi va meglio, anche se dolori ci sono sempre, non mi lamento, non potrei, se li offro a Dio, lamentarmi, anzi, ringraziarlo perché ho la possibilità di offrire qualche cosa di mio, oltre le miserie di uomo peccatore.
Ti lascio la mia email, quando trovi la registrazione, mi fai il piacere di avvertirmi per email, questo sito, bello e costruttivo, ancora non lo conosco a fondo, potrebbe sfuggirmi il tuo avvisarmi di avere la registrazione.
Email: lucianomenia@alice.it.
Spero di non contravvenire a qualche regola dei sito, postando la email, se così fosse, prego Luigi di provvedere a cancellarla, chiedendo da ora scusa.
Mabuhay, sei un angelo! Ora mi sento meglio…