Voglio parlarvi del fenomeno nuovissimo dei “siti memoriali” di internet: è un’espressione che invento io per indicare i siti che restano attivi dopo la morte dell’autore o del personaggio di riferimento e si fanno custodi della sua memoria. Parto dal “gruppo” facebook nato a sostegno del vescovo Carlo Chenis quando esplose la sua malattia e che dura dopo la morte e fino a oggi. Poi dico qualcosa del blog di Angela Altieri che è andato avanti per tre anni con Angela scrivente e continua oggi in sua memoria. Per terzo metto il “gruppo” facebook degli amici di Francesco Alviti, morto di tumore a 22 anni, che tengono vivo il suo “profilo” da quasi tre anni. – E’ il promettente attacco di un mio articolo pubblicato da Il Regno 18/2010 con il titolo UNA VISITA AI “SITI MEMORIALI” E AL MEMENTO DEI MORTI NELL’ERA DIGITALE. Lo puoi leggere nella pagina COLLABORAZIONE A RIVISTE elencata sotto la mia foto. [Segue nel primo commento]
Ho inventato i “siti memoriali”
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Un profilo di Carlo Chenis si può leggere nella pagina CERCO FATTI DI VANGELO elencata sotto la mia foto, al capitolo 5 ANCHE IN OSPEDALE SI PUO’ ESSERE FELICI. Lì è indicato, in nota, il gruppo Facebook che ne custodisce la memoria. Da quando ho scritto l’articolo segnalato nel post – eravamo all’inizio di ottobre – in Facebook ci sono un’altra ventina di interventi. Gli chiedono se non potrebbe prendere “un breve permesso” per tornare di qua, gli augurano “buona festa di tutti i santi”, lo ricordano nel giorno dell’onomastico, lo informano che il papa ha fatto nuovi cardinali e che è stato nominato il suo successore a Civitavecchia…
Per quanto bella la sensazione del ricordo e la memoria di chi se ne è andato troppo presto o a cui eravamo affezionati, mi permetto di obiettare che, forse, stiamo perdendo la facoltà di comunicare. O meglio, riusciamo a farlo con chi non c’è più – a giudicare da questo articolo – ma non sappiamo più farlo nè nel mondo reale e neppure in quello virtuale.Ci sarebbe da piangere!!
E poi, se tutte queste persone sono ” al di là”, mi spiegate che necessità hanno di essere aggiornati su quello che accade “al di qua” ? lo sanno già di loro! …….Se crediamo nell’altra vita, dovremmo anche sapere (e credere) che si sono spogliate dai gesti,pensieri,formalità umane e che sono una moltitudine di esseri tutti uguali con conoscenza infinita, il più vicino possibile al nostro Creatore.
Forse è meglio che chiarisca che concordo sul fatto che la Rete potrebbe essere un grande strumento di ri-evangelizzazione e andrebbe esplorata la possibilità di un suo esteso uso da parte della Chiesa – ( bellissimo il blog delle Clarisse “Monastero Clarisse S.Giovanni Battista in Trani” che cerca di fare proprio questo) – per avvicinarsi a quasi tutti. Però, sicuramente, cercare di parlarci tra di noi – in realtà e sulla rete – dovrebbe essere una priorità, magari attraverso il Vangelo e le esperienze personali, ma tra i vivi.
Trovo peculiare parlare con chi non c’è più e, soprattutto, l’aumento di contatti su un blog di una persona ormai defunta. Sarò strana……
Ecco il link al sito che menzionavo:
http://monasteroclarissetrani.blogspot.com/
Mah, no, non sei tu, Cinzia, ad essere strana, ma, semmai, questi siti “memoriali”: strani, ma belli, perchè – a me, almeno, piace vederla così – aiutano a ricordare come di sola “morte corporale” (come diceva Francesco) si debba parlare.
Buona domenica sera a tutti !
Roberto 55