E’ una bella chiesa antica nel cuore di Roma, praticamente invisibile perché all’interno di un complesso appartenente alla Camera dei Deputati e non ci arrivi se non hai un invito. Mi ci sono infilato sotto mentite spoglie, ho fatto foto e mi sono portato via la candela. Di tutto do conto nei commenti.
Ho fatto Candelora a San Gregorio di Nazianzo
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Questo campo lungo ci dà la parete di destra della chiesa, costruita con pietre squadrate d’epoca repubblicana, forse portate qui da un qualche tratto delle Mura Serviane. Nell’VIII secolo le pietre le prendevano dove le trovavano. Oggi invece. Pare che qui, in origine, fosse posto il corpo del Santo al quale la chiesa è dedicata. Il prete che prepara l’altare è il mio parroco don Francesco, che oggi sostituiva il titolare della chiesa, Cappella della Camera dei Deputati, che è il vescovo ausiliare Gianrico Ruzza. Io avevo parlato al parroco di questa chiesa quando lui non la conosceva e oggi mi ci ha portato. “I preti ponno” si dice a Roma.
Dal catino s’affaccia un Cristo giudice tra San Gregorio Nazianzeno e San Giovanni Crisostomo. Per saperne di più: http://www.medioevo.roma.it/html/architettura/chiese-int/chiese-i04.htm
Mi sono incantato davanti a questa Madonnella che intravvedi sulla parete di sinistra. Alla messa c’erano sei deputati: “Pochi perché ora il Parlamento è chiuso. In tempi normali ne vengono una ventina”.
E non ci vuoi dire chi sono questi venti pii deputati?
Oggi erano sei. Conoscevo solo Paola Binetti che ho baciato su ambedue le gote. Era l’unica donna e ha letto dalla “Lettera agli Ebrei”: “Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli”.
Bellissima persona, che ho conosciuto anch’io, alla quale auguro di essere rieletta. Lo stesso augurio, a scatola chiusa, agli altri diciannove deputati che frequentano le funzioni della cappella, con la speranza che nella prossima legislatura siano di più e che possano portare nelle aule del Parlamento la testimonianza e il frutto delle loro preghiere.
Rif. 18.51 – Frutto delle preghiere
Mi unisco all’augurio di Benedetti.
La testimonianza e il.frutto.delle preghiere dei politici cattolici hanno.portato negli anni.a questi risultati pratici
Approvazione del divorzio.
Approvazione dell’aborto.
Approvazione delle nozze gay.
Approvaxione dei DAT.
O le preghiere dei politici cattolici sono state del.tutto.snobbate o.I politi cattolici hanno.pregato.da unaparte e poi hanno votato dA un altra.
Rif. 15.26 – Memoria corta
Veramente su divorzio e aborto ci sono stati due referendum in Italia che non hanno abrogato.
Forse su Papalla sono state approvate le nozze gay.
Sicuramente nei sogni di chi lo scrive
In Italia a tutt’oggi manco per idea.