Sono a Reggio Calabria per l’anno sinodale ed è venuta a sentirmi Maria Mariotti, che ha festeggiato i cento il 22 maggio: la conosco dal 1967, è una meraviglia, ancora interviene nei dibattiti. Storica della Chiesa calabrese e animatrice di gruppi ecclesiali, Fuci e Meic per decenni. Dopo la conferenza, è restata a cena in una casa di amici e alla conversazione che ne è seguita, fino alle 23. Una tale testa a una tale età. Ho un altro amico centenario: don Arturo Paoli, che ora ne ha 102 e che ho intervistato sulla strage di Farneta quando aveva già superato i cento. Un bacio ai miei amici che vanno a cento.
Ho due amici centenari sveglissimi: Arturo e Maria
149 Comments
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Confermata la teoria che usare il cervello allunga la vita!
Conosco un giovane che assiste gli anziani e si dà molto da fare per una sua assistita che ha 105 anni. Inoltre alla Messa vedo sempre un fedele di 110 anni … stiamo tornando ai tempi di Noè.
Quando si va a cento così lucidi e in gamba, è davvero una bella cosa.
Il brutto è quando ci si rimbambisce e si perde la memoria. Allora è cosa assai triste per chi sta a vedere una vecchiaia che trasforma un essere umano in un altro in cui è spento l’ intelletto, il dono più prezioso che Dio ha fatto all’ uomo.
Continui ad amarlo, lo accarezzi e lo coccoli, ma resti stupito e addolorato per averlo ormai perso.
È possibile sperare di ritrovarlo, un giorno, come era stato?
@Marilisa spero di sì. Mi faccio la stessa tua domanda per i bimbi con handicap mentale, in cui l’intelletto è stato perso sin dall’inizio.
Lo ritroverò nell’aldilà come sarebbe stato se fosse stato normale, o così come l’ho amato?
Speriamo, Mario75, speriamo…
Sono domande inutili… noi saremo solo spirito, ,come Dio e le dinamiche che noi consciamo non varrano più.
Matteo cap. 22
23In quello stesso giorno vennero a lui dei sadducei, i quali affermano che non c’è risurrezione, e lo interrogarono: 24″Maestro, Mosè ha detto: Se qualcuno muore senza figli, il fratello ne sposerà la vedova e così susciterà una discendenza al suo fratello. 25Ora, c’erano tra noi sette fratelli; il primo appena sposato morì e, non avendo discendenza, lasciò la moglie a suo fratello. 26Così anche il secondo, e il terzo, fino al settimo. 27Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. 28Alla risurrezione, di quale dei sette essa sarà moglie? Poiché tutti l’hanno avuta”. 29E Gesù rispose loro: “Voi vi ingannate, non conoscendo né le Scritture né la potenza di Dio. 30Alla risurrezione infatti non si prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo. 31Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio: 32Io sono il Dio di Abramo e il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? Ora, non è Dio dei morti, ma dei vivi”. 33Udendo ciò, la folla era sbalordita per la sua dottrina.
Sì, petrus, ma non vorrei che lo spirito fosse aria fritta.
Voglio dire: lo Spirito degli angeli non è muto. Parla. Pur se in modo diverso, parla mostrando conoscenza e sapienza. E amore.
Spero che anche chi vive nello Spirito, dopo la morte terrena, manifesti amore e sapienza e conoscenza. Che, anche in chi è vivo fisicamente, sono attività della parte intellettiva e spirituale dell’ uomo. Non si vedono ma ci sono e si avvertono.
Salutami l’amata e bella Calabria, carissimo Luigi.
Lo spirito è la tua essenza più profonda. Sei tu.
Noi non siamo buddisti, il nostro io non si perde nel grande oceano del tutto.
Noi diciamo che anche la “carne” si salva, quindi si salva il nostro percepire e soprattutto l’individialità.
Non so se lo sapete ma nel Vangelo in greco esistono due modi per la parola “vita”.
Una è bios da cui biologia e l’altra è zoe da cui zoologia.
Con la parola bios gli evangelisti intendono la vita biologica, quella che nasce, cresce e muore.
Con zoe la vita dello spirito, quella che Gesù definisce la vita eterna. Questa vita ha un inizio, cresce (se la nutriamo con cibo idoneo allo spirito) ma poi, alla morte del corpo, questa vita spirituale procede oltre senza farci fare l’esperienza della morte. Gesù lo dice:”che crede in me ha la vita eterna”.
Concettualmente la lingua greca aiuta a capire che parliamo di due vite differenti mentre in italiano la sola parola vita a volte è riduttiva.
Non è forse il contrario?
Io ricordo il saggio di Culmann (resurrezione dai morti non semplice immortalità dell’anima).
http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/aldila-fra-immortalita-e-risurrezione.aspx
Nel vangelo Zoe è la vita eterna.
Petrus, intendo dire che nella lingua e nella cultura greca i termini bios e zoe portano un significato un po’ diverso da quello che tu scrivi. Zoe è la vita “animale” (da cui “zoologia”), la vita “essenziale” che accomuna uomini e animali in quanto esseri viventi. Bios è la vita “sovrastrutturata”, se mi passi il termine; cioè esprime il modo, la forma, lo stile, il costume che segnano e organizzano la vita degli uomini.
Chi può dire qualcosa della vita eterna?
E penso al Corpo del Risorto che appare e scompare, passa attraverso le porte, ma può essere toccato nelle sue ferite e si nutre di pesci arrostiti.
Quanto c’è di vero e quanto è mito?
La Chiesa puo’ dire qualcosa della vita eterna.
Poi,per carità, tutti gli altri: ma sono esclusivi pareri personali.
Quanto al Corpo del Risorto che appare e scompare, passa attraverso le porte, ma può essere toccato nelle sue ferite e si nutre di pesci arrostiti, non si tratta di apparizioni e compagnia a briscola. La Chiesa è chiarissima su tutto questo.
Per la Chiesa cattolica non c’ nulla di mito, tutto di vero.
Poi, liberi tutti, come sempre.
Nel Vangelo di Giovanni (3, 16) la vita eterna è indicata come “zoen aionion” (all’accusativo).
La penso come Rudolf Bultmann e spero che Qualcuno abbia comprensione dei miei dubbi come l’ebbe con Tommaso.
Secondo Bultmann il linguaggio mitologico non è più comprensibile oggi all’uomo moderno, e la fede non può essere ridotta a un mero prendere per vera una serie di fatti miracolosi. Bultmann vorrebbe dunque spogliare il messaggio evangelico dal linguaggio mitologico e renderlo comprensibile all’uomo moderno. A tale scopo egli utilizza il metodo storico-critico e recepisce, dall’esistenzialismo di Martin Heidegger, il principio dell’interpretazione esistenziale, in base al quale il mito deve essere interpretato in base alla comprensione di sé dell’uomo che il mito medesimo intende comunicare.
(cit. Wiki)
A corollario di quello che dice la prof. Lignani ricordo che nelle ICONE bizantino- ortodosse spesso dietro al Cristo Pantocrator c’è la scritta:”
è koratoon zoontov “cioè
(Gesù Cristo) LA DIMORA DEI VIVENTI.
Il Cristo è la dimora di tutti gli esseri viventi. E’ il Dio dei vivi perchè è LUI che da’ la vita , l’esistenza, l’essere.
Come dice Sant’Agostino:
(Gesù Cristo)Dio dal quale allontanarsi è cadere, al quale fare ritorno è risorgere,nel quale rimanere è trovare consistenza,
Dio dal quale uscire è morire, in cui tornare è ritrovare vita , nel quale dimorare è vivere,
Dio che nessuno perde se non è stato ingannato
che nessuno cerca se non è stato chiamato
che nessuno trova se non è stato purificato
Dio che abbandonare è perdersi
che desiderare è amare
che vedere è possedere
Dio al quale la fede ci chiama
la speranza ci eleva
l’amore ci unisce.
Così Sant’Agostino, ma attenzione a non farsi ingannare dalle sirene del modernismo alla Bultmann..
Dio che nessuno perde se non è stato ingannato…..
Purtroppo gli ingannatori, oggi come al tempo di Sant’Agostino, sono tanti!
Von Balthasar disse che dimitizza di qua demitizza di là ti rimane in mano giusto il torsolo.
Se al cristianesimo togli la rsurrezione togli un bel pezzetto.
Ci sono gli ingannatori, Discepolo, e i liberi pensatori.
A mio modo di vedere Bultmann fa parte di questi ultimi.
Tra gli ingannatori metto coloro che scomunicano chi non accetta i pensiero unico!
Tutta la simpatia e la gratitudine per i dubbiosi e per le mie stesse fasi di dubbio, che aiutano a tenere sempre molto ben presente la completa assurdità razionale di quanto noi crediamo rispetto alla Risurrezione.
🙂
Come direbbe Paolo:
“Se Cristo non fosse risorto vana sarebbe la nostra fede”
“Dio che nessuno perde se non è stato ingannato…..
Purtroppo gli ingannatori, oggi come al tempo di Sant’Agostino, sono tanti!”
Discepolo, lei fa dire a sant’Agostino quello che pensa lei. Questo è davvero scandaloso. Lei parla di “ingannatori[del nostro tempo]”; quali sarebbero, scusi?
Quelli che a lei non piacciono perché non sono tradizionalisti come lei? Presumo che sia questo,secondo lei,l’inganno. E, come al solito, va fuori strada.
Lei ha certezze che sono nient’altro che risibile supponenza.
Rispetti, per favore, i tanti San Tommaso che sempre ci sono stati e sempre ci saranno. E lasci al Signore, e non a sant’Agostino né ai tanti detentori di certezze, di fare la sua strada verso l’uomo e, viceversa, all’uomo verso il Signore. Come è avvenuto per Gesù e i discepoli di Emmaus.
La strada della fede è lastricata di dubbi. Non c’è nessuno che almeno una volta nella vita, non sia stato toccato dal dubbio.
Quindi, lasci perdere gli ingannatori, soprattutto se per lei si identificano con chi non la pensa come lei.
un giorno forse potrebbe constatare che gli “ingannatori” c’erano anche fra i suoi adorati tradizionalisti. Che, anche se grandi, qualche errore madornale lo hanno fatto pure loro; e non c’è bisogno, oggi, di avere un intelletto sopraffino per avvedersene.
Voglio riportare quel che mi disse tempo fa un padre carmelitano.
Vedendomi angosciata per le mie incertezze in materia di fede mi disse( testualmente) : lascia fare a Lui !
Chiaro il concetto?
I dubbi di fede sono di tutti ovviamente, però se parliamo di impostazioni teologiche cade a proposito questo:
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-ecologia-41848/
Nello stesso senso antignostico interpreto certi riferimenti molto concreti alla resurrezione di Cristo:
“Al centro di questa domenica che conclude l’Ottava di Pasqua, e che san Giovanni Paolo II ha voluto intitolare alla Divina Misericordia, ci sono le piaghe gloriose di Gesù risorto.
Egli le mostrò già la prima volta in cui apparve agli Apostoli, la sera stessa del giorno dopo il sabato, il giorno della Risurrezione. Ma quella sera, come abbiamo sentito, non c’era Tommaso; e quando gli altri gli dissero che avevano visto il Signore, lui rispose che se non avesse visto e toccato quelle ferite, non avrebbe creduto. Otto giorni dopo, Gesù apparve di nuovo nel cenacolo, in mezzo ai discepoli: c’era anche Tommaso; si rivolse a lui e lo invitò a toccare le sue piaghe. E allora quell’uomo sincero, quell’uomo abituato a verificare di persona, si inginocchiò davanti a Gesù e disse: «Mio Signore e mio Dio!» (Gv 20,28).
Le piaghe di Gesù sono scandalo per la fede, ma sono anche la verifica della fede. Per questo nel corpo di Cristo risorto le piaghe non scompaiono, rimangono, perché quelle piaghe sono il segno permanente dell’amore di Dio per noi, e sono indispensabili per credere in Dio. Non per credere che Dio esiste, ma per credere che Dio è amore, misericordia, fedeltà. San Pietro, riprendendo Isaia, scrive ai cristiani: «Dalle sue piaghe siete stati guariti» (1 Pt 2,24; cfr Is 53,5).”
Da Europea abituata ad un linguaggio teologico demitizzato anch’io all’inizio trovavo un po’ scandaloso questo linguaggio così “corporeo” di Francesco.
Però è bello.
Tutto è possibile a Dio. Risorgere non è un’assurditá razionale. È anzi prevedibile.
Marilisa hai detto una grande verità di fede. Bisogna aver fiducia in questo Dio.
J. Mateos coltissimo gesuita a cui si deve tra le altre cose una meravigliosa traduzione del Vangelo di Giovanni, giunto alla fine della vita, a chi gli chiedeva cosa provava in quel momento e se aveva paura lui rispondeva sempre: “tu fidati di Lui”.
OT (lo scrivo così Matteo non mi cazzia):
http://www.lastampa.it/2015/06/20/italia/cronache/family-day-a-roma-siamo-un-milione-GeemzdJ8YPktiTD4Kdr3ZO/pagina.html
Anche facendoci la tara (i numeri si danno sempre al super rialzo) dalle foto un sacco di gente ero convinta che sarebbe stato un flop invece…
Sai cos’ è, petrus? Che si deve smettere di accusare.
Quando lo si fa, credendo di essere dalla parte giusta, manca il rispetto della persona umana.
Non si tratta di dire che gli “ingannatori” ci distolgono da Dio. Caso mai si deve dire che la complessità della vita spesso porta a dubitare.
Fin dai primi tempi del cristianesimo è stato così.
Per cui il tentatore che è dentro di noi è il grande ingannatore, non chi è ateo o chi parla ed opera in modo nuovo nella società che cambia.
Il cristiano vero non grida allo scandalo del nuovo.
Il cristiano vero sta dentro la società che cambia restando coerente e però accettando i cambiamenti. Senza accusare nessuno. E dando testimonianza della sua cristianità.
E, soprattutto, avendo fiducia in Dio, che è Padre misericordioso e non giudice.
Questo è stato l’ inganno vero: falsare il volto di Dio, mostrandolo come un giudice rigoroso che impone degli obblighi.
Dio non impone e, invece, si propone, lasciando piena libertà all’ uomo altalenante fra fede e non-fede, aspettando che l’ uomo ritorni ad abbracciarLo ed andandogli incontro in un abbraccio reciproco.
“La famiglia fondata seriamente sul matrimonio” molto spesso, in realtà, è fasullamente fondata sul matrimonio. Questa è la verità.
In queste manifestazioni a me sembra di vedere pretesti omofobici e spinte fortemente clericali. Ma tant’è….
Secondo me Marilisa ha un modo moralistico di affrontare le questioni teologiche di fondo.
Una lotta tra buoni e cattivi tra illuminati e oscurantisti un po’ limitata.
http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/Lomaggio-del-Papa-a-Rafael-Tello-teologo-incompreso-.aspx
Io ad esempio sto leggendo questo libro sulla teologia del popolo non lo metterei tra i bultmaniani eppure non mi pare proprio un testo reazionario.
per dire, ogni tanto si potrebbe anche cercare di uscire dai soliti schemi.
Sara
dal momento che ho saputo che kiki Arguello ha ordinato ai neocatecumenali di recarsi in massa a Roma sapevo che ci sarebbero state milioni di persone. Poi tanto questi raduni lasciano il tempo che trovano.
riguardo alla Resurrezione, le domande di Mario75 nei riguardi delle persone con disabilità , ma anche nei riguardi di coloro, come i nostri genitori, che abbiamo visto giovani, vigorosi e poi piano piano diventare fragili vecchi, sono anche le mie.
Un conto sono i mega raduni un conto è quello che pensa la maggioranza della popolazione. In Spagna ci sono stati mega raduni per chiedere l’abrogazione della legge sul l’aborto o almeno sue restrizioni e l’abolizione dei matrimoni gay. Rajoy, partito popolare e non il feroce zapatero ha vinto le elezioni e ha avuto per molto tempo una maggioranza che gli permetteva di fare qualsiasi cosa, ma si è ben guardato da fare sia una cosa che l’altra., proprio perché sapeva che i mega raduni non corrispondevano al sentire della maggioranza della popolazione.
Ovviamente questi vale anche per i gay pride e la cgil.
🙂
In ogni caso pensavo, visto lo scarso appoggio delle gerarchie, in una cosa limitata più ad Adinolfi e in definitiva as una minoranza tradiIonalista.
Per quei numeri mi sembra serva l’appoggio dei moderati.
Sara, stai scherzando vero?
Delle due l’una: o sono io che non mi faccio capire o sei tu che non capisci.
Ti ho detto più di una volta che non devi leggere i post altrui velocemente e partendo da preconcetti. Se lo fai, bella mia,sbagli in partenza e rischi di non capire niente. È un suggerimento spassionato.
È una vita che dico le stesse cose di quel teologo ( non capito), e proprio tu mi vieni a parlare di “visione moralistica”? Caso mai siete voi conservatori ad avere una visione moralistica. Sono quelli che hanno organizzato la manifestazione in piazza S. Giovanni ad avere una visione moralistica.
Ripeto il concetto essenziale del mio post precedente: i cristiani veri non hanno bisogno di alzare la voce e di fare manifestazioni come quella di oggi.
Devono accettare il fatto che la società cambia perché è nell’ordine delle cose che cambi. Piaccia o non piaccia. Siano coerenti con ciò che credono che sia cristiano, ma senza gridare: al lupo! al lupo! quando vedono cambiamenti. Rispondano alla propria coscienza. Punto.
Per intenderci meglio: quel che è successo in Irlanda non deve essere demonizzato, come invece ha fatto l’illustre card. Parolin, che ha pronunciato una frase del tutto sbagliata. Anzi, pazzesca!!
Ed ecco, allora, che si organizzano manifestazioni come quella di oggi a Roma, che lasciano il tempo che trovano. Fra qualche giorno non ce ne sarà traccia.
La Chiesa deve avere nuovo impulso dalla lettura attenta di quel che avviene nel mondo intero, non in una piccola parte di esso, sia pur cristiano.
Papa Francesco sta facendo proprio questo. Non l’hai ancora capito, Sara?
Per questo motivo viene osteggiato dai cristiani tradizionalisti, tipo la nostra amabile discepola. E quando parlo di tradizionalismo, intendo quello più negativo.
Così come nel progressismo c’è pure quello più negativo.
Spero di essermi spiegata.
Non mi riferivo alla manifestazione ma al commento dell 16 e 45. A volte non la capisco e dico davvero.
Papa Francesco non è un bultmaniano (anzi è il contrario) eppure lei lo percepisce come nuovo (pure più nuovo del tardo esistenzialismo protestante direi io e per fotuna).
Sara
“Ovviamente questi vale anche per i gay pride e la cgil.”
Si Sara ovviamente vale anche per loro.
La luce brilla nelle tenebre. La luce quando è tale non deve lottare per sconfiggere le tenebre. Basta che brilli. Se deve lottare per imporsi non è più luce.
Anzi farei un distinguo: i family day e i gay pride si equivalgono perchè toccano mutamenti sociali su cui, in realtà, nessuno dei due mega raduni a potere di influire, gli scioperi che riguardano singole categorie identificabili che so i metalmeccanici, la scuola, hanno più possibilità di contare presso i Governi. Questo quando i Governi naturalmente sono presieduti da un Presidente del Consiglio normale, quando il premier è Renzi, cioè il signor voglio, faccio e decido io e di voi non me ne fotte un cazzo anche loro contano pochissimo.
sara
“In ogni caso pensavo, visto lo scarso appoggio delle gerarchie, in una cosa limitata più ad Adinolfi e in definitiva as una minoranza tradizionalista.”
sai che invece i tradizionalisti erano critici e alcuni erano indecisi se partecipare proprio per via dei neocatecumenali?
vado fuori a cena e intanto vado a farmi un aperitivo buona serata a tutti 🙂 🙂
Io mi aspettavo un numero limitato come alle marce per la vita davvero mi ha stupito.
In serata si è arresa anche Repubblica e ha dovuto scrivere “folla”.
E’ vero che le manifestazioni oggi non contano più nulla (e non è un bene in democrazia) ma mi pare che i numeri non consentano di buttarla sui tradizionalisti e basta.
(Cada vida importa a Madrid fu molto bella ricordo, c’era un grande striscione blu con i palloncini bianchi, tanti giovani, tanto colore, se devi fare una marcia per la vita falla bene oppure lascia perdere lo dico sempre)
Mio marito fa la doccia …e sono ancora qua..non la butto sui trads.. La butto 1 sui neocatecumenali 2 su tanta gente in buona fede che crede perché le è stato fatto credere da gente in mala fede che a scuola ci siano progetti per far diventare i loro figli gay, o i loro figli maschietti delle femminucce.
Stavolta il Cammino ha dovuto fare tutto da solo. Mi è piaciuto quando Kiko Arguello ha detto che le famiglie veramente cristiane vinceranno.
La mia incondizionata solidarietà alla manifestazione.
Il dovere di accogliere le diversità non deve significare il minare gli archetipi della nostra società.
#nogender
non la butto sui trads. non mi riferivo a lei in particolare, volevo dire che è stata una presenza popolare non elitaria.
Vedremo dove soffia lo spirito… 🙂
“Non mi riferivo alla manifestazione ma al commento dell 16 e 45. A volte non la capisco e dico davvero.”
So bene che dici davvero, Sara. Non mi capisci quasi mai perché stai dall’altra parte. E non mi meraviglia più di tanto.
Hai letto il breve commento di petrus? Lui ha capito bene quel che ho detto e lo ha sintetizzato con una immagine.
Quando dici:”Papa Francesco non è un bultmaniano (anzi è il contrario) eppure lei lo percepisce come nuovo”, tu stai fraintendendo alla grande.
Lui, il Papa, non sta facendo altro che attualizzare il pensiero del teologo Rafael Tello.
” Evangelizzare a partire dal popolo, vedere il popolo come soggetto della storia immerso in un processo storico, assumerne la cultura, optare per la centralità dei poveri”: questa era la teologia di quel sapiente teologo, che vedeva tutto ciò alla luce dell’amore e dell’azione salvifica di Dio.
Ed è esattamente quel che il Papa, nonostante tanti ostacoli, sta facendo; a differenza di quei papi che evangelizzavano a partire da Dio o dall’idea di Dio che pretendevano di avere.
Io, che pure non conoscevo il teologo Tello, sono sempre stata su questa stessa linea.
Oscurantista è certamente chi, come discepolo ed altri, parla di “ingannatori” e chi dice con tono accusatorio: “ma attenzione a non farsi ingannare dalle sirene del modernismo…”.
Questa è un’accusa, e io ho detto che non si deve accusare.
Per precisare: in questo caso si accusa, bollando come modernista chi si adopera per vedere il popolo immerso in un processo storico, con tutto il carico dei cambiamenti che la storia porta con sé. E gli uomini sono parte attiva del processo storico, cioè sono “soggetto”, non un “oggetto” su cui si vuol far piovere la luce di Dio a seconda di come noi la vediamo, sta luce. Per tanto tempo è stato così, dimenticando o forse ignorando ( o volendo ignorare) che Dio cammina insieme all’uomo.
Dunque, i cambiamenti vanno esaminati con attenzione e non demonizzati a tutti i costi.Tutte le persone umane devono essere accolte, anche quelle che per un motivo o per l’altro non piacciono.Proprio tutte vanno accolte.
Questi cambiamenti, fra l’altro, sono “i segni dei tempi” di cui ha parlato Gesù.
Ovvero: termini diversi, concetto identico.
Va bene tutto ma guardi che Bultmann (cui si riferiva Discepolo) è nato nel 1884, capisco che vedendo la parola moderno sia partita in quarta..
“Il dovere di accogliere le diversità non deve significare il minare gli archetipi della nostra società.”( Fides)
Perché, c’è qualcuno che vuol minare gli archetipi della nostra società? A me non risulta proprio.
A parte il fatto che la società di oggi è ben diversa da quella di una volta in tanti suoi aspetti. Ed è normale. Niente resta come prima.
I nostalgici dei tempi passati farebbero bene a considerare che molto di ciò che in principio sembrava negativo, in seguito è apparso positivo-positivissimo.
A me di Bultmann non interessa nemmeno un frammentino di tubo, Sara.
Il mio discorso era generalizzato. Però, sono proprio partita da discepolo che non fa altro che prendersela con i moderni, altrimenti detti “progressisti, altrimenti detti “relativisti”, altrimenti detti “presuntuosi” etc…
Perché, c’è qualcuno che vuol minare gli archetipi della nostra società? A me non risulta proprio.
E me pare proprio di sì… eccome!
A me di Bultmann non interessa nemmeno un frammentino di tubo, Sara.
Che è quello che dicevo io.
Ma infatti Marilisa… Pare che nessuno si sia accorto che si è passati dalla famiglia patriarcale (matrimonio come contratto economico) al concetto di famiglia borghese (matrimonio per amore) che in quanto scelta libera ha generato poi la possibilità del divorzio. Ma quali archetipi… Non sono stati i gay a mettere in crisi la famiglia ma l’idea che ci debba sposare per amore. L’amore può finire quindi finisce anche il matrimonio. Se sposarsi è una scelta libera perché liberamente non ci si dovrebbe lasciare?
Ecco il problema vero altro che gay, gender e cavolate varie…
nessuno si sia accorto…
non metterla su questo piano infantile per favore e lascia che di un’istituzione si possano avere idee diverse.
Infantile sarà lei…
Allora, Petrus, evidentemente Lei è talmente adulto che del passaggio dal contratto matrimoniale al matrimonio per amore, nessuno se n’è accorto tranne Lei. Un fenomeno!
Io ci ho fatto un esame in università:
https://www.mulino.it/isbn/9788815245342
A te pare proprio di sì, Fides?
E ti pare male.
Gli archetipi restano in un passato lontano, di almeno due-tre generazioni addietro.
E tu, a mio modesto parere, sei un omofobo, uno dei tanti peraltro.
Le persone come te mi disturbano parecchio. Anche perché di solito gli omosex sono persone corrette e garbate. La qual cosa non sempre può dirsi di chi le avversa.
Ti consiglierei di cercare di capire bene quello che gli altri dicono.
Si cercano capri espiatori per giustificare la crisi della famiglia ma la crisi della famiglia ha origine nel cambio stesso dell’idea di matrimonio. Tutto lì.
Sempre troppo aggressivi da queste parti.
Infatti; Barbagli ha scritto tra l’altro anche “Famiglia e Mutamento Sociale” in cui ripercorre storicamente la nascita della Famiglia moderna.
Solo qualche sprovveduto può mettere in discussione il ruolo fondamentale della famiglia nella storia della società; in questo senso ne rappresenta un archetipo.
Cara Marilisa, le persone corrette e garbate non possono disturbarmi, indipendentemente dai loro gusti sessuali.
Mi disturbano le persone scorrette e sgarbate e anche in questo caso indipendentemente dai loro gusti sessuali.
Continui a travisare, Fides. Per il semplice fatto che nessuno, nonostante i tuoi dubbi, mette in discussione il ruolo fondamentale della famiglia nella storia della società.
Se poi c’è chi ritiene che le unioni civili degli omosex siano la pietra dello scandalo, che mette in crisi le famiglie tradizionali, va fuori strada. Molto fuori strada. Perché ci saranno sempre i matrimoni fra eterosex, certo più civili che in chiesa, e continueranno ad esserci le convivenze fra etero e omo.
E questo non deve scandalizzare nessuno. Rientra nella libertà dell’uomo. Ognuno deve poter fare come meglio crede, senza essere additato come un criminale o come un barbaro.
Quelli che si sposano in chiesa non sono migliori di quelli che non lo fanno. Anzi, ti dirò una cosa che ho detto molte altre volte.
Spesso i matrimoni in chiesa sono alquanto fasulli perché vengono celebrati solo per seguire una tradizione di famiglia, non per motivi di fede. Ovvero, nascondono una ipocrisia di fondo. Questo sarebbe l’archetipo? Bell’archetipo! Archetipo era anche la cornificazione segreta. Archetipo era anche il marito padrone in casa e la moglie sottomessa e messa a tacere. E zitta, perché dipendeva dal marito che la sosteneva col suo lavoro.
Oggi questo lo sanno anche i bambini. Illudersi che non sia così significa solo non voler vedere le cose come erano prima e come sono oggi.
E se questa illusione continuano a coltivarla persone mature, beh! allora devo dire che siamo messi proprio male.
I più onesti moralmente oggi preferiscono matrimoni civili e convivenze perché non vogliono ipocrisie di nessun genere. Chi si sposa in chiesa dovrebbe farlo sapendo che ci si sposa in tre: i due sposi e Dio. Ma se non c’è una fede salda, chi può pretendere il matrimonio-sacramento? Sarebbe una enorme bugia.
Caro Fides, ti sembrerà strano ma in questi tempi, in cui c’è maggior conoscenza delle cose, si è anche, per certi versi, più sinceri e coerenti con i propri convincimenti.
il nostro collegio docenti ha già approvato all’unanimità i progetti per il prossimo anno, tra cui la ripetizione di un progetto già portato avanti con successo lo scorso anno riguardante, direbbe qualcuno di quelli che difendono la famiglia a Roma, lo spauracchio gender, riguardante invece molto più semplicemente, per tutti noi, l’accettazione dell’altro e i diritti delle persone.
Buttata sullo spauracchio gender fa il paio con petrus che pensa non sappiamo che da decenni il matrimonio non è un contratto.
Accettare che un cittadino informato alla fonte (e non da Adinolfi) non condivida l’impostazione di questi “progetti” e’ troppo difficile?
Buttarla
http://www.huffingtonpost.it/2015/06/20/family-day-franco-grillini-manifestazione-nazifascista_n_7626784.html?utm_hp_ref=italy
Non è solo Grillini a pensarla così.
Nei giornali di domani mattina ( di cui ho visto l’ anteprima) molti altri dicono più o meno le stesse cose.
Quanta ignoranza c’ è in giro, Dio buono!
Fosse per me io prenderei gli Adinofli e i Grilini di sto mondo e sa che ci farei..
Comunque notavo che effettivamente invocare il nazismo per una manifestazione, per carità un po’ provinciale secondo una certa tabella di marcia, mostra che certi progetti di educazione al rispetto delle differenze non è che ottengano tutti questi risultati esaltanti…
Buon giorno e buona domenica a tutti.
Torno ora da Roma – Piazza San Giovanni -Difendiamoinotrifigli : 26 ore via da casa di cui 17 un Pullman. C’erano con noi bisnonni – nonni – genitori giovani e meno giovani e figli – Preti e frati – Sono contento di aver visto che l’Italia cattolica c’è ed è vivissima, e non è solo quella dei giornali, dei blog, delle polemiche, dei discorsi politically correct di tanti teologi, Monsignori e Cardinali, che per calcolo (avere in cambio sostegno – soldi – alle scuole cattoliche da parte delle leggi che il governo sta per fare), tacciono sulla distruzione della famiglia e delle giovani generazioni. P.S.: non c’era neanche un omofobo.
A proposito dei Pastori (Vescovi e CEI). Forse non avevano sentito quello che Papa Francesco aveva detto: “questo io vi chiedo: siate pastori con l’ “odore delle pecore”, che si senta quello” (ai sacerdoti). E ai vescovi: «pastore che conosce per nome le sue pecore, le guida con vicinanza, con tenerezza, con pazienza, manifestando effettivamente la maternità della Chiesa e la misericordia di Dio»
In Piazza c’erano moltissimi sacerdoti che hanno accompagnato i loro parrocchiani ma, a parte i soliti pochi coraggiosi, i Vescovi e Cardinali non hanno fatto sentire la loro voce a sostegno.
Non tutti gli odori sono condivisibili.
Distruzione dei nostri giovani… Qui mi scappa da ridere!!! :))))))
Non c’era nemmeno un omofobo… Altra risata! :)))))))
Caro petrus dieci anni fa si discuteva di togliere i crocifissi e i presepi per rispetto agli immigrati islamici adesso vogliono sparare direttamente in Libia e gli unici a dire qualche cosa sono gli arretrati dei vescovi.
Come dite voi la società cambia in fretta..
Di omofobi non so nulla, anche perché “omofobia” non è un concetto ma una truffa semantica, però so che ci sono molti omofascisti (intendendo per “omofascismo” l’imposizione di un pensiero unico omosessualista e la criminalizzazione di chi non si piega a tale imposizione). Vedi, ad esempio, le reazioni dei Grillini e degli Scalfarotto alla manifestazione di ieri. Con buona pace di tutti i Galantini, rispetto a costoro bisogna essere contro.
La prima forma di profilassi sarebbe, come sempre, quella linguistica: rifiutare l’uso dello pseudotermine “omofobia”. E siccome a mali estremi rimedi estremi, propongo di considerare, per precauzione, “omofascista” chiunque accusi qualcun altro di “omofobia”.
sara
la butto sullo spauracchio gender perchè è uno spauracchio. La figlioccia di una mia sorella ha partecipato ad un progetto “gender” in una scuola primaria che è finita sui giornali e ha fatto il giro del web perchè il genitore cattolico integralista di turno che non aveva partecipato alla riunione preliminare in cui si spiegava il progetto e il cui figlio , come prevedeva il progetto che lasciava liberi i genitori di far partecipare i figli o meno, non aveva partecipato al progetto aveva scritto una lettera in cui accusava la scuola di voler far diventare tutti omosessuali e bla bla bla, cosa lontana anni luce dal vero.
Picchiò se non ricordo male nella sua scuola 23 alunni su 23 hanno chiesto l’estensione all’ora di religione e ha raccontato delle trombate é del l’alcol in vita dei suoi alunni, concesso che non è il tipo di educazione che sogno per mio figlio
per finire una cosa buffa:
tra i miei contatti FB una coppia il giorno prima della manifestazione ha postato il sostegno all’evento. E’una coppia etero convivente da anni a cui non interessa minimamente nè sposarsi e neanche fare figli. Loro, poveretti, credono veramente di essere una famiglia e una famiglia di quelle che i convenuti a Roma vogliono difendere. 🙂
però la stessa classe in cui tutte non fanno religione, il 90% aderisce ad un progetto volontario di libera e il pomeriggio si reca una volta ogni 15 giorni in carcere a svolgere attività con i carcerati.
Riguardo al genere, premesso che non sono Marilisa e se parlo di qualche cosa non lo faccio per sentito dire, e’ lo stesso principio del multiculturalismo di qualche anno fa: il foglio bianco, l’idea che devo cancellare tutto e riscrivere per far posto alle diversità.
Visto lo schianto del multiculturalismo (e del progetto europeo stesso) e dell’ondata di razzismo senza precedenti io cambierei approccio invece di insistere a voler calare dall’alto “progetti” che cozzano contro la realtà delle persone.
Detto ciò adinolfi e grillini sono adulti e vaccinati vinca chi urla più forte se vi piace così.
L’alcol è una nota dolente dalle mie parti, l’ubriacarsi è un rito tribale, sin da quando ero giovane.
Riguardo alle trombate non credo che siano diversi/e dalle altre zone d’Italia.
Che bello un’ora di volontariato rispetto ad un agnosticismo di massa come se tanti cattolici non facessero volontariato uguale.
Omofascisti… :))))))
Sara
non ti va proprio bene niente!
L’ho detto per dire che non sono dei ragazzi/e di merda, non volevo dire che i cattolici non fanno volontariato, naturalmente.
Uno studio dell’Università cattolica di tanti anni fa aveva riportato come la mia regione fosse quella in cui la maggioranza dei giovani è in percentuali molto più alte del resto d’Italia atea o agnostica, ma dove allo stesso tempo la percentuale di coloro che fa volontariato è molto più alta che in altre regioni.
Sarebbe bello fossero tutti credenti e volontari , ma così è.
Il cristianesimo non è solo volontariato, 23 su 23 vuol dire che dal punto religioso e’ tabula rasa per una generazione.
Noi ancora non siamo a questi livelli ( senza essere razzisti o disimpegnati nel sociale) e’ troppo sperare di non dover subire a breve la stessa sorte?
Meglio riempirsi la bocca di frasi moraleggianti. È molto meno faticoso che mettersi realmente al servizio. Sporcarsi le mani tra l’altro rende tolleranti perché entri in contatto con le persone vere e non con le ideologie.
Cristo si cinge il grembiule ai fianchi e lava i piedi. Si mette al servizio.
Tra l’altro se nessuno decide di fare religione non può essere solo cappa di chi decide di non farla. Forse la proposta è poco allettante…
http://www.gadlerner.it/2015/05/07/coraggio-governatore-rollandin-sono-sicuro-che-val-daosta-puo-farcela-a-ospitare-79-profughi
Saremo anche moralisti ma noi nelle Marche abbiamo ospitato di più senza storie.
sfondi una porta aperta Sara: sto all’opposizione, non ho mai votato quel partito.
no, l’insegnante di religione è bravo Petrus è proprio la dimensione religiosa che non interessa più.
Tra l’altro la cosa è diffusa anche nelle altre scuole, a parte le primarie e le elementari dove l’adesione è alta, ma temo che sia più una questione di parcheggiare i figli.
tra l’altro tutte le attività collaterali di volontariato e di educazione alla cittadinanza le ha proprio messe su l’insegnante di religione, Petrus.
Ma se produce i nogender i ragazzi scappano. Ormai tra i giovani le cose sono cambiate… Non accettano un discorso non inclusivo.
Il problema è ideologico.
Se non altro l’Irlanda dovrebbe insegnarcelo. I giovani hanno fatto la differenza.
no, petrus il prof di religione è favorevole al riconoscimento delle unioni civili omosessuali e non ne fa mistero. Non è decisamente un nogender, anzi. Non scappano per quello.
I ragazzi sono oltre queste cose su cui stiamo discutendo, non perderebbero tempo a discuterci su, l’inclusione è cosa ovvia.
Credo che dipenda dal benessere. Fino a poco tempo fa eravamo una regione ricca, solo disoccupazione volontaria, i soldi non mancavano.Magari sulla secolarizzazione ha influito anche la scolarizzazione femminile, molto più alta sin dall’800 ( gli inglesi che venivano a scalare le montagne si stupivano di incontrare bambine, figli di contadini, che sapevano leggere e scrivere in paesini di 50 abitanti) rispetto al resto d’Italia, chi lo sa…
L’irlanda e’ un paese cattolico e i cattolici danno importanza al matrimonio lo considerano un valore ha mai pensato che magari dipende da quello?
Non a caso in Inghilterra ci ha pensato il conservatore Cameron (io stesso sono favorevole ai diritti perché considerò importante la stabilità familiare).
Pensare che sradicare le tradizioni religiose verrà tutto a vostro vantaggio mi pare quanto meno ingenuo (come il presepe e gli immigrati quando era il presepe stesso a invitare all’accoglienza dello straniero)
petrus
io per tanti anni ho fatto parte del movimento dei focolari, sono entrata a farne parte a Torino e partecipavo alle riunioni a Torino. Ebbene il movimento che è presente in tutto il mondo, non è mai riuscito, nonostante tutti gli sforzi fatti, a sfondare nella mia regione dove gli aderenti continuano ad essere 4 gatti.
Questa è la situazione.
Caro Gianrinaldo, ho visto la manifestazione di Roma in diretta dal computer, ma alla fine si è interrotta, non sono come è andata a finire. Che impressione ha avuto della catechesi di Kiko? Un po’ troppo lunga, forse ..
http://80.241.231.25/Ucei/PDF/2015/2015-06-21/2015062130589441.pdf
Petrus (@10:11)
I ragazzi decidono di non fare religione per due motivi principali: 1)un’ ora in meno di lezione; 2) preferirebbero un’ ora di storia delle religioni.
http://80.241.231.25/Ucei/PDF/2015/2015-06-21/2015062130588906.pdf
Ha ragione Picchio. anche Introvigne dice che i tradizionalisti si sono opposti. (non avendo seguito causa antipatia per Adinolfi non lo sapevo ed ero convinta del contrario)
Guardate esco ora da una messa cosi bella e commovente piena di giovani e senza movimenti. Solo Vangelo. Che bello.
Sara
vorrei chiarire che quando parlo della mia regione, e dei giovani e la fede, mi limito ad osservare la realtà. Non auguro alle altre regioni un futuro simile, anzi mi auguro il contrario, e anche qui vorrei che le cose fossero ben diverse, ma così è..
la ricerca di cui parlavo prima, da cui risulta che i nostri giovani sono i meno praticanti d’Italia, è stata fatta dall’università di Padova e non dalla Cattolica ( ricordavo male). E’ stata pubblicata dalla Franco Angeli.
http://www.francoangeli.it/Ricerca/Scheda_libro.aspx?CodiceLibro=1520.630
http://www.uaar.it/news/2008/12/15/valle-daosta-giovani-meno-praticanti-tutta-italia/
A livello di statistica sinceramente non saprei, ma in classe di mio figlio (3 media) tutti seguono l’ora di religione.
Molti vanno anche a messa la domenica (merito della catechista che ha saputo creare un bel gruppo).
Per la frequenza dipende molto dalle famiglia, però in generale nelle Marche mi pare che si riesca ancora a tamponare la secolarizzazione e la crisi della famiglia.
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/limina-marche.aspx
Quando sono venuta a vivere qua 20 anni da pensavo fossero davvero troppo familisti (essendo io molto solitaria) poi mi sono abituata e devo dire che nel tempo sembra tenere un po’ di più.
Senza contare che qui anche a livello evinomico il modello più diffuso e’ quello della pmi dove i contatti umani continuano a essere importanti.
Forse per questo detesto il modello liberista che inevitabilmente cambierà tutto.
sara
ti racconto un piccolo aneddoto capitatomi recentemente poi vado a cucinare. Recentemente è morto all’hospice dove era ricoverato un conoscente.Il pomeriggio c’era il rosario e arriva il cappellano. Ha parlato veramente bene, ma non è questo il punto. Quando è il momento tira fuori il rosario e dice : ” questo è un rosario, consiste nell’intercalare la recita di 10 AveMaria e poi un Gloria e un Padre Nostro”….
Questo la dice lunga sul livello di secolarizzazione raggiunto.
Poi il nostro gruppo era composto da persone quasi tutte credenti, ma questo è un altro discorso.
Da noi è molto meglio, ma in generale nelle Marche (sud nel mio caso) si vive benissimo, dal clima al mare, dalle olive ai ristorantini di pesce, e poi il modo di gestire le relazioni che ritrovi anche nella chiesa locale.
Poi immagino ci sia differenza tra l’interno (quando vivevo ad Ascoli tutti erano molto più chiusi) e la costa, ma in genere c’è un buon punto di equilibrio tra modernità, apertura e tradizioni religiose.
Un punto di equilibrio che vorrei tanto si potesse mantenere.
Non sono mai stata nelle Marche, mi fai venire voglia di fare un giro 🙂
Allora vai a Montefano in provincia di Macerata ad ascoltare Alberto Maggi!
Petrus
🙂 🙂
Petrus vede che avevo ragione a dire che è prevedibile?
Le Marche probabilmente offrono meno di Umbria e Toscana (Assisi e Firenze) però ci si vive bene, o almeno io mi trovo proprio bene e mi considero ormai più marchigiana che lombarda.
Certo non sono imprevedibile come lei Sara… Questo è certo.
Ma mi va bene così…
Le marche sono ex stato pontificio. Corre un sano anticlericalismo nelle loro vene. Niente a che fare con i lombardi cresciuti a preti e oratori.
Petrus, ma davvero hai potuto pensare che Sara fosse compatibile con padre Alberto Maggi?
Il messaggio di andare ad ascoltare Maggi era rivolto a picchio non a Sara anche se fra i due farebbe meglio a Sara! :))))
Caro petrus è entrato nel blog con la grazia della ruspa di Salvini e ha fatto subito pucci pucci con la più terra terra di tutti, credo che questo non le dia l’autorevolezza necessaria per dare consigli teologici no?
In ogni caso dicevo prevedibile perchè si era capito subito che il suo target era quello, intendevo quello.
In ogni caso Maggi non lo conosco direttamente ma ho letto il Gesù di Ortensio da Spinetoli e siamo lì.
Non è male ma personalmente non mi dice molto preferisco il genere Barth o Bonhoeffer.
Teologi e biblisti hanno approcci diversi. Maggi è un biblista molto preparato. Più dello Spinetoli che mi è sempre sembrato un po’ approssimativo.
Mi perdoni Sara, se le riesce eviti di incasallare le persone in questo o in quel target. So che semplifica i concetti ma può essere fuorviante oltre che intellettualmente non sempre onesto.
Lo dica cortesemente alla sua nuova amica dato che è stata lei a dire che non sono degna di maggi.
Grazie.
E in ogni caso se non voleva farsi richiudere nel target Maggi bastava citare anche altro sulle Marche che non appunto maggi lo stato pontificio e l’anticlericalismo di ritorno.
Lei non li ha citati. L’ho fatto io per completezza.
Io vengo spesso nelle marche per cui sarei contento di conoscere altre realtà interessanto di quella regione.
Io ho scritto solo che è una zona dove c’è un buon mix tra modernità e tradizioni.
Ad esempio in questi giorni all’expo abbiamo mandato questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=ue7YK4-4KIA
Che sicuramente è retorico ma chiarisce quello che voglio dire. (il mangiare come stare insieme, il brodetto, i pescatori, le foto della città vecchia).
Probabilmente non è nemmeno più così tra i giovani ma ci tengono.
Bel video… Mi ha fatto venire in porto Recanati… Credo di aver capito cosa intendi. In effetti hai ragione. In quella piccola regione a volte un po’trascurata dai grossi flussi turistici ed economici c’è un laboratorio interessante. Senza troppo clamore si porta avanti il vecchio e il nuovo. Se questo intendevi concordo assolutamente.
Se per caso Sara allude a me parlando di una ” nuova amica” che avrebbe
detto che la dolce Sara non è “degna” di Maggi, mi sento in dovere di puntualizzare che io mai ho parlato in quei termini.
Ho parlato invece di ” compatibilità” che è ben altra cosa. E l’ ho fatto ricordando una sua frase precisa a proposito di p. Alberto Maggi.
Quando qualche settimana fa dissi che in una certa trasmissione televisiva era stato ospite proprio Maggi, che io trovo interessante,
Sara ebbe a dire seccamente che a quel punto lì lei aveva cambiato canale. Più chiara non avrebbe potuto essere.
Siccome io non ho pigne nella testa, ho capito subito quel che c’ era da capire e che del resto non mi sorprendeva affatto.
Maggi passa per un teologo eretico, dunque non compatibile con una Sara qualsiasi sempre pronta a seguire i teologi ortodossi.
Detto questo, vado a ripetere quel che ho sempre detto: travisare le parole altrui è uno sbaglio enorme, ed è anche cattiveria perché si dà luogo a dei fraintendimenti e litigi.
È vero, Sara: tu non mi capisci proprio. Parliamo due lingue diverse, ma io non traviso e non fraintendo. Tu invece si.
Maggi passa per un teologo eretico, dunque non compatibile con una Sara qualsiasi sempre pronta a seguire i teologi ortodossi
E’ vero non capisce, io ho citato e amo autori di tutte le confessioni e fedi religiose non c’entra nulla la patente di “eresia” date al massimo per gente come lei a cui piace sentirsi superiori agli ortodossi.
Tanto più che ho letto Ortensio da Spinetoli che è poco ortodosso uguale.
non mi piace e basta, come glielo deve dire uno?
NON MI PIACE quel genere di approccio.
Io rimango basita di fronte al fatto che uno non compresa e sono 4 anni che cerco di farlo capire.
” e troppo radicale e tranciante la posizione di chiusura totale contro le ostensioni che è sempre stata quella della Chiesa Valdese”
E’ vero mi piace la dottrina sociale della Chiesa trovo sia molto più avanzata della maggior parte delle proposte politiche e culturali del presente, vedi laudato sii tra parentesi.
Del resto è più facile trovare avanzato qualche cosa che si conosce bene piuttosto che arretrato qualche cosa che non si conosce affatto.
Maggi non è un teologo ma un biblista. Per essere eretico dovrebbe spiegare male la bibbia visto che non esprime concetti teologici. Io non so di suoi libri vietati…
So che lo pubblica Cittadella che è un’ottima casa editrice,
http://www.cittadellaeditrice.com/index.php?content=lista&idcollana=64
Però ha un taglio un po’ polemico in genere (forse per questo lo dice “eretico”)
Sempre nella Cittadella ho letto cose di Maggioni e Fabris che hanno un approccio più morbido al testo biblico, ammetto di preferirlo.
Petrus, intendevo “eretico” in senso ironico, naturalmente.
“Eretico” perché dice cose diverse rispetto alle solite.
A me piace molto, ma anche io sono considerata eretica qui.
Fra eretici ci si intende a meraviglia.
Io non la considero eretica al massimo poco intelligente.
“E’ vero non capisce, io ho citato e amo autori di tutte le confessioni e fedi religiose non c’entra nulla la patente di “eresia” date al massimo per gente come lei a cui piace sentirsi superiori agli ortodossi.”
Sara, vedi che non capisci e che fraintendi? Forse se seguissi il mio consiglio di leggere con più attenzione, non prenderesti abbagli.
Io ho detto che sei tu a non capire me, non il contrario. Io infatti ti ho capita benissimo.
Tu vorresti dare ad intendere che stai in una posizione di equilibrio, perché leggi questo e quello. Certo che–scusa la franchezza– se leggi con la fretta con cui leggi i post in questo blog, non devi capire molto di quel che ti passa sotto gli occhi. Se poi leggi cercando affannosamente link da postare, ancora peggio.
No, Sara, non la dai a bere a nessuno. Perché, leggendoti, è chiaro a tutti che sei da una parte sola, con qualche piccola e benevola concessione, ogni tanto (bontà tua!), all’altra parte. E si capisce benissimo che chi non è dalla tua parte ti sta indigesto. Si vede da mille miglia lontano. Questo gioco non ha misteri per nessuno, nemmeno per i tontoloni.
Il peggio è che pretendi di bollare come senso di “superiorità” quello di chi, come me, vede le cose in maniera diversa da te, che resti inquadrata negli schemi di una religiosità da te definita “ortodossa”. E che non è FEDE. Religiosità e fede sono due cose diverse, caso mai non lo sapessi. Se non lo sai, potresti informarti.
Comunque, è evidente che, secondo te ed altri, quelli che hanno vedute più aperte delle tue( delle vostre) e di una Istituzione, o di una parte di essa, che non poche volte ha sbagliato,le hanno, queste aperture, perché vogliono sentirsi superiori.
E nel sostenere questa assurdità non ti accorgi della ridicolaggine della tua tesi.
Né ti rendi conto del fatto che sei perfettamente allineata a quelli che da sempre considerano chi è, per propria natura e razionalità, più avanzato, come dei ciarlatani che si vogliono mettere sul piedistallo. Non sarà invece che tu, e quelli come te, avete un forte complesso di inferiorità? Dite tutti la stessa cosa. Perché, ahimè, non vi riesce di sopportare che, anche senza volerlo, altri sono più avanti e più lungimiranti. Così è la vita, cara, e la si deve accettare così com’è.
E nel momento in cui mi vieni a dire che mi consideri “poco intelligente”, io non posso che ridere allegramente. Perché la tua opinione su di me, o quella di altri, non mi interessa neanche un po’.
Guardi e’ inutile, le piace sentirsi più svelta degli altri?
Prego glielo dico pure: viaggia un km davanti a noi, anzi io sono così arretrata che dovrebbero fare una buca e seppellirmi dentro indegna di reggere cotanto splendore proveniente dalla sua apertura mentale.
Va bene?
Mi dia per lefebbriana e non ne parliamo più.
No, Sara, mi basta solo mandarti a quel paese. Vacci e restaci.
Marilisa e Sara i vostri match sono spassosissimi! 🙂
Perché mi trattengo, potessi parlare liberamente…
Con certi personaggi, inutilmente aggressivi e desolatamente ottusi, è impossibile discutere.
Spiletti, perché non si decide una buona volta ad essere obiettivo, a lasciare da parte le cretinate, a prendere per aggressività quello che dicono coloro che non piacciono a lei e mai invece gli insulti suoi e quelli dei suoi pari ?
Riuscirà mai a rendersi conto della piccineria macroscopica ( apprezzi l’ ossimoro, prego) che trasuda da ogni parola che le esce dalla bocca?
Riuscirà mai a capire che ogni cosa , o quasi, che dice è sbagliata? E che, anche se si rode, il mondo continua a girare nel senso opposto a quello che lei vorrebbe?
Voglio svelarle un piccolo segreto: qui il grande ottuso per eccellenza è lei e solo lei. Non lo dica a nessuno, mi raccomando,però se lo pianti bene nella testa. È solo lei, il grande ottuso.
Si faccia gli affari suoi quando nessuno la cerca.
Qui nessuno ha bisogno del suo traballante bastone di sostegno.
Cosa ti fa pensare che il mi riferissi a te? Ci sono tanti “personaggi”, qui…
La tua inutile replica si commenta da sola.
Camomillati.
PS
Te lo stanno dicendo tutti ormai, l’unica che non capisce (ma era logico) sei tu. Cerca qualcuno che capisca l’italiano e fattelo spiegare bene.
Qui non ci sono “personaggi”, Spiletti, ci sono “persone”.
Cerchi su un buon vocabolario la differenza. È lei che deve imparare l’ italiano.
Ogni volta che apre bocca, si dà la zappa sui piedi.
Le consiglio di lasciar perdere.
E poi, che cosa mi starebbero dicendo tutti?
Quello che lei si sta sognando, per caso?
Già una volta è arrivata una sonora smentita, e non le basta per smettere questa tiritera ridicolissima?
Più che ottuso, lei è totalmente ” occluso”. Abbia pazienza, lei se le tira proprio.
Dunque, si ritiri in buon ordine.
La zappa sui piedi me lo do ogni volta che mi illudo di poter parlare con te.
Mancano i requisiti minimi. Pazienza.
Come non detto.