Due operai lavorano a due finestre del palazzo di fronte. In piedi sui davanzali, senza protezioni e senza esitazioni. Raschiano e riverniciano, giovani, quinto piano. Uno italiano, l’altro forse colombiano. Si dànno voci. Tremo quando il più giovane guarda giù e ride. Gesù guarda giù anche tu.
Guarda giù e ride
30 Comments
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Invece Sara, due sere fa, era sul balcone a chiamare a gran voce Gesù. Ha detto che voleva farGli alcune domande.
Abramo…rise
Sara…rise
Gesù … rise (già! in quell’altro vangelo…) 🙂
Due operai poco tempo fa hanno messo le tende sul terrazzo di una mia amica, che mi ha raccontato l’esperienza definendola allucinante: quinto piano, liberi come l’aria. – Ma non avete le funi di sicurezza?
– Sì, nel camion.
– Allora prendetele!
– Ma abbiano finito, sennò ci vuole un sacco di tempo.
Uno avrà avuto vent’anni, l’altro trenta.
La stessa cosa è successa a casa mia per i lavori dell’anno scorso.
Ecco. Ma se i titolari d’azienda non possono influire più di tanto sul comportamento di coloro che, fuori sede, non sono controllabili, almeno noi privati dovremmo sapere che se non pretendiamo che chi lavora a casa nostra lo faccia in sicurezza, e succede un incidente, siamo perseguibili: c’è una responsabilità civile da parte nostra.
Se la carità cristiana non è molto convincente (prova a dire ad un tecnico: metti la fune perché ho paura per te… di solito non funziona…), potrebbe esserlo di più la concreta minaccia: “metti la fune o da me non lavori, non vado in galera per colpa tua”.
Che poi sia assurdo dover litigare o ricorrere alle minacce per far stare sicuro il prossimo, è un altro discorso…
È successo anche a me anni fa: quinto piano in piedi sulla ringhiera senza protezioni per regolare la tenda.
L’ho supplicato ma nulla.
Mio marito per lavoro si occupa proprio della sicurezza nei cantieri, con la crisi e’ pure peggio perché si lavora al risparmio e con i tempi più stretti.
Avranno pure allentato le norme.
http://www.corriere.it/economia/12_febbraio_28/sicurezza-cantieri-decreto-protesta_8fdf4ab6-624f-11e1-9e7f-339fb1d47269.shtml
Ricordo che me ne parlo’
I giovani sono sempre spericolati.
Poi si cambia. Ci sono anziani prudentissimi che non ricordano più di essere stati giovani imprudenti e spericolati.
Quanto alla responsabilità “legale” degli eventuali incidenti, non credo che siano attribuibili ai committenti, quanto piuttosto alla ditta e ai suoi titolari.
Se c’è un contratto regolare, il committente affida il lavoro a una ditta che si impegna a rispettare le norme sulla sicurezza e tutte le altre (dichiarazioni fiscali, DURC..). Potrebbe esserci una responsabilità in assenza di contratto, ma da quando ci sono le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni, i lavori “in nero” sono veramente pochi…
Mah, io sapevo (il dubitativo è d’obbligo, chi ne sa di più mi corregga…) che in caso di lavoro in un cantiere mobile (come quando vengono a casa tua) il committente deve aver espressamente conferito un incarico di sorveglianza alla ditta, altrimenti è lui che ha obbligo di ‘osservare’ chi lavora entro la sua proprietà…
“I giovani sono sempre spericolati.”
Insomma, nei cantieri forse sono più spericolati gli anziani, perchè cresciuti in tempi in cui il concetto di sicurezza sul lavoro era diverso e perchè con gli anni ci si abitua al rischio e si finisce per sottovalutarlo. (mi andata bene tante volte…)
Marito dice (via WA) che anche il committente ha una responsabilità ai sensi del decreto legge 81/2008.
http://www.cnce.it/durc/normative/09decreto_legislativo_n_81_2008.pdf
…che poi anch’io prego per chi vedo in pericolo. Mi capita spesso con i motociclisti che sfrecciano sorpassandomi magari in stradine strette. Con loro più che una preghiera non posso fare, ma ci sono casi in cui sono chiamata in causa più direttamente.
Dal punto di vista della fede invece, è interessante questo passaggio di Ezechiele (naturalmente spostando il focus dalla malvagità all’imprudenza) in cui il Signore dice al profeta:
“Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te” (33,7)
Grazie Sara
🙂
Che ne dite del ragazzo morto in gita a Milano? Se io fossi il ministro della P.I. birrerie tutte le gite scolastiche.
E’ sempre più problematico accompagnare i ragazzi in gita tanto che nella mia scuola tut t i gli anni qualche classe non ci va perché nessun docente è disposto ad accompagnarli.
Meno male che Renzie si prende cura della “cultura umanista” dei nostri giovani…
Per quanto detesti Renzi non lo metterei tra gli errori in blu, secondo me umanista come aggettivo si trova . (Adesso Franti mi cazzia 🙁 )
E’ ridicolo che si metta alla lavagna a fare il maestrino e poi sbagli una parola di uso comune. La classica, tipica, proverbiale “renzata”.
Che sia un truzzo da paura siam d’accordo, non serve disquisire sul vocabolario della crusca per accorgeresene però.
Sarà troppo forte il termine truzzo? Possiamo metterci paninaro…
Andrebbero bene entrambi, ma sono termini piuttosto desueti, anzi decisamente “rottamati” e “asfaltati” da anni…
Chi non ha mai fatto un errore in vita sua, scagli la prima pietra.
Anche i migliori sbagliano, per cui consiglierei di andarci piano-pianissimo con le critiche.
Berlusconi je fa un baffo a questo!!!! Altro che storia di un italiano, rivista patinata!
Palazzo Chigi è diventato come un set cinematografico. Una volta lo devono allestire con la lavagna, un’altra volta portano i gelati, un’altra i carrelli della spesa, la prossima volta, quando dovrà parlare del risparmio energetico, si farà inquadrare in pantaloncini e canottiera!!!
I compagni di Domenico: «Quella sera abbiamo bevuto, tanto»
http://www.corriere.it/cronache/15_maggio_15/i-compagni-domenico-quella-sera-abbiamo-bevuto-tanto-58a19b62-fac2-11e4-92e0-2199ef8c8ae2.shtml
E’ una cosa da veri decerebrati, vai in gita per ubriacarti e dormire senza accorgerti di niente?
Al classico quando l’ho fatto io, sarà che eravamo praticamente tutte ragazze (solo tre maschi molto trascurabili in classe), il massimo della trasgressione era farsi una partita a briscola.
Complimenti anche alla preside:
“Non penso che siano omertosi, sono ragazzi intelligenti, figli della migliore borghesia di Padova”
Fortuna.
http://www.huffingtonpost.it/2015/05/14/preside-ragazzo-morto-gita_n_7282614.html?utm_hp_ref=italy
Dall’ultimo banco…
mi permetto….
Il BLOGGER è il Gestore/amministratore del Blog,
che tiene un diario elettronico
in cui posta articoli con suoi pensieri, emozioni, avvenimenti, dati, etc.
Chi interviene a commentare non è un blogger ma è un “commentatore”,
che
di solito interviente in tema sull’articolo postato dal blogger.
Il COMMENTATORE
che esce dal tema del BLOGGER/Gestore/amministratore
per correttezza o per netiquette
si segnala con un iniziale
OT
cioè
off-topic.
Generalmente
l’off-topic di un commentatore
non è il segnale che il BLOGGER/Gestore/amministratore
ha cambiato l’argomento del proprio post,
ma permette agli “ospiti” commentatori
di fare variazioni.
Il BLOGGER/Gestore/amministratore
dopo che ha postato il proprio articolo
generalmente
non ha nulla a che vedere con i commenti che ne scaturiscono,
anche se per una sua sensibilità
può intervenire.
sara
il problema è che non bevono solo in gita, anche il fine settimana bevono tanto che qualcuno finisce regolarmente al pronto soccorso.
E’ vero Picchio infatti non era per la scuola ma proprio i ragazzi. (maggiorenni in questo caso)
A parte la crudeltà dello scherzo fatto, bere al punto da non accorgersi che un tuo compagno sta male e muore… (e si ricollega a quanto detto da Nico sopra “della sua morte io domanderò conto a te”).
verso il bere hanno un atteggiamento che ti fa cascare le braccia. L’anno scorso abbiamo partecipato ad un progetto organizzato, tra gli altri, dalla polizia stradale. Nel corso della giornata, hanno portato la loro testimonianza dei genitori di ragazzi morti in incidenti stradali. La mamma di una ragazza ha raccontato che il fidanzato della figlia guidava ubriaco, come rilevarono i carabinieri.
Commento di un ragazzo alla fine della giornata :” si, però non è mica detto che sia uscito di strada perchè era ubriaco…” 🙁 🙁
l’ultima volta che mi è toccato accompagnare in gita una quinta ( tutti maggiorenni) con i colleghi abbiamo passato la prima serata a perquisire le camere sequestrando alcolici. Birre e vino li abbiamo restituiti alla fine, i superalcolici li abbiamo regalati al portiere. Altri tempi ( solo tre/ quattro anni fa…) Succedesse adesso un genitore sarebbe capace di farci causa.
Vino e birra come accompagnamento al pasto ok è fatto di gusto, di stare insieme, di piacere per il cibo, i superalcolici presi così giusto per ubriacarsi invece, soprattutto tra i giovanissimi mi sembrano senza senso.
Comunque vediamo cosa verrà fuori, quello che ho letto ieri mi ha davvero rattristato.