Grillo l’altro ieri: “Il giorno dopo chiediamo il governo”. La puntualità è importantissima.
Grillo ieri: “Saremo puntuali e ci saremo sempre”
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Grillo l’altro ieri: “Il giorno dopo chiediamo il governo”. La puntualità è importantissima.
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Caro Luigi
Che oggi sia martedì non riesco a rendermene conto.
Domenica notte alle 02.30, partivo a piedi con i miei amici di parrocchia per il Santuario del Divino Amore (15km),
è la seconda volta nella mia povera vita.
Si partiva dalla mia parrocchia, giovani, coppie, vedove e quant’altro.
Si faceva tutta l’Appia antica, con le civette notturne a segnarci il cammino tra le Ave dei Rosari, e l’allodola del far del mattino.
Dopo l’incrocio per Torricola, la spina dorsale comincia a mandarmi allarmi per la mia doppia ernia, nonostante il busto. Ma a me pare sopportabile. Abbiamo anche delle auto che ci seguono per eventuale aiuto.
Quando alle 7.30 arrivo al Santuario, la schiena è a pezzi, ed è l’orgoglio che mi dà la forza di non chiedere aiuto, per quanto ho convinto Assuntina a farsi accompagnare con l’auto quando la sua infiammazione al ginocchio aveva aumentato il dolore, e io temevo che poi si sarebbe bloccata completamente.
Alle 8 la s. Messa, me ne sono rimasto seduto, appoggiato al mio bastone.
Alle 9.30 rientravamo in parrocchia, e subito con una fatica enorme e lenta ci rechiamo alla vicina scuola, per votare.
Tolgo dalla custodia il certificato, lo consegno al banco, e…. mi dicono che il certificato non è più buono, non vi è più spazio per i timbri di certificazione.
Momento di sconforto, profondo.
Ci dicono che andando in circoscrizione mi rifanno subito la tessera elettorale.
Andiamo a casa,
prendo 2 bustine di aulin, dopo aver mangiato qualcosa, perché il dolore alla colonna vertebrale e sciatica stava diventando insopportabile,
e crollo su letto dove mi addormento fino alle 17.
Intanto, la mia amata metà, si reca alla circoscrizione,
trova una fila che arriva fino alla strada, di persone che hanno avuto il mio stesso problema.
Tutti hanno fatto quel gesto automatico che si è rivelato dannoso.
In questi anni, è sempre stato così,
prendere il certificato con la propria custodia, arrivare al seggio, estrarlo dalla custodia, darlo all’operatore e ritirarlo dopo aver votato riponendolo nella custodia.
Migliaia di persone hanno fatto questo gesto in questi anni senza avvedersi se il certificato si andava completando dei timbri di certificazione.
Dopo 2 ore di fila finalmente il nuovo certificato elettorale.
Alle 20, ormai il dolore alla schiena e sciatica era calmato, sono andato a votare, Bonafè, Sassoli, Costa.
In tutto questo, l’unica preoccupazione è stato il mio non venir meno alla mia fede nell’essere un cittadino italiano.
Una volta, fatto questo, tutto il resto di questi tre giorni trascorsi,
attaccato al televisore o alla radio,
senza perdermi un minuto del gioiosissimo viaggio del mio Vescovo in Terra Santa.
Ho amato particolarmente Bartolomeo, che più di Francesco si è lasciato andare a gesti di continuo affetto verso il mio vescovo, gli prendeva la mano, lo aiutava a scendere le scale, gli sistemava la croce pettorale.
Come due amanti nella vecchiaia.
Ho vissuto il dolore della strumentalizzazione dei capi religiosi dell’islam e dei due Gran Rabbinati, che hanno colto l’occasione per essere come i bambini impauriti a darsi colpa l’un l’altro.
Ma il mio vescovo, ha rimandato tutto e tutti alla domanda fondamentale:
“Adamo, dove sei ?”
Quasi tutti gli interventi di Francesco, li ho ascoltati in italiano,
e questo mi ha dato anche la specificità che il mio vescovo, dava il messaggio forte,
di essere il Vescovo di Roma in quel dell’Italia.
Ho avuto l’impressione,
che tutti i momenti in cui Francesco ha incontrato è parlato,
hanno costituito una enorme “grande enciclica”
a tutti gli uomini e donne che il Signore ama.
Ci vorra’ molto tempo per elaborare tutto questo materiale.
Che bello essere coinvolti dal Signore!
Leggo ora Matteo e apprendo del bastone. Solidarietà nella cattiva sorte.
Vedo che Grillo e Casaleggio riconoscono d’essere stati troppo aggressivi: ma davvero? Nessuno se n’era accorto. Ci sono arrivati con la solita rapidità.
🙂 🙂 🙂 🙂
Ribadisco che il baldanzoso giovanotto ha dato il meglio di sé proprio in questa circostanza: nel dopo vittoria (e che vittoria!), neanche mezza parola di scherno per lo sconfitto. Neppure una battutina di quelle che ora si concede il buon Luigi.
Perfetta anche la mimica facciale alla conferenza stampa, e l’ipocrisia di dire “non ho vinto io, ha vinto il partito”.
Non ho motivi di aver fiducia in lui, non so se abbia una visione delle cose (e, nel caso, dubito che sia una visione cattolica), … però quando un attore è bravo bisogna applaudirlo.
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
Caro Luigi, posso farti due domande? Eccole:
Hai un figlio o figlia che simpatizza per il movimento 5 stelle? Secondo i sondaggi pre elettorali il consenso per il M5S crolla dopo i 60.
Come valuti la proposta di legge elettorale di Renzi? ( una sola camera con forte premio di maggioranza, se ho capito bene). È uno dei motivi per cui non ho votato Renzi.
Mario Romeo
Qualche simpatia sì, donde gran dibattito a tavola e caricando la lavastoviglie, ma nessuno dei cinque l’ha votato. E hanno tutti meno di sessant’anni.
Sulla legge elettorale seguo il parere dell’amico costituzionalista Stefano Ceccanti: non è la migliore ma è accettabile ed è urgente farne una a motivo della sentenza della Corte.
Grazie