Sono a Torino per l’anteprima al Cinema Massimo di una puntata de LA GRANDE STORIA di Rai3 intitolata LA CHIESA NEL MONDO.50 ANNI DAL CONCILIO alla quale ho collaborato: andrà in onda il 4 ottobre alle 23.00. Il filmato termina con il saluto alla luna di Giovanni XXIII e un uomo che assiste alla proiezione dice: “Mi viene in mente ora che quegli anni sessanta che iniziarono con il saluto alla luna di Papa Giovanni conobbero poi, sul finire del decennio, nel 1969, lo sbarco dell’uomo sulla luna”. Una signora aggiunge: “La luna è donna e gli anni sessanta sono stati il decennio delle donne”.
Aggiornamento del post in data 20 settembre 2012. In questo articolo pubblicato ieri da “Avvenire” trovate qualche notizia sul filmato di cui sono coautore e anche un’idea da me detta a Torino: I 50 anni del Concilio nello sguardo della tv.
Io ero uno dei bambini che quella sera ricevettero la ” carezza del papa” per interposta persona, anche se ero troppo piccolo per ricordarmene.
Passato quel Papa, passato quel discorso, passati quei bambini. Passata la notte della luna, che sembra abbastanza preistoria; passato il ” decennio delle donne”, che sembra anch’esso preistoria pura.
Il Concilio no.
Il contrasto è impressionante.
La luna riporta anche alle divinità pagane: Selene, Artemide, Ecate.
I boschi, la selvaggina, l’oscurità, gli spettri…
Salute a tutti.
“Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera, osservatela in alto, a guardare questo spettacolo. Gli è che noi chiudiamo una grande giornata di pace… di pace. “Gloria a Dio e pace agli uomini di buona volontà.”
Il cd “Discorso della Luna” è leggibile sum lio “umile” sito:
http://vivificat.wordpress.com/2010/10/05/discorso-della-luna/
Buona giornata a tutti.
Ah a momenti me ne scordavo…
Il miracolo di San Gennaro Vescovo e Martire si è ripetuto…
http://vivificat.wordpress.com/2012/09/19/rinnovato-il-miracolo-del-sangue-di-san-gennaro/
“La luna è donna e gli anni sessanta sono stati il decennio delle donne”.
E non bisogna dimenticare che Satana dopo essere stato scacciato dal cielo andò a far guerra “alla donna” ( Apoc 12.17)
E se Satana vi sta facendo guerra ! Anche se “la donna” occorre sapere che – “la donna era ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei testimoni di Gesù.” ( Apoc 17.6) Ma chi è sta donna sbronza ? che siede in cima ai 7 colli ? ( Apoc 17.10)
Chiedetelo a Gennaro il napoletano dal sangue liquido !
Mi ero appena rimesso da un anniversario…
@ lycopodium
distinto “piede di lupo” non tutte le ciambelle riescono col buco. Ci vuole pazienza.
@ Ubi
“Il miracolo di San Gennaro Vescovo e Martire si è ripetuto…”
Ah si…. e a che serve ?
Caro Gioab, per esempio a farla rimanere con un palmo di naso.
Queste sequele di penose sgangheratezze da osteria in cui quello là sta sprofondando (dove le avrà imparate ? In qualche “Sala del Regno” …….?) dovrebbero definitivamente convincerci tutti dell’inutilità di dialogare con un simile “esemplare” del mondo animale.
Ognuno valuti e ne tiri le conseguenze.
Buona serata a tutti.
Roberto 55
@ lorenzo
“per esempio a farla rimanere con un palmo di naso.”
E qual’è il vantaggio ?
@ roberto55
“l’inutilità di dialogare con un simile “esemplare” del mondo animale.”
Infatti per dialogare bisogna essere in due per sproloquiare basta essere da soli.
Anche i discepoli dissero che era offensivo per le loro orecchi e ed era meglio andarsene e lo fecero…. alcuni ! ( Gv. 6.60)
In fondo dovrebbe “convertirmi” ma perde un ‘occasione !
La sa quella “grande nemico grande onore, il piccolo nemico è solo per piccoli guerrieri, magari solo scudieri.”
Ognuno ha diritto al massimo rispetto.
Anche il nostro caro TDG (nonostante lui).
Ma se nel privato della nostra casa siamo liberi di intrattenerci con chicchessia anche per ore, qui sul pianerottolo quando lo facciamo intralciamo un po’ il traffico: chi vuole salire o scendere, intervenire per dire una parola, si trova soverchiato e desiste (lo vediamo molto bene se rileggiamo i commenti a questo ultimo post, interessantissimo, ma…)
Gli inviti reiterati di molti a non interloquire sono motivati, credo, non da mancanza di rispetto verso un essere umano prezioso ed unico, ma da una forma di delicata attenzione verso gli altri esseri umani dalla voce più timida.
L’ho capito a mie spese, e ancora faccio ammenda.
Ciao Nico,
tu mi sei carissima, anche se non ti ho potuto seguire nello sguardo positivo che hai chiesto, in altro blog…
Lyco, grazie, ricambio davvero.
Io credo, amica (e mia conterranea: giusto ?) Nico, che tu non debba fare ammenda di nulla, e, comunque, ti ringrazio del sostegno.
La questione è, a mio avviso, molto semplice (e chiedo scusa se mi ripeto ancora): su questo spazio, aperto, libero, ed improntato al più positivo confronto tra idee, opinioni, e sensibuilità tra le più diverse, ha fatto maleodorante irruzione un prezzolato provocatore, con il preciso compito, ispiratogli dai suoi mandanti, di “disturbarlo” e scardinarlo, con tutti i mezzi, dalla blasfemia, all’irrisione del prossimo fino alle battute da osteria; impossibile non accorgersene.
Se così stanno le cose, è sufficiente, amici, comportarsi di conseguenza; non potremo mai impedire a quello là d’inserirsi nelle nostre discussioni blaterando le sue scempiaggini, ma, almeno, lasciamolo petulare da solo, ed evitiamo di cadere bovinamente nel suo “gioco”.
E – come diceva Forrest Gump – “questo è tutto quel che ho da dire su questa faccenda”.
Buona notte !
Roberto 55
@ nico
“Ognuno ha diritto al massimo rispetto. Anche il nostro caro TDG (nonostante lui).”
Ringrazio con tanta gratitudine per cotanta considerazione. Ma devo deluderla (e mi ripeto) Non sono TdG anche se conosco la loro traduzione e le loro interessanti pubblicazioni che leggo con piacere.
Sempre stato laico e fervente servo della Ragione, schiavo della logica (da Logos) non della superstizione. Persona normale fatto di carne e di passioni, destinato ad una terra senza superstizioni, menestrello senza chitarra che crea opportunità, in un territorio costellato di maghi e di stregoni, alla ricerca della vera bellezza, scopritore di verità nascoste, ma pur sempre sotto il naso di chi sa guardare capace di sorprendersi. Non si meravigli, per piccole cose, noi siamo alla ricerca di grandi cose che non finiscono mai.
Può andare come definizione ? Un uomo libero !
@ nico
“L’ho capito a mie spese, e ancora faccio ammenda.”
Quanto è costata quella spesa ? e perchè mai la recriminazione ? Si aspettava una risposta ipocrita di convenienza o non è in grado di sopportare la nuda e cruda, ruvida realtà ?
La verità va condivisa, la falsità va rigettata l’ignoranza va compatita, l’ingenuità può uccidere. In che squadra gioca ?
Un uomo libero, Gioab?
🙂
La risposta, come sempre, se la da da sé stesso: è lei che si definisce servo e schiavo….
Ma perché non si ribella?!
Nico, Roberto55,
di fatto, da quando è intervenuto il disturbatore – nell’impossibilità di continuare a coltivare il dialogo, in mancanza di una sua estromissione – si sono verificate – a mio avviso – molte autoestromissioni… siamo in molti ormai che viviamo ai margini…
a me dispiace molto. e capisco bene che anche l’espulsione alla fine può essere controproducente, può essere un cattivo inizio di una brutta strada, può essere facilmente oltrepassata sulla rete con nicknames falsi e cose del genere, ma purtroppo quello che sta accadendo è che il pianerottolo si è progressivamente svuotato…
La situazione descritta dall’amico Mattlar – che ringrazio e saluto – è esattamente l’obiettivo perseguito da quello là e dai suoi mandanti, e, di fatto, propiziato da chi, all’interno del “blog”, o perchè “ci fa” o perchè “ci è”, se ne rende complice.
Non parlo d’espellerlo (e, oltretutto, come potrei ?), ma chiedo a tutti (anche a coloro che, sin qui, hanno fatto finta di non capire) di lasciarlo perdere, d’isolarlo, di smetterla d’interloquirvi e d’evitare di coltivare con questo squallido provocatore stucchevoli “ping – pong” che vanno solo a danno del “blog”.
E’ il momento, per ognuno degli amici del “blog”, di scegliere da che parte stare.
Buona giornata.
Roberto 55
Gioab
Non riesco a capire perché si debba dibattere tanto su come trattare Gioab, del quale non condivido certe idee, ovviamente.
Io non credo proprio che qualche chiacchierata con lui intralci il pianerottolo, credo che intralci molto di più l’eterna discussione se e come trattarlo, se e come combatterlo, se e come insultarlo eccetera.
Mi pare tanto semplice rispondergli, discutere con lui quando pensiamo sia opportuno per i contenuti della discussione, e con il solito amore per il prossimo, chi non è interessato lasci perdere, con la rotella del mouse Gioab scorre via rapidamente. Il pianerottolo si libererebbe da molti ostacoli.
Una espulsione sarebbe un conferma di una incapacità.
Anni sessanta
Sono gli anni nei quali ho finito gli studi ed ho cominciato a lavorare, con l’entusiasmo della giovinezza e la facilità dei tempi, il problema era la scelta del lavoro tra quelli che venivano offerti anche cercandoici a casa, non certo il trovarlo.
Era il periodo del boom economico, l’Italia ha fatto un salto enorme per tanrti elementi della civiltà, quella di base: saper leggere e scrivere, studiare di più, avere più disponibilità economiche, auto, TV , lavapanni eccetera.
Il salto però si è limitato a poche cose, abbiamo persa una grossa opportunità data dai grandi investimenti stranieri, che hanno anche portata una grande innovazione tecnologica.
Ma abbiamo persa l’opportunità di imparare a gestire il tutto, sia eticamente che organizzativamente.
A fine ne anni 50 il Presidente del Consiglio andava nei palazzi del governo in filobus.
Ai primi anno settanta … lasciamo perdere: per fare andare avanti gli affari, per i più la strategia non era quella di sviluppare un prodotto buono e competitivo, che servisse a qualcosa, ma quella di trovare l’amico e “convincerlo” che gli occorreva un determinato prodotto, e vendergli poi un aggeggio magari d inutile, che non funzionava, ma ad un prezzo molto conveniente.
Ed i governanti hanno cominciato ad apprezzare la nuova situazione.
Sono successe anche molte altre cose nella storia della nostra etica, svelatesi appieno negli anni successivi, ancora oggi in fase di brutte scoperte.
E’ stato il decennio del Concilio, sono passati 50 anni e vediamo, anche nel nostro blog, quanto e con che accanimento si dibatta sullo stesso, chi invocando un salto ancora più in avanti, chi augurandosi il ritorno dell’Inquisizione, e non sono sempre discussioni pacate, professionali e civili come le tribune politiche di Ugo Zatterin, oggi impensabili .
Sarà stato i decennio della Luna, della donna, come vi pare, per me è stato il decennio delle occasioni perdute, ma gustiamoci quello che c’è stato di buono.
Inizio anni 50: alla visita di leva ci facevano ancora fare il dettato, tanti erano quelli che non sapevano né leggere né scrivere.
C’erano ancora le “serve”, le lavadaie, le balie, ed anche dei quasi schiavi.
Ed il Concilio ci ha fatto fare un grosso passo avanti, anche se ormai vecchio di 50 anni,
Mi pare esagerato dare la colpa a Gioab. Leggo il blog da alcuni anni, se alcuni se ne sono andati è anche perchè sono aumentati bisticci, scontri e radicalismi vari.
Luigi: non lo potro’ vedere quel programma! Mannaggia…
Grazie a Umilitas per il riferimento integrale al discorso di Giovanni XXIII, un papa cristiano, con una fede tranquilla, abbandonata a Dio…; sono parole che sprizzano dappertutto “la dolce violenza” dell’amore di Cristo! E spero che nella lettura riusciamo a distinguere il dito dalla luna…
Magari – se ha tempo- anche Federico lo puo’ leggere cercando di scoprirci qualche riferimento …”…alle divinità pagane: Selene, Artemide, Ecate.
I boschi, la selvaggina, l’oscurità, gli spettri…” come scrive nel suo post di ieri delle 10:04.
Nico, Roberto55, Mattlar & compagnia: condivido la delicata considerazione di Nico sul problema. Dico ancora che nel 95% degli interventi del suddetto non c’e’ proprio logica, senso o voglia di dialogo; senza riferirsi alle volte che gratuitamente “disturba” con tutti i mezzi, dalla blasfemia, all’irrisione del prossimo, del malato, del defunto e dei familiari, fino alle battute da osteria; impossibile non accorgersene…come dice giustamente Roberto. E’ vero che ho reagito al tipo varie volte piuttosto bruscamente, con certa violenza e perfino maleducatamente…tirato per i capelli dalle baggianate che scriveva. Ma “il padrone” e’ il Luigi, cosi’ che lui decide… Chissa’ cosa avrebbe fatto San Pablo (stiamo leggendo in questi giorni la lettera a quelle testematte dei Corinti)…con un tirapiedi di questo tipo?
Ciao Lycop…spero tutto bene…anche per gli anniversari…che dovrebbero “spingerci” avanti, non indietro…
Marcello.N scrive:
“A fine anni 50 il Presidente del Consiglio andava nei palazzi del governo in filobus….”
Detta da Tabacci: “Se guardo ai Costituenti eletti da un’Italia analfabeta nel ’46 e agli eletti in parlamento dall’Italia scolarizzata e inebetita del 2008 mi spavento: abbiamo una classe politica infarcita di “fedeli” a qualcuno o di personaggi da rotocalco. L’Italia ha bisogno di autorevolezza e serietà.”…
Voglio la lunaaaaaaaaa (di Giovanni XXIII) !!! 🙂
Buon giorno a tutti.
Riguardo Gioab:
io sono stato il primo a lamentarmene… pesantemente…
però per quanto egli incarni tutta una serie di caratteristiche da personaggio fastidioso, eccessivamente istrionico, con comportamenti abnormi rispetto agli altri utenti del blog, non credo sia egli la causa degli allontanamenti da questo blog, forse di qualcuno ma non di tutti.
Sbaglia chi si allontana o demorde dall’intento di partecipare.
Certo che anche io gradirei un auto-regolamentazione da parte di Gioab, o almeno un qualche intervento di moderazione da parte di Luigi.
Che poi detta fino in fondo, è facilmente ignorabile, tranne nei casi in cui manca di ogni pudore e decenza con interventi che a volte travalicano il buon gusto e anche la buona educazione.
Comunque, i blog sono anche degli ottimi luoghi da studiare per poter fare ricerca psicologica e vanno visti anche (se non soprattutto…) in quest’ottica. Il problema grosso però è che non si può poi far psicoterapia…
Infatti tutto il problema di cui parliamo nasce dalla mancanza o incapacità di stabilire “relazione”. Relazione, che è alla base di tutto, sia del comportamento e sia della sua correzione.
@Marcello,
grazie per l’interessante ricostruzione storica.
@Mabuhay,
un papa cristiano? Ma questa è bella! Ecco la perla per festeggiare il 20 settembre. Che tempo fa lì da te: c’è una pioggia bagnata o un sole radioso?
Il mio riferimento alle divinità pagane era per dire che in fondo all’idea di “luna” si possono associare moltissime cose, anche non inerenti agli anni sessanta. Mia moglie, che ha uno spirito romantico, alla luna associa i sospiri degli innamorati…
@Nico,
colgo l’occasione per farti i complimenti per il tuo articolo su quel terremoto di Pietro: mi sono permesso di farlo ad alcuni amici educatori e catechisti (o ex) e tutti hanno scritto di aver avuto esperienze simili e di aver condiviso ogni tua riflessione. Ti porgo anche i loro complimenti. Nonostante tanta buona volontà, troppo spesso i catechisti sono e si sentono “soli”: il confronto su un tema come quello che hai proposto è sicuramente di aiuto.
In questo articolo pubblicato ieri da “Avvenire” trovate qualche notizia sul filmano di cui si parla nel post e anche un’idea da me detta a Torino: I 50 anni del Concilio nello sguardo della tv.
@ Ubi
“Certo che anche io gradirei un auto-regolamentazione da parte di Gioab,”
Credo di non capire distinto sig. Ubi. Mi sta mica chiedendo di esprimermi in quel modo impastato di doppia ipocrisia caratteristico di certa curia ? Ho quasi l’impressione che lei mi stia chiedendo di esprimermi con molte eleganti parole che non dicono nulla, piuttosto che in questo mio modo ruvido ma efficace. Perché si concentra tanto su questo aspetto ?
Credo sia da preferire un’idea esposta in modo rozzo, ma buona, piuttosto che nessun’idea o un idea vuota esposta con un linguaggio raffinato. Ne conviene ? Almeno a modo mio capiscono tutti e capiscono bene. Nell’altro modo è facile che rimangano dubbi, come quando scrivono “fratelli” ma intendono “cugini”, o come quando dicono “uno” ma intendono “tre”, come quando dovrebbero combattere l’ipocrisia e il fanatismo, ma li chiamano “fratelli”.
Mi faccia capire …. Lei il di dietro lo chiama culo o preferisce sedere ? Qualcuno usa “terga”, altri “deretano”, c’è anche chi dice “chiappe mosce”. L’importante però è capirsi no ? Anche Dante è uscito dagli schemi dicendo “culo” ma quello è il massimo poeta e non si può criticare vero ?
p.s. cos’è una “buona” educazione ? e quando è “buona” ? La cosa mi intriga, potrei fare qualche progresso col suo aiuto e stabiliamo una “relazione” ….. poi mi accompagna alla corte dei miracoli e lei proseguirà per quella di Luigi XIV al Louvre. Ok ?
@ Sara1
Ringrazio Sara1
Grazie della segnalazione, Luigi, e della curatela del filmato che attendo già con impazienza.
L’idea del peso che una parola come “riforma” assume, se pronunciata da un tedesco, è illuminante e, devo dire, piuttosto originale, per quanto mi consta: non avevo trovato questa osservazione in nessuno dei testi sulle varie ermeneutiche del concilio che ho consultato in questo periodo.
@Federico
grazie.
@ lorenzo
“La risposta, come sempre, se la dà da sé stesso: è lei che si definisce servo e schiavo….Ma perché non si ribella?!”
Perché mi piace… perché non si può…..perchè è piacevole e porta ricompense….perchè senza Ragione potrei essere come lei e non mi piacerebbe. Pensi, il parto della vergine, cibarsi di spirito, fantasticare di cose impossibili sarebbe orribile !
Ma poiché si parla di CVII, pensi che fra i motivi che per cui fu istituito, dice Wikipedia ci furono i seguenti motivi:
1. “Definire più precisamente il concetto di Chiesa”
2. Il rinnovamento della Chiesa cattolica
3. La ricomposizione dell’unità fra tutti i cristiani
4. Dialogo della Chiesa con il mondo contemporaneo
Provi a pensare, una religione immutabile ed eterna, basata sulla parola di Dio immutabile ed eterna, che dopo duemila anni ancora non aveva capito qual è il concetto di chiesa, aveva bisogno di rinnovarsi e di “ricomporre” l’unità dei cristiani dialogando con il mondo contemporaneo.
Una religione immutabile ed eterna deve dialogare ? Che c’è di cui dialogare ? C’è solo da ubbidire. O si è cristiani o non si è. Non si può essere un pochino, un mezzo un quarto, un quinto ecc. O si è cristiani o non si è, non si può ricomporre “l’unità” perché o c’è o non c’è e guarda caso dopo 50 anni la divisione è ancora più netta “tradizionalisti” e “modernisti” o eretici come li chiamano. E hanno fatto tutto quell’ambaradam che è durato dal 1962 al 1965 per arrivare a questo risultato ? 2450 partecipanti quattro costituzioni tre dichiarazioni e nove decreti, per questo ? Non le pare esagerato ? e inutile ? L’elefante ha partorito il topolino difettoso.
“Civiltà Cattolica” Organo dei Gesuiti (5 Ottobre 1985) scriveva :“IL CONCILIO causa della crisi nella Chiesa?” una “crisi radicale e globale in cui si dibatte la Chiesa” Sottolineava quattro aspetti principali: una crisi della fede, della morale, della pratica religiosa e del personale della Chiesa. Diceva ulteriormente: “Un numero notevole di preti ha abbandonato il sacerdozio, qualcuno per crisi di fede, i più per motivi affettivi”.
BXVI l’allora cardinale Joseph Ratzinger, disse: “È incontestabile che gli ultimi vent’anni sono stati decisamente sfavorevoli per la Chiesa cattolica. I risultati che hanno seguito il Concilio sembrano crudelmente opposti alle attese di tutti, a cominciare da quelle di papa Giovanni XXIII e poi di Paolo VI. I Papi e i Padri conciliari si aspettavano una nuova unità cattolica e si è invece andati incontro a un dissenso che — per usare le parole di Paolo VI — è sembrato passare dall’autocritica all’autodistruzione. Ci si aspettava un nuovo entusiasmo e si è invece finiti troppo spesso nella noia e nello scoraggiamento. Ci si aspettava un balzo in avanti e ci si è invece trovati di fronte a un processo progressivo di decadenza”. — Rapporto sulla fede, di Vittorio Messori, ediz. Paoline (1985).
E pensi che ancora non c’era stato il caso pedofilia, il caso ustascia, il caso dell’oro degli ebrei, dei bambini rubati in spagna e di quelli canadesi.
Diceva Gesù : “allora quelli che sono nella Giudea fuggano ai monti. Chi è sulla terrazza non scenda, né entri a prendere qualcosa dalla sua casa; e chi è nel campo non torni alle cose [lasciate] dietro per prendere il suo mantello.” ( Mt 13.14-16)
MI pare giusto no ? Quando la nave affonda……
Mi trovo del tutto d’accordo con gli interventi di coloro che spendono qualche parola pro Gioab.
Qui non si tratta di difenderlo, ma di fare delle semplici considerazioni.
Intanto io credo che quelli che hanno lasciato il blog non lo abbiano fatto a causa della sua presenza. Di solito gli allontanamenti hanno altre ragioni: stanchezza, dispetto, orgoglio nel senso peggiore del termine, sopravvalutazione di sé, frequentazione di un altro blog etc…
Sono tutti pretesti forse discutibili–tranne, a mio parere, la stanchezza– che servono per dare un addio definitivo, salvo poi rientrare, a distanza di tempo, perché si vuole riprendere un discorso malamente interrotto.
Quando qualcuno va via perché altri non piacciono, fa torto solo a se stesso e dimostra di non voler ascoltare le ragioni diverse di chi non ha le stesse idee.
Qualcuno qui molto apprezzato lo ha manifestato molto bene. Quando si è gratificati dalla approvazione di tutti, va benissimo. Altrimenti, alla prima disapprovazione, si comincia a sentire una fastidiosa acidità di stomaco fino ad arrivare al “ciao, statemi bene” e via.
Questa io la chiamo semplicemente “immaturità”.
Ci si può irritare, ci si può scannare a parole, l’ importante è non scantonare, non offendere, non irridere e non provocare per non suscitare reazioni uguali e contrarie.
E l’ipersensibilità va pure in qualche modo corretta per non leggere in ogni parola degli altri un’offesa personale.
Inoltre, quando nel “pianerottolo” ci sono presenze non ben accette, basta ignorarle ovvero non leggere.
E, per esemplificare, se io non leggo, come può disturbarmi quel tale che a me dà fastidio, che mi è antipatico, che io non approvo?
Ma se mi è antipatico per una quasiasi ragione e riconosco che delle sue parole qualcuna è pure accettabile, la accolgo senza pregiudizi e senza senso di dispetto.
Qualcuno qui nel blog si batte accanitamente affinché Gioab venga lasciato perdere. E parlando di lui si usano termini che neanche per gli animali.
Ecco, questo mi indigna davvero e –guarda caso– per me ottiene l’effetto contrario e mi induce a prenderlo in qualche considerazione, anche se ciò–lo so bene– non viene approvato da parecchi.
Questo mi disturba perché tale atteggiamento ostracizzante non è –non deve essere– proprio dei cristiani, l’ho già detto altre volte.
Non voglio fare prediche che non mi competono, ma mi risulta che Gesù Cristo non allontanasse nessuno.
Mi chiedo sbalordita: e questi vorrebbero essere definiti “cristiani”?
Ma qual è il loro cristianesimo? Quello “tutto fumo e niente arrosto”?
Se intervenisse, qui nel blog, un mussulmano o un ebreo o un buddista e via dicendo, che esponesse idee diverse dalle nostre, lo escluderemmo? Io no di certo.
Allora, mi piacerebbe che nessuno si facesse giudice di altri se non di se stesso.
Gioab, la storiella ” io non sono un T.d.G.” non ce la racconti, per piacere; sia onesto per essere credibile.
Di una cosa ero certo: che Marilisa (che, evidentemente, continua a far finta di non capire) sarebbe subito intervenuta a difesa di quello là (stavolta, almeno, senza scomodare il Vangelo, ma solo Gesù Cristo: la prossima volta, potresti citare la “Nostra Aetate” ……); insomma, “come volevasi dimostrare”.
Amico UbiHumilitas, hai visto ? Gli hai chiesto di “autoregolamentarsi”, e quello là t’ha risposto a pernacchie ……………
Ciao ciao.
Roberto 55
Di nulla Gioab!
🙂
Ecco una cosa in merito alla quale concordo con Marilisa: nemmeno io credo a quella storiella!
a proposito di Concilio trovo molto interessante questo post su Vino Nuovo:
http://www.vinonuovo.it/index.php?l=it&art=969
“ma non tutto del Concilio è attuale”
.. anch’io mi ricordo di aver visto alla TV da bambina l’atterraggio sulla Luna , altri temi, altre epoche, altro clima..
di quell’ottimismo anni ’60 che cosa è rimasto? sì siamo andati sulla Luna e poi? si pensava che nel 2000 gli uomini si sarebbero espansi in tutto lo spazio .. ricordate “2001 Odissea nello spazio “ed altri film di fantascienza?
invece dopo la Luna basta.. costava troppo.. non ne valeva la pena..
Gli anni ’60 anni delle donne? e’ vero!! mi ricordo quel clima , mia madre ,le sue amiche, che portavano le minigonne, fumavano, il femminismo..
Di tutto questo cosa è rimasto?? ormai il femminismo è in ritirata. Le donne
dopo l’euforia iniziale si sono rese conto che le minigonne non fanno altro che attirare i maniaci sessuali.
il clima è cambiato, l’ottimismo è cambiato, in 50 anni TUTTO è cambiato.
e il Concilio ???’ E’ ancora attuale o molte cose sono “datate”??
non ha peccato forse un po’ troppo di “ottimismo anni ’60? nello sciogliere un peana alla modernità , alla pace, alla giustizia sociale, al progresso, alla scienza e alla tecnica?
peace and love , cinquantanni dopo, sono slogan purtroppo patetici.
Poche cose mi fanno infuriare.
Il parallelo tra vecchi slogan (ok, patetici, potrebbe essere) e concilio è una di queste.
Discepolo, qui trovi TUTTI i documenti del Vaticano II.
http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/index_it.htm
Prego, leggili.
Se trovi slogan patetici, segnalameli. Grazie.
@ Marilisa
“e mi induce a prenderlo in qualche considerazione,”
Sono oltremodo lusingato. Ringrazio. (Ma non merito tanto)
“Gioab, la storiella ” io non sono un T.d.G.” non ce la racconti, per piacere; sia onesto per essere credibile.”
E’ difficile spiegare, Gesù aveva apostoli e discepoli, conosce la differenza ? perché nomi diversi ? E’ più importante la casacca con cui ci si identifica o è più importante esporre concetti degni di fiducia ?
“Il testimone fedele è quello che non dirà menzogne”,dice Salomone, “ma il testimone falso spaccia semplici menzogne”. (Proverbi 14:5) Un falso testimone può causare gravi danni. Nabot l’izreelita fu lapidato perché due buoni a nulla testimoniarono il falso contro di lui. (1 Re 21:7-13) E non ci furono forse due uomini che testimoniarono il falso anche contro Gesù, causandone la morte? (Matteo 26:59-61) Ci furono falsi testimoni pure nel caso di Stefano, il primo discepolo di Gesù che venne ucciso per la sua fede. — Atti 6:10, 11.
Il bugiardo può non essere scoperto subito, da che cosa lo riconosce ? da come si presenta ? Il testimone fedele non dice il falso, la sua testimonianza non è macchiata dalle menzogne. Questo non significa però che sia tenuto a dire sempre tutto quello che sa a chi forse vuole danneggiare in qualche modo altri. I patriarchi Abraamo e Isacco non rivelarono certe informazioni ad alcuni che non erano adoratori di Jehovah. (Genesi 12:10-19; 20:1-18; 26:1-10) Raab, (la meretrice) donna di Gerico, non israelita, fornì indicazioni errate agli stessi uomini del suo re perché aveva capito che la città sarebbe stata conquistata e preferì scegliere diversamente. (Giosuè 2:1-7) Anche Gesù Cristo si trattenne dal dare tutte le informazioni quando ciò avrebbe potuto causare inutile danno. (Giovanni 7:1-10) Disse: “Non date ciò che è santo ai cani, né gettate le vostre perle ai porci”. Perché no? “Affinché . . . voltandosi non vi sbranino”. — Matteo 7:6.
Da che cosa o come lo giudica “un testimone” ? In base alla casacca non può dato che la separazione avverrà solo alla fine e fino ad allora sarebbero cresciuti insieme. Es. chi è cristiano, chi si battezza o chi vive da cristiano ?
E non deve dimenticare che i testimoni sono due dato che “Per bocca di due testimoni o di tre testimoni il morituro dev’essere messo a morte. Non sarà messo a morte per bocca di un solo testimone” ( Deut 17.6; Gv 8.17-18) “‘E farò profetizzare i miei due testimoni per milleduecentosessanta giorni vestiti di sacco’. Questi sono simboleggiati dai due olivi e dai due candelabri e stanno dinanzi al Signore della terra”. — Rivelazione 11:3, 4.
A Zaccaria “l’angelo […] disse: “Che cosa vedi?” Così dissi: “Ho visto, ed ecco, c’è un candelabro, tutto d’oro, con una coppa in cima a esso. E le sue sette lampade sono su di esso, proprio sette; e le lampade che sono in cima a esso hanno sette tubi. E gli sono accanto due olivi, uno al lato destro della coppa e uno al suo lato sinistro”.” ( Zac 4.1-3)
Anche le colonne del tempio erano due:
“ Eresse dunque la colonna di destra e le mise nome Iachin, ed eresse quindi la colonna di sinistra e le mise nome Boaz” ( 1Re 7.15-21) La colonna meridionale fu chiamata Iachin, che significa “[Jeovah] stabilisca fermamente; e Boaz “ con forza”. Quindi, osservandole insieme e leggendo da destra a sinistra rivolti a E si sarebbe avuto: ‘[Jehovah ] stabilisca fermamente con forza.
Perché è importante sapere chi è un TdG ? Chi si ammanta di un nome o chi lo è facendolo ? Anche Gesù non fu riconosciuto subito, ma : “essi si dissero l’un l’altro: “Non ardeva il nostro cuore mentre egli ci parlava per la strada, quando ci apriva pienamente le Scritture?” ( Lc 24.31-32) …. così ho anche raccontato !
Stia bene.
cara Nnico , non ho mai detto che il Concilio abbia detto slogan patetici.
inoltre sono una persna che si è letta quasi tutti i documenti del Concilio, comunque ti ringrazio per il link!.
prima di attaccare a testa bassa, prego, riflettere.
Io, e non solo io , se Gilberto Bonghi ha postato su questo argomento, su Vino Nuovo , mi chiedo se TUTTo del concilio è attuale o se alcune sue parti sono state come dire ??’ influenzate dalla mentalità dell’epoca. .
questo non vuol dire che attacco il Concilio in toto . molte cose del Concilio sono eterne e non contingenti.
per esempio questo passo della Gaudium et Spes :
Gi interrogativi più profondi dell’uomo
Di fronte all’evoluzione attuale del mondo diventano sempre più numerosi quelli che si pongono o sentono con nuova acutezza gli interrogativi. cosa è l’uomo? Quale è il significato del dolore, del male della morte, che , malgrado ogni progresso continuano a sussistere? cosa valgono queste conquiste a così caro prezzo raggiunte’ che reca l’uomo alla società cosa può attenddersi da essa’ Cosa ci sarà dopo questa vita?
ecco la Chiesa crede che Cristo, da’ sempre all’uomo , mediante il suo spirito, luce e forza per rispondere alla suprema sua vocazione: ne’ è dato in terra agli uomini un altro nome in cui possono salvarsi”
NE’ E’ DATO in TERAA AGLI UOMINI UN ALTRO NOME IN CUI POSSONO SALVARSI. queste èpoche parole , della Gaudium et Spes , valgon o l’intero Concilio Vaticano II. contro ogni ecumenismo , ogni indiffentismo, ogni !”credete un po’ in chi vi pare – tanto – tutto-va-bene”
Questa caro Nico sono parole del Concilio vaticano II!!
ma perchè alcune parole del Concilio vengono sempre citate e altre no???
perchè la volontà del Concilio di non STRAVOLGERE la liturgia non viene mai citata?
perchè si cita sempre lo 2spirito del concilio” e mai le parole esatte del Concilio??
come ti ripeto io sono una di quelli che le parole del Concilio le ha lette e e rilette e meditate.
quindi con me non si può barare!!! io credo al Concilio , molto meno credo allo “spirito del Concilio” che sedicenti interpreti del Concilio hanno voluto far passare per buone!!!!!!
“gli interrogativi più profondi dell’uomo
Luna mendax…
Lo spirito del concilio?…Un colpo mortale per la Chiesa! MORTALE!
E se si è potuto “giocare” con i documenti conciliari tanto da arrivare a questo…+evidentemente in quei documenti c’era il presupposto affinché vi entrasse il cavallo di Troia dell’inganno!
banale esempio]
http://youtu.be/yjvZbblLvJI
evidentemente in quei documenti c’era il presupposto affinché vi entrasse il cavallo di Troia dell’inganno!
Scusa, Discepolo, avevo frainteso, ma credo che questo fraintendimento diventi facile quando si parla genericamente di concilio e non di “spirito” del concilio.
Che poi l’Unico Spirito che ha soffiato al Concilio non è certo menzognero, mentre le altre elucubrazioni su spiriti vari hanno fatto danni, e su questo concordo.
Vorrei allora più chiarezza, almeno da parte nostra (di noi che ci teniamo, e ci infuriamo, per la Chiesa di Cristo): a volte noi stessi alimentiamo la confusione.
In attesa di :
“Sono a Torino per l’anteprima al Cinema Massimo di una puntata de LA GRANDE STORIA di Rai3 intitolata LA CHIESA NEL MONDO.50 ANNI DAL CONCILIO alla quale ho collaborato: andrà in onda il 4 ottobre alle 23.00”
Chi fosse interessato all’argomento potrà ascoltare o scaricare da:
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-21e3c4a0-7f5a-440b-a32b-18135e27580f-podcast.html
•UOMINI E PROFETI Fedi e Mondo del 15/09/2012 – Speciale Concilio Vaticano II
PRIMA PARTE: “Fra innovazione e tradizione” con Alberto Melloni, Giovanni Miccoli e Marco Campedelli
•UOMINI E PROFETI Fedi e Mondo del 16/09/2012 – Speciale Concilio Vaticano II
SECONDA PARTE: “Le donne nel popolo di Dio” con Marinella Perroni, Adriana Valerio e Vittorio Bellavite
Sempre per chi volesse approfondire e tenersi aggiornato sul tema, ricordo l’iniziativa del venerabile Padre Carlo Maria Martini attraverso il sito:
http://www.vivailconcilio.it/
..che nella Chiesa sia avvenuta una “mutazione genetica”, ebbene…non lo dico io, lo dicono i fatti: e se per caso i comandamenti dovessero risultare indigesti, “duri” da sostenere ecco che corre subito in aiuto una nutrita schiera di teologi e preti all’avanguardia che sanno come “contestualizzarli” , addolcirli, renderli più, come dire, più “appetibili”. Se poi obbedire non ti va, puoi sempre scoprire un nuovo carisma che ti cada su misura. Puoi fare tutto o quasi, tranne mettere in discussione la primavera del Concilio…eehhh’…così ci si è ridotti…!
http://www.youtube.com/watch?v=Z3OaUS-2LaQ
Oh che bel castello,
marcondirondirondello,
oh che bel castello,
marcondirondirondà!
Il mio è ancora più bello,
marcondirondirondello,
il mio è ancora più bello,
marcondirondirondà!
E noi lo distruggeremo,
marcondirondirondello.
e noi lo distruggeremo,
marcondirondirondà!
Come voi farete,
marcondirondirondello,
come voi farete,
marcondirondirondà!
Noi rapiremo ..(nome)..,
marcondirondirondello,
noi rapiremo ..(nome)..,
marcondirondirondà!
Roberto 55, ero sicurissima che avresti replicato chiamandomi in causa.
Per quanto mi riguarda, è evidente più che mai che sei tu che continui a non capire le mie parole.
A questo punto la cosa non mi interessa affatto.
Continua pure a condurre la tua inutile battaglia contro Gioab.
Sembra la tua unica preoccupazione, quasi una fissazione.
@Nino,
venerabile si dice di una persona, distintasi per eroicità delle virtù e santità di vita, per la quale la Chiesa Cattolica apre un processo di beatificazione.
Per i cattolici il Card. Martini non è venerabile, non ancora perlomeno.
Considerando poi che questo termine è usato anche (laicamente) per indicare i maestri della Massoneria, credo che non sia opportuno associarlo alla cara memoria del Card. Martini.
Anche la scelta di chiamarlo Padre anzichè Cardinale mi sembra inopportuno, perchè sembra sottolineare una contrapposizione tra Martini e la gerarchia cattolica che il Card. Martini non ha mai cercato.
«Non è al di fuori o contro la tradizione della Chiesa che si vuole cercare una soluzione, ma nella profondità stessa di questa tradizione» si sforzava di inculcare Padre Congar ed esortava, all’indomani della Dei Verbum [alla quale aveva collaborato da vero protagonista su quasi , se non tutti, i documenti conciliari, compresa la “Gaudium et Spes” , e non solo..] ad un ritorno continuo alle sorgenti che hanno dato vita all’istituzione. Ma non fu così…e se leggiamo i suoi “Diari del Concilo” dirà con rammarico che,malgrado gli sfrozi, “non ci fu un vero ritorno alle origini”…dichiarò fallimento???…Non lo so…di certo…
Non ho mai fatto mistero della mia posizione rispetto al Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova, il quale anch’egli partecipò al Concilio con un sostanziale atteggiamento di rifiuto. Nell’irruzione a Roma di vescovi e teologi stranieri che parlavano in libertà sulle verità per lui inconcusse della dottrina tradizionale, vedeva infatti “un pericolo per la chiesa cattolica, anzi un ritorno di quell’‘eresia modernistica’ ..”…e non ebbe tutti i torti!
[CONGAR, Vera e falsa riforma nella Chiesa, op. cit.
Federico B. scrive,
20 settembre 2012 @ 16:50
“Per i cattolici il Card. Martini non è venerabile”.
Io non seguo i dogmi, ascolto il cuore e la mia coscienza.
Pertanto me ne frego di quello che dicono i cattolici ai quali fai riferimento.
Per me ad esempio Romero è un Santo.
“Anche la scelta di chiamarlo Padre anzichè Cardinale ”
Come sopra.
Commenti e revisioni di maestrini e correttori di bozze, mi rimbalzano.
Allora siamo al relativismo e al soggettivismo applicato alla lingua italiana.
Non facciamone una tragedia, ma prendiamo atto che senza un registro condiviso non possiamo sperare in una comunicazione senza equivoci.
Non mi rivolgo a Nino che, per sua ammissione, se ne “frega”.
…e gli “rimbalza !”
Per alleggerire la questione del “venerabile” che Nino tenacemente attribuisce al cardinale Martini e che provoca tenaci reazioni ora in FedericoB ma già in altri visitatori:
DISCORSO DEL SANTO PADRE GIOVANNI XXIII – Giovedì, 11 ottobre 1962 – [è il discorso di apertura del Vaticano II, giusto mezzo secolo addietro]: Venerabili Fratelli, la Madre Chiesa si rallegra perché, per un dono speciale della Divina Provvidenza, è ormai sorto il giorno tanto desiderato nel quale qui, presso il sepolcro di san Pietro, auspice la Vergine Madre di Dio, di cui oggi si celebra con gioia la dignità materna, inizia solennemente il Concilio Ecumenico Vaticano II.
Secondo contributo allo stesso fine – e perché non si opini che il “venerabili” riferito ai vivi l’abbia introdotto il novatore Roncalli:
Pio XII, LETTERA ENCICLICA AD APOSTOLORUM PRINCIPIS(1958) “… Ma la pace, voi ben lo sapete, venerabili fratelli e diletti figli, non è fatta di espressioni verbali, non è una formalità esteriore, suggerita magari da tattica occasionale e contraddetta da gesti o iniziative che, anziché ispirarsi a sentimenti pacifici, dispongono gli animi a risentimenti, odi o avversioni… “
Terzo contributo per assicurare che l’appellativo “venerabili” è ancora in uso ai giorni nostri, seppure con la variante “venerati” che è forse ancora più impegnativa:
PRANZO CON I PATRIARCHI E I VESCOVI DEL LIBANO, CON I MEMBRI DEL CONSIGLIO SPECIALE PER IL MEDIO ORIENTE DEL SINODO DEI VESCOVI E CON IL SEGUITO PAPALE – RISPOSTA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI ALLE PAROLE DI ACCOGLIENZA – Beatitudine, venerati Patriarchi, cari Fratelli nell’episcopato e nel sacerdozio, cari Membri del Consiglio Speciale del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente e del Sinodo armeno-cattolico, cari seminaristi, fratelli e sorelle in Cristo!
Possibile, porco cane, che non ci sfiori nemmeno il senso del ridicolo?!
Ma leggiamoci tutti insieme, nei nostri interventi, e vergognamoci profondamente.Il mondo ha bisogno di CRISTO. Un bisogno urgente e non rinviabile.Non piu’ di altre epoche, non meno. Il mondo ha sempre bisogno di Cristo.Ma questo è il NOSTRO personale turno.
E noi, invece di portare Cristo e di farci portare da Lui, continuiamo a sganganare come macchinette rotte il nostro rosario da due soldi di polemiche pro e contro?
Pro e contro Concilio, dopo 50 anni?!!!
Noi, cattolici?Ma siamo completamente fuori?!
“Madre Chiesa si rallegra perché, per un dono speciale della Divina Provvidenza, è ormai sorto il giorno tanto desiderato nel quale qui, presso il sepolcro di san Pietro, auspice la Vergine Madre di Dio, di cui oggi si celebra con gioia la dignità materna, inizia solennemente il Concilio Ecumenico Vaticano II”
Io posso essere personalmente a favore o contro questo o quell aspetto singolo trattato dal Concilio, ma io dico : benedetto il nostro Dio, il nostro Signore Gesù , che ha suscitato nella sua Chiesa lo Spirito per convocare e celebrrare questo Concilio. Che è fondante, fondamentale, provvidenziale.
Sia ringraziato Dio per questo evento: le beghe e le miserie di cinquant’ann di polemiche ci fanno capire molto bene la sua grandezza.
Al concilio hanno lavorato 2+3 papi: 50 anni di magistero ( per i fanatici del genere) sono lì a documentare la pietra miliare che è stata piantata.Non da Giovanni xxiii o Paolo vi, ma dalla Chiesa tutta intera.
Davanti ai miei amici atei e lontani, io mi vergogno per davvero della pochezza di queste discussioni: stucchevoli e sempre uguali.
Sveglia! Tutti quanti, sveglia!!!
Se una crisi della Chiesa c’è ( e io vorrei vederla poi, questa crisi così drammatica , abbiamo visto ben peggio in 2000 anni!!!) ficchiamoci in testa che la colpa E’ NOSTRA : quale forza propulsiva abbiamo, quale capacità di trasmettere Cristo al mondo, se ci consumiamo in compiaciuti sbrodolamenti tra di noi su questioni da cortile? Sì sì: da cortile.
Il problema non riguarda la nostra bella Italietta,caro lorenzo, ma l’Europa tutta. L’Europa ha smesso da tempo di difendere le proprie radici cattoliche anche a causa delle derive , ahnoi, del concilio vaticano II . L’Europa, grande ausbergo del cattolicesimo, ne sta andando a passi lunghi verso la dittattura del “politycalli correct” ed è nella quasi totale apostasia “fino a dubitare della sua identità”. Lorenzo, ma stiamo scherzando!! Non sono io a dirlo ma il Papa Benedetto decimosesto in primis, per questo ha indetto l’anno della fede:solo in Cristo l’Europa troverà salvezza.
Stai sottovalutando [e non solo tu] la gravità della situazione. Qui non si tratta di entrare in polemica su una faccenda secondaria ma di valutare [e credo lo stia facendo già la gerarchia sotto questo pontificato] dove eventualmente si siano verificate delle falle e correre di corsa ai ripari.
Gli eventi storici li si valuatano a posteriori, col senno di poi, quando, decantato il momento dell’evento che contribuì al “cambiamento” si tirano le somme e si valutano gli sforzi compiuti e gli errori fatti. Non è un caso se a un qualsiasi documento storico depositato negli archivi di un qualsiasi stato [compreso quello veticano] non si accede se non prima di 50/70 anni. Solo con una sapiente dietrologia è possibile valutare una qualsiasi sequenza che ha segnato una tappa nella storia dell’uomo, del mondo, e della Chiesa.
Bellissimo il discorso di Raniero La Valle tenuto il 15 settembre a conclusione dell’Assemblea convocata da 104 gruppi ecclesiali, associazioni, riviste, a 50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano II.
Uno specchio fedele degli intenti innovatori, senza rinnegare la Tradizione, del Concilio voluto da papa Giovanni XXIII.
Trovo di particolare interesse il fatto che abbia posto l’accento sul protagonismo dell’ universalità dei credenti, che, tutti insieme, costituiscono la Chiesa.
L’ immagine della Chiesa come popolo di Dio viene privilegiata fra le altre nella “Lumen gentium”.
Dice R.La Valle :”Non altrettanto serviva a raffigurare laChiesa l’immagine dell’ovile e del gregge, perché le pecore sono gregarie, non quella della Chiesa come podere o campo di Dio, perché nel campo le radici sono nascoste e il podere produce ma non parla, non l’immagine della casa, perché la casa ospita ma non discerne, non quella del tempio, perché nei santuari di pietra Dio può essere
chiuso come in una prigione. Molto più corrisponde all’immaginario dei discepoli di oggi la nozione della Chiesa come popolo di Dio, perché ormai possiamo pensare al popolo come sovrano e non più come suddito, perché il popolo ha radici nel profondo,
ma lo si vede, si sa dove sta, il popolo parla, discerne, ascolta, partecipa, è fatto di donne e di uomini, si fa rappresentare e si fa presente esso stesso, il popolo vive in pubblico e ha una sua coscienza segreta. ”
La conclusione: “questa è per noi la Chiesa del Concilio: una Chiesa
che alza il Vangelo e dice in suo nome che si devono realizzare la giustizia, la pace, e la salvezza della terra. E questo è ciò che noi dobbiamo intraprendere insieme a tutti i poveri del mondo, facendo nostra la parola di Dio comunicata ad Ezechiele: “L’ho detto
e lo farò”. Diremo e faremo.”
Per chi volesse leggere l’intero discorso rimando al link seguente :
http://www.vivailconcilio.it/images/website/documenti/doc0000110.pdf
Cara Clodine, permettimi la franchezza.
Nel Vangelo della parola dietrologia non c’è traccia, e certo non mi ..metterei a infilargliela io.Ben venga l’anno della fede! Ben vanga ogni iniziativa della Chiesa che siamo tutti noi! Ben vengano soprattutto iniziative tue e mie che non siano polemizzare all’infinito sui presunti mali della chiesa.. Che c’entra l?italietta?
Papa Benedetto fa egregiamente il suo lavoro, come tutti i suoi predecessori. Una revisione del Concilio non è mai stata manco lontanamente alle viste, così come un concilio nuovo. Mettiamoci l’animo in pace.
Se il momento è grave,qualcuno mi vuole dire perché questo momento è particolarmente grave,la colpa è nostra. Punto.
E i documenti del Concilio sono lì, splendenti e criticabili alla luce del sole:non c’è bisogno di nessuna oscura rielttuta dietrologica da archivi, via!!!
Lorenzo, approvo in pieno queste tue parole :” benedetto il nostro Dio, il nostro Signore Gesù , che ha suscitato nella sua Chiesa lo Spirito per convocare e celebrrare questo Concilio. Che è fondante, fondamentale, provvidenziale.
Sia ringraziato Dio per questo evento”.
Leggi, se vuoi, l’articolo a cui ho rimandato nel post precedente.
Troverai tanti spunti per trovare più che mai “fondamentale e provvidenziale” il C.V.II.
Per uscire dalla crisi religiosa, e non solo, c’è bisogno di personalità autentiche capaci di risvegliare le anime, le sensibilità, che lavorino con dedizione, disinteresse, uomini di fede capaci di vincere la secolarizzazione e di ancorare la società a saldi princìpi…questo ci vuole.Altro che “modernismo” del cavolo…altro che “seguire il cuore”…
Il 29 aprile venne Beatificato un grande pensatore cattolico, Giuseppe Toniolo, che di cuore ne ebbe, e tanto, ma anche rigore morale e intelligenza illuminata. In faticosa uscita dalla crisi post-conciliare, la Chiesa cattolica trovò la forza necessaria a indicare le vie dell’alternativa agli errori [anche del post concilio] di questo mondo dalla modernità impazzita, “sfasciato”, pragmatismo che nutre l’efficientismo senz’anima, caos politico, giuridico, religioso, amministrativo, scomparsa di classi dirigenti selezionate, libere e disinteressate a servizio del bene comune…l’Italia, l’Europa, è immersa nella cloaca fino al collo, siamo morti..e ancora non ce ne siamo accorti, è questo il dramma.
La storia si verifica dopo attenta e accurata dietrologia NON il Vangelo. Questo lo hai inteso TU ! Non io…
Il Concilio Vaticano II non fu, forse, uno dei più importanti eventi della storia del secolo scorso? Mi sembra di si lorenzo…e allora? Pretendi non necessiti di verifica? E, nel caso in cui si evidenziassero delle cattive interpretazioni non debba essere ripreso e, nel casocui si dimostrasse fallimentare in qualche sua parte, corretto?…La storia della Chiesa contempla un susseguirsi di concili atti a migliorare il precedente, senza mai sbollare quanto detto dai pontefici precursori che sotto infallibilità decretarono. Di Concili Ecumenici la storia ne conta 21 con ben IV Costantinopolitani e V Lateranensi : servono a l’uomo per sempre meglio comprendere la Verità…
Sei in errore lorenzo!
@ lorenzo
“ Una revisione del Concilio non è mai stata manco lontanamente alle viste,
Distinto lorenzo, mi piace il suo atteggiamento, “Se il momento è grave,qualcuno mi vuole dire perché questo momento è particolarmente grave,la colpa è nostra. Punto.” Condivido pienamente. Però, visto che insiste tanto, “Sveglia! Tutti quanti, sveglia!!!”, non potrà affermare che chi ha titolato la sua rivista “Svegliatevi” abbia fatto male no ? Che fa copia ?
Ma non era questo il motivo dell’intervento, quanto questa notiziola che forse è sgusciata via senza richiamare l’attenzione:
Il 21 novembre 1964 papa Paolo VI promulgò il Decreto sull’Ecumenismo. Nell’introduzione esso affermava: “Il ristabilimento dell’unità da promuoversi fra tutti i Cristiani, è uno dei principali intenti del Sacro Concilio Ecumenico Vaticano II”. — I Documenti del Concilio Vaticano II, Edizioni Paoline, 1966, II ediz., p. 311.
Degno di nota è quanto ha scritto il gesuita Walter M. Abbott in un suo libro: “Il Decreto sull’Ecumenismo segna la piena adesione della Chiesa Cattolica al movimento ecumenico”. (The Documents of Vatican II) E analogamente, sotto il titolo “il cattolicesimo romano dopo il Concilio Vaticano II”, un’enciclopedia diceva ottimisticamente: “La Chiesa Cattolica ha abbandonato ufficialmente la sua posizione di ‘sola vera chiesa’”. — The New Encyclopædia Britannica.
Lo sapeva ? Fine del dogma dell’Infallibilità ? Noooo manco per niente.
Un’opera francese di recente pubblicazione (Théo—Nouvelle Encyclopédie Catholique, 1989) dichiara: “In senso teologico il papa, come successore di Pietro, è per i cattolici l’elemento permanente dell’unità della Chiesa e dei vescovi. Sta di fatto, comunque, che <b<il papa è la principale causa di divisione fra i cristiani”. La dottrina del primato del papa, che esercita un effetto divisivo, è strettamente legata ai dogmi dell’infallibilità del papa e della successione apostolica dei vescovi cattolici, e questi dogmi sono entrambi inaccettabili per la maggioranza delle chiese non cattoliche.
La faccio breve, GXXIII voleva davvero fare l’unità dei cristiani e avrebbe rinunciato anche al primato pietrino, ma morì prima di poter realizzare il progetto ormai avanzato ma l’ascesa di Paolo Vi stoppò il progetto.
Il dott. Konrad Raiser, vice segretario generale del WCC, disse : “Il papa [Giovanni Paolo II] sta facendo molte dichiarazioni di tono ecumenico, ma la missione che lo anima lo sta portando in un’altra direzione”. – “In parole schiette, la Chiesa Cattolica deve ammettere che le sue pretese, vecchie di secoli, sono false oppure che la sua attuale partecipazione al movimento ecumenico è ipocrisia bella e buona. In ogni caso, molti sinceri seguaci di chiese non cattoliche sono perplessi. Si chiedono se l’unità fra i cristiani sarà mai conseguita.”
Insomma, come dire siamo tutti uguali, ma il capo sono io. Sempre furbetti quelli del quartierino vero ?
@ lorenzo
“Se il momento è grave,qualcuno mi vuole dire perché questo momento è particolarmente grave,la colpa è nostra. Punto.”
Beh, devo condividere, in effetti ciascuna formichina deve contribuire al successo del formicaio radunando le provviste. Se aspettasse che fossero altri a farlo per lei morirebbero tutte di fame durante l’inverno.
Però, perché mai la formichina dovrebbe portare la sua provvista al formicaio se magari pensa che qualcuno si fa fuori le sue provviste ? Pensa che morirebbe cmq e non avrebbe più alcuno stimolo a portare le provviste.
Ergo è una questione di fiducia. Se viene a mancare…..addio formicaio.Punto.
Sarò in errore, non discuto.
Ma quello che dici tu non sta né in cielo né in terra, Clodine.
Quando La CHiesa ( la Chiesa nel suo insieme, non Clodine né Lorenzo, né il card,PincoPallino o il teologo di turno) lo riterra opportuno, come è stato in tutti gli altri casi della storia, riformerà, rivedrà, riconvocherà.
Ovvio.Sacrosanto.Benedetto.
Fino ad allora QUESTO e’ il Concilio Vaticano II, QUESTA è la Chiesa, QUESTO E’ il magistero, QUESTI sono i PAPI.
E visto che la Chiesa siamo noi ( anche se sono sempre basito leggendo i nostri commenti, qui e altrove, vedi vinonuovo , sembra che abbondino i giudici esterni prodighi di consigli anche assai stravaganti sempre molto alti, quando il nostro compitro è quello di riformare perennemente soprattutto noi stessi, direzione Gesù Cristo e prossimo…) noi siamo tenuti,TENUTI,
a considerare tutte queste cose per quello che sono: Concilio , Chiesa, Papi.
Nessuno si è mai sognato di attribuire alConcilio la validità della Parola di Dio:ma non è da cattolici , permettimi, andare contro gli indirizzi della Chiesa Universale e dei successori di Pietro.
“Per uscire dalla crisi religiosa, e non solo, c’è bisogno di personalità autentiche capaci di risvegliare le anime, le sensibilità, che lavorino con dedizione, disinteresse, uomini di fede capaci di vincere la secolarizzazione e di ancorare la società a saldi princìpi…questo ci vuole.”
Giusto, questo ci vuole.
Chi ti impedisce di essere tu, così? Di essere io, così? Facciamolo, vedrai i miracoli.
Quello è il problema.
Altro che modernismo!
La fifa del cambiamento e il terrore del modernismo, revisionismo e tutti gli altri ismi del genere sono ridicoli, esattamente come lo sono gli entusiasmi socialeggianti e veterosessantottini che trattano il concilio come un logoro ciclostile assembleare degli anni settanta….( quelli sì datatissimi),
Ma possibile che non ci si accorga del gap pauroso tra il nostro modo di leggere il concilio ancora oggi con le categorie di 50 anni fa e il nostro tempo?
Non siamo morti dentro: proprio per niente. Se lo siamo, è perché ci ammazziamo noi, dentro, con le nostre stesse mani. Siamo però vecchi, vecchi, vecchissimi, stravecchi…
Proprio noi, i cristiani, quelli che sono obbligati da Cristo a essere proiettati al futuro /leggasi croce/ anche all’età di Matusalemme!
Clodine scrive,
20 settembre 2012 @ 20:29
Per uscire dalla crisi religiosa, e non solo, c’è bisogno di personalità autentiche capaci di risvegliare le anime, le sensibilità, che lavorino con dedizione, disinteresse, uomini di fede capaci di vincere la secolarizzazione e di ancorare la società a saldi princìpi…questo ci vuole.Altro che “modernismo” del cavolo…altro che “seguire il cuore”…
—
Persone come Fisichella che organizza eventi come 10 piazze x 10 comandamenti, non meno paganeggianti, secolarizzati e strumentali di quelli organizzati come il family day?
Al Luigi delle 17.54, ma anche delle 18.00 e perfino delle 18.03: ma davvero vorrebbe farci credere di non cogliere la differenza dell’aggettivo “venerabile” in una formula vocativa e come titolo?
Dovremmo ritenere, per esempio, che tutti coloro a cui, in inglese, si dice “Yes, sir” “No, sir” siano automaticamente baronetti?
Capisco che la divisa “Equidistanza o morte” che campeggia idealmente nel suo stemma lo obblighi a qualche sacrificio, ma il troppo è troppo: nella questione, Federico B. aveva totalmente ragione e il ridicolo era tutto dalla parte di Nino (come spesso, non dico sempre).
condivido al 100% Leonardo:…cercavo le stesse parole per dire esattamente quello che hai detto in merito…
lorenzo scrive,
20 settembre 2012 @ 19:33
“Possibile, porco cane……”
-Che lezioni toste e gravissime come quella del fondatore dei Legionari di Cristo, dei presbiteri pedofili come don Seppia di Genova oggi in galera siano stati per anni, prima negati e poi coperti dalla gerarchia.
-Che i negazionisti della shoah e del CVII, cioè dei levebvriani siano rientrati alla grande, così come gli anglicani con tanto di mogli e figli al seguito
-Che i balletti scandalosi del cambio di manager dall’oggi al domani allo IOR, che non intende adeguarsi alle direttive degli organi internazionali sulla trasparenza finanziaria
-Che gli sperperi del denaro pubblico italiano , perpetrati da manager e presbiteri dirigenti di ospedali e strutture sanitarie come il S:Raffaele, il Maugeri, il Fatebenefratelli, ed altri ancora
Qui non sono porci i cani, animali fedeli e dignitosissimi, ma persone con e senza vesti talari che infangano la chiesa di Cristo e il Vangelo.
Sulle diatribe pro e contro CVII, non sono le distanze anche siderali che creano difficoltà ma la capacità di visione sulle prospettive e la forza profetica di quel Concilio che sono in gioco e che sono state disattese e tradite da questa restaurazione galoppante in mano ai movimenti, CL, Opus dei, etc, veri centri di potere che nulla hanno a che fare con Cristo e il Vangelo.
E’ Il lavorio silenzioso e immane di prelati ispirati come Marie Daniélou, Yves Congar , Henri de Lubac, esponenti della Nuova Teologia. Marie-Dominique Chenu, Pierre Teilhard de Chardin, Hans Urs von Balthasar, Karl Rahner , Léon-Joseph Suenens , Helder Camara, caduto nel dimenticatoio.
L’apertura ai diversi, all’altro, gli ebrei che diventano fratelli maggiori, l’incontro con i tanti volti di un Cristo incarnato nell’ umanità reduce da anni di guerre calde e fredde , di stragi con milioni di morti , da Hiroshima e Nagasaki.
Tutti figli dell’unico Padre e fratelli, il respiro e il battito di un cuore solo, questo è stato lo spirito di quel benedetto CVII, che la gerarchia, oggi, a 50 anni dalla sua celebrazione sta lasciando cadere nel dimenticatoio.
Queste forse sono le ragioni che rendono oggi i cattolici e la chiesa non credibili.
So per certo che nelle case di atei e di credenti di altre fedi religiose di tutto il mondo , in qualche angoletto c’è un’effige di Giovanni XXIII.
@Nino
Io con gli atei e anche con qualche credente di altri fedi religiose ci vivo, sono il mio mondo. E non solo le case, ma anche le camere e i letti di ospedale. Ritratti di Giovanni XXIII non ne ho mai incocciati. Men che meno , però, ne ho incontrati in casa di cattolici con tanto di timbri di appartenenza delle piu’ svariate qualità.
Ma questo non è un problema.
Capisco la passione dell’intervento, così come quella di interventi di segno opposto al tuo. Ma il fatto è che queste persone ( gli atei, i lontani, i credenti diversi) non sanno chi siano Marie Daniélou, Yves Congar , Henri de Lubac, esponenti della Nuova Teologia. Marie-Dominique Chenu, Pierre Teilhard de Chardin, Hans Urs von Balthasar, Karl Rahner , Léon-Joseph Suenens , Helder Camara…e devo dire che pure non pochi dei suddetti credenti patentati.
E nemmeno i nomi di quelli di ispirazione e sensibilità diversa.
Queste persone sanno di don Seppia e dei Legionari perché ne leggono sui giornali, dei movimenti perché ne leggono sui giornali, come i giornali li riportano, e di cardinali, Vaticano e papa per come li leggono sui giornali.
La faccia di Cristo per questa gente sei tu, sono io è Clodine.
Non per le quattro rampogne che tiriamo fuori tra di noi, sempre a parlare dei fatti nostri, autorefernziali, fuori dalla realtà e dal mondo appena ci tolgono dal nostro recintino….ma per quello che facciamo fuori, per come viviamo con loro, per la vita che meniamo tutti i giorni.
Salta fuori Cristo, da noi, o no?
In questo il Concilio- non le trombonate derivate- il Concilio ci puo’ dare una mano sostanziale: in ogni caso.
Ma la palla , in ultima analisi, la palla della credibilitò, sta a te , a me, a Clodine, e a tutti noi personalmente , perché la faccia della Chiesa nel mondo siamo noi.
Ci possonio essere tutti i don Seppia ( ti chiedo sinceramente perdono, fratello, se uso anch’io il tuo nome come esempio, anche se faccio schifo nel farlo: io non sono certo miglioredi te!) e i Marcinckus della storia( e che, non li abbiamo avuti fin dagli inzi? eppure siamo qui, perché c’è Cristo dietro, non certo per noi) ma se tu sei uno che segue per davvero Cristo, puoi essere dei movimenti, mistico, teologo, filosofo, di qualunque orientamento….sei di Cristo e porti Cristo, e Cristo sfonda. Ma anche in presenza di una gerarchia ipoteticamente santissima, sapientissima, immacolata ( ma perché mai dovrebbe esserlo, se viene dalle nostre file?!) se noi siamo dei paracarri aridi e ottusi allo Spirito di Gesù, nessun cristiamesimo sarà credibile per i lontani che vivono con noi.
@ lorenzo
“Ma anche in presenza di una gerarchia ipoteticamente santissima, sapientissima, immacolata ( ma perché mai dovrebbe esserlo, se viene dalle nostre file?!) se noi siamo dei paracarri aridi e ottusi allo Spirito di Gesù, “
Sta mica dicendo che si può essere cristiani anche senza la gerarchia ? Che sorpresa !
Nino, mi rivolgo a te perché più o meno la pensiamo allo stesso modo.
Qualcuno è convinto che nella Chiesa postconciliare manchino “personalità autentiche” che lavorino con dedizione e che siano capaci di risvegliare sensibilità e senso religioso.
E non vuoi rimanere allibito?
Ma questo qualcuno ci crede davvero a quel che dice o vive fra gli alieni?
E magari crede anche che gli uomini “illuminati” fossero parte viva ed esclusiva della Chiesa dei bacucchi.
Ecco, chi la pensa così secondo me è distaccato dalla realtà, e non si è reso conto che la crisi della Chiesa, ammesso che ci sia, ha ben altre cause ed ha origini lontane individuabili proprio nella Chiesa di prima del Concilio.
Se per crisi religiosa si intende il fatto che le chiese non sono strapiene come una volta, ciò è da imputare alla falsa religiosità di allora.
Dico “falsa” perché moltissimi venivano indotti ad andare in chiesa, almeno le domeniche e soprattutto nelle feste “comandate”, dal timore–vera e propria paura–dei castighi divini; e non per onorare autenticamente Dio.
La Chiesa preconcilare imponeva, intimoriva.
Possibile che questo ancora sfugga a tanti?
E quando qualcosa si fa per costrizione, non ha senso. Che se ne fa Dio di una fede imposta?
Oggi chi frequenta le chiese, lo fa per religiosità vera, per consapevolezza, ed è molto, molto meglio.
Lo stesso discorso, con qualche variante, vale per i sacerdoti.
Allora i preti erano in numero ben maggiore rispetto al nostro tempo.
Ma perché? Forse si crede che le vere vocazioni fossero più numerose?
Non è vero per niente.
Moltissimi–non tutti certo– soprattutto nei paesi, grandi o piccoli che fossero, venivano spinti dai familiari a seguire gratuitamente gli studi nei seminari, dove venivani indottrinati, e poi tanti, anche non proprio convinti,diventavano preti per una vocazione forse superficiale ed anche–guarda guarda– per andare incontro ai desideri dei genitori, i quali speravano, fra l’altro, che i figli preti facessero “carriera” ( vescovo, cardinale etc…).Per loro era un onore grande. Non parlo a vanvera, so quel che dico.
Qualcuno di loro però, quando si rendeva conto di avere sbagliato strada, aveva il coraggio di spretarsi e di andare a vivere altrove per una nuova vita.
Altri, al contrario,abbracciavano (si fa per dire) il proprio stato ma cedevano a qualche lusinga mondana cercando di nascondere il più possibile.
I numerosissimi casi di pedofilia o di relazioni di altro genere parlano chiarissimo. Lo dico senza voler giudicare nessuno.
Oggi i seminari sono mezzo vuoti perché , anche a questo proposito, c’è una maggiore consapevolezza, ovvero maturità, fra i giovani, e chi vi entra lo fa con convinzione, il che è molto meglio.
Prova ne sia il fatto che molti sacerdoti imboccano la strada del sacerdozio da adulti, quando esiste una vocazione matura.
Questa era ed è la realtà.
La vocazione facile non esiste.
Ma quando c’è quella vera, allora è una benedizione per tutti.
E sempre, ieri come oggi come in futuro, fra i preti ci saranno quelli che sapranno illuminare le coscienze e inculcare nei fedeli i principi ispirati dal Vangelo.
Tutto questo a prescindere dalla Chiesa di ieri e di oggi.
Il decadimento che oggi nelle nostre società sembra interessare molti campi, compreso quello religioso, secondo il mio modesto parere è all’insegna di una maturazione generalizzata che potrebbe portare–perché no?– cambiamenti in senso positivo.
Almeno lo voglio sperare.
@ Marilisa
un capolavoro di logica, un concetrato di razionalità. Analisi attenta e rigorosa.
Ci vede mica anche lei una similitudine tra il caso regione Lazio e i corvi di Viganò ?
@Marilisa
io al posto tuo comincerei a preoccuparmi
😉
Nico, vuoi farmi ridere?
Sì, per davvero
🙂
Buona serata
Come sono teneri, Marilisa e quello là ……………
Roberto 55
Vuoi farmi ridere anche tu, Roberto 55 ?
Tanto per ragionare, Il 15 agosto 1832 papa Gregorio XVI pubblicò l’enciclica Mirari vos, in cui condannò la libertà di coscienza, definendola “erronea sentenza, o piuttosto delirio”. Trentadue anni dopo, papa Pio IX pubblicò il suo Sillabo, catalogo degli errori, in cui condannò l’idea secondo cui “ogni uomo è libero di abbracciare e professare quella religione, che, col lume della ragione, reputi vera”. — Tutte le Encicliche dei Sommi Pontefici, a cura di E. Momigliano e G. M. Casolari, dall’Oglio ed., 1959, VI ediz., Vol. I, pp. 192, 272.
Come avrebbe mai potuto Giovanni XXIII che aveva convocato il concilio raggiungere gli obiettivi proposti : “aggiornamento e la riunione di tutte le chiese cristiane”. ? Tutto sommato ha ragione Le Febvre rimanendo fedele alla tradizione di Gregorio XVI e di Pio IX no ?
Lefebvre è convinto che ci sia un solo modo per riunire i “cristiani”, cioè che tutti i non cattolici aderiscano alla fede cattolica, ma è la stessa cosa che dicono anche nell’islam: “FINCHÉ NON CI SIA PIÙ POLITEISMO SULLA TERRA E LA RELIGIONE SIA TUTTA PER ALLAH “ (Sura 8:39) “Quando incontrerete quelli che non credono, uccideteli, finché non ne abbiate fatto strage “ ( sura 47, 4) Infatti Lefebvre disse : “Siamo categoricamente contrari all’idea della libertà religiosa e alle sue conseguenze, specie all’ecumenismo, che personalmente trovo inaccettabile”.
Questo ci porta alla questione dell’ecumenismo:
La Chiesa Cattolica stessa, mentre da una parte dice ipocritamente di collaborare con il movimento ecumenico, dall’altra proclama: “Questa unica vera religione crediamo che sussista nella Chiesa cattolica e apostolica, alla quale il Signore Gesù ha affidato la missione di comunicarla a tutti gli uomini, dicendo agli Apostoli: ‘Andate dunque, istruite tutte le genti’”. (Concilio Vaticano II, “Dichiarazione Conciliare Dignitatis Humanae sulla libertà religiosa”, in I Documenti del Concilio Vaticano II, cit., p. 599) Sembra però che questa convinzione non basti a infondere ai cattolici l’infaticabile zelo necessario per andare a fare discepoli.
Naturalmente questa sua dichiarazione contrasta con la “pentarchia” dato che sin dall’inizio le cinque sedi patriarcali erano di Roma, Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme . Per tutto il primo millennio erano accreditate: Roma e Antiochia, in quanto sedi di san Pietro, Alessandria per la figura di san Marco, Gerusalemme come luogo di origine della fede cristiana e Costantinopoli per successione dell’apostolo Andrea, fratello di Simon Pietro. Fu Il grande scisma orientale del 1054 mise fine alla pentarchia originale conosciuto dagli Ortodossi come “Scisma dei Latini”, fu l’evento che, rompendo l’unità di quella che fu la Chiesa di Stato dell’Impero Romano basata sulla Pentarchia, divise la Cristianità Calcedoniana fra la Chiesa Cattolica Occidentale. La Chiesa Ortodossa Orientale, riteneva di rappresentare la continuità della chiesa indivisa del primo millennio, senza cedimenti a quelle che riteneva innovazioni dei Latini. Nel 1054 Papa Leone IX, attraverso i suoi legati, lanciò la scomunica al patriarca Michele I Cerulario e quest’ultimo, a sua volta, rispose con un proprio anatema scomunicando il Papa, ecc.
La storia si ripete……!
“Risus abundat in ore stultorum”(il riso abbonda sulla bocca degli stolti)…
Penso che sia una… stoltezza
Il riso fa buon sangue … ergo, è segno di benessere psicofisico, mentre solo gli stolti… piangono… come se le lacrime potessero togliergli un po’ di male!
Chi è saggio deve ridere, sia perchè è meglio ridere che piangere, sia perchè il pianto intristisce l’essere umano, mentre il riso…. lo fa brillare, esplodere di salute! Io, infatti,…. non ho mai visto uno sofferente che rideva e tanto meno uno felice… che piangeva… tranne qualche possibile… stolto!
; ]
delusa nico?!
Perchè delusa?
Concordo con te, il riso fa bene, è una sferzata di salute, sdrammatizza e scioglie le tensioni, combatte la tendenza alla depressione e tanto altro…
Mia suocera è per me l’esempio più esplicito: nel pieno di situazioni tragiche, l’ho vista spesso sfoderare una battuta e sorridere tra le lacrime. Un sorriso che sapeva di sale, ma che aiutava noi tutti a fare un passo avanti.
Ringrazio Dio per donne così.
e brava…ringrazia Dio…!
Mi muovo in grave ritardo. Entro nel tema, segnalando il primo articolo de La civiltà cattolica, del 1° settembre 2012, n. 3893. E’ di p. Sale e si riferisce alla “Gaudet Mater Ecclesia”, l’allocuzione di apertura del Vaticano II. E’ un articolo documentato, che, oltre tutto, cita disinvoltamente ben quattro libri “proibiti” dal lefevrismo o paralefevrismo anticonciliare dilagante. a) Che cosa è successo nel Vaticano II- Vita e pensiero 2010; b) Alberigo – Breve storia del Concilio Vaticano II -il Mulino 2005; c) Melloni – Papa Giovanni. Un cristiano e il suo concilio, Einaudi 2009; d) Melloni – Gaudet mater Ecclesia in Fede, Tradizione e Profezia, Studi su Giovanni XXIII e sul Vaticano II, Paideia 1984. I due libri di Melloni (della famigerata “scuola di Bologna”) sono dichiarati: pregevoli studi
@ fronsoma
interessante il suo spot alle pubblicazioni con l’incenso. Ma il blog non è uno spazio per fare pubblicità ma per scambiarsi opinioni. Vero che ormai in quei contesti si è persa la bussola, però….. dai. E’ in grave ritardo !
Direi che a questo punto si impone il cambiamento del nome del locale: da «Il blog di Luigi Accattoli» (che tra l’altro era così piano, denotativo e civile da risultare non l’ultima delle attrattive) a «il blog della cosa innominabile».
È come in certi racconti di Buzzati … un giorno il ben costumato padrone di casa si sveglia e scopre di esser diventato inquilino della cosa, che ormai comanda in casa sua.
Mi scuso per l’intromissione, ma non posso fare a meno di osservare che quando uno, magari un “genio” della maleducazione, non trova di meglio da dire, si appiglia a delle cretinate.
Che desolazione, ahimè !!
Dài, Roberto 55, mettitici anche tu con “quello là”.
Il blog di Accattoli : “Non l’ultima delle attrattive”…Che generosità!
Quale sufficienza!…Che bontà!….
T
Per completare. Troppa grazia, sant’Antonio!
Mamma mia, che “coda di paglia” ……………. !
Roberto 55
Una bella lite sulla scuola di Bologna no?
e dai, ragazzi, ce n’è di che infiammare gli animi.
Mi aiutate?
Io dico che chi ritiene che la scuola di Bologna sia famigerata in realtà ha paura della storia…
…e passo la palla
😉
“Coda di paglia”?!….
Che ridere…che ridere…
Una lite sulla scuola di Bologna?
Ho letto solo la Pacem in terris di Melloni, Alberigo però se non sbaglio era allievo di Jedin no?
Tra i libri nominati da Fromsoma ho letto Che cosa è successo nel Vaticano II, molto dettagliato, mette in evidenza in effetti soprattutto gli elementi di novità del concilio.
Forse l’excursus introduttivo sulla Chiesa ottocentesca è un po’ carente, troppo finalizzato a metterne in evidenza limiti e chiusure.
Cara Nico,
gli anniversari sono i momenti peggiori per riflettere davvero sui fatti…
Sara1,
giusto il rilievo sull’excursus.
Un po’ si spiega con la normalità: si cambia perchè si crede che qualcosa non vada bene.
Scrivendo la storia di questo cambiamento, si ritorna sempre a quel che prima non andava.
Mantenendo questo atteggiamento, però, si resta sempre a quel momento, mentre invece la vita continua e servirebbe invece guardare a ciò che è ora, indipendentemente dalle buone o meno ragioni di allora.
Per questo gli anniversari sono inutili.
A meno che non servano a trasporre l’allora in ora, illudendosi che macchie e rughe appartengano solo al passato.
Caro Lyco
dato che questo anniversario durerà fino all’8 dicembre 2015, mi sa che ti conviene far buon viso…
😉
(lo so, esagero con le faccine, ma molto spesso mi sono accorta che le parole, senza la mediazione del sorriso, vengono prese troppo sul serio, quindi credo che continuerò ad esagerare. Chiedo venia)
Un abbraccio, buona giornata
Mi sembra che cambiare perchè si ritiene che il presente non sia buono e ritornare al passato sia quello che vogliono gli anticonciliari no?
Per il resto mi chiedo sempre se non sia possibile dare una lettura meno di parte della Chiesa preconciliare.
Tutto sommato è stata quella Chiesa a produrre il cambiamento quindi un’analisi che metta in risalto gli elementi “moderni” dei Papi ottocenteschi non dovrebbe essere impossibile.