Un aereo per un momento brilla al sole insieme a un gabbiano. Qui è la rotta per Ciampino. Felicità di averli alla finestra tutto il giorno, aerei e gabbiani. Ma più gli aerei che sono uomini in cielo. E donne con loro.
Gli aerei che sono uomini in cielo
21 Comments
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Luigi, l’entusiasmo può esser sincero.
Ma gli aerei producono un fortissimo inquinamento nel cielo. Di cui non si è ancora parlato perché: a- è “invisibile”; b- finora no era arrivato a valori “rilevanti”; c- suscita sempre fastidio indicare gli aspetti negativi delle cose che fanno piacere; d- anche il trasporto aereo fa economia, con posti di lavoro, tempi di trasferimento abbattuti, ecc.
Ciò non toglie che anche questo settore debba esser rivisto in termini di “sobrietà”.
E comunque, il “picco di Hubbert” è in agguato…
Ma sui gabbiani: vuoi mettere il sussiego con cui si muovono quando passeggiano su una spiaggia?
Giosal, l’aeronautica inquina per il 2% delle attività umane. Per favore poi non scendiamo sulla storia delle scie chimiche che è notoriamente una palla.
Mia moglie ha paura degli aerei militari, li associa sempre ad azioni di bombardamento. Le spiego sempre che, in pace, quegli aerei salvano vite umane portando organi per trapianti. E che lo Spillone F104, ora non più in servizio, seppure chiamato “bara volante”, potreva fare Torino-Roma in 20 minuti. E salvare vite umane.
Felicità è sapere che in 82 minuti posso essere con mio padre e mia madre e che loro in altrettanti 82 minuti potranno essere tra qualche giorno con la nipotina in arrivo. Ho cominciato a volare tardi per paura dell’aereo, pur avendo un padre avvezzo ai viaggi nazionali e intercontinentali, lui che vide il 747 come una liberazione rispetto agli otto giorni che impiegava la Raffaello per andare dal Nordamerica all’Italia (e pur con l’affetto per l’imponenza di quella nave e della sua gemella Michelangelo). Felicità è sapere che oggi tanti giovani possono sciamare per l’Europa con sogni e speranza, o lungo l’Italia con altrettanti sogni e speranze, in pochissimo tempo. Prima c’erano l’Interrail e i mefitici espressi notturni (presi anche quelli, con episodi ridicoli che preferisco evitare di narrarvi), quelli della telefonata serale: “Siamo a Milano, domani alle 9 se non ritarda vieni a prendermi a Lamezia”. E madri che non dormivano.
Il cielo, iiiiiil cielooooo, dovunque finisce la terra comincia il cieeeelooooooooooo…
Saluti canterini a tutti.
Il commento di Tonizzo sugli aerei che salvano vite umane mi ha ricordato quanto vissuto nello scorso weekend, dove per la prima volta mi è capitato di assistere da vicino ad un intervento dell’elicottero del soccorso alpino.
Stiamo arrampicando in parete, con il lago sullo sfondo, immersi in un fantastico cielo blu; si sente da lontano un rumore di fondo, ma solo quando s’avvicina distinguiamo il battito ritmico dell’elicottero. Ci fermiamo, troviamo un punto di sosta, per capire cosa sta succedendo; il colpo d’occhio è bellissimo, da cartolina: un elicottero giallo che si staglia sul blu scuro del lago, col verde intenso dei boschi a fare da cornice. Siamo incredibilmente più alti dell’elicottero e la mano corre veloce alla macchina fotografica, poi ci rendiamo conto che si tratta dell’elicottero del soccorso e che si sta avvicinando con molta cautela proprio alla nostra zona; si ferma sospeso nel vuoto, cala la squadra di soccorso proprio nel canalone accanto alla nostra parete, poi si allontana. Ach! alcuni amici e pure mio figlio stavano percorrendo quel canalone per poi raggiungerci in cima! Cerco di uscire il più velocemente possibile e mi precipito giù per il ripido sentiero; arrivo al luogo del soccorso e, con un certo sollievo, non noto nessun volto conosciuto; intanto l’ellicottero si riavvicina e con le pale che rasentano la roccia recupera la turista tedesca ferita e la squadra dei medici; il marito della donna mi fa tristezza: non c’è posto per lui in elicottero e dovrà raggiungere l’ospedale coi propri mezzi, ma erano arrivati in treno e fortunosamente riesce a trovare una famiglia che sta tornando a valle e che si offre di accompagnarlo.
A parte il racconto off-topic, si tratta di elicottero e non di aereo, i miracoli che queste persone riescono a fare e i rischi che corrono per salvare una vita, mettendo ogni volta a repentaglio la loro, sono veramente encomiabili.
Bonzieu ogni tanto ci porta in montagna – grazie!
Bonzieu invece grazie per aver ricordato anche gli elicotteristi. Aggiungerei a questo punto anche i piloti dei Canadair. Tutti sotto la protezione della Madonna di Loreto.
“è vero monto spesso di guardia
e ho lo testa per aria
ma mi dispiace non mi batte amore…
in petto un cuore aviatore.”
I gabbiani amano le evoluzioni ma sono straordinari anche nel volo recto. Può capitare che tu – nello spazio di una finestra – non distingua un gabbiano da un aereo.
Belli anche gli aironi, che qui nella pianura del Monferrato riesci a vedere nelle campagne quand’è tempo.
Ancora sugli aerei e i gabbiani: io riesco benissimo a confonderli.
Wow … Luigi, che poeta!!!
Alla “Il gabbiano Jonathan Livingston” più o meno circa…
Biagio Marin più che Jonathan Livingston.
Quando un vecio corcal se mete in posso,
‘na zòvane corcala
vissin d’elo se cala,
la stende l’ala co’ un gesto comosso
Da Biagio Marin, Nel silenzio più teso, Rizzoli 1981, p. 69.
Traduzione dei versi di Biagio Marin dalla pagina a fronte di quella stessa edizione:
Quando un vecchio gabbiano va a riposo,
una giovane gabbiana
accanto a lui si cala,
stende l’ala con un gesto affettuoso.
Tonizzo, ho capito che stai per diventare padre: auguri a tua moglie e a te, e un gran bene alla nascitura.
Sono nel cuore dei nonni per avere provato, io pure, tale emozione che mi continua dall’anno scorso.
Sugli aerei (e, ovviamente, gli altri mezzi di trasporto moderno) siamo certo d’accordo che offrano agi e servizi utili alla popolazione: ci sono stati momenti in cui ne ho presi tre in ventiquattr’ore, per tornarmene a casa da un punto sperduto del globo.
Come credo siamo anche d’accordo che per l’inquinamento anche l’aeronautica dovrà fare la sua parte, secondaria che sia. A tal proposito, il Panel per il Clima dell’ONU e la British Airways stanno dando indicazioni, facendo riferimento a rinnovi tecnologici e anche alla necessità di un uso più sobrio del mezzo.
Sappiamo che l’inquinamento è un problema generale e di non facile soluzione, proprio perché mette in discussione anche le nostre ben radicate abitudini di vita. Ad esempio, io rimango sbalordito nel vedere quanto siano incapaci – o cattivi con loro stessi? – i nostri amici napoletani nel gestire le loro immondizie. La loro inerzia mi ricorda un film di Bunuel, L’Angelo Sterminatore.
Oggi, alla mia età e per il bene che vogliamo ai nostri nipoti, ritengo che la prima cosa da fare sia proprio di darsi una ragione che il problema esiste, e cercare di comprenderlo nei suoi vari risvolti. E con ciò, siamo solo all’inizio.
Avete visto i pulcini di gabbiano che beccheggiano sulla spiaggia? Se cercate di rincorrerli non volano subito, ma fuggono muovendo rapidamente le loro zampette come fossero rotelle: spiccano il volo soltanto quando gli siete a mezzo metro di distanza. Un saluto a tutti
Ebbene sì, Giosal, manca qualche giorno. E d’accordo con te sul green. Quanto a Napoli: com’è che non c’è nessuno in piazza contro le discariche abusive e letali della Camorra, ma c’è gente in piazza contro quelle del Governo?
Bonzieu, bellissimo il tuo racconto del salvataggio in montagna, ci hai fatto sognare… che nostalgia (delle montagne, s’intende… anche dei salvataggi quando riescono bene…).
Tonizzo, tantissimi auguri per la nascita. Tienici aggiornati. La nascita del figlio è uno degli eventi più belli che si possano vivere! Non esitare a entrare in sala parto e assistere tua moglie! E non svenire !
Fabricianus (che ha scritto qualche giorno fa) auguri per la laurea in giurisprudenza !
(oggi è giornata di auguri…
saluti a tutti
Mattlar, non temere: anche perché se dovessi cascare a terra dovrebbero chiamare uno di quei bei vecchi cari Fiat 682 modello autogru, per capirci.
Il tempo passa e in fondo questo pianerottolo è uno specchio della vita. Gente che va, che viene. Che se ne va Altrove. Liti, giorni, notti, amori, dissapori, paci. Silenzio. Una risata.
Auguri di vero cuore anche da parte mia, amico Tonizzo !
Roberto 55
Grazie, quando ci sarà il lieto evento ve lo farò sapere.
Ringrazio Mattlar per i complimenti, anche se con un certo ritardo (in questi giorni ero in montagna!) ; mi piace la montagna (credo che questo lo abbiate capito) in ogni suo aspetto e mi piace osservare ciò che mi ci circonda e ciò che accade quando sono in montagna; ogni tanto mi piace anche raccontare qualche situazione/emozione particolare.
Il fatto che Mattlar dica “ci hai fatto sognare” e i ringraziamenti del padrone di casa per questi piccoli racconti mi fanno un gran piacere, vuol dire che ho anch’io i miei “25 lettori”?
(adesso forse sto esagerando, eh?)
ciao
Ah, dimenticavo: ovviamente auguri a Tonizzo e moglie per questo bellissimo momento che si apprestano a vivere!