Oggi alle 18.30 presento la “Gaudete et exsultate” a Paoline Multimedia di Roma, via del Mascherino. Domani dalle 08.00 sarò a TV2000 per Francesco sui luoghi di Tonino Bello. Chi avesse spunti me li trasmetta.
Giornate mosse: oggi la “Gaudete” e domani Tonino Bello
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Della “Gaudete” ho parlato qui nel blog nel giorno in cui fu presentata alla stampa: http://www.luigiaccattoli.it/blog/gaudete-et-exsultate-la-nuova-esortazione-del-papa/#comments
Oggi pomeriggio metterò a fuochi della mia presentazione due affermazioni del Papa:
Lo Spirito Santo riversa santità dappertutto nel santo popolo fedele di Dio (paragrafo 6)
Possiamo e dobbiamo cercare il Signore in ogni vita umana (paragrafo 42)
Per Tonino Bello i fuochi saranno il mio ultimo colloquio con lui quando si preparava a partire e la straordinaria rispondenza della sua predicazione in atti e parole con quella di Papa Francesco.
Il racconto della mia conversazione in articulo mortis con Tonino Bello:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/cerco-fatti-di-vangelo/8-celebrazione-ecclesiale-della-propria-morte/tonino-bello-%C2%ABcerco-segni-di-speranza%C2%BB/
La segnalazione di 21 rispondenze tra la pastorale di Papa Bergoglio e quella del vescovo Bello:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/conferenze-e-dibattiti-2/sorprendente-attualita-di-don-tonino-bello/
Alcuni critici di questa esortazione sostengono che in essa l’azione sarebbe considerata superiore alla contemplazione. Ieri nell’incontro coi benedettini ha esaltato la contemplazione ed ha apprezzato il loro amore per la liturgia.
Ha ribadito una cosa già detta nella giornata mondiale dei poveri del 2017, che cioè parte tutto dalla preghiera.
Enrico Usvelli
Nell’ incontro coi benedettini ha apprezzato la contemplazione e la liturgia in gregoriano.
Nella’ incontro coi medici cattolici ha apprezzato l’ obiezione di coscienza su aborto ed eutanasia.
Nell’ incontro con Emma Bonino ha apprezzato Emma Bonino
Nell’ incontro con le coppie omosessuali ha apprezzato l’ amore omosessuale
Nell’ incontro coi movimenti no -global ha apprezzato la rivoluzione.
Nell’ incontro col Patriarca Kirill ha apprezzatola religione Cristiana ortodossa.
Nell’ incontro coll’ imamdel Cairo ha apprezzato la religione islamica
Nell’ incontro coi fratelli Castro ha apprezzato il comunismo.
Nell’ incontro con Maradona ha apprezzato il calcio argentino.
Nell’ incontro con gli extraterrestri ha apprezzato lo spazio cosmico.
Nell’ incontro coi cardinali dei dubia… eh no l’ incontro coi cardinali dei dubia non c’ e’ mai stato.
Nell’ incontro con Cristo giudice … chissa’ !
Cara Maria Cristina, “Gesù disse loro: ‘In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio’ “. (Mt. 21, 31)
Io sarei felice di essere l’ultimo della fila, dietro pubblicani e prostitute. Leggo che tu hai dei dubbi sulla decisione di “Cristo giudice” nei confronti di Papa Francesco. Pensi che il Papa che oggi ha fatto sua la “Chiesa col grembiule”, promossa dal Servo di Dio Don Tonino Bello che era anche il propulsore della “convivialità delle differenze”, possa essere condannato da Gesù che salva pubblicani e prostitute? Io penso che Papa Francesco apprezzerà la misericordia di Gesù….
A te, comunque, l’arduo giudizio!….
Fraterni saluti a te e a tutti….
Una litanìa di stupidità quella della Venturi. Fossi in lei, mi vergognerei.
Rif. 13.27 – Ritmo ludico
Il ritmo ludico-filastroccaro è carino. Per non ripetere “ho apprezzato”, dirò che potrei imitarlo in qualche occasione paradossale.
Rif. 13.27 – Con
Nell’incontro con Cristo giudice si può privilegiare il “con”. Non è roba da poco.
Ringrazio Accattoli per aver riproposto l’articolo sul suo incontro con Don Tonino Bello. Una delle tante testimonianze che ci aiutano a comprendere lo spessore e l’atipicità di questo Pastore.
Purtroppo mi è capitato di leggere un contributo di ben diverso tenore (un’intervista a Don Bux sulla NuovaBQ), in cui, con toni talvolta sprezzanti, la figura del Vescovo Bello viene sminuita e la sua opera accusata di poggiare su presupposti teologici discutibili, se non sbagliati.
Mi domando come possa esistere questa “Chiesa del risentimento”, sempre pronta a criticare e giudicare, piccina e livorosa, incapace di uno sguardo magnanimo e amorevole sui fratelli di fede e su coloro che della Chiesa non fanno parte. Sicuramente non è la Chiesa di Tonino Bello…
Alberto Farina
Alberto Farina ti ringrazio d’aver letto quel mio racconto. Non ho letto l’intervista a don Bux ma lo conosco – sono stato tra i presentatori di un suo libro – e so bene che non può apprezzare il vescovo Bello ma questo suo mancato apprezzamento non mi allarma. La varietà è ricchezza. Farò un esempio più largo, rispetto ai pugliesi Bello e Bux che in comune hanno l’iniziale. Ho conosciuto da vicino sei arcivescovi di Bologna: Lercaro, Poma, Manfredini, Biffi, Caffarra, Zuppi. Ho vissuto per un periodo a Bologna e sempre vi ho lavorato con la rivista “Il Regno”. So quello che dico. Sei arcivescovi tutti diversi. Spesso in oggettivo contrasto di parole e opere. Non ho mai trovato difficoltà ad apprezzarli o quantomeno a rispettarli. Nella storia abbiamo avuto santi in combattimento tra loro: “e tutti leticarono in vita e così per i secoli verso l’eterno” (Carlo Emilio Gadda). Una veduta larga aiuta a vivere nella Cattolica.
La Chiesa di don Bux , caro Alberto Farina, è quella che ha privilegiato il volto di un Dio sbagliato, in contrasto con il vero volto del Dio di Gesù.
Volevano, e vogliono, il Dio giustiziere, che è la loro immagine. Persone frustrate e infelici che hanno dato la loro impronta alla Chiesa e progressivamente l’ hanno portata alla rovina. Per dare un’ immagine a quella Chiesa, potrei dire che è come un campo in cui l’ erba cattiva ha prevalso sul buon grano e sui fiori, ma senza ucciderli. Questi ultimi ci sono sempre stati e oggi vanno propagandosi copiosamente, per grazia di Dio.
Non ho grande dimestichezza con gli scritti di don Tonino Bello. Mi permetto però di fare una citazione ripresa dal discorso del papa.
“Non bastano le opere di carità, se manca la carità delle opere”
Questa frase non ricorda l’inno alla carità di San Paolo?
Questa frase, di Don Tonino Bello, basterebbe da sola a fare giustizia delle accuse di eccessivo orizzontalismo che gli sono piovute addosso, non ultime quelle citate da Alphiton poco sopra.
Rif. 12.38 – L’ostilità non è ricchezza
Adesso capisco a chi alludeva su Avvenire, oggi, Gennari (ex prete – ma ciò non toglie che ragioni bene) a proposito di quelli che anche in questi giorni dileggiano Bello. E ci mancherebbe che non “ci siano molte dimore nella casa del Padre”!. Ma nella casa cattolica ne bastano due: l’una e l’altra.
Stiano tranquilli quelli che non conoscono Bux. Ci hanno solo guadagnato.
Nel raffronto tra Bello e Bux non sono da apprezzare nemmeno gli unici due elementi comuni: il fatto che sono pugliesi e con la stessa lettera iniziale. Rappresentano proprio due chiese incompatibili.
“Una veduta larga aiuta a vivere nella Cattolica.”
Più che altro “una veduta larga” aiuta ad intralciarsi a vicenda. E a rallentare l’azione dello Spirito Santo.
È vero che Gesù ha detto che grano e loglio vivono insieme e che solo alla fine dei tempi verranno separati, ma nel frattempo se aiutassimo ad estirpare l’erba cattiva, senza indossare guanti di velluto, il grano verrebbe su più rigoglioso. E ne avrebbe vantaggio la venuta del Regno.
Quello che suggerisce Victoria è esattamente quello che volevano fare gli apostoli, zelanti seguaci di Gesu’ e che Lui stigmatizza.
Prima che il grano spighi è. Olto difficile distinguere il grano dal loglio ( un contadino esperto lo sa uno che non è contadino no ).un inesperto può fare grossi danni….
Giuseppe di Melchiorre nella mia “ filastrocca” non ho neppure parlato di don Tonino Bello. A differenza di Victoria Boe che e’ animata dalla dogmatica certezza che coloro che nella Chiesa sono d’ accordo con Bux e Caffarra sono persone “ frustate ed infelici”. , io non posso e non voglio giudicare le opere e la fede di don Tonino Bello. Se la Chiesa mi dice che fu un santo e lo canonizza mi va benissimo e ne sono felice. Fra l’ Altro da quello che ho letto di lui , pur non avendolo conosciuto mi sembra una degna persona.
Inoltre sono ben contenta che pubblicani e prostituite mi passino avanti , a me e a tutti voi, nel Regno dei Cieli. La differenza fra le due “ chiese incompatibili” come dice padre Amigoni : e’ che una delle due chiese mostra astio e cattiveria gratuita in ogni occasione contro l’ altra Chiesa. Ne sono un esempio le parole di Victoria Boe: l’ astio e il senso di superiorita’ trasudano da tutti i pori. Come ha detto qualcuno questa Chiesa gronda misericordia da tutti gli artigli. Non sono sicura che don Tonino Bello, da quanto ho letto di lui, odiasse i tradizionalisti. Di sicuro non perdeva tempo ad odiare e combattere contro altri cristiani.
Quanto alla filastrocca, era solo un esempio poixhe’ Enrico Usvelli aveva detto che il Papa nell’incontro coi benedettini ha e.ogiato la vita contemplativa, che questo papa dice tutto e il contrario di tutto. Un giorno dice una cosa, il giorno dopo dopo dice la cosa opposta, con disinvoltura. Del resto lui stesso ha detto che la Chiesa e’ poliedrica e che dobbiamo abituarci alla “ coincidentia oppositorum”. Cosi’ puo’ il giorno prima dire ai medici cattolici di fare obiezione di coscienza sull’ aborto e il giorno dopo elogiare la Bonino, il giorno prima dire che tutti si salvano e vanno in Paradiso, e il giorno dopo dire che per i mafiosi e corrotti non c’ e’ salvezza e cosi’ via. Qualcuno credo ha messo nero su bianco tutte le contraddizioni della predicazione di Bergoglio ma gli e’ stato risposto : e’ un gesuita. Nessuno sa cosa pensano davvero i gesuiti.
Rif. 9.16 – Continuità dei Papi
Segnalo il bellissimo fondo di Avvenire di oggi, di Rosanna Virgili, sul Papa e la profezia di Bello. Con un inedito che non conoscevo. “Sono venuto a trovare Pietro” disse una volta a Roma, a Giovanni Paolo secondo, Tonino Bello. “Un giorno Pietro verrà a trovare te”, rispose il Papa. Grandioso.
Questa è la vera continuità tra papi. Anche perchè – come si dice – se i papi non fossero stati discontinui (e non lo fossero oggi), tutti sarebbero rimasti papi-pescatori sul lago di Tiberiade.
Quanto all’altra Chiesa, non del Papa, trasuda vendetta – a ogni falsità che ripete – e aspetta tempi discontinui, in omaggio alla tradizione.
Nessun astio e nessuna cattiveria gratuita da parte mia, né, tanto meno, senso di superiorità, che mai ho avuto.
Solo la constatazione che sopravvive una Chiesa che non risponde ai canoni del C.V.II e che non sopporta quegli uomini di Chiesa che la illuminano con la luce dell’ Amore.
Mettere sullo stesso piano, come ha fatto Accattoli, gli uni e gli altri è per me sbagliato.
Si deve prendere partito o per gli uni o per gli altri. Per il Bene della Chiesa.
Questo ho voluto dire.