Giancarlo Politi alle prese con la prova dell’Alzheimer

Ho conosciuto il padre Giancarlo Politi del Pime e l’ho intervistato negli anni e ora scopro che ha l’Alzheimer e leggo sue parole vere d’invito agli altri malati a non scoraggiarsi, a restare umani nella prova: gli mando un abbraccio e nei commenti dico chi è, e riporto le parole che ha detto in un’intervista video che considero importante e metto il link a essa. Buona domenica ai visitatori.

10 Comments

  1. Luigi Accattoli

    L’intervista video la trovate qui: https://www.avvenire.it/multimedia/pagine/alzheimer-padre-politi-la-malattia-non-toglie-l-umanita. Lodo “Avvenire” per averla messa a disposizione. Le parole del padre Giancarlo che riporto al commento seguente le ho trascritte dal video e le ho completate con altre che ho preso da un servizio della collega Emanuela Citterio su “Avvenire” del 21 settembre. L’intervistatrice è il medico curante del padre, Silvia Vitali, direttore dell’Istituto geriatrico Golgi di Abbiategrasso. Grazie anche a Silvia, alla sua capacità di curare con la parola, oltre i farmaci. Il padre Giancarlo ha 74 anni, nato ad Abbiategrasso, Milano, è stato a Hong Kong per 23 anni e ha poi diretto la rivista “Mondo e Missione”. Uno dei migliori conoscitori della Cina che abbiamo in Italia.

    21 Ottobre, 2017 - 22:52
  2. Luigi Accattoli

    Non piangetevi addosso. «La malattia non toglie l’umanità di una persona. Si è padri o madri anche da ammalati. Non piangetevi addosso. Le medicine sono solo una parte della vita. Ciò che conta è la bellezza dell’esistenza […]. È diventato più facile [ora] agganciare un amico, vecchio o nuovo non importa. Una persona che capisce che si può stare insieme in modo sereno, senza problemi […]. Da tre anni in qua, di segnali della malattia ne ho avuti molti ma facevo difficoltà a riconoscerli. Avvertivo un cambiamento degli altri nei miei confronti. Ne davo la colpa a loro, ma in realtà non stavo bene con me. Poi è arrivato un pensiero semplicissimo: ‘Cosa potrebbe essere?’ Ne è seguito un altro: ‘Ora tocca a te guardare la realtà e dare fiducia agli altri’. È nata in me una nuova possibilità di vita, il desiderio di essere presente in un modo diverso. Tutto qui? mi chiede spesso la mia dottoressa mentre le parlo. Sì, tutto qui. Non la pensiamo allo stesso modo sulla fede [la dottoressa si dice non credente] ma c’è un grande rispetto, ed è nata una bella amicizia. Non servono molte parole […]. La malattia quando la senti sulla tua pelle è dura. C’è voluto tempo per accettare la nuova situazione. Ma scegliere è necessario, finché è possibile. So che non andrò più a fare chissà cosa. Spero che la malattia abbia un decorso che mi rispetti fino in fondo, ma non è detto che sarà così. La paura c’è. Però Gesù ci dice che, quando si sceglie di stare con lui, ‘lo Spirito vi dirà cosa dovete fare’. Quindi lascio a lui la gestione di questa fase».

    21 Ottobre, 2017 - 22:53
  3. Luigi Accattoli

    Missionario in terra di Alzheimer è il titolo che “Avvenire” ha dato al servizio del 21 settembre che ho citato nel primo commento. Le parole del padre Giancarlo che mi sono entrate di più sono l’affidamento al Signore e quando dice che accettando la malattia ha scoperto “una nuova possibilità di vita”. Bravo Giancarlo.

    21 Ottobre, 2017 - 22:53
  4. Lorenzo Cuffini

    Bravo Giancarlo.

    22 Ottobre, 2017 - 0:43
  5. Lorenzo Cuffini

    Molto importante, oltre che molto bella, anche l’opportunità- per tutti- di ascoltare una voce “dal di dentro” della malattia.
    Che una cosa che generalmente spaventa chi ” è fuori” da questi mondi, e che finisce, di per se stessa, con il tirar su muri di incomunicabilità.

    22 Ottobre, 2017 - 11:37
  6. Un messaggio veramente molto importante per noi.

    22 Ottobre, 2017 - 12:57
  7. Enrico Usvelli

    Nei malati che ho conosciuto, anche per lavoro, l’Alzheimer ha portato un’accentuazione delle caratteristiche di fondo precedenti: le persone dolci lo sono diventate ancor di più, idem quelle scorbutiche. A volte sono saltati fuori aspetti insospettati (mogli fino ad allora tranquille che hanno iniziato a trattar male i mariti fino all’aggressione fisica). Come dice padre Politi, c’è da averne paura. E l’unica cosa possibile da fare mi pare quella da lui indicata: lasciare la gestione allo Spirito.

    22 Ottobre, 2017 - 16:19
  8. Clodine-Claudia Leo

    Un abbraccio a Padre Politi anche da parte mia. Lo porto nel cuore. Sono molto sensibile a questo problema. E’ una brutta bestia, lo so. Accompagniamo questi nostri amici, fratelli, con la preghiera e , quando possiamo, andiamoli a trovare, hanno bisogno di carezze, di sorrisi, di presenze care. Eppoi la preghiera, tanta preghiera. E’ fondamentale perché, dove non arriva la scienza, arriva la presenza degli spiriti angelici e del Consolatore…che non delude, perché la memoria si può smagnetizzare, ma l’anima, quella,continua a captare e registrare fino all’ultimo istante.

    22 Ottobre, 2017 - 20:40
  9. Clodine-Claudia Leo

    Ha ragione Enrico, è vero. Per due anni ho assistito la sorella di mia madre.Sia io che le mie sorelle a turno. Abitava all’Esquilino, via Giolitti angolo Gioberti. Ha sofferto tanto inizialmente ma poi lentamente il suo carattere buono, dolce, remissivo, signorile è emerso in tutta la sua bellezza. E’ deceduta all’inizio dell’estate dopo anni di malattia. La portavo a Santa Maria Maggiore e tutte le sere recitavamo il Rosario in diretta da Lourdes su Sat2000 : tutto aveva resettato, ma non l’Ave Maria.

    22 Ottobre, 2017 - 20:46
  10. Amigoni p. Luigi

    Conosco Politi. E’ nato ed abita vicino a me. Missionario-testimone.

    22 Ottobre, 2017 - 21:16

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