Gheddafi e il sentimento di umanità

Sentire l’uomo.È una bella espressione,ma non sempre convincente.Quando di un uomo si sa che è stato,è crudele verso molti altri uomini,ha governato dispoticamente come se fosse un dio davanti a cui prosternarsi,risulta francamente difficile “sentire l’uomo”,è inutile e ipocrita negarlo.Solo Gesù Cristo,che era ed è Dio,può sentire l’uomo;a noi,semplici e limitati esseri umani,è consentito,se siamo cristiani,metterci al fianco di Gesù aspettando,sperando che un po’ della sua divinità ci pervada.Certo,uccidere un uomo non è bene e non porta soddisfazione se non,forse,a quelli che da lui hanno ricevuto male.Dico “forse”.Io ricordo che quando venne ucciso,dopo un legittimo processo,Saddam Hussein,provai pietà per lui;non credo che lo stesso sentimento lo abbiano provato le tante persone a cui egli aveva arrecato pene e dolori.
Nella vicenda di Gheddafi,a parte tutte le morti che la guerra sta provocando,ormai mi sembra essenziale che venga trovato,processato e condannato,ma non a morte.Sarebbe sufficiente comminargli una pena che lo mettesse nelle condizioni di non poter governare più.È ciò che penso riguardo a tutti i dittatori che si macchiano di nefandezze indicibili,verso i quali è difficile provare un “sentimento di umanità”.Mi consola sapere che il Papa ha posto,fra le qualità dell’essere umani,volere la giustizia.