Gesù schernito: Pilato vuole che i soldati abbiano il loro sfogo
Cristo deriso di Hieronymus Bosch – 1485 circa – National Gallery di Londra: per segnalare la registrazione audio dell’ultima lectio di Pizza e Vangelo, di lunedì 3 febbraio, nella quale leggemmo dal capitolo 15 di Marco l’episodio della coronazione di spine e del dileggio di Gesù da parte dei soldati romani nel cortile del Pretorio di Ponzio Pilato. Nel primo commento una mia preghiera al Cristo nel Pretorio, che prendo dalla Via Crucis che composi nel 2006 per la EDB
Commento
Luigi Accattoli
Sesta stazione. Gesù è flagellato e coronato di spine
Per nulla Ponzio Pilato si interessa alla tua sorte. Ti affida alla soldataglia, ti fa flagellare, ti manda da Erode, ti lascia in balia della folla proponendole di scegliere tra te e Barabba e infine ti condanna a morte nulla curandosi di te, ma unicamente di quanto può guadagnare o perdere da quello che ti succede.
Quando il gioco si fa pericoloso, ti manda a morire per chiudere almeno in pareggio la sfida che – sulla tua pelle – ha ingaggiato con il Sinedrio e con la folla.
Hai sperimentato fino in fondo uno dei mali più frequenti nella convivenza umana: l’indifferenza dei potenti per la sorte del giusto. I potenti hanno altri pensieri, non hanno tempo, non hanno la testa libera e il cuore sgombro che sarebbero necessari per occuparsi del giusto ingiustamente processato.
Non potremo dire di aver compreso il tuo silenzio di fronte a Pilato finché non ci sarà chiaro questo punto: che mai dovremmo giudicare chi ci è intorno in base a qualsiasi criterio che non tenga conto della sua dignità e del suo destino.
Pilato ti fa flagellare pensando che – dopo quel castigo – non potranno dirgli ancora di no, quando tornerà davanti alla folla a chiedere che cosa debba fare di te. Lascia che dopo i flagelli ti feriscano le spine perché il dileggio fa parte della pena e perché anche i soldati devono avere il loro sfogo.
Di che cosa siano per te le spine e i flagelli, Pilato non si cura. Insegnaci – Signore – la pietà per ogni vittima della violenza ingiusta, gratuita e strumentale. Per ogni vittima di ogni violenza. “Ero stato torturato e avete versato vino e olio sulle mie ferite”.
Luigi Accattoli, Via Crucis. Schema biblico di Giovanni Paolo II, EDB 2006
Sesta stazione. Gesù è flagellato e coronato di spine
Per nulla Ponzio Pilato si interessa alla tua sorte. Ti affida alla soldataglia, ti fa flagellare, ti manda da Erode, ti lascia in balia della folla proponendole di scegliere tra te e Barabba e infine ti condanna a morte nulla curandosi di te, ma unicamente di quanto può guadagnare o perdere da quello che ti succede.
Quando il gioco si fa pericoloso, ti manda a morire per chiudere almeno in pareggio la sfida che – sulla tua pelle – ha ingaggiato con il Sinedrio e con la folla.
Hai sperimentato fino in fondo uno dei mali più frequenti nella convivenza umana: l’indifferenza dei potenti per la sorte del giusto. I potenti hanno altri pensieri, non hanno tempo, non hanno la testa libera e il cuore sgombro che sarebbero necessari per occuparsi del giusto ingiustamente processato.
Non potremo dire di aver compreso il tuo silenzio di fronte a Pilato finché non ci sarà chiaro questo punto: che mai dovremmo giudicare chi ci è intorno in base a qualsiasi criterio che non tenga conto della sua dignità e del suo destino.
Pilato ti fa flagellare pensando che – dopo quel castigo – non potranno dirgli ancora di no, quando tornerà davanti alla folla a chiedere che cosa debba fare di te. Lascia che dopo i flagelli ti feriscano le spine perché il dileggio fa parte della pena e perché anche i soldati devono avere il loro sfogo.
Di che cosa siano per te le spine e i flagelli, Pilato non si cura. Insegnaci – Signore – la pietà per ogni vittima della violenza ingiusta, gratuita e strumentale. Per ogni vittima di ogni violenza. “Ero stato torturato e avete versato vino e olio sulle mie ferite”.
Luigi Accattoli, Via Crucis. Schema biblico di Giovanni Paolo II, EDB 2006