Amici belli, il gruppo di lettori della Bibbia che si riunisce a casa mia con il nome di “Pizza e Vangelo” si rivede domani 9 dicembre – ultimo appuntamento prima delle feste – per leggere in Marco la guarigione della suocera di Pietro, per curiosare sulla composizione di quella famiglia d’apostoli e per dare un’occhiata al “segreto messianico”, come gli studiosi chiamano gli ordini di Gesù ai demoni e ai discepoli di non rivelare la sua identità di Messia. Nei commenti la scheda di introduzione alla lectio da me inviata ai partecipanti, il testo che leggeremo, l’invito a partecipare rivolto a romani e nomadi.
Gesù guarisce la suocera di Simone e zittisce i demoni
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Mamma della moglie. Proseguendo nel racconto della prima giornata di Gesù a Cafarnao, Marco all’esorcismo in sinagoga (che abbiamo letto l’ultima volta) fa seguire la guarigione in privato della suocera di Simone e le guarigioni e gli esorcismi di molti – a sera – davanti alla porta dell’abitazione di Simone: capitolo 1, versetti 29-34.
Ci applicheremo a tre momenti della narrazione: la guarigione della mamma della moglie di Simone, che è la prima guarigione narrata da Marco [come l’esorcismo in sinagoga era stato il primo esorcismo]; le guarigioni e le liberazioni serali, che avvengono cioè “dopo il tramonto”, nel rispetto della legge del Sabato: la giornata senza lavoro, dedicata al Signore, iniziava dal tramonto del venerdì e terminava con il tramonto del sabato; l’ordine di tacere dato da Gesù ai demoni: “Non permetteva ai demoni di parlare perché lo conoscevano”.
Solo qui una moglie d’apostolo. Il primo esorcismo arriva in anticipo rispetto alla prima guarigione: è un segnale del fatto che in Marco le liberazioni dei demoni sono più importanti delle liberazioni dalle malattie. Ovvero: manifestano più direttamente che l’avvio dell’opera di “Gesù Cristo, figlio di Dio” (vedi il primo versetto di questo primo capitolo) comporta l’avvio della fine del dominio di Satana.
Cercheremo qualche ragguaglio descrittivo della “casa di Simone e di Andrea”, nella quale dovevano essere almeno quattro abitatori: Simone e il fratello, la moglie di Simone e la mamma di lei. Ragioneremo sul fatto che i Vangeli non prestano mai attenzione alla condizione celibe o sposata dei discepoli di Gesù. Vuol dire che nelle comunità nelle quali si formarono quelle narrazioni il celibato degli apostoli non aveva l’importanza che ha acquistato in seguito. Ma terremo conto anche dell’aiuto che ci viene – per intendere questo aspetto della vita apostolica – da un passo paolino dove pure si accenna alla “moglie di Cefa”, cioè di Pietro: Prima Corinti 9,5.
Segreto messianico. Ci fermeremo più a lungo su Gesù che ordina ai demoni di tacere perché non rivelino la sua identità di Messia. Ricorderemo che già nel testo letto nell’ultimo incontro Gesù aveva ordinato allo spirito impuro di tacere. Osserveremo che stavolta viene specificato il motivo di quell’ordine: “perché lo conoscevano”. Anticiperemo che il testo marciano più importante in cui Gesù chiede di tacere la sua qualità di Messia lo troveremo nel capitolo 8, quando chiederà ai discepoli “voi chi dite che il sia” e alla risposta di Pietro “tu sei il Cristo” imporrà loro “severamente” di non parlarne a nessuno.
Gli studiosi chiamano questi ordini di tacere “segreto messianico” e osservano che la sua ricorrenza è maggiore in Marco rispetto agli altri Vangeli. Faremo anche un breve richiamo all’opera dell’esegeta tedesco e luterano William Wrede, “Il segreto messianico”, che è considerato un classico in questa materia [pubblicato all’inizio del secolo scorso – 1901 – e tradotto in italiano dall’editore M. D’Auria nel 1996, cioè dopo 95 anni].
Marco 1, 29-34 – E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. 30 La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. 31 Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
32 Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. 33 Tutta la città era riunita davanti alla porta. 34 Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Venite da me. Chi voglia sapere che sia “Pizza e Vangelo” vada nella pagina che ha questo nome: è elencata per quarta sotto la mia foto, ad apertura del blog. Propongo ai visitatori i testi che affrontiamo nel gruppo biblico [c’è da 16 anni] perché chi può tra i visitatori mi dia una mano nella preparazione della lectio. Ma faccio questa segnalazione anche perché chi è a Roma, o capita a Roma nei nostri lunedì, venga alle serate. Chi volesse esserci mi mandi un’e-mail e io gli dirò il dove e il come. Saremo felici di avere nuovi ospiti e di mettere in tavola altre pizze calde calde, tagliate ognuna in sei pezzi.
L’ultima volta. Chi volesse conoscere di che abbiamo trattato la volta scorsa [la nostra è una lettura continuata] veda qui:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/metti-un-sabato-a-cafarnao-in-sinagoga/#comment-178903
Tanti auguri di Buon Compleanno Luigi…
Ti auguro due cose nella vita, Tutto e Niente. Tutto quello che tu desideri e Niente che ti possa far dispiacere. Ti voglio bene…un bacio…